Luglio-Agosto 2012 - ANB Tuscania
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Anno LXII - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 n. 46)<br />
art. 1, comma 1 - DCB ROMA - Direz. e Amm.ne: Associazione Nazionale Bersaglieri - Via Anicia, 23/A - 00153 Roma<br />
PERIODICO DELLA ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI<br />
N. 7/8 - LUGLIO/AGOSTO <strong>2012</strong><br />
20 settembre 1870<br />
L’Italia a Roma<br />
Il Calendario<br />
2013<br />
è pronto.<br />
Prenotatelo!!!
in questo numero<br />
Periodico dell’Associazione<br />
Nazionale Bersaglieri<br />
Fondato nel 1951<br />
Direzione - Redazione<br />
Amministrazione<br />
Associazione Nazionale<br />
Bersaglieri<br />
Via Anicia, 23/A, 00153 Roma<br />
tel.: 06/5803611<br />
fax: 06/5881040<br />
e-mail: info@bersaglieri.net<br />
www.bersaglieri.net<br />
__________<br />
Direttore Responsabile<br />
Alfredo Terrone<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Mario Galante, Cecilia Prissinotti<br />
Direzione Amministrativa<br />
gestita a cura della<br />
Direzione amministrativa A.N.B.<br />
Silvano Festuccia, Concetta Marcelli<br />
Condizioni di cessione:<br />
Gratuito per gli iscritti all’A.N.B.<br />
Un numero arretrato: Euro 3,00<br />
Abbonamento annuale: Euro 15,00<br />
Abbonamento benemerito:<br />
versamenti da Euro 20,00 e oltre,<br />
sul c/c postale n. 783001<br />
intestato a:<br />
Amministrazione<br />
“Fiamma Cremisi” dell’A.N.B.<br />
Via Anicia 23/A - 00153 Roma<br />
L’Amministrazione non accetta<br />
denaro contante<br />
__________<br />
Autorizzazione Tribunale<br />
di Roma n. 5319 del 16 Ottobre 1967<br />
Iscrizione R.O.C. n. 2606<br />
Proprietà letteraria, scientifica<br />
e artistica riservata<br />
Articoli e foto, anche se non<br />
pubblicati, non si restituiscono<br />
La direzione si riserva, a termini<br />
di legge, di modificare e ridurre<br />
gli articoli quando ciò<br />
si renda necessario per esigenze<br />
tipografiche di spazio<br />
__________<br />
Grafica e stampa:<br />
STILGRAFICA srl<br />
Via Ignazio Pettinengo, 31/33 - 00159 Roma<br />
Tel. 06 43588200 - Fax 06 4385693<br />
Finito di stampare nel mese<br />
di Ottobre <strong>2012</strong><br />
Associato all’USPI<br />
Unione Stampa<br />
Periodica Italiana<br />
Immagini ed istantanee, ove non specificato, sono di:<br />
- S.M.D. - S.P.I.<br />
- S.M.E. Ufficio Storico<br />
- S.M.E. Agenzia Cine Foto Televisiva e Mostre<br />
- S.M.E. Media Combat Team<br />
- I Reparti e le Sezioni interessate<br />
che sentitamente ringraziamo per i validi contributi.<br />
2<br />
La voce della presidenza pag. 3<br />
Lettere al direttore “ 4<br />
Eco dai reparti “ 6<br />
Attività associativa “ 9<br />
Echi dal 60° Raduno<br />
nazionale “ 30<br />
Figure da ricordare “ 39<br />
Sport cremisi “ 40<br />
IN QUESTO NUMERO<br />
Controcanto pag. 42<br />
Amarcord “ 43<br />
Nostre gioie “ 45<br />
Ricerca commilitoni “ 46<br />
Nostri lutti “ 47<br />
Voce della storia “ 49<br />
Vol. e Protezione civile “ 51<br />
Recensioni e ultime notizie “ 53<br />
In copertina: particolare del dipinto di Quaedvlieg “La breccia di Porta Pia”,<br />
Collezione Apolloni. Le mura Aureliane riportano al centro la breccia presa<br />
d’assalto dai bersaglieri del XII battaglione e dai fanti del 39° reggimento fanteria,<br />
contrastati dalle truppe pontificie sullo sfondo. Nella circostanza perì il<br />
Maggiore dei Bersaglieri Giacomo Pagliari.<br />
In ultima: Bersagliere - L’attrazione agli occhi della bimba.<br />
Il prossimo 31 ottobre presso lo Stadio delle Terme di Caracalla in Roma, si svolgerà la<br />
“Giornata delle Associazioni” in corrispondenza con l’inizio delle celebrazioni del 4 novembre.<br />
La manifestazione vedrà la partecipazione di un Reparto in armi costituito dalla<br />
Bandiera del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, dalla Banda della stessa Brigata, da<br />
un Battaglione di Formazione interarma e da “reparti di formazione” costituiti dai soci<br />
delle varie Associazioni. All’evento è prevista la presenza del Sig. Ministro della Difesa.<br />
Saranno presenti anche studenti delle Scuole e degli Istituti della Capitale.<br />
La giornata è stata organizzata allo scopo di dare la giusta visibilità a tutte le Associazioni<br />
di Assoarma e di propagandare i valori ai quali le stesse si ispirano.<br />
L’A.N.B. sarà certamente in prima fila e per questo invita tutti i Soci alla massima partecipazione.<br />
Si prevede di poter costituire due blocchi di sfilamento cremisi.<br />
Eventuali dettagli relativi allo svolgimento della manifestazione ed ai tempi di durata<br />
della stessa, saranno diramati tempestivamente sulla base delle Comunicazioni del Comitato<br />
Organizzatore.<br />
Materiale disponibile presso la Presidenza Nazionale<br />
Listino prezzi<br />
Biglietto augurale ................................................................................................ € 1,00<br />
Cappello completo di coccarda ............................................................................ “ 80,00<br />
Cravatta cremisi ................................................................................................... “ 15,00<br />
Crest <strong>ANB</strong> ............................................................................................................ “ 26,00<br />
Distintivo con scudo ............................................................................................ “ 3,00<br />
Fermacarte con cappello e scritta “Il soldato tedesco ha stupito il mondo” no base legno “ 16,00<br />
Portachiavi in legno .............................................................................................. “ 7,00<br />
Piumetto 500 piume............................................................................................. “ 100,00<br />
Fez d’ordinanza .................................................................................................... “ 27,00<br />
Disco autoadesivo................................................................................................. “ 2,00<br />
Stampa del Cammarano “19 Settembre 1870” ....................................................<br />
Versamento su C.C. Postale 34846006, più spese postali, intestato a:<br />
<strong>ANB</strong> - Amministrazione - Via Anicia, 23/a - 00153 Roma.<br />
“ 6,00<br />
A decorrere dal 1° novembre <strong>2012</strong> il c/c postale n. 783001<br />
intestato all’Amministrazione Fiamma Cremisi sarà sostituito<br />
dal c/c n. 34846006 intestato all’A.N.B. Presidenza Nazionale.<br />
Pertanto tutti i versamenti a favore dell’A.N.B. dovranno<br />
essere effettuati sul nuovo n. di c/c.
la voce della presidenza<br />
SINTESI DELLA DIRETTIVA<br />
del Presidente Nazionale alle dirigenze periferiche<br />
In data 25 settembre <strong>2012</strong>, il Presidente Nazionale ha<br />
indirizzato la direttiva n. 1/<strong>2012</strong> a tutte le dirigenze periferiche<br />
sino a livello Presidenti di Sezione. In sintesi,<br />
di seguito gli elementi salienti del documento:<br />
PAGAMENTO BOLLINI: è stata ribadita e confermata<br />
la data del 30 maggio di ogni anno quale limite massimo<br />
entro cui far pervenire alla Presidenza Nazionale la<br />
somma di competenza di ogni regione per il rinnovo annuale<br />
dell’iscrizione dei Soci. Inoltre è stata fissato alla<br />
data del 30 marzo di ogni anno il limite per il versamento<br />
di un anticipo di tale somma, pari al 70/80%.<br />
SOCI BENEMERITI: è stato ricordato che la qualifica<br />
di Socio Benemerito deve essere proposta per gli iscritti<br />
che si siano effettivamente distinti per costante impegno<br />
in attività specifiche e meritevoli in favore dell’Associazione<br />
e che le hanno dato lustro. Tali meriti devono essere<br />
ben chiari nella proposta, da parte dei proponenti, per<br />
essere compiutamente valutati dal Consiglio Nazionale<br />
che delibera la concessione. Inoltre è stato precisato che,<br />
l’iscrizione da cinque anni all’A.N.B. non determina, per<br />
i simpatizzanti, la possibilità di conseguire automaticamente<br />
la qualifica di Socio Benemerito.<br />
GRUPPI COSTITUITI IN OCCASIONE DEI RA-<br />
DUNI NAZIONALI (ex AUC, appartenenti ai rgt<br />
bersaglieri ecc.): tali gruppi sono autorizzati a sfilare<br />
purchè nell’ordine stabilito dalla Presidenza Nazionale.<br />
È stato suggerito a tutti i responsabili di operare nel<br />
loro ambito per stimolare da parte di tutti i facenti parte,<br />
l’iscrizione all’A.N.B. nelle sedi che riterranno più opportune<br />
e comode in relazione alla loro residenza. Ciò<br />
allo scopo di dimostrare il loro autentico e continuo attaccamento<br />
alla Specialità non solo limitato ai Raduni<br />
Nazionali. L’iscrizione da parte dei militari in servizio<br />
sarà incoraggiata dalla Presidenza Nazionale con apposite<br />
azioni che sono già in corso di svolgimento.<br />
AGGIORNAMENTO DATI DEI SOCI: pur essendo<br />
il tema già noto, è stato osservato che non tutte le Sezioni<br />
hanno aggiornato i dati essenziali degli iscritti. È stato<br />
ribadito che tali dati (Nome, Cognome, data e luogo<br />
di nascita, data d’iscrizione all’A.N.B., numero della<br />
tessera sociale ed indirizzo) sono indispensabili per<br />
ogni iscritto come peraltro stabilito dalla legge. Queste<br />
notizie sono, tra l’altro, necessarie quando vengono valutati<br />
i vari nominativi proposti per benemerenze sia associative<br />
che nazionali. Il Presidente Nazionale ha tra<br />
l’altro ricordato che il registro Soci con i dati sopra citati<br />
e le domande originali di richiesta d’iscrizione, prescritte<br />
dall’Art. 64 del Regolamento, devono essere<br />
conservate nell’ambito della Sezione come stabilito<br />
dalla legge per tutti i sodalizi riconosciuti ed in particolare<br />
per quelli, come la nostra Associazione che sono<br />
sotto il diretto controllo di un Ministero (per noi quello<br />
della Difesa).<br />
CONTENZIOSI: è stato ricordato che i vari contenziosi<br />
devono essere trattati al livello di competenza e<br />
non “scaricati” immediatamente alla Presidenza Nazionale<br />
perché questa rimane l’arbitro definitivo in caso<br />
di ricorsi dei contendenti. Inoltre è stato ribadito che<br />
eventuali provvedimenti disciplinari devono essere<br />
presi dopo aver seguito alla lettera il dettato della normativa<br />
associativa in vigore, senza adattamento alcuno<br />
o abolizione di importanti e prescritti passaggi. Infine,<br />
è stato stigmatizzato come deplorevole il comportamento<br />
di taluni che prima di adire all’iter gerarchico associativo<br />
per ricomporre alcuni contenziosi, si rivolgono<br />
direttamente alle vie legali civili.<br />
3
lettere al direttore<br />
Dal Bers. Cav. Binetti Giuseppe abbiamo<br />
ricevuto la seguente lettera:<br />
Ho oltre 91 anni e proprio le mie<br />
gambe, e come atleta e come Bersagliere<br />
mi …tengono un po’ fermo.<br />
Sono ancora però attivo, fin quando il<br />
buon Dio lo vorrà.<br />
Ho assistito alla televisione alla proiezione<br />
del film L’Olimpiade nascosta<br />
e devo esprime per forza e con<br />
forza le mie considerazioni. Forse il<br />
Regista A. Poiretti non ha visto il<br />
film La vita è bella con il grande Benigni,<br />
nel quale si vedono come fossero<br />
le camerate dei deportati, i loro<br />
posti letto e cosa mangiavano. Lo<br />
scrivente è stato uno che, nel settembre<br />
del 1943 a Cremona, da ufficiale<br />
dei Bersaglieri (9° rgt.) dopo un impari<br />
combattimento, dovette arrendersi<br />
alle SS tedesche, e poi avviato<br />
con altri ufficiali, in campi di concentramento<br />
in Polonia e Germania.<br />
Le bucce di patate erano la nostra minestra<br />
giornaliera che i tedeschi facevano<br />
distribuire e quindi il vitto non<br />
dava la possibilità di reggersi in piedi,<br />
figurarsi se potevamo pensare ad<br />
organizzare le …olimpiadi! Il regista<br />
deve sapere che non c’era promiscuità<br />
di grado e di nazione e mentre i<br />
militari alleati erano considerati prigionieri<br />
di guerra e venivano assistiti<br />
dalla Croce Rossa, quelli italiani venivano<br />
utilizzati, dopo i bombardamenti<br />
degli alleati, al recupero dei<br />
cadaveri ed allo sgombro delle macerie.<br />
Questa è la pura verità e non aggiungo<br />
altro; l’unico riconoscimento a<br />
noi deportati è stata una medaglietta.<br />
I nostri giovani la vera storia non la<br />
conoscono anche perché è troppo dura<br />
e difficile da immaginare. La guerra<br />
la dichiarano quelli che sono dietro<br />
ad una scrivania, ma la fanno i<br />
giovani ai quali il buon Dio ha sicuramente<br />
riservato un grosso spazio<br />
nell’al di là, perché ancor oggi si<br />
…combatte, ma soprattutto si muore<br />
per quelli che vogliono combattere<br />
ed arricchirsi.<br />
4<br />
Bers. Cav. Binetti Giuseppe<br />
Egregio Binetti, grazie della lettera!<br />
La pubblico volentieri e mi unisco al<br />
tuo sfogo. Indubbiamente il film è finzione<br />
e quello di Poiretti lo è in particolare;<br />
peccato, ha sminuito quanto vi<br />
è di edificante nel film di Benigni;<br />
chissà come lo avrebbe realizzato se<br />
avesse anche solamente consultato il<br />
libro di Pietro Testa: Witzendorf!<br />
Il Bersagliere Michele Bunino, Corso<br />
P. Togliatti, 38 - Collegno (To) - 335<br />
6105351 - 011 4154887 desidera inviare<br />
al suo comandante di un tempo,<br />
Umberto Mangia, ora Generale, la seguente<br />
lettera:<br />
Tributo al mio Capitano.<br />
Sono un bersagliere del 6° btg. Palestro,<br />
quand’era di stanza a Torino.<br />
A quei tempi la mia compagnia era<br />
comandata da un Capitano stimato e<br />
rispettato, gran Signore e sopratutto<br />
grande Uomo. Per me, orfano di padre<br />
fin da bambino, il mio Capitano è<br />
entrato nel novero di quei pochi uomini<br />
speciali che mi hanno trasmesso<br />
valori importanti, ai quali ho spesso<br />
fatto riferimento. Sono passati trentaquattro<br />
anni e l’anno scorso, in occasione<br />
del raduno nazionale nella mia<br />
città, mi sono iscritto all’<strong>ANB</strong> ritrovando<br />
con molto piacere il mio Capitano,<br />
ora Generale a riposo con lo<br />
stesso elegante portamento ed immutato<br />
carisma.<br />
Ed ancora oggi nonostante il gran<br />
caldo di Latina, un brivido di fierezza<br />
ed orgoglio mi percorre la schiena<br />
quando lo sento nuovamente impartire<br />
i comandi a noi, bersaglieri della<br />
Sua sezione.<br />
Anche per queste emozioni... grazie<br />
di cuore!<br />
Bers. M.B.<br />
Egregio Bersagliere Bunino, la Redazione<br />
ha pubblicato la tua lettera,<br />
al resto penserà il Generale Umberto<br />
Mangia.<br />
Dal Bersagliere Luciano Beltrame<br />
beltrame40@gmail.com riceviamo e<br />
pubblichiamo:<br />
1 a Versione<br />
La presentazione al Re Carlo Alberto<br />
della prima compagnia bersaglieri è<br />
avvenuta a Torino in Piazza Reale.<br />
Qui il Re si complimenta con il Cap.<br />
La Marmora per la bella ed entusiasmante<br />
dimostrazione di prestanza<br />
atletica e di precisione del tiro con la<br />
carabina. Il Re sale in carrozza e si<br />
avvia per un viaggio a Genova,ma<br />
dopo circa otto km. giunge a Moncalieri<br />
e vi trova schierata una seconda<br />
compagnia bersaglieri; adirato si rivolge<br />
al Capitano e lo sgrida per avere<br />
disubbidito, convinto di trovarsi di<br />
fronte ad un’altra compagnia: l’ufficiale<br />
rappresenta che gli uomini sono<br />
gli stessi che poco prima erano a Torino<br />
e che per vie traverse avevano anticipato<br />
l’arrivo della carrozza. Il Re,<br />
stupito ed entusiasta di tanta baldanza<br />
e prestanza atletica, diede subito l’ordine<br />
al Capitano di formare altre<br />
compagnie bersaglieri e così ebbe inizio<br />
la gloriosa epopea bersaglieresca.<br />
Quanto sopra mi è stato insegnato durante<br />
il corso di graduato istruttore<br />
presso il C.A.R.T.C. di Avellino dal<br />
Novembre 1961 al Gennaio 1962 ed è<br />
quanto io ho insegnato alle reclute dei<br />
vari scaglioni fino a Marzo 1962 (allora<br />
la leva era di 18 mesi) al<br />
C.A.R.T.C. della caserma Carretto di<br />
Miano (NA) seconda compagnia. Alla<br />
mia prima licenza, mio padre confermò<br />
fedelmente quanto sopra, per averlo<br />
sentito raccontare da suo padre<br />
(mio nonno) bersagliere, classe<br />
187....non ricordo l’anno, ma al Raduno<br />
Nazionale a Torino, ho sentito altre<br />
due versioni ed una terza riportata da<br />
uno “special” sui bersaglieri del quotidiano<br />
Cronaca Qui di Torino.<br />
2 a versione. Presentazione in Piazza<br />
Reale, poi il Re si avviò verso la palazzina<br />
di caccia di Stupinigi, un lun
lettere al direttore<br />
go rettilineo di circa 10 km.,di conseguenza<br />
non c’erano e non ci sono<br />
scorciatoie per arrivare ove trovò la<br />
compagnia schierata, ecc. ecc..<br />
3 a versione. Qui la fantasia non conosce<br />
limiti: presentazione al Re in Piazza<br />
Vittorio Veneto ove trovò solo il<br />
Capitano: stupito chiese dei bersaglieri<br />
ed in quel momento ad uno squillo di<br />
cornetta comparvero alcuni bersaglieri<br />
che erano nascosti dietro le colonne<br />
dei portici e altre decine saltavano giù<br />
dagli alberi per precipitarsi in piazza e<br />
schierarsi; dopo i complimenti, il Re si<br />
avviò con la sua carrozza (udite,udite)<br />
trainata da ben otto cavalli (bianchi,neri<br />
o pezzati non è specificato,scusate<br />
l’ironia) per raggiungere la Basilica di<br />
Superga. A quel tempo quelle strade<br />
consentivano il passaggio di un calesse<br />
trainato da due cavalli, ma raggiunto<br />
il colle il Re trovò una compagnia<br />
schierata, ecc. ecc. Bisogna tenere presente<br />
che anni prima, per portare il<br />
materiale da costruzione della Basilica,<br />
non essendoci strade sufficienti<br />
venne costruita una teleferica e poi il<br />
trenino a dentiera.<br />
4 a versione. Presentazione al Re, in<br />
Piazza Castello a Torino… ecc. ecc.<br />
Partenza del Re per una visita a Genova,<br />
la compagnia bersaglieri dopo<br />
gli onori corre per scorciatoie sulle<br />
colline torinesi e schieratasi a Villanova<br />
d’Asti lascia il Re incredulo e<br />
convinto di trovarsi di fronte ad una<br />
seconda compagnia. Distanza percorsa<br />
dalla carrozza per strada normale<br />
circa 30 km, i bersaglieri per scorciatoie<br />
circa 20 km, calcolando che l’altezza<br />
di Torino sul livello del mare è<br />
di metri 214 e l’altezza minima della<br />
collina è di 600 metri, con un dislivello<br />
di circa 400 metri da superare in<br />
pochi km. Un’impresa alquanto difficile<br />
per non dire impossibile. Conclusione,<br />
esattamente dopo 50 anni, vengo<br />
a conoscenza di tante versioni, la<br />
vorrei pregare di pubblicare se possibile,<br />
questo mio scritto sperando che<br />
qualcuno possa dare una risposta al<br />
fine di avere un’unica versione. La<br />
ringrazio infinitamente per quanto<br />
potrà fare.<br />
Bersagliereschi saluti.<br />
Bers. Beltrame Luciano<br />
tessera n. 28695 0119214159<br />
Cell. 338-4951370<br />
Egregio Beltrame, è il caso di dire …<br />
quando la storia si tinge di leggenda!<br />
Anch’io ero a conoscenza di un aneddoto<br />
simile a quello riportato nella<br />
tua prima versione e così l’ho tramandato,<br />
ma non posso escludere ce<br />
ne siano altri ed innumerevoli. Per<br />
tuo conforto riporto un altro aneddoto:<br />
il bersagliere dopo morto fa sette<br />
salti e questo lo diceva mio nonno<br />
bersagliere, ma a me risulta ne abbia<br />
fatti solo tre! Difficili da provare!<br />
Poiché il GS FIAMME CREMISI di<br />
cui sono Presidente sta riscuotendo<br />
unanimi consensi e soprattutto perché<br />
ci sono persone che vorrebbero<br />
iscriversi ed è intenzione della<br />
dirigenza di allargare anche a ciclisti<br />
fuori provincia e regione<br />
questa possibilità (dando cosi<br />
una maggiore importanza al<br />
Gruppo), chiedo se vi è la possibilità<br />
di pubblicare su FIAM-<br />
MA CREMISI un volantino per<br />
pubblicizzare la cosa.<br />
Gen. Giovanni Bers.<br />
Campopiano<br />
Egregio Generale, ritengo di averLa<br />
accontentata, augurandomi che la segnalazione<br />
porti nuovi iscritti al più<br />
che valido Gruppo Sportivo!<br />
Attendo il volantino.<br />
Il Bersagliere Juri Tarlazzi (juritarlazzi@alice.it)<br />
residente in<br />
Via Guglielmo Marconi,11, a<br />
48010 Cotignola (Ra) desidera<br />
ricevere notizie atte all’acquisto<br />
di una copia del volume di Antonio<br />
Menegaldo: Ricordiamo i nostri Bersaglieri,<br />
edito dalla Sezione <strong>ANB</strong> Tarquinia<br />
per i tipi del Centro Grafico ALMO<br />
con il sostegno di: Comune di Tarquinia,<br />
Università Agraria di Tarquinia e<br />
Banco di Credito Cooperativo.<br />
Il Bersagliere Tarlazzi non è riuscito<br />
a contattare… nessuno! Riuscirà il<br />
Tam Tam bersaglieresco di Fiamma<br />
Cremisi a far sì che quei Bersaglieri<br />
vengano ricordati? Ai posteri l’ardua<br />
sentenza.<br />
Le foto si riferiscono al pranzo dei congedanti,<br />
compreso il gruppo Fanfara di<br />
Bertuzzo, nel luglio del 1960 al 3° RGT<br />
Bersaglieri nella caserma Passalaqua di<br />
Novara e alcuni sono ritratti anche nella<br />
foto di gruppo davanti alla CCS.<br />
Il Bers. PEDRON Severino di Goito<br />
si augura di incontrare qualcuno dei<br />
suonatori ritratti per poter organizzare<br />
un incontro.<br />
Tel. 0376-604758. cell. 348-5425691<br />
5
eco dai reparti<br />
I Bersaglieri<br />
e Nave Bersagliere<br />
Il 25 Aprile <strong>2012</strong> all’interno dell’Arsenale<br />
della Marina Militare della Spezia, nel pittoresco<br />
contesto offerto da uno dei golfi<br />
più suggestivi d’Italia, ha preso il via, per<br />
una settimana, la Mostra Fotografica “I<br />
Bersaglieri e Nave Bersagliere”.<br />
Il Comandante, C.F. Alessandro DI BIASI<br />
e il suo equipaggio hanno voluto, di loro<br />
iniziativa, raccontare tramite l’evento (allestito<br />
a bordo, sul ponte di volo in hangar<br />
nave) il particolare e profondo legame tra<br />
il Corpo dei Bersaglieri e le Unità della<br />
Marina Militare che ne hanno portato il<br />
nome. Foto e stampe dell’epoca, cartoline, lettere, dediche<br />
e le più recenti riproduzioni digitali hanno ripercorso la<br />
storia del Corpo (dalla fondazione ai giorni nostri) ma anche<br />
delle navi e degli Equipaggi imbarcati sin dal 1906<br />
(anno del varo della prima Unità Cacciatorpediniere Bersagliere).<br />
In tutta la Mostra traspare l’orgoglio condiviso<br />
da medesimi imprescindibili valori e ideali riassumibili<br />
nelle semplici e profonde parole del comune motto “ PRO<br />
PATRIA”.<br />
L’attuale Bersagliere è la terza Unità (consegnata nel<br />
1995) a rendere omaggio al glorioso e valoroso Corpo fondato<br />
dal Generale La Marmora. La mostra è stata arricchita<br />
dall’esposizione del verbale di consegna della Bandiera di<br />
combattimento donata proprio dall’Associazione Nazionale<br />
Bersagliere il 5 luglio 1996. Inoltre, importanti foto di<br />
epoca sono state fornite dal Museo Storico dei Bersaglieri<br />
di Porta Pia. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte:<br />
il Prefetto della Spezia; il Comandante in Capo Marina<br />
Militare dell’Alto Tirreno; varie autorità locali militari e<br />
civili territoriali; il Presidente della Sezione Bersaglieri<br />
della Spezia, già 78° Comandante del 1° Reggimento Bersaglieri.<br />
L’evento ha riscosso una larga partecipazione e l’evidente<br />
interesse dei convenuti che hanno potuto ricordare momenti<br />
della storia comune attraverso l’immagine; emblematica<br />
quella del Marinaio e Bersagliere Enrico Toti, eroe<br />
che incarna le più alte virtù militari.<br />
Roma, 2 giugno <strong>2012</strong><br />
Nella mattinata, i bersaglieri del 6° Reggimento di Trapani,<br />
accompagnati dalla Fanfara, hanno sfilato lungo via dei<br />
Fori Imperiali in occasione della cerimonia per la ricorrenza<br />
del 66° anniversario della fondazione della Repubblica<br />
Italiana.<br />
Sulla tribuna d’onore, oltre al Presidente della Repubblica<br />
6<br />
Giorgio Napolitano, erano presenti le massime autorità civili,<br />
religiose e militari italiane nonché alcune rappresentanze<br />
estere per assistere alla sfilata delle unità che hanno<br />
rappresentato tutte le Forze Armate, le Forze di Polizia e i<br />
Corpi Armati e non Armati dello Stato. Con il tradizionale<br />
cappello piumato, i bersaglieri del Sesto, in rappresentanza<br />
di tutti i bersaglieri d’Italia dal 1836 ad oggi sempre tra i<br />
protagonisti della storia del nostro Paese, con la loro corsa<br />
hanno entusiasmato tutti i presenti.<br />
Giovanni Patti, Maggiore dei Bersaglieri<br />
6° Bersaglieri<br />
Ha avuto luogo il 13 luglio <strong>2012</strong> presso la Caserma “L.<br />
Giannettino”, sede del 6° Reggimento Bersaglieri, la visita<br />
del nuovo Comandante della Brigata “Aosta”, il Generale<br />
Michele Pellegrino. Il Comandante, Colonnello Stefano Di<br />
Sarra, ha accolto il Generale Pellegrino in piazza d’Armi,<br />
dove la Fanfara si è esibita in un breve concerto, eseguendo<br />
i brani più celebri del Corpo. Il Generale Michele Pellegrino<br />
proviene dai corsi regolari d’Accademia dove ha conseguito<br />
la laurea in Scienze Strategiche; è stato impiegato presso
eco dai reparti<br />
l’Ufficio Operazioni del III Reparto dello<br />
SME ed ha comandato il Battaglione alpini<br />
paracadutisti “Monte Cervino”. Il Comandante<br />
di Brigata ha incontrato il personale<br />
in servizio per poi visitare le infrastrutture<br />
e assistere alla presentazione<br />
della storia e delle attività dell’Unità.<br />
Afghanistan<br />
Il Generale Marco Bertolini, Comandante<br />
del COI (Comando Operativo Vertice<br />
Interforze) a fine luglio <strong>2012</strong> ha visitato<br />
il Comando regionale Ovest a guida italiana<br />
e su base Brigata bersaglieri Garibaldi;<br />
è stato ricevuto dal Generale Bers.<br />
Luigi Chiapperini che nel corso di un briefing ha fornito<br />
un aggiornamento informativo sulle principali operazioni<br />
in corso evidenziando che:<br />
- circa il 75 % dei distretti della Regione Ovest sono stati<br />
oggetto di transizione e di passaggio di responsabilità<br />
della sicurezza agli afgani;<br />
- le Forze di sicurezza afgane, coadiuvate dalle forze<br />
ISAF sono in grado di pianificare e condurre operazioni<br />
nei distretti delle province di Herat, Farah, Badghis e<br />
Ghor;<br />
- accompagnato dal Generale Chiapperini<br />
il Generale Bertolini, incontrando<br />
in Camp Arena il personale del Comando<br />
del Contingente ha detto:<br />
“Grazie all’impegno di tutti voi, stiamo<br />
rispettando i tempi ed i programmi<br />
fissati per la transizione. Ho visto<br />
grande motivazione, ho visto veri bersaglieri,<br />
veri soldati. Grazie per quello<br />
che fate e per come lo fate”.<br />
Dal comunicato stampa<br />
del Ten. Col. Francesco Tirino,<br />
portavoce del Comando ISAF - Afghanistan<br />
Copenhagen<br />
Nella foto il Grande Ufficiale Cavaliere di Gran Croce della<br />
R.I: Bers. Ambrogio Locatelli Consigliere Nazionale<br />
Onorario dell’<strong>ANB</strong>, attorniato da alti ufficiali della NATO<br />
ha partecipato con successo alla CIOR, tenutasi nella capitale<br />
danese dal 27 luglio al 3 agosto del c.a. La conferenza<br />
interalleata di quest’anno verteva sul tema: Il ruolo degli<br />
ufficiali della riserva in ambito NATO:<br />
7° Bersaglieri<br />
La prestigiosa Fanfara del 7° Reggimento Bersaglieri,<br />
di stanza a Bari e diretta dal Maresciallo<br />
Giovanni Carrozzo, ha preso parte a due importanti<br />
manifestazioni musicali che hanno avuto<br />
luogo a Vienna, l’affascinante capitale austriaca<br />
ed a Bratislava, la capitale della Slovacchia. In<br />
occasione dei 150 anni dalla proclamazione dell’Unità<br />
d’Italia una Fanfara cremisi si è esibita<br />
nel cuore di Vienna nella Cattedrale di Santo Stefano<br />
con un concerto di gemellaggio unitamente<br />
alla banda della “Guardia” del Comando Militare<br />
di Vienna, ed un altro concerto con la banda delle<br />
Forze Armate slovacche nel centro di Bratislava.<br />
In riferimento alla Fanfara del “Settimo”: il Comando<br />
Militare di Vienna ha pubblicato:<br />
7
eco dai reparti<br />
Gli amanti della musica militare internazionale hanno potuto<br />
godere di un piacere musicale del tutto particolare:<br />
la Banda Musicale della Guardia di Vienna e la Fanfara<br />
del 7° Reggimento Bersaglieri di Bari hanno offerto nel<br />
corso di un concerto in comune un saggio della loro abilità<br />
musicale.<br />
I Bersaglieri sono una Specialità della Fanteria dell’Esercito<br />
Italiano, che per via della loro tradizionale uniforme<br />
e della loro incomparabile coreografia, sono tra le<br />
truppe più amate in Italia. Dalle musiche di Ennio Morricone<br />
alla “Marcia di Radetzky”, i due<br />
complessi musicali militari hanno impressionato<br />
il pubblico presentando, di<br />
volta in volta, pezzi classici e non,<br />
pieni di brio.<br />
L’Addetto alla Difesa Gen. B. A. Landi<br />
e l’Addetto per l’Esercito dell’Ambasciata<br />
italiana, Col. Bers. Paolo<br />
Stendardo, sono lieti di aver centrato,<br />
con questo concerto di gemellaggio,<br />
gli obiettivi comuni delle Forze Armate<br />
italiane ed austriache. Quale<br />
simbolo visibile di questa buona cooperazione<br />
il Col. Skalvy delle Forze<br />
Armate austriache ha consegnato al<br />
Col. Paolo Stendardo un Attestato ricordo.<br />
Inoltre la Banda Musicale della<br />
Guardia di Vienna ha suonato il “Canto<br />
degli Italiani” e la Fanfara del 7°<br />
Reggimento Bersaglieri ha suonato<br />
l’inno nazionale austriaco “Terra delle<br />
Montagne, Terra sul Fiume” accolto<br />
da fragorosi applausi “. In conclusione<br />
il Bers. Col. Paolo Stendardo ha riferito<br />
che: “La Fanfara del “Settimo”<br />
8<br />
ha riportato, a Vienna ed a Bratislava, un successo<br />
enorme, suscitando un entusiasmo che rimane<br />
ancor oggi vivo nei ricordo di coloro, italiani e<br />
stranieri, che l’hanno vista esibirsi. Ha quindi<br />
soggiuto: “Quale già comandante del Reggimento<br />
questo è per me motivo di orgoglio e ritengo lo<br />
debba essere per la Sezione Bersaglieri di Bari,<br />
considerata parte integrante del Reggimento”.<br />
I Militari della Brigata “Aosta”<br />
si addestrano con il 6° Reggimento<br />
Bersaglieri di Trapani<br />
Con un’esercitazione di squadra presso l’area addestrativa<br />
di Kinisia (TP) si è concluso venerdì<br />
scorso, il ciclo di formazione per Volontari in ferma<br />
prefissata di un anno denominato “Modulo K”.<br />
Il corso basico di addestramento, denominato<br />
“Modulo K”, rappresenta uno dei passaggi fondamentali<br />
nella formazione pratico-operativa dei volontari<br />
in ferma prefissata di un anno, che comprende,<br />
fra l’altro: l’addestramento individuale al combattimento;<br />
tecniche di tiro e topografia, discipline fondamentali<br />
per strutturare un profilo militare versatile, in grado<br />
di adattarsi alle esigenze degli scenari attuali operativi<br />
della Forza Armata.<br />
Il Corso, della durata di tre mesi, è stato svolto dai militari<br />
del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani, che è l’unità pilota<br />
per i volontari provenienti dai tutti i Reparti della Brigata<br />
“Aosta”.
attività associativa<br />
Alta Valle del Misa (AN)<br />
Il 9 aprile <strong>2012</strong> presso l’Agriturismo didattico “ La Stazione<br />
di Posta “ in località Magnadorsa di Arcevia si sono ritrovati<br />
i Bersaglieri Soci della Nostra Sezione per tesserarsi ed eleggere<br />
il nuovo Direttivo di Sezione. Alla presenza del Presidente<br />
Provinciale di Ancona, Cav. Franco Morresi, si è svolto<br />
il tesseramento ed a seguire le elezioni alle quali hanno<br />
partecipato 31 Soci regolarmente iscritti e quindi con diritto<br />
di voto; il nuovo direttivo risulta così composto:<br />
Ten. Bers. Cinti Ivan Presidente<br />
Bersagliere Filipponi Mario Vice Presidente<br />
Bersagliere Farinelli Luigi Segretario<br />
Bersagliere Filipponi Eugenio Consigliere<br />
Bersagliere Gentili Sabatino Consigliere<br />
Bersagliere Morbidelli Paolo Consigliere<br />
Bersagliere Pulcinelli Giulio Consigliere<br />
Bersagliere Mastrucci Fiorenzo Consigliere<br />
Sono stati votati e riconfermati quali Revisori dei Conti:<br />
Bersagliere Battestini Sandrino<br />
Bersagliere Mattioli Argilio<br />
A conclusione delle votazioni si è svolta l’annuale Cena Cremisi<br />
e nell’occasione il Presidente Provinciale Cav. Franco<br />
Morresi ha consegnato la tessera al nuovo iscritto “Bers.<br />
Bordi Bruno” e si è congratulato con la Sezione per la vitalità<br />
dimostrata.<br />
Il rieletto Presidente Cinti ha ringraziato il Cav. Morresi per<br />
essere intervenuto e si è congratulato con i Bersaglieri della<br />
propria Sezione per l’impegno dimostrato nella manifestazione<br />
“ Una gardenia per l’AISM “ che anche quest’anno ha<br />
primeggiare nelle vendite.<br />
Dalla relazione<br />
del Presidente Ten. Cinti Ivan<br />
Anagni<br />
Premio Nazionale ed Internazionale Bonifacio VIII<br />
Le trombe squillanti e solenni della Fanfara della Sezione<br />
<strong>ANB</strong> di Valmontone, hanno annunziato lungo Corso Vittorio<br />
Emanuele della Città dei Papi, l’apertura per i festeggiamenti<br />
del decennale del Premio nazionale ed internazionale Bonifacio<br />
VIII, uniti ad un grande evento culturale di altissimo livello:<br />
la presentazione del prestigioso volume “Benedetto XVI:<br />
il papa della Gioia”, curato dal vaticanista Andrea Tornelli.<br />
L’evento è stato preseduto da Sua Eminenza il Cardinale Velasio<br />
De Paolis, Prefetto emerito della Prefettura degli Affari<br />
Economici della Santa Sede e Commissario Pontificio dei Legionari<br />
di Cristo. Sono stati poi consegnati alcuni Attestati di<br />
Benemerenza e sono state proclamate alcune nomine accademiche<br />
con la consegna degli Attestati ufficiali. A rendere gli<br />
onori alle Autorità ed ai vincitori del premio la Fanfara “Staffulani”<br />
di Valmontone, che tra gli altri brani ha intonato e cantato,<br />
all’unisono con i presenti, il nostro Inno Nazionale.<br />
Sante De Angelis<br />
Il Presidente dell’Accademia Bonifaciana Sante De Angelis ed il<br />
Cardinale Valasio De Paolis si complimentano con i Bersaglieri<br />
Avezzano<br />
2° Raduno Interregionale dell’Abruzzo<br />
La Presidenza Regionale dell’Abruzzo, con la collaborazione<br />
della Sezione Bersaglieri di Avezzano, ha organizzato per<br />
i giorni 28-29 Aprile c.a. il Raduno Interregionale dell’Italia<br />
Centrale con la partecipazione delle Sezioni Bersaglieri delle<br />
Regioni Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e di alcune<br />
Sezioni della Campania, Molise e Puglia. Erano presenti:<br />
il Gen. Marcello Cataldi, Presidente Nazionale ed il Bers.<br />
Comm. Roberto Giannursini, Presidente Interregionale. Il<br />
Raduno è stato dedicato ai Bersaglieri Generali Alvaro Rubeo<br />
ed Enrico Palanza, nobili figure di Avezzano, che hanno<br />
avuto sempre nei loro cuori la Marsica, contribuendo con il<br />
9
attività associativa<br />
loro interessamento alla rinascita del bersaglierismo locale.<br />
Nel primo pomeriggio del 28 aprile è arrivato il Medagliere<br />
Nazionale dell’<strong>ANB</strong> ed alla presenza di personalità civili e<br />
militari, in prima fila il Col. Claudio Brunetto, Comandante<br />
del 123° rgt. “Chieti”, sono stati resi gli onori alla Bandiera ed<br />
ai Caduti di tutte le guerre con la deposizione di una Corona.<br />
Erano presenti alla cerimonia anche le Gentili Signore Palanza,<br />
Rubeo e Romagnoli. Dopo la deposizione, nella Sala<br />
Consiliare del Municipio, alla presenza di tutto il Consiglio<br />
Comunale e di diverse personalità cittadine, il Generale Marcello<br />
Cataldi ha consegnato al Sindaco della Città, Dott. Antonio<br />
Floris, il Medagliere Nazionale e dopo lo scambio di<br />
doni e dei discorsi ufficiali la Sezione Bersaglieri di <strong>Tuscania</strong><br />
è stata gemellata con quella di Avezzano, rappresentata per<br />
l’occasione dal Bers. Enzo Sebastiani. A seguire è stata celebrata<br />
la S. Messa nella Cattedrale dei Marsi, officiata dal<br />
Cappellano della Sezione, Rev. Don Franco Tallarico. In serata<br />
in Piazza Risorgimento la Fanfara in congedo della Se-<br />
10<br />
zione di Casoli ha intrattenuto i cittadini<br />
con un applaudito concerto di musiche<br />
bersaglieresche e sinfoniche. Il giorno<br />
dopo la Città di Avezzano è stata svegliata<br />
dal suono di ben tre Fanfare in congedo:<br />
quelle di Casoli, Pescara e Teramo e<br />
dopo l’ammassamento in Piazza Matteotti<br />
e la deposizione di una corona al Monumento<br />
del Marinaio, i Bersaglieri<br />
hanno sfilato per le strade cittadine percorrendo<br />
Via Garibaldi, Via Corradini,<br />
Via Marconi, Via B. Croce,Via Gramsci,Via<br />
XXIV Maggio per giungere di<br />
corsa in Piazza della Repubblica davanti<br />
a migliaia di cittadini plaudenti.<br />
L’Esercito è stato ben rappresentato da<br />
un gruppo di Bersaglieri in armi guidato<br />
dal già citato Col. Brunetto. Al termine<br />
della manifestazione, con le gentilissime<br />
Signore, tutti i Bersaglieri si sono ritrovati in un noto ristorante<br />
ove una torta con l’effige del Manifesto del Raduno<br />
ha riscosso l’applauso di tutti ed al termine della conviviale,<br />
dopo i saluti affettuosi dei partecipanti, il Presidente Nazionale<br />
e la gentile signora hanno fatto ritorno a Roma.<br />
Bers. Guido Perrotta<br />
Bari<br />
Galà piumato<br />
Nella splendida cornice della sala ricevimenti La perla del<br />
Doge, che si affaccia direttamente sul mare Adriatico, ha avuto<br />
luogo, in un tripudio di tricolori e con lo striscione: “Bari,<br />
la bersagliera”, il galà piumato che la locale Sezione organizza<br />
annualmente per ricordare l’anniversario della sua costituzione:<br />
quest’anno il xxxv. Hanno dato lustro al galà:il<br />
Col. Claudio Brunetto, comandante il 123° reggimento<br />
“Chieti”; il Ten. Col. Carlo Favia, comandante il distaccamento<br />
del 7° bersaglieri; il Luogotenente Donato<br />
Pinto; il Prof. Donato Rinaldi, presidente regionale<br />
onorario; il Col. Giovanni Strusi, consigliere regionale;<br />
il Dott. Giorgio de Santis, direttore amministrativo<br />
dell’Università degli Studi di Bari; i presidenti<br />
delle Sezioni <strong>ANB</strong> di Canosa di Puglia,<br />
Bers. Cesare Rella e di Sannicandro, Bers. Vito Simone;<br />
la sfilata della pattuglia sezionale Carlo Regina<br />
con in testa il Bers. Franco Centrone ed i pattugliotti,<br />
in uniforme storica, (hanno anche svolto<br />
le funzioni di picchetto per rendere gli onori agli<br />
ospiti più illustri); l’intervento, a sorpresa, della ricostituenda<br />
Fanfara sezionale, diretta dal Bers.<br />
Piero Chiaromonte. La Fanfara si è intrattenuta in<br />
un concerto di circa trenta minuti di musiche bersaglieresche<br />
(fra cui la “Variata” eseguita magistralmente),<br />
la lotteria con tanti premi tra cui una<br />
bicicletta fuori strada e molteplici piccoli elettro-
attività associativa<br />
domestici ed infine, tutti insieme, la “corsa” fra i tavoli. Il<br />
Galà per l’anniversario sezionale ha colto l’occasione per<br />
premiare gli iscritti che nell’anno 2011: si sono distinti per<br />
l’attività svolta nei settori del volontariato, della solidarietà,<br />
nella donazione del sangue (Nicolò Fabris e Francoise Valdenaire)<br />
e gli atleti che si sono affermati nell’attività sportiva<br />
ciclistica (Salvatore Del Vecchio) e podistica (Gaetano Diacono)<br />
e nell’attività di pattuglia (Vito Antonio Ceglie).<br />
Fedele al proprio motto, il Galà quest’anno è stato dedicato<br />
all’UNICEF che ha allestito in sala un banchetto con materiale<br />
divulgativo fra cui le famose “Pigotte”. Nella circostanza è<br />
stato annunciato lo svolgimento di un torneo di burraco con<br />
ricavato destinato ad un progetto Unicef a favore dei bambini.<br />
Nel corso della festa è intervenuto il Generale di Brigata<br />
Aerea Letterio Munafò che ha donato alla Sezione <strong>ANB</strong> di<br />
Bari un prezioso, importante, autentico cimelio con la firma<br />
autografa del nostro “papà” La Marmora. In apertura il Presidente<br />
ha ricordato lo stato di prigionieri dei due Bersaglieri<br />
del Mare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in servizio<br />
al Battaglione “San Marco” ed ha rivolto loro un saluto e<br />
confermato tutta la solidarietà dei Bersaglieri di Bari a loro ed<br />
alle loro famiglie. Un saluto è stato rivolto ai Bersaglieri ed alle<br />
Bersagliere del “Settimo” che da alcuni mesi sono in Libano<br />
in Missione di Pace<br />
ed al loro Comandante<br />
Col. Domenico d’Isa e<br />
alla Bandiera di Guerra<br />
del “Leggendario” Reg -<br />
gimento. Sono stati<br />
inoltre letti i Messaggi<br />
inviati dal Gen. Marcello<br />
Cataldi, Presidente<br />
Nazionale, dal Gen.<br />
Michele Genchi, Presidente<br />
Regionale Puglia<br />
e dal Bers. Dott. Onofrio<br />
Introna, Presidente<br />
del Consiglio Regionale<br />
della Puglia.<br />
44° Pellegrinaggio cremisi<br />
al Sacrario Militare<br />
Rievocato l’eroismo del 6° Bersaglieri,<br />
che coprì la tragica ritirata<br />
di Russia nel ‘42-43<br />
La storia dei Bersaglieri continua. Lo<br />
dimostra la scelta di Carla Giorgio,<br />
ventenne di Toritto, quarta di quattro<br />
figlie, cresciute a “pane e piume”<br />
grazie al papà Paolo, Maresciallo<br />
della Polizia Municipale della cittadina<br />
premurgiana: “Io ho prestato il servizio militare nei Bersaglieri<br />
nel 1971 a Busto Arsizio, nel Varesotto” -racconta<br />
Paolo, con un pizzico di orgoglio misto a commozione - “e<br />
quando mia figlia ha deciso di arruolarsi volontaria nell’Esercito,<br />
e proprio fra i Bersaglieri, non l’ho ostacolata. Mia moglie<br />
e io abbiamo capito che la sua decisione era genuina, sincera,<br />
e l’abbiamo lasciata fare. A me, poi, non poteva che fare<br />
piacere”, si congeda con gli occhi lucidi.<br />
Il Cappellano Militare del presidio di Bari, Don Francesco Di<br />
Nanna, ha celebrato la Santa Messa sul piazzale del Sacrario<br />
dei Caduti d’Oltremare che ospita le spoglie di 76mila soldati<br />
italiani della seconda guerra mondiale; un migliaio i presenti<br />
per il 44° Pellegrinaggio dei fanti piumati. L’evento si<br />
ripete ogni anno dalla fondazione del grande monumento<br />
(1967) ed è organizzato dalla Sezione <strong>ANB</strong> del capoluogo<br />
pugliese; da oltre un lustro partecipa al Pellegrinaggio Cremisi<br />
i Lions Club del Distretto 108-AB e da quest’anno vi<br />
hanno preso parte i donatori di sangue della FIDAS - F.P.D.S.<br />
con cui la Sezione Bersaglieri di Bari è federata. A fare gli<br />
onori di casa i presidenti dell’A.N.B. di Bari, Giorgio Riccio,<br />
e di Puglia, Michele Genchi, il Governatore del Distretto<br />
108/AB dei Lions, l’Avvocato martinese Luigi Desiati con<br />
l’Avv. Armando Regina, Presidente del Lions Club Bari Svevo<br />
e dal Ten. Col. Donato Marasca, Direttore del Sacrario.<br />
All’evento ha anche partecipato la Fanfara diretta dal Bers.<br />
Imelio Castiglioni dell’<strong>ANB</strong> di Magenta (Milano) che ha intonato<br />
il “Canto degli Italiani”, cantato anche dai fanti piumati<br />
di Vicenza e di Magenta nonché di molti altri giunti da<br />
altre città dell’Italia settentrionale in … trasferta con i rispettivi<br />
Labari.<br />
La cerimonia è stata aperta con l’Alzabandiera e con gli onori<br />
militari resi dal picchetto in armi del 7° Bersaglieri e dalla<br />
Fanfara di Magenta. L’Alfiere ed il Medagliere Nazionale<br />
dell’Associazione hanno percorso a passo di corsa tutta la<br />
zona sacra e lo scalone d’onore sino ad inserirsi nello schieramento<br />
alla cui presenza è stata letta la motivazione della seconda<br />
Medaglia d’oro al Valor Militare conferita al 6° bersaglieri:<br />
ebbe il drammatico compito di coprire la ritirata delle<br />
truppe italiane dalla Russia, dal fiume Don al Dnieper; in<br />
11
attività associativa<br />
Ucraina, subendo gravissime perdite. Furono due mesi terrificanti<br />
di gelo e di stenti, fra il 17 dicembre 1942 e il 20 febbraio<br />
1943. Non a caso al Sacrario è presente la Bandiera della<br />
Repubblica di Ucraina, accompagnata dal Console Onorario<br />
Lorenzo De Fronzo; in onore di quei Caduti e delle loro<br />
“Gavette di ghiaccio” e di tutti i Caduti su tutti i fronti, la locale<br />
Sezione <strong>ANB</strong> con il Distretto dei Lions, il Comune di<br />
Bari ed i donatori FIDAS hanno deposto alcune corone. Contestualmente<br />
il Comandante del distaccamento del 7° bersaglieri<br />
(il reggimento, con il suo comandante Col. Domenico<br />
d’Isa e la Bandiera di guerra, è impegnato in Libano in missione<br />
di pace), il Ten. Col. Carlo Favia, ha deposto un cuscino<br />
di fiori cremisi ai piedi del monumento “Cippo del Settimo<br />
all’imbocco della Pista Rossa di Alamein”.<br />
Alla commemorazione ufficiale di quegli eventi ha provveduto<br />
il Bersagliere Col. Claudio Brunetto, Comandante il<br />
123° reggimento “Chieti” che ha ricordato i Caduti, tutti i<br />
Caduti, cioè “”tutti coloro che donarono la loro vita senza<br />
nulla pretendere in cambio, se non di cedere ai loro figli la<br />
speranza di vedere la nostra Patria unita libera, indipendente<br />
e, sia pur faticosamente, prospera! A Loro, ai Caduti per la<br />
Patria mi inchino riverente”.<br />
Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri: il Generale Vitantonio<br />
Cormio, vicecomandante della III Regione Aerea e<br />
del Presidio Militare di Bari; per il Comune, l’Assessore all’Attuazione<br />
del programma Filippo Barattolo; per la Regione,<br />
il Consigliere Peppino Longo; il Dott. Lorenzo De Fronzo,<br />
Console d’Ucraina; l’Avv. Luigi Desiati, Presidente del<br />
Distretto 108/AB dei Lions Club; il Ten. Col. Carlo Favia,<br />
Comandante il Distaccamento del 7° bersaglieri in missione<br />
di pace in Libano e il Prof. Michele De Robertis, Presidente<br />
della FIDAS Donatori Sangue. Vibranti messaggi sono stati<br />
inviati dai Gen. Benito Pochesci, Marcello Cataldi, Mario<br />
Rezzoagli e dal Col. Alfredo Terrone, tutti impegnati per i preparativi<br />
del Congresso Nazionale. Messaggi sono stati inviati<br />
anche dal Gen. C.A. Vincenzo Lops, Decano del Corpo, dal<br />
Generale Agostino Pedone, dal Generale Pilota Letterio Munafò,<br />
dal Col. Stefano Di Sarro, Comandante del 6° bersaglie-<br />
12<br />
ri e dal Libano, dal Colonnello<br />
Domenico d’Isa, Comandante<br />
del 7° bersaglieri nonché<br />
dai Bersaglieri Giorgio<br />
Verbi e Gianni Giordano. La<br />
manifestazione ha ottenuto il<br />
patrocinio del Consiglio regionale<br />
di Puglia, dell’Amministrazione<br />
provinciale di<br />
Bari e dalla civica amministrazione<br />
del capoluogo pugliese.<br />
Carlo Stragapede<br />
de “La Gazzetta del Mezzogiorno”di<br />
Bari<br />
Buscate<br />
Il 26 maggio <strong>2012</strong> è stato presentato a Buscate, nella Sala Angelo<br />
Lodi, il libro di Paola Chiesa “I Caduti e i Dispersi di Buscate<br />
nella Grande Guerra” Guardamagna Editore.<br />
Numerosi i cittadini intervenuti,<br />
i rappresentanti<br />
delle Associazioni<br />
Bersaglieri dei Comuni<br />
di: Abbiategrasso, Arconate,<br />
Busto Arsizio, Busto<br />
Garolfo, Castano Primo,<br />
Inveruno, Lonate<br />
Pozzolo, Magenta, Nerviano,<br />
Parabiago, il<br />
Consigliere Onorario<br />
Nazionale Cavaliere di<br />
Gran Croce Ambrogio<br />
Locatelli, il Consigliere<br />
Nazionale Daniele Carozzi,<br />
il Vice Presidente<br />
Provinciale di Milano<br />
Angelo Crivelli, il Consigliere Regionale Pietro Ceriotti, le<br />
autorità politiche: il Vice Presidente della Provincia di Milano,<br />
Umberto Novo Maerna, il Sindaco, il Vice Sindaco ed<br />
inoltre il Colonnello Sergio Felice Lepore, Comandante del<br />
Centro Documentale di Milano, ex Distretto Militare; il Generale<br />
Antonio Pennino, Comandante dell’Esercito Militare<br />
Lombardia; lo storico locale Giacomo Calloni, l’artista Filippo<br />
Villa. Promotore dell’iniziativa Michele Crespi, Presidente<br />
della Sezione <strong>ANB</strong> di Buscate.<br />
Si tratta di un libro frutto di un intenso lavoro di progettazione,<br />
ricerca e coordinamento svolto dall’autrice Paola Chiesa,<br />
dal cav. Michele Crespi e da alcuni cittadini buscatesi. Molto<br />
interessante è stato il lavoro di ricerca presso gli archivi comunali<br />
e presso l’ex Distretto Militare di Milano; la ricerca di<br />
documenti e foto ha visto protagonisti anche i ragazzi delle<br />
scuole buscatesi e tutti i cittadini, è stato coinvolto lo storico<br />
locale, avv. Giacomo Calloni, che ha scritto un testo inedito
attività associativa<br />
sul periodo storico in questione ed il pittore Filippo Villa ha<br />
disegnato la bellissima copertina.<br />
Ma la cosa più significativa è stata la generosità di molti cittadini<br />
e di alcuni esercizi commerciali che, insieme alle Associazioni<br />
Nazionali Bersaglieri e Combattenti e Reduci di Buscate,<br />
hanno contribuito alle spese per la stampa del libro. Il<br />
Presidente Michele Crespi, durante la presentazione ha detto:<br />
Da diversi anni pensavamo ad una pubblicazione che raccontasse<br />
la storia di quei giovani buscatesi, strappati alle<br />
loro famiglie, che partirono chiamati dalla Patria a sacrificare<br />
la loro gioventù, gettandoli dentro qualcosa di drammaticamente<br />
più grande di loro. Non vuole essere uno dei<br />
tanti libri sulla storia; questo volume è un percorso duro e<br />
doloroso sulla guerra, lo riteniamo un omaggio necessario<br />
alla memoria di coloro che vissero in prima persona il<br />
dramma della Grande Guerra, affinché possa mantenersi<br />
una seppur flebile traccia di ciò che furono. È un dovere ricordare<br />
questi avvenimenti perché nel momento in cui gli ultimi<br />
testimoni stanno sparendo è importante che le nuove<br />
generazioni abbiano la coscienza di ciò che accadde e che<br />
questo non venga dimenticato. Abbiamo pensato di rinun-<br />
ciare al Raduno per festeggiare il 25°<br />
anno di fondazione e di concentrare le<br />
nostre risorse in questa pubblicazione<br />
quale importante testimonianza messa<br />
a disposizione per le nuove generazioni<br />
e documento che rimarrà nella storia<br />
del nostro paese.<br />
Un grazie particolare al Col. Sergio Felice<br />
Lepore, Comandante del Centro<br />
Documentale di Milano per aver autorizzato<br />
la ricerca presso l’ex Distretto<br />
Militare ed infine i più sentiti e sinceri<br />
ringraziamenti vanno all’autrice, Paola<br />
Chiesa, per il suo grande impegno, ma<br />
soprattutto per la sua disponibilità, gentilezza<br />
e umanità.<br />
Il Presidente della Sezione <strong>ANB</strong><br />
Bers. Michele Crespi<br />
Castelfranco Emilia (MO)<br />
Il Bersagliere Massimo Garagnani della locale Sezione <strong>ANB</strong>,<br />
servizio militare svolto nell’11° btg. bersaglieri Caprera, le<br />
“cravatte rosse” di Orcenico (PN), ha comunicato che di prima<br />
mattina di Domenica 3 giugno <strong>2012</strong> era in jeans, con vecchia<br />
giacca della mimetica e guanti, a caricare sedie, tavoli, leggio,<br />
inginocchiatoi, tappeto etc. etc. per il suo matrimonio che doveva<br />
avvenire delle ore 11.00 a Soliera (MO) ed era stato sollecitato<br />
dalle ragazze della corale ad andare a casa a cambiarsi.<br />
Fiocchi bianchi, fiori, il coro e gli invitati. Tutto pronto per la<br />
celebrazione, ma in una insolita cornice: la chiesetta di San<br />
Michele di Soliera era inagibile, così parroco e sposi, Massimo<br />
Garagnani e Fiorenza Franchini che si erano conosciuti a<br />
Medjugorje due anni prima, avevano deciso di celebrare la<br />
cerimonia all’Hotel Marchi,nello spazio all’aperto, ceduto<br />
gratuitamente. Il terremoto è anche questo: la voglia di continuare<br />
e di non fermare la felicità delle persone;.nei loro occhi<br />
la determinazione di chi si vuole bene!<br />
Nella foto di famiglia gli sposi accompagnati dal reduce Mario<br />
Righi del Btg. Zara<br />
13
attività associativa<br />
Castellazzo Bormida (AL)<br />
Nella mitica atmosfera del Santuario della Madonnina dei<br />
Centauri il 25 Aprile <strong>2012</strong> è stato benedetto il Labaro della<br />
nuova Sezione Bersaglieri intitolata al Cap. Maggiore Bersagliere<br />
Ernesto Moccagatta, Cavaliere di Vittorio Veneto, decorato<br />
di Croce di Guerra nella 1° Guerra Mondiale. Alla presenza<br />
della Madrina, la nipote Sig.ra Monica Moccagatta, il<br />
Labaro è stato benedetto da Sua Eminenza il Cardinale Versaldi<br />
Giuseppe, Presidente della Prefettura degli Affari Economici<br />
della Santa Sede, già Vescovo di Alessandria, e per 13<br />
anni Vicario Generale della Diocesi di Vercelli. Alla cerimonia,<br />
forse unica nel suo genere, hanno partecipato: il Generale<br />
Benito Pochesci, Presidente Nazionale Onorario; il Presidente<br />
Interregionale Nord Italia, Generale Ennio Betti; il Presidente<br />
Regionale Piemonte Giuseppe Serpetti; il Consigliere<br />
Nazionale Paolo Porreca; i Presidenti Provinciali di Alessandria,<br />
Asti e Torino e i Consiglieri Regionali. Tanti Labari,<br />
tantissimi i Bersaglieri e molti cittadini hanno onorato la manifestazione<br />
insieme a diversi rappresentanti delle Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma. Gli squilli della bravissima<br />
Fanfara di Asti diretta dal Capofanfara Giancarlo Macario,<br />
hanno dato inizio alla manifestazione ed hanno accompagnato<br />
gli onori alla Bandiera e la benedizione del Labaro. Dopo<br />
la benedizione, alla sfilata fino al Comune sotto gli occhi<br />
increduli dei cittadini hanno partecipato oltre alle Autorità civili<br />
con in testa il Sindaco Dott. Domenico Ravetti, l’Assessore<br />
Regionale Ugo Cavallera, il Consigliere Provinciale<br />
Dott. Ferraris, il Vice Sindaco Dott. Boidi, il Comandante<br />
della Stazione CC Mar. Magg. Salvatore Martinez, il Comandante<br />
della Polizia Municipale Dott. Claudio Giriboldi ed il<br />
neo Presidente della Sezione <strong>ANB</strong> Silvano Magarotto. Da<br />
vanti al Comune la Fanfara si è esibita in un avvincente ed<br />
esaltante carosello musicale che ha coinvolto tutti fino a che<br />
le Autorità hanno raggiunto il salone comunale per lo scambio<br />
dei doni e la consumazione di un grandioso rinfresco.<br />
Dalla relazione del Presidente<br />
Silvano Magarotto<br />
14<br />
Cava dei Tirreni (SA)<br />
Attorniato da parenti ed amici e, non potevano mancare gli<br />
ex Bersaglieri della Sez. “Marcello Garzia” di Cava de’ Tirreni,<br />
ha festeggiato le nozze d’Oro il Vice Presidente<br />
Bers.Antonio D’Amato con la Sua consorte Sig.ra Maria Senatore.<br />
Alle felicitazioni di tutti i presenti si sono uniti i Veci<br />
della Sez. <strong>ANB</strong> di Cava con un brindisi di auguri per le nozze<br />
di diamante.<br />
Castellucchio (MN)<br />
Il 24 giugno <strong>2012</strong>, una rappresentanza della locale Sezione<br />
<strong>ANB</strong>, guidata dal Presidente Tabai, si è recata a Calmasino di<br />
Bardolino (VR) per partecipare ad una nobile iniziativa del<br />
locale Gruppo Alpini tesa a raccogliere fondi per i terremotati<br />
dell’Emilia.<br />
Nel corso del pranzo cui hanno partecipato oltre un centinaio<br />
di persone, i bersaglieri Castellucchiesi hanno orgogliosamente<br />
voluto contribuire con una offerta che è stata consegnata<br />
al presidente della Sezione Alpini, Paolo Zappolla,<br />
suggellando così un rapporto di amicizia tra i due corpi. Alla<br />
raccolta ha partecipato anche la Sezione <strong>ANB</strong> Baldo Garda<br />
con il Presidente e l’intero Consiglio Direttivo.
attività associativa<br />
Certaldo (FI))<br />
Monumento al Bersagliere<br />
Su suggerimento del “fanfarone” della Fanfara di Firenze,<br />
Iuri Volpini, certaldese di nascita, il Consiglio di Sezione<br />
aveva pensato di dedicare un monumento al ventenne volontario<br />
Bers. Aldo Marzi (M.A.V.M.) caduto in Africa settentrionale,<br />
anche lui certaldese, e la proposta, accettata e sponsorizzata<br />
con entusiasmo dal sindaco di Certaldo, dott. Andrea<br />
Campinoti e da tutto il consiglio comunale, veniva accettata<br />
e opportunamente modificata perché il monumento<br />
fosse dedicato “Ai Bersaglieri Caduti” così che comprendesse<br />
altri valorosi “piumati” originari della zona.<br />
Dulcis in fundo, l’opera sarebbe stata realizzata ed offerta dal<br />
notissimo scultore, nativo di Melfi ma residente in toscana,<br />
Giuseppe Caselle che per fortunata combinazione è anche il<br />
capo fanfara della Sezione di Firenze, intestata, guarda caso,<br />
allo stesso Eroe. Meglio di così! Dobbiamo poi all’intelligente<br />
lavoro di organizzazione e coordinamento della gentile<br />
Signora Sandra Restivo, segretaria del Sindaco, degli assessori<br />
certaldesi e del consiglio della Sezione <strong>ANB</strong> se in<br />
tempi ragionevoli, siamo giunti all’attesissima meta.<br />
Il bassorilievo in marmo, incastonato in un manufatto in mattoni<br />
a faccia vista, è stato collocato nei giardini comunali, in<br />
V.le Matteotti: rappresenta un bersagliere con cappello piumato<br />
con sullo sfondo una Fanfara che corre sulle onde di un<br />
vessillo che la sorregge. Il bersagliere ha un sorriso amaro<br />
che rispecchia lo stato d’animo di chi vede deteriorarsi quel<br />
modo di sentirci tutti fratelli d’Italia” in una terra che sempre<br />
più spesso viene chiamato “paese” e in una nazione che prima,<br />
ora e sempre, per quel bersagliere e per tutti i bersaglieri<br />
d’Italia è la Patria.<br />
Il 27 maggio <strong>2012</strong>, in Certaldo è stato inaugurato il Monumento<br />
dedicato ai bersaglieri con cerimonie che hanno avuto<br />
inizio sulle note della Fanfara di Firenze con Labaro, diretta<br />
dal capo fanfara Bers. Giuseppe Caselle, alla presenza del:<br />
Presidente della Sez. Bers. Vittorio Corsagni con il gruppo<br />
della protezione civile <strong>ANB</strong> di Firenze; il Gonfalone del Comune<br />
di Certaldo, la Società di Volontariato e tutte le autorità<br />
civili, militari e religiose. Per l’<strong>ANB</strong> erano presenti: il<br />
Pres. Interr. Bers. Comm. Roberto Giannursini; il Pres. Reg.<br />
Bers. Cav. Alfio Coppi; il Pres. Prov. Bers. Cav. Lino Calore<br />
ed in rappresentanza del Presidente Nazionale, Bers. Generale<br />
Marcello Cataldi, il Consigliere Nazionale Franco Novembri.<br />
Una nutrita rappresentanza di Sezioni toscane dell’<strong>ANB</strong><br />
con Labaro e scorte è stata inserita nello schieramento<br />
che dopo la deposizione di una corona e gli onori ai Caduti<br />
presso il Sacello in piazza della Libertà è tornata in piazza<br />
Boccaccio, dove ha sede il Comune. Il concerto offerto dalla<br />
Fanfara è stato molto gradito ed apprezzato dai numerosi cittadini,<br />
incuriositi e felici della sua presenza in città. Celebrata<br />
la S. Messa nella chiesa di S. Tommaso Apostolo, officiata<br />
da don Cristian Meriggi che nell’omelia ha manifestato la<br />
sua simpatia per i bersaglieri, ha avuto inizio la sfilata per<br />
raggiungere il Monumento ove il Consigliere della Sezione<br />
<strong>ANB</strong> di Firenze, Bers. Cav. Gabriele Berlincioni ha presentato<br />
le Autorità fra le quali il Sindaco, dott. Campinotti, che<br />
con enfasi riconoscente, anche a nome dell’intero Consiglio<br />
comunale, ha ringraziato la Sezione <strong>ANB</strong> di Firenze per aver<br />
dato loro l’opportunità di realizzare il Monumento e, fra moltissimi<br />
applausi, lo ha scoperto. Dopo la benedizione di Don<br />
Meriggi, gli onori ai Caduti sono stati cadenzati dalla Fanfara<br />
ed accompagnati dagli interventi delle autorità della <strong>ANB</strong>;<br />
il Pres. Interr. Bers. Comm. Roberto Giannursini, ha tracciato<br />
in sintesi la storia dei “fanti piumati”, seguito dal pres. Regionale<br />
Bers. Cav. Alfio Coppi, dal Consigliere naz. Bers.<br />
Cav. Franco Novembri e dal Pres. della Sezione <strong>ANB</strong> fiorentina<br />
Bers. Vittorio Corsagni che ha consegnato, al Sindaco<br />
un crest della Sezione ed una copia del volume Dal Mincio al<br />
Don di Tramonti con una medaglia ricordo, offerta anche alle<br />
autorità intervenute. Di peso ed enfasi la descrizione dell’opera<br />
che l’autore del Monumento, il Capo Fanfara Bers.<br />
Giuseppe Caselle ha sciorinato mettendo a nudo tutta la sua<br />
passione artistica e bersaglieresca; il suo discorso, ha suscitato<br />
sentimenti di intensa commozione.<br />
Dopo la cerimonia una bella struttura ha accolto gli invitati al<br />
pranzo cremisi, organizzato dalla infaticabile, ormai bersagliera<br />
convinta, la Signora Sandra Restivo, insuperabile!<br />
Dalla Relazione di Sergio Cappelletti<br />
su richiesta del Presidente della Sez. di Firenze<br />
Vittorio Corsagni<br />
Colleferro (RM)<br />
Inaugurato il Labaro sezionale<br />
Dopo la recente ricostituzione della locale Sezione <strong>ANB</strong> lo<br />
scorso 2 marzo si è svolta la prima cena sociale per il tesseramento<br />
<strong>2012</strong> e l’inaugurazione del nuovo Labaro alla presenza<br />
di oltre quaranta soci. Il Presidente Mauro Conti, il suo vice<br />
Piero Ciucci, il Segretario Alfredo Coluzzi e tutto il Consiglio<br />
Direttivo al completo con il consigliere Antonio Rossi<br />
anche rappresentante dell’Amministrazione Comunale, alla<br />
presenza del Presidente regionale Gen. Ottavio Renzi,del<br />
15
attività associativa<br />
suo vice Luciano Pasquali e del consigliere regionale Col.<br />
Anacleto Romani al suono della “Marcia d’Ordinanza” eseguita<br />
dai soci “fanfaroni” hanno proceduto all’inaugurazione<br />
del nuovissimo Labaro sezionale. Nel corso del convivio,<br />
tra una marcia e l’altra, sono stati evidenziate le finalità che<br />
intende perseguire la Sezione ed è stato distribuito il programma<br />
dell’attività sociale <strong>2012</strong> sottolineandone la data del<br />
Raduno Nazionale al quale il Presidente ha invitato a partecipare<br />
in massa senza però trascurare gli altri appuntamenti<br />
cremisi.<br />
La serata ha volto al termine con la cerimonia conclusiva al<br />
suono del Silenzio fuori ordinanza, della Marcia Flik-Flok”<br />
e dell’Inno Nazionale cantato in coro in piedi con l’auspicio<br />
di inaugurare quanto prima i locali della nuova sezione <strong>ANB</strong>.<br />
Per iscrizioni e informazioni, tutti i bersaglieri e i professori<br />
di “ottoni”, anche dei dintorni possono contattarci ai numeri:<br />
388-8032573; 347-7552952 o all’e-mail colleferro@bersaglierilazio.net<br />
Dalla relazione del Presidente di Sezione<br />
Bers. Mauro Conti<br />
16<br />
Comacchio<br />
Domenica 24 giugno per celebrare il 176° di fondazione del<br />
Corpo si sono dati appuntamento a Comacchio le rappresentanze<br />
delle Sezioni <strong>ANB</strong> di Argenta, Cento, Copparo, Consandolo<br />
e Ferrara ed una nutrita presenza di fanti piumati di<br />
Comacchio cui faceva bella cornice la gentile presenza in divisa<br />
del gruppo femminile della “Natale Cavalieri” con striscione.<br />
La cerimonia ha avuto luogo presso il Piazzale Caduti<br />
per la Pace dove sorge il monumento ai “Bersaglieri di tutti<br />
i tempi” inaugurato nel 2004 con un’indimenticabile Raduno<br />
Interregionale.<br />
Alla presenza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma<br />
e delle Autorità convenute tra le quali: il Colonnello Roberto<br />
Catapano dell’Aeronautica Militare di Ferrara; il<br />
S.Ten dei Carabinieri Andrea Coppi, Comandante del Nucleo<br />
Operativo Radiomobile della Compagnia CC di Comacchio;<br />
il Ten. Federico Moca Comandante della Tenenza<br />
di Finanza ed il M.llo Aiut. Antonio Paradiso Comandante<br />
della stazione carabinieri di Comacchio nonché dell’Ispettore<br />
della Polizia Municipale Davide Cavalieri, sulle note
attività associativa<br />
dell’Inno di Mameli si è proceduto all’alza bandiera da parte<br />
del Bers. Cav. Armando Folegatti e a seguire al suono del<br />
“ Piave” la deposizione di una corona ai Caduti portata dai<br />
Bersaglieri Cav. Antonio Girolimetto e Sergio Bellotti.<br />
L’Amministrazione Comunale era rappresentata dal Vice<br />
Sindaco Denis Fantinuoli e dall’Assessore alla Cultura<br />
D.ssa Alice Carli. Per l’<strong>ANB</strong> erano presenti: il Consigliere<br />
Nazionale Comm. Camillo Ferroni ed il presidente Provinciale<br />
di Ferrara Michele Rocchi. È seguita la S. Messa celebrata<br />
da Don Mauro Paoluzzi Cappellano militare dell’Aeronautica<br />
di Ferrara e già Cappellano al 6° reggimento bersaglieri<br />
in Bologna.<br />
Dopo la Santa Messa e la lettura della Preghiera del Bersagliere<br />
da parte del consigliere della Sezione di Comacchio<br />
Bers. Valentino Menegale, un breve intervento di saluto del<br />
Vice Sindaco, e successivamente ha preso la parola il Presidente<br />
provinciale <strong>ANB</strong> di Ferrara Michele Rocchi che ha ricordato<br />
il 176° di vita del nostro Corpo, la tradizione e la sua<br />
gloriosa epopea. Al termine della cerimonia non poteva<br />
mancare il tradizionale saluto alle Autorità presenti al “passo<br />
di corsa” che nonostante il caldo afoso ha visto la partecipazione<br />
entusiastica di un nutrito gruppo di bersaglieri con<br />
in testa il Presidente Provinciale Rocchi. Ha fatto poi seguito<br />
il pranzo sociale presso il ristorante “La pescheria” dove<br />
si sono potute gustare le prelibatezze lagunari, prima fra tutte<br />
la famosa anguilla di Comacchio. Nel pomeriggio infine,<br />
la cerimonia dell’ammaina bandiera ed un ringraziamento<br />
particolare al Consigliere di Sezione Lino Lazzari che con il<br />
proprio impianto di amplificazione sonora ha sopperito magistralmente,<br />
in tutte le fasi della cerimonia, all’assenza della<br />
fanfara.”<br />
Pier Giuseppe Gelli<br />
Feltre (BL)<br />
Centa Luigi presidente della locale Sezione <strong>ANB</strong> è lieto di<br />
presentare ai bersaglieri suo nipote Samuel Seni di Luca e<br />
Centa Martina che qui vediamo con il nonno, già dell’8°rgt e<br />
lo zio/padrino Ivan Centa dell’11°rgt.<br />
Il piccolo Samuel è stato battezzato da don Claudio Centa,<br />
assistente spirituale della Sezione <strong>ANB</strong> e dovrebbe avere tutti<br />
i crismi per indossare fra qualche anno le Fiamme Cremisi.<br />
Latina<br />
Il messaggio del Prefetto di Latina, in occasione della celebrazione<br />
del 2 giugno, festa della Repubblica, ha reso<br />
omaggio alle vittime del terremoto in Emilia e al grave lutto<br />
che ha colpito l’Associazione Nazionale Carabinieri di<br />
Aprilia per le vittime del grave incidente stradale. Un’occasione<br />
irrinunciabile per introdurre le nuove generazioni al<br />
sacrificio del popolo italiano che portò alla nascita della<br />
Repubblica il 2 giugno 1946, ma anche e soprattutto l’occasione<br />
solenne per onorare le vittime delle stragi che hanno<br />
ferito il Paese e la comunità pontina: il terremoto in Emilia<br />
che non ha cancellato il dolore per la scomparsa dei carabinieri<br />
in congedo di Aprilia, tragicamente scomparsi nell’incidente<br />
stradale mentre raggiungevano il Raduno Nazionale<br />
dell’ANC.<br />
Nella foto il Prefetto di Latina dr. D’Acunto con il tricolore e lo<br />
stemma ANVGD<br />
Per questo il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto non ha<br />
voluto rinunciare ai festeggiamenti improntati all’insegna<br />
della sobrietà che il 2giugno si sono celebrati come è tradizione<br />
in piazza della Libertà a Latina: “Sessantasei anni fa,<br />
con una scelta rivelatasi matura e lungimirante, siamo riusciti<br />
ad edificare una Repubblica permeata dai principi di<br />
democrazia, libertà e uguaglianza”. Il Prefetto ha poi concluso<br />
con la commemorazione delle vittime pontine, un’ occasione<br />
per ricordare quei cittadini che con il loro impegno<br />
nei diversi campi del volontariato, delle professioni e della<br />
cultura si sono distinti per meritare un riconoscimento da<br />
parte della comunità nazionale.<br />
17
attività associativa<br />
Marostica (VI)<br />
Le foto rappresentano due servizi che la giovanissima<br />
Fanfara “ Luigi Imelio” ha svolto:<br />
- il primo alla festa della locale Sezione <strong>ANB</strong><br />
del 1° Aprile <strong>2012</strong> con la gentile partecipazione<br />
delle Sezioni limitrofe di Bassano del Grappa,<br />
Rosà, Tezze sul Brenta e Cartigliano, presenti<br />
con i propri Labari, quelli delle Associazioni<br />
Combattentistiche e naturalmente dell’Amministrazione<br />
Comunale, con il Sindaco, Rag. Gianni<br />
Scettro e l’Assessore<br />
alla Cultura, Riccardo<br />
Bonan;<br />
- il secondo, è il servizio<br />
svolto domenica 24<br />
Giugno <strong>2012</strong> per la<br />
commemorazione al<br />
Caduti sul M. Pasubio,<br />
ove la Cerimonia si è<br />
svolta ai piedi dell’Ossario,<br />
che raccoglie le<br />
spoglie di oltre 5.000<br />
Caduti. Vi erano presenti<br />
numerose Autorità,<br />
dal Sindaco al<br />
Prefetto di Vicenza e la<br />
Fanfara Bersaglieri “<br />
L. Imelio “ di Marostica, ha reso gli onori alla Bandiera<br />
della Città di Vicenza ed al Gonfalone della Cttà di Bassano<br />
del Grappa, decorati di due M.O.V.M.<br />
Hanno avuto l’onore di partecipare all’alzabandiera e alla<br />
deposizione di due Corone ai Caduti le numerose Associazioni<br />
Combattentistiche d’Arma e anche il Ministro degli<br />
Interni Anna Maria Cancellieri, che ha voluto ringraziare la<br />
prestazione della smagliante ed effervescente Fanfara con<br />
un’informale foto ricordo.<br />
Dalla relazione<br />
di Fabio Tafferini<br />
18<br />
Meolo (VE)<br />
La locale Sezione <strong>ANB</strong> è lieta di portare la testimonianza<br />
del Raduno Provinciale tenutosi nella ridente cittadina il<br />
20 maggio <strong>2012</strong>, invasa da una massiccia partecipazione di<br />
Labari da ogni dove, ben 46!! più 2 del Friuli che con orgoglio<br />
bersaglieresco abbiamo contato ed apprezzato. All’evento<br />
hanno partecipato le rappresentanze delle Associazioni<br />
d' Arma del territorio, con Labari e bandiere, ben 16!<br />
Il Vecchio medagliere regionale ha sfilato insieme al nuovo<br />
Medagliere provinciale alla sua prima uscita, quest’ultimo benedetto<br />
durante la S. Messa nella Chiesa di Meolo. È stata<br />
inaugurata una figura al Bersagliere davanti alle autorità presenti<br />
(Sen. Bers. Gen. Ramponi, Gen. Pino, Comandante Militare<br />
Alta Italia, Gen. Vicini, Consigliere onorario nazionale,<br />
il Sindaco di Meolo Dott. Michele Basso, rappresentanti dei<br />
Comuni vicini, della Provincia e della Regione, nonché il Pres.<br />
Reg. <strong>ANB</strong> Veneto Cav. Bers Antonio Bozzo, il Pres Prov. <strong>ANB</strong><br />
Bers. Tonetto Ottaviano e il Presidente della locale sez <strong>ANB</strong><br />
Bers.Visentin Arturo). Gli organizzatori<br />
desiderano ringraziare sentitamente<br />
tutti i Bersaglieri intervenuti<br />
ed in particolare: i rappresentanti<br />
delle Associazioni d' Arma; il<br />
Bers. Cav. Antonio Bozzo per l'<br />
aiuto dato come speaker e come organizzatore<br />
insieme al Bersagliere<br />
Peruzzi; la Fanfara di San Donà di<br />
Piave e la Pattuglia ciclisti. Al rancio<br />
cremisi erano presenti ben 330<br />
Bersaglieri e simpatizzanti che in<br />
allegria hanno chiuso un raduno<br />
splendidamente riuscito.
attività associativa<br />
Milano - Suzdal<br />
In occasione del recente viaggio in Russia, il gruppo ANUP-<br />
SA(Associazione Nazionale Ufficiali Provenienti dal Servizio<br />
Attivo) di Milano, dopo aver fatto una leggera deviazione<br />
dal programma previsto, ha reso omaggio, nel cimitero di<br />
Suzdal, agli 819 militari italiani di ogni grado, deceduti nel<br />
corso della loro prigionia durante la 2^ Guerra Mondiale ed<br />
ivi ricordati da una lapide sulla quale compare nitida la scritta<br />
“qui riposano caduti italiani”. Un minuto di raccoglimento<br />
e la lettura della preghiera del Bersagliere, letta dal Bers.<br />
Generale, Salvatore Musella, promotore dell’iniziativa,<br />
nonché Presidente della Sezione bersaglieri “Luciano Manara”<br />
di Milano, ha concluso la breve ma significativa cerimonia,<br />
integrando il nostro viaggio con qualcosa di veramente<br />
importante e certamente impossibile da dimenticare.<br />
Bers. Col. Giordano PAVAN<br />
Noale (VE)<br />
Il 3 giugno <strong>2012</strong> in Cappelletta di Noale sono stati commemorati<br />
289 militari italiani sepolti nel locale Cimitero, deceduti<br />
nel corso della I Guerra Mondiale dopo il 9 novembre<br />
1917; erano stati ricoverati nel locale Ospedale da campo situato<br />
nella Villa Sailer morirono e furono sepolti nel Cimite-<br />
ro Militare annesso<br />
a quello civile<br />
di Cappelletta.<br />
Il cimitero, abbandonato<br />
nel corso<br />
degli anni, è stato<br />
restaurato da AS-<br />
SOARMA di<br />
Noale e dalla locale<br />
Sezione <strong>ANB</strong>.<br />
Alla cerimonia<br />
hanno partecipato<br />
autorità civili e<br />
militari ed è stata molto apprezzata la partecipazione del Generale<br />
Vezio Vicini, ricordato da tutti come un prode bersagliere<br />
e quella del presidente regionale <strong>ANB</strong>, Bers. Cav. Antonio<br />
Bozzo, grande regista<br />
della manifestazione, insieme<br />
al Consigliere Regionale<br />
Roberto Peruzzi ed al Presidente<br />
Provinciale Ottaviano<br />
Tonetto.<br />
Numerosi i Labari delle varie<br />
Associazioni Combattentistiche<br />
e d’Arma della Provincia<br />
di Venezia e veramente<br />
tanti i bersaglieri della Provincia<br />
di Treviso che hanno<br />
applaudito l’intervento del<br />
Sindaco Dr. Michele Celeghin<br />
che ha evidenziato la<br />
grande coesione tra le Associazioni d’Arma della città ed<br />
anche il Generale Vicini ha rilevato il grande spirito bersaglieresco<br />
e il continuo e costante senso di appartenenza che<br />
contraddistingue le cerimonie e i raduni bersagliereschi locali<br />
ed ha ricordato gli esaltanti momenti trascorsi al III battaglione<br />
Bersaglieri.<br />
A fine cerimonia bersaglieri e Labari<br />
hanno sfilato a passo di corsa.<br />
Dalla relazione del Presidente<br />
Bers. Cap. Pezzuto Dr. Luigi<br />
Pienza (SI)<br />
Domenica 11 marzo <strong>2012</strong>, nell’ambito<br />
dei festeggiamenti per il 150° anniversario<br />
dell’Unità d’Italia, ha avuto luogo<br />
il 1° Raduno Interprovinciale Bersaglieri<br />
cui hanno partecipato le Fanfare<br />
di Siena e Montevarchi e le rappresentanze<br />
di molte Sezioni Toscane nonché<br />
delle Associazioni Combattentistiche<br />
locali. Alla presenza del Sindaco di<br />
Pienza Fabrizio Fé, del Presidente Interregionale<br />
Comm. Roberto Giannur-<br />
19
attività associativa<br />
sini, del Presidente Regionale<br />
Cav. Alfio Coppi,<br />
del neoeletto Presidente<br />
Provinciale Enzo Marini e<br />
del Presidente della locale<br />
Sezione <strong>ANB</strong>, Adriano<br />
Sacchi, sono state deposte<br />
le Corone ai Caduti di<br />
Pienza e della frazione di<br />
Monticchiello.<br />
Nella splendida cornice<br />
della piazza del Comune,<br />
alla presenza delle Autorità<br />
sono stati inoltre consegnati<br />
riconoscimenti a<br />
bersaglieri non più giovanissimi<br />
ed è stato ricordato<br />
il Bersagliere Stelio<br />
Bonifazi recentemente scomparso.<br />
Regione Lombardia<br />
La solidarietà dei Bersaglieri Lombardi a favore dei terremotati<br />
dell’Emilia e Lombardia (basso mantovano) ha iniziato<br />
a muovere i suoi primi passi ed agli inizi di luglio <strong>2012</strong><br />
il loro operato si è reso<br />
utile alle popolazioni<br />
in un contesto<br />
di ufficialità sancito<br />
attraverso le organizzazioni<br />
preposte a<br />
tale gestione. La Presidenza<br />
Regionale<br />
ha organizzato per<br />
lunedì 9 luglio la partenza<br />
della prima colonna<br />
<strong>ANB</strong> Lombardia<br />
composta da un<br />
bilico, offerto da una<br />
grossa ditta di trasporti<br />
su interessamento<br />
del Bers. Co-<br />
20<br />
lombo Alessandro e da un furgone con generi di prima necessità<br />
per il Comune di Finale Emilia con alcuni automezzi<br />
e con il personale di servizio a bordo. La colonna era guidata<br />
dal Presidente della Sezione <strong>ANB</strong> di Ghedi (BS), Trivella<br />
Eugenio e, delegato dal sottoscritto, dal Consigliere<br />
Regionale Poli Danilo che con i bersaglieri della sua Sezione<br />
ha organizzato la raccolta del materiale fino a riempire oltre<br />
170 scatoloni; il Presidente della Sezione <strong>ANB</strong> di Seriate<br />
(BG), Bers. Antonello Zucchinali, in qualità di responsabile<br />
del gruppo di Protezione Civile <strong>ANB</strong> di Seriate, ha<br />
provveduto allo scarico in mattinata del bilico nel magazzino<br />
comunale di Finale Emilia mentre il furgone, su indicazione<br />
delle autorità locali, è stato scaricato presso la tendopoli<br />
allestita nel campo sportivo di S.Antonio frazione di<br />
Novi di Modena direttamente agli aventi bisogno. Per il futuro<br />
sono previste altre consegne che di volta in volta verranno<br />
concordate con le autorità di altri luoghi colpiti dal sisma.<br />
La Presidenza Regionale renderà conto nel minimo<br />
dettaglio di quanto effettuato, riportando la fonte e la destinazione<br />
di ogni contributo con tutte le specifiche del caso.<br />
Ringrazio coloro che hanno creduto in questo impegno e coloro<br />
che vorranno crederci.<br />
Il Presidente Regionale<br />
Bers. Valter Mazzola
attività associativa<br />
Roma<br />
Il Labaro dell’Associazione Nazionale Bersaglieri alla cerimonia<br />
relativa alla giornata del Decorato recentemente celebrata<br />
sull’Altare della Patria.<br />
La conferenza sulla Campagna di Russia del Secondo Conflitto<br />
Mondiale, svoltasi mercoledì 23 maggio u.s. ha emotivamente<br />
coinvolto i partecipanti sui quei tragici fatti bellici.<br />
Nella splendida e suggestiva cornice del Salone d’Onore del<br />
Museo Storico dei Granatieri di Sardegna, il Presidente di<br />
ASSOARMA Gen. Mario Buscemi, introducendo gli oratori<br />
ha sottolineato come anche in questa occasione per ricor-<br />
dare il 70° anniversario della Guerra di Russia, ASSOAR-<br />
MA ha voluto stimolare la presenza delle varie Associazioni<br />
d’Arma a manifestazioni e attività di interesse comune.<br />
Il Colonnello Antonino Zarcone, Capo Ufficio Storico dello<br />
SME e il Ten. Col. Fabrizio Giardini, Capo Sezione dello stesso<br />
Ufficio, hanno illustrato gli interessanti aspetti storici e le<br />
strategie militari del conflitto nonché le vicende umane dei nostri<br />
soldati nei campi di concentramento. La Signora Anna<br />
Maria Sambuco, Presidente dell’Associazione culturale Stella<br />
Errante, ha sottolineato che la sua Associazione è sempre più<br />
sensibile ad organizzare varie iniziative rivolte a far conoscere<br />
sempre meglio la nostra storia passata per capire il nostro<br />
presente, sensibilizzando, in maniera particolare, il mondo<br />
giovanile alle tematiche della nostra storia più recente.<br />
Ruvo di Puglia<br />
Tripudio bersaglieresco<br />
Il 31 Marzo <strong>2012</strong> resterà nella storia dei cittadini di Ruvo, del<br />
bersaglierismo pugliese e delle Associazioni d’Arma di terra<br />
di Bari una data memorabile; la locale Sezione <strong>ANB</strong> S. Ten.<br />
Cleto Berardi, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale,<br />
ha concentrato nella giornata la conclusione delle<br />
celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e programmato<br />
una serie di manifestazioni nel decennale della costituzione<br />
della locale Sezione Bersaglieri e della triennale ricorrenza<br />
del ripristino della Statua della Vittoria al Monumento ai<br />
Caduti di Ruvo: celebrazioni che hanno profondamente inciso<br />
nell’animo e nelle coscienze cittadine il senso dell’amore<br />
di Patria e del bersaglierismo.<br />
Per questo, non a caso, il 31 Marzo <strong>2012</strong> ha visto la grande<br />
partecipazione del popolo ruvese ed in primis, degli alunni e<br />
dei docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado che hanno<br />
accolto con vivo entusiasmo l’evento. La presenza di oltre<br />
mille studenti ha fatto sì che le Fanfare di Toritto e di Orsara<br />
di Puglia salutassero nelle scuole i ragazzi, portando così<br />
quella ventata di calore umano e di entusiasmo che solo i Bersaglieri<br />
sanno infondere; lo sviluppo degli eventi non si è li-<br />
21
attività associativa<br />
mitato a questi aspetti, ma ha avuto un rilievo eccezionale<br />
con il Raduno Provinciale <strong>ANB</strong> di Bari: l’Alzabandiera al<br />
mattino in Piazza Bovio seguita dalla celebrazione eucaristica<br />
e dalla benedizione del nuovo Labaro provinciale dedicato<br />
al Bers. Cap. Tortora alla presenza della famiglia, di Autorità<br />
Civili e Militari e del Consigliere Nazionale <strong>ANB</strong>, Bers.<br />
Antonio Epifania in rappresentanza del Presidente Nazionale<br />
Generale Cataldi.<br />
La seconda parte della giornata è stata caratterizzata da un<br />
momento commovente ed esaltante sul piano umano e su<br />
quello dei valori della Patria e della Pace; infatti, oltre alla<br />
folta presenza dei Labari delle Sezioni Bersaglieri della Provincia<br />
di Bari, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma<br />
e agli alunni delle scuole, è stata posta in Largo S. Angelo<br />
la “Prima Pietra” del Monumento al Bersagliere e ai Caduti<br />
di Nassiriya. Il Monumento è stato illustrato con entusiasmo<br />
dal Presidente della Sezione Bersaglieri di Ruvo, Ferdinando<br />
Damiani che ha partecipato alla posa della prima pie-<br />
22<br />
tra insieme ai genitori del Maresciallo De Trizio, nato nella<br />
vicina cittadina di Bisceglie e caduto a Nassiriya. La giornata,<br />
così ricca di momenti importanti, si è conclusa con gli interventi<br />
celebrativi in Piazza Matteotti e con l’Ammainabandiera<br />
del lunghissimo striscione tricolore posto sulla facciata<br />
del Palazzo di Città, seguita dalla degustazione di una gigantesca<br />
torta tricolore confezionata per l’occasione dai pasticcieri<br />
locali. I Bersaglieri Ruvesi orgogliosi e soddisfatti<br />
ringraziano coloro che hanno partecipato ed hanno contribuito<br />
alla ottima riuscita della manifestazione!<br />
Grazie anche a chi doveva e poteva esserci!<br />
Dalla relazione del Presidente<br />
Salerno<br />
Corre veloce con le piume al vento<br />
e nei cuori ispira tanto sentimento<br />
con ardore corre veloce<br />
e la gente la incita a gran voce<br />
a passo veloce e con ardore<br />
ispira sentimento d’amore<br />
che vada di corsa o di passo<br />
per i bambini è sempre uno spasso<br />
quando suona l’inno nazionale<br />
nel cuore un tremito t’assale<br />
sotto l’egida del maestro Martino<br />
ogni suonata diventa divina<br />
al suon dell’alza bandiera<br />
ogni nota diventa una preghiera<br />
col suo fare distinto e compito<br />
le sue musiche vivranno all’infinito<br />
e sulle note di oggi e di ieri<br />
il pensiero va a “Tonino Scrimieri”.<br />
Salvatore De Feo ‘2011<br />
San Felice sul Panaro<br />
Il Bersagliere Rocco Paltrinieri, Presidente della Sezione <strong>ANB</strong>,<br />
ha fatto pervenire una lettera di ringraziamento che volentieri riproduciamo<br />
nella pagina accanto.
attività associativa<br />
San Pietro Vernotico (BR)<br />
Lo scorso 6 giugno è entrato a far parte della numerosa famiglia<br />
cremisi Filippo, primogenito del Bersagliere Pecoraro<br />
Luca, Presidente della locale Sezione <strong>ANB</strong>. A lui ed alla Signora<br />
Antonietta auguri di vero cuore da tutti i soci della Sezione<br />
<strong>ANB</strong> e della Regione Puglia.<br />
Terracina<br />
Il 15 maggio l’Associazione ANVGD ha partecipato con i<br />
reduci Pavazza, Simoneschi e l’Alfiere, all’inaugurazione e<br />
benedizione del Monumento con stele in bronzo, dedicata al<br />
Bersagliere Agostino Quartulli, nato a Terracina il 29 dicembre<br />
1919, caduto valorosamente sul monte Sopolj in<br />
Croazia, il 24 luglio 1942 e ai Caduti del Battaglione Bersaglieri<br />
“Zara”.<br />
Il Presidente dell’<strong>ANB</strong> con due Bersaglieri presenti<br />
alla Commemorazione<br />
Hanno preso la parola: il Sindaco di Terracina Procaccini ed<br />
il Generale Cataldi, Presidente dell’<strong>ANB</strong>; il Presidente della<br />
Provincia Cusani; il Generale Lops; il Generale.Elio Ricciardi<br />
ed il Sen. Lucio Toth. Nel suo discorso il Presidente<br />
Cusani ha ricordato che la storia militare di Agostino Quartulli<br />
è stata ricostruita grazie al contributo della signora Benedetta<br />
Fiorillo, una delle due nipoti del coraggioso ufficiale<br />
terracinese e da Rino Mioni, icona del Battaglione Bersaglieri<br />
“Zara” che, nonostante la prigionia nelle carceri naziste<br />
prima, in quella slava del famigerato campo di Borovnica poi<br />
e di una severa malattia oggi, si arrende alle lacrime solo<br />
quando la malinconia dei giorni di festa lo porta a recitare<br />
uno per uno i nomi dei suoi 70 e passa amici e commilitoni<br />
caduti nei teatri in cui i Bersaglieri Zaratini furono impiegati.<br />
“Faceva un caldo terribile e la sete era indescrivibile quel<br />
24 luglio del 1942” annota in un breve dattiloscritto Bruno<br />
Del Monte, Caporalmaggiore del Plotone Comando del Battaglione<br />
“Zara” …e aggiunge le parole crude che aiutano a<br />
capire cosa sia la guerra… “Portano davanti a noi il corpo del<br />
Ten. Quartulli, i sobbalzi gli fanno uscire dallo squarcio in testa<br />
pezzi di cervello che rimangono sul posto e sollevano i<br />
commenti di quanti poi passeranno di là. Questo episodio” -<br />
aggiunge De Monte - “mi sconvolge e m’induce a un sacco di<br />
considerazioni. È un compleanno che non dimenticherò certamente”.<br />
Non abbiamo dimenticato neanche noi; né intendiamo<br />
dimenticare i tredici Bersaglieri caduti con Agostino.<br />
23
attività associativa<br />
Tra loro, il Ten. Antonio De Denaro, di Sebenico, il Bersagliere<br />
Pasquale De Frenza di Bari, entrambi Medaglia d’Argento<br />
al Valor militare alla Memoria come Quartulli; Armando<br />
Carassai, marchigiano, Medaglia di Bronzo e poi, il Sergente<br />
Donati, il Caporale Proni, i fanti piumati Evangelista,<br />
Crisaldi, Ciculi, Terzaroli ed altri ancora, mentre 21 furono i<br />
feriti di quel giorno.<br />
È stato poi citato il grande assente di oggi, Ajmone Finestra<br />
scomparso da poco a Latina. Ci piace immaginarlo lassù<br />
mentre sorride ad Agostino Quartulli e scherza con lui, insieme<br />
agli amici e commilitoni del battaglione bersaglieri “Zara”<br />
prima di essere trasferito ad altro battaglione con Bruno<br />
Ferniani e Pietro Caringi, due Bersaglieri di Terracina.<br />
In seguito sono stati inaugurati i Giardini adiacenti il Lungomare<br />
Matteotti, intitolati al Battaglione Bersaglieri”Zara” e<br />
la mostra “M.A.V.M. S.Ten. Quartulli: Il Bersagliere decorato<br />
alla memoria e il Battaglione Bersaglieri Zara.<br />
Torino Pian della Mussa<br />
52^ Sagra Cremisi<br />
Alla Cinquantaduesima Sagra Cremisi al Pian della Mussa,<br />
hanno partecipato numerosi bersaglieri chiamati, come sempre,<br />
a raccolta dall’infaticabile Presidente, il Bers. Pietro<br />
Mazza. Già nei giorni precedenti, avevano … presidiato,<br />
sui 1780 m. la chiesetta con i cimeli, raccolti dal<br />
fondatore della Sezione il Bers. Gen. Biagio Augusto<br />
Zaffiri e sul piazzale, non solo convenientemente ripulito,<br />
hanno montato il tendone ed agghindato la nostra<br />
Madonna del Cammino, ma hanno anche provveduto<br />
alla conservazione dei viveri per il “Rancio” del giorno<br />
dopo.<br />
Già alle 9 il piazzale era pieno di Bersaglieri, provenienti<br />
da tutto il nord, pronti ad accogliere i Rappresentanti<br />
istituzionali delle varie Associazioni d’Arma composte<br />
da: Alpini, Carabinieri, Marinai, Avieri, Vigili del<br />
Fuoco e della Protezione Civile che ha provveduto al<br />
servizio d’ordine per il traffico. A quella quota è echeggiato<br />
il Diii corsa… fino al piazzale a sua volta presidia-<br />
24<br />
to da numerosi Bersaglieri con le Pattuglie ciclisti di Ciriè e<br />
Venaria, accompagnate dalle Fanfare di Settimo, di Chieri e<br />
non ultima quella di Melzo.<br />
Quindi in rapida successione: Alza Bandiera, Onore ai Caduti,<br />
e Santa Messa officiata dal Bers. Don Ugo Barani (con<br />
Cappello Piumato). Hanno assistito: i Bersaglieri, le Autorità<br />
civili e militari; i Labari delle Sezioni Cremisi ed al termine<br />
i due Sacerdoti concelebranti hanno fatto gli auguri a tutti<br />
in lingua indiana e indonesiana.<br />
Il Bers. Pietro Mazza, al termine della S. Messa, ha fatto gli<br />
onori di casa, citando e ringraziando i convenuti: Bers. Generali<br />
Mangia, Betti e Musella; i Colonnelli Schirinzi e Scandurra;<br />
il Pres. Regione Piemonte Bers. Giuseppe Serpetti e Liguria,<br />
Bers. Lorenzo Campani; il Pres. Prov. Bers. Gianni<br />
Giordano; il Cons. Prov. Alessandro Albano; il Sindaco di<br />
Balme Mauro Marucco; il suo omologo ciriacese Capasso e il<br />
C.te la Stazione dei Carabinieri di Ceres, Gianluca Di Giulio.<br />
Al Diii corsa… tutti hanno raggiunto i Cippi per ricordare ed<br />
onorare i vari Corpi presenti alla manifestazione annuale.<br />
Il Rompete le righe, ed il rancio, hanno suggellato la bella<br />
giornata.<br />
Dalla relazione di pierse<br />
Toronto - Canada<br />
Due importantissimi anniversari: la nascita del Corpo dei<br />
Bersaglieri nel lontano 18 giugno 1836 e la nascita della Se-
attività associativa<br />
zione <strong>ANB</strong> di Toronto promossa<br />
nel 1970 dal Socio<br />
Bersagliere Fortunato Zanella<br />
sono stati celebrati nel<br />
capannone del Centro Veneto<br />
in Woodbridge con una<br />
Santa Messa officiata da Padre<br />
Marco Bagnarol della<br />
Consolata Missionarie per<br />
ricordare i nostri Caduti di<br />
tutte le guerre e la deposizione<br />
di una Corona al nostro<br />
Monumento ai Bersaglieri.<br />
Subito dopo, bersaglieri, famigliari<br />
e tanti amici: oltre<br />
220 persone si sono recate<br />
nella sala Rialto, per la cerimonia civile<br />
presentata dal Prof. Giorgio Beghetto<br />
che è iniziata con gli Inni Nazionali, Canadese<br />
e Italiano. Dopo il benvenuto del<br />
Presidente Giuseppe De Blasis, il Vice<br />
Presidente Onorario, Pietro Girardi ha<br />
premiato l’arzillo bersagliere novantaquattrenne<br />
Bozzato Alessandro con una<br />
Medaglia della F.I.D.C.A. ed anche il<br />
più giovane Socio della Sezione con un<br />
certificato di adesione con tanto di cappello<br />
piumato, cravatta associativa e distintivo.<br />
Sono pure stati elargiti certificati di<br />
Adesione a quattro nuovi iscritti: i Soci<br />
Berardino Pellecchia, Pasquale Cutillo,<br />
Ignazio Genco, Mosé Fanelli ed è stata<br />
consegnata una Targa ricordo al già Presidente<br />
Cav. Franco Volpe per il continuo<br />
supporto all’Associazione.<br />
L’eccellente cena è terminata con tanto di brindisi e con la consueta<br />
corsa di resistenza intorno ai tavoli accompagnata da ritmici<br />
battimani e dall’orchestra del Maestro Tony Silvani fino<br />
alle ore piccole, non dimenticando di dare un appuntamento<br />
alla festa delle Piume al Vento del prossimo 10 novembre.<br />
Dalla relazione del Presidente Onorario<br />
Pietro Girardi<br />
Udine<br />
Raduno bersaglieri dell’Italia del Nord.<br />
II Sindaco: «Sono uno dei simboli dell’Unità nazionale»<br />
La giornata del 21 aprile è stata ricca di appuntamenti e dopo<br />
giorni di pioggia anche intensa, le cerimonie sono iniziate<br />
con l’Inno Nazionale suonato dalla Fanfara<br />
di S. Giorgio di Nogaro al momento<br />
dell’alza bandiera e poi dall’Inno del<br />
Piave e dal Silenzio alla deposizione della<br />
corona al Monumento “Ai bersaglieri”<br />
nel parco della Rimembranza di via<br />
Diaz. Erano presenti: il Prefetto Dott. Ivo<br />
Salemme; il Sindaco, Furio Honsel; il<br />
Presidente <strong>ANB</strong> Generale Marcello Cataldi;<br />
i Presidenti Interregionali del Nord<br />
e del Centro, Gen. Ennio Betti e Bers.<br />
Roberto Giannursini; il Presidente provinciale<br />
<strong>ANB</strong> Giorgio Borean; il Presidente<br />
della Sezione, Gen. Adriano Bidin;<br />
la Signora Sbaiz, nipote della Medaglia<br />
d’Oro Luigi Sbaiz; il Medagliere <strong>ANB</strong> e<br />
quello Regionale del FVG; i Labari delle<br />
Sezioni bersaglieri della provincia; la<br />
pattuglia ciclisti di Ciriè ed un folto gruppo<br />
di bersaglieri friulani e simpatizzanti.<br />
25
attività associativa<br />
26<br />
Composto il corteo con<br />
la Fanfara in testa, i radunisti<br />
si sono recati<br />
nella chiesa di Sant’Antonio<br />
Abate del Museo<br />
Diocesano per l’inaugurazione<br />
della Mostra sul -<br />
la storia dei bersaglieri.<br />
La mostra storica.<br />
L’esposizione, composta<br />
da veri e propri cimeli<br />
provenienti dal<br />
Museo di Porta Pia a<br />
Roma è stata visitata da<br />
centinaia di persone ed<br />
il Presidente della Provincia<br />
di Udine On. Pietro<br />
Fontanini ha così<br />
commentato «Un’iniziativa<br />
davvero completa<br />
con pezzi molto<br />
importanti che fornisce<br />
un bel quadro della storia di questo importante corpo». Il Presidente<br />
della Sezione <strong>ANB</strong>, Bidin ha illustrato fra l’altro<br />
l’uniforme del Sergente Vaira del 1836, la stampella e la bicicletta<br />
di Enrico Toti, eroe per eccellenza della Grande Guerra.<br />
All’inaugurazione è intervenuto il Sindaco Honsell, che<br />
ha detto: «La città è lieta di ospitare questo importante avvenimento<br />
perché i bersaglieri sono artefici della nostra identità,<br />
oltre che dell’unità nazionale». Dello stesso avviso il Prefetto<br />
Ivo Salemme che ha sottolineato come «I fanti piumati<br />
sono stati protagonisti di tutti i principali conflitti bellici che<br />
hanno riguardato l’Italia e si sono sempre fatti onore grazie<br />
alla loro audacia e al coraggio». Il Questore Dott. Antonio<br />
Tozzi, il Consigliere regionale Giorgio Venier Romano ed il<br />
Presidente del Consiglio provinciale Marco Quai sono stati<br />
ricevuti dal Presidente della Sezione, Generale Adriano Bidin,<br />
e dal Presidente Nazionale Generale Cataldi con i due<br />
Presidenti interregionali Betti e Giannursini.<br />
In Duomo l’Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato<br />
ha celebrato la S. Messa ed ha benedetto il Labaro provinciale<br />
e quello sezionale del centenario alla presenza delle Signore<br />
Paola Treppo e Anna Cargnelutti, rispettivamente Madrine<br />
del Labaro della Sezione di Udine e di quello provinciale.<br />
Dopo un breve intermezzo con un ricco buffet nel Salone<br />
del Popolo del Comune, la manifestazione è proseguita<br />
nel pomeriggio in Piazza 1° Maggio, transennata per l’arrivo<br />
della staffetta di dieci tedofori bersaglieri alla guida del celebre<br />
marciatore triestino Bersagliere Claudio Sterpin e del<br />
Generale Pio Langella, Presidente <strong>ANB</strong> regione F.V.G.: erano<br />
partiti in mattinata dal Molo Audace di Trieste per una<br />
marcia di 72 km. con la Fiaccola del Centenario.<br />
L’evento sportivo. Alle 15 sono giunti con le loro carriole, i<br />
ciclisti delle Sezioni di Ciriè, Palmanova, S. Donà di Piave,
attività associativa<br />
Roccafranca e della “Luciano Manara” di Milano, accompagnati<br />
dalla pattuglia veneta. È giunta anche la Fanfara di Jesolo<br />
per un breve concerto prima dell’arrivo della staffetta<br />
con la fiaccola del Centenario, ricevuta davanti al Tempietto<br />
ai Caduti dal Medagliere <strong>ANB</strong>, da quello <strong>ANB</strong> regionale, da<br />
alcuni Labari della provincia di Udine, da un folto gruppo di<br />
bersaglieri piemontesi e friulani, dai Presidenti nazionale e<br />
provinciale, dai Consiglieri nazionali Adriano Bidin, Camillo<br />
Ferroni e Roberto Giannursini e dal Presidente Regionale<br />
<strong>ANB</strong> - Veneto Antonio Bozzo, che per la manifestazione ha<br />
svolto l’incarico di Speaker.<br />
Con l’accensione della fiamma del Tripode ha avuto inizio la<br />
Celebrazione del centesimo compleanno della Sezione e della<br />
provincia, così come annunciato dallo speaker Bozzo che<br />
ha ricordato che ben quattro bersaglieri dell’11° reggimento<br />
di stanza a Mocenigo (PN), avevano partecipato alla lunga<br />
marcia nel pieno rispetto della tradizione bersaglieresca. Dopo<br />
i complimenti del Presidente Nazionale e le foto di rito, la<br />
staffetta con la Fanfara, i Medaglieri ed i Labari ha raggiunto<br />
Piazza 1° maggio ove le pattuglie ciclisti attendevano il via<br />
per le gare con le caratteristiche “ carriole”.<br />
I giudici ufficiali della Federazione Ciclistica Italiana hanno<br />
accertato l’idoneità degli atleti, stilato l’ordine di partenza e<br />
all’arrivo della fiaccola del Centenario sulla linea del traguardo,<br />
hanno di fatto partire in successione le pattuglie per la gara<br />
di regolarità a tempo; non paghi dell’impegno e su suggerimento<br />
dello speaker Bozzo, i giudici hanno convocato i cinque<br />
migliori rappresentanti delle pattuglie per una seconda<br />
gara, questa volta a tempo e al massimo della velocità. Così, i<br />
bersaglieri ciclisti bresciani, piemontesi, milanesi, veneti e<br />
friulani, con le loro uniformi e le piume al vento, hanno affrontato<br />
il nuovo impegno con mirabile spirito agonistico e<br />
sportivo e a dispetto dell’età hanno dato una grande prova di<br />
giovinezza per non smentire il detto “ Bersagliere a vent’anni<br />
Bersagliere per tutta la vita”. La folta cittadinanza accorsa ha<br />
applaudito l’impegno degli atleti mentre inanellavano i giri<br />
del circuito. La classifica stilata secondo i migliori tempi realizzati<br />
nelle due manches ha confermato al primo posto la pattuglia<br />
di Roccafranca, seguita da quella di Ciriè, di S. Donà di<br />
Piave, e di Palmanova. Il Presidente Nazionale ha elogiato<br />
tutti i concorrenti: “Perché vi siete messi in gioco e con magnifico<br />
spirito bersaglieresco avete affrontato questo impegno<br />
segno di grande amore verso il Padre Fondatore e il Corpo<br />
che vi ha forgiato”; ha quindi espresso grande soddisfazione<br />
a Bidin e Borean per l’organizzazione dei due eventi sportivi<br />
succedutisi in contemporanea durante un raduno: “Mai a<br />
memoria che ricordi“, ha sottolineato, “simili manifestazioni<br />
sono state realizzate e meritano di essere prese ad esempio”.<br />
Il grande concerto delle fanfare. Spente le luci sulle imprese<br />
sportive, i bersaglieri si sono rimessi in gioco con gli squilli<br />
degli ottoni delle Fanfare delle Sezioni di Jesolo, di Roccafranca<br />
e quella dell’11° reggimento bersaglieri, dirette dai rispettivi<br />
capifanfara Siepi, Basso e Miele. Il folto drappello<br />
degli ottoni con in testa quello dell’11° reggimento si è presentato<br />
in Piazza Libertà tra lo stupore dei numerosi cittadini<br />
e, scortati dai Vigili Urbani, le Fanfare si sono portate nelle<br />
maggiori piazze centrali e si sono esibite in concerti che hanno<br />
allietato altri cittadini assiepati ed entusiasti per i sonori e<br />
27
attività associativa<br />
numerosi interventi musicali. Un anziano ed autentico furlan<br />
ha commentato: “Finalmente a Udine terra di Alpini c’è una<br />
ventata di puro bersaglierismo” confortato dalle numerose<br />
famiglie friulane che non hanno mancato all’appello e si sono<br />
strette con affetto e calore attorno ai fanti piumati, massima<br />
espressione dell’italianità. Dopo circa un’ora di inni e<br />
canzoni, le tre Fanfare hanno raggiunto il Piazzale Libertà<br />
ove, dirette dal Maestro Miele hanno offerto un ulteriore<br />
concerto, terminato con l’Inno nazionale cantato all’unisono<br />
da tutti i cittadini. Il concerto, secondo il programma, è proseguito<br />
nell’Auditorium dell’Istituto Tecnico Zanon ove 1a<br />
Fanfara “Scattini “ di Bergamo ha dato prova delle sue potenzialità<br />
musicali e canore con una superba esibizione che ha<br />
suscitato entusiasmo ed il compiacimento del Presidente Nazionale<br />
<strong>ANB</strong> Generale Cataldi, del Prefetto, del Sindaco, dei<br />
Consiglieri regionali del FVG, Riccardi e Venier Romano e<br />
del Presidente del Consiglio Provinciale Marco Quai: colpiti<br />
dalle splendide uniformi, dall’impeccabile assetto formale<br />
e dalla direzione del Capo Fanfara Del Prato. “I bersaglieri<br />
non sono inferiori a nessuno” – ha commentato il Presidente<br />
Nazionale Cataldi – anche in campo musicale sanno farsi valere<br />
per la loro professionalità e bravura, dimostrando la validità<br />
del detto: “Per il bersagliere nulla è impossibile”.<br />
22 aprile: Malgrado le avverse previsioni meteo, l’arrivo dei<br />
bersaglieri dal Piemonte dalla Lombardia, dall’Emilia-Romagna,<br />
dal Veneto e dal Trentino è stato massiccio ed ordinatamente<br />
i circa 3.000 fanti piumati hanno raggiunto il Tempietto<br />
ai Caduti in piazza Libertà, attesi dalla Fanfara e da un<br />
plotone di bersaglieri dell’11° reggimento per l’Alza Bandiera<br />
che è stata issata da due Bersaglieri in armi già posizionati<br />
sulla specola del Castello che troneggia sulla sottostante<br />
piazza.<br />
Successivamente i Gonfaloni decorati di Medaglia d’Oro<br />
delle città di Udine e Trieste, del Medagliere <strong>ANB</strong> e di quello<br />
della Regione FVG sono stati schierati davanti alle numerose<br />
autorità tra le qual: il Prefetto di Udine, Dott. Ivo Salemme;<br />
il Sindaco di Udine, Honsell; il Comandante Esercito<br />
della Regione FVG, Generale Federico Pellegatti.<br />
Il Presidente <strong>ANB</strong>, Generale Cataldi; i Consiglieri <strong>ANB</strong> nazionali<br />
Ferroni, Giannursini, Bidin ed il Presidente provinciale<br />
Borean hanno quindi deposto una corona al Monumento<br />
ai Caduti e poi, Fanfara in testa tutti hanno raggiunto<br />
Via Aquileia ove ha avuto luogo la celebrazione ufficiale del<br />
Centenario della Sezione udinese. Dopo gli onori al Comandante<br />
militare Gen. Pellegatti e le allocuzioni delle Autorità,<br />
al suono delle Fanfare, i bersaglieri di ogni Sezione non hanno<br />
rinunciato alla tradizionale “corsa” ed un folto pubblico,<br />
intervenuto malgrado l’incessante pioggia, ha abbracciato<br />
con entusiastici battimani le migliaia di fanti piumati lungo<br />
le vie cittadine; il Raduno Interregionale dei bersaglieri ha<br />
preso …piede, la sfilata, momento clou delle intense giornate<br />
cremisi, ha avuto il suo meritato epilogo sancito ed animato<br />
dalla presenza delle numerose famiglie, dei bimbi entusiasti<br />
ed eccitati e da anziani veramente commossi; si sa, le<br />
28<br />
Fanfare trasmettono entusiasmo, grinta ed euforia, ma anche<br />
l’ondeggiare al vento di una marea di piume nere incute<br />
rispetto ed emozionanti ricordi: lo stesso Sindaco Furio<br />
Honsell, a fine sfilata, in piazza Primo maggio, ha voluto<br />
chiudere le celebrazioni con una corsa “alla bersagliera”, al<br />
fianco del Presidente delle Sezione udinese, Adriano Bidin,<br />
e del Presidente dell’<strong>ANB</strong> Marcello Cataldi. La due giorni<br />
dei fanti piumati è terminata nell’Ente Fiera di Torreano di<br />
Martignacco con una grande festa e nel corso del tradizionale<br />
Rancio Cremisi il Presidente Nazionale Generale Cataldi<br />
ed il Presidente Interregionale Generale Betti hanno premiato<br />
le pattuglie ciclisti ed elargito diversi attestati e riconoscimenti.<br />
Dalla relazione del Generale Bidin,<br />
Presidente Provinciale <strong>ANB</strong><br />
Da Luigi Borlini Via Adige, 33100 Udine, riceviamo e pubblichiamo:<br />
Come semplice cittadino attento ai valori della Patria, sento<br />
il dovere di esprimere, anche se con un po’ di ritardo, tutto il<br />
mio compiacimento per lo svolgimento e l’organizzazione<br />
del raduno interregionale dei Bersaglieri che si è svolto nello<br />
scorso mese di aprile a Udine. Peccato che una pioggia insistente<br />
abbia rovinato la festa e limitato la partecipazione a<br />
tante persone, soprattutto famiglie con bambini, ma è stato<br />
bello lo stesso. Quello che però desidero sottolineare è il perfetto<br />
allestimento della Mostra sulla storia dei bersaglieri rimasta<br />
aperta al pubblico fino a domenica 6 maggio: una pregevole<br />
esposizione di cimeli, di fotografie, di scritti, di divise,<br />
di armi d’epoca, di documenti storici nella loro autenticità,<br />
oltre ai Labari di due famosi reggimenti. Una mostra che<br />
mi ha veramente impressionato. Ma ciò che mi ha colpito ancor<br />
di più è stata la corretta e precisa rappresentazione storica,<br />
senza nulla tralasciare, degli avvenimenti che hanno<br />
visto protagonista il Corpo dei Bersaglieri nel corso dei quasi<br />
due secoli di vita, per cui un bravo al generale Bidin e ai<br />
suoi collaboratori. Un cordiale saluto. Inchiniamoci a questi<br />
fulgidi esempi di valore e di coraggio dimostrato a caro<br />
prezzo nel furore delle battaglie.<br />
Valdagno (VI)<br />
Grazie all’impegno del Presidente della locale Sezione<br />
<strong>ANB</strong>, Bers. Giancarlo De Luca, ideatore ed accanito sostenitore<br />
del progetto, i Bersaglieri Fulvio Sivori, Leonardo Rossi,<br />
Giampietro Danetti ed Isipato Mario veri “bersaglieri<br />
operai tutto fare” hanno posizionato alla presenza del Sindaco<br />
di Valdagno Avv. Alberto Neri nella splendida postazione<br />
di Viale Regina Margherita, il Cippo ai Bersaglieri. La scultura<br />
è stata realizzata dal nostro Simpatizzante Marco Fioraso,<br />
ed il 4 dicembre 2011 la locale Sezione. <strong>ANB</strong> ha festeg-
attività associativa<br />
giato il 150° dell’Unità d’Italia con: l’ammassamento; la Benedizione<br />
del Cippo; l’Alzabandiera e la deposizione della<br />
Corona seguita dagli Onori finali.<br />
Bers. Lino Pavanello<br />
Vicenza<br />
I Bersaglieri della locale Sezione <strong>ANB</strong> hanno effettuato alcune<br />
visite a Bersaglieri anziani che non possono frequenta-<br />
re la Sede e che non partecipano alla vita<br />
associativa per l’età avanzata. Nella foto<br />
il Bersagliere Segalla Costante, classe<br />
1923, felicissimo di indossare il suo<br />
cappello piumato e di ricevere dal Presidente<br />
Ten. Mirco Scabio e dal suo Vice,<br />
Giacomo Pizzeghello un presente bersaglieresco<br />
e le ultime notizie sulle attività<br />
della Sezione.<br />
Tra l’8 ed il 18 Maggio <strong>2012</strong> i Bersaglieri<br />
della locale Sezione <strong>ANB</strong> hanno organizzato<br />
in collaborazione con la Preside<br />
dott.sa Vasina nell’Aula Magna della<br />
Scuola Secondaria di primo grado di via<br />
Mainardi, una Mostra di dipinti in acquarello<br />
denominata “I bersaglieri sul<br />
fronte vicentino nella Grande Guerra<br />
15-18.<br />
Nella foto l’autorevole Professor Rosset,<br />
il Presidente Provinciale, il rappresentante<br />
del Comune ed il Presidente<br />
della Sezione ed il suo Vice, in un momento<br />
della conferenza di inaugurazione<br />
tenuta dall’Autore degli acquarelli.<br />
In evidenza il Professor Galliano Rosset mentre parla ai docenti,<br />
ai ragazzi e ai genitori. La mostra ha riscosso un notevole<br />
successo e favorevoli commenti dei genitori e grande<br />
entusiasmo fra i ragazzi intervenuti che hanno rivolto molte<br />
domande sia all’Autore che ai Bersaglieri presenti.<br />
Dalla cronaca Sezionale<br />
29
echi dal 60° Raduno nazionale<br />
Lingua italiana dei segni - una realtà<br />
Maestra Monica Molella, Dott.ssa Marilena Boschin,<br />
Dott.ssa Mariangela Peduto, Dott.ssa Letizia Saltarelli<br />
Questa esperienza nasce da un incontro tra professionalità<br />
diverse, apparentemente distanti per competenze e ambiti<br />
ma proprio in questo sta la ricchezza. Musica e sordi,<br />
canti e lingua dei segni, percezione e corporeità: questa<br />
l’idea in un incontro embrionale tra noi, incontro capace<br />
di suscitare entusiasmo e curiosità e di far partire quella<br />
“magia” che trasforma alcuni rapporti di lavoro in una<br />
collaborazione, in uno scambio bidirezionale di conoscenze<br />
e percorsi. Ciascuna di noi, così, lontano da individualismi,<br />
ha messo in campo la competenza, la preparazione,<br />
l’esperienza professionale accumulata negli anni.<br />
L’idea del Maestro Monica Molella fondatrice e direttore<br />
del “Coro di Voci Bianche Città di Latina” si è realizzata<br />
concretamente nel dicembre 2010 e oggi rappresenta<br />
una realtà consolidata: è il Coro “LE MANI COLO-<br />
RATE”, coro ufficiale della Sezione Provinciale Ente<br />
Nazionale Sordi di Latina, guidato dalle dottoresse Marilena<br />
Boschin, Letizia Saltarelli e Mariangela Peduto,<br />
esperte in Lingua Italiana dei Segni, formato da bambini<br />
e ragazzi sordi di età compresa tra i 5 e i 18 anni, provenienti<br />
da diversi comuni della provincia di Latina. Cantano<br />
con le mani, utilizzando la lingua dei segni, mani colorate<br />
che si muovono assecondando<br />
senso e ritmo,<br />
disegnando nell’aria all’unisono.<br />
Cantano con le<br />
mani per far ascoltare con<br />
gli occhi per aprire la strada<br />
ad un sentire con altri<br />
sensi, ampliando il senso<br />
delle parole, un sentire<br />
profondo, intimo, laddove<br />
non deve arrivare l’orecchio,<br />
ma il cuore.<br />
Tutto questo si è concretizzato<br />
giovedì 14 giugno<br />
<strong>2012</strong> con un concerto che<br />
ha visto insieme sul palco<br />
del Teatro G. D’Annunzio<br />
di Latina, il coro delle Voci<br />
Bianche città di Latina, il<br />
Coro delle Mani Colorate e<br />
la musica della Fanfara<br />
della Sez. <strong>ANB</strong> della città<br />
di Aprilia. Un connubio di<br />
30<br />
voci, musica, segni e canti bersagliereschi scelti in occasione<br />
del Raduno Nazionale Bersaglieri che si è svolto<br />
nella città di Latina. Circa cinquanta ragazzi sono entrati<br />
sulle note del Passo di Corsa suonato dalla Fanfara e hanno<br />
preso posto sul palco pronti ad iniziare un concerto insolito<br />
e diverso, un concerto fatto di suoni che vibravano<br />
nell’aria, emozioni che si diffondono rapidamente tra il<br />
pubblico che, incredulo e stupito, ha accompagnato con<br />
voce e applausi la performance. L’intero spettacolo è stato<br />
tradotto in L.I.S per testimoniare ancora una volta che<br />
musica e sensazioni non conoscono barriere. Dall’Inno<br />
d’Europa al Flick Flock, da Bersagliere Romano alle<br />
Campane di San Giusto, passando per La ricciolina e<br />
Vent’anni allegramente, cantando insieme O surdato<br />
‘nnammurato e ancora molti altri canti dall’atmosfera allegra<br />
e goliardica che hanno coinvolto anche lo spettatore<br />
più timido. Nel finale l’Inno d’Italia è stato cantato e<br />
segnato da tutti: sul palco un clima di festa e gioia, i ragazzi<br />
uniti dai colori della bandiera hanno salutato con<br />
orgoglio tutti i bersaglieri.<br />
Questa esperienza rivela una possibilità di vera inclusione:<br />
la voglia di comunicare ed esprimere sentimenti e stati<br />
d’animo non conosce limiti e ostacoli. Le mani raccontano<br />
con un’intensità che scavalca qualsiasi barriera, segnano<br />
la musica muovendosi come un solfeggio, in armonia<br />
con il “Coro di Voci Bianche Città di Latina” sulle<br />
forti note suonate dalla Fanfara.
echi dal 60° Raduno nazionale<br />
Comacchio<br />
La foto ritrae il gruppo<br />
femminile della sezione<br />
“ Natale Cavalieri”<br />
di Comacchio. Il<br />
gruppo si è costituito<br />
nel 2011 ed è formato<br />
da simpatizzanti, famigliari<br />
dei nostri bersaglieri:<br />
una ventina<br />
di signore sempre presenti<br />
ai nostri Raduni<br />
Nazionali.<br />
Gelli Pierluigi<br />
Evoluzione dei tempi, chissà cosa avrebbe detto il Bersagliere Natale Cavalieri, cui è intestata la rigogliosa<br />
Sezione <strong>ANB</strong>, se avesse visto così tante gentili Signore fare parte della locale Sezione <strong>ANB</strong>. Nella<br />
foto una bella dimostrazione del recente gruppo femminile cremisi costituito in quel di Comacchio<br />
Raduno Nazionale Bersaglieri<br />
Onore al Monumento ai Martiri delle Foibe Giovedì 14 maggio: nelle foto alcuni momenti della cerimonia,<br />
con Autorità e rappresentanze dei Bersaglieri ritratti nel rendere omaggio ai vari monumenti della città,<br />
con deposizione di corone di fiori.<br />
Le due Signore alla sinistra del Sindaco sono le nipoti della Medaglia d’Oro Quartulli<br />
31
echi dal 60° Raduno nazionale<br />
Sono il bersagliere Michele Bianchessi, membro del consiglio<br />
della Sezione <strong>ANB</strong> di Castelleone (CR). Vi scrivo<br />
per comunicarvi la mia e certamente di molti bersaglieri<br />
come me, amarezza di<br />
fronte ad una “svista” televisiva<br />
che ci interessa direttamente.<br />
Con rammarico<br />
ho notato che in occasione<br />
del 60° Raduno Nazionale<br />
Bersaglieri, la nostra<br />
“cara” Rai non ha previsto,<br />
nel suo ricco palinsesto,<br />
nemmeno un piccolo<br />
scorcio per portare all’attenzione<br />
nazionale l’evento.<br />
Rimane la tristezza di<br />
chi è attaccato al Corpo e<br />
tocca con mano l’emozione<br />
della gente di ogni città<br />
quando le piume del nostro<br />
cappello svolazzano sulle<br />
note della fanfara. Forse<br />
agli italiani non interessano<br />
i Bersaglieri? Eppure è forte e intensa la partecipazione<br />
della nostra gente in occasione del 25 Aprile e del 4 novem-<br />
32<br />
bre! I Raduni sono occasioni uniche, in cui generazioni diversissime,<br />
a volte lontanissime per provenienza e formazione<br />
sociale e culturale, si incontrano unite dalla stessa<br />
passione e sotto la stessa bandiera. Si sfila tutti insieme prima<br />
di tutto per ricordare a noi stessi e a chi ci guarda che la<br />
libertà di cui ora godiamo è<br />
costata la vita a tanti di noi,<br />
e a loro dobbiamo eternamente<br />
essere grati; che non<br />
bisogna smettere di lottare<br />
per gli ideali; e che insieme,<br />
tutti uniti, si può uscire dalle<br />
avversità. Credo che quest’ultimo<br />
messaggio sarebbe<br />
stato proprio opportuno<br />
in questo preciso momento<br />
storico. Ringrazio la Direzione<br />
del giornale per avermi<br />
dato la possibilità di<br />
esprimere il mio pensiero e<br />
concludo con una frase del<br />
Santo Padre: “Senza memoria<br />
non c’è futuro”.<br />
Bersagliere Michele Bianchessi,<br />
2 a Compagnia, 3°<br />
Battaglione, 8° Rgt.
echi dal 60° Raduno nazionale<br />
Nella foto a destra, lo Speaker<br />
ufficiale del 60° Raduno Nazionale,<br />
Bersagliere Antonio Bozzo,<br />
fiero di esibire il suo cappello<br />
piumato in una postazione<br />
degna della sua denominazione<br />
A sinistra, il Vice Decano del Corpo Generale Montuori<br />
mentre sfila con i reduci del Grande ottavo<br />
33
echi dal 60° Raduno nazionale<br />
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echi dal 60° Raduno nazionale<br />
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echi dal 60° Raduno nazionale<br />
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echi dal 60° Raduno nazionale<br />
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echi dal 60° Raduno nazionale<br />
38
figure da ricordare a cura di Mario Galante<br />
Randolfo Pacciardi,<br />
un Bersagliere<br />
Sono trascorsi pochi mesi dal ventennale della morte di Randolfo<br />
Pacciardi. Per un rinnovato interesse verso quella figura<br />
di patriota, sono usciti un volume di suoi scritti a cura di Renato<br />
Traquandi (ed. Albatros), il libro di Paolo Palma “ Randolfo<br />
Pacciardi, profilo politico dell’ultimo mazziniano” edito<br />
da Rubbettino ed infine il volume di Stelio De Carolis “<br />
Randolfo Pacciardi, un italiano vero” edito da Valbonesi.<br />
Pacciardi, nato nel 1899, pur non avendo l’età prescritta, si<br />
presentò volontario nella prima guerra mondiale. Nel<br />
1917, frequentato il corso ufficiali accelerato a Caserta e<br />
Parma, fu inviato come ufficiale all’undicesimo RGT bersaglieri<br />
e poi all’ottavo.<br />
Dopo Caporetto fu decorato con due medaglie d’argento,<br />
una di bronzo e la Military Cross dell’esercito britannico.<br />
Le successive vicende della sua biografia, più squisitamente<br />
politiche, esulano forse dall’interesse dell’<strong>ANB</strong>, ma non<br />
si può tuttavia dimenticare il suo impegno militare nella<br />
guerra di Spagna come comandante della Brigata Garibaldi,<br />
che abbandonò per non obbedire all’ordine staliniano di<br />
impiegare la brigata contro gli anarchici. Lasciò la Spagna<br />
dopo aver assistito alla commemorazione dell’amico Carlo<br />
Rosselli a Barcellona.<br />
Mario Barnabè<br />
I casi della vita…<br />
Il sottoscritto granatiere Selleri Giorgio classe 1935, iscritto<br />
per motivi di famiglia all’Associazione Nazionale Bersaglieri<br />
Sezio ne M.O.V.M. Aldo Chiarini di Bologna, desidera ricordare<br />
un episodio accaduto nell’estate 1958, quando il II<br />
Battaglione del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna da Roma<br />
si trasferì al cam po addestrativo di Vasto/Girardi in provincia<br />
di Campobasso.<br />
A quel tempo ero Caporal Maggiore marconista del Comandante<br />
di Btg. Maggiore Gaetano Rizzuto: oltre a collegarmi<br />
(via ra dio) con i Comandi delle Compagnie del II Battaglione<br />
mi collegavo anche con l’aereo della neonata Aviazione<br />
Leggera dell’Esercito pilotato dal Capitano dei Bersaglieri<br />
Evaristo Fratoni. Il nome convenzionale dell’aereo era OL-<br />
MO, mentre il nome del II Battaglione Granatieri di Sardegna<br />
era TIGRE.<br />
Nel corso delle numerose trasmissioni per coordinare gli avvicendamenti<br />
tattici dei Reparti, forse per il mio accento, il<br />
Capitano mi chiese: Sei emiliano? Signorsì risposi, sono di<br />
Bologna - come ti chiami e<br />
che grado hai? Sono il Caporal<br />
Maggiore Selleri<br />
Giorgio del la C/C del II<br />
Battaglione. Per un breve<br />
momento vi c’è stato silenzio,<br />
poi improvvisamente<br />
il Capitano Evaristo<br />
Fratoni esclamò: Selleri<br />
di Bologna è stato un<br />
Caporal Maggiore cannoniere<br />
della mia Compa -<br />
gnia A.A. al 1° Reggimento<br />
Bersaglieri a Viterbo?<br />
Signorsì, risposi nuovamente,<br />
il bersagliere Selleri<br />
era mio fratello Ser-<br />
gio, che a Viterbo nel 1° Rgt. Bersaglieri svolse il servizio<br />
militare di leva negli anni 1956/1957. Finita l’esercitazione,<br />
il Capitano disse che avrebbe voluto incontrarmi. Quando atterrò,<br />
con la campagnola di servizio venne al Comando di<br />
Battaglione e al Maggiore dei Granatieri, Gaetano Rizzuto<br />
disse: Sono venuto per conoscere di persona il suo granatiere<br />
marconista perché è fratello di un bersagliere che è stato<br />
nella mia Compagnia; sapesse… era un gran rompiballe, ma<br />
anche un gran bravo bersagliere. Il Maggiore mi indicò e aggiunse,<br />
anche il mio marconista è un gran bravo granatiere e<br />
in particolare, qui al campo, svolge un’encomiabile attività.<br />
Poiché due fratelli in anni diversi e in servizio in speciali tà differenti<br />
hanno conosciuto lo stesso Capitano, viene da scrivere:<br />
ma quanto è piccolo il mondo!<br />
Granatiereschi saluti.<br />
Granatiere<br />
Selleri Giorgio<br />
Selleri Sergio<br />
Selleri Giorgio<br />
P. S.<br />
Nei combattimenti del 19<br />
Aprile 1845 a Poggio<br />
Scanno, 1’allora Tenente<br />
Evaristo Fratoni rimase<br />
ferito e meritò la Medaglia<br />
d’Argento al V.M. e nella<br />
mattina del 21 Aprile 1945<br />
entrò a Bologna con i Bersaglieri<br />
del “Gruppo di<br />
combattimento Legnano”.<br />
39
sport cremisi<br />
Fiamme Cremisi a tutto campo<br />
Le news: Nordic Wolking, campo di rugby e area<br />
atterraggio elicotteri sul Tagliamento<br />
Tra le tredici medaglie guadagnate ai Campionati<br />
italiani FITARCO di Maniago dalle Fiamme Cremisi<br />
spiccano quelle di Fiorella Salatin sul podio<br />
più alto nell’arco nudo di categoria Senior, assoluti<br />
e a squadra. La Fiorella, già oro nella divisone<br />
olimpica in Regione è indubbiamente l’atleta più<br />
eclettica nell’arcieristica regionale nella sua categoria.<br />
Ne è orgoglioso il Presidente Langella in<br />
quanto la Salatin è figlia di un bersagliere di Azzano<br />
Decimo. Oltretutto, insieme a Bruno Vetere,<br />
Sottufficiale dell’11° reggimento bersaglieri, questa<br />
volta sotto tono, finito solo quarto, Aldo Pitton,<br />
istruttore dell’ultima disciplina nata nelle Fiamme<br />
Cremisi rivolta peraltro alla riabilitazione fisiatrica<br />
nel mondo femminile, stanno rilanciando i cremisini<br />
nell’intero mandamento sanvitese e oltre.<br />
Non si è spento ancora l’eco del successo del “Gran<br />
Prix” nazionale 3D Fiarc arcieri diversamente abili<br />
organizzati nel 2011 per la prima volta in Italia, che<br />
trova ancora ampio spazio sulla stampa nazionale<br />
arcieristica che i cremisini di San Vito al Tagliamento,<br />
stanno mettendo a punto il campus Gallo Cedrone<br />
per la stessa iniziativa nazionale sperimentale<br />
con la Fitarco che si terrà a settembre. Campo sul quale verranno<br />
anche collocate le porte da rugby e assicurato l’atter-<br />
40<br />
raggio agli elicotteri. Uno staff di tutto rispetto nella organizzazione:<br />
Denis Vicentin, Oro agli European Master games arco<br />
olimpico. Una crescita esponenziale di iscritti, frutto di un<br />
intenso lavoro di promozione voluta da Langella, che<br />
ha coinvolto anche il CSI. A titolo gratuito si sono tenute<br />
dall’apertura delle scuole ben 50 ore di lezioni in<br />
tre mesi per 200 ragazzi suddivisi nelle scuole della<br />
provincia, tra cui Cordovado, Bagnarola. A Spilimbergo<br />
per i mielolesi. A partire da febbraio vengono<br />
tenute il mercoledì pomeriggio lezioni al Don Bosco<br />
di Pordenone. Intanto una convenzione con la “Casa<br />
Famiglia S. Anna” sta riscuotendo un grande successo<br />
tra i ragazzi. Nell’arco nudo due ragazzi della Casa<br />
Famiglia S. Anna si sono classificati ai primi due<br />
posti ai Campionati regionali. Gli istruttori nel contempo<br />
sono sotto pressione nel programma “archi<br />
senza frontiere” impegnati sul fronte dell’approccio<br />
ai mielolesi, ai non vedenti e, in genere, alla sporterapia:<br />
buoni risultati si registrano nella dislessia. Oltre<br />
venti della categoria paraolimpica in grado di gareggiare<br />
con i normotipi tra cui i campioni italiani 3D<br />
Fiarc indoor Luciano Burello e Giulio Bazzo, L’avviamento<br />
alla disciplina dei ragazzi avviene a condizioni<br />
di gratuità. L’appuntamento è il sabato pomeriggio<br />
alle scuole di Ligugnana e alla palestra del Don<br />
Bosco di Pordenone il mercoledì e il sabato alle<br />
14.30.<br />
Punto di contatto info.fiammecremisi@libero.it<br />
Cell. 335.6511048
sport cremisi<br />
Bisceglie e il Karaté<br />
Il 26 Giugno <strong>2012</strong>, Il Presidente Mondiale WKF (World Karate<br />
Federation) Antonio Espinos ha conferito al M° Francesco<br />
Simone e all A.S.D Gruppo Sportivo Fiamme Cremisi<br />
Bisceglie il Certificato di adesione a sostenere il Karate alle<br />
Olimpiade 2020.<br />
Voglio dedicare questo certificato a tutti i miei Atleti di Karate<br />
che seguono le mie lezioni di Karate e di Vita, presso la<br />
S.M.S. “ Cesare Battisti “ al Dirigente Scolastico Dott. Salvatore<br />
Seccia che con piena fiducia sostiene il mio operato<br />
come Educatore nei corsi POF gratuiti agli alunni di 1^ Media,<br />
ai genitori che credono nei miei progetti, a tutti i Cittadini<br />
della Città di Bisceglie che contribuiscono alle mie manifestazioni<br />
e al nostro Benemerito Gruppo Sportivo Fiamme<br />
Cremisi Bersaglieri.<br />
L’Anno Sportivo <strong>2012</strong>-2013 è iniziato il 4 Settembre pieno<br />
di impegni sportivi nazionali, e il nostro gruppo sarà artefice<br />
di moltissime competizioni.<br />
Legnano - Latina<br />
Una folta rappresentanza, costituita da ventiquattro bersaglieri<br />
del GS FIAMME CREMISI “CARLO REGINA” domenica<br />
17 giugno ha partecipato al 60° Raduno Nazionale di<br />
Latina festeggiando così il 176° Anniversario della fondazione<br />
del Corpo dei Bersaglieri. Partiti da Legnano lunedì 11,<br />
i pattugliotti si sono recati in Campania, dove hanno svolto<br />
sedute di allenamento e visitato località ricche di storia<br />
patria come Mignano Montelungo, Montecassino, Teano.<br />
A dir poco eccezionale è stata l’accoglienza riservata alla<br />
pattuglia dal personale della Brigata Bersaglieri Garibaldi,<br />
temporaneamente comandata dal Col. Sergio Cuofano.<br />
Nei pomeriggi si sono svolte visite all’Abbazia di<br />
Montecassino, al Sacrario Militare di Mignano Montelungo,<br />
alla città distrutta di San Pietro Infine e alle cascate<br />
del comune di Conca della Campania, dove era stata fissata<br />
la base logistica.<br />
Il gruppo ha incontrato le varie Associazioni locali ed è stato<br />
molto gradito ed apprezzato l’assaggio di specialità culinarie<br />
offerte dai bersaglieri della Sezione <strong>ANB</strong> di Mignano<br />
Montelungo il cui Presidente, Bers, Carmine Milone ha ri-<br />
cordato alcuni fatti d’armi verificatisi nella cittadina l’8 dicembre<br />
1943. Dopo aver percorso oltre 500 Km su e giù per le<br />
colline dell’Alto Casertano, il Gruppo ha raggiunto Latina per<br />
partecipare alle varie cerimonie connesse al Raduno e alla sfilata<br />
finale, dove ha raccolto unanimi consensi per lo stile con il<br />
quale si è presentato all’appuntamento. Arrivederci a Salerno.<br />
Gen. B. Ris. Giovanni Bers. Campopiano<br />
Pordenone e i Bersaglieri ciclisti<br />
“Ginnastica fino alla frenesia” questo uno dei motti del decalogo<br />
di papà La Marmora. La Sezione Bersaglieri di Pordenone<br />
lo mette in pratica ed ogni anno partecipa alla manifestazione<br />
cicloturistica “Pordenone Pedala”, giunta alla 40^<br />
edizione, costituendo un Gruppo denominato “Famiglia<br />
Cremisi”. Questo evento riunisce 5000 partecipanti percorrendo<br />
le più belle zone paesaggistiche e naturalistiche della<br />
provincia. I Bersaglieri del Noncello riescono a mettere insieme<br />
un centinaio di soci e simpatizzanti costituendo così<br />
uno dei Gruppi più numerosi e per questo vengono sempre<br />
premiati. Nella foto il Comandante dell’Ariete Gaetano Zauner,<br />
anch’egli partecipante insieme ai militari della Brigata,<br />
consegna la coppa al capo gruppo: il Presidente Bers. Alfredo<br />
Imbimbo. Al termine del percorso tutti i partecipanti si<br />
SONO ritrovati in uno dei parchi cittadini e sono stati rifocillati<br />
con un piatto di pastasciutta confezionato con le cucine<br />
da campo dei militari.<br />
41
controcanto<br />
Riflessioni di un bersagliere<br />
L’altra sera mi è capitato sottomano un<br />
significativo brano di un bellissimo libro<br />
di Nino Tramonti: “I Bersaglieri dal Mincio<br />
al Don”. L’Autore, nel lumeggiare<br />
quella che è la psicologia dei Fanti piumati,<br />
evidenzia tra l’altro: “come siano<br />
permeati da lealtà, fierezza, intraprendenza,<br />
sorriso; sono intrisi di generosità<br />
e donazione, tanto che pare abbiano assunto,<br />
come insegna, il verso del Poeta:<br />
pensosi più di altrui che di se stessi.<br />
Ho molto riflettuto sul significato dei termini<br />
ed ho provato - ancorché ottimista,<br />
estroverso, esuberante e refrattario ad<br />
ogni contagio disfattista - una velata nota<br />
di malinconia e di amarezza. Quanta distanza<br />
spirituale dal passo di Nino Tramonti:<br />
la lealtà: sembra diventata un “optional’.<br />
Franchezza, sincerità, schiettezza<br />
devono tornare ad informare i rapporti<br />
tra noi consociati. Tutti devono sentire il<br />
piacere interiore di dialogare e vivere da<br />
commilitoni, bandendo una volta per<br />
sempre beghe personali, insinuazioni, litigi,<br />
polemiche e accuse;<br />
la fierezza: ha lasciato il posto all’avvilimento<br />
ed alla delusione. Consapevolezza<br />
limpida e risoluta di una superiorità<br />
nel sentire, pensare e agire, devono subentrare<br />
in tutti: Capi e Gregari. La nostra<br />
storia e le nostre tradizioni lo pretendono.<br />
Ignorare le tradizioni storiche è la<br />
prefazione allo sfaldamento!<br />
l’intraprendenza: è quasi ovunque sopraffatta<br />
dall’acquiescenza, passività e<br />
remissività. Inventiva, operatività, disponibilità<br />
e, se necessaria, sfrontatezza,<br />
devono caratterizzare la quotidianità di<br />
quanti hanno scelto liberamente di servire<br />
l’Associazione, dedicando ad essa le<br />
loro migliori energie;<br />
il sorriso: è quasi sparito dal volto di<br />
molti bersaglieri. Il volto sorridente è<br />
l’espressione più viva, genuina e familiare<br />
di serenità interiore, forza d’animo e<br />
volontà di trasmettere agli altri entusiasmo,<br />
rigore e ricchezza morale. Un vecchio<br />
adagio recita: “Se incontri chi sorriso<br />
non sa dare, donalo tu, perché nessuno<br />
ha tanto bisogno di sorriso come colui<br />
che ad altri darlo non sa!”<br />
la generosità: è diventata una virtù che si<br />
chiede solo agli altri. Essa evidenzia no-<br />
42<br />
biltà d’animo intesa come sacrificio dei<br />
propri interessi per il bene del prossimo.<br />
Mai caratteristica migliore è stata attribuita<br />
al Bersagliere che della generosità<br />
resta il simbolo più valido e autentico.<br />
Sono, queste mie solo semplici riflessioni.<br />
Non hanno altra pretesa se non quella<br />
di contribuire a ricreare quel clima di bersaglierismo<br />
autentico che renda la <strong>ANB</strong><br />
una compagine associativa salda, spiritualmente<br />
e moralmente coesa, costituita<br />
da veri uomini ligi, osservanti dei precetti<br />
del nostro grande Fondatore.<br />
Solo questo è il significato di questo mio<br />
scritto.<br />
Spero di non aver toccato - con i tempi<br />
che corrono - suscettibilità alcuna e di<br />
non aver provocato giudizi critici. Se così<br />
fosse, credetemi, non l’ho fatto apposta<br />
e me ne duole moltissimo!<br />
A presto.<br />
Bers. Agostino PEDONE<br />
Spettabile A.N.B. quadri dirigenti, semplici<br />
bersaglieri e simpatizzanti.<br />
Leggo con molto interesse la risposta e<br />
quindi le proposte avanzate dal consigliere<br />
Nazionale Daniele Carozzi al “lamento”<br />
nel “controcampo” del Bers.<br />
Vincenzo Caputo. Dire che ha perfettamente<br />
ragione appare non solo scontato;<br />
ma secondo me anche ipocrita, certo, anzi<br />
certissimo che necessita cambiar strada<br />
se non si vuol finire come “un centro<br />
anziani” ma la domanda, oserei dire, nasce<br />
spontanea: chi deve pensarci? Da dove<br />
deve venire l’indicazione di trovare, e<br />
applicare nuove soluzioni? Chi deve dare<br />
forza a nuove iniziative?<br />
Molte le proposte che dovrebbero interessarci<br />
e rimango sempre più convinto<br />
che oltre al “solito “ volontario che poi rimarrà<br />
solo, vi debbono essere precise direttive<br />
dall’alto delle provincia e delle regioni,<br />
altrimenti tutto rimarrà come prima.<br />
Ma il Bers. Carozzi apre l’ipotesi ad<br />
un’altra iniziativa, organizzare nelle Sezioni<br />
nuclei di protezione civile, sull’esempio<br />
degli Alpini, e dei Carabinieri<br />
ed altri, problema attualissimo in questo<br />
momento nel nostro Paese; ma dall’espe-<br />
rienza che ho vissuto nella Sezione di Ladispoli<br />
ritengo attualmente tali iniziative<br />
bisognose di un chiarimento. La Protezione<br />
Civile ha già una sua organizzazione<br />
egregiamente funzionante ovunque,<br />
quindi dovrebbero avvenire delle fusioni,<br />
e quando due corpi si uniscono la difficoltà<br />
consiste nel trovare il capo: cioè<br />
sarebbe l’<strong>ANB</strong> che entra a far parte della<br />
protezione civile, oppure l’inverso? Perché<br />
nel primo caso si tratterebbe di ridimensionare<br />
il corpo dei bersaglieri e la<br />
trasformazione dell’<strong>ANB</strong> in qualcosa di<br />
diverso, forse più numeroso, (quindi più<br />
tessere) ed anche più giovane, ma difficilmente<br />
da collocarsi nelle nostre tradizioni.<br />
Mi è stato molte volte ricordato che bersagliere<br />
si diventa e non si nasce, verissimo,<br />
ma se sarò felice della scelta sarò il<br />
primo nell’entusiasmo, altrimenti nulla<br />
potrà trasformarmi in ciò che non voglio.<br />
Forse sarebbe diverso se fosse il contrario,<br />
cioè “la protezione civile” entra a far<br />
parte interamente nell’<strong>ANB</strong> assumendo<br />
i nostri simboli e accettando la nostra organizzazione,<br />
dal presidente Nazionale<br />
al presidente di Sezione, e cosa più importante,<br />
e secondo me più difficile, assumendo<br />
il ruolo dei simpatizzanti bersaglieri.<br />
Ritengo necessario per l’esperienza che<br />
ho vissuto chiarire anche il lato economico,<br />
è ovunque risaputo che la protezione<br />
civile riceve un rimborso spese per i suoi<br />
interventi, sono soldi tanto per essere<br />
precisi, che non riceve il bersagliere dall’<strong>ANB</strong><br />
quindi all’interno delle stesse Sezioni<br />
vi saranno i ricchi e i poveri, cioè<br />
chi si potrà permettere la gita al raduno e<br />
chi dovrà rinunciarvi, chi si potrà permettere<br />
una pur decente divisa e coloro<br />
che sfileranno con le più diverse fogge,<br />
(vedi Latina). Ma vi è ancora un altro lato<br />
che va conosciuto ed è l’età; ormai siamo<br />
tutti consapevoli che con la fine della<br />
naja è finito anche la maggior parte del<br />
reclutamento nelle Sezioni, quindi è risaputo<br />
l’invecchiamento degli iscritti; a<br />
questo punto si pensa di inserire i giovani<br />
della Protezione Civile, ma quale sarà<br />
il risultato? Forse la fine dell’<strong>ANB</strong> ed il<br />
0nascere sulle sue ceneri di una “cosa”<br />
che non so cosa potrà essere.<br />
Bers. Marcello Riposati
amarcord<br />
Dal racconto<br />
di un superstite di Dresda<br />
Era il 3 febbraio 1943 quando fui chiamato alle<br />
armi ed arruolato nel 6° Reggimento Bersaglieri<br />
di stanza a Bologna. Trascorsi alcuni mesi di duro<br />
addestramento, fui trasferito al 7° Reggimento<br />
a Laives, vicino a Bolzano, dove fui sorpreso<br />
dalla proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre,<br />
allorché insieme a molti commilitoni fui<br />
preso prigioniero dai tedeschi. Dopo qualche<br />
giorno fummo caricati sopra dei carri bestiame e,<br />
trascorsa una settimana di sofferenze, partimmo<br />
per la Germania.<br />
Ci portarono in un campo di concentramento<br />
nella Prussia Orientale, vicino al Mar Baltico,<br />
che mi sembra si chiamasse Ochestein. In quella<br />
località passai quattro mesi di stenti: la fame era<br />
all’ordine del giorno e ogni tanto qualcuno moriva<br />
per deperimento organico.<br />
1 tedeschi ad un certo punto compilarono una lista<br />
dei sopravvissuti e scelsero me e qualcun altro<br />
per essere inviati nella città di Dresda, in Sassonia, per lavorare<br />
in un centro di riparazione di carrozze ferroviarie; le<br />
condizioni di vita erano leggermente migliori, ma la fame era<br />
sempre tanta. Io facevo il saldatore elettrico e insieme a me<br />
lavoravano diversi inglesi che i tedeschi avevano fatto prigionieri<br />
in Italia. Passarono alcuni mesi ed intanto il fronte<br />
russo si stava lentamente avvicinando. Dresda era una bella<br />
città, chiamata la “Firenze dell’Elba” perché ricca di monumenti<br />
e di opere d’arte. Non vi erano obiettivi militari e i tedeschi<br />
credevano che la loro più bella città potesse uscire indenne<br />
dalla guerra. Fu invece distrutta in una sola notte, fra il<br />
13 e il 14 febbraio 1945 sotto l’azione di quasi ottocento<br />
bombardieri inglesi. Vi perirono in poche ore circa centotrentamila<br />
persone, addirittura un numero maggiore delle<br />
vittime causate dalla bomba atomica su Hiroshima oppure da<br />
quella su Nagasaki. Le vittime del bombardamento di Dresda<br />
non poterono essere contate con esattezza perché nessuno<br />
fu in grado di stabilire il numero dei profughi e dei cittadini<br />
residenti che si trovavano quella notte in città. Alle 22 cominciarono<br />
a cadere le prime bombe e i primi spezzoni incendiari,<br />
lo riuscii a fuggire appena sentii l’ululato delle sirene.<br />
Mi diressi verso le colline che attorniavano la città e, trovato<br />
un grosso albero, cercai riparo dietro di esso. Dal mio rifugio<br />
improvvisato assistei al martirio di Dresda, illuminata<br />
a giorno dai violenti incendi che divampavano ovunque.<br />
La popolazione stava festeggiando il martedì grasso di Carnevale<br />
e nessuno pensava potesse accadere qualcosa di così<br />
terribile proprio quel giorno. Le ondate devastatrici dei quadrimotori<br />
inglesi si susseguirono per ore e ore sganciando<br />
più di duemilaseicento tonnellate di bombe e al mattino,<br />
quando scesi in città, vidi centinaia di cadaveri semi carbonizzati<br />
che ingombravano le strade.<br />
Le autorità tedesche, nell’impossibilità di dare ad essi una sepoltura,<br />
disposero che le salme fossero bruciate nelle piazze.<br />
Ai primi di maggio il fronte si era ulteriormente avvicinato a<br />
Dresda e cominciammo a sentire il rombo dell’artiglieria e<br />
dei lanciarazzi Katiuscia. L’8 maggio la Germania capitolò e<br />
noi fummo finalmente liberi.<br />
I russi occuparono la città e ci dissero che avrebbero provveduto<br />
a rimpatriarci. Io ed altri cinque toscani però, non fidandoci<br />
delle loro affermazioni, decidemmo di lasciare Dresda<br />
e, dopo aver camminato per circa un mese, giungemmo ad<br />
Innsbruck in Austria, dove si trovavano reparti statunitensi.<br />
Gli americani ci misero in quarantena per accertarsi che non<br />
avessimo contratto qualche malattia, e poi ci fecero rientrare<br />
in Italia, dopo quasi due anni che ne mancavamo.<br />
Ed ora come Bersagliere non mi perdo un Raduno regionale<br />
o nazionale e in queste liete occasioni ho avuto la fortuna di<br />
incontrare dopo cinquantacinque anni il Bersagliere Ernesto<br />
Nildi e il Bersagliere Paolo Monni della Fanfara di Firenze.<br />
Quando ci incontriamo ricordiamo con nostalgia i vecchi<br />
tempi e la nostra gioventù passata al 6° Bersaglieri.<br />
Bersagliere Sergio del Bucchia<br />
Il Sig. Bianco Luigi, ha scritto alla Presidenza della Sezione<br />
<strong>ANB</strong> “M.O. Paggi” di Vercelli una lettera, nella quale<br />
chiede se è possibile ricordare nella ricorrenza del centenario<br />
(1912-<strong>2012</strong>) la conquista di Rodi. A quell’impresa bellica<br />
prese parte il nonno del Sig. Bianco, il Bersagliere<br />
Oglietti Giuseppe (classe 1889).<br />
La conquista di Rodi, è nella storia militare italiana una del-<br />
43
amarcord<br />
le operazioni meglio riuscite, ma<br />
detiene anche il primato di essere<br />
stato l’unico vero grande sbarco<br />
mai realizzato dalle nostre forze armate.<br />
Come scrisse nelle sue memorie<br />
il Generale Giovanni Battista<br />
Ameglio, comandante della<br />
spedizione, nel quadro delle operazioni<br />
della guerra Italo-Turca del<br />
1911-1912 “... l’occupazione italiana<br />
delle isole Sporadi Meridionali<br />
(il Dodecaneso) rappresentò<br />
nella storia militare d’Italia la prima<br />
importante (e riuscita) operazione<br />
combinata fra truppe di terra<br />
e di mare”.<br />
La conquista del Dodecaneso, le rilevanti<br />
implicazioni di carattere<br />
politico e diplomatico, quali l’ostilità<br />
dell’Austria-Ungheria, e la diffidenza<br />
dell’Inghilterra e della Francia nei confronti di<br />
un’espansione italiana nell’Egeo, inoltre le rilevanti difficoltà<br />
tecnico-logistiche che caratterizzarono questa complessa<br />
e delicata operazione militare, confermarono il raggiungimento<br />
di un’intesa e di uno standard di cooperazione tra le<br />
forze della Marina e dell’Esercito che mai si era potuto scorgere<br />
nel corso delle precedenti avventure belliche italiane.<br />
La campagna del Dodecaneso fu l’estensione del conflitto<br />
scatenatosi tra Italia e Turchia, in seguito all’occupazione<br />
Italiana della Libia. Il corpo di spedizione italiano dopo lo<br />
sbarco in Libia incontrò inaspettate difficoltà nel conquistare<br />
i punti chiave della Tripolitania e della Cirenaica, a causa<br />
della resistenza operata dalle tribù libiche fiancheggiate ed<br />
armate da un folto numero di consiglieri militari turchi. Per<br />
risolvere questa situazione il Comando Supremo Italiano,<br />
tramite l’apporto della Marina militare decise di effettuare<br />
una serie di operazioni contro le forze ottomane lungo le coste<br />
del Libano, del Mar Rosso e nell’Egeo settentrionale,<br />
centrale e meridionale. Nel quadro di queste operazioni, il<br />
fatto d’armi più importante fu la conquista di Rodi. Le truppe<br />
confluirono dai vari presidi a Tobruk, fino a raggiungere la<br />
forza di una divisione; in questo schieramento era presente il<br />
4° Reggimento bersaglieri, al comando dal Colonnello Maltini,<br />
già copertosi di gloria alla conquista di Bengasi. All’alba<br />
del 3 maggio 1912, i soldati italiani partirono verso Rodi<br />
sulle navi da trasporto, scortate da alcune navi da battaglia. Il<br />
convoglio giunse dinanzi a Rodi a notte fonda; le tre navi che<br />
trasportavano gli uomini si avvicinarono all’isola a fari spenti<br />
e raggiunsero la baia di Kalithea e qui, in silenzio e con perfetto<br />
ordine, vennero calate in mare le lance e nel giro di poche<br />
ore tutti gli 8.000 uomini delle spedizione sbarcarono. I<br />
primi a scendere furono i bersaglieri. Poco dopo l’alba, quando<br />
la colonna italiana stava marciando in direzione di Asgura,<br />
il nemico iniziò un fuoco di sbarramento, ma il rapido in-<br />
44<br />
tervento del 4° bersaglieri e del 57°<br />
fanteria stroncò l’azione del nemico.<br />
L’avanzata italiana incontrò<br />
scarsa resistenza, infatti il grosso<br />
della guarnigione turca si era raccolto<br />
nella posizione più facilmente<br />
difendibile dell’isola, le alture<br />
del monte Psithos, e qui aveva confluito<br />
1.300 uomini, alcuni cannoni<br />
e munizioni. Il 17 maggio il Generale<br />
Ameglio dispose un attacco<br />
concentrico disposto su tre colonne,<br />
una di queste composta dai bersaglieri<br />
del 4°; l’obiettivo era di effettuare<br />
una manovra a tenaglia,<br />
puntando su Kalapetra e Plotania.<br />
All’alba del giorno convenuto le<br />
tre colonne avevano raggiunto i rispettivi<br />
obiettivi, la resistenza dei<br />
turchi fu durissima. I bersaglieri<br />
del 4° furono i protagonisti della giornata; infatti il nemico<br />
aveva concentrato su di loro il maggior volume di fuoco, ma<br />
i fanti piumati riuscirono gradualmente ad accerchiarlo, costringendolo<br />
alla resa. Dopo la vittoria di Psithos, che portò<br />
al 4° Reggimento bersaglieri la medaglia di bronzo al valor<br />
militare, l’isola di Rodi rimase completamente sotto il dominio<br />
italiano. La celerità e la sorpresa nell’azione avevano<br />
sbaragliato il nemico, quell’agilità di manovra che La Marmora<br />
aveva sempre immaginato per i suoi bersaglieri, e che<br />
questi nelle operazioni di Rodi avevano trasmesso a tutto il<br />
corpo di spedizione. Di quel glorioso corpo di spedizione fece<br />
parte il Bersagliere Oglietti Giuseppe, di umili origini<br />
contadine, nato nelle terre di risaia vercellese a San Damiano<br />
di Carisio, soldato di leva, chiamato alle armi nel 1909, svolse<br />
il servizio militare, presso il 12° Reggimento Bersaglieri a<br />
Torino, qui venne promosso Caporale. Nel 1911 si imbarcò a<br />
Napoli per la spedizione in Tripolitania e Cirenaica, con il<br />
grado di Caporal Maggiore rientrò in Italia nell’agosto 1912<br />
e fu collocato in congedo. Allo scoppio della Grande guerra<br />
fu richiamato in servizio e nel maggio 1915 venne inviato in<br />
territorio dichiarato in stato di guerra con il grado di Sergente,<br />
promosso Sergente Maggiore nel 1916. Nel 1917 faceva<br />
parte del plotone allievi Ufficiali al Degano, come aspirante<br />
Ufficiale dell’arma di fanteria, e come tale nel 16° Reggimento<br />
Bersaglieri. Viene promosso Sottotenente di Complemento<br />
con decreto del Comando Supremo del 1° giugno<br />
1917, e prosegue la sua carriera da Ufficiale nel Regio Esercito.<br />
Come scrive il nipote, egli fu insignito della Medaglia di<br />
Bronzo al valore per aver partecipato alla conquista di Rodi,<br />
con la seguente motivazione: “Perfetto esempio del bersagliere,<br />
coraggioso, pronto all’azione, veloce e preciso nel<br />
combattimento, di esempio agli altri soldati”.<br />
Le parole contenute nell’attestazione della Medaglia, sono il<br />
modo migliore per ricordarlo.
le nostre gioie a cura di Mario Galante<br />
Aprilia (Roma)<br />
Il Bersagliere Renato RIPOSATI, già<br />
del 3° Reggimento, il 15 luglio <strong>2012</strong><br />
unitamente alla signora Pina, ha festeggiato<br />
il 50° anniversario di matrimonio<br />
circondato dall’affetto dei figli Massimiliano,<br />
Pier Luigi, ed i nipoti Camilla,<br />
Irene, Sara e Chiara. Congratulazioni<br />
vivissime dalla Redazione di F.C..<br />
Cavaglià (BI)<br />
Il Vice Presidente della Sezione Nicolello<br />
RENZO ha festeggiato il 2 luglio<br />
2011 il matrimonio della figlia Cristina<br />
con l’App. CC Riccardo STORARI.<br />
Felicitazioni vivissime.<br />
Padova<br />
Il 1° ottobre 2011, il Bersagliere Bruno<br />
SQUIZZATO componente della fanfara<br />
di Padova ha festeggiato il matrimo-<br />
nio di Erica, figlia della sua compagna<br />
Graziella. Auguri vivissimi dalla Redazione.<br />
Il Presidente della Sezione di Padova<br />
Bersagliere Luigi DAL LAGO e la moglie<br />
Rosanna, orgogliosi della propria<br />
figlia Angela da poco laureata in Scienze<br />
Statistiche e subito dopo convolata a<br />
nozze. Congratulazioni e felicitazioni<br />
vivissime da parte della Redazione.<br />
S. Giustino (PG)<br />
Il Bersagliere Alvanio PANICO Presidente<br />
della Sezione con il nipotino<br />
Tommaso di anni quattro, fiero del suo<br />
cappello piumato, al raduno di Gubbio.<br />
Senigallia (AN)<br />
Il Bersagliere Franco ZAMPINI e la Signora<br />
Maria SCILLITANI, il 2 giugno<br />
<strong>2012</strong> hanno festeggiato il 50° anniversario<br />
di matrimonio. Franco ZAMPINI<br />
è stata ed è una persona molto importante<br />
per la Sezione di Foggia, dove<br />
venne nominato Vice Presidente nel<br />
1973 e Presidente nel 1974; costituì una<br />
Fanfara e la fornì di strumenti e divise,<br />
interessando gli Organi Militari Superiori.<br />
Al 3° Raduno Internazionale di<br />
Foggia, il 9 maggio del 1976, donò alla<br />
città di Foggia un monumento “ Ai Bersaglieri<br />
immolatisi per la Patria”. Per<br />
ragioni familiari, nel 1998 ha lasciato la<br />
città di Foggia dopo aver costituito 4 sezioni<br />
<strong>ANB</strong> nella provincia. Trasferitosi<br />
nella città di Senigallia, dove è iscritto<br />
nella locale Sezione della quale è l’efficiente<br />
Segretario, mantiene sempre i<br />
contatti con tutte le Sezioni della Puglia<br />
aiutandole e ha donato un Labaro alle<br />
Sezioni di Orsara di Puglia, Ordona,<br />
San Giovanni Rotondo, Lucera e Troia.<br />
Ha preso parte al Raduno Internazionale<br />
di Foggia con un gruppo di Bersaglieri<br />
di Senigallia e nell’occasione ha<br />
donato un Labaro alla Sezione per i 35<br />
anni trascorsi insieme. La sua frenetica<br />
attività lo ha indotto a donare nel 2005<br />
un nuovo Labaro alle Sezioni di Civitanova<br />
Marche e Senigallia e, non contento,<br />
ha donato un nuovo Labaro nel<br />
2005 alla Sezione <strong>ANB</strong> di Bari.<br />
È stato inoltre insignito dell’Onorificenza<br />
di Cavaliere Ufficiale O.M.R.L.;<br />
è delegato Comunale dell’ANCOC, è<br />
iscritto alla Sezione Combattenti e Reduci<br />
e collabora con il Museo Pio IX<br />
Mastai di Senigallia.<br />
Sorrento (NA)<br />
Il Bersagliere Andrea MASTROIANNI<br />
è orgoglioso di presentare ai lettori di<br />
Fiamma Cremisi il nipote Francesco in<br />
occasione del suo primo compleanno.<br />
45
le nostre gioie e ricerche di commilitoni<br />
Dalla Redazione...<br />
Gli auguri<br />
formulati nella sede<br />
della Presidenza Nazionale<br />
alla gentile Signora<br />
Cecilia Prissinotti,<br />
nel giorno del suo compleanno<br />
(11 maggio <strong>2012</strong>).<br />
Alessandria<br />
Da circa 4 mesi sono stato incarico di seguire la situazione della<br />
Cittadella di Alessandria e dopo aver preso contatto con la<br />
Sezione del Fondo Ambiente Italiano (FAI) che ha in gestione<br />
la struttura (appartenente ora al demanio comunale).sono stato<br />
edotto circa la possibilità di far dichiarare la Cittadella<br />
“Luogo del Cuore” con titolarità ad accedere a fondi europei<br />
per il suo mantenimento e per far avere a quel luogo caro alla<br />
nostra storia militare una maggiore tutela. La Cittadella ha infrastrutture<br />
in ottime condizioni e potrebbe, tra l’altro, ospitare<br />
le Associazioni Combattentistiche della zona prive di sede,<br />
oltreché ospitare iniziative di vario genere. In Ottobre organizzerò<br />
una giornata con le Associazioni Combattentistiche locali,<br />
e l’Associazione Storico culturale Italica Virtus ha chiesto<br />
di entrare a far parte del Sodalizio e presenterà al Comune di<br />
Alessandria il Sacrario della Divisione Ravenna (che da qui<br />
partì per il fronte Russo) restaurato a sue spese. Evidenzio che<br />
per far dichiarare “Luogo del Cuore” la Cittadella occorre raccogliere<br />
100.000 firme entro fine ottobre e pertanto chiedo che<br />
la notizia venga divulgata per la raccolta delle necessarie firme.<br />
I prospetti potranno poi essermi recapitati o spediti alla<br />
Presidenza Nazionale dell’Ass. naz. Volontari di Guerra, corso<br />
Regina Margherita 16- Torino. Grato per il seguito che verrà<br />
data a questa mia, porgo distinti saluti.<br />
Ten. Col. Roberto PINTUS,<br />
Presidente Nazionale dell’Ass. Naz.<br />
Volontari di Guerra 3395798661<br />
46<br />
Labaro del 6° Bersaglieri<br />
L’idea del Labaro dedicato al 6° Rgt è nata nel sito Nazionale<br />
da uno scambio di opinioni tra il sottoscritto ed il Bersagliere<br />
Cillo ed abbiamo redatto un piccolo progetto che necessiterà<br />
sicuramente di correzioni, ma l’idea c’è: il Labaro<br />
avrà le misure di un Labaro Regionale 85x70. Per raccogliere<br />
consensi e contributi (abbiamo chiesto 6,00 €) ed è stato<br />
creato un gruppo nel social network facebook chiamato “Labaro<br />
del Sesto Bersaglieri”.<br />
Abbiamo altresì attivato una carta Poste pay esclusivamente<br />
per raccogliere contributi e il suo N° 4023 6006 2659 5492 è<br />
intestata ad Andrea Perfini. Per chi volesse partecipare e condividere<br />
l’iniziativa i contatti sono:<br />
- Bersagliere Biagio Cillo<br />
cell. 3337011350, biagiocillo@libero.it<br />
- Bersagliere Andrea Perfini<br />
cell. 3404920469, andrea.perfini@alice.it<br />
Sarà nostra cura fornire ulteriori notizie e tenere aggiornati tutti<br />
i Bersaglieri in merito all’iniziativa. In anteprima sono stati<br />
presi contatti con il Presidente della Sezione <strong>ANB</strong> di Bologna<br />
Evangelisti Gabriele per poter inserire, tempi tecnici e organizzativi<br />
permettendo, il battesimo del Labaro all’interno della<br />
manifestazione celebrata ogni anno a Bologna e denominata<br />
“Ricordando il 6°”.<br />
È stato altresì chiesto al Bersagliere Evangelisti di poter coinvolgere<br />
suo papà, Reduce della Russia e Bersagliere del 6 ° ed abbiamo<br />
informato il Maggiore Patti, Ufficiale addetto alle relazioni<br />
esterne del 6° rgt. Bersaglieri.<br />
Avremmo intenzione di regalare<br />
l’olio su tela realizzato al<br />
Reggimento in occasione del<br />
battesimo insieme alla pergamena<br />
con tutti i nomi dei Bersaglieri<br />
che hanno aderito all’iniziativa.<br />
Ringraziando anticipatamente<br />
confidiamo in un po’ di<br />
pubblicità.<br />
Un Bersaluto dai Bersaglieri<br />
Biagio Cillo e Andrea Perfini
i nostri lutti a cura di Mario Galante<br />
Abbiategrasso (MI)<br />
Il Bersagliere Giuseppe ROSSINI,<br />
classe 1930, già dell’8° Reggimento è<br />
deceduto il 12 dicembre 2011.<br />
Iscritto alla Sezione dal 1986, i soci lo<br />
ricordano con molto affetto.<br />
Il Bersagliere Mario ZUCCHINALI,<br />
classe 1932, già dell’8° Reggimento e<br />
componente della squadra atleti lotta<br />
greco romana, ci ha lasciato un grande<br />
vuoto nel cuore.<br />
Bagnoregio (VT)<br />
Il Bersagliere Camillo ARCANGELI,<br />
classe 1956, Presidente della Sezione e<br />
fautore della rinascita della stessa è<br />
prematuramente scomparso il 16 novembre<br />
2011. I Bersaglieri della Sezione<br />
e della provincia di Viterbo lo ricordano<br />
con grande affetto.<br />
Bari<br />
Il Bersagliere Franco CENTRONE,<br />
classe 1950, Consigliere della Sezione,<br />
Capo del plotone ciclisti “Carlo REGI-<br />
NA” e instancabile Bersagliere di grande<br />
valore, il 30 aprile u.s., per un improvviso<br />
malore sopraggiunto nella sede<br />
Associativa, ci ha lasciato per effettuare<br />
i famosi sette salti voluti da papà.<br />
Calcinate (BG)<br />
Il Bersagliere Giuseppe VECCHI,<br />
classe 1930, già<br />
dell’8° Reggimento<br />
a Verona<br />
ci ha lasciato il<br />
10 aprile <strong>2012</strong>.<br />
Socio fondatore<br />
e attivo propugnatore<br />
alla<br />
costruzione del<br />
monumento al<br />
Bersagliere.<br />
Frascati (RM)<br />
Il Bersagliere<br />
Quirino BE-<br />
FERA, classe<br />
1916, già del<br />
9° Reggimentoultimamente<br />
ci ha lasciato,<br />
ma non dimenticheremo<br />
mai il “vecchio<br />
leone di<br />
El Alamein”. I<br />
Bersaglieri di Frascati e dei ritiri di Perseveranza<br />
lo ricordano con affetto.<br />
Limbiate (MI)<br />
Il Bersagliere Vittorino<br />
OTTOLEN-<br />
GHI, classe 1946,<br />
già dell’8° Reggimento,<br />
è deceduto<br />
il 16 gennaio <strong>2012</strong>.<br />
I Bersaglieri della<br />
Sezione lo ricordano<br />
con affetto.<br />
Il Bersagliere Giovanni<br />
GOTTI, classe<br />
1945, assiduo<br />
frequentatore della<br />
Sezione, è deceduto<br />
il 31 dicembre<br />
2011.<br />
Lonate Pozzolo (VA)<br />
Il Bersagliere<br />
Cav. Uff. Giuseppe<br />
GIANA,<br />
classe 1943, già<br />
dell’8° Reggimento<br />
è deceduto<br />
l’8 marzo<br />
<strong>2012</strong>. L’amore<br />
per i Bersaglieri<br />
ma soprattutto per la fanfara Tramonti<br />
- Crosta sono stati una costante<br />
nella sua vita. I soci della Sezione lo ricordano<br />
con molto affetto.<br />
Mansuè (TV)<br />
Il Bersagliere<br />
Giuseppe<br />
GHIRARDI,<br />
classe 1928 è<br />
deceduto il<br />
14 dicembre<br />
2019. Di caratteregeneroso,<br />
sempre<br />
pronto e dis<br />
p o n i b i l e ,<br />
non sarà mai<br />
dimenticato.<br />
47
i nostri lutti a cura di Mario Galante<br />
Meolo<br />
La locale Sezione <strong>ANB</strong> desidera ricordare<br />
due suoi Soci recentemente scomparsi.<br />
Essi sono:<br />
Bersagliere CADAMURO Bruno, nato<br />
il 5 aprile 1924 e deceduto il 28 giugno<br />
<strong>2012</strong>; decano della Sezione ed uno dei<br />
padri fondatori già nel 1960 quando insieme<br />
ad alcuni reduci della 2^ G.M.decisero<br />
di fondare il sodalizio che fu inaugurato<br />
nel 1987. Fino all’ultimo tenace<br />
Bersagliere rimane per la Sezione un<br />
punto fermo da seguire e da ricordare.<br />
48<br />
Simpatizzante<br />
GRANATO Prof.<br />
Vincenzo, classe<br />
1948, con le sue<br />
parole ed i suoi<br />
scritti ha sempre<br />
sostenuto e galvanizzato<br />
la Sezione,<br />
esempio di fierezza<br />
e convinzione<br />
degli ideali associativi:<br />
è scomparso<br />
nel mese di<br />
giugno del c.a.<br />
Ostiglia<br />
(MN)<br />
Bersagliere Ruggero<br />
SIMONCELLI,<br />
classe 1931, già del<br />
3° Reggimento e più<br />
che valido iscritto<br />
alla Sezione dal<br />
1996, è recentemente<br />
scomparso.<br />
Perugia<br />
Il Bersagliere Aldo BACOCCOLI, era<br />
un ragazzo di El Alamein, orgoglioso<br />
di essere stato Bersagliere e di continuare<br />
ad esserlo tra i soci della Sezione.<br />
Ha partecipato a molti raduni ed è stato<br />
un assiduo frequentatore della Sezione.<br />
Per oltre un decennio ha rivestito la carica<br />
di Presidente Regionale; molto attivo<br />
nella sua funzione ma soprattutto fiero<br />
di indossare il cappello piumato, ha<br />
terminato la sua corsa all’età di 92 anni.<br />
Racconigi (CN)<br />
Il Bersagliere<br />
Carlo ACTIS,<br />
classe 1930.<br />
Già del 3°<br />
Reggimento<br />
(trombettiere)<br />
è deceduto il<br />
29 gennaio<br />
<strong>2012</strong>.<br />
La figlia Mara,<br />
socia della<br />
Sezione, ed i<br />
soci lo ricordano con molto affetto.<br />
Roma<br />
S.Ten. Nicola D’ANGELO, classe<br />
1928, 3° Corso AUC assegnato al grande<br />
ottavo nel gennaio 1950, un anno<br />
dopo la sua ricostruzione.Sposato,<br />
due figli e<br />
quattro nipoti ci<br />
ha lasciato il 25<br />
febbraio c.a.<br />
I soci della Sezione<br />
sono vicini alla<br />
moglie Luciana<br />
e a tutti i suoi<br />
cari.<br />
S. Michele<br />
al Tagliamento (VE)<br />
Il Bersagliere Luigi<br />
PILOSIO, classe<br />
1932, già dell’8°<br />
Reggimento è recentementescomparso.<br />
Vicenza<br />
Il Bersagliere Giuseppe<br />
TASCA, classe<br />
1935, già del 1°<br />
Reggimento e successivamente<br />
nel 4° rgt. Cor, è deceduto<br />
il 17 agosto 2011.<br />
Vigarano Mainarda (FE)<br />
Nato il 10 Ottobre 1921 a Vigarano<br />
Mainarda (Fe), chiamato alle armi l’8<br />
Gennaio 1941 e assegnato al 9 ReggimentiBersaglieri,<br />
4^ Compagnia<br />
Cannoni<br />
da 47/32 del<br />
508° Battaglione.<br />
Il 25 Aprile<br />
del 41 giungeva<br />
in zona di guerra,<br />
promosso<br />
Caporale, il 13<br />
settembre ‘ 41<br />
partì con la<br />
215^ compagnia<br />
per la Libia<br />
ed il 18 settembre<br />
sbarcò a Tripoli. Nel fatto d’armi<br />
di El-Alamein fu catturato dagli inglesi<br />
il successivo 15 luglio e la sua prigionia<br />
durò cinque lunghissimi anni.<br />
Gli è stata conferitagli la Croce al<br />
merito di guerra il 18.10.1955.<br />
Iscritto ed uno dei fondatori della locale<br />
Sezione <strong>ANB</strong> Alceo Contri, è serenamente<br />
deceduto il 15 Gennaio <strong>2012</strong>.
voce della storia<br />
I bersaglieri di Manara<br />
e la Repubblica Romana del 1849<br />
Per una revisione storiografica<br />
A cura di Marco Pasquali<br />
La Repubblica Romana del 1849 durò pochi mesi, dal 9 febbraio<br />
al 4 luglio, ma costituisce una delle pietre miliari del<br />
Risorgimento italiano, contribuendo comunque alla strategia<br />
di riunificazione dell’Italia sotto la guida delle migliori<br />
forze politiche, intellettuali e militari dell’epoca. Sotto la<br />
guida del triumvirato di Saffi, Mazzini e Armellini vennero<br />
introdotte novità costituzionali e sociali che avrebbero lasciato<br />
un segno profondo sulle istituzioni future, mentre Garibaldi<br />
riuscì a guidare le forze militari più eterogenee, generosamente<br />
intervenute per difendere Roma dall’esercito<br />
francese, sbarcato ad aprile a Civitavecchia per restaurare lo<br />
Stato Pontificio. L’eroica difesa di Roma sulle mura del Gianicolo<br />
durò fino alla fine di giugno 1849, quando fu soverchiata<br />
da forze ben superiori e meglio organizzate. A difendere<br />
Roma erano intervenuti anche i bersaglieri lombardi comandati<br />
da Luciano Manara, eroicamente morto il 30 giugno<br />
in un contrattacco. Le formazioni volontarie che difesero<br />
Roma e il Lazio in realtà erano le più svariate e ci voleva solo<br />
Garibaldi per tenerle insieme (1): in totale 20.000 uomini<br />
e un centinaio di cannoni. Molti comunque gli ufficiali e i<br />
soldati provenienti dalle file di altri eserciti regolari, come la<br />
Legione polacca o i reparti di artiglieria. Tant’è vero che un<br />
esercito così poco omogeneo difese comunque Roma e per<br />
più di due mesi, contro un esercito regolare forte di 30.000<br />
uomini e 75 cannoni.<br />
Ma questi sono fatti noti. Quello che invece la storiografia dovrebbe<br />
chiarire una volta per tutte è la vera natura dei Bersaglieri<br />
di Manara. Non si trattava di volontari nel senso stretto<br />
(cioè persone che individualmente si arruolano in formazioni<br />
militari o paramilitari, ricevendo un addestramento sommario),<br />
ma di due battaglioni dell’Armata Sarda prestati da Cavour<br />
alla causa risorgimentale. Non potevano certo<br />
mantenere le mostrine di reparto, ma erano stati addestrati<br />
assieme agli altri cinque battaglioni di Bersaglieri<br />
esistenti prima del 1849. Quando infatti ad<br />
agosto dell’anno prima gli Austriaci avevano di fatto<br />
imposto una tregua, i Corpi volontari lombardi di<br />
Manara che avevano combattuto in Lombardia e nel<br />
Trentino - circa 500 uomini - furono riuniti sotto il<br />
nome di Divisione lombarda e inquadrati nell’Esercito<br />
sabaudo al comando del gen. Ramorino. A Luciano<br />
Manara fu conferito il grado di Maggiore e la<br />
responsabilità dei due nuovi battaglioni, che furono<br />
pronti per partire a metà aprile per Civitavecchia. E<br />
non è certo un caso che Garibaldi nominò Manara<br />
Colonnello e poi capo di S.M., affidandogli gli incarichi<br />
importanti: fermare l’esercito napoletano a<br />
Velletri e di fatto assumere il comando della piazza<br />
di Roma. Sui due battaglioni di Bersaglieri lombardi<br />
si poteva riporre la massima fiducia, presentando<br />
essi una coesione e un grado di addestramento specifico che le<br />
altre formazioni non potevano avere.<br />
(1) Erano il Reggimento Unione, i Bersaglieri romani e bolognesi,<br />
la Legione italiana, la Legione romana, la Legione<br />
bolognese, la Legione universitaria, la Legione toscana, la<br />
Legione polacca, i Carabinieri a piedi e a cavallo, la Legione<br />
straniera, i Finanzieri mobili o Bersaglieri del Tebro, la<br />
Guardia civica mobile romana e quella umbra, la Squadra<br />
dei sette colli, i Dragoni, i Finanzieri a cavallo e vari reparti<br />
d’artiglieria e genio zappatori.<br />
Bersaglieri<br />
sul confine orientale<br />
Nel resoconto stenografico dell’Assemblea del Senato XIII<br />
Legislatura del 1° agosto1996, riferendosi specificatamente<br />
al I Btg. Bersaglieri Mussolini si legge che... “per 18 mesi<br />
presidiò la linea lungo l’alto Isonzo, evitando agli slavi-comunisti<br />
di Tito di scendere sulle nostre città e province di Gorizia<br />
e Udine...che i superstiti di detto I Btg., catturati, imprigionati<br />
e massacrati, furono infoibati a Tolmino, dopo la resa<br />
con l’onore delle armi, in caverne minate e straziati da una<br />
esplosione...che le salme non sono ancora state rimpatriate e<br />
che dalla parte slovena sono stati sempre opposti dei pretesti<br />
senza fondamenta, mirati a nascondere... la verità.<br />
Dal notiziario ANVGD<br />
del mese di luglio <strong>2012</strong><br />
Roma, le origini<br />
tra leggenda e realtà<br />
Secondo varie ipotesi, tra l’altro citate anche da Tito Livio nelle<br />
sue Storie, le sue origini risalgono alla guerra di Troia. Enea,<br />
49
voce della storia<br />
a capo di un gruppo di profughi, sbarca nel Lazio e, qui, viene<br />
favorevolmente accolto dal re Latino e da sua figlia Lavinia.<br />
Enea, innamoratosi di lei, deve però affrontare Turno, re dei<br />
Rutuli, a cui il padre l’aveva inizialmente promessa in moglie.<br />
Dopo la battaglia, e la sconfitta di Turno, arriva la pace e Latino<br />
concede in matrimonio ad Enea sua figlia Lavinia.<br />
Enea fonda Lavinio in onore alla sua sposa e dall’unione nasce<br />
Ascanio (o Iulo) che fonderà poi Albalonga.<br />
Albalonga è stata governata per molto tempo, circa quattrocento<br />
anni, da trenta re. Uno di loro, Numitore, viene illegalmente<br />
detronizzato dal fratello minore Amulìo che, per impedire<br />
la nascita di eventuali discendenti,<br />
fa rinchiudere la figlia di Numitore,<br />
Rea Silvia, in un tempio di<br />
vergini vestali, ma Rea Silvia riesce<br />
ad unirsi a Marte e nascono due gemelli,<br />
Romolo e Remo, i quali, dopo<br />
varie vicissitudini, divenuti adulti,<br />
vendicano Numitore ricollocandolo<br />
sul trono di Albalonga. I due fratelli<br />
decidono di fondare a loro volta una<br />
nuova città che, secondo loro, doveva<br />
superare le esistenti città di Albalonga<br />
e Lavinio.<br />
Trattandosi di un fatto importante,<br />
era necessario, però, interpellare il<br />
volere degli dei, interpretando i segni<br />
divini.<br />
A quei tempi la fondazione di una<br />
città prevedeva regole ben precise:<br />
prima si osservava il cielo da una al-<br />
50<br />
tura con ampia visibilità al fine di<br />
meglio comprendere il volere degli<br />
dei; se dall’osservazione emergevano<br />
“elementi positivi”, si tracciava<br />
un solco con un aratro trascinato da<br />
una coppia di buoi durante una processione<br />
religiosa. I due fratelli salgono<br />
così su due colli, Romolo sul<br />
Palatino e Remo sull’Aventino. Romolo<br />
avvista per primo sei avvoltoi e<br />
subito avvisa ii popolo, ma, poco<br />
tempo dopo, Remo ne avvista ben<br />
dodici. Tra i due fratelli scoppia una<br />
violenta discussione, ne scaturisce<br />
una rissa e Remo muore. Secondo<br />
un’altra ipotesi (la più conosciuta), si<br />
narra che mentre Romolo stava tracciando<br />
il mitico solco per delineare<br />
la nuova città, Remo, in chiaro segno<br />
di sfida al fratello, oltrepassa la linea<br />
e Romolo l’uccide. La leggenda<br />
vuole che il solco fosse tracciato da<br />
Romolo il 21 aprile dell’anno 753<br />
a.C. Roma era nata! Questo era il segno necessario per poter<br />
costruire all’interno le abitazioni e iniziare le attività. Il procedimento<br />
fu sempre usato dai romani per fondare una città e fu<br />
“preso” da antichi rituali etruschi. Il solco tracciato da Romolo,<br />
delimitò quella che poi sarebbe divenuta l’area della “Roma<br />
quadrata”.<br />
Romolo, dopo aver fatto grande Roma, vincendo battaglie, ed<br />
aver ingrandito il territorio, scompare a sua volta in maniera<br />
misteriosa durante una parata militare in Campo Marzio.<br />
Dalla RivistaA.R.V.U.,<br />
a cura di Luciano Forti
volontariato e protezione civile<br />
Alessandria<br />
Giunge notizia da “Il Piccolo - Giornale di Alessandria e Provincia”<br />
di Venerdì 29 giugno <strong>2012</strong> che continuano le iniziative<br />
di solidarietà per l’Emilia. Il coordinatore della Protezione<br />
civile provinciale, Marco Bologna spiega: “I Lions<br />
Club di Alessandria hanno stanziato 1500 euro per il condizionamento<br />
delle tende; altri donatori, come la Sezione Franchini<br />
dei Bersaglieri di Alessandria ne hanno donati mille e<br />
l’AVOI 700.<br />
Sono stati donati inoltre alcuni televisori. Econ i fondi raccolti<br />
abbiamo installato altoparlanti per diffondere messaggi in<br />
tutte le lingue ogni volta che ci sono scosse». In questo momento<br />
ci sono un decina di alessandrini al campo di San Giacomo<br />
di Mirandola; dal 7 al 14 luglio partiranno in quaranta”.<br />
C.R.<br />
Bari<br />
La locale Sezione <strong>ANB</strong> ha ricevuto una lettera di ringraziamento<br />
dal Direttore Generale della Fondazione Telethon,<br />
Francesca Pasinelli, per l’aiuto fornito nell’organizzazione,<br />
svolgimento e partecipazione alla manifestazione “WALK<br />
OF LIFE <strong>2012</strong>”.<br />
A cura della locale Sezione <strong>ANB</strong> e con il patrocinio della Presidenza<br />
Regionale A.N.B. di Puglia ha avuto luogo un’esercitazione<br />
di volontariato e di protezione civile nel parco na-<br />
turale comunale di “Santa Candida” in Via Michele Mitolo,<br />
con l’obiettivo di:<br />
- tastare la situazione del volontariato bersaglieresco pugliese,<br />
stimolando gli iscritti in una nuova attività;<br />
- accertare le possibilità offerte dai Piumati per la bonifica<br />
del Parco, la parziale sistemazione del verde spontaneo, la<br />
manutenzione delle piste ciclabili e podistiche e la posa a<br />
dimora di nuove piante.<br />
Dopo la registrazione degli intervenuti e l’alzabandiera il<br />
Dott. Giorgio Riccio ha ricordato il geniere della Brigata<br />
Bersaglieri caduto in Afghanistan e ha tenuto un briefing riepilogativo<br />
presentando i componenti del Comitato art. 18<br />
dello Statuto: Gen. Michele Genchi, Presidente Regionale<br />
A.N.B. Puglia e Ten Gerardo Gallo, esperto del settore della<br />
Protezione Civile che ha fornito agli intervenuti il materiale<br />
di servizio necessario.<br />
Hanno aderito Bersaglieri di diverse località pugliesi ed in<br />
particolare delle provincie di Bari e di Taranto con: i Presidenti<br />
Provinciali Antonio Lomuscio e Vitantonio Bruno ed i Presidenti<br />
di Sezione di Andria. Bari. Crispiano, Ordona, Taranto,<br />
Valenzano. All’iniziativa ha aderito anche l’UNUCI di Bari<br />
ed alcune società sportive fra le quali: il Mountain Bike<br />
Club di Bari del Dott. Giuseppe Arrivo; la ciclo-officina sociale<br />
“Ciclo Spazio”; l’Associazione Apulia Onlus con la collaborazione<br />
dell’A.M.I.U., l’Azienda barese per l’igiene urbana.<br />
L’attività non è sfuggita agli abitanti dei palazzi circostanti<br />
molti dei quali si sono uniti spontaneamente ai Bersaglieri<br />
raccogliendo in poco tempo diversi metri cubi di materiale<br />
abbandonato, le carcasse di tre ciclomotori, per cui è stato<br />
interessato il Comando Polizia Municipale di Bari che ha<br />
51
volontariato e protezione civile<br />
accertato la provenienza furtiva di uno di<br />
questi. Dopo un sobrio ristoro il Gen. Michele<br />
Genchi ed il Bers. Giorgio Riccio,<br />
compiaciuti per i risultati consegui hanno<br />
ringraziato il Bers. Vitantonio Bruno per la<br />
preziosa collaborazione offerta dalla Presidenza<br />
Provinciale di Taranto ed hanno consegnato<br />
agli intervenuti un attestato individuale<br />
di partecipazione, auspicando che simili<br />
attività vengano sviluppate in tutte le<br />
province pugliesi.<br />
Dalla relazione del Bers. Pascal Francioso<br />
I Bersaglieri della locale Sezione <strong>ANB</strong> hanno<br />
affiancato la Associazione Italiana Sclerosi<br />
Multipla per il fine settimana delle Gardenie<br />
del 3 e 4 marzo <strong>2012</strong> nella centralissima<br />
Via Sparano anche perché sollecitati dal Presidente della<br />
Sezione, fratello del Prof. Paolo Riccio docente universitario<br />
che ha scoperto una proteinica mielinica, che porta il suo nome,<br />
particolarmente utile a contrastare la terribile malattia.<br />
I volontari piumati in divisa storica e cappello piumato, in tre<br />
turni dal sabato mattina al pomeriggio della domenica hanno<br />
venduto oltre duemila gardenie ed il Commissario pro-tempore<br />
della sezione di Bari dell’A. I. S. M, Anna Maria Di Pasquale,<br />
ha inviato al Presidente Giorgio Riccio una lettera di<br />
ringraziamento per la sensibilità e la collaborazione offerta.<br />
Prata di Pordenone<br />
Ogni anno la locale Sezione <strong>ANB</strong> dedica una giornata alla<br />
solidarietà a favore dei meno fortunati e nel mese di luglio del<br />
52<br />
corrente anno soci e simpatizzanti si sono ritrovati per un<br />
convivio solidale i cui ricavi sono stati devoluti per aiutare<br />
persone in difficoltà dopo gli eventi sismici dell’Emilia.<br />
Roma<br />
Il Presidente dell’AVIS Comunale Roma, Adolfo Camilli,<br />
con la lettera allegata ha desiderato ringraziare la Fanfara della<br />
Sezione <strong>ANB</strong> di Roma per il vasto repertorio di brani eseguiti<br />
nel corso della giornata dedicata ai donatori di sangue.
ecensioni e ultime notizie<br />
UN BUON CAFFÈ<br />
Il mio naso si affaccia sulla spalla di papà, ancora poche<br />
settimane e diventerò grande.<br />
Me lo ha promesso. Alzo un po’ la fronte, sollevo i talloni,<br />
e voilà il gioco è fatto, il mio mento si poggia beatamente<br />
sul pullover, poco sopra l’omero. Attendo la<br />
ricompensa per essermi affacciato, se non nell’età<br />
adulta, in quella fase adolescenziale in cui le curiosità<br />
sulla vita aumentano e meritano di essere conosciute.<br />
Una di queste è il caffè.<br />
Dr. Angelo Bianco*<br />
Per anni sono stato svegliato<br />
dal profumo inconfondibile<br />
del nero aroma e per<br />
innumerevoli mattine ho<br />
udito i commenti dei grandi<br />
finché vi intingevano le labbra:<br />
«Oggi è più forte del solito,<br />
oggi è acquoso, que sta miscela<br />
è migliore, bollente al punto giusto, forte da svegliare un<br />
morto» e così via. Tutto questo ascoltavo e tenevo a mente,<br />
intanto che le mie labbra si tingevano del bianco del<br />
latte, che a me era concesso bere. Non che non mi piacesse,<br />
ma agognavo al giorno in cui mi sarei pavoneggiato, in<br />
piedi, ad annotare l’elenco delle virtù della tazzina.<br />
Ed eccomi qua, pronto al grande giorno. Ho i calzoni<br />
lunghi al posto del pigiama, per sentirmi grande, ma ahimè,<br />
anziché a tessere le lodi dell’arabica, mi trovo a glorificare<br />
il caffelatte, primo passo impostomi dall’autorità<br />
genitoriale in questo rito d’iniziazione.<br />
Una goccia oggi, due gocce domani, ho aperto le finestre<br />
all’evoluzione del gusto, da quando la mia tazza immacolata<br />
si dipinge di macchie via via più scure, ed<br />
assa poro il gusto pungente del caffè, che si mescola al<br />
dolce del latte e ne copre gradatamente l’amabilità, con<br />
chiaroscuri che deliziano e sorpren dono il mio palato di<br />
giorno in giorno. Un po’ come la primavera. Sbocciato<br />
il primo tepore, subito vorremmo il caldo estivo per<br />
sfoggiare abiti leggeri, mentre siamo sorpresi dalle<br />
piogge improvvise e da bruschi ab bassamenti di temperatura.<br />
Ma ap prezziamo anche la frescura primaverile,<br />
la brezza ristoratrice serale e allo stesso modo il mio palato,<br />
pur desiderando una tazza di caffè nero bollente si<br />
è ammorbidito gustando le variegate sfumature del caffè<br />
mitigato dal candore latteo. Oggi osservo il latte screziato<br />
di mio figlio, le favole che cantilena avvolto ancora<br />
nel calore notturno, da cui non si è ancora liberato, io<br />
giro lo zucchero, reggendo in piedi, già vestito per partire<br />
al lavoro, una tazzina di caffè nero, appena uscito<br />
sbuffando dalla moka. Eh sì, sono diventato grande.<br />
Pur non essendo un alimento in dispensabile, il caffè, se<br />
assunto in quantità moderata, arreca innegabil mente un<br />
senso di benessere gene rale, ovvero determina un effetto<br />
eccitatorio, stimolando la vigilanza e la prontezza dei<br />
riflessi e migliorando la percezione degli stimoli sensoriali.<br />
In primis “agevola” il risveglio mattutino è utile anche<br />
nel dopo pasto in quanto favorisce la secrezione dei<br />
succhi gastrici, attiva la produzione di bile e potenzia la<br />
peristalsi intestinale promuovendo i processi digestivi.<br />
Ha altresì un importante effetto antiossidante, perché,<br />
oltre ai com posti fenolici presenti nel prodotto all’origine<br />
ci sono le melanoidine, che si formano durante la torrefazione<br />
del chicco. Certo, l’apporto di antiossidanti<br />
del caffè è in quantità limitata e dovrà integrarsi con<br />
quelli forniti da una dieta varia ed equilibrata comprensiva<br />
anche di olio di oliva, frutta, verdura.<br />
La moderna “decaffeinazione” non influenza le proprietà<br />
organolettiche del caffè (aroma, gusto, consistenza),<br />
né la sua percentuale di antiossidanti che a sua volta<br />
rimane identica nel caffè torrefatto come in quello solubile.<br />
Proviamo a tradurre nel giusto numero di tazzine<br />
l’affermazione ge nerica: “va bevuto con moderazione”.<br />
Non è scorretto affermare che in rife rimento a persone<br />
sane si considera accettabile l’apporto quotidiano di 3<br />
tazzine di caffè, meglio se al termine dei pasti piuttosto<br />
che a stomaco vuoto. Certo, la fascia di sicurezza è molto<br />
più ampia, partendo dal pre supposto che, almeno in dietologia,<br />
è la dose che produce veleno (rientra nel doping<br />
l’accertamento, nelle urine, di una quantità di caffeina<br />
pari o supe riore a 12 mg per litro, che si rag giunge solo<br />
dopo aver bevuto dieci tazze di caffè in una volta sola!).<br />
Di norma una tazzina preparata con la moka contiene in<br />
media quasi il doppio di caffeina di un espresso e circa la<br />
metà di 150 ml di filtrato al l’americana. Oltre alla torrefazione<br />
e alla modalità di preparazione, altra variabile è<br />
il tipo di miscela. La varietà arabica, più pregiata, ha<br />
meno caffeina rispetto alla robusta, più econo mica.<br />
Sonno: le reazioni alla caffeina sono assolutamente individuali,<br />
anche se in termini generali si può dire che gli<br />
anziani sono più sensibili rispetto ai giovani e che gli effetti<br />
sono più percepiti dai consumatori non abituali.<br />
Opportuno sconsigliare il caffè ai portatori di ulcera gastroduodenale<br />
o di reflusso gastroesofageo mentre nel<br />
computo della dose tollerabile non va scordato di annoverare<br />
anche l’eventuale cappuccino, la caffeina presente<br />
nella lattina di cola o “nascosta” nella barretta di<br />
cioccolato.<br />
* Medico specialista in Scienza dell’ali mentazione, termalista<br />
e consulente dietologo presso la Casa di cura di<br />
Abano Terme.<br />
53
ecensioni e ultime notizie<br />
Il Comandante della Base Logistico Addestrativa di Camignatello<br />
Matese in Provincia di Cosenza, Ten. Col. Antonio<br />
Quintieri, ha segnalato che il il prezzo della pensione<br />
completa con animazione diurna serale, in alta stagione è<br />
di € 35,20, in bassa stagione € 31,50.<br />
Giuseppe Resegotti<br />
Diario di guerra e di prigionia (1917)<br />
A cura di Ciro Giordano - “Bollettino della Società Pavese<br />
di Storia Patria” CX 2010<br />
Un giovane, iscritto alla facoltà di Medicina dell’Università di<br />
Pavia, non ancora ventenne, viene chiamato alle armi il 2 marzo<br />
1917 e assegnato al 20° Bersaglieri; disperso nel combattimento<br />
del 23 ottobre 1917 - 10 novembre 1917, è fatto prigioniero<br />
e morirà il 31 luglio 1918 dopo mesi di malattia nel lazzaretto<br />
di Celle, città tedesca della Bassa Sassonia. In breve tempo<br />
Giuseppe Resegotti, è questo il<br />
nome dello sfortunato ragazzo,<br />
dalla pace di un tranquillo paesino<br />
della provincia di Pavia viene<br />
proiettato in uno scenario di<br />
guerra, la Grande Guerra, nella<br />
sua fase più critica: Caporetto.<br />
Dice Angelo Rovati, Presidente<br />
provinciale dei Bersaglieri, nel<br />
presentare agli alunni del “Foscolo”,<br />
Liceo frequentato da<br />
Giuseppe Resegotti, la sua figura:<br />
“nel giro di pochi giorni, for-<br />
54<br />
se di poche ore, un giovane protetto dagli affetti familiari si trasforma<br />
in un uomo a causa delle drammatiche decisioni che è<br />
obbligato a prendere.<br />
Giuseppe Resegotti tenne un diario che va dal 9 ottobre all’11<br />
novembre 1917 che, tornato ai parenti, viene ora pubblicato a<br />
cura di Ciro Giordano, con un’introduzione di Mino Milani e<br />
un’appendice di Davide M. Daccò.Si tratta di un documento che<br />
sottolinea ancora una volta il valore dei Bersaglieri ed è soprattutto<br />
una testimonianza dolorosa sulla guerra e sulla prigionia;<br />
un cammino costellato di freddo, fame, malattie e d’incertezza<br />
per il futuro. Il diario di Giuseppe Resegotti è un documento prezioso<br />
“di prima mano” come lo definisce Mino Milani, che apre<br />
uno spiraglio veritiero, scevro della retorica, sulla tragedia della<br />
guerra e sulla storia della provincia pavese che viene avvalorato<br />
dalle esaurienti e puntuali note al testo di Ciro Giordano,<br />
dall’appendice sull’apposizione di una lapide ai caduti del Liceo<br />
“Ugo Foscolo” di Pavia e dalle commosse e partecipate parole<br />
d’introduzione di Mino Milani.<br />
Alter<br />
Giovanni Silvio Govoni<br />
I nastrini delle decorazioni.<br />
Le Ricompense - Edizioni Youcanprint, Tricase, <strong>2012</strong>,<br />
€ 22,00 - ISBN 978-88-66186-59-5<br />
Spesso restiamo ammirati nel vedere l’uniforme di alcuni militari,<br />
anche giovani, il cui lato sinistro del petto, nello spazio<br />
compreso tra il risvolto del bavero e l’attaccatura della manica<br />
della giacca, è costellato da numerosi e variopinti nastrini corrispondenti<br />
ad eventi o ad onori che sono stati loro tributati e la<br />
curiosità ci assale.<br />
Bene ha fatto l’Autore, già Luogotenente dei Carabinieri, a riepilogare<br />
in questa interessante pubblicazione nastrini e decorazioni<br />
da portarsi sulle uniformi militari e delle quali è autorizzato<br />
l’uso. La materia indubbiamente è vasta, ma quanto riportato<br />
offre un facile strumento di consultazione non solo agli “addetti<br />
ai lavori” ma anche a chi, per ragioni diverse, non ultima mera<br />
curiosità, sia attratto dal volerne conoscere il significato.<br />
Opportunamente limitato alle decorazioni militari e, tra queste<br />
alle sole ricompense, il volume, agile e scorrevole, dopo una panoramica<br />
storica su Onorificenze ed Ordini cavallereschi, offre<br />
la visualizzazione dei nastrini<br />
per l’identificazione delle decorazioni<br />
che rappresentano ed anche<br />
l’ordine delle precedenze<br />
nell’edizione 2002 tra decorati al<br />
Valore Militare e al Valore Civile<br />
così come formulato dal regolamento<br />
per la disciplina delle uniformi<br />
(SMD - G 010).<br />
La pubblicazione può essere richiesta<br />
all’Autore via e-mail giangiovo1@libero.it<br />
oppure al numero<br />
0184299190.
ecensioni e ultime notizie<br />
Per i soci dell’Associazione Nazionale Bersaglieri e i militari in<br />
servizio viene praticato uno sconto del 10% sul prezzo di copertina-<br />
€ 22,00 nonché imballaggio e spedizione gratuita a mezzo posta<br />
prioritaria. Sono accettate, come forma di pagamento, Paypal e<br />
Postepay. Per ulteriori informazioni contattare i numeri suindicati.<br />
Alter<br />
Gaetano Tuoro<br />
Italiani Soldati in Afghanistan<br />
Controvento Editrice 225 pagine - euro 15,00<br />
ISBN 978-88-96870-16-7 - www.controventoeditrice.eu<br />
Secondo alcuni esperti di questioni internazionali, quello dell’Afghanistan<br />
è diventato uno dei “conflitti senza padri” che<br />
sono in corso nel mondo. Una lunga guerra civile, che dura ormai<br />
senza interruzione da oltre trentanni e che finora ha fatto<br />
contare oltre due milioni di morti.<br />
In questo scenario, dal 2002 l’Italia è coinvolta nel contingente<br />
ISAF, voluto dalla NATO per la lotta al terrorismo internazionale<br />
e per contribuire allo sviluppo politico, economico e sociale<br />
dell’Afghanistan.<br />
Di questo impegno delle nostre Forze Armate parla Gaetano<br />
Tuoro nel suo “Italiani soldati in Afghanistan”, edito dalla<br />
Controvento Editrice di Loreto. Un romanzo tratto dal diario di<br />
missione dell’autore, sottufficiale dell’Esercito in servizio presso<br />
il 28° reggimento “Pavia” di Pesaro, che nel suo periodo di<br />
permanenza in territorio afghano ha conosciuto da vicino i caratteri<br />
di un popolo dalle enormi contraddizioni, ma altrettanto<br />
desideroso di trovare una strada che possa condurlo finalmente<br />
alla pace. Il racconto di Tuoro offre così l’opportunità di entrare<br />
nella realtà di una nazione nella quale sono presenti larghe<br />
sacche di povertà, con villaggi che con grandissima difficoltà<br />
e solo grazie all’aiuto portato proprio dai militari italiani<br />
riescono a raggiungere traguardi fondamentali, come può essere<br />
quello del funzionamento di una scuola o dell’assistenza sanitaria<br />
di base. Accanto a questo c’è il sostegno a coloro che vogliono<br />
far conoscere le questioni della società afghana al mondo.<br />
Come avviene per due giovani registe impegnate sul terreno<br />
dell’emancipazione della donna, che ancora una recentissima<br />
legge approvata dal governo Karzai considera quale componente<br />
“secondaria” della nazione. Gaetano Tuoro parla di questo<br />
popolo mettendosi al suo fianco, con la voglia di conoscere<br />
per raccontare agli altri aspetti di vita lontani, anche lui consapevole<br />
del desiderio di normalità di tanti uomini, donne, bambini,<br />
anziani, così come dei personaggi di rilievo delle diverse comunità<br />
che incontra durante la. sua attività di soldato italiano,<br />
cui è stato affidato un compito che in tanti, forse in troppi, in patria<br />
trovano più comodo dimenticare. Nelle pagine di “Italiani<br />
soldati in Afghanistan” naturalmente c’è la descrizione del lavoro<br />
quotidiano del contingente italiano, anche questo presentato<br />
al lettore in un’ottica di normalità, senza concessioni a toni<br />
retorici o, peggio, a “rambismi” inesistenti e fuori luogo. Gli<br />
uomini e le donne che operano in Afghanistan si muovono con<br />
la piena consapevolezza di essere militari, chiamati a rispetta-<br />
re regole che hanno al primo posto la sicurezza propria e di<br />
quanti sono sotto la loro responsabilità. Sanno anche di rappresentare<br />
una nazione, l’Italia, che nella tradizione degli interventi<br />
armati nei diversi teatri internazionali non ha mai dimenticato<br />
la propria cultura, la propria mentalità, la propria intima<br />
attenzione verso i più deboli.<br />
Sensazioni e sentimenti che Gaetano Tuoro delinea in maniera<br />
leggera, diretta, fluida, facendo trapelare dalla pagine del suo<br />
romanzo, tra l’altro corredato da un ricco inserto fotografico,<br />
anche un pizzico di nostalgia per gente che lui ha conosciuto da<br />
soldato, a volte solo per il tempo di una stretta di mano. Una testimonianza<br />
che si trasforma in un appello a non abbandonare<br />
l’Afghanistan e il suo popolo nelle mani di una guerra eterna,<br />
per restituirlo finalmente alla pace.<br />
Giuseppe Amato<br />
L’eco dei miei passi a Kabul<br />
Pag. 176 - EAN 978-88-425-4676-4<br />
Ugo Mursia Editore, Milano, € 15,00 Collana: Testimonianze<br />
fra cronaca e storia - Le nuove guerre, con inserto fotografico.<br />
«Tante cose mi sono portato dall’Afghanistan: le lacrime di un<br />
bambino che piange per il suo aquilone, l’orma di piedi nudi impressi<br />
nella terra, il profumo del pane, un granello di sabbia intriso<br />
di sangue, il calvario di Cristo.»<br />
Nel 2008 il Capitano dell’Esercito Italiano Giuseppe Amato<br />
viene assegnato presso il Comando NATO a Kabul nell’ambito<br />
della missione ISAF. Si apre per lui un’avventura umana e professionale<br />
durante la quale avrà modo di vivere in prima persona<br />
tutte le contraddizioni dell’incontro con una cultura diversa e<br />
le difficoltà di un Paese diviso tra guerra e tentativi di rinascita.<br />
Il giovane militare italiano annota su pezzi di carta di fortuna le<br />
sue esperienze: gli incontri con militari, con ministri, con rappresentanti<br />
delle organizzazioni internazionali e naturalmente<br />
con la popolazione afghana, i momenti tragici come l’attentato<br />
in cui morirono sei militari della Folgore, gli episodi curiosi, la<br />
fatica quotidiana. Il quadro che compone è vivido, articolato e<br />
pieno di straordinaria umanità; momenti leggeri si alternano ai<br />
drammi in una realtà, a volte difficile da decifrare, spesso sorprendente<br />
e ricca di sfumature.<br />
Una testimonianza quasi in presa<br />
diretta che aiuta a capire meglio il<br />
lavoro e la missione dei nostri<br />
soldati in Afghanistan.<br />
L’autore<br />
Giuseppe Amato, nato a Matera<br />
nel 1975, ha frequentato l’Accademia<br />
Militare di Modena e la<br />
Scuola di Applicazione a Torino.<br />
Laureato in Scienze Strategiche e<br />
Informatica, ha partecipato a diverse<br />
missioni all’estero e attualmente<br />
presta servizio presso lo<br />
Stato Maggiore della Difesa.<br />
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