31.05.2013 Views

CONI 2011 premiazioni_Layout 1 - L'Eco di Bergamo

CONI 2011 premiazioni_Layout 1 - L'Eco di Bergamo

CONI 2011 premiazioni_Layout 1 - L'Eco di Bergamo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Londra nel 1907). La nascita dello sport velico in Italia risale al 1852 quando viene<br />

fondato sul lago <strong>di</strong> Como il “Regate Club”. Nel gennaio 1879 viene costituito a Genova<br />

il Regio Yacht Club Italiano (rimasto attivo fino al 1912) e nel 1880 si corre a La Spezia<br />

la prima regata nazionale con la partecipazione <strong>di</strong> ben 177 equipaggi. Nel primo<br />

dopoguerra, viene eletto il Consiglio <strong>di</strong> reggenza che, il 16 novembre 1946, in<strong>di</strong>ce a<br />

Firenze il Congresso nazionale delle Società veliche che costituisce l’Unione Società<br />

Veliche Italiane (USVI). Infine nel 1964 l’USVI torna all’antico riprendendo il nome <strong>di</strong><br />

Federazione Italiana Vela (FIV).<br />

FMI Motociclismo<br />

presidente RENZO D’ADDA<br />

renzo.dadda@federmoto.it<br />

Il motociclismo tra le due guerre raggiunge una grande popolarità e l’industria italiana<br />

del settore si impone come la più importante del mondo. La Federazione Motociclistica<br />

Italiana, ricostituita con questa denominazione nel 1946, trae la sua origine dal<br />

Moto Club d’Italia del 1911 (a sua volta emanazione del primo Moto Club costituito,<br />

sempre a Milano, il 27 febbraio 1904). Eretto ad Ente morale con R.D. del 28 <strong>di</strong>cembre<br />

1931, n. 1673, il Moto Club d’Italia - riconosciuto dal <strong>CONI</strong> nel marzo 1927 e che nel<br />

1928 aveva trasferito la sua sede a Roma - assunse nel 1932 la denominazione <strong>di</strong><br />

Reale Moto Club d’Italia. Nel 1934 ebbe termine la gestione straor<strong>di</strong>naria del RMCI<br />

con la nomina, da parte del <strong>CONI</strong>, <strong>di</strong> Ugo Leonar<strong>di</strong> alla presidenza. Qualche mese prima<br />

il nome era stato mutato in Reale Federazione Motociclistica Italiana (RFMI). Nel<br />

1943 la Federazione cessò la sua attività per riprenderla organicamente nel dopoguerra<br />

con l’Assemblea <strong>di</strong> Montecatini (1946). Federazione elencata nella Legge<br />

16.2.1942, n. 426 (come RFMI).<br />

FMSI Me<strong>di</strong>ci Sportivi<br />

presidente GIANCARLO BELLOLI<br />

amsberghamo@libero.it<br />

Le origini della Federazione Me<strong>di</strong>co Sportiva Italiana risalgono al 1925 con il primo laboratorio<br />

<strong>di</strong> fisiologia applicata allo sport, presso la Scuola Militare della Farnesina<br />

che si adopera perché venisse approvata l’obbligatorietà <strong>di</strong> una visita per gli atletiagonisti<br />

da parte <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci specializzati. Nel novembre <strong>di</strong> quello stesso 1929 il <strong>CONI</strong><br />

accoglie la raccomandazione istituendo la Federazione Italiana Me<strong>di</strong>ci degli Sportivi<br />

(FIMS). Il primo corso per me<strong>di</strong>ci-sportivi si svolge a Roma il 15 <strong>di</strong>cembre 1929; nel<br />

gennaio 1930 viene creato a Roma il Rifugio Sanitario Sportivo per la cura “degli infortunati<br />

per cause sportive”. Nel 1930 il <strong>CONI</strong> approva il primo statuto della Federazione.<br />

Tra l’ottobre 1941 e il 1945 la FIMS viene trasformata in servizio me<strong>di</strong>co del CO-<br />

NI. Nel 1945 il Commissario del <strong>CONI</strong> ricostituisce l’organismo in Federazione Me<strong>di</strong>co<br />

Sportiva Italiana (FMSI).<br />

FPI Pugilato<br />

presidente MICHELE TINTI<br />

035/830233 - 349 6869926 - micheletinti@alice.it<br />

La prima riunione pugilistica, intesa in senso moderno, si svolge a Verona nel 1909.<br />

Vero pioniere del pugilato italiano è il genovese Pietro Boine, che nel 1910 a Valenza<br />

Po <strong>di</strong>viene anche il primo campione dei massimi, sia pure per l’Alta Italia. Nel 1912 a<br />

Milano viene fondato il “Club Pugilistico Nazionale”; nello stesso periodo a Roma viene<br />

aperta l’”Accademia Pugilistica”. Attorno a questi due poli si sviluppa un moto <strong>di</strong><br />

interesse che porta nel 1916 alla costituzione - con l’incoraggiamento della Federazione<br />

Atletica Italiana - della Federazione. La FPI si dà una struttura organica solo nel<br />

1919 ed una squadra italiana prende parte per la prima volta ad un torneo durante le<br />

Olimpia<strong>di</strong> Interalleate <strong>di</strong> Jonville (1920). La Federpugilistica entra a far parte del CO-<br />

NI nel 1927. Il primo titolo europeo <strong>di</strong> un pugile italiano è quello <strong>di</strong> Erminio Spalla<br />

(1923), il primo titolo mon<strong>di</strong>ale quello <strong>di</strong> Primo Carnera (1933), entrambi nei massimi.<br />

DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE<br />

FASI Arrampicata Sport<br />

presidente DAVIDE ROTTIGNI<br />

338/9218530 - info@koren.it<br />

L’Arrampicata è una vera e propria <strong>di</strong>sciplina sportiva, la cui nascita è relativamente<br />

recente: la prima competizione internazionale <strong>di</strong> questo nuovo sport si svolge<br />

proprio in Italia, a Bardonecchia nel 1985. Questa moderna <strong>di</strong>sciplina nasce<br />

sulle rocce naturali ed ha quin<strong>di</strong> lontane origini alpinistiche; in seguito, non necessitando<br />

le gran<strong>di</strong> pareti <strong>di</strong> montagna, si <strong>di</strong>ffonde e sviluppa sulle numerose falesie,<br />

specie <strong>di</strong> fondovalle, trascurate dagli alpinisti ed invece attrezzate e valorizzate<br />

da questi nuovi climbers. L’obiettivo degli arrampicatori sportivi è il superamento<br />

<strong>di</strong> percorsi su roccia con <strong>di</strong>fficoltà sempre maggiore senza l’ausilio <strong>di</strong> alcun<br />

mezzo artificiale per la progressione: le protezioni in parete (i chio<strong>di</strong> o - meglio -<br />

“gli spit”) e la corda, vengono utilizzati esclusivamente per proteggere l’arrampicatore<br />

in caso <strong>di</strong> caduta. La regola principale che guida l’etica <strong>di</strong> questa moderna<br />

<strong>di</strong>sciplina è vincere la parete “by fair means”, cioè con mezzi leali. Proprio in ciò<br />

essi intendono <strong>di</strong>stinguersi da un etica puramente alpinistica: non la conquista<br />

della vetta come fine unico, con la conseguente accettazione dell’imponderabile e<br />

dei relativi fattori <strong>di</strong> rischio oggettivi, ma, eliminata ogni componente <strong>di</strong> pericolo,<br />

si de<strong>di</strong>cano ad un’affascinante ed atletica danza verticale, estrema e pulita. Quin<strong>di</strong>,<br />

senza alcun rammarico, si spogliano della componente eroica, tipica dell’alpinista,<br />

per indossare orgogliosi la <strong>di</strong>visa dell’atleta moderno, appassionato sportivo<br />

ed anche agonista.<br />

FID Dama<br />

presidente MORENO MANZANA<br />

moreno.manzana@tin.it<br />

La Federazione Italiana Dama viene fondata nel 1924 a Milano, riconosciuta dal <strong>CONI</strong><br />

nel 1993 quale <strong>di</strong>sciplina associata. È retta da un Consiglio Federale formato dal Presidente,<br />

due Vicepresidenti e sette consiglieri. La periferia è articolata in Comitati e<br />

Delegazioni regionali e provinciali e Circoli e Sezioni damistiche, in tutta Italia. La FID<br />

organizza ogni anno centinaia <strong>di</strong> gare e Campionati per tutte le categorie <strong>di</strong> dama ita-<br />

FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI<br />

liana e dama internazionale, svolge una vasta attività giovanile, principalmente nella<br />

scuola dell’obbligo, che coinvolge ogni anno centinaia <strong>di</strong> istituti scolastici e migliaia<br />

<strong>di</strong> studenti.<br />

FIGB Bridge<br />

presidente FRANCESCO ARIATTA<br />

FIGEST Giochi e Sport Tra<strong>di</strong>zionali<br />

presidente MAURO BIONADEI<br />

Tel. 348 9205562<br />

La Federazione Italiana Giochi e Sport Tra<strong>di</strong>zionali (F.I.G.e S.T.), provvede:<br />

a) -a coor<strong>di</strong>nare sul territorio Nazionale le iniziative, a qualsiasi livello, inerenti le Discipline<br />

Sportive <strong>di</strong> antica Tra<strong>di</strong>zione del Lancio del Ruzzolone, Lancio della Ruzzola,<br />

Lancio della Forma del Formaggio, Boccia alla lunga, Piastrelle-Palet, Tsan, Rebatta,<br />

Fiolet, Lippa, Rulletto Tiro alla Fune, Birilli, Trottola, Morra, Tiro con la balestra, Freccette,<br />

Ferro <strong>di</strong> cavallo (Horse Shoe);<br />

b) -a favorire, propagandare e sviluppare, in forma <strong>di</strong>lettantistica, l’esercizio dei sopraddetti<br />

sport, ponendo in primo piano il rispetto della persona e della sua integrità<br />

fisica e morale;<br />

c) -a mantenere il rapporto <strong>di</strong> massimo rispetto tra l’esercizio sportivo e l’ambiente<br />

naturale nel quale si svolge.<br />

FIPAP Palla Pugno<br />

presidente CARMINE SAVARESE<br />

savarese36@jumpy.it<br />

Il gioco della palla-pugno comincia ad affermarsi in Italia già a partire dal XVI secolo<br />

e per più <strong>di</strong> quattro secoli è il protagonista in<strong>di</strong>scusso degli sport sferistici nella penisola,<br />

almeno per quanto riguarda l’Italia centro settentrionale. Culla <strong>di</strong> questo sport<br />

è soprattutto la Toscana, tanto che questo sport vine chiamato anche “Bracciale toscano”.<br />

Nel XX secolo però arriva l’inesorabile declino, dopo tanta gloria anche il gioco<br />

del bracciale si avvia sul viale del tramonto. I nuovi sport britannici, esportati dai<br />

marinai inglesi in tutto il mondo, arrivano anche in Italia, travolgendo tutti gli sport<br />

sferistici <strong>di</strong> origine latina padroni assoluti fino a quel periodo.<br />

FIPT Palla Tamburello<br />

presidente CINZIA GHEZZI<br />

02/9090481-90980441 fax 02 92091604 info@workelife.com<br />

Sport <strong>di</strong> antichissima origine, una varietà del quale era già praticata dai Romani, la<br />

palla tamburello si sviluppa in Italia per <strong>di</strong>ffondersi nel resto del mondo. Il tamburello<br />

è un gioco che prende il nome dall’attrezzo che si usa per colpire la palla. Una prima<br />

forma <strong>di</strong> campionato italiano si svolge nel 1896; un regolamento definitivo del gioco<br />

viene stabilito nel 1920. Attualmente è praticato da uomini e donne in molte nazioni,<br />

soprattutto in Francia e Italia, inoltre è un gioco del programma dei Giochi del Me<strong>di</strong>terraneo.<br />

In Italia è attiva la F.I.P.T. ossia Federazione Italiana Palla Tamburello, che<br />

organizza, sia in ambito maschile che femminile, i campionati <strong>di</strong> serie A, B, C, D, <strong>di</strong><br />

categoria ossia giovanili, amatori, veterani, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana.<br />

FISO Sport Orientamento<br />

presidente IVAN CIVERA<br />

civera@libero.it<br />

Lo sport dell’orientamento nasce nel 1897 nei paesi scan<strong>di</strong>navi, dove si sviluppa<br />

maggiormente, <strong>di</strong>ventando una <strong>di</strong>sciplina praticata da numerosissimi appassionati<br />

e molto seguita dai mass-me<strong>di</strong>a. Gli stati membri della IOF (International Orienteering<br />

Federation), l’organismo che si occupa <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere l’Orientamento nel mondo,<br />

sono rappresentativi <strong>di</strong> tutti cinque i Continenti. L’Orienteering si <strong>di</strong>ffonde in tutte le<br />

regioni della Penisola dal 1974. Lo Sport dell’Orientamento è promosso e coor<strong>di</strong>nato<br />

dalla FISO (Federazione Italiana Sport Orientamento).<br />

FIWUK Wushu Kung Fu<br />

presidente PAOLO LOCATELLI<br />

Tel. 338 9766129<br />

Il termine wushu, letteralmente tradotto dal cinese significa “Arte Marziale”. È nato<br />

in Cina ed è considerato l’antesignano <strong>di</strong> tutte le arti marziali. Il Wushu si è sviluppato<br />

per millenni, facendo parte integrante <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse religioni e culture cinesi, non prevedendo<br />

solamente una preparazione fisica ma trovando nel Wushu una capacità<br />

psicologica per il rafforzamento dei propri pensieri, della propria vitalità oltre che della<br />

propria salute. Per questo lungo periodo <strong>di</strong> tempo è stato adottato anche come mezzo,<br />

arte <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa-offesa sia nei campi <strong>di</strong> battaglia sia contro nemici in<strong>di</strong>viduali. Nella<br />

Repubblica Popolare Cinese il Wushu è materia <strong>di</strong> insegnamento scolastico; gli insegnanti<br />

si laureano presso l’Istituto <strong>di</strong> Educazione Fisica <strong>di</strong> Pechino - specializzazione<br />

Wushu. Il valore atletico del Wushu dei nostri giorni si ritrova nell’educazione e nell’affinamento<br />

dei movimenti che devono risultare comunque flui<strong>di</strong>, morbi<strong>di</strong>, eleganti<br />

nella loro veloce e spesso complessa successione <strong>di</strong> gesti, movimenti nei quali la centralità<br />

e l’equilibrio del corpo è fondamentale. Dopo il successo <strong>di</strong> immagine che il<br />

Wushu ebbe partecipando quale <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong>mostrativa orientale ai Giochi Olimpici<br />

<strong>di</strong> Berlino nel 1936 gradualmente si è mo<strong>di</strong>ficato tecnicamente adattandosi alle esigenze<br />

competitive dell’occidente <strong>di</strong>ventando un interessante sport internazionale e<br />

ponendo le premesse per <strong>di</strong>ventare uno sport olimpico.<br />

FSI Scacchi<br />

presidente FELICE SCARPELLINI<br />

felice.scarpellini@libero.it<br />

Gli scacchisti italiani si organizzano nella primavera del 1900 con un primo torneo. Occorrerà<br />

però aspettare due decenni per ritrovare, tra i progetti primari della costituita<br />

Federazione Scacchistica Italiana (1920), l’organizzazione del Campionato Italiano. Per<br />

decenni la finale nazionale è ritenuta un traguardo ambito per i migliori giocatori. Vincere<br />

il campionato italiano equivale ad essere riconosciuto miglior giocatore d’Italia.<br />

FIBIS FIT Biliardo sportivo<br />

presidente GIACINTO CALCULLI<br />

39

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!