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Luglio-Agosto 2012 - ANB Tuscania

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Anno LXII - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 n. 46)<br />

art. 1, comma 1 - DCB ROMA - Direz. e Amm.ne: Associazione Nazionale Bersaglieri - Via Anicia, 23/A - 00153 Roma<br />

PERIODICO DELLA ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI<br />

N. 7/8 - LUGLIO/AGOSTO <strong>2012</strong><br />

20 settembre 1870<br />

L’Italia a Roma<br />

Il Calendario<br />

2013<br />

è pronto.<br />

Prenotatelo!!!


in questo numero<br />

Periodico dell’Associazione<br />

Nazionale Bersaglieri<br />

Fondato nel 1951<br />

Direzione - Redazione<br />

Amministrazione<br />

Associazione Nazionale<br />

Bersaglieri<br />

Via Anicia, 23/A, 00153 Roma<br />

tel.: 06/5803611<br />

fax: 06/5881040<br />

e-mail: info@bersaglieri.net<br />

www.bersaglieri.net<br />

__________<br />

Direttore Responsabile<br />

Alfredo Terrone<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

Mario Galante, Cecilia Prissinotti<br />

Direzione Amministrativa<br />

gestita a cura della<br />

Direzione amministrativa A.N.B.<br />

Silvano Festuccia, Concetta Marcelli<br />

Condizioni di cessione:<br />

Gratuito per gli iscritti all’A.N.B.<br />

Un numero arretrato: Euro 3,00<br />

Abbonamento annuale: Euro 15,00<br />

Abbonamento benemerito:<br />

versamenti da Euro 20,00 e oltre,<br />

sul c/c postale n. 783001<br />

intestato a:<br />

Amministrazione<br />

“Fiamma Cremisi” dell’A.N.B.<br />

Via Anicia 23/A - 00153 Roma<br />

L’Amministrazione non accetta<br />

denaro contante<br />

__________<br />

Autorizzazione Tribunale<br />

di Roma n. 5319 del 16 Ottobre 1967<br />

Iscrizione R.O.C. n. 2606<br />

Proprietà letteraria, scientifica<br />

e artistica riservata<br />

Articoli e foto, anche se non<br />

pubblicati, non si restituiscono<br />

La direzione si riserva, a termini<br />

di legge, di modificare e ridurre<br />

gli articoli quando ciò<br />

si renda necessario per esigenze<br />

tipografiche di spazio<br />

__________<br />

Grafica e stampa:<br />

STILGRAFICA srl<br />

Via Ignazio Pettinengo, 31/33 - 00159 Roma<br />

Tel. 06 43588200 - Fax 06 4385693<br />

Finito di stampare nel mese<br />

di Ottobre <strong>2012</strong><br />

Associato all’USPI<br />

Unione Stampa<br />

Periodica Italiana<br />

Immagini ed istantanee, ove non specificato, sono di:<br />

- S.M.D. - S.P.I.<br />

- S.M.E. Ufficio Storico<br />

- S.M.E. Agenzia Cine Foto Televisiva e Mostre<br />

- S.M.E. Media Combat Team<br />

- I Reparti e le Sezioni interessate<br />

che sentitamente ringraziamo per i validi contributi.<br />

2<br />

La voce della presidenza pag. 3<br />

Lettere al direttore “ 4<br />

Eco dai reparti “ 6<br />

Attività associativa “ 9<br />

Echi dal 60° Raduno<br />

nazionale “ 30<br />

Figure da ricordare “ 39<br />

Sport cremisi “ 40<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

Controcanto pag. 42<br />

Amarcord “ 43<br />

Nostre gioie “ 45<br />

Ricerca commilitoni “ 46<br />

Nostri lutti “ 47<br />

Voce della storia “ 49<br />

Vol. e Protezione civile “ 51<br />

Recensioni e ultime notizie “ 53<br />

In copertina: particolare del dipinto di Quaedvlieg “La breccia di Porta Pia”,<br />

Collezione Apolloni. Le mura Aureliane riportano al centro la breccia presa<br />

d’assalto dai bersaglieri del XII battaglione e dai fanti del 39° reggimento fanteria,<br />

contrastati dalle truppe pontificie sullo sfondo. Nella circostanza perì il<br />

Maggiore dei Bersaglieri Giacomo Pagliari.<br />

In ultima: Bersagliere - L’attrazione agli occhi della bimba.<br />

Il prossimo 31 ottobre presso lo Stadio delle Terme di Caracalla in Roma, si svolgerà la<br />

“Giornata delle Associazioni” in corrispondenza con l’inizio delle celebrazioni del 4 novembre.<br />

La manifestazione vedrà la partecipazione di un Reparto in armi costituito dalla<br />

Bandiera del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, dalla Banda della stessa Brigata, da<br />

un Battaglione di Formazione interarma e da “reparti di formazione” costituiti dai soci<br />

delle varie Associazioni. All’evento è prevista la presenza del Sig. Ministro della Difesa.<br />

Saranno presenti anche studenti delle Scuole e degli Istituti della Capitale.<br />

La giornata è stata organizzata allo scopo di dare la giusta visibilità a tutte le Associazioni<br />

di Assoarma e di propagandare i valori ai quali le stesse si ispirano.<br />

L’A.N.B. sarà certamente in prima fila e per questo invita tutti i Soci alla massima partecipazione.<br />

Si prevede di poter costituire due blocchi di sfilamento cremisi.<br />

Eventuali dettagli relativi allo svolgimento della manifestazione ed ai tempi di durata<br />

della stessa, saranno diramati tempestivamente sulla base delle Comunicazioni del Comitato<br />

Organizzatore.<br />

Materiale disponibile presso la Presidenza Nazionale<br />

Listino prezzi<br />

Biglietto augurale ................................................................................................ € 1,00<br />

Cappello completo di coccarda ............................................................................ “ 80,00<br />

Cravatta cremisi ................................................................................................... “ 15,00<br />

Crest <strong>ANB</strong> ............................................................................................................ “ 26,00<br />

Distintivo con scudo ............................................................................................ “ 3,00<br />

Fermacarte con cappello e scritta “Il soldato tedesco ha stupito il mondo” no base legno “ 16,00<br />

Portachiavi in legno .............................................................................................. “ 7,00<br />

Piumetto 500 piume............................................................................................. “ 100,00<br />

Fez d’ordinanza .................................................................................................... “ 27,00<br />

Disco autoadesivo................................................................................................. “ 2,00<br />

Stampa del Cammarano “19 Settembre 1870” ....................................................<br />

Versamento su C.C. Postale 34846006, più spese postali, intestato a:<br />

<strong>ANB</strong> - Amministrazione - Via Anicia, 23/a - 00153 Roma.<br />

“ 6,00<br />

A decorrere dal 1° novembre <strong>2012</strong> il c/c postale n. 783001<br />

intestato all’Amministrazione Fiamma Cremisi sarà sostituito<br />

dal c/c n. 34846006 intestato all’A.N.B. Presidenza Nazionale.<br />

Pertanto tutti i versamenti a favore dell’A.N.B. dovranno<br />

essere effettuati sul nuovo n. di c/c.


la voce della presidenza<br />

SINTESI DELLA DIRETTIVA<br />

del Presidente Nazionale alle dirigenze periferiche<br />

In data 25 settembre <strong>2012</strong>, il Presidente Nazionale ha<br />

indirizzato la direttiva n. 1/<strong>2012</strong> a tutte le dirigenze periferiche<br />

sino a livello Presidenti di Sezione. In sintesi,<br />

di seguito gli elementi salienti del documento:<br />

PAGAMENTO BOLLINI: è stata ribadita e confermata<br />

la data del 30 maggio di ogni anno quale limite massimo<br />

entro cui far pervenire alla Presidenza Nazionale la<br />

somma di competenza di ogni regione per il rinnovo annuale<br />

dell’iscrizione dei Soci. Inoltre è stata fissato alla<br />

data del 30 marzo di ogni anno il limite per il versamento<br />

di un anticipo di tale somma, pari al 70/80%.<br />

SOCI BENEMERITI: è stato ricordato che la qualifica<br />

di Socio Benemerito deve essere proposta per gli iscritti<br />

che si siano effettivamente distinti per costante impegno<br />

in attività specifiche e meritevoli in favore dell’Associazione<br />

e che le hanno dato lustro. Tali meriti devono essere<br />

ben chiari nella proposta, da parte dei proponenti, per<br />

essere compiutamente valutati dal Consiglio Nazionale<br />

che delibera la concessione. Inoltre è stato precisato che,<br />

l’iscrizione da cinque anni all’A.N.B. non determina, per<br />

i simpatizzanti, la possibilità di conseguire automaticamente<br />

la qualifica di Socio Benemerito.<br />

GRUPPI COSTITUITI IN OCCASIONE DEI RA-<br />

DUNI NAZIONALI (ex AUC, appartenenti ai rgt<br />

bersaglieri ecc.): tali gruppi sono autorizzati a sfilare<br />

purchè nell’ordine stabilito dalla Presidenza Nazionale.<br />

È stato suggerito a tutti i responsabili di operare nel<br />

loro ambito per stimolare da parte di tutti i facenti parte,<br />

l’iscrizione all’A.N.B. nelle sedi che riterranno più opportune<br />

e comode in relazione alla loro residenza. Ciò<br />

allo scopo di dimostrare il loro autentico e continuo attaccamento<br />

alla Specialità non solo limitato ai Raduni<br />

Nazionali. L’iscrizione da parte dei militari in servizio<br />

sarà incoraggiata dalla Presidenza Nazionale con apposite<br />

azioni che sono già in corso di svolgimento.<br />

AGGIORNAMENTO DATI DEI SOCI: pur essendo<br />

il tema già noto, è stato osservato che non tutte le Sezioni<br />

hanno aggiornato i dati essenziali degli iscritti. È stato<br />

ribadito che tali dati (Nome, Cognome, data e luogo<br />

di nascita, data d’iscrizione all’A.N.B., numero della<br />

tessera sociale ed indirizzo) sono indispensabili per<br />

ogni iscritto come peraltro stabilito dalla legge. Queste<br />

notizie sono, tra l’altro, necessarie quando vengono valutati<br />

i vari nominativi proposti per benemerenze sia associative<br />

che nazionali. Il Presidente Nazionale ha tra<br />

l’altro ricordato che il registro Soci con i dati sopra citati<br />

e le domande originali di richiesta d’iscrizione, prescritte<br />

dall’Art. 64 del Regolamento, devono essere<br />

conservate nell’ambito della Sezione come stabilito<br />

dalla legge per tutti i sodalizi riconosciuti ed in particolare<br />

per quelli, come la nostra Associazione che sono<br />

sotto il diretto controllo di un Ministero (per noi quello<br />

della Difesa).<br />

CONTENZIOSI: è stato ricordato che i vari contenziosi<br />

devono essere trattati al livello di competenza e<br />

non “scaricati” immediatamente alla Presidenza Nazionale<br />

perché questa rimane l’arbitro definitivo in caso<br />

di ricorsi dei contendenti. Inoltre è stato ribadito che<br />

eventuali provvedimenti disciplinari devono essere<br />

presi dopo aver seguito alla lettera il dettato della normativa<br />

associativa in vigore, senza adattamento alcuno<br />

o abolizione di importanti e prescritti passaggi. Infine,<br />

è stato stigmatizzato come deplorevole il comportamento<br />

di taluni che prima di adire all’iter gerarchico associativo<br />

per ricomporre alcuni contenziosi, si rivolgono<br />

direttamente alle vie legali civili.<br />

3


lettere al direttore<br />

Dal Bers. Cav. Binetti Giuseppe abbiamo<br />

ricevuto la seguente lettera:<br />

Ho oltre 91 anni e proprio le mie<br />

gambe, e come atleta e come Bersagliere<br />

mi …tengono un po’ fermo.<br />

Sono ancora però attivo, fin quando il<br />

buon Dio lo vorrà.<br />

Ho assistito alla televisione alla proiezione<br />

del film L’Olimpiade nascosta<br />

e devo esprime per forza e con<br />

forza le mie considerazioni. Forse il<br />

Regista A. Poiretti non ha visto il<br />

film La vita è bella con il grande Benigni,<br />

nel quale si vedono come fossero<br />

le camerate dei deportati, i loro<br />

posti letto e cosa mangiavano. Lo<br />

scrivente è stato uno che, nel settembre<br />

del 1943 a Cremona, da ufficiale<br />

dei Bersaglieri (9° rgt.) dopo un impari<br />

combattimento, dovette arrendersi<br />

alle SS tedesche, e poi avviato<br />

con altri ufficiali, in campi di concentramento<br />

in Polonia e Germania.<br />

Le bucce di patate erano la nostra minestra<br />

giornaliera che i tedeschi facevano<br />

distribuire e quindi il vitto non<br />

dava la possibilità di reggersi in piedi,<br />

figurarsi se potevamo pensare ad<br />

organizzare le …olimpiadi! Il regista<br />

deve sapere che non c’era promiscuità<br />

di grado e di nazione e mentre i<br />

militari alleati erano considerati prigionieri<br />

di guerra e venivano assistiti<br />

dalla Croce Rossa, quelli italiani venivano<br />

utilizzati, dopo i bombardamenti<br />

degli alleati, al recupero dei<br />

cadaveri ed allo sgombro delle macerie.<br />

Questa è la pura verità e non aggiungo<br />

altro; l’unico riconoscimento a<br />

noi deportati è stata una medaglietta.<br />

I nostri giovani la vera storia non la<br />

conoscono anche perché è troppo dura<br />

e difficile da immaginare. La guerra<br />

la dichiarano quelli che sono dietro<br />

ad una scrivania, ma la fanno i<br />

giovani ai quali il buon Dio ha sicuramente<br />

riservato un grosso spazio<br />

nell’al di là, perché ancor oggi si<br />

…combatte, ma soprattutto si muore<br />

per quelli che vogliono combattere<br />

ed arricchirsi.<br />

4<br />

Bers. Cav. Binetti Giuseppe<br />

Egregio Binetti, grazie della lettera!<br />

La pubblico volentieri e mi unisco al<br />

tuo sfogo. Indubbiamente il film è finzione<br />

e quello di Poiretti lo è in particolare;<br />

peccato, ha sminuito quanto vi<br />

è di edificante nel film di Benigni;<br />

chissà come lo avrebbe realizzato se<br />

avesse anche solamente consultato il<br />

libro di Pietro Testa: Witzendorf!<br />

Il Bersagliere Michele Bunino, Corso<br />

P. Togliatti, 38 - Collegno (To) - 335<br />

6105351 - 011 4154887 desidera inviare<br />

al suo comandante di un tempo,<br />

Umberto Mangia, ora Generale, la seguente<br />

lettera:<br />

Tributo al mio Capitano.<br />

Sono un bersagliere del 6° btg. Palestro,<br />

quand’era di stanza a Torino.<br />

A quei tempi la mia compagnia era<br />

comandata da un Capitano stimato e<br />

rispettato, gran Signore e sopratutto<br />

grande Uomo. Per me, orfano di padre<br />

fin da bambino, il mio Capitano è<br />

entrato nel novero di quei pochi uomini<br />

speciali che mi hanno trasmesso<br />

valori importanti, ai quali ho spesso<br />

fatto riferimento. Sono passati trentaquattro<br />

anni e l’anno scorso, in occasione<br />

del raduno nazionale nella mia<br />

città, mi sono iscritto all’<strong>ANB</strong> ritrovando<br />

con molto piacere il mio Capitano,<br />

ora Generale a riposo con lo<br />

stesso elegante portamento ed immutato<br />

carisma.<br />

Ed ancora oggi nonostante il gran<br />

caldo di Latina, un brivido di fierezza<br />

ed orgoglio mi percorre la schiena<br />

quando lo sento nuovamente impartire<br />

i comandi a noi, bersaglieri della<br />

Sua sezione.<br />

Anche per queste emozioni... grazie<br />

di cuore!<br />

Bers. M.B.<br />

Egregio Bersagliere Bunino, la Redazione<br />

ha pubblicato la tua lettera,<br />

al resto penserà il Generale Umberto<br />

Mangia.<br />

Dal Bersagliere Luciano Beltrame<br />

beltrame40@gmail.com riceviamo e<br />

pubblichiamo:<br />

1 a Versione<br />

La presentazione al Re Carlo Alberto<br />

della prima compagnia bersaglieri è<br />

avvenuta a Torino in Piazza Reale.<br />

Qui il Re si complimenta con il Cap.<br />

La Marmora per la bella ed entusiasmante<br />

dimostrazione di prestanza<br />

atletica e di precisione del tiro con la<br />

carabina. Il Re sale in carrozza e si<br />

avvia per un viaggio a Genova,ma<br />

dopo circa otto km. giunge a Moncalieri<br />

e vi trova schierata una seconda<br />

compagnia bersaglieri; adirato si rivolge<br />

al Capitano e lo sgrida per avere<br />

disubbidito, convinto di trovarsi di<br />

fronte ad un’altra compagnia: l’ufficiale<br />

rappresenta che gli uomini sono<br />

gli stessi che poco prima erano a Torino<br />

e che per vie traverse avevano anticipato<br />

l’arrivo della carrozza. Il Re,<br />

stupito ed entusiasta di tanta baldanza<br />

e prestanza atletica, diede subito l’ordine<br />

al Capitano di formare altre<br />

compagnie bersaglieri e così ebbe inizio<br />

la gloriosa epopea bersaglieresca.<br />

Quanto sopra mi è stato insegnato durante<br />

il corso di graduato istruttore<br />

presso il C.A.R.T.C. di Avellino dal<br />

Novembre 1961 al Gennaio 1962 ed è<br />

quanto io ho insegnato alle reclute dei<br />

vari scaglioni fino a Marzo 1962 (allora<br />

la leva era di 18 mesi) al<br />

C.A.R.T.C. della caserma Carretto di<br />

Miano (NA) seconda compagnia. Alla<br />

mia prima licenza, mio padre confermò<br />

fedelmente quanto sopra, per averlo<br />

sentito raccontare da suo padre<br />

(mio nonno) bersagliere, classe<br />

187....non ricordo l’anno, ma al Raduno<br />

Nazionale a Torino, ho sentito altre<br />

due versioni ed una terza riportata da<br />

uno “special” sui bersaglieri del quotidiano<br />

Cronaca Qui di Torino.<br />

2 a versione. Presentazione in Piazza<br />

Reale, poi il Re si avviò verso la palazzina<br />

di caccia di Stupinigi, un lun


lettere al direttore<br />

go rettilineo di circa 10 km.,di conseguenza<br />

non c’erano e non ci sono<br />

scorciatoie per arrivare ove trovò la<br />

compagnia schierata, ecc. ecc..<br />

3 a versione. Qui la fantasia non conosce<br />

limiti: presentazione al Re in Piazza<br />

Vittorio Veneto ove trovò solo il<br />

Capitano: stupito chiese dei bersaglieri<br />

ed in quel momento ad uno squillo di<br />

cornetta comparvero alcuni bersaglieri<br />

che erano nascosti dietro le colonne<br />

dei portici e altre decine saltavano giù<br />

dagli alberi per precipitarsi in piazza e<br />

schierarsi; dopo i complimenti, il Re si<br />

avviò con la sua carrozza (udite,udite)<br />

trainata da ben otto cavalli (bianchi,neri<br />

o pezzati non è specificato,scusate<br />

l’ironia) per raggiungere la Basilica di<br />

Superga. A quel tempo quelle strade<br />

consentivano il passaggio di un calesse<br />

trainato da due cavalli, ma raggiunto<br />

il colle il Re trovò una compagnia<br />

schierata, ecc. ecc. Bisogna tenere presente<br />

che anni prima, per portare il<br />

materiale da costruzione della Basilica,<br />

non essendoci strade sufficienti<br />

venne costruita una teleferica e poi il<br />

trenino a dentiera.<br />

4 a versione. Presentazione al Re, in<br />

Piazza Castello a Torino… ecc. ecc.<br />

Partenza del Re per una visita a Genova,<br />

la compagnia bersaglieri dopo<br />

gli onori corre per scorciatoie sulle<br />

colline torinesi e schieratasi a Villanova<br />

d’Asti lascia il Re incredulo e<br />

convinto di trovarsi di fronte ad una<br />

seconda compagnia. Distanza percorsa<br />

dalla carrozza per strada normale<br />

circa 30 km, i bersaglieri per scorciatoie<br />

circa 20 km, calcolando che l’altezza<br />

di Torino sul livello del mare è<br />

di metri 214 e l’altezza minima della<br />

collina è di 600 metri, con un dislivello<br />

di circa 400 metri da superare in<br />

pochi km. Un’impresa alquanto difficile<br />

per non dire impossibile. Conclusione,<br />

esattamente dopo 50 anni, vengo<br />

a conoscenza di tante versioni, la<br />

vorrei pregare di pubblicare se possibile,<br />

questo mio scritto sperando che<br />

qualcuno possa dare una risposta al<br />

fine di avere un’unica versione. La<br />

ringrazio infinitamente per quanto<br />

potrà fare.<br />

Bersagliereschi saluti.<br />

Bers. Beltrame Luciano<br />

tessera n. 28695 0119214159<br />

Cell. 338-4951370<br />

Egregio Beltrame, è il caso di dire …<br />

quando la storia si tinge di leggenda!<br />

Anch’io ero a conoscenza di un aneddoto<br />

simile a quello riportato nella<br />

tua prima versione e così l’ho tramandato,<br />

ma non posso escludere ce<br />

ne siano altri ed innumerevoli. Per<br />

tuo conforto riporto un altro aneddoto:<br />

il bersagliere dopo morto fa sette<br />

salti e questo lo diceva mio nonno<br />

bersagliere, ma a me risulta ne abbia<br />

fatti solo tre! Difficili da provare!<br />

Poiché il GS FIAMME CREMISI di<br />

cui sono Presidente sta riscuotendo<br />

unanimi consensi e soprattutto perché<br />

ci sono persone che vorrebbero<br />

iscriversi ed è intenzione della<br />

dirigenza di allargare anche a ciclisti<br />

fuori provincia e regione<br />

questa possibilità (dando cosi<br />

una maggiore importanza al<br />

Gruppo), chiedo se vi è la possibilità<br />

di pubblicare su FIAM-<br />

MA CREMISI un volantino per<br />

pubblicizzare la cosa.<br />

Gen. Giovanni Bers.<br />

Campopiano<br />

Egregio Generale, ritengo di averLa<br />

accontentata, augurandomi che la segnalazione<br />

porti nuovi iscritti al più<br />

che valido Gruppo Sportivo!<br />

Attendo il volantino.<br />

Il Bersagliere Juri Tarlazzi (juritarlazzi@alice.it)<br />

residente in<br />

Via Guglielmo Marconi,11, a<br />

48010 Cotignola (Ra) desidera<br />

ricevere notizie atte all’acquisto<br />

di una copia del volume di Antonio<br />

Menegaldo: Ricordiamo i nostri Bersaglieri,<br />

edito dalla Sezione <strong>ANB</strong> Tarquinia<br />

per i tipi del Centro Grafico ALMO<br />

con il sostegno di: Comune di Tarquinia,<br />

Università Agraria di Tarquinia e<br />

Banco di Credito Cooperativo.<br />

Il Bersagliere Tarlazzi non è riuscito<br />

a contattare… nessuno! Riuscirà il<br />

Tam Tam bersaglieresco di Fiamma<br />

Cremisi a far sì che quei Bersaglieri<br />

vengano ricordati? Ai posteri l’ardua<br />

sentenza.<br />

Le foto si riferiscono al pranzo dei congedanti,<br />

compreso il gruppo Fanfara di<br />

Bertuzzo, nel luglio del 1960 al 3° RGT<br />

Bersaglieri nella caserma Passalaqua di<br />

Novara e alcuni sono ritratti anche nella<br />

foto di gruppo davanti alla CCS.<br />

Il Bers. PEDRON Severino di Goito<br />

si augura di incontrare qualcuno dei<br />

suonatori ritratti per poter organizzare<br />

un incontro.<br />

Tel. 0376-604758. cell. 348-5425691<br />

5


eco dai reparti<br />

I Bersaglieri<br />

e Nave Bersagliere<br />

Il 25 Aprile <strong>2012</strong> all’interno dell’Arsenale<br />

della Marina Militare della Spezia, nel pittoresco<br />

contesto offerto da uno dei golfi<br />

più suggestivi d’Italia, ha preso il via, per<br />

una settimana, la Mostra Fotografica “I<br />

Bersaglieri e Nave Bersagliere”.<br />

Il Comandante, C.F. Alessandro DI BIASI<br />

e il suo equipaggio hanno voluto, di loro<br />

iniziativa, raccontare tramite l’evento (allestito<br />

a bordo, sul ponte di volo in hangar<br />

nave) il particolare e profondo legame tra<br />

il Corpo dei Bersaglieri e le Unità della<br />

Marina Militare che ne hanno portato il<br />

nome. Foto e stampe dell’epoca, cartoline, lettere, dediche<br />

e le più recenti riproduzioni digitali hanno ripercorso la<br />

storia del Corpo (dalla fondazione ai giorni nostri) ma anche<br />

delle navi e degli Equipaggi imbarcati sin dal 1906<br />

(anno del varo della prima Unità Cacciatorpediniere Bersagliere).<br />

In tutta la Mostra traspare l’orgoglio condiviso<br />

da medesimi imprescindibili valori e ideali riassumibili<br />

nelle semplici e profonde parole del comune motto “ PRO<br />

PATRIA”.<br />

L’attuale Bersagliere è la terza Unità (consegnata nel<br />

1995) a rendere omaggio al glorioso e valoroso Corpo fondato<br />

dal Generale La Marmora. La mostra è stata arricchita<br />

dall’esposizione del verbale di consegna della Bandiera di<br />

combattimento donata proprio dall’Associazione Nazionale<br />

Bersagliere il 5 luglio 1996. Inoltre, importanti foto di<br />

epoca sono state fornite dal Museo Storico dei Bersaglieri<br />

di Porta Pia. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte:<br />

il Prefetto della Spezia; il Comandante in Capo Marina<br />

Militare dell’Alto Tirreno; varie autorità locali militari e<br />

civili territoriali; il Presidente della Sezione Bersaglieri<br />

della Spezia, già 78° Comandante del 1° Reggimento Bersaglieri.<br />

L’evento ha riscosso una larga partecipazione e l’evidente<br />

interesse dei convenuti che hanno potuto ricordare momenti<br />

della storia comune attraverso l’immagine; emblematica<br />

quella del Marinaio e Bersagliere Enrico Toti, eroe<br />

che incarna le più alte virtù militari.<br />

Roma, 2 giugno <strong>2012</strong><br />

Nella mattinata, i bersaglieri del 6° Reggimento di Trapani,<br />

accompagnati dalla Fanfara, hanno sfilato lungo via dei<br />

Fori Imperiali in occasione della cerimonia per la ricorrenza<br />

del 66° anniversario della fondazione della Repubblica<br />

Italiana.<br />

Sulla tribuna d’onore, oltre al Presidente della Repubblica<br />

6<br />

Giorgio Napolitano, erano presenti le massime autorità civili,<br />

religiose e militari italiane nonché alcune rappresentanze<br />

estere per assistere alla sfilata delle unità che hanno<br />

rappresentato tutte le Forze Armate, le Forze di Polizia e i<br />

Corpi Armati e non Armati dello Stato. Con il tradizionale<br />

cappello piumato, i bersaglieri del Sesto, in rappresentanza<br />

di tutti i bersaglieri d’Italia dal 1836 ad oggi sempre tra i<br />

protagonisti della storia del nostro Paese, con la loro corsa<br />

hanno entusiasmato tutti i presenti.<br />

Giovanni Patti, Maggiore dei Bersaglieri<br />

6° Bersaglieri<br />

Ha avuto luogo il 13 luglio <strong>2012</strong> presso la Caserma “L.<br />

Giannettino”, sede del 6° Reggimento Bersaglieri, la visita<br />

del nuovo Comandante della Brigata “Aosta”, il Generale<br />

Michele Pellegrino. Il Comandante, Colonnello Stefano Di<br />

Sarra, ha accolto il Generale Pellegrino in piazza d’Armi,<br />

dove la Fanfara si è esibita in un breve concerto, eseguendo<br />

i brani più celebri del Corpo. Il Generale Michele Pellegrino<br />

proviene dai corsi regolari d’Accademia dove ha conseguito<br />

la laurea in Scienze Strategiche; è stato impiegato presso


eco dai reparti<br />

l’Ufficio Operazioni del III Reparto dello<br />

SME ed ha comandato il Battaglione alpini<br />

paracadutisti “Monte Cervino”. Il Comandante<br />

di Brigata ha incontrato il personale<br />

in servizio per poi visitare le infrastrutture<br />

e assistere alla presentazione<br />

della storia e delle attività dell’Unità.<br />

Afghanistan<br />

Il Generale Marco Bertolini, Comandante<br />

del COI (Comando Operativo Vertice<br />

Interforze) a fine luglio <strong>2012</strong> ha visitato<br />

il Comando regionale Ovest a guida italiana<br />

e su base Brigata bersaglieri Garibaldi;<br />

è stato ricevuto dal Generale Bers.<br />

Luigi Chiapperini che nel corso di un briefing ha fornito<br />

un aggiornamento informativo sulle principali operazioni<br />

in corso evidenziando che:<br />

- circa il 75 % dei distretti della Regione Ovest sono stati<br />

oggetto di transizione e di passaggio di responsabilità<br />

della sicurezza agli afgani;<br />

- le Forze di sicurezza afgane, coadiuvate dalle forze<br />

ISAF sono in grado di pianificare e condurre operazioni<br />

nei distretti delle province di Herat, Farah, Badghis e<br />

Ghor;<br />

- accompagnato dal Generale Chiapperini<br />

il Generale Bertolini, incontrando<br />

in Camp Arena il personale del Comando<br />

del Contingente ha detto:<br />

“Grazie all’impegno di tutti voi, stiamo<br />

rispettando i tempi ed i programmi<br />

fissati per la transizione. Ho visto<br />

grande motivazione, ho visto veri bersaglieri,<br />

veri soldati. Grazie per quello<br />

che fate e per come lo fate”.<br />

Dal comunicato stampa<br />

del Ten. Col. Francesco Tirino,<br />

portavoce del Comando ISAF - Afghanistan<br />

Copenhagen<br />

Nella foto il Grande Ufficiale Cavaliere di Gran Croce della<br />

R.I: Bers. Ambrogio Locatelli Consigliere Nazionale<br />

Onorario dell’<strong>ANB</strong>, attorniato da alti ufficiali della NATO<br />

ha partecipato con successo alla CIOR, tenutasi nella capitale<br />

danese dal 27 luglio al 3 agosto del c.a. La conferenza<br />

interalleata di quest’anno verteva sul tema: Il ruolo degli<br />

ufficiali della riserva in ambito NATO:<br />

7° Bersaglieri<br />

La prestigiosa Fanfara del 7° Reggimento Bersaglieri,<br />

di stanza a Bari e diretta dal Maresciallo<br />

Giovanni Carrozzo, ha preso parte a due importanti<br />

manifestazioni musicali che hanno avuto<br />

luogo a Vienna, l’affascinante capitale austriaca<br />

ed a Bratislava, la capitale della Slovacchia. In<br />

occasione dei 150 anni dalla proclamazione dell’Unità<br />

d’Italia una Fanfara cremisi si è esibita<br />

nel cuore di Vienna nella Cattedrale di Santo Stefano<br />

con un concerto di gemellaggio unitamente<br />

alla banda della “Guardia” del Comando Militare<br />

di Vienna, ed un altro concerto con la banda delle<br />

Forze Armate slovacche nel centro di Bratislava.<br />

In riferimento alla Fanfara del “Settimo”: il Comando<br />

Militare di Vienna ha pubblicato:<br />

7


eco dai reparti<br />

Gli amanti della musica militare internazionale hanno potuto<br />

godere di un piacere musicale del tutto particolare:<br />

la Banda Musicale della Guardia di Vienna e la Fanfara<br />

del 7° Reggimento Bersaglieri di Bari hanno offerto nel<br />

corso di un concerto in comune un saggio della loro abilità<br />

musicale.<br />

I Bersaglieri sono una Specialità della Fanteria dell’Esercito<br />

Italiano, che per via della loro tradizionale uniforme<br />

e della loro incomparabile coreografia, sono tra le<br />

truppe più amate in Italia. Dalle musiche di Ennio Morricone<br />

alla “Marcia di Radetzky”, i due<br />

complessi musicali militari hanno impressionato<br />

il pubblico presentando, di<br />

volta in volta, pezzi classici e non,<br />

pieni di brio.<br />

L’Addetto alla Difesa Gen. B. A. Landi<br />

e l’Addetto per l’Esercito dell’Ambasciata<br />

italiana, Col. Bers. Paolo<br />

Stendardo, sono lieti di aver centrato,<br />

con questo concerto di gemellaggio,<br />

gli obiettivi comuni delle Forze Armate<br />

italiane ed austriache. Quale<br />

simbolo visibile di questa buona cooperazione<br />

il Col. Skalvy delle Forze<br />

Armate austriache ha consegnato al<br />

Col. Paolo Stendardo un Attestato ricordo.<br />

Inoltre la Banda Musicale della<br />

Guardia di Vienna ha suonato il “Canto<br />

degli Italiani” e la Fanfara del 7°<br />

Reggimento Bersaglieri ha suonato<br />

l’inno nazionale austriaco “Terra delle<br />

Montagne, Terra sul Fiume” accolto<br />

da fragorosi applausi “. In conclusione<br />

il Bers. Col. Paolo Stendardo ha riferito<br />

che: “La Fanfara del “Settimo”<br />

8<br />

ha riportato, a Vienna ed a Bratislava, un successo<br />

enorme, suscitando un entusiasmo che rimane<br />

ancor oggi vivo nei ricordo di coloro, italiani e<br />

stranieri, che l’hanno vista esibirsi. Ha quindi<br />

soggiuto: “Quale già comandante del Reggimento<br />

questo è per me motivo di orgoglio e ritengo lo<br />

debba essere per la Sezione Bersaglieri di Bari,<br />

considerata parte integrante del Reggimento”.<br />

I Militari della Brigata “Aosta”<br />

si addestrano con il 6° Reggimento<br />

Bersaglieri di Trapani<br />

Con un’esercitazione di squadra presso l’area addestrativa<br />

di Kinisia (TP) si è concluso venerdì<br />

scorso, il ciclo di formazione per Volontari in ferma<br />

prefissata di un anno denominato “Modulo K”.<br />

Il corso basico di addestramento, denominato<br />

“Modulo K”, rappresenta uno dei passaggi fondamentali<br />

nella formazione pratico-operativa dei volontari<br />

in ferma prefissata di un anno, che comprende,<br />

fra l’altro: l’addestramento individuale al combattimento;<br />

tecniche di tiro e topografia, discipline fondamentali<br />

per strutturare un profilo militare versatile, in grado<br />

di adattarsi alle esigenze degli scenari attuali operativi<br />

della Forza Armata.<br />

Il Corso, della durata di tre mesi, è stato svolto dai militari<br />

del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani, che è l’unità pilota<br />

per i volontari provenienti dai tutti i Reparti della Brigata<br />

“Aosta”.


attività associativa<br />

Alta Valle del Misa (AN)<br />

Il 9 aprile <strong>2012</strong> presso l’Agriturismo didattico “ La Stazione<br />

di Posta “ in località Magnadorsa di Arcevia si sono ritrovati<br />

i Bersaglieri Soci della Nostra Sezione per tesserarsi ed eleggere<br />

il nuovo Direttivo di Sezione. Alla presenza del Presidente<br />

Provinciale di Ancona, Cav. Franco Morresi, si è svolto<br />

il tesseramento ed a seguire le elezioni alle quali hanno<br />

partecipato 31 Soci regolarmente iscritti e quindi con diritto<br />

di voto; il nuovo direttivo risulta così composto:<br />

Ten. Bers. Cinti Ivan Presidente<br />

Bersagliere Filipponi Mario Vice Presidente<br />

Bersagliere Farinelli Luigi Segretario<br />

Bersagliere Filipponi Eugenio Consigliere<br />

Bersagliere Gentili Sabatino Consigliere<br />

Bersagliere Morbidelli Paolo Consigliere<br />

Bersagliere Pulcinelli Giulio Consigliere<br />

Bersagliere Mastrucci Fiorenzo Consigliere<br />

Sono stati votati e riconfermati quali Revisori dei Conti:<br />

Bersagliere Battestini Sandrino<br />

Bersagliere Mattioli Argilio<br />

A conclusione delle votazioni si è svolta l’annuale Cena Cremisi<br />

e nell’occasione il Presidente Provinciale Cav. Franco<br />

Morresi ha consegnato la tessera al nuovo iscritto “Bers.<br />

Bordi Bruno” e si è congratulato con la Sezione per la vitalità<br />

dimostrata.<br />

Il rieletto Presidente Cinti ha ringraziato il Cav. Morresi per<br />

essere intervenuto e si è congratulato con i Bersaglieri della<br />

propria Sezione per l’impegno dimostrato nella manifestazione<br />

“ Una gardenia per l’AISM “ che anche quest’anno ha<br />

primeggiare nelle vendite.<br />

Dalla relazione<br />

del Presidente Ten. Cinti Ivan<br />

Anagni<br />

Premio Nazionale ed Internazionale Bonifacio VIII<br />

Le trombe squillanti e solenni della Fanfara della Sezione<br />

<strong>ANB</strong> di Valmontone, hanno annunziato lungo Corso Vittorio<br />

Emanuele della Città dei Papi, l’apertura per i festeggiamenti<br />

del decennale del Premio nazionale ed internazionale Bonifacio<br />

VIII, uniti ad un grande evento culturale di altissimo livello:<br />

la presentazione del prestigioso volume “Benedetto XVI:<br />

il papa della Gioia”, curato dal vaticanista Andrea Tornelli.<br />

L’evento è stato preseduto da Sua Eminenza il Cardinale Velasio<br />

De Paolis, Prefetto emerito della Prefettura degli Affari<br />

Economici della Santa Sede e Commissario Pontificio dei Legionari<br />

di Cristo. Sono stati poi consegnati alcuni Attestati di<br />

Benemerenza e sono state proclamate alcune nomine accademiche<br />

con la consegna degli Attestati ufficiali. A rendere gli<br />

onori alle Autorità ed ai vincitori del premio la Fanfara “Staffulani”<br />

di Valmontone, che tra gli altri brani ha intonato e cantato,<br />

all’unisono con i presenti, il nostro Inno Nazionale.<br />

Sante De Angelis<br />

Il Presidente dell’Accademia Bonifaciana Sante De Angelis ed il<br />

Cardinale Valasio De Paolis si complimentano con i Bersaglieri<br />

Avezzano<br />

2° Raduno Interregionale dell’Abruzzo<br />

La Presidenza Regionale dell’Abruzzo, con la collaborazione<br />

della Sezione Bersaglieri di Avezzano, ha organizzato per<br />

i giorni 28-29 Aprile c.a. il Raduno Interregionale dell’Italia<br />

Centrale con la partecipazione delle Sezioni Bersaglieri delle<br />

Regioni Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e di alcune<br />

Sezioni della Campania, Molise e Puglia. Erano presenti:<br />

il Gen. Marcello Cataldi, Presidente Nazionale ed il Bers.<br />

Comm. Roberto Giannursini, Presidente Interregionale. Il<br />

Raduno è stato dedicato ai Bersaglieri Generali Alvaro Rubeo<br />

ed Enrico Palanza, nobili figure di Avezzano, che hanno<br />

avuto sempre nei loro cuori la Marsica, contribuendo con il<br />

9


attività associativa<br />

loro interessamento alla rinascita del bersaglierismo locale.<br />

Nel primo pomeriggio del 28 aprile è arrivato il Medagliere<br />

Nazionale dell’<strong>ANB</strong> ed alla presenza di personalità civili e<br />

militari, in prima fila il Col. Claudio Brunetto, Comandante<br />

del 123° rgt. “Chieti”, sono stati resi gli onori alla Bandiera ed<br />

ai Caduti di tutte le guerre con la deposizione di una Corona.<br />

Erano presenti alla cerimonia anche le Gentili Signore Palanza,<br />

Rubeo e Romagnoli. Dopo la deposizione, nella Sala<br />

Consiliare del Municipio, alla presenza di tutto il Consiglio<br />

Comunale e di diverse personalità cittadine, il Generale Marcello<br />

Cataldi ha consegnato al Sindaco della Città, Dott. Antonio<br />

Floris, il Medagliere Nazionale e dopo lo scambio di<br />

doni e dei discorsi ufficiali la Sezione Bersaglieri di <strong>Tuscania</strong><br />

è stata gemellata con quella di Avezzano, rappresentata per<br />

l’occasione dal Bers. Enzo Sebastiani. A seguire è stata celebrata<br />

la S. Messa nella Cattedrale dei Marsi, officiata dal<br />

Cappellano della Sezione, Rev. Don Franco Tallarico. In serata<br />

in Piazza Risorgimento la Fanfara in congedo della Se-<br />

10<br />

zione di Casoli ha intrattenuto i cittadini<br />

con un applaudito concerto di musiche<br />

bersaglieresche e sinfoniche. Il giorno<br />

dopo la Città di Avezzano è stata svegliata<br />

dal suono di ben tre Fanfare in congedo:<br />

quelle di Casoli, Pescara e Teramo e<br />

dopo l’ammassamento in Piazza Matteotti<br />

e la deposizione di una corona al Monumento<br />

del Marinaio, i Bersaglieri<br />

hanno sfilato per le strade cittadine percorrendo<br />

Via Garibaldi, Via Corradini,<br />

Via Marconi, Via B. Croce,Via Gramsci,Via<br />

XXIV Maggio per giungere di<br />

corsa in Piazza della Repubblica davanti<br />

a migliaia di cittadini plaudenti.<br />

L’Esercito è stato ben rappresentato da<br />

un gruppo di Bersaglieri in armi guidato<br />

dal già citato Col. Brunetto. Al termine<br />

della manifestazione, con le gentilissime<br />

Signore, tutti i Bersaglieri si sono ritrovati in un noto ristorante<br />

ove una torta con l’effige del Manifesto del Raduno<br />

ha riscosso l’applauso di tutti ed al termine della conviviale,<br />

dopo i saluti affettuosi dei partecipanti, il Presidente Nazionale<br />

e la gentile signora hanno fatto ritorno a Roma.<br />

Bers. Guido Perrotta<br />

Bari<br />

Galà piumato<br />

Nella splendida cornice della sala ricevimenti La perla del<br />

Doge, che si affaccia direttamente sul mare Adriatico, ha avuto<br />

luogo, in un tripudio di tricolori e con lo striscione: “Bari,<br />

la bersagliera”, il galà piumato che la locale Sezione organizza<br />

annualmente per ricordare l’anniversario della sua costituzione:<br />

quest’anno il xxxv. Hanno dato lustro al galà:il<br />

Col. Claudio Brunetto, comandante il 123° reggimento<br />

“Chieti”; il Ten. Col. Carlo Favia, comandante il distaccamento<br />

del 7° bersaglieri; il Luogotenente Donato<br />

Pinto; il Prof. Donato Rinaldi, presidente regionale<br />

onorario; il Col. Giovanni Strusi, consigliere regionale;<br />

il Dott. Giorgio de Santis, direttore amministrativo<br />

dell’Università degli Studi di Bari; i presidenti<br />

delle Sezioni <strong>ANB</strong> di Canosa di Puglia,<br />

Bers. Cesare Rella e di Sannicandro, Bers. Vito Simone;<br />

la sfilata della pattuglia sezionale Carlo Regina<br />

con in testa il Bers. Franco Centrone ed i pattugliotti,<br />

in uniforme storica, (hanno anche svolto<br />

le funzioni di picchetto per rendere gli onori agli<br />

ospiti più illustri); l’intervento, a sorpresa, della ricostituenda<br />

Fanfara sezionale, diretta dal Bers.<br />

Piero Chiaromonte. La Fanfara si è intrattenuta in<br />

un concerto di circa trenta minuti di musiche bersaglieresche<br />

(fra cui la “Variata” eseguita magistralmente),<br />

la lotteria con tanti premi tra cui una<br />

bicicletta fuori strada e molteplici piccoli elettro-


attività associativa<br />

domestici ed infine, tutti insieme, la “corsa” fra i tavoli. Il<br />

Galà per l’anniversario sezionale ha colto l’occasione per<br />

premiare gli iscritti che nell’anno 2011: si sono distinti per<br />

l’attività svolta nei settori del volontariato, della solidarietà,<br />

nella donazione del sangue (Nicolò Fabris e Francoise Valdenaire)<br />

e gli atleti che si sono affermati nell’attività sportiva<br />

ciclistica (Salvatore Del Vecchio) e podistica (Gaetano Diacono)<br />

e nell’attività di pattuglia (Vito Antonio Ceglie).<br />

Fedele al proprio motto, il Galà quest’anno è stato dedicato<br />

all’UNICEF che ha allestito in sala un banchetto con materiale<br />

divulgativo fra cui le famose “Pigotte”. Nella circostanza è<br />

stato annunciato lo svolgimento di un torneo di burraco con<br />

ricavato destinato ad un progetto Unicef a favore dei bambini.<br />

Nel corso della festa è intervenuto il Generale di Brigata<br />

Aerea Letterio Munafò che ha donato alla Sezione <strong>ANB</strong> di<br />

Bari un prezioso, importante, autentico cimelio con la firma<br />

autografa del nostro “papà” La Marmora. In apertura il Presidente<br />

ha ricordato lo stato di prigionieri dei due Bersaglieri<br />

del Mare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in servizio<br />

al Battaglione “San Marco” ed ha rivolto loro un saluto e<br />

confermato tutta la solidarietà dei Bersaglieri di Bari a loro ed<br />

alle loro famiglie. Un saluto è stato rivolto ai Bersaglieri ed alle<br />

Bersagliere del “Settimo” che da alcuni mesi sono in Libano<br />

in Missione di Pace<br />

ed al loro Comandante<br />

Col. Domenico d’Isa e<br />

alla Bandiera di Guerra<br />

del “Leggendario” Reg -<br />

gimento. Sono stati<br />

inoltre letti i Messaggi<br />

inviati dal Gen. Marcello<br />

Cataldi, Presidente<br />

Nazionale, dal Gen.<br />

Michele Genchi, Presidente<br />

Regionale Puglia<br />

e dal Bers. Dott. Onofrio<br />

Introna, Presidente<br />

del Consiglio Regionale<br />

della Puglia.<br />

44° Pellegrinaggio cremisi<br />

al Sacrario Militare<br />

Rievocato l’eroismo del 6° Bersaglieri,<br />

che coprì la tragica ritirata<br />

di Russia nel ‘42-43<br />

La storia dei Bersaglieri continua. Lo<br />

dimostra la scelta di Carla Giorgio,<br />

ventenne di Toritto, quarta di quattro<br />

figlie, cresciute a “pane e piume”<br />

grazie al papà Paolo, Maresciallo<br />

della Polizia Municipale della cittadina<br />

premurgiana: “Io ho prestato il servizio militare nei Bersaglieri<br />

nel 1971 a Busto Arsizio, nel Varesotto” -racconta<br />

Paolo, con un pizzico di orgoglio misto a commozione - “e<br />

quando mia figlia ha deciso di arruolarsi volontaria nell’Esercito,<br />

e proprio fra i Bersaglieri, non l’ho ostacolata. Mia moglie<br />

e io abbiamo capito che la sua decisione era genuina, sincera,<br />

e l’abbiamo lasciata fare. A me, poi, non poteva che fare<br />

piacere”, si congeda con gli occhi lucidi.<br />

Il Cappellano Militare del presidio di Bari, Don Francesco Di<br />

Nanna, ha celebrato la Santa Messa sul piazzale del Sacrario<br />

dei Caduti d’Oltremare che ospita le spoglie di 76mila soldati<br />

italiani della seconda guerra mondiale; un migliaio i presenti<br />

per il 44° Pellegrinaggio dei fanti piumati. L’evento si<br />

ripete ogni anno dalla fondazione del grande monumento<br />

(1967) ed è organizzato dalla Sezione <strong>ANB</strong> del capoluogo<br />

pugliese; da oltre un lustro partecipa al Pellegrinaggio Cremisi<br />

i Lions Club del Distretto 108-AB e da quest’anno vi<br />

hanno preso parte i donatori di sangue della FIDAS - F.P.D.S.<br />

con cui la Sezione Bersaglieri di Bari è federata. A fare gli<br />

onori di casa i presidenti dell’A.N.B. di Bari, Giorgio Riccio,<br />

e di Puglia, Michele Genchi, il Governatore del Distretto<br />

108/AB dei Lions, l’Avvocato martinese Luigi Desiati con<br />

l’Avv. Armando Regina, Presidente del Lions Club Bari Svevo<br />

e dal Ten. Col. Donato Marasca, Direttore del Sacrario.<br />

All’evento ha anche partecipato la Fanfara diretta dal Bers.<br />

Imelio Castiglioni dell’<strong>ANB</strong> di Magenta (Milano) che ha intonato<br />

il “Canto degli Italiani”, cantato anche dai fanti piumati<br />

di Vicenza e di Magenta nonché di molti altri giunti da<br />

altre città dell’Italia settentrionale in … trasferta con i rispettivi<br />

Labari.<br />

La cerimonia è stata aperta con l’Alzabandiera e con gli onori<br />

militari resi dal picchetto in armi del 7° Bersaglieri e dalla<br />

Fanfara di Magenta. L’Alfiere ed il Medagliere Nazionale<br />

dell’Associazione hanno percorso a passo di corsa tutta la<br />

zona sacra e lo scalone d’onore sino ad inserirsi nello schieramento<br />

alla cui presenza è stata letta la motivazione della seconda<br />

Medaglia d’oro al Valor Militare conferita al 6° bersaglieri:<br />

ebbe il drammatico compito di coprire la ritirata delle<br />

truppe italiane dalla Russia, dal fiume Don al Dnieper; in<br />

11


attività associativa<br />

Ucraina, subendo gravissime perdite. Furono due mesi terrificanti<br />

di gelo e di stenti, fra il 17 dicembre 1942 e il 20 febbraio<br />

1943. Non a caso al Sacrario è presente la Bandiera della<br />

Repubblica di Ucraina, accompagnata dal Console Onorario<br />

Lorenzo De Fronzo; in onore di quei Caduti e delle loro<br />

“Gavette di ghiaccio” e di tutti i Caduti su tutti i fronti, la locale<br />

Sezione <strong>ANB</strong> con il Distretto dei Lions, il Comune di<br />

Bari ed i donatori FIDAS hanno deposto alcune corone. Contestualmente<br />

il Comandante del distaccamento del 7° bersaglieri<br />

(il reggimento, con il suo comandante Col. Domenico<br />

d’Isa e la Bandiera di guerra, è impegnato in Libano in missione<br />

di pace), il Ten. Col. Carlo Favia, ha deposto un cuscino<br />

di fiori cremisi ai piedi del monumento “Cippo del Settimo<br />

all’imbocco della Pista Rossa di Alamein”.<br />

Alla commemorazione ufficiale di quegli eventi ha provveduto<br />

il Bersagliere Col. Claudio Brunetto, Comandante il<br />

123° reggimento “Chieti” che ha ricordato i Caduti, tutti i<br />

Caduti, cioè “”tutti coloro che donarono la loro vita senza<br />

nulla pretendere in cambio, se non di cedere ai loro figli la<br />

speranza di vedere la nostra Patria unita libera, indipendente<br />

e, sia pur faticosamente, prospera! A Loro, ai Caduti per la<br />

Patria mi inchino riverente”.<br />

Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri: il Generale Vitantonio<br />

Cormio, vicecomandante della III Regione Aerea e<br />

del Presidio Militare di Bari; per il Comune, l’Assessore all’Attuazione<br />

del programma Filippo Barattolo; per la Regione,<br />

il Consigliere Peppino Longo; il Dott. Lorenzo De Fronzo,<br />

Console d’Ucraina; l’Avv. Luigi Desiati, Presidente del<br />

Distretto 108/AB dei Lions Club; il Ten. Col. Carlo Favia,<br />

Comandante il Distaccamento del 7° bersaglieri in missione<br />

di pace in Libano e il Prof. Michele De Robertis, Presidente<br />

della FIDAS Donatori Sangue. Vibranti messaggi sono stati<br />

inviati dai Gen. Benito Pochesci, Marcello Cataldi, Mario<br />

Rezzoagli e dal Col. Alfredo Terrone, tutti impegnati per i preparativi<br />

del Congresso Nazionale. Messaggi sono stati inviati<br />

anche dal Gen. C.A. Vincenzo Lops, Decano del Corpo, dal<br />

Generale Agostino Pedone, dal Generale Pilota Letterio Munafò,<br />

dal Col. Stefano Di Sarro, Comandante del 6° bersaglie-<br />

12<br />

ri e dal Libano, dal Colonnello<br />

Domenico d’Isa, Comandante<br />

del 7° bersaglieri nonché<br />

dai Bersaglieri Giorgio<br />

Verbi e Gianni Giordano. La<br />

manifestazione ha ottenuto il<br />

patrocinio del Consiglio regionale<br />

di Puglia, dell’Amministrazione<br />

provinciale di<br />

Bari e dalla civica amministrazione<br />

del capoluogo pugliese.<br />

Carlo Stragapede<br />

de “La Gazzetta del Mezzogiorno”di<br />

Bari<br />

Buscate<br />

Il 26 maggio <strong>2012</strong> è stato presentato a Buscate, nella Sala Angelo<br />

Lodi, il libro di Paola Chiesa “I Caduti e i Dispersi di Buscate<br />

nella Grande Guerra” Guardamagna Editore.<br />

Numerosi i cittadini intervenuti,<br />

i rappresentanti<br />

delle Associazioni<br />

Bersaglieri dei Comuni<br />

di: Abbiategrasso, Arconate,<br />

Busto Arsizio, Busto<br />

Garolfo, Castano Primo,<br />

Inveruno, Lonate<br />

Pozzolo, Magenta, Nerviano,<br />

Parabiago, il<br />

Consigliere Onorario<br />

Nazionale Cavaliere di<br />

Gran Croce Ambrogio<br />

Locatelli, il Consigliere<br />

Nazionale Daniele Carozzi,<br />

il Vice Presidente<br />

Provinciale di Milano<br />

Angelo Crivelli, il Consigliere Regionale Pietro Ceriotti, le<br />

autorità politiche: il Vice Presidente della Provincia di Milano,<br />

Umberto Novo Maerna, il Sindaco, il Vice Sindaco ed<br />

inoltre il Colonnello Sergio Felice Lepore, Comandante del<br />

Centro Documentale di Milano, ex Distretto Militare; il Generale<br />

Antonio Pennino, Comandante dell’Esercito Militare<br />

Lombardia; lo storico locale Giacomo Calloni, l’artista Filippo<br />

Villa. Promotore dell’iniziativa Michele Crespi, Presidente<br />

della Sezione <strong>ANB</strong> di Buscate.<br />

Si tratta di un libro frutto di un intenso lavoro di progettazione,<br />

ricerca e coordinamento svolto dall’autrice Paola Chiesa,<br />

dal cav. Michele Crespi e da alcuni cittadini buscatesi. Molto<br />

interessante è stato il lavoro di ricerca presso gli archivi comunali<br />

e presso l’ex Distretto Militare di Milano; la ricerca di<br />

documenti e foto ha visto protagonisti anche i ragazzi delle<br />

scuole buscatesi e tutti i cittadini, è stato coinvolto lo storico<br />

locale, avv. Giacomo Calloni, che ha scritto un testo inedito


attività associativa<br />

sul periodo storico in questione ed il pittore Filippo Villa ha<br />

disegnato la bellissima copertina.<br />

Ma la cosa più significativa è stata la generosità di molti cittadini<br />

e di alcuni esercizi commerciali che, insieme alle Associazioni<br />

Nazionali Bersaglieri e Combattenti e Reduci di Buscate,<br />

hanno contribuito alle spese per la stampa del libro. Il<br />

Presidente Michele Crespi, durante la presentazione ha detto:<br />

Da diversi anni pensavamo ad una pubblicazione che raccontasse<br />

la storia di quei giovani buscatesi, strappati alle<br />

loro famiglie, che partirono chiamati dalla Patria a sacrificare<br />

la loro gioventù, gettandoli dentro qualcosa di drammaticamente<br />

più grande di loro. Non vuole essere uno dei<br />

tanti libri sulla storia; questo volume è un percorso duro e<br />

doloroso sulla guerra, lo riteniamo un omaggio necessario<br />

alla memoria di coloro che vissero in prima persona il<br />

dramma della Grande Guerra, affinché possa mantenersi<br />

una seppur flebile traccia di ciò che furono. È un dovere ricordare<br />

questi avvenimenti perché nel momento in cui gli ultimi<br />

testimoni stanno sparendo è importante che le nuove<br />

generazioni abbiano la coscienza di ciò che accadde e che<br />

questo non venga dimenticato. Abbiamo pensato di rinun-<br />

ciare al Raduno per festeggiare il 25°<br />

anno di fondazione e di concentrare le<br />

nostre risorse in questa pubblicazione<br />

quale importante testimonianza messa<br />

a disposizione per le nuove generazioni<br />

e documento che rimarrà nella storia<br />

del nostro paese.<br />

Un grazie particolare al Col. Sergio Felice<br />

Lepore, Comandante del Centro<br />

Documentale di Milano per aver autorizzato<br />

la ricerca presso l’ex Distretto<br />

Militare ed infine i più sentiti e sinceri<br />

ringraziamenti vanno all’autrice, Paola<br />

Chiesa, per il suo grande impegno, ma<br />

soprattutto per la sua disponibilità, gentilezza<br />

e umanità.<br />

Il Presidente della Sezione <strong>ANB</strong><br />

Bers. Michele Crespi<br />

Castelfranco Emilia (MO)<br />

Il Bersagliere Massimo Garagnani della locale Sezione <strong>ANB</strong>,<br />

servizio militare svolto nell’11° btg. bersaglieri Caprera, le<br />

“cravatte rosse” di Orcenico (PN), ha comunicato che di prima<br />

mattina di Domenica 3 giugno <strong>2012</strong> era in jeans, con vecchia<br />

giacca della mimetica e guanti, a caricare sedie, tavoli, leggio,<br />

inginocchiatoi, tappeto etc. etc. per il suo matrimonio che doveva<br />

avvenire delle ore 11.00 a Soliera (MO) ed era stato sollecitato<br />

dalle ragazze della corale ad andare a casa a cambiarsi.<br />

Fiocchi bianchi, fiori, il coro e gli invitati. Tutto pronto per la<br />

celebrazione, ma in una insolita cornice: la chiesetta di San<br />

Michele di Soliera era inagibile, così parroco e sposi, Massimo<br />

Garagnani e Fiorenza Franchini che si erano conosciuti a<br />

Medjugorje due anni prima, avevano deciso di celebrare la<br />

cerimonia all’Hotel Marchi,nello spazio all’aperto, ceduto<br />

gratuitamente. Il terremoto è anche questo: la voglia di continuare<br />

e di non fermare la felicità delle persone;.nei loro occhi<br />

la determinazione di chi si vuole bene!<br />

Nella foto di famiglia gli sposi accompagnati dal reduce Mario<br />

Righi del Btg. Zara<br />

13


attività associativa<br />

Castellazzo Bormida (AL)<br />

Nella mitica atmosfera del Santuario della Madonnina dei<br />

Centauri il 25 Aprile <strong>2012</strong> è stato benedetto il Labaro della<br />

nuova Sezione Bersaglieri intitolata al Cap. Maggiore Bersagliere<br />

Ernesto Moccagatta, Cavaliere di Vittorio Veneto, decorato<br />

di Croce di Guerra nella 1° Guerra Mondiale. Alla presenza<br />

della Madrina, la nipote Sig.ra Monica Moccagatta, il<br />

Labaro è stato benedetto da Sua Eminenza il Cardinale Versaldi<br />

Giuseppe, Presidente della Prefettura degli Affari Economici<br />

della Santa Sede, già Vescovo di Alessandria, e per 13<br />

anni Vicario Generale della Diocesi di Vercelli. Alla cerimonia,<br />

forse unica nel suo genere, hanno partecipato: il Generale<br />

Benito Pochesci, Presidente Nazionale Onorario; il Presidente<br />

Interregionale Nord Italia, Generale Ennio Betti; il Presidente<br />

Regionale Piemonte Giuseppe Serpetti; il Consigliere<br />

Nazionale Paolo Porreca; i Presidenti Provinciali di Alessandria,<br />

Asti e Torino e i Consiglieri Regionali. Tanti Labari,<br />

tantissimi i Bersaglieri e molti cittadini hanno onorato la manifestazione<br />

insieme a diversi rappresentanti delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma. Gli squilli della bravissima<br />

Fanfara di Asti diretta dal Capofanfara Giancarlo Macario,<br />

hanno dato inizio alla manifestazione ed hanno accompagnato<br />

gli onori alla Bandiera e la benedizione del Labaro. Dopo<br />

la benedizione, alla sfilata fino al Comune sotto gli occhi<br />

increduli dei cittadini hanno partecipato oltre alle Autorità civili<br />

con in testa il Sindaco Dott. Domenico Ravetti, l’Assessore<br />

Regionale Ugo Cavallera, il Consigliere Provinciale<br />

Dott. Ferraris, il Vice Sindaco Dott. Boidi, il Comandante<br />

della Stazione CC Mar. Magg. Salvatore Martinez, il Comandante<br />

della Polizia Municipale Dott. Claudio Giriboldi ed il<br />

neo Presidente della Sezione <strong>ANB</strong> Silvano Magarotto. Da<br />

vanti al Comune la Fanfara si è esibita in un avvincente ed<br />

esaltante carosello musicale che ha coinvolto tutti fino a che<br />

le Autorità hanno raggiunto il salone comunale per lo scambio<br />

dei doni e la consumazione di un grandioso rinfresco.<br />

Dalla relazione del Presidente<br />

Silvano Magarotto<br />

14<br />

Cava dei Tirreni (SA)<br />

Attorniato da parenti ed amici e, non potevano mancare gli<br />

ex Bersaglieri della Sez. “Marcello Garzia” di Cava de’ Tirreni,<br />

ha festeggiato le nozze d’Oro il Vice Presidente<br />

Bers.Antonio D’Amato con la Sua consorte Sig.ra Maria Senatore.<br />

Alle felicitazioni di tutti i presenti si sono uniti i Veci<br />

della Sez. <strong>ANB</strong> di Cava con un brindisi di auguri per le nozze<br />

di diamante.<br />

Castellucchio (MN)<br />

Il 24 giugno <strong>2012</strong>, una rappresentanza della locale Sezione<br />

<strong>ANB</strong>, guidata dal Presidente Tabai, si è recata a Calmasino di<br />

Bardolino (VR) per partecipare ad una nobile iniziativa del<br />

locale Gruppo Alpini tesa a raccogliere fondi per i terremotati<br />

dell’Emilia.<br />

Nel corso del pranzo cui hanno partecipato oltre un centinaio<br />

di persone, i bersaglieri Castellucchiesi hanno orgogliosamente<br />

voluto contribuire con una offerta che è stata consegnata<br />

al presidente della Sezione Alpini, Paolo Zappolla,<br />

suggellando così un rapporto di amicizia tra i due corpi. Alla<br />

raccolta ha partecipato anche la Sezione <strong>ANB</strong> Baldo Garda<br />

con il Presidente e l’intero Consiglio Direttivo.


attività associativa<br />

Certaldo (FI))<br />

Monumento al Bersagliere<br />

Su suggerimento del “fanfarone” della Fanfara di Firenze,<br />

Iuri Volpini, certaldese di nascita, il Consiglio di Sezione<br />

aveva pensato di dedicare un monumento al ventenne volontario<br />

Bers. Aldo Marzi (M.A.V.M.) caduto in Africa settentrionale,<br />

anche lui certaldese, e la proposta, accettata e sponsorizzata<br />

con entusiasmo dal sindaco di Certaldo, dott. Andrea<br />

Campinoti e da tutto il consiglio comunale, veniva accettata<br />

e opportunamente modificata perché il monumento<br />

fosse dedicato “Ai Bersaglieri Caduti” così che comprendesse<br />

altri valorosi “piumati” originari della zona.<br />

Dulcis in fundo, l’opera sarebbe stata realizzata ed offerta dal<br />

notissimo scultore, nativo di Melfi ma residente in toscana,<br />

Giuseppe Caselle che per fortunata combinazione è anche il<br />

capo fanfara della Sezione di Firenze, intestata, guarda caso,<br />

allo stesso Eroe. Meglio di così! Dobbiamo poi all’intelligente<br />

lavoro di organizzazione e coordinamento della gentile<br />

Signora Sandra Restivo, segretaria del Sindaco, degli assessori<br />

certaldesi e del consiglio della Sezione <strong>ANB</strong> se in<br />

tempi ragionevoli, siamo giunti all’attesissima meta.<br />

Il bassorilievo in marmo, incastonato in un manufatto in mattoni<br />

a faccia vista, è stato collocato nei giardini comunali, in<br />

V.le Matteotti: rappresenta un bersagliere con cappello piumato<br />

con sullo sfondo una Fanfara che corre sulle onde di un<br />

vessillo che la sorregge. Il bersagliere ha un sorriso amaro<br />

che rispecchia lo stato d’animo di chi vede deteriorarsi quel<br />

modo di sentirci tutti fratelli d’Italia” in una terra che sempre<br />

più spesso viene chiamato “paese” e in una nazione che prima,<br />

ora e sempre, per quel bersagliere e per tutti i bersaglieri<br />

d’Italia è la Patria.<br />

Il 27 maggio <strong>2012</strong>, in Certaldo è stato inaugurato il Monumento<br />

dedicato ai bersaglieri con cerimonie che hanno avuto<br />

inizio sulle note della Fanfara di Firenze con Labaro, diretta<br />

dal capo fanfara Bers. Giuseppe Caselle, alla presenza del:<br />

Presidente della Sez. Bers. Vittorio Corsagni con il gruppo<br />

della protezione civile <strong>ANB</strong> di Firenze; il Gonfalone del Comune<br />

di Certaldo, la Società di Volontariato e tutte le autorità<br />

civili, militari e religiose. Per l’<strong>ANB</strong> erano presenti: il<br />

Pres. Interr. Bers. Comm. Roberto Giannursini; il Pres. Reg.<br />

Bers. Cav. Alfio Coppi; il Pres. Prov. Bers. Cav. Lino Calore<br />

ed in rappresentanza del Presidente Nazionale, Bers. Generale<br />

Marcello Cataldi, il Consigliere Nazionale Franco Novembri.<br />

Una nutrita rappresentanza di Sezioni toscane dell’<strong>ANB</strong><br />

con Labaro e scorte è stata inserita nello schieramento<br />

che dopo la deposizione di una corona e gli onori ai Caduti<br />

presso il Sacello in piazza della Libertà è tornata in piazza<br />

Boccaccio, dove ha sede il Comune. Il concerto offerto dalla<br />

Fanfara è stato molto gradito ed apprezzato dai numerosi cittadini,<br />

incuriositi e felici della sua presenza in città. Celebrata<br />

la S. Messa nella chiesa di S. Tommaso Apostolo, officiata<br />

da don Cristian Meriggi che nell’omelia ha manifestato la<br />

sua simpatia per i bersaglieri, ha avuto inizio la sfilata per<br />

raggiungere il Monumento ove il Consigliere della Sezione<br />

<strong>ANB</strong> di Firenze, Bers. Cav. Gabriele Berlincioni ha presentato<br />

le Autorità fra le quali il Sindaco, dott. Campinotti, che<br />

con enfasi riconoscente, anche a nome dell’intero Consiglio<br />

comunale, ha ringraziato la Sezione <strong>ANB</strong> di Firenze per aver<br />

dato loro l’opportunità di realizzare il Monumento e, fra moltissimi<br />

applausi, lo ha scoperto. Dopo la benedizione di Don<br />

Meriggi, gli onori ai Caduti sono stati cadenzati dalla Fanfara<br />

ed accompagnati dagli interventi delle autorità della <strong>ANB</strong>;<br />

il Pres. Interr. Bers. Comm. Roberto Giannursini, ha tracciato<br />

in sintesi la storia dei “fanti piumati”, seguito dal pres. Regionale<br />

Bers. Cav. Alfio Coppi, dal Consigliere naz. Bers.<br />

Cav. Franco Novembri e dal Pres. della Sezione <strong>ANB</strong> fiorentina<br />

Bers. Vittorio Corsagni che ha consegnato, al Sindaco<br />

un crest della Sezione ed una copia del volume Dal Mincio al<br />

Don di Tramonti con una medaglia ricordo, offerta anche alle<br />

autorità intervenute. Di peso ed enfasi la descrizione dell’opera<br />

che l’autore del Monumento, il Capo Fanfara Bers.<br />

Giuseppe Caselle ha sciorinato mettendo a nudo tutta la sua<br />

passione artistica e bersaglieresca; il suo discorso, ha suscitato<br />

sentimenti di intensa commozione.<br />

Dopo la cerimonia una bella struttura ha accolto gli invitati al<br />

pranzo cremisi, organizzato dalla infaticabile, ormai bersagliera<br />

convinta, la Signora Sandra Restivo, insuperabile!<br />

Dalla Relazione di Sergio Cappelletti<br />

su richiesta del Presidente della Sez. di Firenze<br />

Vittorio Corsagni<br />

Colleferro (RM)<br />

Inaugurato il Labaro sezionale<br />

Dopo la recente ricostituzione della locale Sezione <strong>ANB</strong> lo<br />

scorso 2 marzo si è svolta la prima cena sociale per il tesseramento<br />

<strong>2012</strong> e l’inaugurazione del nuovo Labaro alla presenza<br />

di oltre quaranta soci. Il Presidente Mauro Conti, il suo vice<br />

Piero Ciucci, il Segretario Alfredo Coluzzi e tutto il Consiglio<br />

Direttivo al completo con il consigliere Antonio Rossi<br />

anche rappresentante dell’Amministrazione Comunale, alla<br />

presenza del Presidente regionale Gen. Ottavio Renzi,del<br />

15


attività associativa<br />

suo vice Luciano Pasquali e del consigliere regionale Col.<br />

Anacleto Romani al suono della “Marcia d’Ordinanza” eseguita<br />

dai soci “fanfaroni” hanno proceduto all’inaugurazione<br />

del nuovissimo Labaro sezionale. Nel corso del convivio,<br />

tra una marcia e l’altra, sono stati evidenziate le finalità che<br />

intende perseguire la Sezione ed è stato distribuito il programma<br />

dell’attività sociale <strong>2012</strong> sottolineandone la data del<br />

Raduno Nazionale al quale il Presidente ha invitato a partecipare<br />

in massa senza però trascurare gli altri appuntamenti<br />

cremisi.<br />

La serata ha volto al termine con la cerimonia conclusiva al<br />

suono del Silenzio fuori ordinanza, della Marcia Flik-Flok”<br />

e dell’Inno Nazionale cantato in coro in piedi con l’auspicio<br />

di inaugurare quanto prima i locali della nuova sezione <strong>ANB</strong>.<br />

Per iscrizioni e informazioni, tutti i bersaglieri e i professori<br />

di “ottoni”, anche dei dintorni possono contattarci ai numeri:<br />

388-8032573; 347-7552952 o all’e-mail colleferro@bersaglierilazio.net<br />

Dalla relazione del Presidente di Sezione<br />

Bers. Mauro Conti<br />

16<br />

Comacchio<br />

Domenica 24 giugno per celebrare il 176° di fondazione del<br />

Corpo si sono dati appuntamento a Comacchio le rappresentanze<br />

delle Sezioni <strong>ANB</strong> di Argenta, Cento, Copparo, Consandolo<br />

e Ferrara ed una nutrita presenza di fanti piumati di<br />

Comacchio cui faceva bella cornice la gentile presenza in divisa<br />

del gruppo femminile della “Natale Cavalieri” con striscione.<br />

La cerimonia ha avuto luogo presso il Piazzale Caduti<br />

per la Pace dove sorge il monumento ai “Bersaglieri di tutti<br />

i tempi” inaugurato nel 2004 con un’indimenticabile Raduno<br />

Interregionale.<br />

Alla presenza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma<br />

e delle Autorità convenute tra le quali: il Colonnello Roberto<br />

Catapano dell’Aeronautica Militare di Ferrara; il<br />

S.Ten dei Carabinieri Andrea Coppi, Comandante del Nucleo<br />

Operativo Radiomobile della Compagnia CC di Comacchio;<br />

il Ten. Federico Moca Comandante della Tenenza<br />

di Finanza ed il M.llo Aiut. Antonio Paradiso Comandante<br />

della stazione carabinieri di Comacchio nonché dell’Ispettore<br />

della Polizia Municipale Davide Cavalieri, sulle note


attività associativa<br />

dell’Inno di Mameli si è proceduto all’alza bandiera da parte<br />

del Bers. Cav. Armando Folegatti e a seguire al suono del<br />

“ Piave” la deposizione di una corona ai Caduti portata dai<br />

Bersaglieri Cav. Antonio Girolimetto e Sergio Bellotti.<br />

L’Amministrazione Comunale era rappresentata dal Vice<br />

Sindaco Denis Fantinuoli e dall’Assessore alla Cultura<br />

D.ssa Alice Carli. Per l’<strong>ANB</strong> erano presenti: il Consigliere<br />

Nazionale Comm. Camillo Ferroni ed il presidente Provinciale<br />

di Ferrara Michele Rocchi. È seguita la S. Messa celebrata<br />

da Don Mauro Paoluzzi Cappellano militare dell’Aeronautica<br />

di Ferrara e già Cappellano al 6° reggimento bersaglieri<br />

in Bologna.<br />

Dopo la Santa Messa e la lettura della Preghiera del Bersagliere<br />

da parte del consigliere della Sezione di Comacchio<br />

Bers. Valentino Menegale, un breve intervento di saluto del<br />

Vice Sindaco, e successivamente ha preso la parola il Presidente<br />

provinciale <strong>ANB</strong> di Ferrara Michele Rocchi che ha ricordato<br />

il 176° di vita del nostro Corpo, la tradizione e la sua<br />

gloriosa epopea. Al termine della cerimonia non poteva<br />

mancare il tradizionale saluto alle Autorità presenti al “passo<br />

di corsa” che nonostante il caldo afoso ha visto la partecipazione<br />

entusiastica di un nutrito gruppo di bersaglieri con<br />

in testa il Presidente Provinciale Rocchi. Ha fatto poi seguito<br />

il pranzo sociale presso il ristorante “La pescheria” dove<br />

si sono potute gustare le prelibatezze lagunari, prima fra tutte<br />

la famosa anguilla di Comacchio. Nel pomeriggio infine,<br />

la cerimonia dell’ammaina bandiera ed un ringraziamento<br />

particolare al Consigliere di Sezione Lino Lazzari che con il<br />

proprio impianto di amplificazione sonora ha sopperito magistralmente,<br />

in tutte le fasi della cerimonia, all’assenza della<br />

fanfara.”<br />

Pier Giuseppe Gelli<br />

Feltre (BL)<br />

Centa Luigi presidente della locale Sezione <strong>ANB</strong> è lieto di<br />

presentare ai bersaglieri suo nipote Samuel Seni di Luca e<br />

Centa Martina che qui vediamo con il nonno, già dell’8°rgt e<br />

lo zio/padrino Ivan Centa dell’11°rgt.<br />

Il piccolo Samuel è stato battezzato da don Claudio Centa,<br />

assistente spirituale della Sezione <strong>ANB</strong> e dovrebbe avere tutti<br />

i crismi per indossare fra qualche anno le Fiamme Cremisi.<br />

Latina<br />

Il messaggio del Prefetto di Latina, in occasione della celebrazione<br />

del 2 giugno, festa della Repubblica, ha reso<br />

omaggio alle vittime del terremoto in Emilia e al grave lutto<br />

che ha colpito l’Associazione Nazionale Carabinieri di<br />

Aprilia per le vittime del grave incidente stradale. Un’occasione<br />

irrinunciabile per introdurre le nuove generazioni al<br />

sacrificio del popolo italiano che portò alla nascita della<br />

Repubblica il 2 giugno 1946, ma anche e soprattutto l’occasione<br />

solenne per onorare le vittime delle stragi che hanno<br />

ferito il Paese e la comunità pontina: il terremoto in Emilia<br />

che non ha cancellato il dolore per la scomparsa dei carabinieri<br />

in congedo di Aprilia, tragicamente scomparsi nell’incidente<br />

stradale mentre raggiungevano il Raduno Nazionale<br />

dell’ANC.<br />

Nella foto il Prefetto di Latina dr. D’Acunto con il tricolore e lo<br />

stemma ANVGD<br />

Per questo il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto non ha<br />

voluto rinunciare ai festeggiamenti improntati all’insegna<br />

della sobrietà che il 2giugno si sono celebrati come è tradizione<br />

in piazza della Libertà a Latina: “Sessantasei anni fa,<br />

con una scelta rivelatasi matura e lungimirante, siamo riusciti<br />

ad edificare una Repubblica permeata dai principi di<br />

democrazia, libertà e uguaglianza”. Il Prefetto ha poi concluso<br />

con la commemorazione delle vittime pontine, un’ occasione<br />

per ricordare quei cittadini che con il loro impegno<br />

nei diversi campi del volontariato, delle professioni e della<br />

cultura si sono distinti per meritare un riconoscimento da<br />

parte della comunità nazionale.<br />

17


attività associativa<br />

Marostica (VI)<br />

Le foto rappresentano due servizi che la giovanissima<br />

Fanfara “ Luigi Imelio” ha svolto:<br />

- il primo alla festa della locale Sezione <strong>ANB</strong><br />

del 1° Aprile <strong>2012</strong> con la gentile partecipazione<br />

delle Sezioni limitrofe di Bassano del Grappa,<br />

Rosà, Tezze sul Brenta e Cartigliano, presenti<br />

con i propri Labari, quelli delle Associazioni<br />

Combattentistiche e naturalmente dell’Amministrazione<br />

Comunale, con il Sindaco, Rag. Gianni<br />

Scettro e l’Assessore<br />

alla Cultura, Riccardo<br />

Bonan;<br />

- il secondo, è il servizio<br />

svolto domenica 24<br />

Giugno <strong>2012</strong> per la<br />

commemorazione al<br />

Caduti sul M. Pasubio,<br />

ove la Cerimonia si è<br />

svolta ai piedi dell’Ossario,<br />

che raccoglie le<br />

spoglie di oltre 5.000<br />

Caduti. Vi erano presenti<br />

numerose Autorità,<br />

dal Sindaco al<br />

Prefetto di Vicenza e la<br />

Fanfara Bersaglieri “<br />

L. Imelio “ di Marostica, ha reso gli onori alla Bandiera<br />

della Città di Vicenza ed al Gonfalone della Cttà di Bassano<br />

del Grappa, decorati di due M.O.V.M.<br />

Hanno avuto l’onore di partecipare all’alzabandiera e alla<br />

deposizione di due Corone ai Caduti le numerose Associazioni<br />

Combattentistiche d’Arma e anche il Ministro degli<br />

Interni Anna Maria Cancellieri, che ha voluto ringraziare la<br />

prestazione della smagliante ed effervescente Fanfara con<br />

un’informale foto ricordo.<br />

Dalla relazione<br />

di Fabio Tafferini<br />

18<br />

Meolo (VE)<br />

La locale Sezione <strong>ANB</strong> è lieta di portare la testimonianza<br />

del Raduno Provinciale tenutosi nella ridente cittadina il<br />

20 maggio <strong>2012</strong>, invasa da una massiccia partecipazione di<br />

Labari da ogni dove, ben 46!! più 2 del Friuli che con orgoglio<br />

bersaglieresco abbiamo contato ed apprezzato. All’evento<br />

hanno partecipato le rappresentanze delle Associazioni<br />

d' Arma del territorio, con Labari e bandiere, ben 16!<br />

Il Vecchio medagliere regionale ha sfilato insieme al nuovo<br />

Medagliere provinciale alla sua prima uscita, quest’ultimo benedetto<br />

durante la S. Messa nella Chiesa di Meolo. È stata<br />

inaugurata una figura al Bersagliere davanti alle autorità presenti<br />

(Sen. Bers. Gen. Ramponi, Gen. Pino, Comandante Militare<br />

Alta Italia, Gen. Vicini, Consigliere onorario nazionale,<br />

il Sindaco di Meolo Dott. Michele Basso, rappresentanti dei<br />

Comuni vicini, della Provincia e della Regione, nonché il Pres.<br />

Reg. <strong>ANB</strong> Veneto Cav. Bers Antonio Bozzo, il Pres Prov. <strong>ANB</strong><br />

Bers. Tonetto Ottaviano e il Presidente della locale sez <strong>ANB</strong><br />

Bers.Visentin Arturo). Gli organizzatori<br />

desiderano ringraziare sentitamente<br />

tutti i Bersaglieri intervenuti<br />

ed in particolare: i rappresentanti<br />

delle Associazioni d' Arma; il<br />

Bers. Cav. Antonio Bozzo per l'<br />

aiuto dato come speaker e come organizzatore<br />

insieme al Bersagliere<br />

Peruzzi; la Fanfara di San Donà di<br />

Piave e la Pattuglia ciclisti. Al rancio<br />

cremisi erano presenti ben 330<br />

Bersaglieri e simpatizzanti che in<br />

allegria hanno chiuso un raduno<br />

splendidamente riuscito.


attività associativa<br />

Milano - Suzdal<br />

In occasione del recente viaggio in Russia, il gruppo ANUP-<br />

SA(Associazione Nazionale Ufficiali Provenienti dal Servizio<br />

Attivo) di Milano, dopo aver fatto una leggera deviazione<br />

dal programma previsto, ha reso omaggio, nel cimitero di<br />

Suzdal, agli 819 militari italiani di ogni grado, deceduti nel<br />

corso della loro prigionia durante la 2^ Guerra Mondiale ed<br />

ivi ricordati da una lapide sulla quale compare nitida la scritta<br />

“qui riposano caduti italiani”. Un minuto di raccoglimento<br />

e la lettura della preghiera del Bersagliere, letta dal Bers.<br />

Generale, Salvatore Musella, promotore dell’iniziativa,<br />

nonché Presidente della Sezione bersaglieri “Luciano Manara”<br />

di Milano, ha concluso la breve ma significativa cerimonia,<br />

integrando il nostro viaggio con qualcosa di veramente<br />

importante e certamente impossibile da dimenticare.<br />

Bers. Col. Giordano PAVAN<br />

Noale (VE)<br />

Il 3 giugno <strong>2012</strong> in Cappelletta di Noale sono stati commemorati<br />

289 militari italiani sepolti nel locale Cimitero, deceduti<br />

nel corso della I Guerra Mondiale dopo il 9 novembre<br />

1917; erano stati ricoverati nel locale Ospedale da campo situato<br />

nella Villa Sailer morirono e furono sepolti nel Cimite-<br />

ro Militare annesso<br />

a quello civile<br />

di Cappelletta.<br />

Il cimitero, abbandonato<br />

nel corso<br />

degli anni, è stato<br />

restaurato da AS-<br />

SOARMA di<br />

Noale e dalla locale<br />

Sezione <strong>ANB</strong>.<br />

Alla cerimonia<br />

hanno partecipato<br />

autorità civili e<br />

militari ed è stata molto apprezzata la partecipazione del Generale<br />

Vezio Vicini, ricordato da tutti come un prode bersagliere<br />

e quella del presidente regionale <strong>ANB</strong>, Bers. Cav. Antonio<br />

Bozzo, grande regista<br />

della manifestazione, insieme<br />

al Consigliere Regionale<br />

Roberto Peruzzi ed al Presidente<br />

Provinciale Ottaviano<br />

Tonetto.<br />

Numerosi i Labari delle varie<br />

Associazioni Combattentistiche<br />

e d’Arma della Provincia<br />

di Venezia e veramente<br />

tanti i bersaglieri della Provincia<br />

di Treviso che hanno<br />

applaudito l’intervento del<br />

Sindaco Dr. Michele Celeghin<br />

che ha evidenziato la<br />

grande coesione tra le Associazioni d’Arma della città ed<br />

anche il Generale Vicini ha rilevato il grande spirito bersaglieresco<br />

e il continuo e costante senso di appartenenza che<br />

contraddistingue le cerimonie e i raduni bersagliereschi locali<br />

ed ha ricordato gli esaltanti momenti trascorsi al III battaglione<br />

Bersaglieri.<br />

A fine cerimonia bersaglieri e Labari<br />

hanno sfilato a passo di corsa.<br />

Dalla relazione del Presidente<br />

Bers. Cap. Pezzuto Dr. Luigi<br />

Pienza (SI)<br />

Domenica 11 marzo <strong>2012</strong>, nell’ambito<br />

dei festeggiamenti per il 150° anniversario<br />

dell’Unità d’Italia, ha avuto luogo<br />

il 1° Raduno Interprovinciale Bersaglieri<br />

cui hanno partecipato le Fanfare<br />

di Siena e Montevarchi e le rappresentanze<br />

di molte Sezioni Toscane nonché<br />

delle Associazioni Combattentistiche<br />

locali. Alla presenza del Sindaco di<br />

Pienza Fabrizio Fé, del Presidente Interregionale<br />

Comm. Roberto Giannur-<br />

19


attività associativa<br />

sini, del Presidente Regionale<br />

Cav. Alfio Coppi,<br />

del neoeletto Presidente<br />

Provinciale Enzo Marini e<br />

del Presidente della locale<br />

Sezione <strong>ANB</strong>, Adriano<br />

Sacchi, sono state deposte<br />

le Corone ai Caduti di<br />

Pienza e della frazione di<br />

Monticchiello.<br />

Nella splendida cornice<br />

della piazza del Comune,<br />

alla presenza delle Autorità<br />

sono stati inoltre consegnati<br />

riconoscimenti a<br />

bersaglieri non più giovanissimi<br />

ed è stato ricordato<br />

il Bersagliere Stelio<br />

Bonifazi recentemente scomparso.<br />

Regione Lombardia<br />

La solidarietà dei Bersaglieri Lombardi a favore dei terremotati<br />

dell’Emilia e Lombardia (basso mantovano) ha iniziato<br />

a muovere i suoi primi passi ed agli inizi di luglio <strong>2012</strong><br />

il loro operato si è reso<br />

utile alle popolazioni<br />

in un contesto<br />

di ufficialità sancito<br />

attraverso le organizzazioni<br />

preposte a<br />

tale gestione. La Presidenza<br />

Regionale<br />

ha organizzato per<br />

lunedì 9 luglio la partenza<br />

della prima colonna<br />

<strong>ANB</strong> Lombardia<br />

composta da un<br />

bilico, offerto da una<br />

grossa ditta di trasporti<br />

su interessamento<br />

del Bers. Co-<br />

20<br />

lombo Alessandro e da un furgone con generi di prima necessità<br />

per il Comune di Finale Emilia con alcuni automezzi<br />

e con il personale di servizio a bordo. La colonna era guidata<br />

dal Presidente della Sezione <strong>ANB</strong> di Ghedi (BS), Trivella<br />

Eugenio e, delegato dal sottoscritto, dal Consigliere<br />

Regionale Poli Danilo che con i bersaglieri della sua Sezione<br />

ha organizzato la raccolta del materiale fino a riempire oltre<br />

170 scatoloni; il Presidente della Sezione <strong>ANB</strong> di Seriate<br />

(BG), Bers. Antonello Zucchinali, in qualità di responsabile<br />

del gruppo di Protezione Civile <strong>ANB</strong> di Seriate, ha<br />

provveduto allo scarico in mattinata del bilico nel magazzino<br />

comunale di Finale Emilia mentre il furgone, su indicazione<br />

delle autorità locali, è stato scaricato presso la tendopoli<br />

allestita nel campo sportivo di S.Antonio frazione di<br />

Novi di Modena direttamente agli aventi bisogno. Per il futuro<br />

sono previste altre consegne che di volta in volta verranno<br />

concordate con le autorità di altri luoghi colpiti dal sisma.<br />

La Presidenza Regionale renderà conto nel minimo<br />

dettaglio di quanto effettuato, riportando la fonte e la destinazione<br />

di ogni contributo con tutte le specifiche del caso.<br />

Ringrazio coloro che hanno creduto in questo impegno e coloro<br />

che vorranno crederci.<br />

Il Presidente Regionale<br />

Bers. Valter Mazzola


attività associativa<br />

Roma<br />

Il Labaro dell’Associazione Nazionale Bersaglieri alla cerimonia<br />

relativa alla giornata del Decorato recentemente celebrata<br />

sull’Altare della Patria.<br />

La conferenza sulla Campagna di Russia del Secondo Conflitto<br />

Mondiale, svoltasi mercoledì 23 maggio u.s. ha emotivamente<br />

coinvolto i partecipanti sui quei tragici fatti bellici.<br />

Nella splendida e suggestiva cornice del Salone d’Onore del<br />

Museo Storico dei Granatieri di Sardegna, il Presidente di<br />

ASSOARMA Gen. Mario Buscemi, introducendo gli oratori<br />

ha sottolineato come anche in questa occasione per ricor-<br />

dare il 70° anniversario della Guerra di Russia, ASSOAR-<br />

MA ha voluto stimolare la presenza delle varie Associazioni<br />

d’Arma a manifestazioni e attività di interesse comune.<br />

Il Colonnello Antonino Zarcone, Capo Ufficio Storico dello<br />

SME e il Ten. Col. Fabrizio Giardini, Capo Sezione dello stesso<br />

Ufficio, hanno illustrato gli interessanti aspetti storici e le<br />

strategie militari del conflitto nonché le vicende umane dei nostri<br />

soldati nei campi di concentramento. La Signora Anna<br />

Maria Sambuco, Presidente dell’Associazione culturale Stella<br />

Errante, ha sottolineato che la sua Associazione è sempre più<br />

sensibile ad organizzare varie iniziative rivolte a far conoscere<br />

sempre meglio la nostra storia passata per capire il nostro<br />

presente, sensibilizzando, in maniera particolare, il mondo<br />

giovanile alle tematiche della nostra storia più recente.<br />

Ruvo di Puglia<br />

Tripudio bersaglieresco<br />

Il 31 Marzo <strong>2012</strong> resterà nella storia dei cittadini di Ruvo, del<br />

bersaglierismo pugliese e delle Associazioni d’Arma di terra<br />

di Bari una data memorabile; la locale Sezione <strong>ANB</strong> S. Ten.<br />

Cleto Berardi, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale,<br />

ha concentrato nella giornata la conclusione delle<br />

celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e programmato<br />

una serie di manifestazioni nel decennale della costituzione<br />

della locale Sezione Bersaglieri e della triennale ricorrenza<br />

del ripristino della Statua della Vittoria al Monumento ai<br />

Caduti di Ruvo: celebrazioni che hanno profondamente inciso<br />

nell’animo e nelle coscienze cittadine il senso dell’amore<br />

di Patria e del bersaglierismo.<br />

Per questo, non a caso, il 31 Marzo <strong>2012</strong> ha visto la grande<br />

partecipazione del popolo ruvese ed in primis, degli alunni e<br />

dei docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado che hanno<br />

accolto con vivo entusiasmo l’evento. La presenza di oltre<br />

mille studenti ha fatto sì che le Fanfare di Toritto e di Orsara<br />

di Puglia salutassero nelle scuole i ragazzi, portando così<br />

quella ventata di calore umano e di entusiasmo che solo i Bersaglieri<br />

sanno infondere; lo sviluppo degli eventi non si è li-<br />

21


attività associativa<br />

mitato a questi aspetti, ma ha avuto un rilievo eccezionale<br />

con il Raduno Provinciale <strong>ANB</strong> di Bari: l’Alzabandiera al<br />

mattino in Piazza Bovio seguita dalla celebrazione eucaristica<br />

e dalla benedizione del nuovo Labaro provinciale dedicato<br />

al Bers. Cap. Tortora alla presenza della famiglia, di Autorità<br />

Civili e Militari e del Consigliere Nazionale <strong>ANB</strong>, Bers.<br />

Antonio Epifania in rappresentanza del Presidente Nazionale<br />

Generale Cataldi.<br />

La seconda parte della giornata è stata caratterizzata da un<br />

momento commovente ed esaltante sul piano umano e su<br />

quello dei valori della Patria e della Pace; infatti, oltre alla<br />

folta presenza dei Labari delle Sezioni Bersaglieri della Provincia<br />

di Bari, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma<br />

e agli alunni delle scuole, è stata posta in Largo S. Angelo<br />

la “Prima Pietra” del Monumento al Bersagliere e ai Caduti<br />

di Nassiriya. Il Monumento è stato illustrato con entusiasmo<br />

dal Presidente della Sezione Bersaglieri di Ruvo, Ferdinando<br />

Damiani che ha partecipato alla posa della prima pie-<br />

22<br />

tra insieme ai genitori del Maresciallo De Trizio, nato nella<br />

vicina cittadina di Bisceglie e caduto a Nassiriya. La giornata,<br />

così ricca di momenti importanti, si è conclusa con gli interventi<br />

celebrativi in Piazza Matteotti e con l’Ammainabandiera<br />

del lunghissimo striscione tricolore posto sulla facciata<br />

del Palazzo di Città, seguita dalla degustazione di una gigantesca<br />

torta tricolore confezionata per l’occasione dai pasticcieri<br />

locali. I Bersaglieri Ruvesi orgogliosi e soddisfatti<br />

ringraziano coloro che hanno partecipato ed hanno contribuito<br />

alla ottima riuscita della manifestazione!<br />

Grazie anche a chi doveva e poteva esserci!<br />

Dalla relazione del Presidente<br />

Salerno<br />

Corre veloce con le piume al vento<br />

e nei cuori ispira tanto sentimento<br />

con ardore corre veloce<br />

e la gente la incita a gran voce<br />

a passo veloce e con ardore<br />

ispira sentimento d’amore<br />

che vada di corsa o di passo<br />

per i bambini è sempre uno spasso<br />

quando suona l’inno nazionale<br />

nel cuore un tremito t’assale<br />

sotto l’egida del maestro Martino<br />

ogni suonata diventa divina<br />

al suon dell’alza bandiera<br />

ogni nota diventa una preghiera<br />

col suo fare distinto e compito<br />

le sue musiche vivranno all’infinito<br />

e sulle note di oggi e di ieri<br />

il pensiero va a “Tonino Scrimieri”.<br />

Salvatore De Feo ‘2011<br />

San Felice sul Panaro<br />

Il Bersagliere Rocco Paltrinieri, Presidente della Sezione <strong>ANB</strong>,<br />

ha fatto pervenire una lettera di ringraziamento che volentieri riproduciamo<br />

nella pagina accanto.


attività associativa<br />

San Pietro Vernotico (BR)<br />

Lo scorso 6 giugno è entrato a far parte della numerosa famiglia<br />

cremisi Filippo, primogenito del Bersagliere Pecoraro<br />

Luca, Presidente della locale Sezione <strong>ANB</strong>. A lui ed alla Signora<br />

Antonietta auguri di vero cuore da tutti i soci della Sezione<br />

<strong>ANB</strong> e della Regione Puglia.<br />

Terracina<br />

Il 15 maggio l’Associazione ANVGD ha partecipato con i<br />

reduci Pavazza, Simoneschi e l’Alfiere, all’inaugurazione e<br />

benedizione del Monumento con stele in bronzo, dedicata al<br />

Bersagliere Agostino Quartulli, nato a Terracina il 29 dicembre<br />

1919, caduto valorosamente sul monte Sopolj in<br />

Croazia, il 24 luglio 1942 e ai Caduti del Battaglione Bersaglieri<br />

“Zara”.<br />

Il Presidente dell’<strong>ANB</strong> con due Bersaglieri presenti<br />

alla Commemorazione<br />

Hanno preso la parola: il Sindaco di Terracina Procaccini ed<br />

il Generale Cataldi, Presidente dell’<strong>ANB</strong>; il Presidente della<br />

Provincia Cusani; il Generale Lops; il Generale.Elio Ricciardi<br />

ed il Sen. Lucio Toth. Nel suo discorso il Presidente<br />

Cusani ha ricordato che la storia militare di Agostino Quartulli<br />

è stata ricostruita grazie al contributo della signora Benedetta<br />

Fiorillo, una delle due nipoti del coraggioso ufficiale<br />

terracinese e da Rino Mioni, icona del Battaglione Bersaglieri<br />

“Zara” che, nonostante la prigionia nelle carceri naziste<br />

prima, in quella slava del famigerato campo di Borovnica poi<br />

e di una severa malattia oggi, si arrende alle lacrime solo<br />

quando la malinconia dei giorni di festa lo porta a recitare<br />

uno per uno i nomi dei suoi 70 e passa amici e commilitoni<br />

caduti nei teatri in cui i Bersaglieri Zaratini furono impiegati.<br />

“Faceva un caldo terribile e la sete era indescrivibile quel<br />

24 luglio del 1942” annota in un breve dattiloscritto Bruno<br />

Del Monte, Caporalmaggiore del Plotone Comando del Battaglione<br />

“Zara” …e aggiunge le parole crude che aiutano a<br />

capire cosa sia la guerra… “Portano davanti a noi il corpo del<br />

Ten. Quartulli, i sobbalzi gli fanno uscire dallo squarcio in testa<br />

pezzi di cervello che rimangono sul posto e sollevano i<br />

commenti di quanti poi passeranno di là. Questo episodio” -<br />

aggiunge De Monte - “mi sconvolge e m’induce a un sacco di<br />

considerazioni. È un compleanno che non dimenticherò certamente”.<br />

Non abbiamo dimenticato neanche noi; né intendiamo<br />

dimenticare i tredici Bersaglieri caduti con Agostino.<br />

23


attività associativa<br />

Tra loro, il Ten. Antonio De Denaro, di Sebenico, il Bersagliere<br />

Pasquale De Frenza di Bari, entrambi Medaglia d’Argento<br />

al Valor militare alla Memoria come Quartulli; Armando<br />

Carassai, marchigiano, Medaglia di Bronzo e poi, il Sergente<br />

Donati, il Caporale Proni, i fanti piumati Evangelista,<br />

Crisaldi, Ciculi, Terzaroli ed altri ancora, mentre 21 furono i<br />

feriti di quel giorno.<br />

È stato poi citato il grande assente di oggi, Ajmone Finestra<br />

scomparso da poco a Latina. Ci piace immaginarlo lassù<br />

mentre sorride ad Agostino Quartulli e scherza con lui, insieme<br />

agli amici e commilitoni del battaglione bersaglieri “Zara”<br />

prima di essere trasferito ad altro battaglione con Bruno<br />

Ferniani e Pietro Caringi, due Bersaglieri di Terracina.<br />

In seguito sono stati inaugurati i Giardini adiacenti il Lungomare<br />

Matteotti, intitolati al Battaglione Bersaglieri”Zara” e<br />

la mostra “M.A.V.M. S.Ten. Quartulli: Il Bersagliere decorato<br />

alla memoria e il Battaglione Bersaglieri Zara.<br />

Torino Pian della Mussa<br />

52^ Sagra Cremisi<br />

Alla Cinquantaduesima Sagra Cremisi al Pian della Mussa,<br />

hanno partecipato numerosi bersaglieri chiamati, come sempre,<br />

a raccolta dall’infaticabile Presidente, il Bers. Pietro<br />

Mazza. Già nei giorni precedenti, avevano … presidiato,<br />

sui 1780 m. la chiesetta con i cimeli, raccolti dal<br />

fondatore della Sezione il Bers. Gen. Biagio Augusto<br />

Zaffiri e sul piazzale, non solo convenientemente ripulito,<br />

hanno montato il tendone ed agghindato la nostra<br />

Madonna del Cammino, ma hanno anche provveduto<br />

alla conservazione dei viveri per il “Rancio” del giorno<br />

dopo.<br />

Già alle 9 il piazzale era pieno di Bersaglieri, provenienti<br />

da tutto il nord, pronti ad accogliere i Rappresentanti<br />

istituzionali delle varie Associazioni d’Arma composte<br />

da: Alpini, Carabinieri, Marinai, Avieri, Vigili del<br />

Fuoco e della Protezione Civile che ha provveduto al<br />

servizio d’ordine per il traffico. A quella quota è echeggiato<br />

il Diii corsa… fino al piazzale a sua volta presidia-<br />

24<br />

to da numerosi Bersaglieri con le Pattuglie ciclisti di Ciriè e<br />

Venaria, accompagnate dalle Fanfare di Settimo, di Chieri e<br />

non ultima quella di Melzo.<br />

Quindi in rapida successione: Alza Bandiera, Onore ai Caduti,<br />

e Santa Messa officiata dal Bers. Don Ugo Barani (con<br />

Cappello Piumato). Hanno assistito: i Bersaglieri, le Autorità<br />

civili e militari; i Labari delle Sezioni Cremisi ed al termine<br />

i due Sacerdoti concelebranti hanno fatto gli auguri a tutti<br />

in lingua indiana e indonesiana.<br />

Il Bers. Pietro Mazza, al termine della S. Messa, ha fatto gli<br />

onori di casa, citando e ringraziando i convenuti: Bers. Generali<br />

Mangia, Betti e Musella; i Colonnelli Schirinzi e Scandurra;<br />

il Pres. Regione Piemonte Bers. Giuseppe Serpetti e Liguria,<br />

Bers. Lorenzo Campani; il Pres. Prov. Bers. Gianni<br />

Giordano; il Cons. Prov. Alessandro Albano; il Sindaco di<br />

Balme Mauro Marucco; il suo omologo ciriacese Capasso e il<br />

C.te la Stazione dei Carabinieri di Ceres, Gianluca Di Giulio.<br />

Al Diii corsa… tutti hanno raggiunto i Cippi per ricordare ed<br />

onorare i vari Corpi presenti alla manifestazione annuale.<br />

Il Rompete le righe, ed il rancio, hanno suggellato la bella<br />

giornata.<br />

Dalla relazione di pierse<br />

Toronto - Canada<br />

Due importantissimi anniversari: la nascita del Corpo dei<br />

Bersaglieri nel lontano 18 giugno 1836 e la nascita della Se-


attività associativa<br />

zione <strong>ANB</strong> di Toronto promossa<br />

nel 1970 dal Socio<br />

Bersagliere Fortunato Zanella<br />

sono stati celebrati nel<br />

capannone del Centro Veneto<br />

in Woodbridge con una<br />

Santa Messa officiata da Padre<br />

Marco Bagnarol della<br />

Consolata Missionarie per<br />

ricordare i nostri Caduti di<br />

tutte le guerre e la deposizione<br />

di una Corona al nostro<br />

Monumento ai Bersaglieri.<br />

Subito dopo, bersaglieri, famigliari<br />

e tanti amici: oltre<br />

220 persone si sono recate<br />

nella sala Rialto, per la cerimonia civile<br />

presentata dal Prof. Giorgio Beghetto<br />

che è iniziata con gli Inni Nazionali, Canadese<br />

e Italiano. Dopo il benvenuto del<br />

Presidente Giuseppe De Blasis, il Vice<br />

Presidente Onorario, Pietro Girardi ha<br />

premiato l’arzillo bersagliere novantaquattrenne<br />

Bozzato Alessandro con una<br />

Medaglia della F.I.D.C.A. ed anche il<br />

più giovane Socio della Sezione con un<br />

certificato di adesione con tanto di cappello<br />

piumato, cravatta associativa e distintivo.<br />

Sono pure stati elargiti certificati di<br />

Adesione a quattro nuovi iscritti: i Soci<br />

Berardino Pellecchia, Pasquale Cutillo,<br />

Ignazio Genco, Mosé Fanelli ed è stata<br />

consegnata una Targa ricordo al già Presidente<br />

Cav. Franco Volpe per il continuo<br />

supporto all’Associazione.<br />

L’eccellente cena è terminata con tanto di brindisi e con la consueta<br />

corsa di resistenza intorno ai tavoli accompagnata da ritmici<br />

battimani e dall’orchestra del Maestro Tony Silvani fino<br />

alle ore piccole, non dimenticando di dare un appuntamento<br />

alla festa delle Piume al Vento del prossimo 10 novembre.<br />

Dalla relazione del Presidente Onorario<br />

Pietro Girardi<br />

Udine<br />

Raduno bersaglieri dell’Italia del Nord.<br />

II Sindaco: «Sono uno dei simboli dell’Unità nazionale»<br />

La giornata del 21 aprile è stata ricca di appuntamenti e dopo<br />

giorni di pioggia anche intensa, le cerimonie sono iniziate<br />

con l’Inno Nazionale suonato dalla Fanfara<br />

di S. Giorgio di Nogaro al momento<br />

dell’alza bandiera e poi dall’Inno del<br />

Piave e dal Silenzio alla deposizione della<br />

corona al Monumento “Ai bersaglieri”<br />

nel parco della Rimembranza di via<br />

Diaz. Erano presenti: il Prefetto Dott. Ivo<br />

Salemme; il Sindaco, Furio Honsel; il<br />

Presidente <strong>ANB</strong> Generale Marcello Cataldi;<br />

i Presidenti Interregionali del Nord<br />

e del Centro, Gen. Ennio Betti e Bers.<br />

Roberto Giannursini; il Presidente provinciale<br />

<strong>ANB</strong> Giorgio Borean; il Presidente<br />

della Sezione, Gen. Adriano Bidin;<br />

la Signora Sbaiz, nipote della Medaglia<br />

d’Oro Luigi Sbaiz; il Medagliere <strong>ANB</strong> e<br />

quello Regionale del FVG; i Labari delle<br />

Sezioni bersaglieri della provincia; la<br />

pattuglia ciclisti di Ciriè ed un folto gruppo<br />

di bersaglieri friulani e simpatizzanti.<br />

25


attività associativa<br />

26<br />

Composto il corteo con<br />

la Fanfara in testa, i radunisti<br />

si sono recati<br />

nella chiesa di Sant’Antonio<br />

Abate del Museo<br />

Diocesano per l’inaugurazione<br />

della Mostra sul -<br />

la storia dei bersaglieri.<br />

La mostra storica.<br />

L’esposizione, composta<br />

da veri e propri cimeli<br />

provenienti dal<br />

Museo di Porta Pia a<br />

Roma è stata visitata da<br />

centinaia di persone ed<br />

il Presidente della Provincia<br />

di Udine On. Pietro<br />

Fontanini ha così<br />

commentato «Un’iniziativa<br />

davvero completa<br />

con pezzi molto<br />

importanti che fornisce<br />

un bel quadro della storia di questo importante corpo». Il Presidente<br />

della Sezione <strong>ANB</strong>, Bidin ha illustrato fra l’altro<br />

l’uniforme del Sergente Vaira del 1836, la stampella e la bicicletta<br />

di Enrico Toti, eroe per eccellenza della Grande Guerra.<br />

All’inaugurazione è intervenuto il Sindaco Honsell, che<br />

ha detto: «La città è lieta di ospitare questo importante avvenimento<br />

perché i bersaglieri sono artefici della nostra identità,<br />

oltre che dell’unità nazionale». Dello stesso avviso il Prefetto<br />

Ivo Salemme che ha sottolineato come «I fanti piumati<br />

sono stati protagonisti di tutti i principali conflitti bellici che<br />

hanno riguardato l’Italia e si sono sempre fatti onore grazie<br />

alla loro audacia e al coraggio». Il Questore Dott. Antonio<br />

Tozzi, il Consigliere regionale Giorgio Venier Romano ed il<br />

Presidente del Consiglio provinciale Marco Quai sono stati<br />

ricevuti dal Presidente della Sezione, Generale Adriano Bidin,<br />

e dal Presidente Nazionale Generale Cataldi con i due<br />

Presidenti interregionali Betti e Giannursini.<br />

In Duomo l’Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato<br />

ha celebrato la S. Messa ed ha benedetto il Labaro provinciale<br />

e quello sezionale del centenario alla presenza delle Signore<br />

Paola Treppo e Anna Cargnelutti, rispettivamente Madrine<br />

del Labaro della Sezione di Udine e di quello provinciale.<br />

Dopo un breve intermezzo con un ricco buffet nel Salone<br />

del Popolo del Comune, la manifestazione è proseguita<br />

nel pomeriggio in Piazza 1° Maggio, transennata per l’arrivo<br />

della staffetta di dieci tedofori bersaglieri alla guida del celebre<br />

marciatore triestino Bersagliere Claudio Sterpin e del<br />

Generale Pio Langella, Presidente <strong>ANB</strong> regione F.V.G.: erano<br />

partiti in mattinata dal Molo Audace di Trieste per una<br />

marcia di 72 km. con la Fiaccola del Centenario.<br />

L’evento sportivo. Alle 15 sono giunti con le loro carriole, i<br />

ciclisti delle Sezioni di Ciriè, Palmanova, S. Donà di Piave,


attività associativa<br />

Roccafranca e della “Luciano Manara” di Milano, accompagnati<br />

dalla pattuglia veneta. È giunta anche la Fanfara di Jesolo<br />

per un breve concerto prima dell’arrivo della staffetta<br />

con la fiaccola del Centenario, ricevuta davanti al Tempietto<br />

ai Caduti dal Medagliere <strong>ANB</strong>, da quello <strong>ANB</strong> regionale, da<br />

alcuni Labari della provincia di Udine, da un folto gruppo di<br />

bersaglieri piemontesi e friulani, dai Presidenti nazionale e<br />

provinciale, dai Consiglieri nazionali Adriano Bidin, Camillo<br />

Ferroni e Roberto Giannursini e dal Presidente Regionale<br />

<strong>ANB</strong> - Veneto Antonio Bozzo, che per la manifestazione ha<br />

svolto l’incarico di Speaker.<br />

Con l’accensione della fiamma del Tripode ha avuto inizio la<br />

Celebrazione del centesimo compleanno della Sezione e della<br />

provincia, così come annunciato dallo speaker Bozzo che<br />

ha ricordato che ben quattro bersaglieri dell’11° reggimento<br />

di stanza a Mocenigo (PN), avevano partecipato alla lunga<br />

marcia nel pieno rispetto della tradizione bersaglieresca. Dopo<br />

i complimenti del Presidente Nazionale e le foto di rito, la<br />

staffetta con la Fanfara, i Medaglieri ed i Labari ha raggiunto<br />

Piazza 1° maggio ove le pattuglie ciclisti attendevano il via<br />

per le gare con le caratteristiche “ carriole”.<br />

I giudici ufficiali della Federazione Ciclistica Italiana hanno<br />

accertato l’idoneità degli atleti, stilato l’ordine di partenza e<br />

all’arrivo della fiaccola del Centenario sulla linea del traguardo,<br />

hanno di fatto partire in successione le pattuglie per la gara<br />

di regolarità a tempo; non paghi dell’impegno e su suggerimento<br />

dello speaker Bozzo, i giudici hanno convocato i cinque<br />

migliori rappresentanti delle pattuglie per una seconda<br />

gara, questa volta a tempo e al massimo della velocità. Così, i<br />

bersaglieri ciclisti bresciani, piemontesi, milanesi, veneti e<br />

friulani, con le loro uniformi e le piume al vento, hanno affrontato<br />

il nuovo impegno con mirabile spirito agonistico e<br />

sportivo e a dispetto dell’età hanno dato una grande prova di<br />

giovinezza per non smentire il detto “ Bersagliere a vent’anni<br />

Bersagliere per tutta la vita”. La folta cittadinanza accorsa ha<br />

applaudito l’impegno degli atleti mentre inanellavano i giri<br />

del circuito. La classifica stilata secondo i migliori tempi realizzati<br />

nelle due manches ha confermato al primo posto la pattuglia<br />

di Roccafranca, seguita da quella di Ciriè, di S. Donà di<br />

Piave, e di Palmanova. Il Presidente Nazionale ha elogiato<br />

tutti i concorrenti: “Perché vi siete messi in gioco e con magnifico<br />

spirito bersaglieresco avete affrontato questo impegno<br />

segno di grande amore verso il Padre Fondatore e il Corpo<br />

che vi ha forgiato”; ha quindi espresso grande soddisfazione<br />

a Bidin e Borean per l’organizzazione dei due eventi sportivi<br />

succedutisi in contemporanea durante un raduno: “Mai a<br />

memoria che ricordi“, ha sottolineato, “simili manifestazioni<br />

sono state realizzate e meritano di essere prese ad esempio”.<br />

Il grande concerto delle fanfare. Spente le luci sulle imprese<br />

sportive, i bersaglieri si sono rimessi in gioco con gli squilli<br />

degli ottoni delle Fanfare delle Sezioni di Jesolo, di Roccafranca<br />

e quella dell’11° reggimento bersaglieri, dirette dai rispettivi<br />

capifanfara Siepi, Basso e Miele. Il folto drappello<br />

degli ottoni con in testa quello dell’11° reggimento si è presentato<br />

in Piazza Libertà tra lo stupore dei numerosi cittadini<br />

e, scortati dai Vigili Urbani, le Fanfare si sono portate nelle<br />

maggiori piazze centrali e si sono esibite in concerti che hanno<br />

allietato altri cittadini assiepati ed entusiasti per i sonori e<br />

27


attività associativa<br />

numerosi interventi musicali. Un anziano ed autentico furlan<br />

ha commentato: “Finalmente a Udine terra di Alpini c’è una<br />

ventata di puro bersaglierismo” confortato dalle numerose<br />

famiglie friulane che non hanno mancato all’appello e si sono<br />

strette con affetto e calore attorno ai fanti piumati, massima<br />

espressione dell’italianità. Dopo circa un’ora di inni e<br />

canzoni, le tre Fanfare hanno raggiunto il Piazzale Libertà<br />

ove, dirette dal Maestro Miele hanno offerto un ulteriore<br />

concerto, terminato con l’Inno nazionale cantato all’unisono<br />

da tutti i cittadini. Il concerto, secondo il programma, è proseguito<br />

nell’Auditorium dell’Istituto Tecnico Zanon ove 1a<br />

Fanfara “Scattini “ di Bergamo ha dato prova delle sue potenzialità<br />

musicali e canore con una superba esibizione che ha<br />

suscitato entusiasmo ed il compiacimento del Presidente Nazionale<br />

<strong>ANB</strong> Generale Cataldi, del Prefetto, del Sindaco, dei<br />

Consiglieri regionali del FVG, Riccardi e Venier Romano e<br />

del Presidente del Consiglio Provinciale Marco Quai: colpiti<br />

dalle splendide uniformi, dall’impeccabile assetto formale<br />

e dalla direzione del Capo Fanfara Del Prato. “I bersaglieri<br />

non sono inferiori a nessuno” – ha commentato il Presidente<br />

Nazionale Cataldi – anche in campo musicale sanno farsi valere<br />

per la loro professionalità e bravura, dimostrando la validità<br />

del detto: “Per il bersagliere nulla è impossibile”.<br />

22 aprile: Malgrado le avverse previsioni meteo, l’arrivo dei<br />

bersaglieri dal Piemonte dalla Lombardia, dall’Emilia-Romagna,<br />

dal Veneto e dal Trentino è stato massiccio ed ordinatamente<br />

i circa 3.000 fanti piumati hanno raggiunto il Tempietto<br />

ai Caduti in piazza Libertà, attesi dalla Fanfara e da un<br />

plotone di bersaglieri dell’11° reggimento per l’Alza Bandiera<br />

che è stata issata da due Bersaglieri in armi già posizionati<br />

sulla specola del Castello che troneggia sulla sottostante<br />

piazza.<br />

Successivamente i Gonfaloni decorati di Medaglia d’Oro<br />

delle città di Udine e Trieste, del Medagliere <strong>ANB</strong> e di quello<br />

della Regione FVG sono stati schierati davanti alle numerose<br />

autorità tra le qual: il Prefetto di Udine, Dott. Ivo Salemme;<br />

il Sindaco di Udine, Honsell; il Comandante Esercito<br />

della Regione FVG, Generale Federico Pellegatti.<br />

Il Presidente <strong>ANB</strong>, Generale Cataldi; i Consiglieri <strong>ANB</strong> nazionali<br />

Ferroni, Giannursini, Bidin ed il Presidente provinciale<br />

Borean hanno quindi deposto una corona al Monumento<br />

ai Caduti e poi, Fanfara in testa tutti hanno raggiunto<br />

Via Aquileia ove ha avuto luogo la celebrazione ufficiale del<br />

Centenario della Sezione udinese. Dopo gli onori al Comandante<br />

militare Gen. Pellegatti e le allocuzioni delle Autorità,<br />

al suono delle Fanfare, i bersaglieri di ogni Sezione non hanno<br />

rinunciato alla tradizionale “corsa” ed un folto pubblico,<br />

intervenuto malgrado l’incessante pioggia, ha abbracciato<br />

con entusiastici battimani le migliaia di fanti piumati lungo<br />

le vie cittadine; il Raduno Interregionale dei bersaglieri ha<br />

preso …piede, la sfilata, momento clou delle intense giornate<br />

cremisi, ha avuto il suo meritato epilogo sancito ed animato<br />

dalla presenza delle numerose famiglie, dei bimbi entusiasti<br />

ed eccitati e da anziani veramente commossi; si sa, le<br />

28<br />

Fanfare trasmettono entusiasmo, grinta ed euforia, ma anche<br />

l’ondeggiare al vento di una marea di piume nere incute<br />

rispetto ed emozionanti ricordi: lo stesso Sindaco Furio<br />

Honsell, a fine sfilata, in piazza Primo maggio, ha voluto<br />

chiudere le celebrazioni con una corsa “alla bersagliera”, al<br />

fianco del Presidente delle Sezione udinese, Adriano Bidin,<br />

e del Presidente dell’<strong>ANB</strong> Marcello Cataldi. La due giorni<br />

dei fanti piumati è terminata nell’Ente Fiera di Torreano di<br />

Martignacco con una grande festa e nel corso del tradizionale<br />

Rancio Cremisi il Presidente Nazionale Generale Cataldi<br />

ed il Presidente Interregionale Generale Betti hanno premiato<br />

le pattuglie ciclisti ed elargito diversi attestati e riconoscimenti.<br />

Dalla relazione del Generale Bidin,<br />

Presidente Provinciale <strong>ANB</strong><br />

Da Luigi Borlini Via Adige, 33100 Udine, riceviamo e pubblichiamo:<br />

Come semplice cittadino attento ai valori della Patria, sento<br />

il dovere di esprimere, anche se con un po’ di ritardo, tutto il<br />

mio compiacimento per lo svolgimento e l’organizzazione<br />

del raduno interregionale dei Bersaglieri che si è svolto nello<br />

scorso mese di aprile a Udine. Peccato che una pioggia insistente<br />

abbia rovinato la festa e limitato la partecipazione a<br />

tante persone, soprattutto famiglie con bambini, ma è stato<br />

bello lo stesso. Quello che però desidero sottolineare è il perfetto<br />

allestimento della Mostra sulla storia dei bersaglieri rimasta<br />

aperta al pubblico fino a domenica 6 maggio: una pregevole<br />

esposizione di cimeli, di fotografie, di scritti, di divise,<br />

di armi d’epoca, di documenti storici nella loro autenticità,<br />

oltre ai Labari di due famosi reggimenti. Una mostra che<br />

mi ha veramente impressionato. Ma ciò che mi ha colpito ancor<br />

di più è stata la corretta e precisa rappresentazione storica,<br />

senza nulla tralasciare, degli avvenimenti che hanno<br />

visto protagonista il Corpo dei Bersaglieri nel corso dei quasi<br />

due secoli di vita, per cui un bravo al generale Bidin e ai<br />

suoi collaboratori. Un cordiale saluto. Inchiniamoci a questi<br />

fulgidi esempi di valore e di coraggio dimostrato a caro<br />

prezzo nel furore delle battaglie.<br />

Valdagno (VI)<br />

Grazie all’impegno del Presidente della locale Sezione<br />

<strong>ANB</strong>, Bers. Giancarlo De Luca, ideatore ed accanito sostenitore<br />

del progetto, i Bersaglieri Fulvio Sivori, Leonardo Rossi,<br />

Giampietro Danetti ed Isipato Mario veri “bersaglieri<br />

operai tutto fare” hanno posizionato alla presenza del Sindaco<br />

di Valdagno Avv. Alberto Neri nella splendida postazione<br />

di Viale Regina Margherita, il Cippo ai Bersaglieri. La scultura<br />

è stata realizzata dal nostro Simpatizzante Marco Fioraso,<br />

ed il 4 dicembre 2011 la locale Sezione. <strong>ANB</strong> ha festeg-


attività associativa<br />

giato il 150° dell’Unità d’Italia con: l’ammassamento; la Benedizione<br />

del Cippo; l’Alzabandiera e la deposizione della<br />

Corona seguita dagli Onori finali.<br />

Bers. Lino Pavanello<br />

Vicenza<br />

I Bersaglieri della locale Sezione <strong>ANB</strong> hanno effettuato alcune<br />

visite a Bersaglieri anziani che non possono frequenta-<br />

re la Sede e che non partecipano alla vita<br />

associativa per l’età avanzata. Nella foto<br />

il Bersagliere Segalla Costante, classe<br />

1923, felicissimo di indossare il suo<br />

cappello piumato e di ricevere dal Presidente<br />

Ten. Mirco Scabio e dal suo Vice,<br />

Giacomo Pizzeghello un presente bersaglieresco<br />

e le ultime notizie sulle attività<br />

della Sezione.<br />

Tra l’8 ed il 18 Maggio <strong>2012</strong> i Bersaglieri<br />

della locale Sezione <strong>ANB</strong> hanno organizzato<br />

in collaborazione con la Preside<br />

dott.sa Vasina nell’Aula Magna della<br />

Scuola Secondaria di primo grado di via<br />

Mainardi, una Mostra di dipinti in acquarello<br />

denominata “I bersaglieri sul<br />

fronte vicentino nella Grande Guerra<br />

15-18.<br />

Nella foto l’autorevole Professor Rosset,<br />

il Presidente Provinciale, il rappresentante<br />

del Comune ed il Presidente<br />

della Sezione ed il suo Vice, in un momento<br />

della conferenza di inaugurazione<br />

tenuta dall’Autore degli acquarelli.<br />

In evidenza il Professor Galliano Rosset mentre parla ai docenti,<br />

ai ragazzi e ai genitori. La mostra ha riscosso un notevole<br />

successo e favorevoli commenti dei genitori e grande<br />

entusiasmo fra i ragazzi intervenuti che hanno rivolto molte<br />

domande sia all’Autore che ai Bersaglieri presenti.<br />

Dalla cronaca Sezionale<br />

29


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

Lingua italiana dei segni - una realtà<br />

Maestra Monica Molella, Dott.ssa Marilena Boschin,<br />

Dott.ssa Mariangela Peduto, Dott.ssa Letizia Saltarelli<br />

Questa esperienza nasce da un incontro tra professionalità<br />

diverse, apparentemente distanti per competenze e ambiti<br />

ma proprio in questo sta la ricchezza. Musica e sordi,<br />

canti e lingua dei segni, percezione e corporeità: questa<br />

l’idea in un incontro embrionale tra noi, incontro capace<br />

di suscitare entusiasmo e curiosità e di far partire quella<br />

“magia” che trasforma alcuni rapporti di lavoro in una<br />

collaborazione, in uno scambio bidirezionale di conoscenze<br />

e percorsi. Ciascuna di noi, così, lontano da individualismi,<br />

ha messo in campo la competenza, la preparazione,<br />

l’esperienza professionale accumulata negli anni.<br />

L’idea del Maestro Monica Molella fondatrice e direttore<br />

del “Coro di Voci Bianche Città di Latina” si è realizzata<br />

concretamente nel dicembre 2010 e oggi rappresenta<br />

una realtà consolidata: è il Coro “LE MANI COLO-<br />

RATE”, coro ufficiale della Sezione Provinciale Ente<br />

Nazionale Sordi di Latina, guidato dalle dottoresse Marilena<br />

Boschin, Letizia Saltarelli e Mariangela Peduto,<br />

esperte in Lingua Italiana dei Segni, formato da bambini<br />

e ragazzi sordi di età compresa tra i 5 e i 18 anni, provenienti<br />

da diversi comuni della provincia di Latina. Cantano<br />

con le mani, utilizzando la lingua dei segni, mani colorate<br />

che si muovono assecondando<br />

senso e ritmo,<br />

disegnando nell’aria all’unisono.<br />

Cantano con le<br />

mani per far ascoltare con<br />

gli occhi per aprire la strada<br />

ad un sentire con altri<br />

sensi, ampliando il senso<br />

delle parole, un sentire<br />

profondo, intimo, laddove<br />

non deve arrivare l’orecchio,<br />

ma il cuore.<br />

Tutto questo si è concretizzato<br />

giovedì 14 giugno<br />

<strong>2012</strong> con un concerto che<br />

ha visto insieme sul palco<br />

del Teatro G. D’Annunzio<br />

di Latina, il coro delle Voci<br />

Bianche città di Latina, il<br />

Coro delle Mani Colorate e<br />

la musica della Fanfara<br />

della Sez. <strong>ANB</strong> della città<br />

di Aprilia. Un connubio di<br />

30<br />

voci, musica, segni e canti bersagliereschi scelti in occasione<br />

del Raduno Nazionale Bersaglieri che si è svolto<br />

nella città di Latina. Circa cinquanta ragazzi sono entrati<br />

sulle note del Passo di Corsa suonato dalla Fanfara e hanno<br />

preso posto sul palco pronti ad iniziare un concerto insolito<br />

e diverso, un concerto fatto di suoni che vibravano<br />

nell’aria, emozioni che si diffondono rapidamente tra il<br />

pubblico che, incredulo e stupito, ha accompagnato con<br />

voce e applausi la performance. L’intero spettacolo è stato<br />

tradotto in L.I.S per testimoniare ancora una volta che<br />

musica e sensazioni non conoscono barriere. Dall’Inno<br />

d’Europa al Flick Flock, da Bersagliere Romano alle<br />

Campane di San Giusto, passando per La ricciolina e<br />

Vent’anni allegramente, cantando insieme O surdato<br />

‘nnammurato e ancora molti altri canti dall’atmosfera allegra<br />

e goliardica che hanno coinvolto anche lo spettatore<br />

più timido. Nel finale l’Inno d’Italia è stato cantato e<br />

segnato da tutti: sul palco un clima di festa e gioia, i ragazzi<br />

uniti dai colori della bandiera hanno salutato con<br />

orgoglio tutti i bersaglieri.<br />

Questa esperienza rivela una possibilità di vera inclusione:<br />

la voglia di comunicare ed esprimere sentimenti e stati<br />

d’animo non conosce limiti e ostacoli. Le mani raccontano<br />

con un’intensità che scavalca qualsiasi barriera, segnano<br />

la musica muovendosi come un solfeggio, in armonia<br />

con il “Coro di Voci Bianche Città di Latina” sulle<br />

forti note suonate dalla Fanfara.


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

Comacchio<br />

La foto ritrae il gruppo<br />

femminile della sezione<br />

“ Natale Cavalieri”<br />

di Comacchio. Il<br />

gruppo si è costituito<br />

nel 2011 ed è formato<br />

da simpatizzanti, famigliari<br />

dei nostri bersaglieri:<br />

una ventina<br />

di signore sempre presenti<br />

ai nostri Raduni<br />

Nazionali.<br />

Gelli Pierluigi<br />

Evoluzione dei tempi, chissà cosa avrebbe detto il Bersagliere Natale Cavalieri, cui è intestata la rigogliosa<br />

Sezione <strong>ANB</strong>, se avesse visto così tante gentili Signore fare parte della locale Sezione <strong>ANB</strong>. Nella<br />

foto una bella dimostrazione del recente gruppo femminile cremisi costituito in quel di Comacchio<br />

Raduno Nazionale Bersaglieri<br />

Onore al Monumento ai Martiri delle Foibe Giovedì 14 maggio: nelle foto alcuni momenti della cerimonia,<br />

con Autorità e rappresentanze dei Bersaglieri ritratti nel rendere omaggio ai vari monumenti della città,<br />

con deposizione di corone di fiori.<br />

Le due Signore alla sinistra del Sindaco sono le nipoti della Medaglia d’Oro Quartulli<br />

31


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

Sono il bersagliere Michele Bianchessi, membro del consiglio<br />

della Sezione <strong>ANB</strong> di Castelleone (CR). Vi scrivo<br />

per comunicarvi la mia e certamente di molti bersaglieri<br />

come me, amarezza di<br />

fronte ad una “svista” televisiva<br />

che ci interessa direttamente.<br />

Con rammarico<br />

ho notato che in occasione<br />

del 60° Raduno Nazionale<br />

Bersaglieri, la nostra<br />

“cara” Rai non ha previsto,<br />

nel suo ricco palinsesto,<br />

nemmeno un piccolo<br />

scorcio per portare all’attenzione<br />

nazionale l’evento.<br />

Rimane la tristezza di<br />

chi è attaccato al Corpo e<br />

tocca con mano l’emozione<br />

della gente di ogni città<br />

quando le piume del nostro<br />

cappello svolazzano sulle<br />

note della fanfara. Forse<br />

agli italiani non interessano<br />

i Bersaglieri? Eppure è forte e intensa la partecipazione<br />

della nostra gente in occasione del 25 Aprile e del 4 novem-<br />

32<br />

bre! I Raduni sono occasioni uniche, in cui generazioni diversissime,<br />

a volte lontanissime per provenienza e formazione<br />

sociale e culturale, si incontrano unite dalla stessa<br />

passione e sotto la stessa bandiera. Si sfila tutti insieme prima<br />

di tutto per ricordare a noi stessi e a chi ci guarda che la<br />

libertà di cui ora godiamo è<br />

costata la vita a tanti di noi,<br />

e a loro dobbiamo eternamente<br />

essere grati; che non<br />

bisogna smettere di lottare<br />

per gli ideali; e che insieme,<br />

tutti uniti, si può uscire dalle<br />

avversità. Credo che quest’ultimo<br />

messaggio sarebbe<br />

stato proprio opportuno<br />

in questo preciso momento<br />

storico. Ringrazio la Direzione<br />

del giornale per avermi<br />

dato la possibilità di<br />

esprimere il mio pensiero e<br />

concludo con una frase del<br />

Santo Padre: “Senza memoria<br />

non c’è futuro”.<br />

Bersagliere Michele Bianchessi,<br />

2 a Compagnia, 3°<br />

Battaglione, 8° Rgt.


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

Nella foto a destra, lo Speaker<br />

ufficiale del 60° Raduno Nazionale,<br />

Bersagliere Antonio Bozzo,<br />

fiero di esibire il suo cappello<br />

piumato in una postazione<br />

degna della sua denominazione<br />

A sinistra, il Vice Decano del Corpo Generale Montuori<br />

mentre sfila con i reduci del Grande ottavo<br />

33


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

34


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

35


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

36


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

37


echi dal 60° Raduno nazionale<br />

38


figure da ricordare a cura di Mario Galante<br />

Randolfo Pacciardi,<br />

un Bersagliere<br />

Sono trascorsi pochi mesi dal ventennale della morte di Randolfo<br />

Pacciardi. Per un rinnovato interesse verso quella figura<br />

di patriota, sono usciti un volume di suoi scritti a cura di Renato<br />

Traquandi (ed. Albatros), il libro di Paolo Palma “ Randolfo<br />

Pacciardi, profilo politico dell’ultimo mazziniano” edito<br />

da Rubbettino ed infine il volume di Stelio De Carolis “<br />

Randolfo Pacciardi, un italiano vero” edito da Valbonesi.<br />

Pacciardi, nato nel 1899, pur non avendo l’età prescritta, si<br />

presentò volontario nella prima guerra mondiale. Nel<br />

1917, frequentato il corso ufficiali accelerato a Caserta e<br />

Parma, fu inviato come ufficiale all’undicesimo RGT bersaglieri<br />

e poi all’ottavo.<br />

Dopo Caporetto fu decorato con due medaglie d’argento,<br />

una di bronzo e la Military Cross dell’esercito britannico.<br />

Le successive vicende della sua biografia, più squisitamente<br />

politiche, esulano forse dall’interesse dell’<strong>ANB</strong>, ma non<br />

si può tuttavia dimenticare il suo impegno militare nella<br />

guerra di Spagna come comandante della Brigata Garibaldi,<br />

che abbandonò per non obbedire all’ordine staliniano di<br />

impiegare la brigata contro gli anarchici. Lasciò la Spagna<br />

dopo aver assistito alla commemorazione dell’amico Carlo<br />

Rosselli a Barcellona.<br />

Mario Barnabè<br />

I casi della vita…<br />

Il sottoscritto granatiere Selleri Giorgio classe 1935, iscritto<br />

per motivi di famiglia all’Associazione Nazionale Bersaglieri<br />

Sezio ne M.O.V.M. Aldo Chiarini di Bologna, desidera ricordare<br />

un episodio accaduto nell’estate 1958, quando il II<br />

Battaglione del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna da Roma<br />

si trasferì al cam po addestrativo di Vasto/Girardi in provincia<br />

di Campobasso.<br />

A quel tempo ero Caporal Maggiore marconista del Comandante<br />

di Btg. Maggiore Gaetano Rizzuto: oltre a collegarmi<br />

(via ra dio) con i Comandi delle Compagnie del II Battaglione<br />

mi collegavo anche con l’aereo della neonata Aviazione<br />

Leggera dell’Esercito pilotato dal Capitano dei Bersaglieri<br />

Evaristo Fratoni. Il nome convenzionale dell’aereo era OL-<br />

MO, mentre il nome del II Battaglione Granatieri di Sardegna<br />

era TIGRE.<br />

Nel corso delle numerose trasmissioni per coordinare gli avvicendamenti<br />

tattici dei Reparti, forse per il mio accento, il<br />

Capitano mi chiese: Sei emiliano? Signorsì risposi, sono di<br />

Bologna - come ti chiami e<br />

che grado hai? Sono il Caporal<br />

Maggiore Selleri<br />

Giorgio del la C/C del II<br />

Battaglione. Per un breve<br />

momento vi c’è stato silenzio,<br />

poi improvvisamente<br />

il Capitano Evaristo<br />

Fratoni esclamò: Selleri<br />

di Bologna è stato un<br />

Caporal Maggiore cannoniere<br />

della mia Compa -<br />

gnia A.A. al 1° Reggimento<br />

Bersaglieri a Viterbo?<br />

Signorsì, risposi nuovamente,<br />

il bersagliere Selleri<br />

era mio fratello Ser-<br />

gio, che a Viterbo nel 1° Rgt. Bersaglieri svolse il servizio<br />

militare di leva negli anni 1956/1957. Finita l’esercitazione,<br />

il Capitano disse che avrebbe voluto incontrarmi. Quando atterrò,<br />

con la campagnola di servizio venne al Comando di<br />

Battaglione e al Maggiore dei Granatieri, Gaetano Rizzuto<br />

disse: Sono venuto per conoscere di persona il suo granatiere<br />

marconista perché è fratello di un bersagliere che è stato<br />

nella mia Compagnia; sapesse… era un gran rompiballe, ma<br />

anche un gran bravo bersagliere. Il Maggiore mi indicò e aggiunse,<br />

anche il mio marconista è un gran bravo granatiere e<br />

in particolare, qui al campo, svolge un’encomiabile attività.<br />

Poiché due fratelli in anni diversi e in servizio in speciali tà differenti<br />

hanno conosciuto lo stesso Capitano, viene da scrivere:<br />

ma quanto è piccolo il mondo!<br />

Granatiereschi saluti.<br />

Granatiere<br />

Selleri Giorgio<br />

Selleri Sergio<br />

Selleri Giorgio<br />

P. S.<br />

Nei combattimenti del 19<br />

Aprile 1845 a Poggio<br />

Scanno, 1’allora Tenente<br />

Evaristo Fratoni rimase<br />

ferito e meritò la Medaglia<br />

d’Argento al V.M. e nella<br />

mattina del 21 Aprile 1945<br />

entrò a Bologna con i Bersaglieri<br />

del “Gruppo di<br />

combattimento Legnano”.<br />

39


sport cremisi<br />

Fiamme Cremisi a tutto campo<br />

Le news: Nordic Wolking, campo di rugby e area<br />

atterraggio elicotteri sul Tagliamento<br />

Tra le tredici medaglie guadagnate ai Campionati<br />

italiani FITARCO di Maniago dalle Fiamme Cremisi<br />

spiccano quelle di Fiorella Salatin sul podio<br />

più alto nell’arco nudo di categoria Senior, assoluti<br />

e a squadra. La Fiorella, già oro nella divisone<br />

olimpica in Regione è indubbiamente l’atleta più<br />

eclettica nell’arcieristica regionale nella sua categoria.<br />

Ne è orgoglioso il Presidente Langella in<br />

quanto la Salatin è figlia di un bersagliere di Azzano<br />

Decimo. Oltretutto, insieme a Bruno Vetere,<br />

Sottufficiale dell’11° reggimento bersaglieri, questa<br />

volta sotto tono, finito solo quarto, Aldo Pitton,<br />

istruttore dell’ultima disciplina nata nelle Fiamme<br />

Cremisi rivolta peraltro alla riabilitazione fisiatrica<br />

nel mondo femminile, stanno rilanciando i cremisini<br />

nell’intero mandamento sanvitese e oltre.<br />

Non si è spento ancora l’eco del successo del “Gran<br />

Prix” nazionale 3D Fiarc arcieri diversamente abili<br />

organizzati nel 2011 per la prima volta in Italia, che<br />

trova ancora ampio spazio sulla stampa nazionale<br />

arcieristica che i cremisini di San Vito al Tagliamento,<br />

stanno mettendo a punto il campus Gallo Cedrone<br />

per la stessa iniziativa nazionale sperimentale<br />

con la Fitarco che si terrà a settembre. Campo sul quale verranno<br />

anche collocate le porte da rugby e assicurato l’atter-<br />

40<br />

raggio agli elicotteri. Uno staff di tutto rispetto nella organizzazione:<br />

Denis Vicentin, Oro agli European Master games arco<br />

olimpico. Una crescita esponenziale di iscritti, frutto di un<br />

intenso lavoro di promozione voluta da Langella, che<br />

ha coinvolto anche il CSI. A titolo gratuito si sono tenute<br />

dall’apertura delle scuole ben 50 ore di lezioni in<br />

tre mesi per 200 ragazzi suddivisi nelle scuole della<br />

provincia, tra cui Cordovado, Bagnarola. A Spilimbergo<br />

per i mielolesi. A partire da febbraio vengono<br />

tenute il mercoledì pomeriggio lezioni al Don Bosco<br />

di Pordenone. Intanto una convenzione con la “Casa<br />

Famiglia S. Anna” sta riscuotendo un grande successo<br />

tra i ragazzi. Nell’arco nudo due ragazzi della Casa<br />

Famiglia S. Anna si sono classificati ai primi due<br />

posti ai Campionati regionali. Gli istruttori nel contempo<br />

sono sotto pressione nel programma “archi<br />

senza frontiere” impegnati sul fronte dell’approccio<br />

ai mielolesi, ai non vedenti e, in genere, alla sporterapia:<br />

buoni risultati si registrano nella dislessia. Oltre<br />

venti della categoria paraolimpica in grado di gareggiare<br />

con i normotipi tra cui i campioni italiani 3D<br />

Fiarc indoor Luciano Burello e Giulio Bazzo, L’avviamento<br />

alla disciplina dei ragazzi avviene a condizioni<br />

di gratuità. L’appuntamento è il sabato pomeriggio<br />

alle scuole di Ligugnana e alla palestra del Don<br />

Bosco di Pordenone il mercoledì e il sabato alle<br />

14.30.<br />

Punto di contatto info.fiammecremisi@libero.it<br />

Cell. 335.6511048


sport cremisi<br />

Bisceglie e il Karaté<br />

Il 26 Giugno <strong>2012</strong>, Il Presidente Mondiale WKF (World Karate<br />

Federation) Antonio Espinos ha conferito al M° Francesco<br />

Simone e all A.S.D Gruppo Sportivo Fiamme Cremisi<br />

Bisceglie il Certificato di adesione a sostenere il Karate alle<br />

Olimpiade 2020.<br />

Voglio dedicare questo certificato a tutti i miei Atleti di Karate<br />

che seguono le mie lezioni di Karate e di Vita, presso la<br />

S.M.S. “ Cesare Battisti “ al Dirigente Scolastico Dott. Salvatore<br />

Seccia che con piena fiducia sostiene il mio operato<br />

come Educatore nei corsi POF gratuiti agli alunni di 1^ Media,<br />

ai genitori che credono nei miei progetti, a tutti i Cittadini<br />

della Città di Bisceglie che contribuiscono alle mie manifestazioni<br />

e al nostro Benemerito Gruppo Sportivo Fiamme<br />

Cremisi Bersaglieri.<br />

L’Anno Sportivo <strong>2012</strong>-2013 è iniziato il 4 Settembre pieno<br />

di impegni sportivi nazionali, e il nostro gruppo sarà artefice<br />

di moltissime competizioni.<br />

Legnano - Latina<br />

Una folta rappresentanza, costituita da ventiquattro bersaglieri<br />

del GS FIAMME CREMISI “CARLO REGINA” domenica<br />

17 giugno ha partecipato al 60° Raduno Nazionale di<br />

Latina festeggiando così il 176° Anniversario della fondazione<br />

del Corpo dei Bersaglieri. Partiti da Legnano lunedì 11,<br />

i pattugliotti si sono recati in Campania, dove hanno svolto<br />

sedute di allenamento e visitato località ricche di storia<br />

patria come Mignano Montelungo, Montecassino, Teano.<br />

A dir poco eccezionale è stata l’accoglienza riservata alla<br />

pattuglia dal personale della Brigata Bersaglieri Garibaldi,<br />

temporaneamente comandata dal Col. Sergio Cuofano.<br />

Nei pomeriggi si sono svolte visite all’Abbazia di<br />

Montecassino, al Sacrario Militare di Mignano Montelungo,<br />

alla città distrutta di San Pietro Infine e alle cascate<br />

del comune di Conca della Campania, dove era stata fissata<br />

la base logistica.<br />

Il gruppo ha incontrato le varie Associazioni locali ed è stato<br />

molto gradito ed apprezzato l’assaggio di specialità culinarie<br />

offerte dai bersaglieri della Sezione <strong>ANB</strong> di Mignano<br />

Montelungo il cui Presidente, Bers, Carmine Milone ha ri-<br />

cordato alcuni fatti d’armi verificatisi nella cittadina l’8 dicembre<br />

1943. Dopo aver percorso oltre 500 Km su e giù per le<br />

colline dell’Alto Casertano, il Gruppo ha raggiunto Latina per<br />

partecipare alle varie cerimonie connesse al Raduno e alla sfilata<br />

finale, dove ha raccolto unanimi consensi per lo stile con il<br />

quale si è presentato all’appuntamento. Arrivederci a Salerno.<br />

Gen. B. Ris. Giovanni Bers. Campopiano<br />

Pordenone e i Bersaglieri ciclisti<br />

“Ginnastica fino alla frenesia” questo uno dei motti del decalogo<br />

di papà La Marmora. La Sezione Bersaglieri di Pordenone<br />

lo mette in pratica ed ogni anno partecipa alla manifestazione<br />

cicloturistica “Pordenone Pedala”, giunta alla 40^<br />

edizione, costituendo un Gruppo denominato “Famiglia<br />

Cremisi”. Questo evento riunisce 5000 partecipanti percorrendo<br />

le più belle zone paesaggistiche e naturalistiche della<br />

provincia. I Bersaglieri del Noncello riescono a mettere insieme<br />

un centinaio di soci e simpatizzanti costituendo così<br />

uno dei Gruppi più numerosi e per questo vengono sempre<br />

premiati. Nella foto il Comandante dell’Ariete Gaetano Zauner,<br />

anch’egli partecipante insieme ai militari della Brigata,<br />

consegna la coppa al capo gruppo: il Presidente Bers. Alfredo<br />

Imbimbo. Al termine del percorso tutti i partecipanti si<br />

SONO ritrovati in uno dei parchi cittadini e sono stati rifocillati<br />

con un piatto di pastasciutta confezionato con le cucine<br />

da campo dei militari.<br />

41


controcanto<br />

Riflessioni di un bersagliere<br />

L’altra sera mi è capitato sottomano un<br />

significativo brano di un bellissimo libro<br />

di Nino Tramonti: “I Bersaglieri dal Mincio<br />

al Don”. L’Autore, nel lumeggiare<br />

quella che è la psicologia dei Fanti piumati,<br />

evidenzia tra l’altro: “come siano<br />

permeati da lealtà, fierezza, intraprendenza,<br />

sorriso; sono intrisi di generosità<br />

e donazione, tanto che pare abbiano assunto,<br />

come insegna, il verso del Poeta:<br />

pensosi più di altrui che di se stessi.<br />

Ho molto riflettuto sul significato dei termini<br />

ed ho provato - ancorché ottimista,<br />

estroverso, esuberante e refrattario ad<br />

ogni contagio disfattista - una velata nota<br />

di malinconia e di amarezza. Quanta distanza<br />

spirituale dal passo di Nino Tramonti:<br />

la lealtà: sembra diventata un “optional’.<br />

Franchezza, sincerità, schiettezza<br />

devono tornare ad informare i rapporti<br />

tra noi consociati. Tutti devono sentire il<br />

piacere interiore di dialogare e vivere da<br />

commilitoni, bandendo una volta per<br />

sempre beghe personali, insinuazioni, litigi,<br />

polemiche e accuse;<br />

la fierezza: ha lasciato il posto all’avvilimento<br />

ed alla delusione. Consapevolezza<br />

limpida e risoluta di una superiorità<br />

nel sentire, pensare e agire, devono subentrare<br />

in tutti: Capi e Gregari. La nostra<br />

storia e le nostre tradizioni lo pretendono.<br />

Ignorare le tradizioni storiche è la<br />

prefazione allo sfaldamento!<br />

l’intraprendenza: è quasi ovunque sopraffatta<br />

dall’acquiescenza, passività e<br />

remissività. Inventiva, operatività, disponibilità<br />

e, se necessaria, sfrontatezza,<br />

devono caratterizzare la quotidianità di<br />

quanti hanno scelto liberamente di servire<br />

l’Associazione, dedicando ad essa le<br />

loro migliori energie;<br />

il sorriso: è quasi sparito dal volto di<br />

molti bersaglieri. Il volto sorridente è<br />

l’espressione più viva, genuina e familiare<br />

di serenità interiore, forza d’animo e<br />

volontà di trasmettere agli altri entusiasmo,<br />

rigore e ricchezza morale. Un vecchio<br />

adagio recita: “Se incontri chi sorriso<br />

non sa dare, donalo tu, perché nessuno<br />

ha tanto bisogno di sorriso come colui<br />

che ad altri darlo non sa!”<br />

la generosità: è diventata una virtù che si<br />

chiede solo agli altri. Essa evidenzia no-<br />

42<br />

biltà d’animo intesa come sacrificio dei<br />

propri interessi per il bene del prossimo.<br />

Mai caratteristica migliore è stata attribuita<br />

al Bersagliere che della generosità<br />

resta il simbolo più valido e autentico.<br />

Sono, queste mie solo semplici riflessioni.<br />

Non hanno altra pretesa se non quella<br />

di contribuire a ricreare quel clima di bersaglierismo<br />

autentico che renda la <strong>ANB</strong><br />

una compagine associativa salda, spiritualmente<br />

e moralmente coesa, costituita<br />

da veri uomini ligi, osservanti dei precetti<br />

del nostro grande Fondatore.<br />

Solo questo è il significato di questo mio<br />

scritto.<br />

Spero di non aver toccato - con i tempi<br />

che corrono - suscettibilità alcuna e di<br />

non aver provocato giudizi critici. Se così<br />

fosse, credetemi, non l’ho fatto apposta<br />

e me ne duole moltissimo!<br />

A presto.<br />

Bers. Agostino PEDONE<br />

Spettabile A.N.B. quadri dirigenti, semplici<br />

bersaglieri e simpatizzanti.<br />

Leggo con molto interesse la risposta e<br />

quindi le proposte avanzate dal consigliere<br />

Nazionale Daniele Carozzi al “lamento”<br />

nel “controcampo” del Bers.<br />

Vincenzo Caputo. Dire che ha perfettamente<br />

ragione appare non solo scontato;<br />

ma secondo me anche ipocrita, certo, anzi<br />

certissimo che necessita cambiar strada<br />

se non si vuol finire come “un centro<br />

anziani” ma la domanda, oserei dire, nasce<br />

spontanea: chi deve pensarci? Da dove<br />

deve venire l’indicazione di trovare, e<br />

applicare nuove soluzioni? Chi deve dare<br />

forza a nuove iniziative?<br />

Molte le proposte che dovrebbero interessarci<br />

e rimango sempre più convinto<br />

che oltre al “solito “ volontario che poi rimarrà<br />

solo, vi debbono essere precise direttive<br />

dall’alto delle provincia e delle regioni,<br />

altrimenti tutto rimarrà come prima.<br />

Ma il Bers. Carozzi apre l’ipotesi ad<br />

un’altra iniziativa, organizzare nelle Sezioni<br />

nuclei di protezione civile, sull’esempio<br />

degli Alpini, e dei Carabinieri<br />

ed altri, problema attualissimo in questo<br />

momento nel nostro Paese; ma dall’espe-<br />

rienza che ho vissuto nella Sezione di Ladispoli<br />

ritengo attualmente tali iniziative<br />

bisognose di un chiarimento. La Protezione<br />

Civile ha già una sua organizzazione<br />

egregiamente funzionante ovunque,<br />

quindi dovrebbero avvenire delle fusioni,<br />

e quando due corpi si uniscono la difficoltà<br />

consiste nel trovare il capo: cioè<br />

sarebbe l’<strong>ANB</strong> che entra a far parte della<br />

protezione civile, oppure l’inverso? Perché<br />

nel primo caso si tratterebbe di ridimensionare<br />

il corpo dei bersaglieri e la<br />

trasformazione dell’<strong>ANB</strong> in qualcosa di<br />

diverso, forse più numeroso, (quindi più<br />

tessere) ed anche più giovane, ma difficilmente<br />

da collocarsi nelle nostre tradizioni.<br />

Mi è stato molte volte ricordato che bersagliere<br />

si diventa e non si nasce, verissimo,<br />

ma se sarò felice della scelta sarò il<br />

primo nell’entusiasmo, altrimenti nulla<br />

potrà trasformarmi in ciò che non voglio.<br />

Forse sarebbe diverso se fosse il contrario,<br />

cioè “la protezione civile” entra a far<br />

parte interamente nell’<strong>ANB</strong> assumendo<br />

i nostri simboli e accettando la nostra organizzazione,<br />

dal presidente Nazionale<br />

al presidente di Sezione, e cosa più importante,<br />

e secondo me più difficile, assumendo<br />

il ruolo dei simpatizzanti bersaglieri.<br />

Ritengo necessario per l’esperienza che<br />

ho vissuto chiarire anche il lato economico,<br />

è ovunque risaputo che la protezione<br />

civile riceve un rimborso spese per i suoi<br />

interventi, sono soldi tanto per essere<br />

precisi, che non riceve il bersagliere dall’<strong>ANB</strong><br />

quindi all’interno delle stesse Sezioni<br />

vi saranno i ricchi e i poveri, cioè<br />

chi si potrà permettere la gita al raduno e<br />

chi dovrà rinunciarvi, chi si potrà permettere<br />

una pur decente divisa e coloro<br />

che sfileranno con le più diverse fogge,<br />

(vedi Latina). Ma vi è ancora un altro lato<br />

che va conosciuto ed è l’età; ormai siamo<br />

tutti consapevoli che con la fine della<br />

naja è finito anche la maggior parte del<br />

reclutamento nelle Sezioni, quindi è risaputo<br />

l’invecchiamento degli iscritti; a<br />

questo punto si pensa di inserire i giovani<br />

della Protezione Civile, ma quale sarà<br />

il risultato? Forse la fine dell’<strong>ANB</strong> ed il<br />

0nascere sulle sue ceneri di una “cosa”<br />

che non so cosa potrà essere.<br />

Bers. Marcello Riposati


amarcord<br />

Dal racconto<br />

di un superstite di Dresda<br />

Era il 3 febbraio 1943 quando fui chiamato alle<br />

armi ed arruolato nel 6° Reggimento Bersaglieri<br />

di stanza a Bologna. Trascorsi alcuni mesi di duro<br />

addestramento, fui trasferito al 7° Reggimento<br />

a Laives, vicino a Bolzano, dove fui sorpreso<br />

dalla proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre,<br />

allorché insieme a molti commilitoni fui<br />

preso prigioniero dai tedeschi. Dopo qualche<br />

giorno fummo caricati sopra dei carri bestiame e,<br />

trascorsa una settimana di sofferenze, partimmo<br />

per la Germania.<br />

Ci portarono in un campo di concentramento<br />

nella Prussia Orientale, vicino al Mar Baltico,<br />

che mi sembra si chiamasse Ochestein. In quella<br />

località passai quattro mesi di stenti: la fame era<br />

all’ordine del giorno e ogni tanto qualcuno moriva<br />

per deperimento organico.<br />

1 tedeschi ad un certo punto compilarono una lista<br />

dei sopravvissuti e scelsero me e qualcun altro<br />

per essere inviati nella città di Dresda, in Sassonia, per lavorare<br />

in un centro di riparazione di carrozze ferroviarie; le<br />

condizioni di vita erano leggermente migliori, ma la fame era<br />

sempre tanta. Io facevo il saldatore elettrico e insieme a me<br />

lavoravano diversi inglesi che i tedeschi avevano fatto prigionieri<br />

in Italia. Passarono alcuni mesi ed intanto il fronte<br />

russo si stava lentamente avvicinando. Dresda era una bella<br />

città, chiamata la “Firenze dell’Elba” perché ricca di monumenti<br />

e di opere d’arte. Non vi erano obiettivi militari e i tedeschi<br />

credevano che la loro più bella città potesse uscire indenne<br />

dalla guerra. Fu invece distrutta in una sola notte, fra il<br />

13 e il 14 febbraio 1945 sotto l’azione di quasi ottocento<br />

bombardieri inglesi. Vi perirono in poche ore circa centotrentamila<br />

persone, addirittura un numero maggiore delle<br />

vittime causate dalla bomba atomica su Hiroshima oppure da<br />

quella su Nagasaki. Le vittime del bombardamento di Dresda<br />

non poterono essere contate con esattezza perché nessuno<br />

fu in grado di stabilire il numero dei profughi e dei cittadini<br />

residenti che si trovavano quella notte in città. Alle 22 cominciarono<br />

a cadere le prime bombe e i primi spezzoni incendiari,<br />

lo riuscii a fuggire appena sentii l’ululato delle sirene.<br />

Mi diressi verso le colline che attorniavano la città e, trovato<br />

un grosso albero, cercai riparo dietro di esso. Dal mio rifugio<br />

improvvisato assistei al martirio di Dresda, illuminata<br />

a giorno dai violenti incendi che divampavano ovunque.<br />

La popolazione stava festeggiando il martedì grasso di Carnevale<br />

e nessuno pensava potesse accadere qualcosa di così<br />

terribile proprio quel giorno. Le ondate devastatrici dei quadrimotori<br />

inglesi si susseguirono per ore e ore sganciando<br />

più di duemilaseicento tonnellate di bombe e al mattino,<br />

quando scesi in città, vidi centinaia di cadaveri semi carbonizzati<br />

che ingombravano le strade.<br />

Le autorità tedesche, nell’impossibilità di dare ad essi una sepoltura,<br />

disposero che le salme fossero bruciate nelle piazze.<br />

Ai primi di maggio il fronte si era ulteriormente avvicinato a<br />

Dresda e cominciammo a sentire il rombo dell’artiglieria e<br />

dei lanciarazzi Katiuscia. L’8 maggio la Germania capitolò e<br />

noi fummo finalmente liberi.<br />

I russi occuparono la città e ci dissero che avrebbero provveduto<br />

a rimpatriarci. Io ed altri cinque toscani però, non fidandoci<br />

delle loro affermazioni, decidemmo di lasciare Dresda<br />

e, dopo aver camminato per circa un mese, giungemmo ad<br />

Innsbruck in Austria, dove si trovavano reparti statunitensi.<br />

Gli americani ci misero in quarantena per accertarsi che non<br />

avessimo contratto qualche malattia, e poi ci fecero rientrare<br />

in Italia, dopo quasi due anni che ne mancavamo.<br />

Ed ora come Bersagliere non mi perdo un Raduno regionale<br />

o nazionale e in queste liete occasioni ho avuto la fortuna di<br />

incontrare dopo cinquantacinque anni il Bersagliere Ernesto<br />

Nildi e il Bersagliere Paolo Monni della Fanfara di Firenze.<br />

Quando ci incontriamo ricordiamo con nostalgia i vecchi<br />

tempi e la nostra gioventù passata al 6° Bersaglieri.<br />

Bersagliere Sergio del Bucchia<br />

Il Sig. Bianco Luigi, ha scritto alla Presidenza della Sezione<br />

<strong>ANB</strong> “M.O. Paggi” di Vercelli una lettera, nella quale<br />

chiede se è possibile ricordare nella ricorrenza del centenario<br />

(1912-<strong>2012</strong>) la conquista di Rodi. A quell’impresa bellica<br />

prese parte il nonno del Sig. Bianco, il Bersagliere<br />

Oglietti Giuseppe (classe 1889).<br />

La conquista di Rodi, è nella storia militare italiana una del-<br />

43


amarcord<br />

le operazioni meglio riuscite, ma<br />

detiene anche il primato di essere<br />

stato l’unico vero grande sbarco<br />

mai realizzato dalle nostre forze armate.<br />

Come scrisse nelle sue memorie<br />

il Generale Giovanni Battista<br />

Ameglio, comandante della<br />

spedizione, nel quadro delle operazioni<br />

della guerra Italo-Turca del<br />

1911-1912 “... l’occupazione italiana<br />

delle isole Sporadi Meridionali<br />

(il Dodecaneso) rappresentò<br />

nella storia militare d’Italia la prima<br />

importante (e riuscita) operazione<br />

combinata fra truppe di terra<br />

e di mare”.<br />

La conquista del Dodecaneso, le rilevanti<br />

implicazioni di carattere<br />

politico e diplomatico, quali l’ostilità<br />

dell’Austria-Ungheria, e la diffidenza<br />

dell’Inghilterra e della Francia nei confronti di<br />

un’espansione italiana nell’Egeo, inoltre le rilevanti difficoltà<br />

tecnico-logistiche che caratterizzarono questa complessa<br />

e delicata operazione militare, confermarono il raggiungimento<br />

di un’intesa e di uno standard di cooperazione tra le<br />

forze della Marina e dell’Esercito che mai si era potuto scorgere<br />

nel corso delle precedenti avventure belliche italiane.<br />

La campagna del Dodecaneso fu l’estensione del conflitto<br />

scatenatosi tra Italia e Turchia, in seguito all’occupazione<br />

Italiana della Libia. Il corpo di spedizione italiano dopo lo<br />

sbarco in Libia incontrò inaspettate difficoltà nel conquistare<br />

i punti chiave della Tripolitania e della Cirenaica, a causa<br />

della resistenza operata dalle tribù libiche fiancheggiate ed<br />

armate da un folto numero di consiglieri militari turchi. Per<br />

risolvere questa situazione il Comando Supremo Italiano,<br />

tramite l’apporto della Marina militare decise di effettuare<br />

una serie di operazioni contro le forze ottomane lungo le coste<br />

del Libano, del Mar Rosso e nell’Egeo settentrionale,<br />

centrale e meridionale. Nel quadro di queste operazioni, il<br />

fatto d’armi più importante fu la conquista di Rodi. Le truppe<br />

confluirono dai vari presidi a Tobruk, fino a raggiungere la<br />

forza di una divisione; in questo schieramento era presente il<br />

4° Reggimento bersaglieri, al comando dal Colonnello Maltini,<br />

già copertosi di gloria alla conquista di Bengasi. All’alba<br />

del 3 maggio 1912, i soldati italiani partirono verso Rodi<br />

sulle navi da trasporto, scortate da alcune navi da battaglia. Il<br />

convoglio giunse dinanzi a Rodi a notte fonda; le tre navi che<br />

trasportavano gli uomini si avvicinarono all’isola a fari spenti<br />

e raggiunsero la baia di Kalithea e qui, in silenzio e con perfetto<br />

ordine, vennero calate in mare le lance e nel giro di poche<br />

ore tutti gli 8.000 uomini delle spedizione sbarcarono. I<br />

primi a scendere furono i bersaglieri. Poco dopo l’alba, quando<br />

la colonna italiana stava marciando in direzione di Asgura,<br />

il nemico iniziò un fuoco di sbarramento, ma il rapido in-<br />

44<br />

tervento del 4° bersaglieri e del 57°<br />

fanteria stroncò l’azione del nemico.<br />

L’avanzata italiana incontrò<br />

scarsa resistenza, infatti il grosso<br />

della guarnigione turca si era raccolto<br />

nella posizione più facilmente<br />

difendibile dell’isola, le alture<br />

del monte Psithos, e qui aveva confluito<br />

1.300 uomini, alcuni cannoni<br />

e munizioni. Il 17 maggio il Generale<br />

Ameglio dispose un attacco<br />

concentrico disposto su tre colonne,<br />

una di queste composta dai bersaglieri<br />

del 4°; l’obiettivo era di effettuare<br />

una manovra a tenaglia,<br />

puntando su Kalapetra e Plotania.<br />

All’alba del giorno convenuto le<br />

tre colonne avevano raggiunto i rispettivi<br />

obiettivi, la resistenza dei<br />

turchi fu durissima. I bersaglieri<br />

del 4° furono i protagonisti della giornata; infatti il nemico<br />

aveva concentrato su di loro il maggior volume di fuoco, ma<br />

i fanti piumati riuscirono gradualmente ad accerchiarlo, costringendolo<br />

alla resa. Dopo la vittoria di Psithos, che portò<br />

al 4° Reggimento bersaglieri la medaglia di bronzo al valor<br />

militare, l’isola di Rodi rimase completamente sotto il dominio<br />

italiano. La celerità e la sorpresa nell’azione avevano<br />

sbaragliato il nemico, quell’agilità di manovra che La Marmora<br />

aveva sempre immaginato per i suoi bersaglieri, e che<br />

questi nelle operazioni di Rodi avevano trasmesso a tutto il<br />

corpo di spedizione. Di quel glorioso corpo di spedizione fece<br />

parte il Bersagliere Oglietti Giuseppe, di umili origini<br />

contadine, nato nelle terre di risaia vercellese a San Damiano<br />

di Carisio, soldato di leva, chiamato alle armi nel 1909, svolse<br />

il servizio militare, presso il 12° Reggimento Bersaglieri a<br />

Torino, qui venne promosso Caporale. Nel 1911 si imbarcò a<br />

Napoli per la spedizione in Tripolitania e Cirenaica, con il<br />

grado di Caporal Maggiore rientrò in Italia nell’agosto 1912<br />

e fu collocato in congedo. Allo scoppio della Grande guerra<br />

fu richiamato in servizio e nel maggio 1915 venne inviato in<br />

territorio dichiarato in stato di guerra con il grado di Sergente,<br />

promosso Sergente Maggiore nel 1916. Nel 1917 faceva<br />

parte del plotone allievi Ufficiali al Degano, come aspirante<br />

Ufficiale dell’arma di fanteria, e come tale nel 16° Reggimento<br />

Bersaglieri. Viene promosso Sottotenente di Complemento<br />

con decreto del Comando Supremo del 1° giugno<br />

1917, e prosegue la sua carriera da Ufficiale nel Regio Esercito.<br />

Come scrive il nipote, egli fu insignito della Medaglia di<br />

Bronzo al valore per aver partecipato alla conquista di Rodi,<br />

con la seguente motivazione: “Perfetto esempio del bersagliere,<br />

coraggioso, pronto all’azione, veloce e preciso nel<br />

combattimento, di esempio agli altri soldati”.<br />

Le parole contenute nell’attestazione della Medaglia, sono il<br />

modo migliore per ricordarlo.


le nostre gioie a cura di Mario Galante<br />

Aprilia (Roma)<br />

Il Bersagliere Renato RIPOSATI, già<br />

del 3° Reggimento, il 15 luglio <strong>2012</strong><br />

unitamente alla signora Pina, ha festeggiato<br />

il 50° anniversario di matrimonio<br />

circondato dall’affetto dei figli Massimiliano,<br />

Pier Luigi, ed i nipoti Camilla,<br />

Irene, Sara e Chiara. Congratulazioni<br />

vivissime dalla Redazione di F.C..<br />

Cavaglià (BI)<br />

Il Vice Presidente della Sezione Nicolello<br />

RENZO ha festeggiato il 2 luglio<br />

2011 il matrimonio della figlia Cristina<br />

con l’App. CC Riccardo STORARI.<br />

Felicitazioni vivissime.<br />

Padova<br />

Il 1° ottobre 2011, il Bersagliere Bruno<br />

SQUIZZATO componente della fanfara<br />

di Padova ha festeggiato il matrimo-<br />

nio di Erica, figlia della sua compagna<br />

Graziella. Auguri vivissimi dalla Redazione.<br />

Il Presidente della Sezione di Padova<br />

Bersagliere Luigi DAL LAGO e la moglie<br />

Rosanna, orgogliosi della propria<br />

figlia Angela da poco laureata in Scienze<br />

Statistiche e subito dopo convolata a<br />

nozze. Congratulazioni e felicitazioni<br />

vivissime da parte della Redazione.<br />

S. Giustino (PG)<br />

Il Bersagliere Alvanio PANICO Presidente<br />

della Sezione con il nipotino<br />

Tommaso di anni quattro, fiero del suo<br />

cappello piumato, al raduno di Gubbio.<br />

Senigallia (AN)<br />

Il Bersagliere Franco ZAMPINI e la Signora<br />

Maria SCILLITANI, il 2 giugno<br />

<strong>2012</strong> hanno festeggiato il 50° anniversario<br />

di matrimonio. Franco ZAMPINI<br />

è stata ed è una persona molto importante<br />

per la Sezione di Foggia, dove<br />

venne nominato Vice Presidente nel<br />

1973 e Presidente nel 1974; costituì una<br />

Fanfara e la fornì di strumenti e divise,<br />

interessando gli Organi Militari Superiori.<br />

Al 3° Raduno Internazionale di<br />

Foggia, il 9 maggio del 1976, donò alla<br />

città di Foggia un monumento “ Ai Bersaglieri<br />

immolatisi per la Patria”. Per<br />

ragioni familiari, nel 1998 ha lasciato la<br />

città di Foggia dopo aver costituito 4 sezioni<br />

<strong>ANB</strong> nella provincia. Trasferitosi<br />

nella città di Senigallia, dove è iscritto<br />

nella locale Sezione della quale è l’efficiente<br />

Segretario, mantiene sempre i<br />

contatti con tutte le Sezioni della Puglia<br />

aiutandole e ha donato un Labaro alle<br />

Sezioni di Orsara di Puglia, Ordona,<br />

San Giovanni Rotondo, Lucera e Troia.<br />

Ha preso parte al Raduno Internazionale<br />

di Foggia con un gruppo di Bersaglieri<br />

di Senigallia e nell’occasione ha<br />

donato un Labaro alla Sezione per i 35<br />

anni trascorsi insieme. La sua frenetica<br />

attività lo ha indotto a donare nel 2005<br />

un nuovo Labaro alle Sezioni di Civitanova<br />

Marche e Senigallia e, non contento,<br />

ha donato un nuovo Labaro nel<br />

2005 alla Sezione <strong>ANB</strong> di Bari.<br />

È stato inoltre insignito dell’Onorificenza<br />

di Cavaliere Ufficiale O.M.R.L.;<br />

è delegato Comunale dell’ANCOC, è<br />

iscritto alla Sezione Combattenti e Reduci<br />

e collabora con il Museo Pio IX<br />

Mastai di Senigallia.<br />

Sorrento (NA)<br />

Il Bersagliere Andrea MASTROIANNI<br />

è orgoglioso di presentare ai lettori di<br />

Fiamma Cremisi il nipote Francesco in<br />

occasione del suo primo compleanno.<br />

45


le nostre gioie e ricerche di commilitoni<br />

Dalla Redazione...<br />

Gli auguri<br />

formulati nella sede<br />

della Presidenza Nazionale<br />

alla gentile Signora<br />

Cecilia Prissinotti,<br />

nel giorno del suo compleanno<br />

(11 maggio <strong>2012</strong>).<br />

Alessandria<br />

Da circa 4 mesi sono stato incarico di seguire la situazione della<br />

Cittadella di Alessandria e dopo aver preso contatto con la<br />

Sezione del Fondo Ambiente Italiano (FAI) che ha in gestione<br />

la struttura (appartenente ora al demanio comunale).sono stato<br />

edotto circa la possibilità di far dichiarare la Cittadella<br />

“Luogo del Cuore” con titolarità ad accedere a fondi europei<br />

per il suo mantenimento e per far avere a quel luogo caro alla<br />

nostra storia militare una maggiore tutela. La Cittadella ha infrastrutture<br />

in ottime condizioni e potrebbe, tra l’altro, ospitare<br />

le Associazioni Combattentistiche della zona prive di sede,<br />

oltreché ospitare iniziative di vario genere. In Ottobre organizzerò<br />

una giornata con le Associazioni Combattentistiche locali,<br />

e l’Associazione Storico culturale Italica Virtus ha chiesto<br />

di entrare a far parte del Sodalizio e presenterà al Comune di<br />

Alessandria il Sacrario della Divisione Ravenna (che da qui<br />

partì per il fronte Russo) restaurato a sue spese. Evidenzio che<br />

per far dichiarare “Luogo del Cuore” la Cittadella occorre raccogliere<br />

100.000 firme entro fine ottobre e pertanto chiedo che<br />

la notizia venga divulgata per la raccolta delle necessarie firme.<br />

I prospetti potranno poi essermi recapitati o spediti alla<br />

Presidenza Nazionale dell’Ass. naz. Volontari di Guerra, corso<br />

Regina Margherita 16- Torino. Grato per il seguito che verrà<br />

data a questa mia, porgo distinti saluti.<br />

Ten. Col. Roberto PINTUS,<br />

Presidente Nazionale dell’Ass. Naz.<br />

Volontari di Guerra 3395798661<br />

46<br />

Labaro del 6° Bersaglieri<br />

L’idea del Labaro dedicato al 6° Rgt è nata nel sito Nazionale<br />

da uno scambio di opinioni tra il sottoscritto ed il Bersagliere<br />

Cillo ed abbiamo redatto un piccolo progetto che necessiterà<br />

sicuramente di correzioni, ma l’idea c’è: il Labaro<br />

avrà le misure di un Labaro Regionale 85x70. Per raccogliere<br />

consensi e contributi (abbiamo chiesto 6,00 €) ed è stato<br />

creato un gruppo nel social network facebook chiamato “Labaro<br />

del Sesto Bersaglieri”.<br />

Abbiamo altresì attivato una carta Poste pay esclusivamente<br />

per raccogliere contributi e il suo N° 4023 6006 2659 5492 è<br />

intestata ad Andrea Perfini. Per chi volesse partecipare e condividere<br />

l’iniziativa i contatti sono:<br />

- Bersagliere Biagio Cillo<br />

cell. 3337011350, biagiocillo@libero.it<br />

- Bersagliere Andrea Perfini<br />

cell. 3404920469, andrea.perfini@alice.it<br />

Sarà nostra cura fornire ulteriori notizie e tenere aggiornati tutti<br />

i Bersaglieri in merito all’iniziativa. In anteprima sono stati<br />

presi contatti con il Presidente della Sezione <strong>ANB</strong> di Bologna<br />

Evangelisti Gabriele per poter inserire, tempi tecnici e organizzativi<br />

permettendo, il battesimo del Labaro all’interno della<br />

manifestazione celebrata ogni anno a Bologna e denominata<br />

“Ricordando il 6°”.<br />

È stato altresì chiesto al Bersagliere Evangelisti di poter coinvolgere<br />

suo papà, Reduce della Russia e Bersagliere del 6 ° ed abbiamo<br />

informato il Maggiore Patti, Ufficiale addetto alle relazioni<br />

esterne del 6° rgt. Bersaglieri.<br />

Avremmo intenzione di regalare<br />

l’olio su tela realizzato al<br />

Reggimento in occasione del<br />

battesimo insieme alla pergamena<br />

con tutti i nomi dei Bersaglieri<br />

che hanno aderito all’iniziativa.<br />

Ringraziando anticipatamente<br />

confidiamo in un po’ di<br />

pubblicità.<br />

Un Bersaluto dai Bersaglieri<br />

Biagio Cillo e Andrea Perfini


i nostri lutti a cura di Mario Galante<br />

Abbiategrasso (MI)<br />

Il Bersagliere Giuseppe ROSSINI,<br />

classe 1930, già dell’8° Reggimento è<br />

deceduto il 12 dicembre 2011.<br />

Iscritto alla Sezione dal 1986, i soci lo<br />

ricordano con molto affetto.<br />

Il Bersagliere Mario ZUCCHINALI,<br />

classe 1932, già dell’8° Reggimento e<br />

componente della squadra atleti lotta<br />

greco romana, ci ha lasciato un grande<br />

vuoto nel cuore.<br />

Bagnoregio (VT)<br />

Il Bersagliere Camillo ARCANGELI,<br />

classe 1956, Presidente della Sezione e<br />

fautore della rinascita della stessa è<br />

prematuramente scomparso il 16 novembre<br />

2011. I Bersaglieri della Sezione<br />

e della provincia di Viterbo lo ricordano<br />

con grande affetto.<br />

Bari<br />

Il Bersagliere Franco CENTRONE,<br />

classe 1950, Consigliere della Sezione,<br />

Capo del plotone ciclisti “Carlo REGI-<br />

NA” e instancabile Bersagliere di grande<br />

valore, il 30 aprile u.s., per un improvviso<br />

malore sopraggiunto nella sede<br />

Associativa, ci ha lasciato per effettuare<br />

i famosi sette salti voluti da papà.<br />

Calcinate (BG)<br />

Il Bersagliere Giuseppe VECCHI,<br />

classe 1930, già<br />

dell’8° Reggimento<br />

a Verona<br />

ci ha lasciato il<br />

10 aprile <strong>2012</strong>.<br />

Socio fondatore<br />

e attivo propugnatore<br />

alla<br />

costruzione del<br />

monumento al<br />

Bersagliere.<br />

Frascati (RM)<br />

Il Bersagliere<br />

Quirino BE-<br />

FERA, classe<br />

1916, già del<br />

9° Reggimentoultimamente<br />

ci ha lasciato,<br />

ma non dimenticheremo<br />

mai il “vecchio<br />

leone di<br />

El Alamein”. I<br />

Bersaglieri di Frascati e dei ritiri di Perseveranza<br />

lo ricordano con affetto.<br />

Limbiate (MI)<br />

Il Bersagliere Vittorino<br />

OTTOLEN-<br />

GHI, classe 1946,<br />

già dell’8° Reggimento,<br />

è deceduto<br />

il 16 gennaio <strong>2012</strong>.<br />

I Bersaglieri della<br />

Sezione lo ricordano<br />

con affetto.<br />

Il Bersagliere Giovanni<br />

GOTTI, classe<br />

1945, assiduo<br />

frequentatore della<br />

Sezione, è deceduto<br />

il 31 dicembre<br />

2011.<br />

Lonate Pozzolo (VA)<br />

Il Bersagliere<br />

Cav. Uff. Giuseppe<br />

GIANA,<br />

classe 1943, già<br />

dell’8° Reggimento<br />

è deceduto<br />

l’8 marzo<br />

<strong>2012</strong>. L’amore<br />

per i Bersaglieri<br />

ma soprattutto per la fanfara Tramonti<br />

- Crosta sono stati una costante<br />

nella sua vita. I soci della Sezione lo ricordano<br />

con molto affetto.<br />

Mansuè (TV)<br />

Il Bersagliere<br />

Giuseppe<br />

GHIRARDI,<br />

classe 1928 è<br />

deceduto il<br />

14 dicembre<br />

2019. Di caratteregeneroso,<br />

sempre<br />

pronto e dis<br />

p o n i b i l e ,<br />

non sarà mai<br />

dimenticato.<br />

47


i nostri lutti a cura di Mario Galante<br />

Meolo<br />

La locale Sezione <strong>ANB</strong> desidera ricordare<br />

due suoi Soci recentemente scomparsi.<br />

Essi sono:<br />

Bersagliere CADAMURO Bruno, nato<br />

il 5 aprile 1924 e deceduto il 28 giugno<br />

<strong>2012</strong>; decano della Sezione ed uno dei<br />

padri fondatori già nel 1960 quando insieme<br />

ad alcuni reduci della 2^ G.M.decisero<br />

di fondare il sodalizio che fu inaugurato<br />

nel 1987. Fino all’ultimo tenace<br />

Bersagliere rimane per la Sezione un<br />

punto fermo da seguire e da ricordare.<br />

48<br />

Simpatizzante<br />

GRANATO Prof.<br />

Vincenzo, classe<br />

1948, con le sue<br />

parole ed i suoi<br />

scritti ha sempre<br />

sostenuto e galvanizzato<br />

la Sezione,<br />

esempio di fierezza<br />

e convinzione<br />

degli ideali associativi:<br />

è scomparso<br />

nel mese di<br />

giugno del c.a.<br />

Ostiglia<br />

(MN)<br />

Bersagliere Ruggero<br />

SIMONCELLI,<br />

classe 1931, già del<br />

3° Reggimento e più<br />

che valido iscritto<br />

alla Sezione dal<br />

1996, è recentemente<br />

scomparso.<br />

Perugia<br />

Il Bersagliere Aldo BACOCCOLI, era<br />

un ragazzo di El Alamein, orgoglioso<br />

di essere stato Bersagliere e di continuare<br />

ad esserlo tra i soci della Sezione.<br />

Ha partecipato a molti raduni ed è stato<br />

un assiduo frequentatore della Sezione.<br />

Per oltre un decennio ha rivestito la carica<br />

di Presidente Regionale; molto attivo<br />

nella sua funzione ma soprattutto fiero<br />

di indossare il cappello piumato, ha<br />

terminato la sua corsa all’età di 92 anni.<br />

Racconigi (CN)<br />

Il Bersagliere<br />

Carlo ACTIS,<br />

classe 1930.<br />

Già del 3°<br />

Reggimento<br />

(trombettiere)<br />

è deceduto il<br />

29 gennaio<br />

<strong>2012</strong>.<br />

La figlia Mara,<br />

socia della<br />

Sezione, ed i<br />

soci lo ricordano con molto affetto.<br />

Roma<br />

S.Ten. Nicola D’ANGELO, classe<br />

1928, 3° Corso AUC assegnato al grande<br />

ottavo nel gennaio 1950, un anno<br />

dopo la sua ricostruzione.Sposato,<br />

due figli e<br />

quattro nipoti ci<br />

ha lasciato il 25<br />

febbraio c.a.<br />

I soci della Sezione<br />

sono vicini alla<br />

moglie Luciana<br />

e a tutti i suoi<br />

cari.<br />

S. Michele<br />

al Tagliamento (VE)<br />

Il Bersagliere Luigi<br />

PILOSIO, classe<br />

1932, già dell’8°<br />

Reggimento è recentementescomparso.<br />

Vicenza<br />

Il Bersagliere Giuseppe<br />

TASCA, classe<br />

1935, già del 1°<br />

Reggimento e successivamente<br />

nel 4° rgt. Cor, è deceduto<br />

il 17 agosto 2011.<br />

Vigarano Mainarda (FE)<br />

Nato il 10 Ottobre 1921 a Vigarano<br />

Mainarda (Fe), chiamato alle armi l’8<br />

Gennaio 1941 e assegnato al 9 ReggimentiBersaglieri,<br />

4^ Compagnia<br />

Cannoni<br />

da 47/32 del<br />

508° Battaglione.<br />

Il 25 Aprile<br />

del 41 giungeva<br />

in zona di guerra,<br />

promosso<br />

Caporale, il 13<br />

settembre ‘ 41<br />

partì con la<br />

215^ compagnia<br />

per la Libia<br />

ed il 18 settembre<br />

sbarcò a Tripoli. Nel fatto d’armi<br />

di El-Alamein fu catturato dagli inglesi<br />

il successivo 15 luglio e la sua prigionia<br />

durò cinque lunghissimi anni.<br />

Gli è stata conferitagli la Croce al<br />

merito di guerra il 18.10.1955.<br />

Iscritto ed uno dei fondatori della locale<br />

Sezione <strong>ANB</strong> Alceo Contri, è serenamente<br />

deceduto il 15 Gennaio <strong>2012</strong>.


voce della storia<br />

I bersaglieri di Manara<br />

e la Repubblica Romana del 1849<br />

Per una revisione storiografica<br />

A cura di Marco Pasquali<br />

La Repubblica Romana del 1849 durò pochi mesi, dal 9 febbraio<br />

al 4 luglio, ma costituisce una delle pietre miliari del<br />

Risorgimento italiano, contribuendo comunque alla strategia<br />

di riunificazione dell’Italia sotto la guida delle migliori<br />

forze politiche, intellettuali e militari dell’epoca. Sotto la<br />

guida del triumvirato di Saffi, Mazzini e Armellini vennero<br />

introdotte novità costituzionali e sociali che avrebbero lasciato<br />

un segno profondo sulle istituzioni future, mentre Garibaldi<br />

riuscì a guidare le forze militari più eterogenee, generosamente<br />

intervenute per difendere Roma dall’esercito<br />

francese, sbarcato ad aprile a Civitavecchia per restaurare lo<br />

Stato Pontificio. L’eroica difesa di Roma sulle mura del Gianicolo<br />

durò fino alla fine di giugno 1849, quando fu soverchiata<br />

da forze ben superiori e meglio organizzate. A difendere<br />

Roma erano intervenuti anche i bersaglieri lombardi comandati<br />

da Luciano Manara, eroicamente morto il 30 giugno<br />

in un contrattacco. Le formazioni volontarie che difesero<br />

Roma e il Lazio in realtà erano le più svariate e ci voleva solo<br />

Garibaldi per tenerle insieme (1): in totale 20.000 uomini<br />

e un centinaio di cannoni. Molti comunque gli ufficiali e i<br />

soldati provenienti dalle file di altri eserciti regolari, come la<br />

Legione polacca o i reparti di artiglieria. Tant’è vero che un<br />

esercito così poco omogeneo difese comunque Roma e per<br />

più di due mesi, contro un esercito regolare forte di 30.000<br />

uomini e 75 cannoni.<br />

Ma questi sono fatti noti. Quello che invece la storiografia dovrebbe<br />

chiarire una volta per tutte è la vera natura dei Bersaglieri<br />

di Manara. Non si trattava di volontari nel senso stretto<br />

(cioè persone che individualmente si arruolano in formazioni<br />

militari o paramilitari, ricevendo un addestramento sommario),<br />

ma di due battaglioni dell’Armata Sarda prestati da Cavour<br />

alla causa risorgimentale. Non potevano certo<br />

mantenere le mostrine di reparto, ma erano stati addestrati<br />

assieme agli altri cinque battaglioni di Bersaglieri<br />

esistenti prima del 1849. Quando infatti ad<br />

agosto dell’anno prima gli Austriaci avevano di fatto<br />

imposto una tregua, i Corpi volontari lombardi di<br />

Manara che avevano combattuto in Lombardia e nel<br />

Trentino - circa 500 uomini - furono riuniti sotto il<br />

nome di Divisione lombarda e inquadrati nell’Esercito<br />

sabaudo al comando del gen. Ramorino. A Luciano<br />

Manara fu conferito il grado di Maggiore e la<br />

responsabilità dei due nuovi battaglioni, che furono<br />

pronti per partire a metà aprile per Civitavecchia. E<br />

non è certo un caso che Garibaldi nominò Manara<br />

Colonnello e poi capo di S.M., affidandogli gli incarichi<br />

importanti: fermare l’esercito napoletano a<br />

Velletri e di fatto assumere il comando della piazza<br />

di Roma. Sui due battaglioni di Bersaglieri lombardi<br />

si poteva riporre la massima fiducia, presentando<br />

essi una coesione e un grado di addestramento specifico che le<br />

altre formazioni non potevano avere.<br />

(1) Erano il Reggimento Unione, i Bersaglieri romani e bolognesi,<br />

la Legione italiana, la Legione romana, la Legione<br />

bolognese, la Legione universitaria, la Legione toscana, la<br />

Legione polacca, i Carabinieri a piedi e a cavallo, la Legione<br />

straniera, i Finanzieri mobili o Bersaglieri del Tebro, la<br />

Guardia civica mobile romana e quella umbra, la Squadra<br />

dei sette colli, i Dragoni, i Finanzieri a cavallo e vari reparti<br />

d’artiglieria e genio zappatori.<br />

Bersaglieri<br />

sul confine orientale<br />

Nel resoconto stenografico dell’Assemblea del Senato XIII<br />

Legislatura del 1° agosto1996, riferendosi specificatamente<br />

al I Btg. Bersaglieri Mussolini si legge che... “per 18 mesi<br />

presidiò la linea lungo l’alto Isonzo, evitando agli slavi-comunisti<br />

di Tito di scendere sulle nostre città e province di Gorizia<br />

e Udine...che i superstiti di detto I Btg., catturati, imprigionati<br />

e massacrati, furono infoibati a Tolmino, dopo la resa<br />

con l’onore delle armi, in caverne minate e straziati da una<br />

esplosione...che le salme non sono ancora state rimpatriate e<br />

che dalla parte slovena sono stati sempre opposti dei pretesti<br />

senza fondamenta, mirati a nascondere... la verità.<br />

Dal notiziario ANVGD<br />

del mese di luglio <strong>2012</strong><br />

Roma, le origini<br />

tra leggenda e realtà<br />

Secondo varie ipotesi, tra l’altro citate anche da Tito Livio nelle<br />

sue Storie, le sue origini risalgono alla guerra di Troia. Enea,<br />

49


voce della storia<br />

a capo di un gruppo di profughi, sbarca nel Lazio e, qui, viene<br />

favorevolmente accolto dal re Latino e da sua figlia Lavinia.<br />

Enea, innamoratosi di lei, deve però affrontare Turno, re dei<br />

Rutuli, a cui il padre l’aveva inizialmente promessa in moglie.<br />

Dopo la battaglia, e la sconfitta di Turno, arriva la pace e Latino<br />

concede in matrimonio ad Enea sua figlia Lavinia.<br />

Enea fonda Lavinio in onore alla sua sposa e dall’unione nasce<br />

Ascanio (o Iulo) che fonderà poi Albalonga.<br />

Albalonga è stata governata per molto tempo, circa quattrocento<br />

anni, da trenta re. Uno di loro, Numitore, viene illegalmente<br />

detronizzato dal fratello minore Amulìo che, per impedire<br />

la nascita di eventuali discendenti,<br />

fa rinchiudere la figlia di Numitore,<br />

Rea Silvia, in un tempio di<br />

vergini vestali, ma Rea Silvia riesce<br />

ad unirsi a Marte e nascono due gemelli,<br />

Romolo e Remo, i quali, dopo<br />

varie vicissitudini, divenuti adulti,<br />

vendicano Numitore ricollocandolo<br />

sul trono di Albalonga. I due fratelli<br />

decidono di fondare a loro volta una<br />

nuova città che, secondo loro, doveva<br />

superare le esistenti città di Albalonga<br />

e Lavinio.<br />

Trattandosi di un fatto importante,<br />

era necessario, però, interpellare il<br />

volere degli dei, interpretando i segni<br />

divini.<br />

A quei tempi la fondazione di una<br />

città prevedeva regole ben precise:<br />

prima si osservava il cielo da una al-<br />

50<br />

tura con ampia visibilità al fine di<br />

meglio comprendere il volere degli<br />

dei; se dall’osservazione emergevano<br />

“elementi positivi”, si tracciava<br />

un solco con un aratro trascinato da<br />

una coppia di buoi durante una processione<br />

religiosa. I due fratelli salgono<br />

così su due colli, Romolo sul<br />

Palatino e Remo sull’Aventino. Romolo<br />

avvista per primo sei avvoltoi e<br />

subito avvisa ii popolo, ma, poco<br />

tempo dopo, Remo ne avvista ben<br />

dodici. Tra i due fratelli scoppia una<br />

violenta discussione, ne scaturisce<br />

una rissa e Remo muore. Secondo<br />

un’altra ipotesi (la più conosciuta), si<br />

narra che mentre Romolo stava tracciando<br />

il mitico solco per delineare<br />

la nuova città, Remo, in chiaro segno<br />

di sfida al fratello, oltrepassa la linea<br />

e Romolo l’uccide. La leggenda<br />

vuole che il solco fosse tracciato da<br />

Romolo il 21 aprile dell’anno 753<br />

a.C. Roma era nata! Questo era il segno necessario per poter<br />

costruire all’interno le abitazioni e iniziare le attività. Il procedimento<br />

fu sempre usato dai romani per fondare una città e fu<br />

“preso” da antichi rituali etruschi. Il solco tracciato da Romolo,<br />

delimitò quella che poi sarebbe divenuta l’area della “Roma<br />

quadrata”.<br />

Romolo, dopo aver fatto grande Roma, vincendo battaglie, ed<br />

aver ingrandito il territorio, scompare a sua volta in maniera<br />

misteriosa durante una parata militare in Campo Marzio.<br />

Dalla RivistaA.R.V.U.,<br />

a cura di Luciano Forti


volontariato e protezione civile<br />

Alessandria<br />

Giunge notizia da “Il Piccolo - Giornale di Alessandria e Provincia”<br />

di Venerdì 29 giugno <strong>2012</strong> che continuano le iniziative<br />

di solidarietà per l’Emilia. Il coordinatore della Protezione<br />

civile provinciale, Marco Bologna spiega: “I Lions<br />

Club di Alessandria hanno stanziato 1500 euro per il condizionamento<br />

delle tende; altri donatori, come la Sezione Franchini<br />

dei Bersaglieri di Alessandria ne hanno donati mille e<br />

l’AVOI 700.<br />

Sono stati donati inoltre alcuni televisori. Econ i fondi raccolti<br />

abbiamo installato altoparlanti per diffondere messaggi in<br />

tutte le lingue ogni volta che ci sono scosse». In questo momento<br />

ci sono un decina di alessandrini al campo di San Giacomo<br />

di Mirandola; dal 7 al 14 luglio partiranno in quaranta”.<br />

C.R.<br />

Bari<br />

La locale Sezione <strong>ANB</strong> ha ricevuto una lettera di ringraziamento<br />

dal Direttore Generale della Fondazione Telethon,<br />

Francesca Pasinelli, per l’aiuto fornito nell’organizzazione,<br />

svolgimento e partecipazione alla manifestazione “WALK<br />

OF LIFE <strong>2012</strong>”.<br />

A cura della locale Sezione <strong>ANB</strong> e con il patrocinio della Presidenza<br />

Regionale A.N.B. di Puglia ha avuto luogo un’esercitazione<br />

di volontariato e di protezione civile nel parco na-<br />

turale comunale di “Santa Candida” in Via Michele Mitolo,<br />

con l’obiettivo di:<br />

- tastare la situazione del volontariato bersaglieresco pugliese,<br />

stimolando gli iscritti in una nuova attività;<br />

- accertare le possibilità offerte dai Piumati per la bonifica<br />

del Parco, la parziale sistemazione del verde spontaneo, la<br />

manutenzione delle piste ciclabili e podistiche e la posa a<br />

dimora di nuove piante.<br />

Dopo la registrazione degli intervenuti e l’alzabandiera il<br />

Dott. Giorgio Riccio ha ricordato il geniere della Brigata<br />

Bersaglieri caduto in Afghanistan e ha tenuto un briefing riepilogativo<br />

presentando i componenti del Comitato art. 18<br />

dello Statuto: Gen. Michele Genchi, Presidente Regionale<br />

A.N.B. Puglia e Ten Gerardo Gallo, esperto del settore della<br />

Protezione Civile che ha fornito agli intervenuti il materiale<br />

di servizio necessario.<br />

Hanno aderito Bersaglieri di diverse località pugliesi ed in<br />

particolare delle provincie di Bari e di Taranto con: i Presidenti<br />

Provinciali Antonio Lomuscio e Vitantonio Bruno ed i Presidenti<br />

di Sezione di Andria. Bari. Crispiano, Ordona, Taranto,<br />

Valenzano. All’iniziativa ha aderito anche l’UNUCI di Bari<br />

ed alcune società sportive fra le quali: il Mountain Bike<br />

Club di Bari del Dott. Giuseppe Arrivo; la ciclo-officina sociale<br />

“Ciclo Spazio”; l’Associazione Apulia Onlus con la collaborazione<br />

dell’A.M.I.U., l’Azienda barese per l’igiene urbana.<br />

L’attività non è sfuggita agli abitanti dei palazzi circostanti<br />

molti dei quali si sono uniti spontaneamente ai Bersaglieri<br />

raccogliendo in poco tempo diversi metri cubi di materiale<br />

abbandonato, le carcasse di tre ciclomotori, per cui è stato<br />

interessato il Comando Polizia Municipale di Bari che ha<br />

51


volontariato e protezione civile<br />

accertato la provenienza furtiva di uno di<br />

questi. Dopo un sobrio ristoro il Gen. Michele<br />

Genchi ed il Bers. Giorgio Riccio,<br />

compiaciuti per i risultati consegui hanno<br />

ringraziato il Bers. Vitantonio Bruno per la<br />

preziosa collaborazione offerta dalla Presidenza<br />

Provinciale di Taranto ed hanno consegnato<br />

agli intervenuti un attestato individuale<br />

di partecipazione, auspicando che simili<br />

attività vengano sviluppate in tutte le<br />

province pugliesi.<br />

Dalla relazione del Bers. Pascal Francioso<br />

I Bersaglieri della locale Sezione <strong>ANB</strong> hanno<br />

affiancato la Associazione Italiana Sclerosi<br />

Multipla per il fine settimana delle Gardenie<br />

del 3 e 4 marzo <strong>2012</strong> nella centralissima<br />

Via Sparano anche perché sollecitati dal Presidente della<br />

Sezione, fratello del Prof. Paolo Riccio docente universitario<br />

che ha scoperto una proteinica mielinica, che porta il suo nome,<br />

particolarmente utile a contrastare la terribile malattia.<br />

I volontari piumati in divisa storica e cappello piumato, in tre<br />

turni dal sabato mattina al pomeriggio della domenica hanno<br />

venduto oltre duemila gardenie ed il Commissario pro-tempore<br />

della sezione di Bari dell’A. I. S. M, Anna Maria Di Pasquale,<br />

ha inviato al Presidente Giorgio Riccio una lettera di<br />

ringraziamento per la sensibilità e la collaborazione offerta.<br />

Prata di Pordenone<br />

Ogni anno la locale Sezione <strong>ANB</strong> dedica una giornata alla<br />

solidarietà a favore dei meno fortunati e nel mese di luglio del<br />

52<br />

corrente anno soci e simpatizzanti si sono ritrovati per un<br />

convivio solidale i cui ricavi sono stati devoluti per aiutare<br />

persone in difficoltà dopo gli eventi sismici dell’Emilia.<br />

Roma<br />

Il Presidente dell’AVIS Comunale Roma, Adolfo Camilli,<br />

con la lettera allegata ha desiderato ringraziare la Fanfara della<br />

Sezione <strong>ANB</strong> di Roma per il vasto repertorio di brani eseguiti<br />

nel corso della giornata dedicata ai donatori di sangue.


ecensioni e ultime notizie<br />

UN BUON CAFFÈ<br />

Il mio naso si affaccia sulla spalla di papà, ancora poche<br />

settimane e diventerò grande.<br />

Me lo ha promesso. Alzo un po’ la fronte, sollevo i talloni,<br />

e voilà il gioco è fatto, il mio mento si poggia beatamente<br />

sul pullover, poco sopra l’omero. Attendo la<br />

ricompensa per essermi affacciato, se non nell’età<br />

adulta, in quella fase adolescenziale in cui le curiosità<br />

sulla vita aumentano e meritano di essere conosciute.<br />

Una di queste è il caffè.<br />

Dr. Angelo Bianco*<br />

Per anni sono stato svegliato<br />

dal profumo inconfondibile<br />

del nero aroma e per<br />

innumerevoli mattine ho<br />

udito i commenti dei grandi<br />

finché vi intingevano le labbra:<br />

«Oggi è più forte del solito,<br />

oggi è acquoso, que sta miscela<br />

è migliore, bollente al punto giusto, forte da svegliare un<br />

morto» e così via. Tutto questo ascoltavo e tenevo a mente,<br />

intanto che le mie labbra si tingevano del bianco del<br />

latte, che a me era concesso bere. Non che non mi piacesse,<br />

ma agognavo al giorno in cui mi sarei pavoneggiato, in<br />

piedi, ad annotare l’elenco delle virtù della tazzina.<br />

Ed eccomi qua, pronto al grande giorno. Ho i calzoni<br />

lunghi al posto del pigiama, per sentirmi grande, ma ahimè,<br />

anziché a tessere le lodi dell’arabica, mi trovo a glorificare<br />

il caffelatte, primo passo impostomi dall’autorità<br />

genitoriale in questo rito d’iniziazione.<br />

Una goccia oggi, due gocce domani, ho aperto le finestre<br />

all’evoluzione del gusto, da quando la mia tazza immacolata<br />

si dipinge di macchie via via più scure, ed<br />

assa poro il gusto pungente del caffè, che si mescola al<br />

dolce del latte e ne copre gradatamente l’amabilità, con<br />

chiaroscuri che deliziano e sorpren dono il mio palato di<br />

giorno in giorno. Un po’ come la primavera. Sbocciato<br />

il primo tepore, subito vorremmo il caldo estivo per<br />

sfoggiare abiti leggeri, mentre siamo sorpresi dalle<br />

piogge improvvise e da bruschi ab bassamenti di temperatura.<br />

Ma ap prezziamo anche la frescura primaverile,<br />

la brezza ristoratrice serale e allo stesso modo il mio palato,<br />

pur desiderando una tazza di caffè nero bollente si<br />

è ammorbidito gustando le variegate sfumature del caffè<br />

mitigato dal candore latteo. Oggi osservo il latte screziato<br />

di mio figlio, le favole che cantilena avvolto ancora<br />

nel calore notturno, da cui non si è ancora liberato, io<br />

giro lo zucchero, reggendo in piedi, già vestito per partire<br />

al lavoro, una tazzina di caffè nero, appena uscito<br />

sbuffando dalla moka. Eh sì, sono diventato grande.<br />

Pur non essendo un alimento in dispensabile, il caffè, se<br />

assunto in quantità moderata, arreca innegabil mente un<br />

senso di benessere gene rale, ovvero determina un effetto<br />

eccitatorio, stimolando la vigilanza e la prontezza dei<br />

riflessi e migliorando la percezione degli stimoli sensoriali.<br />

In primis “agevola” il risveglio mattutino è utile anche<br />

nel dopo pasto in quanto favorisce la secrezione dei<br />

succhi gastrici, attiva la produzione di bile e potenzia la<br />

peristalsi intestinale promuovendo i processi digestivi.<br />

Ha altresì un importante effetto antiossidante, perché,<br />

oltre ai com posti fenolici presenti nel prodotto all’origine<br />

ci sono le melanoidine, che si formano durante la torrefazione<br />

del chicco. Certo, l’apporto di antiossidanti<br />

del caffè è in quantità limitata e dovrà integrarsi con<br />

quelli forniti da una dieta varia ed equilibrata comprensiva<br />

anche di olio di oliva, frutta, verdura.<br />

La moderna “decaffeinazione” non influenza le proprietà<br />

organolettiche del caffè (aroma, gusto, consistenza),<br />

né la sua percentuale di antiossidanti che a sua volta<br />

rimane identica nel caffè torrefatto come in quello solubile.<br />

Proviamo a tradurre nel giusto numero di tazzine<br />

l’affermazione ge nerica: “va bevuto con moderazione”.<br />

Non è scorretto affermare che in rife rimento a persone<br />

sane si considera accettabile l’apporto quotidiano di 3<br />

tazzine di caffè, meglio se al termine dei pasti piuttosto<br />

che a stomaco vuoto. Certo, la fascia di sicurezza è molto<br />

più ampia, partendo dal pre supposto che, almeno in dietologia,<br />

è la dose che produce veleno (rientra nel doping<br />

l’accertamento, nelle urine, di una quantità di caffeina<br />

pari o supe riore a 12 mg per litro, che si rag giunge solo<br />

dopo aver bevuto dieci tazze di caffè in una volta sola!).<br />

Di norma una tazzina preparata con la moka contiene in<br />

media quasi il doppio di caffeina di un espresso e circa la<br />

metà di 150 ml di filtrato al l’americana. Oltre alla torrefazione<br />

e alla modalità di preparazione, altra variabile è<br />

il tipo di miscela. La varietà arabica, più pregiata, ha<br />

meno caffeina rispetto alla robusta, più econo mica.<br />

Sonno: le reazioni alla caffeina sono assolutamente individuali,<br />

anche se in termini generali si può dire che gli<br />

anziani sono più sensibili rispetto ai giovani e che gli effetti<br />

sono più percepiti dai consumatori non abituali.<br />

Opportuno sconsigliare il caffè ai portatori di ulcera gastroduodenale<br />

o di reflusso gastroesofageo mentre nel<br />

computo della dose tollerabile non va scordato di annoverare<br />

anche l’eventuale cappuccino, la caffeina presente<br />

nella lattina di cola o “nascosta” nella barretta di<br />

cioccolato.<br />

* Medico specialista in Scienza dell’ali mentazione, termalista<br />

e consulente dietologo presso la Casa di cura di<br />

Abano Terme.<br />

53


ecensioni e ultime notizie<br />

Il Comandante della Base Logistico Addestrativa di Camignatello<br />

Matese in Provincia di Cosenza, Ten. Col. Antonio<br />

Quintieri, ha segnalato che il il prezzo della pensione<br />

completa con animazione diurna serale, in alta stagione è<br />

di € 35,20, in bassa stagione € 31,50.<br />

Giuseppe Resegotti<br />

Diario di guerra e di prigionia (1917)<br />

A cura di Ciro Giordano - “Bollettino della Società Pavese<br />

di Storia Patria” CX 2010<br />

Un giovane, iscritto alla facoltà di Medicina dell’Università di<br />

Pavia, non ancora ventenne, viene chiamato alle armi il 2 marzo<br />

1917 e assegnato al 20° Bersaglieri; disperso nel combattimento<br />

del 23 ottobre 1917 - 10 novembre 1917, è fatto prigioniero<br />

e morirà il 31 luglio 1918 dopo mesi di malattia nel lazzaretto<br />

di Celle, città tedesca della Bassa Sassonia. In breve tempo<br />

Giuseppe Resegotti, è questo il<br />

nome dello sfortunato ragazzo,<br />

dalla pace di un tranquillo paesino<br />

della provincia di Pavia viene<br />

proiettato in uno scenario di<br />

guerra, la Grande Guerra, nella<br />

sua fase più critica: Caporetto.<br />

Dice Angelo Rovati, Presidente<br />

provinciale dei Bersaglieri, nel<br />

presentare agli alunni del “Foscolo”,<br />

Liceo frequentato da<br />

Giuseppe Resegotti, la sua figura:<br />

“nel giro di pochi giorni, for-<br />

54<br />

se di poche ore, un giovane protetto dagli affetti familiari si trasforma<br />

in un uomo a causa delle drammatiche decisioni che è<br />

obbligato a prendere.<br />

Giuseppe Resegotti tenne un diario che va dal 9 ottobre all’11<br />

novembre 1917 che, tornato ai parenti, viene ora pubblicato a<br />

cura di Ciro Giordano, con un’introduzione di Mino Milani e<br />

un’appendice di Davide M. Daccò.Si tratta di un documento che<br />

sottolinea ancora una volta il valore dei Bersaglieri ed è soprattutto<br />

una testimonianza dolorosa sulla guerra e sulla prigionia;<br />

un cammino costellato di freddo, fame, malattie e d’incertezza<br />

per il futuro. Il diario di Giuseppe Resegotti è un documento prezioso<br />

“di prima mano” come lo definisce Mino Milani, che apre<br />

uno spiraglio veritiero, scevro della retorica, sulla tragedia della<br />

guerra e sulla storia della provincia pavese che viene avvalorato<br />

dalle esaurienti e puntuali note al testo di Ciro Giordano,<br />

dall’appendice sull’apposizione di una lapide ai caduti del Liceo<br />

“Ugo Foscolo” di Pavia e dalle commosse e partecipate parole<br />

d’introduzione di Mino Milani.<br />

Alter<br />

Giovanni Silvio Govoni<br />

I nastrini delle decorazioni.<br />

Le Ricompense - Edizioni Youcanprint, Tricase, <strong>2012</strong>,<br />

€ 22,00 - ISBN 978-88-66186-59-5<br />

Spesso restiamo ammirati nel vedere l’uniforme di alcuni militari,<br />

anche giovani, il cui lato sinistro del petto, nello spazio<br />

compreso tra il risvolto del bavero e l’attaccatura della manica<br />

della giacca, è costellato da numerosi e variopinti nastrini corrispondenti<br />

ad eventi o ad onori che sono stati loro tributati e la<br />

curiosità ci assale.<br />

Bene ha fatto l’Autore, già Luogotenente dei Carabinieri, a riepilogare<br />

in questa interessante pubblicazione nastrini e decorazioni<br />

da portarsi sulle uniformi militari e delle quali è autorizzato<br />

l’uso. La materia indubbiamente è vasta, ma quanto riportato<br />

offre un facile strumento di consultazione non solo agli “addetti<br />

ai lavori” ma anche a chi, per ragioni diverse, non ultima mera<br />

curiosità, sia attratto dal volerne conoscere il significato.<br />

Opportunamente limitato alle decorazioni militari e, tra queste<br />

alle sole ricompense, il volume, agile e scorrevole, dopo una panoramica<br />

storica su Onorificenze ed Ordini cavallereschi, offre<br />

la visualizzazione dei nastrini<br />

per l’identificazione delle decorazioni<br />

che rappresentano ed anche<br />

l’ordine delle precedenze<br />

nell’edizione 2002 tra decorati al<br />

Valore Militare e al Valore Civile<br />

così come formulato dal regolamento<br />

per la disciplina delle uniformi<br />

(SMD - G 010).<br />

La pubblicazione può essere richiesta<br />

all’Autore via e-mail giangiovo1@libero.it<br />

oppure al numero<br />

0184299190.


ecensioni e ultime notizie<br />

Per i soci dell’Associazione Nazionale Bersaglieri e i militari in<br />

servizio viene praticato uno sconto del 10% sul prezzo di copertina-<br />

€ 22,00 nonché imballaggio e spedizione gratuita a mezzo posta<br />

prioritaria. Sono accettate, come forma di pagamento, Paypal e<br />

Postepay. Per ulteriori informazioni contattare i numeri suindicati.<br />

Alter<br />

Gaetano Tuoro<br />

Italiani Soldati in Afghanistan<br />

Controvento Editrice 225 pagine - euro 15,00<br />

ISBN 978-88-96870-16-7 - www.controventoeditrice.eu<br />

Secondo alcuni esperti di questioni internazionali, quello dell’Afghanistan<br />

è diventato uno dei “conflitti senza padri” che<br />

sono in corso nel mondo. Una lunga guerra civile, che dura ormai<br />

senza interruzione da oltre trentanni e che finora ha fatto<br />

contare oltre due milioni di morti.<br />

In questo scenario, dal 2002 l’Italia è coinvolta nel contingente<br />

ISAF, voluto dalla NATO per la lotta al terrorismo internazionale<br />

e per contribuire allo sviluppo politico, economico e sociale<br />

dell’Afghanistan.<br />

Di questo impegno delle nostre Forze Armate parla Gaetano<br />

Tuoro nel suo “Italiani soldati in Afghanistan”, edito dalla<br />

Controvento Editrice di Loreto. Un romanzo tratto dal diario di<br />

missione dell’autore, sottufficiale dell’Esercito in servizio presso<br />

il 28° reggimento “Pavia” di Pesaro, che nel suo periodo di<br />

permanenza in territorio afghano ha conosciuto da vicino i caratteri<br />

di un popolo dalle enormi contraddizioni, ma altrettanto<br />

desideroso di trovare una strada che possa condurlo finalmente<br />

alla pace. Il racconto di Tuoro offre così l’opportunità di entrare<br />

nella realtà di una nazione nella quale sono presenti larghe<br />

sacche di povertà, con villaggi che con grandissima difficoltà<br />

e solo grazie all’aiuto portato proprio dai militari italiani<br />

riescono a raggiungere traguardi fondamentali, come può essere<br />

quello del funzionamento di una scuola o dell’assistenza sanitaria<br />

di base. Accanto a questo c’è il sostegno a coloro che vogliono<br />

far conoscere le questioni della società afghana al mondo.<br />

Come avviene per due giovani registe impegnate sul terreno<br />

dell’emancipazione della donna, che ancora una recentissima<br />

legge approvata dal governo Karzai considera quale componente<br />

“secondaria” della nazione. Gaetano Tuoro parla di questo<br />

popolo mettendosi al suo fianco, con la voglia di conoscere<br />

per raccontare agli altri aspetti di vita lontani, anche lui consapevole<br />

del desiderio di normalità di tanti uomini, donne, bambini,<br />

anziani, così come dei personaggi di rilievo delle diverse comunità<br />

che incontra durante la. sua attività di soldato italiano,<br />

cui è stato affidato un compito che in tanti, forse in troppi, in patria<br />

trovano più comodo dimenticare. Nelle pagine di “Italiani<br />

soldati in Afghanistan” naturalmente c’è la descrizione del lavoro<br />

quotidiano del contingente italiano, anche questo presentato<br />

al lettore in un’ottica di normalità, senza concessioni a toni<br />

retorici o, peggio, a “rambismi” inesistenti e fuori luogo. Gli<br />

uomini e le donne che operano in Afghanistan si muovono con<br />

la piena consapevolezza di essere militari, chiamati a rispetta-<br />

re regole che hanno al primo posto la sicurezza propria e di<br />

quanti sono sotto la loro responsabilità. Sanno anche di rappresentare<br />

una nazione, l’Italia, che nella tradizione degli interventi<br />

armati nei diversi teatri internazionali non ha mai dimenticato<br />

la propria cultura, la propria mentalità, la propria intima<br />

attenzione verso i più deboli.<br />

Sensazioni e sentimenti che Gaetano Tuoro delinea in maniera<br />

leggera, diretta, fluida, facendo trapelare dalla pagine del suo<br />

romanzo, tra l’altro corredato da un ricco inserto fotografico,<br />

anche un pizzico di nostalgia per gente che lui ha conosciuto da<br />

soldato, a volte solo per il tempo di una stretta di mano. Una testimonianza<br />

che si trasforma in un appello a non abbandonare<br />

l’Afghanistan e il suo popolo nelle mani di una guerra eterna,<br />

per restituirlo finalmente alla pace.<br />

Giuseppe Amato<br />

L’eco dei miei passi a Kabul<br />

Pag. 176 - EAN 978-88-425-4676-4<br />

Ugo Mursia Editore, Milano, € 15,00 Collana: Testimonianze<br />

fra cronaca e storia - Le nuove guerre, con inserto fotografico.<br />

«Tante cose mi sono portato dall’Afghanistan: le lacrime di un<br />

bambino che piange per il suo aquilone, l’orma di piedi nudi impressi<br />

nella terra, il profumo del pane, un granello di sabbia intriso<br />

di sangue, il calvario di Cristo.»<br />

Nel 2008 il Capitano dell’Esercito Italiano Giuseppe Amato<br />

viene assegnato presso il Comando NATO a Kabul nell’ambito<br />

della missione ISAF. Si apre per lui un’avventura umana e professionale<br />

durante la quale avrà modo di vivere in prima persona<br />

tutte le contraddizioni dell’incontro con una cultura diversa e<br />

le difficoltà di un Paese diviso tra guerra e tentativi di rinascita.<br />

Il giovane militare italiano annota su pezzi di carta di fortuna le<br />

sue esperienze: gli incontri con militari, con ministri, con rappresentanti<br />

delle organizzazioni internazionali e naturalmente<br />

con la popolazione afghana, i momenti tragici come l’attentato<br />

in cui morirono sei militari della Folgore, gli episodi curiosi, la<br />

fatica quotidiana. Il quadro che compone è vivido, articolato e<br />

pieno di straordinaria umanità; momenti leggeri si alternano ai<br />

drammi in una realtà, a volte difficile da decifrare, spesso sorprendente<br />

e ricca di sfumature.<br />

Una testimonianza quasi in presa<br />

diretta che aiuta a capire meglio il<br />

lavoro e la missione dei nostri<br />

soldati in Afghanistan.<br />

L’autore<br />

Giuseppe Amato, nato a Matera<br />

nel 1975, ha frequentato l’Accademia<br />

Militare di Modena e la<br />

Scuola di Applicazione a Torino.<br />

Laureato in Scienze Strategiche e<br />

Informatica, ha partecipato a diverse<br />

missioni all’estero e attualmente<br />

presta servizio presso lo<br />

Stato Maggiore della Difesa.<br />

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