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doc Copertina - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari

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Anno XXVII - n o 1 Gennaio/Febbraio 2013<br />

Via Palmieri, 47 Milano - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Fil .di Milano


ADERENTE ALLA FEDERAZIONE MONDIALE<br />

DELLE ASSOCIAZIONI VIGILI DEL FUOCO<br />

VOLONTARI (F.W.V.F.A.)<br />

Direttore Responsabile<br />

Antonio Ascanio MANGANO<br />

Segreteria Editoriale<br />

P.I. Fabio MARANGONI<br />

Comitato di Direzione<br />

PRESIDENTE NAZIONALE: Roberto MUGAVERO<br />

PRESIDENTE DʼONORE: Gino GRONCHI<br />

VICE PRESIDENTI NAZIONALI: Luca BONELLO,<br />

Rolando FAGIOLI e Giuseppe PARRINELLO<br />

CONSIGLIERI NAZIONALI:<br />

Lorenzo AROSIO, Sergio AURELI,<br />

Claudio BALLESIO, Paolo BARBIN,<br />

Alberto BIDDOCCU, Diego CORIASCO,<br />

Erminio CAPPARONI, Paolo CORBETTA,<br />

Giancarlo GIACHINO e Damiano LANDI.<br />

Inviato di Redazione<br />

Francesco MAZZILLI<br />

Impaginazione e Grafica<br />

SATECO sateco.tel@fastwebnet.it<br />

Editore incaricato, ufficio abbonamenti<br />

Sede centrale<br />

Sicurezza Aziendale s.r.l.<br />

Via Palmieri, 47 - 20141 Milano<br />

tel. 02/89.500.256 - fax 02/89.500261<br />

Agenzie per lʼItalia<br />

CEAT tel. 02/89.500.256<br />

DIFFUSIONE S.M. tel. 055 2590284<br />

Stampa:<br />

LITOGRAFIA STEPHAN – GERMIGNAGA (VA)<br />

)Abbonamenti:<br />

Gratuita a Comandi e<br />

Distaccamenti dei VV.F.<br />

Sostenitori € 70,00<br />

Benemerito da € 70,00 in su<br />

Una copia € 8,00<br />

Arretrati € 10,50<br />

L’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong> è<br />

estranea alla gestione economica <strong>del</strong>la rivista. Gli<br />

articoli firmati corrispondono al pensiero <strong>del</strong>l’articolista<br />

e non impegnano né la Rivista né l’<strong>Associazione</strong>.<br />

La Redazione si riserva il diritto di rifacimenti e correzioni<br />

di quegli articoli che a sua discrezione riterrà<br />

opportuno modificare. E’ vietata la riproduzione<br />

anche parziale di articoli, fotografie, disegni qui pubblicati,<br />

Il personale addetto alla raccolta di abbonamenti,<br />

non appartiene al Corpo <strong>Nazionale</strong> VV.F.<br />

Garanzia di riservatezza per gli abbonati<br />

L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati<br />

forniti dagli abbonati e la possibilita di richiederne<br />

gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo<br />

a: Sicurezza Aziendale srl - Via Palmieri, 47 -<br />

20141 Milano.<br />

Le informazioni costudite nell’archivio elettronico<br />

<strong>del</strong>l’Editore saranno utilizzate al solo scopo di inviare<br />

la rivista o comunicazioni concernenti l’abbonamento<br />

(Legge 675/96 sulla tutela dei dati personali).<br />

Pubblicità Inferiore al 70%<br />

Aut. Trib. Milano n. 855/89<br />

GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

EDITORIALE<br />

EDITORIALE [A LATO]<br />

FINALMENTE I POMPIERI DI CARINI<br />

Via Palmieri, 47 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Fil. di Milano<br />

1<br />

RIVISTA UFFICIALE DELLʼASSOCIAZIONE<br />

NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI<br />

w w w . a n v v f v . o r g<br />

FOTO DI COPERTINA DI MATTEO PETTIGIANI , VV CONDOVE TO<br />

GRAZIE GINO<br />

IMU SULLA CASERMA (AUTO-COSTRUITA) VV.F. VOL.<br />

IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE<br />

45 ANNI DAL TERREMOTO DEL BELICE<br />

COMMISSIONE GRANDI RISCHI: 4 RICORSI IN APPELLO<br />

DE PAOLI, ADDIO<br />

IL NUOVO DIRETTIVO ANVVFV HA LE IDEE CHIARE<br />

FINALMENTE TARGATO IL FUORISTRADA FOSSANESE<br />

“CBRNE SCIENCE & CONSEQUENCE MANAGEMENT” 2013<br />

“LECTIO MAGISTRALIS” DI ZAMBERLETTI<br />

BREVI<br />

I POMPIERI SANTHIATESI FESTEGGIANO SANTA BARBARA<br />

RECENSIONI: GLI INCENDI AL SUONO DELLA CAMPANA<br />

2<br />

3<br />

4<br />

14<br />

16<br />

18<br />

23<br />

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40<br />

43<br />

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48


EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE<br />

2<br />

I primi 100 giorni <strong>del</strong> nuovo Consiglio <strong>Nazionale</strong> hanno visto il pieno<br />

impegno di tutti nell’analisi <strong>del</strong>lo “stato <strong>del</strong>l’arte” associativo, a 40 anni<br />

esatti dalla costituzione in Ente Morale, e nell’elaborazione <strong>del</strong>le azioni<br />

volte ad un giusto ammodernamento.<br />

Questo a seguito di quanto rilevato, già in occasione <strong>del</strong> primo Consiglio,<br />

sull’esigenza di incrementare attività e sinergie finalizzate allo sviluppo di<br />

un’<strong>Associazione</strong> al passo con i tempi e che sappia proporsi da un lato, al<br />

proprio interno, come un riferimento attento alle diverse esigenze e neces-<br />

sità <strong>del</strong>la componente volontaria VVF e dall’altro, all’esterno ed in ottem-<br />

peranza alle proprie finalità istituzionali, quale autorevole interprete e<br />

portavoce <strong>del</strong>le istanze dei propri iscritti presso le Autorità competenti.<br />

In tale ambito risulta fondamentale, e lo sarà sempre più nel futuro, non<br />

solo l’efficienza organizzativa <strong>del</strong>la struttura ma anche il continuo dialogo<br />

e confronto con le Istituzioni ed Amministrazioni di riferimento per la com-<br />

ponente e, soprattutto alla luce <strong>del</strong> quadro emerso a seguito <strong>del</strong>l’ultima<br />

tornata elettorale nazionale e regionale, l’attività di sensibilizzazione dei diversi livelli politici in merito alla realtà<br />

dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari, alle attività svolte e alle problematiche presenti nel settore.<br />

A tale proposito le attività associative hanno visto una prima concretizzazione e sintesi nell’incontro <strong>del</strong> Comitato<br />

di Presidenza con il Capo Dipartimento dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong>, <strong>del</strong> Soccorso Pubblico e <strong>del</strong>la Difesa Civile, Prefetto<br />

Francesco Paolo Tronca, e con il Capo <strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong> dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong>, Ing. Alfio Pini, ai quali sono state<br />

presentate sia le strategie, iniziative ed obiettivi che l’<strong>Associazione</strong> intende perseguire per il futuro triennio di atti-<br />

vità sia una disamina sullo stato <strong>del</strong>la componente volontaria VVF.<br />

Nel frattempo sono stati avviati, tra gli altri, dialoghi con le omologhe rappresentanze dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volon-<br />

tari <strong>del</strong>le Province e Regioni autonome, in particolare con la Federazione dei Corpi dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari<br />

<strong>del</strong>la Provincia Autonoma di Trento, guidata dall’Ing. Alberto Flaim, e con l’Unione Provinciale dei Corpi dei<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari <strong>del</strong>l’Alto Adige, guidata dal Dott. Wolfram Gapp, allo scopo di valutare lo sviluppo di<br />

attività ed iniziative comuni per il contributo al dibattito e allo scambio di esperienze ed idee concernenti le poli-<br />

tiche di rafforzamento e crescita dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari.<br />

Ciò alla luce <strong>del</strong>la convinzione che, lavorando da soli, difficilmente sarà possibile affrontare e risolvere le grandi<br />

sfide che ci attendono e per questo risulta sempre più evidente quanto sia forte l’esigenza di un incontro tra le diver-<br />

se comunità operanti nel campo <strong>del</strong> soccorso e <strong>del</strong>l’emergenza.<br />

Anche in questo la nostra <strong>Associazione</strong> dovrà poter essere un luogo privilegiato per il confronto di competenze e<br />

capacità e per la proposta e realizzazione di nuove strategie per la crescita di un volontariato VVF che, anche attra-<br />

verso una maggior valorizzazione <strong>del</strong> proprio ruolo sociale, sia al passo con i tempi e con le odierne esigenze.<br />

Roberto Mugavero<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

www.anvvfv.it


Cari lettori/pompieri,<br />

non ho avuto il piacere di conoscere il fondatore e primo presidente<br />

<strong>del</strong> nostro sodalizio, Paolo De Paoli, recentemente scomparso. A<br />

Feltre un Duomo gremito ha voluto dare l’ultimo saluto<br />

all’Onorevole.<br />

De Paoli (quando gli ufficiali volontari erano considerati e impiegati)<br />

coordinò, nell’immediato, le operazioni di soccorso <strong>del</strong>l’immane<br />

tragedia <strong>del</strong>la diga <strong>del</strong> Vajont; ecco perché per il Comune di<br />

Longarone fu sempre considerato un amico fidato.<br />

Grazie a Gian Carlo e Agostino siamo riusciti a pubblicare un profilo<br />

<strong>del</strong>l’uomo al quale dobbiamo parecchio: fu proprio De Paoli,<br />

prima di Gronchi, ad iniziare quelle battaglie in difesa <strong>del</strong> nostro<br />

volontariato.<br />

Voltiamo pagina: sono passati 45 anni dal terremoto <strong>del</strong> Belice e<br />

abbiamo tratto spunto da un reportage di quel triste gennaio <strong>del</strong> 1968.<br />

In tema di calamità il Prof. Napolitano e il Gen. Manfredi, propongono<br />

un “Consiglio nazionale <strong>del</strong>la Protezione Civile” di rilievo costituzionale<br />

al pari <strong>del</strong> “Consiglio supremo di difesa”. Zamberletti ha invece tenuto una lectio magistralis<br />

all’Università di Roma Tor Vergata e incontrato i vertici <strong>del</strong> nostro Ente, plaudendo in previsione di Unità di<br />

ProCiv ANVVFV.<br />

Un saluto coi fiocchi a Gronchi da parte <strong>del</strong> distaccamento di Volpiano e dai pompieri volontari di tutto il<br />

Piemonte, oltre che da autorità civili, militari e religiose. Festeggiata Santa Barbara a Santhià ed inaugurato il<br />

distaccamento volontario di Carini, alle porte di Palermo.<br />

A Romano di Lombardia – nella “caserma <strong>del</strong>lo scandalo” (nel senso che i volontari dovrebbero pagarsi l’IMU)<br />

– s’è riunito il Consiglio <strong>Nazionale</strong> <strong>del</strong>la nostra ANVVFV, c’è diversa carne al fuoco…<br />

https://twitter.com/pompieri<br />

Hanno firmato questa prima edizione <strong>del</strong> 2013 di VFV:<br />

Luigi Manfredi, Francesco Napolitano, Massimo Bozzano, Gian Carlo Nicoli, Agostino Sacchet.<br />

Si ringraziano:<br />

Margherita Chiabrando, Federico Girgenti, Mirko Decaroli, Enrico Scolé.<br />

Buona lettura, Ascanio<br />

twitter@pompieri<br />

direttorevfv@me.com<br />

facebook.com/pompieri.vfv<br />

EDITORIALE [A LATO] EDITORIALE [A LATO] EDITORIALE [A LATO]<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 3


GRAZIE GINO<br />

Sʼè svolta in grande stile, a Volpiano, la<br />

cena di saluto al Cavaliere Gronchi.<br />

Storico comandante dei vigili <strong>del</strong> fuoco<br />

volontari locali ma anche, da decenni,<br />

presidente nazionale <strong>del</strong> nostro Ente<br />

Morale. Presenti alla serata<br />

pompieri, autorità e invitati da tutta<br />

la Provincia di Torino, ma qualcuno<br />

è arrivato anche da più lontano.<br />

a cura di Antonio Ascanio Mangano<br />

"Hai scritto - tuo malgrado forse - un pezzo<br />

di storia <strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong>, Caro Gino"<br />

(Davide Meta Direttore VVF Piemonte)


VOLPIANO (Torino) - Per il proprio<br />

“congedo” Gronchi s’aspettava una<br />

cena coi ragazzi <strong>del</strong> distaccamento;<br />

una bicchierata come altre. Invece, a<br />

far festa a Gino, al ristorante La<br />

Lenza c’erano un po’ tutti: vigili <strong>del</strong><br />

fuoco, dirigenti, amministratori, associazioni.<br />

L’evento, <strong>del</strong> resto, era di<br />

quelli destinati a lasciare il segno: il<br />

saluto a Gronchi da parte <strong>del</strong> distaccamento<br />

volpianese dei vigili <strong>del</strong><br />

fuoco volontari. Quarantaquattro anni<br />

di servizio attivo, metà dei quali trascorsi<br />

come capo distaccamento, e<br />

una vita intera spesa per il volontariato<br />

alla presidenza <strong>del</strong>la nostra<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong>.<br />

Si, perché si tratta di lasciarne due<br />

d’incarichi: quello di capo distaccamento<br />

a Volpiano (gli succede l’FTAV<br />

Luca Bonello che dirige anche il distaccamento di<br />

Alpignano), e quello di storico presidente nazionale<br />

<strong>del</strong>l’Ente Morale ANVVFV (è stato di recente sostituito dal<br />

professore romano Roberto Mugavero).<br />

Non s’aspettava proprio Gronchi di trovare ad accoglierlo<br />

il “suo” comandante provinciale, Salvatore Spano, che ha<br />

avuto parole d’apprezzamento per il cavaliere: «Hai dato<br />

a tutti noi la spinta ad essere più veri; i sogni si possono<br />

ancora avverare, sei uno straordinario esempio<br />

Gino!». Sorpresa ancora più grande è stata incontrare<br />

il direttore regionale dei VVF <strong>del</strong> Piemonte, Davide<br />

Meta che, nel suo lungo intervento, ha elogiato lʼopera<br />

di Gronchi: «Bisogna ammettere, Caro Gino, che tu<br />

hai scritto un pezzo di storia <strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong>. Io<br />

sono arrivato in direzione in un momento particolare,<br />

di protesta. Dissenso che è servito a capirsi un poʼ di<br />

più; a capire le vostre esigenze, ma anche la forza <strong>del</strong><br />

vostro volontariato. Siete dʼesempio anche per noi<br />

permanenti; per lʼintero Corpo <strong>Nazionale</strong>: perché<br />

rubate tempo alle vostre famiglie, ed al vostro lavoro,<br />

per fare i vigili <strong>del</strong> fuoco!».<br />

Durante la serata Gronchi ha ricevuto regali e ringraziamenti<br />

da tantissimi intervenuti: autorità comunali, provinciali<br />

e regionali; associazioni d’arma e combattentistiche;<br />

ma anche da alcuni vigili in forza al distaccamento volpianese.<br />

«Con te ho condiviso 16 anni splendidi <strong>del</strong>la mia<br />

vita in caserma – ha scritto Rosario di suo pugno – spero<br />

che le tue battaglie, fatte e combattute col cuore, vengano<br />

portate avanti da chi sta per ricevere la tua eredità<br />

pompieristica.». Vincenzo, vigile volontario dal 2009:<br />

«Grazie! Molto semplicemente, un grazie per questi 40<br />

anni (e non sono pochi). Ho avuto il piacere di conoscerla<br />

e di apprezzare il suo operato, Dio benedica la sua<br />

Il "lancio <strong>del</strong> Cavaliere" da<br />

parte dei ragazzi di Volpiano.<br />

Gino tra Spano (comandante provinciale) e Meta<br />

(direttore reg.); a DX il Presidente Provinciale<br />

ANVVFV Pier Mauro Bid<strong>doc</strong>cu.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 5


6<br />

Il segretario generale Marangoni ringrazia<br />

pubblicamente Gronchi; tra i due il nuovo<br />

capo a Volpiano, Bonello.<br />

Bid<strong>doc</strong>cu consegna il ringraziamento<br />

da parte <strong>del</strong>la ANVVFV provinciale.<br />

Gronchi ringrazia gli intervenuti, alle<br />

spalle la tela ricevuta in dono.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

vita!». Il segretario generale<br />

Marangoni ha consegnato un presente<br />

al cavaliere, corredato da un<br />

breve messaggio:<br />

«Al Caro Gino, con stima e riconoscenza<br />

per la sincera amicizia e per<br />

gli insegnamenti profusi in tutti questi<br />

anni. Un caloroso ringraziamento.».<br />

Il distaccamento di Rivarolo ha consegnato<br />

a Gronchi un “Attestato<br />

d’Onore” - nella commozione si sorride,<br />

Gino è solito consegnarne di<br />

benemerenze più che riceverne –<br />

anche una <strong>del</strong>egazione cuneese,<br />

proveniente da Cortemilia, ha voluto<br />

dimostrare amicizia e affetto al<br />

Cavaliere.<br />

Chi non ha potuto esserci di persona<br />

ha inviato un messaggio di saluto,<br />

così come il comandante dei Civici<br />

Pompieri di Lugano, a mezzo missiva letta dall’FTAV<br />

Mario Righi:<br />

«I Pompieri Svizzeri le sono riconoscenti e la ringraziano<br />

per lʼenorme lavoro che ha svolto, per lʼimportante contributo<br />

dato a favore <strong>del</strong>la nostra causa comune e per aver<br />

saputo costruire e mantenere importanti e solidi vincoli<br />

dʼamicizia…». Un’altra lettera è arrivata – ed è stata letta<br />

durante la serata da Gianmarco Tosi – anche dai<br />

Pompieri di Chiasso: «Fermarsi dopo tanti anni e valutare<br />

una vita futura senza lo spirito intimo <strong>del</strong> carattere <strong>del</strong><br />

pompiere è quanto mai significativo. Nel tuo caso noi crediamo<br />

che il tuo pensiero sarà sempre rivolto ai tuoi uomini<br />

in qualsiasi momento <strong>del</strong>la giornata e <strong>del</strong>la notte.». Un<br />

saluto è giunto pure dalla Società Veterani Pompieri di<br />

Lugano e Dintorni.<br />

Patron <strong>del</strong>la serata a “La Lenza”, il volontario Massimo<br />

Del Vago – fondatore, tra l’altro, <strong>del</strong>la Scuola <strong>Nazionale</strong><br />

Cinofili di Volpiano – che ha dato il tempo affinché tutto<br />

filasse per il verso giusto. Il toccante filmato di benvenuto<br />

a Gronchi, intitolato Un uomo una passione - che ha commosso<br />

un po’ tutti, con immagini “rubate” anche in oratorio,<br />

raffiguranti la gioventù e l’adolescenza di Gino – è<br />

stato realizzato anche per via <strong>del</strong>l’importante lavoro di<br />

ricerca svolto da Margherita Chiabrando (CSV in pausa<br />

maternità che ha da poco partorito una splendida bimba).<br />

Poi la torta, offerta dalla Sezione Provinciale di Torino<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong>,<br />

rappresentata da Pier Mauro Bid<strong>doc</strong>cu; dolce occupante<br />

l’intera superficie d’un “pezzo” di scala italiana, trasportata<br />

in orizzontale da alcuni vigili volontari in uniforme.<br />

Gronchi ha anche ricevuto un dipinto su grossa tavola che<br />

lo raffigura in uniforme da parata con tanto di fascia di<br />

Cavaliere di Gran Croce, con alle spalle una moderna<br />

Autopompa serbatoio <strong>del</strong> distaccamento locale.<br />

Del Vago ha saputo alternare momenti serissimi ad altri


simpatici, come quando ha inscenato<br />

il (finto) saluto <strong>del</strong> comandante dei<br />

pompieri di Rio De Jainero, con l’ingresso<br />

d’uno schieramento di (vere)<br />

ballerine brasiliane. Momento goliardico<br />

che ha fatto sorridere anche il<br />

parroco che, prendendo il microfono,<br />

ha chiesto se fosse previsto anche<br />

un saluto dai pompieri scandinavi.<br />

Tra una portata e l’altra la serata è<br />

proseguita in un alternarsi di<br />

momenti di commozione ad altri<br />

spensierati. Gronchi, sul finire, ha poi<br />

ricevuto la nomina ufficiale a<br />

“Presidente <strong>Nazionale</strong> d’Onore” <strong>del</strong>la<br />

ANVVFV, dalle mani <strong>del</strong> vicepresidente<br />

Bonello e <strong>del</strong> segretario<br />

Marangoni.<br />

Un giovane Gronchi tra il Ministro Piccoli e l'allora Ministro ProCiv Zamberletti.<br />

Gronchi in udienza dal Santo Padre (Giovanni Paolo II).<br />

Una pacca sulla spalla dal Presidente <strong>del</strong>la Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.<br />

Il Gino monello...<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 7


8<br />

GINO GRONCHI<br />

Imprenditore, soccorritore, volontario, dirigente<br />

sportivo: in ogni attività alla quale si è dedicato<br />

Gino Gronchi ha saputo trasfondere una passione<br />

per l’uomo, una dedizione ai valori più<br />

alti, una competenza e una professionalità che<br />

lo hanno portato ad essere insignito di numerose<br />

onorificenze, non solo nel nostro Paese.<br />

Gino Gronchi nasce a Volpiano, in provincia di Torino, il<br />

primo marzo 1945. La sua formazione umana avviene<br />

tra le fila <strong>del</strong>l’Azione Cattolica e <strong>del</strong> collegato Centro<br />

Sportivo Italiano. Ben presto, all’età di 23 anni, imbocca<br />

la strada imprenditoriale, aprendo un’impresa che si<br />

dedica a studio, realizzazione e installazione di impianti<br />

termici, di condizionamento e di refrigerazione.<br />

Al successo, che nel corso degli anni premia l’impegno<br />

e la competenza con cui svolge il proprio lavoro e assolve<br />

le proprie responsabilità, si affianca per Gino Gronchi<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

la soddisfazione che gli deriva dall’impegno costante<br />

per far crescere le persone che scelgono di lavorare con<br />

lui, a partire dagli apprendisti cui dedica sempre un‘<br />

attenzione particolare.<br />

Questo impegno a favore degli altri e dei valori che professa,<br />

anche in ambito lavorativo, lo porta ad aderire<br />

come socio alla sezione di Torino <strong>del</strong>l’Unione Cristiana<br />

Imprenditori Dirigenti (Ucid), per divenire poi consigliere<br />

regionale <strong>del</strong>la Sezione <strong>del</strong> Piemonte.<br />

Costante, anche in questa veste, il suo impegno per aiutare<br />

i colleghi a vivere il ruolo d’imprenditore come una<br />

missione, finalizzata alla crescita tanto <strong>del</strong>le imprese<br />

quanto <strong>del</strong>le persone che vi lavorano e <strong>del</strong>la società<br />

tutta, testimoniando con il proprio lavoro i valori <strong>del</strong>la<br />

fede cristiana.<br />

Accanto all’attività professionale Gino Gronchi sviluppa<br />

un‘intensa e multiforme attività a favore <strong>del</strong> prossimo,<br />

innanzitutto come Vigile <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong>o. In questa<br />

veste è in Friuli dopo il terremoto, per prestare i primi<br />

soccorsi e dare sostegno alla popolazione duramente<br />

colpita.<br />

Attività che il 30 aprile 1977 gli frutterà una Medaglia al<br />

Valore Civile. Una seconda arriverà il 31 dicembre 1981,<br />

per le attività di soccorso prestate dopo il terremoto che<br />

aveva colpito Campania e Basilicata. Sono i primi di una<br />

lunga serie di riconoscimenti, nazionali e internazionali.<br />

Sempre come Vigile <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong>o dal 1980<br />

organizza e dirige, gratuitamente, corsi di formazione ed<br />

esercitazioni pratiche sul territorio di tutta Italia.<br />

Un’attività che lo porterà ad essere eletto dall’assemblea<br />

generale italiana dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> fuoco <strong>Volontari</strong><br />

Presidente con il 98% dei consensi.<br />

L’11 aprile 1997 è in prima linea, come Ufficiale Direttivo<br />

dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>del</strong> Comando di Torino, per spegnere<br />

l’incendio <strong>del</strong> Duomo e salvare la Sacra Sindone e<br />

Palazzo Reale, ma la sua attività in questo ambito ha<br />

travalicato i confini nazionali.<br />

Dal 1978 ad oggi ha organizzato o diretto personalmente<br />

oltre 30 interventi umanitari di soccorso, riabilitazione<br />

e cooperazione allo sviluppo a favore <strong>del</strong>le popolazioni<br />

di Bosnia, Croazia, Slovenia, Serbia, Montenegro,<br />

Kosovo, Albania, Ungheria, Romania ex Zaire e iniziative<br />

umanitarie in Camerun, Armenia e Burkina Faso.<br />

Aperto e sensibile alle esigenze <strong>del</strong> mondo, soprattutto<br />

<strong>del</strong>la parte più debole e in difficoltà, Gino Gronchi non<br />

dimentica il paese natale, verso il quale conserva un


legame fortissimo che lo porta a impegnarsi, anche qui,<br />

in prima linea, soprattutto in ambito sportivo. Nel 1972<br />

fonda e, da allora, presiede la Società Ciclistica<br />

Volpianese Fasolo.<br />

Grazie alla sua attività e alla sua spinta propulsiva, nel<br />

1978, dopo ben 29 anni, torna in Piemonte il campionato<br />

Italiano di Ciclocross. Intanto la società cresce e in<br />

poco tempo riempie le proprie bacheche con sette campionati<br />

italiani amatori, 3 campionati nazionali allievi e 2<br />

veterani, 18 titoli regionali nelle varie categorie.<br />

Insieme ad altri appassionati sportivi fonda l’Atletica<br />

Canavesiana di Ciriè, che presiede dal 1976 al 1982.<br />

Dal 1981, infine, è presidente <strong>del</strong>la <strong>Associazione</strong><br />

Sportiva Volpiano che riunisce tra l’altro 11 squadre di<br />

calcio, 4 di pallavolo, 3 di ciclismo, 180 atleti <strong>del</strong> tennis<br />

per un totale di 1.098 soci ordinari. Sempre nel paese<br />

natale è stato anche, per 12 anni, presidente <strong>del</strong>l’Asilo<br />

infantile, frequentato oggi da 140 bimbi riuscendo a<br />

ristrutturare tetto, salone giochi, cucine, servizi e recinzione.<br />

Come riconoscimento per il valore <strong>del</strong>la sua attività il2<br />

giugno 1984 viene nominato Cavaliere <strong>del</strong>la Repubblica<br />

Italiana e, a seguire, Cavaliere <strong>del</strong> Sovrano Ordine<br />

Militare di Malta, Cavaliere <strong>del</strong>l’Ordine Equestre <strong>del</strong><br />

Santo Sepolcro di Gerusalemme e Commendatore<br />

<strong>del</strong>l’Ordine Pontificio di San Silvestro Papa.<br />

Il 24 aprile 1999 viene inviato in Albania dalla<br />

Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri - Dipartimento<br />

<strong>del</strong>la Protezione civile – per l’organizzazione dei soccorsi<br />

ai profughi <strong>del</strong> Kosovo e <strong>del</strong>le zone balcaniche.<br />

Qui, come responsabile dei servizi antincendio e logistici,<br />

realizza l’allestimento <strong>del</strong> campo profughi di Valona<br />

per 7.600 persone.<br />

Nel dicembre 2000 è stato insignito <strong>del</strong>l’onorificenza di<br />

Cavaliere di Gran Croce al Merito <strong>del</strong>la Repubblica<br />

Italiana.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 9


10<br />

LE ONORIFICENZE,<br />

LE DECORAZIONI,<br />

LE NOMINE,<br />

GLI INCARICHI<br />

E LE BENEMERENZE<br />

DI GINO GRONCHI<br />

• Cavaliere di Gran Croce al Merito <strong>del</strong>la Repubblica<br />

Italiana.<br />

• Grande Ufficiale al Merito <strong>del</strong>la Repubblica Italiana.<br />

• Commendatore al Merito <strong>del</strong>la Repubblica Italiana.<br />

• Ufficiale al Merito <strong>del</strong>l’Ordine <strong>del</strong>la Repubblica Italiana.<br />

• Cavaliere al Merito <strong>del</strong>l’Ordine <strong>del</strong>la Repubblica<br />

Italiana.<br />

• Cavaliere di Grazia Magistrale <strong>del</strong> Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta.<br />

• Commendatore <strong>del</strong>l’Ordine Pontificio<br />

Vaticano di S. Silvestro Papa.<br />

• Commendatore <strong>del</strong>l ‘Ordine Pontificio<br />

Vaticano di S. Gregorio Magno.<br />

• Cavaliere <strong>del</strong>l’Ordine Pontificio Vaticano<br />

<strong>del</strong>l‘Ordine Equestre <strong>del</strong> Santo Sepolcro di<br />

Gerusalemme.<br />

• Cavaliere Ufficiale <strong>del</strong>l’Ordine di Sant’Agata<br />

(Repubblica di San Marino).<br />

• Cavaliere di Gran Croce da Ordem de Nossa Senhora<br />

da Conceicao de Villa Viciosa (R . Casa di Sassonia –<br />

Coburgo - Gotha - Braganza).<br />

• Cavaliere di Gran Croce <strong>del</strong>l’Ordine Militare Francese<br />

di San Luigi.<br />

• Cavaliere <strong>del</strong> S.M. Ordine Costantiniano di San<br />

Giorgio.<br />

• Cavaliere <strong>del</strong>l’Ordine Civile di Savoia.<br />

• 4 Dicembre 1990: Croce al Merito <strong>del</strong> Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta .<br />

• Ordine <strong>del</strong> Santo Sepolcro: Croce Sacri Itineris di<br />

Gerusalemme.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

• Confratello Vitalizio da 1982 <strong>del</strong>la R. Arciconfraternita<br />

dei SS. Maurizio e Lazzaro di Torino.<br />

• Croce d’Onore “Carlus Magnus” Casa Romanus<br />

Markus d’Asburgo Lorena.<br />

• Cavaliere di Malta ad Honorem <strong>del</strong>la Reale<br />

Arciconfraternita dei S. S. Giovanni Battista ed<br />

Evangelista <strong>del</strong>l‘ Arcibasilica Lateranense (1777) .<br />

• 2009: Onorificenza <strong>del</strong>la Regione Autonoma Valle<br />

d’Aosta di “Amis de la Vallèè d’Aoste - Chevaliers de<br />

l’Autonomie” (nominato con S.E.R. Card. Stanislao<br />

Dziwi.sz).<br />

• 30 Aprile 1977: Medaglia al Valor Civile per l’opera prestata<br />

come Vigile <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> nelle zone terremotate <strong>del</strong><br />

Friuli (Ministro Zamberletti),<br />

• 31 Dicembre 1981: Medaglia al Valor Civile per l’opera<br />

prestata come Ufficiale Vigile <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> nelle zone terremotate<br />

<strong>del</strong>la Campania e Basilicata (Ministro<br />

Zamberletti).<br />

• 1983: Croce d’Oro al Merito <strong>del</strong> Governo<br />

Giapponese al Valore dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong><br />

Giapponesi quale membro fondatore <strong>del</strong>la<br />

Federazione Mondiale dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong>.<br />

• 1985: Croce d’Oro al Merito <strong>del</strong> Governo<br />

Argentino al Valore dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> Argentini<br />

quale responsabile dei membri europei <strong>del</strong>la<br />

Federazione.<br />

• 1992: Croce d’Oro al Merito <strong>del</strong>la Federazione dei<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> Tedeschi.<br />

• 1995: Croce d’Oro al Merito <strong>del</strong>la Federazione dei<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> Sloveni.<br />

• 1988: Croce d’Oro al Merito <strong>del</strong>l’Unione Provinciale <strong>del</strong><br />

Trentino.<br />

• 1989: Croce d’Oro al Merito <strong>del</strong>l’Unione dei Corpi di<br />

Bolzano e <strong>del</strong>l’Alto Adige.<br />

• 2005: Croce d’Oro al Merito <strong>del</strong>la Confederazione dei<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> Portoghesi.<br />

• 2005: Repubblica <strong>del</strong> Venezuela - Corpo Bomberos –<br />

Croce d’Oro di Servitore <strong>del</strong>l’Umanità.<br />

• 2006: Repubblica <strong>del</strong> Brasile - Estado da Guanabara,<br />

Corpo de Bombeiros - Medaglia de Homenagem.


• 1994: Cittadino Onorario di Fornace (Trento).<br />

• 2004: Cittadino Onorario di Vidracco (Torino).<br />

• 2005: Cittadino Onorario di Trivero (Biella).<br />

• 2005: Cittadino Onorario di Iugoria e Perm (Russia).<br />

• 2009: Cittadino Onorario <strong>del</strong>la Regione Autonoma<br />

Valle d’Aosta (nominato assieme a S.E.R. Cardinale<br />

Stanislao Dziwisz).<br />

• 2010: Cittadino Onorario di San Maurizio Canavese<br />

(TO)<br />

• 2005: Croce d’Oro d’Onore al Merito <strong>del</strong>l’Unione<br />

Provinciale dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>del</strong> Trentino.<br />

•<br />

2005: Croce d’Oro d’Onore al Merito <strong>del</strong>l‘Unione dei<br />

Corpi <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> di Bolzano e Alto Adige.<br />

• Attestato e Stella al Merito <strong>del</strong>la Direzione <strong>Nazionale</strong><br />

<strong>del</strong> Patrimonio Culturale <strong>del</strong>la Repubblica di El<br />

Salvador en la America CentraL<br />

• Attestato e Medaglia al Merito <strong>del</strong>la<br />

Confederazione <strong>del</strong> Governatorato<br />

<strong>del</strong>l’Emergenza <strong>Nazionale</strong> <strong>del</strong>la Repubblica<br />

di El Salvador en la America CentraI.<br />

• NATO: Organizzazione <strong>del</strong>l’Atlantico Nord –<br />

Benemerenza di Servizio con Medaglia<br />

Operazione di Pace Missione “Until Mission Kosovo”<br />

2002.<br />

• Repubblica Federale di Germania - Land di<br />

Brandeburgo - Alluvione 2002: Onorificenza “Dia<br />

Elbeflut-Medaille”.<br />

• Medaglia di Benemerenza per l’intervento umanitario<br />

Emergenza Profughi Kosovo e Zone Balcaniche –<br />

Albania 1999.<br />

• Unione Europea: Benemerenza di Servizio con<br />

Medaglia d’Oro “Missione Althea” - Brussels (Belgio)<br />

2005.<br />

• Repubblica Francese: Armèe Nation - Medaglia al<br />

Valore de la Defense Nationale avec Agrafe “ex<br />

Jugoslavia”Parigi 2005.<br />

• ROMANIA - Dipartimento emergenza “OTENIA” <strong>Vigili</strong><br />

<strong>del</strong> fuoco. AL MERITO - Diploma con croce OF EXCEL-<br />

LENCE per cooperazione alluvione 2006.<br />

• STATI UNITI D’AMERICA: Medaglia e Benemerenza<br />

<strong>del</strong> Presidente Obama - GLOBAL WAR ON TERRORI-<br />

SM - Washington 2009<br />

• Medaglia di Benemerenza di lO classe <strong>del</strong>la Croce<br />

Rossa Italiana.<br />

• 2007: Croce di 10° Grado al Merito - Medaglia d’Oro<br />

Croce Rossa Sammarinese - Repubblica di San Marino.<br />

• 2005: Stato <strong>del</strong> Kentucky - Stati Uniti - Onorificenza di<br />

Stato <strong>del</strong> Governatore col grado di Militare Colonnello<br />

Onorario di Kentucky Coionei.<br />

• 2005: Federazione Italiana dei Combattenti Alleati –<br />

Croce al Merito e Croce Europea.<br />

• 2005: Lions Club Internazionale di Moldava e Bacau<br />

(Romania) - Diploma di Excelentà per contributo opere<br />

di soccorso inondazione 2005.<br />

• <strong>Associazione</strong> Intercomunale Bassa Romagna (12<br />

Comuni) - Croce di Benemerenza per Attività di<br />

Soccorso alle popolazioni <strong>del</strong> Molise- Terremoto<br />

Nov. 2002/Mag. 2004.<br />

• Presidente <strong>Nazionale</strong> <strong>del</strong>l’<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong> (Ente<br />

Morale) Ministero <strong>del</strong>l’Interno - Corpo<br />

<strong>Nazionale</strong> dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong>.<br />

• Consigliere Mondiale <strong>del</strong>la Federazione<br />

Mondiale <strong>del</strong>le Associazioni <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong> (F.<br />

W.V.F.A.) sede Tokyo Giappone - New York U.S.A.<br />

Nazioni Unite.<br />

• Presidente Commissione di Studio sul <strong>Volontari</strong>ato –<br />

Ministero <strong>del</strong>l’interno, Direzione Generale <strong>del</strong>la<br />

Protezione Civile e dei Servizi Antincendi, Corpo<br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong>.<br />

• Consigliere <strong>Nazionale</strong> <strong>del</strong>la Commissione <strong>del</strong>le<br />

Associazioni di <strong>Volontari</strong>ato, Presidenza <strong>del</strong> Consiglio<br />

dei Ministri, Dipartimento <strong>del</strong>la Protezione Civile.<br />

• Ufficiale <strong>Volontari</strong>o Direttivo <strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong> dei<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong>, Comando Provinciale di Torino.<br />

• Capo Distaccamento <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> e Nucleo Cinofili<br />

<strong>del</strong> Distaccamento di Volpiano.<br />

• 1999: Croce di Anzianità per Lodevole Servizio svolto<br />

nel Corpo <strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong>.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 11


• Ministero <strong>del</strong>l’Interno - Benemerenza con Medaglia a<br />

testimonianza <strong>del</strong>l‘opera nell’emergenza alluvioni <strong>del</strong><br />

2000 .<br />

• Membro <strong>del</strong> Consiglio Direttivo <strong>del</strong>l’Istituto ISPRO<br />

(Roma) - Istituto di Studi e Ricerche sulla Protezione e<br />

Difesa Civile (Presidente Onorario G. Zambedetti).<br />

• Attestato d’Onore con Medaglia d’Oro <strong>del</strong> Comando<br />

<strong>del</strong> Corpo dei Civici Pompieri di Chiasso (Svizzera).<br />

• Attestato d’Onore con Medaglia d’Oro <strong>del</strong><br />

Dipartimento dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> di New York - Columbia<br />

Associaticiation.<br />

• Vigile Onorario Benemerito con Medaglia d’Oro <strong>del</strong><br />

Distaccamento di Bra (Cuneo)<br />

• Attestato e Medaglia di Benemerenza <strong>del</strong>la<br />

Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri e <strong>del</strong>la Regione<br />

Piemonte quale Responsabile <strong>del</strong>la Sicurezza e dei<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>del</strong>la Missione Arcobaleno - Valona,<br />

Albania 1999.<br />

• Attestato d’Onore con Medaglia d’Oro - Alluvione<br />

1978, <strong>del</strong>la Comunità Montana Val Vigezzo - Verbania.<br />

• Membro d’Onore <strong>del</strong> Collegio Araldico Russo (Mosca).<br />

• Membro d’Onore <strong>del</strong> Collegio Genealogico ed Araldico<br />

<strong>del</strong> Belgio.<br />

• Commendatore <strong>del</strong>la Court of the Lord Lyon King of<br />

Arms di Scozia.<br />

12<br />

GRONCHI INCONTRA IL MINISTRO<br />

DELL’INTERNO ROBERTO MARONI<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

• Membro d’Onore <strong>del</strong> Collegio<br />

Araldico Storico e Umanitario“<br />

Calcjqzie de Tunneqziè“ <strong>del</strong>la<br />

Repubblica di Columbia.<br />

• Confratello al Merito <strong>del</strong>la Reale<br />

Confraternita di San Teutonio<br />

(Portogallo) .<br />

• Membro d’Onore <strong>del</strong>la Nobile<br />

Compagnia Militare d’Armi Araldica<br />

di San Filippo di Santiago (Spagna).<br />

• Membro d’Onore <strong>del</strong>l’Università de<br />

la Sabana di Santafè de Bogotà -<br />

Repubblica di Columbia.<br />

• Membro Accademico <strong>del</strong>l’<br />

Accademia Marittima <strong>del</strong> Sacro<br />

Militare Ordine dei Cavalieri di<br />

Santo Stefano.<br />

• Membro <strong>del</strong>l ‘Historical File <strong>del</strong>la Imperial Casa di<br />

Costantinopoli, Casa Leopardi-Tommassini Paternò<br />

(U.S .A. ).<br />

• Membro d’Onore di accademico <strong>del</strong>la IASNS,<br />

<strong>del</strong>l’Accademia <strong>del</strong>le Scienze Naturali di Mosca.<br />

• 2006: Attestato di Benemerenza Società Dante<br />

Alighieri, Comitato Repubblica di San Salvador.<br />

• Attestato e Medaglia al Merito <strong>del</strong> Registro <strong>Nazionale</strong><br />

<strong>del</strong> Sistema di Identificazione Civile <strong>del</strong>la Repubblica di<br />

El Salvador en la America Central 2007 .<br />

• Attestato e Medaglia al Merito <strong>del</strong> Tribiunale Supremo<br />

Elettorale per la Trasparenza <strong>del</strong>la Repubblica di El<br />

Salvador en la America Central 2007 .<br />

• Medaglia <strong>del</strong>la Proteccion Civil, Ministerio de<br />

Gobernaciòn de Emergencia Nacional - Repubblica <strong>del</strong><br />

Salvador 2008.<br />

• Medaglia d’Oro al Merito <strong>del</strong>l‘Università Concordia di<br />

Montreal (Canada).<br />

• Diploma C.E.M.E.C. (Centro Europeo per la Medicina<br />

<strong>del</strong>le Catastrofi).<br />

• Partecipante ai corsi internazionali <strong>del</strong>la C.E.E. -<br />

C.T.I.F. (Comitèe Tecniche International du Feu) sui terremoti,<br />

catastrofi chimiche e nucleari e<br />

sull’Organizzazione <strong>del</strong>laProtezione Civile in Austria,


Olanda, Germania, Spagna, Giappone, Stati Uniti.<br />

• Consigliere Regionale Sezione Piemonte e Valle<br />

d’Aosta U.C.I.D. (Unione Cristiana Imprenditori<br />

Dirigenti).<br />

• Membro fondatore e socio U.C.I.D. (Unione Cristiana<br />

Imprenditori Dirigenti) di Alessandria.<br />

• Croce d’Oro e membro <strong>del</strong>l’<strong>Associazione</strong> “Artefici<br />

Cristiani <strong>del</strong> Mondo <strong>del</strong> Lavoro” Roma.<br />

• Insignito <strong>del</strong>l’Ordine <strong>del</strong>la Stella <strong>del</strong>la Solidarietà<br />

Italiana e dei Benemeriti <strong>del</strong> Lavoro Italiano nel Mondo.<br />

• Onorificenza Internazionale <strong>del</strong>la Cultura d’Arte <strong>del</strong><br />

Borgo degli Artisti, Milano 1996.<br />

• Diploma di Protagonista Economico e Culturale<br />

<strong>Nazionale</strong> <strong>del</strong> Lavoro.<br />

• 2006: Premio Europa <strong>del</strong>l’International Corporation<br />

European Academy For Knights per l’attività<br />

imprenditoriale.<br />

• <strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Carabinieri -<br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong>: Socio Benemerito -<br />

29.1.2007.<br />

• Diploma d’Onore di Merito <strong>del</strong>la Fondazione<br />

Mauriziana <strong>del</strong> Sacrario <strong>Nazionale</strong> Mauriziano di<br />

Pescocostanzod’Abruzzo .<br />

• Repubblica Italiana: <strong>Associazione</strong> Italiana Combattenti<br />

Interalleati - Socio Onorifico Benemerito - Albo d’Oro<br />

Attestato di Benemerenza.<br />

• Repubblica Italiana: <strong>Associazione</strong> Italiana Veterani e<br />

Reduci Garibaldini - Diploma di Socio Onorario nel<br />

bicentenario <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong> Generale Giuseppe<br />

Garibaldi.<br />

• Brevetto di Accademico <strong>del</strong>l’Accademia Internazionale<br />

per gli Studi Economici e Sociali - Roma 2008.<br />

• Attestato di Benemerenza <strong>del</strong> 100° Lancia <strong>del</strong> Gruppo<br />

Anziani Storico Lancia.<br />

• Presidente <strong>del</strong>l’Asilo Infantile di Volpiano, fondato ed<br />

eretto Ente Morale nel 1862 , retto dalla Suore di<br />

Sant’Antida.<br />

• Presidente <strong>Associazione</strong> Sportiva Volpiano: 702 atleti,<br />

1098 soci.<br />

GINO GRONCHI INCONTRA<br />

IL MINISTRO ELSA FORNERO<br />

• Presidente Società Ciclistica Volpianese “Fasolo”.<br />

• Membro <strong>del</strong>la Società Accademica di Storia ed Arte<br />

Canavesana di Ivrea.<br />

• Membro <strong>del</strong> Centro Studi Piemontesi, Torino.<br />

• Membro <strong>del</strong>l’<strong>Associazione</strong> Amici <strong>del</strong>l’università degli<br />

Studi di Torino.<br />

• Membro <strong>del</strong>la Compagnia <strong>del</strong>le Opere <strong>del</strong><br />

Piemonte.<br />

• Membro <strong>del</strong>l’istituto Internazionale<br />

Americano <strong>del</strong>l’Organizzazione <strong>del</strong>le Nazioni<br />

Unite.<br />

• Menbro Onorario <strong>del</strong>l’<strong>Associazione</strong> Decorati<br />

Apostolica Santa Sede.<br />

• Fondatore Consorzio Insediamenti Produttivi Artigiani<br />

Volpiano.<br />

• Presidente Atletica Canavesana, Ciriè.<br />

• Medaglia di Benemerenza al Merito Sociale A.I.C.S. –<br />

<strong>Associazione</strong> Italiana Cultura e Sport.<br />

• Membro d ‘Onore con benemerenza <strong>del</strong> C.A.I. - Club<br />

Alpino Italiano.<br />

• Membro d’Onore <strong>del</strong> Centro <strong>Nazionale</strong> Sportivo<br />

Liliertas.<br />

• Croce di Benemerenza al Merito Sociale - 35 anni<br />

Dirigente-Presidente Federazione Ciclistica Italiana<br />

(CONI).<br />

• Croce di Benemerenza al Merito Sociale - Dirigente-<br />

Presidente Federazione Calcio Italiana.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 13


La manifestazione di protesta dei<br />

VVFV e <strong>del</strong>la cittadinanza romanese<br />

IMU sulla caserma (auto-costruita)<br />

dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong><br />

I vigili <strong>del</strong> fuoco volontari di Romano di Lombardia, attivi dal 1883, che nel 1987<br />

sʼerano costruiti una caserma a furia di sacrifici e fatica (anche fisica), dovranno<br />

pagare 24mila euro di IMU. In difesa dei pompieri è stata depositata unʼinterrogazione<br />

parlamentare, e sʼè mosso anche il sindacato.<br />

Romano di Lombardia (Bergamo) - Sulla questione <strong>del</strong>la<br />

richiesta di pagamenti <strong>del</strong>l’Imu alla caserma dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Fuoco</strong> volontari di Romano di Lombardia, è intervenuta la<br />

segreteria <strong>del</strong>la Fns Cisl di Bergamo, per esprimere «la<br />

propria solidarietà ai colleghi <strong>del</strong> distaccamento, avendo<br />

ben presente il prodigarsi e la profusione <strong>del</strong> proprio tempo<br />

libero e non, che il personale volontario dedica alla sicurezza<br />

<strong>del</strong> cittadino». Questo il tenore <strong>del</strong>le dichiarazioni rilasciate<br />

dal sindacato a stampa locale e redazioni locali di<br />

stampa nazionale.<br />

«Il distaccamento dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> rappresenta – dice<br />

Antonio Gamba <strong>del</strong>la segreteria Fns Cisl - il presidio di<br />

Soccorso Tecnico più qualificato e proprio la radicazione<br />

sul territorio, garantita dai propri componenti che vi risiedono,<br />

consente di conoscere veramente in maniera approfondita<br />

le caratteristiche <strong>del</strong> territorio stesso e di conseguenza<br />

i fabbisogni in termini di soccorso urgente, non è “un regno<br />

a sé stante”, occorre tenere conto <strong>del</strong>le risorse economiche<br />

che i volontari riescono a mettere a disposizione per prestare,<br />

come sempre il miglior servizio possibile al cittadino,<br />

e ciò ha un valore inestimabile!».<br />

A parere <strong>del</strong>la Fns Cisl di Bergamo la richiesta di paga-<br />

14<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

mento <strong>del</strong>la tassa sull’immobile da<br />

parte <strong>del</strong> comune di Romano di<br />

Lombardia «ha <strong>del</strong>l’assurdo se non<br />

<strong>del</strong> grottesco». «Sono circa 24.000<br />

euro di Imu per la sede, da loro stessi<br />

costruita nel lontano 1987 e sempre<br />

da loro gestita attraverso la<br />

Cooperativa Santa Barbara, anche se<br />

data in comodato dʼuso gratuito alla<br />

prefettura».<br />

«È inaccettabile che per avere la possibilità<br />

di servire i propri cari e la propria<br />

comunità mediante lʼattivazione o<br />

il mantenimento in essere di un presidio<br />

di <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> fuoco volontari sul proprio<br />

territorio bisogna rimetterci pure<br />

di tasca propria. I sindaci dei comuni<br />

protetti dal distaccamento e le Autorità<br />

tutte devono prendersi carico <strong>del</strong>la<br />

richiesta di versamento <strong>del</strong>la tassa<br />

Imu fatta nei confronti dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Fuoco</strong> volontari di Romano, al fine di<br />

trovare una soluzione che soddisfi le<br />

esigenze e le richieste <strong>del</strong>le parti e<br />

che non lasci spazio ad eventuali ulteriori<br />

richieste di denaro per poter continuare<br />

a svolgere lʼattività di soccorso<br />

tecnico urgente».<br />

Sulla questione, l’On. Giorgio Jannone<br />

ha depositato un’Interrogazione a<br />

risposta scritta (la n° 4-19214); nel<br />

<strong>doc</strong>umento si bolla come grottesca la richiesta di 24.000 €<br />

per una sede che – costruita e manutenuta in proprio dai<br />

VVF volontari, da 25 anni – non ha mai, tra l’altro, dovuto<br />

pagare la vecchia ICI.<br />

L’Onorevole chiede «quali interventi il Governo intenda<br />

adottare affinché siano esenti dal pagamento <strong>del</strong>lʼImu<br />

anche le associazioni di volontariato, quali i vigili <strong>del</strong> fuoco<br />

volontari di Romano di Lombardia, impiegati in compiti di<br />

tutela e sostegno <strong>del</strong>la propria comunità di appartenenza.»


V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 15


16<br />

IL CONSIGLIO NAZIONALE<br />

DELLA PROTEZIONE CIVILE<br />

UN ORGANO DA RICOSTITUIRE E RICOSTRUIRE<br />

Occorre un nuovo “Consiglio nazionale <strong>del</strong>la protezione civile”, ma che sia<br />

però di rilievo costituzionale.<br />

La “Commissione grandi rischi” ne sia una componente fondamentale di supporto.<br />

Una caratteristica dovrebbe accomunare il “Consiglio supremo di difesa”<br />

e il “Consiglio nazionale <strong>del</strong>la protezione civile”, l’assoluta indipendenza<br />

di valutazione e giudizio, garantita dalla più alta magistratura <strong>del</strong>la<br />

Repubblica, il suo Presidente.<br />

a cura di Luigi Manfredi e Francesco Napolitano *<br />

Uno dei problemi <strong>del</strong>la protezione civile italiana<br />

ancora non risolto riguarda le funzioni <strong>del</strong>la<br />

“Commissione nazionale per la previsione e la<br />

prevenzione dei grandi rischi”, Organo <strong>del</strong>lo Stato disciplinato<br />

dalla legge base <strong>del</strong>la protezione civile (225/1992)<br />

ma anche il soppresso “Consiglio nazionale <strong>del</strong>la protezione<br />

civile”. D a l l a<br />

sua costituzione, voluta con felice intuizione dall’allora<br />

Ministro Zamberletti nel 1981, la Commissione ha vissuto<br />

nel tempo ripensamenti, rimaneggiamenti e modifiche.<br />

Nemmeno la legge base <strong>del</strong>la protezione civile, la 225 <strong>del</strong><br />

1992, che pur ha elevato la Commissione al rango di<br />

“Organo centrale <strong>del</strong> servizio nazionale di protezione civile”,<br />

è riuscita a mettere un punto fermo alla filosofia di<br />

base, alle funzioni e alla struttura <strong>del</strong>la Commissione.<br />

La composizione<br />

e le attribuzioni sono state successivamente riviste,<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

modificate ed ampliate nel 1998, nel<br />

2001, nel 2002. Nel 2006, con la<br />

legge 27 gennaio 2006 n. 21, la<br />

“Commissione nazionale per la previsione<br />

e la prevenzione dei grandi<br />

rischi” fu ridefinita “Organo di consulenza<br />

tecnico- scientifica <strong>del</strong><br />

Dipartimento <strong>del</strong>la protezione civile”.<br />

Non è cambiato granché con il DPCM<br />

7.10.2011 che ha provveduto a riorganizzare<br />

la composizione e i compiti<br />

<strong>del</strong>la Commissione, non sempre<br />

con soluzioni condivisibili. Essa è,<br />

sostanzialmente, ridotta come prima<br />

al compito di “fornire al Dipartimento<br />

<strong>del</strong>la protezione civile pareri di carattere<br />

tecnico-scientifico su quesiti<br />

posti dal Capo <strong>del</strong> Dipartimento stesso,<br />

in relazione alle diverse tipologie<br />

di rischio”. Il risultato eclatante<br />

di una tale sudditanza è la<br />

vicenda <strong>del</strong> terremoto d’Abruzzo e la<br />

recente sentenza sull’operato <strong>del</strong>la<br />

stessa “Commissione grandi rischi”<br />

che hanno provocato la reazione<br />

vivace <strong>del</strong> mondo scientifico e di<br />

parte <strong>del</strong> mondo politico. La sentenza<br />

non ha, però, messo in luce il vero<br />

problema, se si eccettua la modesta<br />

prescrizione, recepita nel decreto di<br />

riordino <strong>del</strong>la Commissione <strong>del</strong> 2011,<br />

sui vincoli e sulle modalità di redazione<br />

dei verbali e <strong>del</strong>le modalità di<br />

comunicazione.<br />

Ci sembra, onestamente molto poco.<br />

E’ stata, soprattutto, confermata la<br />

stretta dipendenza <strong>del</strong>la


Commissione dal “Dipartimento <strong>del</strong>la protezione civile”,<br />

senza rendersi conto che proprio questa soluzione ha<br />

minato nel tempo sia l’indipendenza di giudizio, sia l’autonomia<br />

<strong>del</strong>la Commissione, favorito uno scandalo e provocato<br />

una condanna che hanno compromesso la credibilità<br />

<strong>del</strong>la Commissione stessa, portando il nostro Paese e la<br />

sua Magistratura sulle prime pagine di tutti i media internazionali.<br />

E’ stata la naturale conclusione di una procedura che<br />

mette a nudo tutta l’incongruenza di un Organo che non<br />

ha mai avuto autonomia di convocazione, di analisi e di<br />

proposizione, men che meno da quando nel 2006 è stato<br />

praticamente incorporato nel Dipartimento <strong>del</strong>la protezione<br />

civile e anche dopo l’ultima revisione <strong>del</strong> novembre<br />

2011.<br />

Proseguiamo nel ragionamento. Nessuno mette in dubbio<br />

che “la difesa in armi <strong>del</strong>lo Stato” sia una funzione primaria<br />

<strong>del</strong>lo Stato e preveda giustamente un proprio Organo<br />

di rilievo costituzionale, il “Consiglio supremo di difesa”<br />

che fa capo direttamente al Presidente <strong>del</strong>la Repubblica.<br />

Perché non esiste un Organo analogo per la salvaguardia<br />

dei cittadini, dei loro beni e <strong>del</strong> territorio? Non è forse<br />

anch’essa una funzione primaria <strong>del</strong>lo Stato, alla stregua<br />

<strong>del</strong>la difesa in armi? Anzi, è fuor di dubbio che in perdurante<br />

tempo di pace l’importanza di quest’ultima sia indiscutibilmente<br />

superiore alla prima.<br />

In sostanza, appare necessario ripensare radicalmente la<br />

composizione e la collocazione di un Organo con rilievo<br />

costituzionale che riguardi la difesa dalle calamità naturali.<br />

Sotto questo profilo, si può giustamente obiettare che la<br />

“Commissione grandi rischi” è un organo squisitamente<br />

tecnico, non paragonabile per composizione e funzioni al<br />

“Consiglio supremo di difesa”. È vero. Per la verità, un<br />

Organo adeguato c’era, “Il Consiglio <strong>Nazionale</strong> <strong>del</strong>la protezione<br />

civile”, previsto dalla legge 225 <strong>del</strong> 1992 ma fu<br />

soppresso inopinatamente nel 1999 con il Decreto legislativo<br />

n. 300. Esso, come recitava la legge, aveva lo scopo<br />

di determinare i criteri riguardanti i programmi di previsione<br />

e prevenzione <strong>del</strong>le calamità, i piani predisposti per<br />

fronteggiare le emergenze e coordinare gli interventi di<br />

soccorso, l’impiego coordinato <strong>del</strong>le componenti <strong>del</strong><br />

“Servizio nazionale <strong>del</strong>la protezione civile” e l’elaborazione<br />

<strong>del</strong>le norme in materia di protezione civile. Non era,<br />

però, di rango costituzionale.<br />

Non possiamo non rammaricarci <strong>del</strong>la soppressione,<br />

anche se, a onor <strong>del</strong> vero, il Consiglio sino ad allora non<br />

aveva prodotto granché. A maggior ragione si correrà<br />

anche in futuro il rischio che le più belle intenzioni, espresse<br />

puntualmente in occasione dei frequenti disastri, siano<br />

Nel 1981 fu l'allora Ministro Zamberletti a volere la<br />

"Commissione Grandi Rischi" ; le competenze<br />

<strong>del</strong>l'organo sono state più volte "rimaneggiate".<br />

altrettanto puntualmente vanificate o dimenticate. È la<br />

prova, <strong>del</strong> resto, a nostro avviso beninteso, <strong>del</strong>la perdurante<br />

inadeguatezza <strong>del</strong>la legislazione nazionale vigente,<br />

nella quale non sono affatto chiari i livelli di responsabilità<br />

e le competenze tra lo Stato Centrale, le Regioni e gli Enti<br />

locali, sfiorando perfino livelli di palese incostituzionalità.<br />

Quali conclusioni si possono trarre da tutto ciò? Ci sembra<br />

che la soluzione più logica sia la ricostituzione di un<br />

“Consiglio nazionale <strong>del</strong>la protezione civile” che sia,<br />

beninteso, di rilievo costituzionale. Appare inoltre, di conseguenza,<br />

indispensabile che la “Commissione grandi<br />

rischi” ne sia una componente fondamentale di supporto.<br />

Una caratteristica dovrebbe accomunare il “Consiglio<br />

supremo di difesa” e il “Consiglio nazionale <strong>del</strong>la protezione<br />

civile”: l’assoluta indipendenza di valutazione e giudizio,<br />

garantita dalla più alta magistratura <strong>del</strong>la<br />

Repubblica, il suo Presidente.<br />

Abbiamo rappresentato l’esigenza direttamente al Capo<br />

<strong>del</strong>lo Stato. Ci auguriamo che voglia prenderla in considerazione<br />

e invitare il Governo e il Parlamento che nasceranno<br />

dalla prossima consultazione elettorale ad affrontare<br />

il problema.<br />

(*) Francesco Napolitano è Professore associato di<br />

Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologia presso la<br />

Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale <strong>del</strong>la SAPIENZA,<br />

Università degli Studi di Roma.<br />

Luigi Manfredi è Generale di Corpo dʼArmata, in congedo.<br />

Laureato in scienze strategiche; è stato Addetto Militare<br />

presso lʼAmbasciata dʼItalia a Bonn e Comandante <strong>del</strong> 4°<br />

Corpo dʼArmata Alpino. Ha ricoperto la carica di Capo <strong>del</strong><br />

Dipartimento per la Protezione Civile.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 17


45 anni dal terremoto <strong>del</strong> Belice<br />

«Uno spettacolo da bomba atomica»<br />

Nella notte <strong>del</strong> 14 gennaio 1968 un devastante terremoto distrusse gli abitati<br />

di Gibellina, Montevago e Salaparuta. Trecentosettanta morti, circa<br />

mille feriti e 150mila senzatetto allo sbaraglio, anche a causa di scosse d’assestamento,<br />

ritardo dei soccorsi e un violento nubifragio. «Uno spettacolo<br />

da bomba atomica…ho volato su un inferno» - dichiarò il pilota d’un aereo da<br />

ricognizione. “Rimuginare scandalizzati” sul Belice servì da sprone all’organizzazione<br />

<strong>del</strong>la moderna protezione civile italiana, anche se manca ancora<br />

un tassello.<br />

A cura di Antonio Ascanio Mangano<br />

Fotografie tratte dal settimanale “EPOCA” (gennaio 1968)<br />

18<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013


Martedì 16 gennaio, Gibellina.<br />

Il capo <strong>del</strong>lo Stato, Giuseppe<br />

Saragat, gli occhi velati di pianto,<br />

finalmente lasciato solo dal<br />

codazzo degli accompagnatori,<br />

sosta a lungo davanti alle rovine<br />

che sono come una grande<br />

tomba. Poche ore prima era la<br />

vita e la speranza <strong>del</strong> giorno di<br />

festa. Poi tutto morte e silenzio<br />

<strong>del</strong>la sventura. Con lʼimmagine<br />

<strong>del</strong> Presidente, di spalle davanti<br />

alle macerie - simbolo <strong>del</strong>la partecipazione<br />

di tutta lʼItalia alla tragedia<br />

che colpì la Sicilia – e con<br />

questa frase che sʼapre il numero<br />

speciale di «Epoca» (n° 905 - 28<br />

gennaio 1968) che abbiamo recuperato<br />

da un rigattiere.<br />

La collina di Salaparuta, 2943 abitanti,<br />

importante centro agricolo<br />

<strong>del</strong> trapanese, è rasa a zero dal<br />

terremoto, «distruzioni al cento<br />

per cento» - dissero i comunicati<br />

<strong>del</strong> Genio Civile. Il paese rimase<br />

tagliato fuori da ogni via subito<br />

dopo le prime scosse, e i suoi<br />

abitanti tra gli ultimi ad essere<br />

raggiunti dalle squadre di soccorso.<br />

Poi, quando non era ancora<br />

terminato il recupero dei cadaveri,<br />

il cielo sʼoscurò e iniziò a piovere<br />

tanto da rendere ancora più<br />

drammatica la situazione ai senzatetto<br />

invischiati nel fango.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 19


20<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

«Distruzione e morte, macerie e calcinacci.<br />

Carne umana e sangue<br />

sotto i calcinacci. Sembra che sia<br />

tornata la guerra. Ma allora lʼuomo<br />

sapeva a chi attribuire la distruzione<br />

e la morte, credeva di saperlo;<br />

aveva la collera in sé, era arrabbiato<br />

con qualcuno, sapeva con chi<br />

prendersela, a chi dare la colpa, o<br />

credeva di saperlo» - scrisse il giornalista<br />

Vittorio G. Rossi sulle pagine<br />

di Epoca, e poi - «Adesso in quel<br />

pezzo di Sicilia che sta nel cuore di<br />

tutti più di qualsiasi pezzo dʼItalia, il<br />

senso <strong>del</strong>la maceria non lo danno i<br />

tetti e i muri disfatti, le case scalzate<br />

dalla terra, frantumate e rovesciate<br />

giù per le alture come si vuota un<br />

sacco. Non lo danno neanche i<br />

cadaveri dissepolti dallo sfacelo edilizio.<br />

Adesso il senso <strong>del</strong>la maceria<br />

è nelle facce dei vivi (…). E sembrano<br />

facce di resuscitati. Lo scialle<br />

nero sulla testa o sulle spalle è<br />

come un sudario, un indumento<br />

funebre; e non se lo sono ancora<br />

tolto perché non hanno altro da mettersi,<br />

ma semplicemente perché non<br />

si sono accorti che ora sono vivi.».<br />

Un altro inviato di Epoca, Pietro<br />

Zullino, scrisse di “imprevidenza,<br />

confusione, improvvisazione e ritardi<br />

che resero caotica lʼopera di soccorso<br />

alle vittime, mentre le autorità<br />

tenevano inconcludenti riunioni”.<br />

«Non è ancora possibile stabilire<br />

cosa è successo quaggiù alla natura<br />

e agli uomini.» - disse Zullino nel suo pezzo per<br />

Epoca - «La catastrofe ha sconvolto i cervelli: tutto, dal<br />

salvataggio dei feriti allʼassistenza ai sinistrati, tutto, in<br />

questo triangolo <strong>del</strong>la morte, è avvenuto sotto il segno<br />

<strong>del</strong>la confusione.».<br />

Il giornalista, dopo aver trascorso una settimana nelle<br />

zone sconvolte dal terremoto, disse che Montevago, ad<br />

esempio, era un quadrato di rovine avente lato di 200<br />

metri. Una settimana non bastò a ripulire nemmeno<br />

qualche strada, non vennero rivoltati i mattoni tufacei né<br />

frugati tutti gli anfratti. «Da Montevago il vento diffonde<br />

un lezzo dolciastro, spaventoso, insopportabile. Sono i<br />

cadaveri <strong>del</strong>le persone uccise di sorpresa dal terremoto.<br />

Ma anche i corpi di uomini, donne e bambini che le<br />

macerie avevano sepolto senza uccidere, e che altri<br />

uomini non hanno potuto salvare per mancanza di


mezzi. Qui, a Gibellina, a<br />

Salaparuta, ovunque.».<br />

Alle tre e sei minuti di quella notte<br />

Montevago si sbriciolò letteralmente;<br />

solo verso l’alba fu il comandante<br />

dei carabinieri di Sciacca a rendersi<br />

conto <strong>del</strong>la gravità <strong>del</strong>la situazione.<br />

Poi vigili <strong>del</strong> fuoco operarono<br />

i primi salvataggi, pur con scarsi<br />

mezzi, aiutati persino da scouts.<br />

Nella giornata di lunedì accorsero<br />

un po’ tutti sul luogo <strong>del</strong> disastro:<br />

Carabinieri, polizia, Croce Rossa,<br />

servizio civile, gruppi scouts e studenti,<br />

compagnie di soldati e pompieri.<br />

Giunsero anche automezzi,<br />

ambulanze, telecamere e cineprese.<br />

«Ma non si scava! A Montevago<br />

come a Gibellina ci sono dei vivi<br />

sotto le macerie. Ci sono bambini<br />

che gridano aiuto. Ma non si fa niente<br />

per salvarli. Si può chiamare salvataggio<br />

lʼopera di cento militari che<br />

per le prime 24 ore non hanno avuto<br />

a disposizione neanche un piccone<br />

e un badile a testa?».<br />

Zullino è molto critico: dice <strong>del</strong>l’assurda<br />

iniziativa <strong>del</strong>le “tendopoli<br />

invernali di montagna”, e gente che<br />

s’azzuffava alla conquista d’una<br />

coperta e un pezzo di pane. «Uno<br />

spettacolo indegno. Dal generale<br />

naufragio organizzativo si salvano i<br />

soliti volontari civili e i gruppi organizzati<br />

stranieri.» - e poi ancora,<br />

un’assurdità dietro l’altra -<br />

«Quarantasei autobus urbani sono<br />

partiti da Palermo alle 16 di martedì<br />

(cioè soltanto 25 ore dopo il disastro) e hanno raggiunto<br />

vuoti le zone di destinazione. Ciò mentre militari, civili,<br />

materiale e vettovaglie aspettavano sui marciapiedi che<br />

qualcuno li trasportasse verso i paesi colpiti.». Insomma,<br />

pare che gli autobus, piuttosto che al trasporto dei sinistrati,<br />

divennero squallide roulottes dove centinaia di<br />

persone dormirono in attesa d’una sistemazione precaria<br />

in tenda. Pare poi che gli ospedali di Palermo ricevettero<br />

i primi feriti solo due giorni e mezzo dopo la tragedia…«La<br />

macchina dei soccorsi, partita male, non ha<br />

poi saputo trovare il ritmo giusto (…). Alle 10 di lunedì<br />

15, mentre centinaia di corpi erano sotto le macerie, le<br />

cifre non ufficiali fornite dalle autorità parlavano di 17 vittime».<br />

Poi Zullino conclude il triste racconto: «Non<br />

essendo pronto un piano globale per le situazioni dʼe-<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 21


mergenza, si calcolava la portata <strong>del</strong> disastro in base<br />

alle richieste dʼaiuto che riuscivano a pervenire (ma da<br />

quei paesi ormai cancellati non si poteva né scendere<br />

né telefonare).<br />

Per questo nessuno capì subito che la catastrofe era<br />

gigantesca. Poi, di fronte allʼincredibile realtà, dilagò la<br />

22<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

paura e la confusione.<br />

Comandavano tutti e<br />

non comandava nessuno.».<br />

Il “rimuginare scandalizzati”<br />

sugli errori e sulle<br />

carenze <strong>del</strong> Belice - nei<br />

primi anni ’70 - servì da<br />

sprone ad organizzare<br />

un sistema di protezione<br />

civile che non fosse<br />

soltanto un puro soccorso<br />

urgente post evento.<br />

Nacque la moderna<br />

protezione civile italiana,<br />

con un papà come<br />

Giuseppe Zamberletti:<br />

primo Ministro per il<br />

Coordinamento <strong>del</strong>la<br />

Protezione Civile; commissario<br />

straordinario<br />

sui sismi <strong>del</strong> Friuli<br />

(1976) e <strong>del</strong>l’Irpinia<br />

(1980).<br />

A Zamberletti si devono:<br />

l’introduzione <strong>del</strong> concetto<br />

di previsione e<br />

prevenzione (distinte<br />

dall’attività di soccorso);<br />

l’organizzazione <strong>del</strong><br />

servizio nazionale e la<br />

valorizzazione degli enti<br />

locali e <strong>del</strong> volontariato.<br />

E’ merito <strong>del</strong>l’ex ministro<br />

anche l’avvio <strong>del</strong>la riforma<br />

che porterà all’emanazione<br />

<strong>del</strong>la legge 24<br />

febbraio 1992 n°225.<br />

Mancherebbe “soltanto”<br />

un ultimo tassello: la diffusione<br />

di presidi di presidi<br />

volontari di pompieri<br />

comunali (sul mo<strong>del</strong>lo<br />

trentino, altoatesino e<br />

Mittel Europeo più in<br />

generale); tema per il<br />

quale Zamberletti si<br />

batte da quarant’anni.<br />

Ahinoi, corporativismi e presbiopia di diverse “figure”<br />

hanno rallentato – se non addirittura arrestato – quello<br />

che sarebbe un vero e proprio processo di civilizzazione,<br />

nulla di più, raggiungere i cittadini richiedenti soccorso<br />

tecnico in tempi quantomeno dignitosi.


Il Presidente Giorgio Napolitano<br />

con i Professori Enzo Boschi<br />

e Franco Barberi<br />

4 RICORSI IN APPELLO DEPOSITATI CONTRO<br />

LA SENTENZA DI CONDANNA AI MEMBRI<br />

DELLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI<br />

SISMA Abruzzo (Il Messaggero) - Con il deposito dei<br />

primi quattro ricorsi in Appello comincia la seconda fase<br />

<strong>del</strong> processo alla commissione Grandi rischi. I sette<br />

componenti sono stati processati e condannati a sei<br />

anni lo scorso 22 ottobre per omicidio e disastro colposi,<br />

con l’accusa di aver sottovalutato il rischio sismico e<br />

dato false rassicurazioni agli aquilani, causando la morte<br />

di una trentina di loro. Gli avvocati di quattro condannati<br />

hanno presentato l’istanza di impugnazione <strong>del</strong>la sentenza<br />

<strong>del</strong> giudice Marco Billi. Si tratta degli avvocati<br />

Alessandra Stefano (che assiste Gian Michele Calvi),<br />

Roberto Petrelli (Franco Barberi), Alfredo Biondi<br />

(Claudio Eva) e Franco Coppi (Giulio Selvaggi). I ricorsi<br />

sono stati depositati dai legali nelle rispettive sedi, ai tribunali<br />

di Pavia, Genova e Roma, e le carte saranno successivamente<br />

trasmesse alla Corte d’Appello<br />

<strong>del</strong>l’Aquila, dove verrà celebrato il processo. Nei prossimi<br />

giorni anche gli avvocati Marcello Melandri (per Enzo<br />

Boschi) e Filippo Dinacci (per Bernardo De Bernardinis<br />

e Mauro Dolce) dovrebbero presentare le rispettive<br />

istanze, completando il quadro. «Un errore da parte di<br />

un giudice si può accettare, quello che è inaccettabile è<br />

una condanna dovuta a superficialità e approssimazione»,<br />

afferma l’avvocato Stefano, motivando il ricorso,<br />

sottolineando che «leggere la motivazione è stata una<br />

<strong>del</strong>usione: il giudice non ha fatto<br />

altro che ripetere quello che avevano<br />

detto i pm, senza curarsi degli<br />

errori giuridici e di fatto che la tesi<br />

<strong>del</strong>l’accusa recava con sè e che<br />

erano evidenti». Originata dall’esposto<br />

di un avvocato aquilano, Antonio<br />

Valentini, per conto di alcuni familiari<br />

<strong>del</strong>le vittime <strong>del</strong> sisma, l’inchiesta<br />

è divenuta di pubblico dominio il 3<br />

giugno 2010 con l’emissione di sette<br />

avvisi di garanzia. Il 10 dicembre<br />

2010 l’esordio in aula per l’udienza<br />

preliminare, conclusa con il rinvio a<br />

giudizio per tutti; il 20 settembre<br />

2011 la prima udienza dibattimentale,<br />

con il giudice Billi che ha imposto<br />

un ritmo veloce. Dopo due anni, il 22<br />

ottobre 2011 è arrivata la sentenza<br />

di primo grado, esplicitata dal magistrato<br />

in 950 pagine di motivazioni lo<br />

scorso 18 gennaio. «Spero che in<br />

Appello non ci sia una visione unilaterale<br />

- aggiunge l’avvocato Biondi,<br />

ex ministro <strong>del</strong>la Giustizia - i processi<br />

si fanno stabilendo prove ed elementi,<br />

non per trovare colpevoli a<br />

ogni costo». «I nodi su cui ci batteremo<br />

sono molti - conclude Petrelli -<br />

in particolare l’esistenza di un effettivo nesso causale tra<br />

le valutazioni scientifiche emerse nel corso <strong>del</strong>la riunione<br />

e il comportamento dei cittadini».<br />

Interventi & Repliche<br />

L’esperienza alle Isole Pontine più che positiva<br />

N ell’ultimo numero <strong>del</strong> 2012 di VFV abbiamo scritto <strong>del</strong><br />

presidio di soccorso dei vigili <strong>del</strong> fuoco volontari romani<br />

nell’Arcipelago Pontino. I volontari impegnati, quelli <strong>del</strong>le sedi<br />

di Montelanico, Nemi e Anguillara Sabazia. Quest’ultimo<br />

distaccamento volontario è forzatamente non operativo a<br />

causa d’uno sfratto, abbiamo quindi approfittato <strong>del</strong>l’articolo<br />

di Federico Cecchetti per ri-denunciare l’incresciosa situazione.<br />

La relazione di come fu gestita (o meglio non fu) la vicenda<br />

a tutti i livelli (Dipartimento, Capo <strong>del</strong> Corpo, Comando<br />

Provinciale), non è da attribuire, tuttavia, all’articolista.<br />

Cecchetti intendeva infatti raccontare (solo) d’una sperimentazione<br />

positiva svolta col concorso dei VVF volontari romani<br />

alle Isole; esperienza che porterà – con tutta probabilità – ad<br />

istituire distaccamenti volontari presidiati da personale residente.<br />

Ce ne scusiamo con l’autore <strong>del</strong>l’articolo e coi lettori.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 23


DE PAOLI,<br />

ADDIO CARICO DI RICONOSCENZA<br />

Settantasettenne, cinquanta dʼimpegno e passione civica a<br />

tutto tondo: dalla politica al sociale. Eʼ stato presidente<br />

<strong>del</strong>lʼANVVFV oltre che fondatore. Un Duomo gremito ha dato<br />

lʼaddio allʼOnorevole. I vertici <strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong> e <strong>del</strong>la<br />

nostra <strong>Associazione</strong> hanno voluto rendere omaggio al primo<br />

Presidente dei VVF volontari italiani. Manifestazioni di cordoglio<br />

dal neo-presidente Roberto Mugavero, oltre che tutto il<br />

direttivo, e dal Presidente dʼOnore Gronchi.<br />

a cura di Gian Carlo Nicoli (*)<br />

FELTRE (Belluno)<br />

Venerdì 11 gennaio è deceduto il Geom. Paolo De Paoli,<br />

fondatore e primo Presidente <strong>del</strong>la nostra <strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> VV.F. <strong>Volontari</strong>, da diversi anni Presidente<br />

Onorario. Il suo impegno a favore <strong>del</strong>la comunità in particolare<br />

nella nostra provincia, nel campo <strong>del</strong> volontariato<br />

e politico è conosciuto da tutti. Seppur da tempo ricoverato<br />

in gravi condizioni, lottando con i postumi d’un<br />

ictus, lascia un grande vuoto. Fu sottosegretario, consigliere<br />

comunale per otto mandati, oltre che assessore al<br />

bilancio e lavori pubblici.<br />

Particolare ricordo a Longarone dove al comando dei<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari - nei primissimi momenti <strong>del</strong>la<br />

notte <strong>del</strong> 9 ottobre 1963 e nei giorni successivi - ha coordinato<br />

i soccorsi nell’immane tragedia <strong>del</strong> Vajont.<br />

L’On. De Paoli, proprio nella visita <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la<br />

Repubblica Ciampi, a Longarone ha ricevuto la nomina<br />

di Gr. Ufficiale.<br />

La cerimonia per le esequie di Paolo De Paoli s’è svolta<br />

in un duomo affollato presente tutta la cittadinanza, rappresentanti<br />

le istituzioni, associazioni di volontariato,<br />

sportive, rappresentanti, in carica ed ex, politici<br />

Nazionali e Regionali oltre a vari Sindaci, Presidenti di<br />

Comunità montane, Forze <strong>del</strong>l’Ordine.<br />

Presenti i responsabili Provinciali <strong>del</strong>la Protezione Civile<br />

e <strong>del</strong> Club Alpino Italiano.<br />

Gli Alpini - con una rappresentanza anche <strong>Nazionale</strong> -<br />

erano presenti con vari gruppi ed hanno fornito un<br />

numeroso picchetto d’onore. Presente i gonfalone di<br />

Feltre, lo stendardo di Longarone è stato portato da due<br />

VV.F. <strong>Volontari</strong> <strong>del</strong> locale distaccamento.<br />

La Santa Messa è stata concelebrata da otto parroci tra<br />

i quali uno Spagnolo al seguito di una rappresentanza di<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> di Barcellona. Il Comando Provinciale di<br />

Belluno ha presenziato in forze: erano presenti il<br />

Comandante e due funzionari oltre al personale<br />

24<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

Permanente e volontario.<br />

<strong>Vigili</strong> che hanno formato un picchetto d’onore, e un plotone<br />

di capi squadra ha portato il labaro <strong>del</strong> Comando.<br />

Vari distaccamenti volontari hanno portato le loro bandiere<br />

e stendardi, così pure l’Ass. Naz. <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong><br />

<strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong>. E’ stata inoltre schierata al centro<br />

<strong>del</strong>la chiesa una doppia fila di <strong>Vigili</strong> con alla testa due<br />

Ufficiali volontari. Presenti i VV.F.<strong>Volontari</strong> Trentini e molti<br />

VV.F. in congedo e l’ex Consigliere nazionale (ANVVFV)<br />

Paolo Volpi.<br />

La rappresentanza dei VV.F. è stata comunque ad altissimo<br />

livello essendo presenti il Capo <strong>del</strong> Corpo<br />

<strong>Nazionale</strong>, Alfio Pini, venuto appositamente da Roma, il<br />

nuovo Direttore Interregionale e tutti i Comandanti<br />

Provinciali <strong>del</strong> Veneto.<br />

(*) Nicoli è funzionario volontario <strong>del</strong> CNVVFV, attivo da<br />

sempre in <strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> (è stato consigliere<br />

nazionale per diversi mandati); rappresenta da sempre i<br />

vigili <strong>del</strong> fuoco volontari <strong>del</strong> Bellunese. Superstite <strong>del</strong><br />

Vajont, è poi entrato come volontario nel Corpo<br />

<strong>Nazionale</strong> operando nel distaccamento di Longarone.


PAOLO DE PAOLI E LONGARONE<br />

La presenza <strong>del</strong> gonfalone civico a una cerimonia funebre al di fuori <strong>del</strong> proprio Comune non è una cosa<br />

usuale, ma nel caso <strong>del</strong> funerale <strong>del</strong>lʼufficiale dei vigili <strong>del</strong> fuoco volontari Paolo De Paoli, in Cattedrale a Feltre, la<br />

presenza <strong>del</strong> gonfalone <strong>del</strong> Comune di Longarone, portato da due vigili <strong>del</strong> fuoco, con la rappresentanza <strong>del</strong> vice<br />

Sindaco, è stato un doveroso segno di riconoscimento e di ringraziamento.<br />

Paolo De Paoli è intervenuto subito, con i vigili di Belluno e Feltre, nella notte <strong>del</strong> 9 ottobre 1963 e come più alto<br />

in grado, ha coordinato lʼopera di soccorso fino alla mattina, fino quando arrivarono altre squadre da più lontano.<br />

La sua presenza è continuata, in vari modi, per tutto il periodo in cui i vigili sono stati operativi nella zona <strong>del</strong><br />

Disastro <strong>del</strong> Vajont. Lʼimpegno a favore di Longarone è continuato nel tempo, per i vigili <strong>del</strong> fuoco volontari, con il<br />

riavvio <strong>del</strong> gruppo, con il capo, Aldo De Col, fino allʼapertura <strong>del</strong> nuovo distaccamento, il 5 ottobre 1969.<br />

Nellʼoccasione si tenne il primo congresso nazionale dei vigili <strong>del</strong> fuoco volontari, con la collaborazione organizzativa<br />

di Italo Rossi e venne fondata lʼ<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong> con Paolo De Paoli eletto<br />

primo presidente.<br />

Da parlamentare e da sottosegretario al tesoro è sempre stato vicino a tutta la comunità nellʼopera di ricostruzione.<br />

Longarone lo ricorda per il caloroso<br />

e fraterno saluto al Presidente<br />

<strong>del</strong>la Repubblica, Ciampi, in occasione<br />

<strong>del</strong>la sua visita e lʼamichevole<br />

abbraccio finale, ideale unione<br />

tra la massima autorità <strong>del</strong>lʼItalia e<br />

tutta la popolazione colpita dal<br />

Vajont.<br />

Lʼultima presenza ufficiale di De<br />

Paoli a Longarone è stata in occasione<br />

<strong>del</strong>la cerimonia di conferimento<br />

<strong>del</strong>la Cittadinanza onoraria<br />

ai vigili <strong>del</strong> fuoco italiani, quando,<br />

con lʼabilità oratoria che lo ha sempre<br />

contraddistinto, ha fatto il suo<br />

discorso come vigile che aveva<br />

partecipato di persona al soccorso,<br />

facendo rivivere, dopo tanti anni, i<br />

momenti <strong>del</strong> Disastro. Era sempre<br />

presente alla cerimonia <strong>del</strong> 9 ottobre,<br />

come uno di casa, come un<br />

cittadino onorario, non come ospite<br />

occasionale. Proprio come un<br />

importante cittadino, Longarone -<br />

con il suo gonfalone civico, con il<br />

vice sindaco, con alcuni vigili <strong>del</strong><br />

fuoco volontari e tante persone - ha<br />

voluto salutare il lʼamico, Paolo De<br />

Paoli.<br />

Agostino Sacchet<br />

Paolo De Paoli, nella cerimonia<br />

<strong>del</strong> conferimento <strong>del</strong>la cittadinanza<br />

onoraria ai vigili <strong>del</strong> fuoco italiani.<br />

Longarone (sabato 2 ottobre 2010)<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 25


26<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013


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Il nuovo direttivo ANVVFV<br />

ha le idee chiare<br />

Un’<strong>Associazione</strong> “nuova” che, prioritariamente, baderà a ben amministrarsi.<br />

Un Ente Giuridico che – pur necessitando d’un riordino – non getterà via<br />

l’operato d’oltre quarant’anni di attività. Giro di vite sulle “oblazioni” al<br />

Ministero, e seria intenzione di svolgere attività (propria) di Protezione Civile;<br />

iniziativa vista favorevolmente anche dall’ex Ministro Zamberletti.<br />

Romano di Lombardia (Bergamo) – Nella caserma simbolo<br />

d’operosità, ma anche di assurdità, sabato sedici<br />

febbraio si sono riuniti gli organi collegiali <strong>del</strong>la nostra<br />

<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong>. Sede<br />

emblematica, quella di Romano, perché il fabbricato è<br />

stato assoggettato al pagamento <strong>del</strong>l’IMU (costruzione<br />

eretta, tra l’altro, dagli stessi volontari locali, ne parliamo<br />

a pag. 14 NdR).<br />

Il saluto di benvenuto è stato quello <strong>del</strong> primo cittadino,<br />

Michele Lamera – introdotto dal capo distaccamento<br />

- che ha omaggiato il presidente nazionale Mugavero<br />

dʼuna medaglia con lʼeffige <strong>del</strong> primo comandante dei<br />

Pompieri <strong>Volontari</strong> di Romano, Francesco Galbiati<br />

(1883). Ha poi preso la parola Romualdo Natali, consigliere<br />

provinciale che ha ribadito il supporto (morale)<br />

<strong>del</strong>la Provincia di Bergamo nei confronti <strong>del</strong> volontariato<br />

VVF. Un po’ in imbarazzo ha dichiarato: «Non sono previsti<br />

stanziamenti – ahinoi – per quest’anno, posso però<br />

garantirvi che il comodato gratuito <strong>del</strong>le termocamere, in<br />

uso ai distaccamenti, resterà in essere anche per il<br />

2013.» - un po’ poco come “stanziamento” a voler ben<br />

28<br />

a cura di Antonio Ascanio Mangano<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

vedere, seppur in tempi di revisione<br />

<strong>del</strong>la spesa e recessione, tanto che il<br />

capo distaccamento Sandro Beretta<br />

ha risposto con un ghigno - «State<br />

pur certi che non ve le avremmo<br />

rese».<br />

E’ poi toccato al comandante provinciale<br />

De Palma portare un saluto;<br />

dirigente prossimo al trasferimento in<br />

altra provincia o ad altro incarico.<br />

Questa una <strong>del</strong>le pecche d’un unico<br />

Corpo <strong>Nazionale</strong>; ad ogni cambio di<br />

vertice occorre infatti tornare a spiegare<br />

chi siamo e cosa facciamo. De<br />

Palma ha detto che, durante il viaggio<br />

in treno verso Romano<br />

Lombardo, aveva preso in mano il<br />

DPR 76/2004 e sottolineato con un<br />

pennarello i punti critici. Ha poi<br />

elogiato – come ovvio quando si va<br />

in casa dei volontari – l’impegno in<br />

favore <strong>del</strong>la comunità ed il tempo<br />

tolto alle famiglie e al proprio lavoro,<br />

e poi a fatto riferimento a la fortuna<br />

di esserci (ed in effetti – tra<br />

norme per il reclutamento, la formazione<br />

e lʼavanzamento, sempre<br />

più restrittive – essere VF volontario<br />

è proprio una fortuna, quasi un<br />

miracolo!).<br />

Il presidente Mugavero, dopo aver<br />

ringraziato gli intervenuti, ha subito<br />

dato il via ai lavori <strong>del</strong> Consiglio<br />

recentemente insediato, entrando nel vivo <strong>del</strong>le problematiche:<br />

«Eʼ corretto ricordare a tutti che<br />

lʼ<strong>Associazione</strong> non è <strong>del</strong> Ministero o alle dipendenze<br />

di questʼultimo. Indipendentemente da divise, DPI,<br />

automezzi, siamo un ente giuridico e abbiamo il<br />

dovere di far funzionare al meglio questo sodalizio.<br />

Sia Lʼ<strong>Associazione</strong> lo strumento con cui arrivare<br />

allʼobiettivo.».<br />

E’ poi toccato al vicepresidente Luca Bonello illustrare<br />

l’attività di analisi <strong>del</strong>la situazione statutaria/contabile<br />

<strong>del</strong>l’ANVVFV, anche perché lo statuto associativo non<br />

sarebbe più adeguato all’attuale norma. Il giovane vice di<br />

Mugavero ha subito rappresentato la necessità di rivolgersi<br />

ad un dottore commercialista che possa suggerire<br />

un corretto processo di rassetto: «Attenzione, non sʼintende<br />

stravolgere un sistema consolidato da quarantʼanni<br />

dʼattività, ma accompagnare in un percorso<br />

di riordino. Occorre, sotto la guida dʼun professionista<br />

– che ci assista in maniera continuativa, almeno<br />

in questa prima fase – sfruttare le sinergie, fare sistema.».<br />

Mugavero ha ripreso un attimo la parola per ribadire che


è sbagliato un utilizzo <strong>del</strong>l’ANVVFV<br />

come strumento per il finanziamento<br />

<strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong>: «Io non mi<br />

presto a fare nessun tipo dʼoblazione…se<br />

lʼ<strong>Associazione</strong> non è<br />

coinvolta. Spesso la voglia di far<br />

crescere il nostro volontariato ci<br />

fa passare per semplici.».<br />

Bonello – viste anche le<br />

norme sempre più stringenti su procedure<br />

di donazione/immatricolazione<br />

d’automezzi–suggerisce che<br />

lʼ<strong>Associazione</strong> si faccia “consulente”<br />

al fine di supportare sezioni,<br />

<strong>del</strong>egazioni, distaccamenti, per<br />

districarsi nel mare di burocrazia:<br />

«In periodi di scarsità di fondi, la<br />

nostra forza sono anche i 15/20 milioni di euro donati,<br />

di fatto, allʼAmministrazione, per tramite <strong>del</strong> nostro<br />

sodalizio, negli ultimi 7/8 anni.».<br />

Il segretario generale Marangoni ha poi letto il<br />

testo d’una lettera – poi approvata all’unanimità dal consiglio<br />

– da inviarsi a tutte le sezioni provinciali: «Occorre<br />

incrementare le sinergie nel rivisitare le procedure<br />

amministrative, indicheremo procedimenti e linee<br />

guida da seguire soprattutto nei rapporti “accesi”<br />

dalle sezioni provinciali in nostro nome.».<br />

Il vicepresidente (senior) Rolando Fagioli, ha relazionato<br />

sull’incontro al Viminale col Capo <strong>del</strong> Corpo, a fine gennaio:<br />

«Un incontro cordiale di oltre due ore dove Pini ha<br />

comunicato che – mentre noi ci accapigliavamo e<br />

facevamo girare una bozza di “regolamento” – egli<br />

aveva già presentato, ad aprile, una propria versione<br />

<strong>del</strong> nuovo DPR 76/2004» - i contenuti sempre i medesimi:<br />

via i gradi e le qualifiche a tutti i volontari (li<br />

hanno persino i boy scout ma ai VVFV farebbero male...);<br />

ritorno a quadri separati A/B, ed eliminazione dei pagamenti,<br />

ovviamente soltanto per gli appartenenti all’elenco<br />

B, cioè noi volontari dei distaccamenti. Fagioli ha poi<br />

concluso, sorridendo: «Per finire abbiamo comunicato<br />

al capo che era nostra intenzione avvicinarci allʼattività<br />

di Protezione Civile e “aprire” alla rete ProCiv<br />

anche per il reperimento di fondi, oltre che per poter<br />

partecipare ad attività di soccorso su calamità. Beh,<br />

diciamo che Pini è rimasto un poʼ spiazzato…». L’ex<br />

Ministro Zamberletti – che ha voluto incontrare a Milano i<br />

vertici <strong>del</strong>la ANVVFV accompagnati dal Presidente<br />

D’Onore Gronchi – s’è mostrato molto favorevole all’iniziativa,<br />

commentando con un “finalmente!”. Tornando ai<br />

palazzi romani, in merito alle (solite) criticità su corsi di<br />

formazione e iscrizioni d’aspiranti VF volontari negli elenchi,<br />

Pini ha suggerito di attendere lʼinsediamento <strong>del</strong><br />

nuovo governo, e rivolgersi direttamente ai<br />

politici/governanti. Una risposta sui generis, dal<br />

Gronchi presenta a Zamberletti Bonello e<br />

Fagioli; l'ex Ministro plaude all'istituzione<br />

di Unità Operativa di ProCiv ANVVFV<br />

momento che il personale volontario (al pari di quello permanente)<br />

dipende proprio dal Capo <strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong>.<br />

Reazione, quella di Pini, dovuta forse al recente incarico<br />

- quale commissario per l’ILVA – che lo vedrebbe decentrato<br />

a Taranto, e l’avvicinarsi <strong>del</strong>la quiescenza.<br />

Aperture allʼANVVFV, invece, dal “lato prefettizio” <strong>del</strong><br />

Dipartimento: il prefetto Carla Cincarilli (Direzione<br />

Centrale per le Risorse Umane) – nell’incontro col ns.<br />

comitato di presidenza – avrebbe accennato ad una<br />

bozza (parallela a quella di Pini?) di riforma <strong>del</strong> DPR<br />

76/2004, <strong>doc</strong>umento che però – pare ovvio – verrebbe<br />

dapprima presentata alla “commissione mista”<br />

(Dip./Ass.ne) prima d’un eventuale percorso d’emanazione.<br />

Ed è sempre la “sponda” senza divisa <strong>del</strong><br />

Dipartimento ad essere favorevole allo sviluppo <strong>del</strong>la<br />

componente volontaria <strong>del</strong> Corpo («Mica si penserà che<br />

il CNVVF possa avere distaccamenti permanenti in tutta<br />

Italia? Non ci sarebbero abbastanza fondi, e poi i permanenti<br />

hanno altro da fare…») (intendendo i gruppi specialistici<br />

ndr)..<br />

Da Roma s’è tornati a Romano dove Bonello ha presentato<br />

un elenco di quindici mansioni da distribuire tra i consiglieri<br />

ma, visto il lavoro da fare, s’è deciso – sempre<br />

all’unanimità – di coinvolgere anche probiviri e revisori.<br />

Ha poi preso la parola Maurizio Marchetti Morganti<br />

(Ufficio Cerimoniale e Protocollo <strong>del</strong>la ANVVFV) che, su<br />

richiesta <strong>del</strong> presidente, ha illustrato il sistema premiale<br />

associativo istituito ormai ventʼanni fa: «Visto lʼinteresse<br />

di molti alle nostre benemerenze, occorrerà<br />

muoversi – anche se sarà difficile – per far sì che<br />

diventino “nastrinabili” così come lo sono quelle<br />

<strong>del</strong>la CRI». E’ sempre Marchetti l’incaricato per l’ideazione<br />

d’una uniforme di rappresentanza <strong>del</strong>la ANVVFV:<br />

«Lʼingegner Angelucci ha già preparato dei bozzetti;<br />

sʼè pensato ad un abito blu con bottoni dʼoro, cami-<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 29


il console Marchetti durante il suo intervento,<br />

seduto il dottor Miletti presidente <strong>del</strong>la<br />

neo-sezione riminese.<br />

30<br />

il Comandante Prov.le De Palma<br />

Mugavero, Marangoni e Bonello (in piedi).<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

cia bianca, cravatta rossa, ed un<br />

cappello kepi».<br />

Marangoni ha poi ricordato che: «Al<br />

fine d’essere finalmente presenti nel<br />

sistema nazionale di Protezione<br />

Civile, occorrerà individuare figure<br />

che seguano questo specifico settore,<br />

anche interfacciandosi col DPC e<br />

altri, prendendo spunto dalle sezioni<br />

di ProCiv già operanti come Ancona,<br />

Trieste e Udine.».<br />

Sono inoltre state individuate alcune<br />

macroregioni che verranno affidate<br />

a consiglieri e vicepresidenti;<br />

ma sono previste anche figure che<br />

seguiranno rapporti col<br />

Dipartimento (quello dei VVF) in<br />

merito a formazione e patenti. Idem<br />

per dispositivi di protezione individuale e uniformi.<br />

Bonello ha poi ribadito che sarà adottato un rapporto di<br />

«non belligeranza nei confronti <strong>del</strong>la componente<br />

discontinua; se li assumessero tutti domani saremmo<br />

ben contenti ma, sia chiaro, non spenderemo una<br />

parola per questo. Ne spenderemo un milione per lʼapertura<br />

di nuovi distaccamenti volontari, invece.».<br />

Il consigliere comasco Sergio Aureli ha illustrato il lavoro<br />

svolto per lʼeventuale stipula dʼuna assicurazione<br />

integrativa che possa coprire i volontari anche “in itinere”<br />

- dal suono <strong>del</strong>lʼallarme sino allʼarrivo in caserma<br />

(non è chiaro se questo tipo di copertura sia assicurato<br />

dalla polizza ministeriale). Detto contratto supplementare,<br />

servirebbe anche ad aumentare i massimali in<br />

caso di sinistro grave, onde evitare che – ad esempio in<br />

caso di morte <strong>del</strong> conducente “colpevole” – le cifre da<br />

risarcire si riversino a caduta sugli eredi.<br />

E’ stata poi approvata la costituzione <strong>del</strong>le sezioni provinciali<br />

di Enna, Messina, Pisa e Rimini. Massimiliano<br />

Miletti, neo-presidente di quest’ultima sezione ha illustrato<br />

quella che sarebbe la prima attività <strong>del</strong>la nascente “rappresentanza<br />

rivierasca” <strong>del</strong>la ANVVFV: «Noi romagnoli<br />

siamo gente che pensa anche allʼaspetto goliardico,<br />

intendiamo organizzare unʼoperazione simpatia che<br />

serva ad avvicinare nuovi adepti al nostro sodalizio.».<br />

Miletti ha intenzione di mettere in campo la nazionale di<br />

calcio <strong>del</strong>la ANVVFV ed avrebbe già pensato ad uno<br />

sponsor tecnico oltre a diversi supporter. Il segretario<br />

Marangoni (sorridendo) s’è chiamato fuori quando qualcuno<br />

s’è posto la domanda sui futuri giocatori;<br />

lo scrivente s’aggrega a Fabio, non essendo avvezzo a<br />

giuochi che prevedano l’utilizzo d’una palla o pallina che<br />

sia.


FINALMENTE TARGATO IL FUORISTRADA FOSSANESE<br />

Un anno e mezzo a impolverarsi ma finalmente lʼautomezzo, acquistato grazie alle<br />

donazioni di fondazioni e <strong>del</strong>la Strafossan, potrà circolare. La procedura<br />

d'immatricolazione ministeriale consta di ben 94 pagine. Lʼattiva sezione di Fossano<br />

<strong>del</strong>la ANVVFV ha anche organizzato una pompieropoli a tema natalizio e ricordato Lucia.<br />

Quel Ford Ranger, acquistato più d’un anno e mezzo fa<br />

grazie al contributo <strong>del</strong>la Strafossan, Fondazioni<br />

Cassa di Risparmio di Fossano e Cassa di Risparmio<br />

di Torino, era restato a lungo in autorimessa a prendere la polvere.<br />

S’era anche rischiato che prendesse l’acqua, la grandine e la<br />

neve, perché “si diceva” che - in quanto non immatricolato e, di<br />

fatto, non preso in carico dal Comando Provinciale dei vigili <strong>del</strong><br />

fuoco – non potesse neppure restare parcheggiato in rimessa<br />

e dovesse restare in strada.<br />

Alla presenza di autorità cittadine, dei vertici <strong>del</strong>la sezione di<br />

a cura di Massimo Bozzano<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 31


Fossano <strong>del</strong>la ANVVFV, il mezzo di soccorso è finalmente<br />

stato inaugurato. Era presente anche il vicepresidente<br />

nazionale Luca Bonello, in rappresentanza<br />

<strong>del</strong> nostro sodalizio.<br />

Non è la prima volta, nellʼintera<br />

penisola, che fuoristrada, furgoni,<br />

APS e ABP restano bloccati in attesa<br />

<strong>del</strong>lʼindispensabile targa VF. Non<br />

sempre ciò è dovuto a negligenza,<br />

sarà anche perché il <strong>doc</strong>umento<br />

che regolamenta le<br />

donazioni (Direttive per lʼacquisizione<br />

di autoveicoli,<br />

natanti, materiali ed attrezzature<br />

ceduti al CNVVF a<br />

seguito di donazioni e di<br />

comodato dʼuso) consta di<br />

ben 94 pagine. Tra lettera<br />

dʼintento, verbale dʼaccertamento,<br />

foglio matricolare,<br />

dichiarazione di conformità,<br />

certificato dʼorigine,<br />

certificato di corretta installazione…parere<br />

vincolante<br />

ed obbligatorio; passando per<br />

decreto dʼaccettazione, scritture<br />

32<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

private, mo<strong>del</strong>li sub 1, 2, 3, 4, libretto<br />

di manutenzione…insomma, si<br />

rischia di perdersi.<br />

I proventi <strong>del</strong>le prossime iniziative<br />

<strong>del</strong>l’ANVVFV di Fossano, andranno a<br />

finanziare l’acquisto di nuovi cercapersone<br />

e di una “cella” aggiuntiva per lo<br />

strumento rilevatore <strong>del</strong> campo d’esplosività,<br />

un’apparecchio sempre più usato<br />

dalle squadre VVF in interventi con presenza<br />

di gas e liquidi infiammabili, nonché<br />

malfunzionamenti di apparecchi per<br />

la produzione <strong>del</strong> calore (con rilascio di<br />

monossido di carbonio letale).<br />

Domenica 23 dicembre, nonostante il<br />

tempo limitato al pomeriggio, la “concorrenza”<br />

<strong>del</strong> mercato sul viale Bra, e l’attiguo<br />

concerto <strong>del</strong>la banda alle 16.30, è<br />

stato come sempre un successo fare giocare I bambini a fare i<br />

pompieri. Per la prima volta presente anche un Babbo Natale<br />

con tanto di elmo da VF (un vecchio mo<strong>del</strong>lo, il violino).<br />

Le festività natalizie sono anche state occasione per ricordare<br />

Lucia – scomparsa recentemente – una signora buona e<br />

generosa con una passione immensa per i pompieri volontari<br />

fossanesi. A Santa Barbara <strong>del</strong> 2009 era orgogliosa e felice<br />

d’aver potuto preparare<br />

una cioccolata per tutti<br />

i bimbi che visitavano<br />

la caserma (foto).


34<br />

FINALMENTE I POMPIERI<br />

DI CARINI<br />

A distanza di quasi mezzo secolo non è ancora chiaro chi<br />

abbia ucciso la Baronessa, “svelati” invece i nomi di quei<br />

temerari che – spending review penzolante sulla capoccia -<br />

hanno dato vita al nuovissimo presidio di pompieri volontari di<br />

Carini, nel Palermitano.<br />

a cura <strong>del</strong> nostro inviato a Palermo<br />

CARINI (Palermo)<br />

Ci son voluti 450<br />

anni per riaprire il “cold case” <strong>del</strong>la Baronessa Laura Lanza,<br />

assassinata dal padre perché trovata a letto con l’amante,<br />

nella stanza <strong>del</strong> Castello che tutt’oggi domina l’abitato. Un<br />

<strong>del</strong>itto d’onore (reso celebre da uno sceneggiato RAI nel<br />

1975). Tre anni fa il sindaco Gaetano La Fata decise di riprendere<br />

le indagini, affidandosi ad un team di criminologi: ad uccidere<br />

la baronessa potrebbe essere stato il marito e non il<br />

padre; a quest’ultimo era consentito uccidere figlia e amante<br />

se colti in flagranza. Il nuovo sindaco – Giuseppe Agrusa – non<br />

sarà ricordato per una “riapertura” ma di certo lo sarà per una<br />

storica “apertura”, quella <strong>del</strong> locale distaccamento di vigili <strong>del</strong><br />

fuoco volontari.<br />

Nel lontano settembre 2010, Francesco Vitale e alcuni resi-<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

denti già iscritti negli elenchi <strong>del</strong> personale<br />

volontario <strong>del</strong> Corpo <strong>Nazionale</strong><br />

VVF, trovando parere favorevole<br />

nell’Amministrazione Comunale di<br />

Carini, nello specifico <strong>del</strong> Sindaco<br />

Giuseppe Agrusa, ripescarono l’impolverato<br />

progetto che prevedeva di rendere<br />

ancora più sicuro il territorio, istituendo<br />

un’eventuale Distaccamento<br />

<strong>Volontari</strong>o dei vigili <strong>del</strong> fuoco. Traguardo<br />

raggiunto lo scorso 28 febbraio con “l’attivazione”<br />

<strong>del</strong> Distaccamento di Carini,<br />

composto da 37 volontari, che dedicheranno<br />

il proprio tempo “liberato” al SOC-<br />

CORSO TECNICO URGENTE nei<br />

comuni di CARINI, CAPACI, ISOLA<br />

DELLE FEMMINE, TORRETTA, CINISI<br />

E TERRASINI, un comprensorio di circa<br />

82.000 abitanti.<br />

«E’ passata tanta acqua sotto i ponti –<br />

ha dichiarato Federico Girgenti, giovane<br />

volontario promotore <strong>del</strong> progetto<br />

- durante questo percorso, oltre agli<br />

Ufficiali competenti <strong>del</strong> Comando di<br />

Palermo, nella figura in primis <strong>del</strong><br />

Comandante Gaetano Vallefuoco e<br />

<strong>del</strong>l’Ing. Giuseppe Merendino, dobbiamo<br />

riconoscere l’impegno <strong>del</strong> NOSTRO<br />

funzionario <strong>Volontari</strong>o Giuseppe<br />

Parrinello, ora Vice Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>. Giuseppe, grazie alla sua<br />

lunga esperienza, ha seguito e consigliato<br />

il piccolo gruppo di VVFVV residenti,<br />

che nel contempo si è stretto<br />

volontariamente - a scopo <strong>del</strong> tutto gratuito<br />

e senza rivendicazione alcuna - alla<br />

realizzazione <strong>del</strong> “Progetto”».<br />

La forza <strong>del</strong> Gruppo, sbattendo contro il muro <strong>del</strong>la spendingrewiew,<br />

ed in mancanza di una struttura Pubblica hanno “insieme”<br />

coinvolto l’intera popolazione nella partecipazione al<br />

bando di gara che l’Amministrazione aveva prontamente<br />

indetto nella speranza di trovare un locale idoneo<br />

Grazie alla particolare disponibilità <strong>del</strong>l’Azienda <strong>del</strong><br />

Commendator Picone (aggiudicatario <strong>del</strong> bando) impegnato<br />

già nel Sociale anche a livello Internazionale. L’imprenditore ha<br />

messo a disposizione un antico immobile, originariamente<br />

nato per la produzione di succo di limone. Il canone<br />

mensile richiesto per la locazione è considerato simbolico, per<br />

via <strong>del</strong>la strategica posizione commerciale. Ma in un periodo di<br />

drammatica austerità restava irrisolto il è problema <strong>del</strong>l’adeguamento.<br />

«Prendendo a CUORE l’importante decisione, per sei mesi di


fila, i lavori sono stati gestiti in ogni<br />

sua parte dagli stessi <strong>Volontari</strong>, che<br />

hanno messo a disposizione gratuitamente,<br />

la propria professione lavorativa<br />

- chi non ne aveva una l’ha imparata<br />

sul campo - trasformandosi in imbianchino,<br />

impiantista, muratore…senza mai<br />

dimenticare le MOGLI che ci hanno sorretto<br />

evitando 28 divorzi!».<br />

Ha poi detto il sanguigno Girgenti che,<br />

alla domanda se tutto fosse filato così<br />

liscio, ha risposto con un sorriso a denti<br />

stretti:<br />

«Come in ogni favola che si rispetti, non<br />

Da sx: vfv Guddo, vfv Castelluccio, Sig.ra Picone,<br />

sono mancati momenti d’involontarie<br />

ing. Merendino, vfv Testagrossa, Sig. Picone, vfv<br />

incomprensioni anche a livello istituzio-<br />

Bosco, Comandante Vallefuoco, Sindaco Agrusa,<br />

nale, dettate da tante pressioni esterne<br />

vfv Vaglica, vfv Vitale, vfv Girenti, csq. Randazzo,<br />

ma presto sanate. Così come l’abbon-<br />

vfv Milazzo, vfv Lo Bianco<br />

danza di personaggi oscuri abituati a<br />

strisciare tra le ombre, pronti a salire sul<br />

carro dei vincitori. Situazioni e persone che credo non manchino<br />

in nessuna realtà comune.»<br />

Poi, con un pizzico di commozione e col cuore pieno d’orgoglio,<br />

Federico ha così concluso:<br />

«Mi sento di citare la lettera <strong>del</strong> commendator Picone indirizzata<br />

al Comando Provinciale di Palermo, menzionando gli<br />

uomini che in questi anni hanno cementato un legame quasi<br />

fraterno dividendo ansie, incertezze e tanto sudore. Ragazzi<br />

che non possono fare altro che essere ORGOGLIOSI per aver<br />

dato il meglio con professionalità, portando a compimento<br />

il tanto desiderato DISTACCAMENTO VOLONTARIO di<br />

Carini che veglierà sulla sicurezza di oltre 80mila abitanti.».<br />

il Castello - quello <strong>del</strong> <strong>del</strong>itto <strong>del</strong>la<br />

BAronessa - domina l'abitato di Carini<br />

- foto di Giovanni Battaglia - da flickr<br />

l'ex "limonificio" ora caserma.<br />

da SX Girgenti, Parrinello, il ns. direttore<br />

Mangano ed il Presidente d'Onore Gronchi<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 35


M E E T I N G<br />

Verso il Congresso Mondiale<br />

“CBRNe Science<br />

& Consequence<br />

Management” 2013<br />

Presentato dallʻOsservatorio Sicurezza e Difesa CBRNe italiano, in<br />

collaborazione con lʼ<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari,<br />

ed il CSCM, il Congresso Mondiale “CBRNe Science & Consequence<br />

Management” che si svolgerà in Croazia dal 13 al 19 Aprile 2013.<br />

a cura di Roberto Mugavero *<br />

36<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013


M E E T I N G<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 37


organizzato con il patrocinio<br />

<strong>del</strong> Governo e <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la<br />

ILCongresso,<br />

Repubblica <strong>del</strong>la Croazia, rappresenta il<br />

seguito <strong>del</strong>la serie di Congressi “CBMTS-Industry -<br />

World Congress of CBRN Threats and Terrorism”,<br />

incontri annuali di riferimento per il settore, a livello<br />

mondiale, già da quasi un decennio.<br />

L’evento, che costituisce anche la ventesima edizione<br />

<strong>del</strong>la serie di incontri CBMTS (Chemical and<br />

Biological Medical Treatment Symposia), è specificamente<br />

focalizzato sulle tematiche relative al terrorismo,<br />

agli attacchi e agli eventi con coinvolgimento<br />

di agenti chimici, biologici, radiologici e nucleari,<br />

alle metodologie, sistemi, capacità, risorse e<br />

contromisure per la loro prevenzione,<br />

mitigazione e gestione<br />

nonché alle tematiche relative<br />

alla controproliferazione e alle<br />

Armi di Distruzione di Massa.<br />

Tutto ciò con l’obiettivo di consolidare<br />

a livello scientifico, tecnico<br />

e politico, anche attraverso attività<br />

di confronto, dibattito e scambio<br />

di studi, esperienze e lezioni<br />

apprese, la consapevolezza <strong>del</strong><br />

rischio, <strong>del</strong>le problematiche e<br />

<strong>del</strong>le azioni da intraprendere in<br />

tema di minaccia CBRN.<br />

Il Congresso indagherà quindi<br />

38<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

aspetti scientifici, metodologici e<br />

tecnologici, politiche e strategie<br />

ed effetti e conseguenze <strong>del</strong> terrorismo<br />

e degli eventi non-convenzionali<br />

anche alla luce <strong>del</strong>la<br />

base di conoscenze acquisite<br />

durante i precedenti Congressi<br />

Mondiali.<br />

A tale proposito, i principali argomenti<br />

e focus presenti nell’ambito<br />

dei lavori congressuali, divisi<br />

per settori, saranno i moderni metodi di rivelazione<br />

ed identificazione <strong>del</strong>le sostanze CBRNe -<br />

(C)hemical, (B)iological, (R)adiological, (N)uclear<br />

and (E)xplosive - la protezione individuale e collettiva,<br />

la decontaminazione, la valutazione e mitigazione<br />

di effetti e conseguenze, le metodologie ed i<br />

trattamenti medici e le correnti e future strategie<br />

per lo sviluppo di un approccio sistemico, integrato,<br />

comprensivo, globale e multidimensionale nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la cooperazione civile-militare per la risposta<br />

alle sfide date dai nuovi scenari di minaccia.<br />

Quest’ultimo settore, in particolare, vedrà<br />

l’Osservatorio Sicurezza e Difesa CBRNe e<br />

l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari


attivi in prima persona quali<br />

“Session Chairman“.<br />

I lavori ospiteranno inoltre, come<br />

da tradizione, una speciale sessione<br />

pre-congressuale costituita<br />

dall’“OPCW International<br />

Workshop on Information<br />

Technologies for Safety Systems<br />

& Crisis Management in the<br />

Chemical Industry”, promosso<br />

d a l l ’ O r g a n i z z a z i o n e<br />

Internazionale per la Proibizione <strong>del</strong>le Armi<br />

Chimiche – OPAC, che si terrà nei giorni 13 e 14<br />

Aprile 2013 ed al quale potranno assistere tutti i<br />

partecipanti all’evento.<br />

ll Congresso ed i workshop prevedono la presenza<br />

di esperti, provenienti da circa 50 paesi <strong>del</strong> mondo,<br />

nei campi <strong>del</strong>l’ingegneria, <strong>del</strong>la chimica, <strong>del</strong>la fisica,<br />

<strong>del</strong> nucleare, <strong>del</strong>la medicina, <strong>del</strong>la tossicologia,<br />

<strong>del</strong>le scienze biochimiche, <strong>del</strong>la bio-tecnologia e di<br />

altri settori scientifici e tecnologici, esponenti <strong>del</strong>le<br />

Forze Armate, <strong>del</strong>le Forze <strong>del</strong>l’Ordine e di strutture,<br />

enti ed organizzazioni pubbliche e private coinvolte<br />

nella Protezione Civile, nella Difesa Civile e nel<br />

Rischio CBRNe nonchè di specialisti, studiosi e<br />

tecnici attivi nel settore.<br />

Termini e procedure riguardanti la sottomissione<br />

dei Paper, così come ogni altra informazione utile<br />

per la partecipazione all’evento, sono consultabili<br />

sul sito ufficiale <strong>del</strong> Congresso all’indirizzo:<br />

http://www.cscm-congress.com<br />

Per maggiori informazioni sul Congresso possono<br />

essere contattati anche i seguenti recapiti:<br />

+39-06-72597278, e-mail info@osdife.org<br />

* Presidente <strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong><br />

fuoco volontari<br />

Evacuazione (simulata) feriti in<br />

ipotetico attacco terroristico<br />

in metropolitana.<br />

Montaggio d'una <strong>doc</strong>cia di<br />

decontaminazione da parte<br />

di personale VVF.<br />

Uomini e mezzi nucleo<br />

NBCR VVF Milano in<br />

attività esercitativa.<br />

L'attacco terroristico<br />

(simulato) alla fermata<br />

Cadorna MM fu poi<br />

derubricato a "convenzionale".<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 39


Si è svolta a Roma il 19 dicembre scorso, presso<br />

la Facoltà di Ingegneria <strong>del</strong>l’Università di Roma<br />

“Tor Vergata”, la Conferenza-Dibattito<br />

“Integrazione <strong>del</strong>le Capacità Civili e Militari per i Nuovi<br />

Scenari di Rischio Territoriale:un Approccio Cooperativo<br />

e Multidimensionale per la Gestione di Crisi ed<br />

Emergenze”.<br />

40<br />

“Lectio Magistralis”<br />

di Zamberletti alla conferenza<br />

sull’integrazione civile/militare<br />

nei nuovi scenari di rischio<br />

È sorta la necessità di realizzare, nell’ambito <strong>del</strong> sistema<br />

per la sicurezza territoriale <strong>del</strong> nostro paese, una più stret-<br />

ta sinergia ed integrazione tra le politiche ed attività di<br />

Protezione Civile e le politiche ed attività di Difesa Civile.<br />

dal ns. inviato a Roma<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

L’evento, organizzato dall’Istituto<br />

Osdife e dal Dipartimento di<br />

Ingegneria Elettronica, in collaborazione<br />

con l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari, ha suscitato<br />

un notevole interesse e visto la<br />

partecipazione di autorevoli rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le istituzioni pubbliche e<br />

private operanti nel campo <strong>del</strong>la<br />

sicurezza e <strong>del</strong>la difesa.<br />

I lavori <strong>del</strong>la Conferenza hanno visto<br />

la loro apertura con una “Lectio<br />

Magistralis” tenuta dall’On.le<br />

Giuseppe Zamberletti, Presidente<br />

Onorario di Osdife, il cui intervento<br />

si è incentrato sulla necessità di realizzare,<br />

nell’ambito <strong>del</strong> sistema per<br />

la sicurezza territoriale <strong>del</strong> nostro<br />

paese, una più stretta sinergia ed<br />

integrazione tra le politiche ed attività<br />

di Protezione Civile e le politiche<br />

ed attività di Difesa Civile.<br />

A tale proposito è bene ricordare<br />

come, nonostante l’Onorevole<br />

Giuseppe Zamberletti, laureato<br />

Honoris Causa in Ingegneria Civile<br />

presso l’Università di Udine, sia<br />

conosciuto principalmente per la<br />

sua attività nel campo <strong>del</strong>la<br />

Protezione Civile, egli abbia partecipato,<br />

quale Sottosegretario all’Interno e<br />

assieme al Presidente Francesco<br />

Cossiga, alla riforma <strong>del</strong>la Polizia e dei<br />

Servizi d’Informazione e Sicurezza e<br />

abbia condotto fra l’altro, quale<br />

Sottosegretario agli Esteri nei Governi<br />

Cossiga, la trattativa per la collaborazione<br />

economica e la garanzia <strong>del</strong>la<br />

neutralità <strong>del</strong>la Repubblica di Malta.<br />

L’Onorevole Zamberletti ha anche fatto parte anche<br />

<strong>del</strong>l’Assemblea <strong>del</strong>l’Atlantico <strong>del</strong> Nord e <strong>del</strong>la<br />

Commissione Parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in<br />

Italia e sulle cause <strong>del</strong>la mancata individuazione dei<br />

responsabili <strong>del</strong>le stragi.


Tale vasta e variegata esperienza<br />

maturata nel mondo <strong>del</strong>la<br />

Sicurezza, <strong>del</strong>la Difesa e<br />

<strong>del</strong>l’Intelligence è stata ricordata e<br />

rivissuta dall’Onorevole Zamberletti,<br />

in modo unico, suggestivo ed avvincente,<br />

all’interno <strong>del</strong> suo intervento<br />

partendo dagli incarichi quali<br />

Sottosegretario all’Interno e agli<br />

Affari Esteri durante il periodo <strong>del</strong><br />

terrorismo e <strong>del</strong>le stragi, all’estate<br />

<strong>del</strong> 1979 quando si occupò <strong>del</strong>l’operazione<br />

di salvataggio dei “Boat People”, profughi in fuga<br />

dal Vietnam occupato dal regime <strong>del</strong> Vietnam <strong>del</strong> Nord,<br />

con il coinvolgimento <strong>del</strong>l’incrociatore Andrea Doria, <strong>del</strong>l’incrociatore<br />

Vittorio Veneto e <strong>del</strong>la nave appoggio<br />

Vesuvio (cosa che gli valse la nomina di Ufficiale <strong>del</strong>la<br />

Riserva <strong>del</strong>la Marina Militare). Poi la gestione <strong>del</strong>le grandi<br />

emergenze dei terremoti <strong>del</strong> Friuli, nell’anno 1976, e<br />

<strong>del</strong>l’Irpinia, nell’anno 1980, caratterizzate dall’utilizzo di<br />

circa 50.000 unità <strong>del</strong>le Forze Armate, per poi terminare<br />

ai vari incarichi quali Ministro per il Coordinamento <strong>del</strong>la<br />

Protezione civile con la creazione <strong>del</strong> Sistema <strong>Nazionale</strong><br />

di Protezione Civile.<br />

Nel suo intervento l’Onorevole Zamberletti ha poi sottolineato<br />

come oggi, le mutate condizioni politiche interne<br />

da sinistra Prof. Limiti, Prof. Mugavero,<br />

On.le Zamberletti, Prof. Blefari Melazzi<br />

a sinistra Ing. De Angelis (Ufficiale Addetto<br />

VVF Vaticani), Ing. Massimi (Comandante<br />

Scuola di Formazione Operativa VVF<br />

Montelibretti), On.le Giuseppe Zamberletti, Ing.<br />

Agresta (Direttore Centrale Formazione VVF),<br />

Prof. Mugavero<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 41


42<br />

Prof. Mugavero, On.le Zamberletti.<br />

ed internazionali, devono indurre un cambiamento nell’approccio<br />

<strong>del</strong>la diffusione <strong>del</strong>la cultura di protezione ed<br />

auto-protezione <strong>del</strong>la cittadinanza anche mediante l’adozione<br />

di politiche, azioni e comportamenti atti a ridurre<br />

le conseguenze di una crisi o emergenza.<br />

Per questo, l’assenza di un intervento legislativo in<br />

materia di Difesa Civile, rappresenta oggi un “gap” da<br />

colmare anche attraverso una maggiore collaborazione<br />

con le strutture <strong>del</strong>l’intelligence e con i centri di studio e<br />

ricerca, universitari, istituzionali e privati, per lo studio,<br />

l’analisi, l’identificazione e la mitigazione di possibili<br />

potenziali minacce.<br />

L’osmosi tra Protezione Civile e Difesa Civile dovrà inoltre<br />

sopperire, sempre secondo l’Onorevole, anche in termini<br />

quantitativi alla carenza di risorse umane che, con<br />

la fine <strong>del</strong>la leva obbligatoria, ha portato ad attribuire a<br />

corpi specializzati funzioni di rango inferiore che, seppur<br />

necessarie, evidenziano una sottoutilizzazione <strong>del</strong>le<br />

risorse più qualificate.<br />

L’assetto normativo, la cooperazione e il dialogo tra le<br />

diverse componenti <strong>del</strong> sistema sicurezza <strong>del</strong> paese<br />

saranno la risposta alle nuove emergenze sia nel campo<br />

<strong>del</strong>la security che <strong>del</strong>la safety, con sicure ricadute anche<br />

sul sistema produttivo nazionale.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

A tale riguardo un plauso è stato rivolto dall’Onorevole<br />

Giuseppe Zamberletti agli organizzatori <strong>del</strong>l’evento che,<br />

operando in tale direzione, sta dimostrando idonee<br />

capacità e competenze per svolgere la funzione di catalizzatori<br />

per il confronto, il dibattito e lo scambio di idee<br />

ed esperienze tra i principali attori <strong>del</strong> settore sicurezza,<br />

difesa ed intelligence.<br />

Al termine <strong>del</strong>l’intervento vi è stata poi l’apertura <strong>del</strong><br />

dibattito che ha visto l’intervento diretto di molti dei partecipanti<br />

attraverso un interessante ed appassionante<br />

contraddittorio, con il coinvolgimento <strong>del</strong>l’Onorevole<br />

Zamberletti, sulle tematiche emerse.<br />

A seguire il Prof. Roberto Mugavero, <strong>doc</strong>ente nel campo<br />

dei rischi e <strong>del</strong>la sicurezza territoriale, il Prof. Nicola<br />

Blefari Melazzi, Direttore <strong>del</strong> Dipartimento di Ingegneria<br />

Elettronica, ed il Prof. Ernesto Limiti, Presidente <strong>del</strong><br />

Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica, sono intervenuti<br />

illustrando alla platea attività ed iniziative svolte nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la protezione e sicurezza territoriale.<br />

A tale riguardosi è svolta anche la presentazione ufficiale<br />

<strong>del</strong> Master Universitario di Secondo Livello in “Sistemi<br />

e Tecnologie Elettroniche per la Sicurezza, la Difesa e<br />

l’Intelligence” organizzato dall’Università degli Studi di<br />

Roma “Tor Vergata”- Dipartimento di Ingegneria<br />

Elettronica e dall’Osservatorio Sicurezza e Difesa<br />

CBRNe, in collaborazione con l’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari.<br />

I lavori sono terminati con un grande ringraziamento<br />

all’On. Giuseppe Zamberletti che, con una passione,<br />

dedizione e abnegazione quarantennali, ha reso, e continua<br />

a rendere, il nostro Paese concretamente saldo<br />

nella sua struttura organizzativa e nella capacità di protezione<br />

dei cittadini, <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>le infrastrutture<br />

dalle mutevoli e multiformi tipologie di rischio e minaccia.<br />

A tale proposito l’On. Zamberletti, ancora oggi, rappresenta<br />

sicuramente per tutti noi uno stimolo ed uno sprone<br />

per la creazione e lo sviluppo di un sistema che,<br />

anche attraverso politiche di sicurezza integrate, possano<br />

guidare la nostra nazione verso livelli di protezione e<br />

resilienza sempre più elevati, qualificati ed avanzati.


“Un dispositivo protegge da<br />

radiazioni, terremoti e uragani“<br />

“La Voce d’Italia” - Do-Ra, dosimetro-radiometri che si<br />

collegano allo smartphone . Un dispositivo protegge da<br />

radiazioni, terremoti e uragani Lanciato da Intersoft<br />

Eurasia, compagnia russa, è pronta per lanciare la vendita<br />

in Giappone degli, al momento unici, dosimetroradiometri<br />

compatibili con smartphone. L’innovativo<br />

dispositivo, chiamato Do-Ra, si collega allo smartphone<br />

tramite uscita per le cuffie o porta Usb più un’applicazione<br />

(APP) speciale che l’utente potrà scaricare gratuitamente.<br />

Prezzo <strong>del</strong> dispositivo intorno ai 100 - 115 dollari.<br />

Nelle prossime versioni il DO-RA sarà attrezzato di<br />

sensori in grado di proteggere da altri pericoli come terremoti<br />

e uragani.<br />

Valentino Graiff è il fondatore <strong>del</strong><br />

gruppo di discussione su facebook<br />

Facebook in aiuto alla formazione <strong>del</strong> VF – oltre 1.200 gli iscritti<br />

al gruppo dove si discute di tecnica e si scambiano opinioni<br />

Il Gruppo si chiama VVF INCENDIO ANTINCENDIO<br />

E RITORNO ALLA BASE, è un “gruppo chiuso” (nel<br />

senso che vi si può accedere a richiesta). Si discute di<br />

incendi, di strategie e tattiche per affrontarli; ma anche<br />

di incidenti stradali ed attrezzature specifiche. Poi<br />

aspetti legati alla gestione <strong>del</strong>le risorse idriche e<br />

gestione <strong>del</strong>le mandate, ma soprattutto si tratta d’un<br />

luogo dove VVF, CS, CR, funzionari (permanenti e<br />

volontari senza alcun pregiudizio o preclusione) si<br />

scambiano opinioni e conoscenze anche in seguito ad<br />

esperienze maturate. Un modo per crescere insieme<br />

creando la cultura <strong>del</strong>la formazione.<br />

«Penso sia opportuno fare un attento esame di come<br />

lʼincendio è cambiato nella sua evoluzione e nei rischi<br />

che comporta per gli operatori. Ecco perché diventa<br />

importante ripartire proprio dalla base e ricostruire un<br />

percorso formativo sia di strategie che di tattiche di intervento idoneo ai tempi attuali.» dice Valentino Graiff – il<br />

fondatore <strong>del</strong> Gruppo ed uno dei moderatori, istruttore che abbiamo già ospitato sulla rivista - «Sono cambiati i<br />

combustibili, molti arredi a base di petrolio, i tempi di propagazione <strong>del</strong>lʼincendio sono passati da 20ʼ a 5/6ʼ. Spesso<br />

troviamo incendi gestiti dal comburente e dobbiamo essere in grado di leggere pericolosi segnali e operare applicando<br />

tecniche che da anni in Europa si studiano e sʼutilizzano.».<br />

Graiff – che s’occupa da sempre di formazione e d’interventistica, anche perché ha fatto gavetta c/o il Corpo<br />

Permanente di Trento, ed ora è VF volontario a Tassullo – crede che vadano rivisti i tempi d’intervento, oltre che<br />

“formare” ricominciando dalle basi e dalla chimica <strong>del</strong> fuoco; crede inoltre che l’attuale distribuzione <strong>del</strong>le caserme<br />

sia inadeguata: «Chi da anni continua a contrastare con ogni mezzo la nascita di nuovi distaccamenti di VVF<br />

<strong>Volontari</strong> in molte parti dʼItalia dovrebbe riflettere con un attento esame di coscienza su cosa significa poter essere<br />

sul posto in pochi minuti dallʼevento. La capillarità <strong>del</strong> servizio è una garanzia in più per tutti i cittadini. A volte il<br />

bene comune non coincide con quello che va bene al singolo individuo VVF, va fatto un ragionamento globale sul<br />

tema soccorso e quindi cercare di impegnarsi tutti per poter potenziare con ogni mezzo e misura la crescita <strong>del</strong><br />

sistema VVF completo.»<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 43


I pompieri santhiatesi<br />

festeggiano Santa Barbara<br />

Il Direttore Regionale dei vigili <strong>del</strong> fuoco <strong>del</strong> Piemonte, Davide Meta,<br />

ha desiderato partecipare alla cerimonia in onore di Santa Barbara,<br />

svoltasi presso il distaccamento volontario di Santhià (Vercelli). Già<br />

Corpo dei Pompieri attivo dal 1829, uno dei più antichi <strong>del</strong>lʼintera Penisola.<br />

a cura <strong>del</strong> Coordinamento Regionale ANVVFV <strong>del</strong> Piemonte.<br />

Domenica 9 Dicembre anche il Distaccamento dei<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> di Santhià, con i suoi 22 volontari<br />

più tre aspiranti, ha festeggiato la sua Santa<br />

Barbara, con ancora una volta grande partecipazione di<br />

autorità e cittadini.<br />

Molto apprezzata è stata la presenza <strong>del</strong> Direttore<br />

Regionale dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> Davide Meta che, durante<br />

il rinfresco presso il distaccamento, dopo la S.S. Messa,<br />

ha avuto parole di apprezzamento per l’impegno profuso<br />

e conosciuto a tutti <strong>del</strong> Distaccamento di Santhià. Il<br />

dirigente ha sottolineato l’importanza dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong><br />

<strong>Volontari</strong> in tutta la Regione Piemonte, esperienza –<br />

quella coi VVF volontari - nuova che ha potuto fare grazie<br />

a quest’incarico presso la Direzione Regionale<br />

Piemontese.<br />

Durante i discorsi il Capo distaccamento Massimo<br />

Rebora, ha ringraziato il personale per l’impegno profuso,<br />

rispondendo alle 350 chiamate di soccorso di cui più<br />

44<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

<strong>del</strong> 50% riguardanti incendi, incidenti<br />

e soccorsi a persona.<br />

Anche il comandante provinciale<br />

Michele Mazzaro ha avuto parole di<br />

apprezzamento per l’importanza dei<br />

Distaccamenti <strong>Volontari</strong> <strong>del</strong>la<br />

Provincia di Vercelli e per l’impegno<br />

speso anche quest’anno dal<br />

Distaccamento.<br />

Il testimone è poi passato al<br />

Sindaco di Santhià Angelo<br />

Cappuccio che ha sottolineato l’importanza<br />

di avere una caserma di<br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> volontari sul territorio<br />

che con una squadra operativa<br />

tutti i giorni, festivi compresi, garantisce<br />

la sicurezza dei cittadini di<br />

Santhià ma anche dei comuni limitrofi.<br />

Nonostante si stia attraversando<br />

un grave momento di crisi come<br />

noto a tutti, il primo cittadino ha<br />

espresso la volontà <strong>del</strong>l’amministrazione<br />

comunale di continuare a<br />

sostenere i locali <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Fuoco</strong> con alcuni progetti<br />

nel cassetto.<br />

Infine ha preso la parola<br />

il Coordinatore<br />

Regionale<br />

<strong>del</strong>lʼ<strong>Associazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong><br />

<strong>Vigili</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Fuoco</strong><br />

<strong>Volontari</strong><br />

Mirko Decaroli, il<br />

quale ha ringraziato i presenti, in<br />

particolar modo il Direttore Regionale<br />

per il lavoro svolto fianco a fianco<br />

nel potenziamento dei <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Fuoco</strong> <strong>del</strong>la Regione, anche avendo<br />

organizzato corsi patente grazie al<br />

contributo <strong>del</strong>la Regione Piemonte.<br />

Decaroli ha anche sottolineato lʼimpegno<br />

<strong>del</strong>lʼANVVFV a livello provinciale,<br />

i cui frutti sono noti a tutti, conseguiti<br />

grazie anche ai contributi <strong>del</strong>le<br />

fondazioni: CRT, Cassa di Risparmio di<br />

Vercelli, BPN, Provincia di Vercelli e<br />

Comunità Montana Valsesia. Ha inoltre<br />

dichiarato che esistono due priorità<br />

per il distaccamento di Santhià,<br />

tra cui lʼacquisto di una nuova<br />

autobotte (una parte dei fondi


sarebbe già a disposizione), mentre si è in attesa di<br />

un bando per lʼassegnazione di attrezzature per i<br />

distaccamenti volontari di tutta la Provincia.<br />

Ha poi proseguito Decaroli: «In questi anni il distaccamento<br />

è molto cresciuto in special modo durante<br />

gli eventi calamitosi che ogni anno colpiscono le<br />

nostre zone. Il distaccamento – durante queste particolari<br />

giornate – è riuscito a garantire fino a tre squadre<br />

operative in contemporanea. Durante grandi e duraturi<br />

incendi anche fuori Provincia, “Santhià” è riuscito a<br />

inviare anche due autobotti alla volta.». Infatti il distaccamento<br />

dispone di una ABP 180 e una ABP 190 (seppur<br />

mezzi vetusti, rispettivamente degli anni ’80 e ’90)<br />

oltre a due Autopompe Serbatoio più moderne (un<br />

IVECO Eurocargo 100/21 – acquistato grazie al contributo<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale - e un Mitsubishi<br />

Canter). In ausilio è disponibile anche un fuoristrada Pik-<br />

Up 4x4 con un carrello per calamità munito di tre motopompe,<br />

due elettropompe e materiale vario.<br />

La cerimonia in onore <strong>del</strong>la Patrona si è poi conclusa<br />

con il classico pranzo sociale al quale erano invitati non<br />

solo i vigili e le autorità ma anche i cittadini.<br />

in uniforme "bella" il comandante prov.le Mazzaro,<br />

a DX il direttore reg.le Meta ed il sindaco di Santhià<br />

Cappuccio. A pag. 44 uniforme <strong>del</strong> Corpo <strong>Volontari</strong><br />

Pompieri approvata nel 1929.<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 45


46<br />

in autorimessa mezzi moderni (grazie anche al<br />

contributo di ANVVFV locale e fondazioni) ma pure<br />

ABP degli anni 80/90 pronte per la pensione.<br />

ALCUNI CENNI SUL CORPO VOLONTARI POMPIERI<br />

DI SANTHIÀ – UNA REALTÀ QUASI UNICA SUL<br />

TERRITORIO NAZIONALE.<br />

Le prime notizie circa una concreta organizzazione<br />

comunale <strong>del</strong> servizio antincendio si hanno con una <strong>del</strong>ibera<br />

<strong>del</strong> 16 maggio 1829, quando lʼallora consiglio<br />

comunale promosse lʼacquisto <strong>del</strong>la sua prima tromba<br />

ad acqua per un valore complessivo di circa 300 lire.<br />

Dopo ventʼanni, nel 1850, il comune acquistò una nuova<br />

tromba da incendio da affiancare alla precedente, e il<br />

gruppo di Pompieri <strong>Volontari</strong> si allargò raggiungendo le<br />

trenta unità operative.<br />

Nellʼaprile <strong>del</strong> 1928, Il consiglio comunale di allora ed il<br />

Podestà decisero di sciogliere la compagnia dei pompieri<br />

volontari e di ricostituirla sulla base di un regolamento<br />

composto da 35 articoli. I <strong>Volontari</strong> constavano in<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

12 unità e vennero affiancati dalla<br />

prima autopompa in servizio nella<br />

nostra città, una FIAT 503 F con serbatoio<br />

di 1.300 litri e pompa FIAT<br />

MPI 103 al traino; il tutto acquistato<br />

dal Podestà per un totale di 71.851<br />

lire.<br />

Pochi anni dopo, nel 1935, vi fu la<br />

prima riorganizzazione pompieristica<br />

voluta da Mussolini a livello<br />

nazionale, con la nascita <strong>del</strong> Corpo<br />

<strong>Nazionale</strong> e il passaggio <strong>del</strong>la<br />

gestione Provinciale di locali, automezzi,<br />

attrezzature e formazione di<br />

personale permanente e volontario.<br />

I principali interventi su cui erano<br />

chiamati ad intervenire i <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong> di Santhià, anche nei comuni limitrofi<br />

essendo ben costituiti, erano imponenti incendi di cascine<br />

che spesso costringevano i nostri pompieri a lottare<br />

con le fiamme anche per oltre venti ore di fila.<br />

Nel 1942 il distaccamento di Santhià si mise a completa<br />

disposizione <strong>del</strong> Comando di Vercelli per fronteggiare le<br />

conseguenze dei bombardamenti <strong>del</strong>la seconda guerra<br />

mondiale intervenendo nellʼarea santhiatese per gli<br />

incendi e i crolli.<br />

Dagli anni ʼ50 ad oggi i <strong>Vigili</strong> <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> <strong>Volontari</strong> di<br />

Santhià sono intervenuti in situazioni molteplici e drammatiche<br />

come i vastissimi incendi filature degli anni ʼ80<br />

e ʼ90. Non sono mancati disastri ferroviari come il deragliamento<br />

di un treno merci nel 1978 che, nei pressi <strong>del</strong>lʼabitato<br />

di Livorno Ferraris, scatenò un grossissimo<br />

incendio di un vagone trasportante carburante.<br />

Il distaccamento santhiatese ha anche dovuto affrontare<br />

tragici incidenti stradali come nel 1987: in seguito ad un<br />

ribaltamento, si incendiarono 30 mila litri di benzina di<br />

un autocisterna; oppure il maxi-tamponamento <strong>del</strong> febbraio<br />

1993 che - proprio tra i caselli autostradali di<br />

Santhià e Carisio - vide coinvolti oltre 200 veicoli con un<br />

furioso incendio nel quale morirono sette persone.<br />

Senza dimenticare tutte le occasioni in cui calamità<br />

naturali hanno messo a rischio lʼincolumità dei cittadini<br />

vercellesi, come lʼalluvione <strong>del</strong> 1994 e 2000 dove i <strong>Vigili</strong><br />

<strong>Volontari</strong> <strong>del</strong>la caserma di Santhià sono intervenuti nei<br />

principali centri abitati lungo le sponde <strong>del</strong> fiume Po,<br />

come Trino e Crescentino.<br />

In tempi recenti il distaccamento santhiatese è intervenuto<br />

sul drammatico incidente <strong>del</strong> pullman a Stroppiana<br />

che, nel 2007, purtroppo ha visto coinvolti numerosi<br />

bambini, e sulla tragedia <strong>del</strong>lʼesplosione <strong>del</strong>la bombola<br />

di GPL durante i preparativi per una sagra nellʼestate <strong>del</strong><br />

2010 a San Germano Vercellese.


Tutti i pericoli in arrivo dallo Spazio<br />

INTERNATIONAL SPACE CONFERENCE<br />

Tempeste solari, meteoriti, asteroidi ma anche detriti spaziali, hacker e<br />

cyberterrorismo sotto i riflettori <strong>del</strong>la 17th International Space Conference,<br />

la tre giorni che riunirà i maggiori esperti <strong>del</strong> settore spaziale.<br />

Appuntamento dallʼ8 al 10 maggio allʼHotel Parco dei Principi di Roma<br />

Tempeste solari, meteoriti, asteroidi, ma anche<br />

detriti spaziali, hacker e cyberterrorismo. Saranno<br />

questi i temi al centro <strong>del</strong>la 17th International<br />

Space Conference, che si svolgerà a Roma presso<br />

l’Hotel Parco dei Principi dall’8 al 10 maggio sul tema:<br />

“The impact of Space Weather and Space Exploitation<br />

on modern society - Hazards’ forecasting, prevention,<br />

mitigation and insurance at international level”.<br />

L’evento, organizzato da Pagnanelli Risk Solutions,<br />

vedrà la presenza di oltre 400 esperti provenienti da<br />

tutto il mondo e dalle maggiori Agenzie spaziali internazionali<br />

(tra cui Nasa, Esa, Asi e Arianespace). In particolare,<br />

saranno valutati i rischi per la popolazione civile<br />

e per le grandi reti ed infrastrutture a terra dovuti agli<br />

“space storms” e alla crescente presenza di “detriti spaziali”<br />

in orbita terrestre, oltre ad illustrare quali sono le<br />

contromisure adottate da molti Paesi nel mondo, le procedure<br />

di protezione civile e le coperture assicurative.<br />

Il programma <strong>del</strong>l’International Space Conference prevede<br />

per mercoledì 8 maggio la cerimonia d’apertura,<br />

con la presenza tra l’altro di un alto<br />

rappresentante di una Istituzione<br />

pubblica internazionale. Seguiranno<br />

poi due sessioni.<br />

La prima sarà dedicata ai “rischi di<br />

origine naturale”, come i pericoli<br />

dovuti all’esposizione alle tempeste<br />

spaziali di origine solare degli organismi<br />

viventi (passeggeri ed equipaggi<br />

di aeroplani e astronauti) e<br />

anche di complessi sistemi tecnologici<br />

in orbita (satelliti, stazioni spaziali,<br />

ecc.) e sulla Terra (sistemi di<br />

fornitura di energia elettrica, trasporti,<br />

banche, ecc.).<br />

Si parlerà, inoltre, degli effetti <strong>del</strong>l’eventuale<br />

impatto catastrofico sulla<br />

superficie terrestre di meteoriti e<br />

asteroidi.<br />

La seconda sessione <strong>del</strong>la<br />

Conferenza sarà invece dedicata ai<br />

“rischi di origine umana”, tra cui verranno<br />

considerati i pericoli relativi al<br />

gran numero di “detriti spaziali”<br />

(satelliti non funzionanti, frammenti<br />

di satelliti e di vettori, ecc.) presenti<br />

intorno alla Terra, con possibili danni<br />

per satelliti, capsule abitate e stazioni<br />

spaziali attualmente in orbita,<br />

oltre che per il loro eventuale rientro nell’atmosfera. Si<br />

parlerà anche dei pericoli per le grandi reti ed infrastrutture<br />

dovuti alle attività criminali degli hacker e al cybererrorismo.<br />

A conclusione <strong>del</strong>la Conferenza, venerdì 10 maggio è<br />

poi prevista una tavola rotonda dal titolo “Oltre i confini<br />

<strong>del</strong>la Terra. Vivere e viaggiare nel Sistema Solare”, aperta<br />

al pubblico italiano e soprattutto a giovani, studenti ed<br />

appassionati. Ulteriori informazioni sulla conferenza e<br />

sulle modalità di iscrizione sono disponibili su<br />

www.prsforspace.com. “Lo scopo di questo nostro<br />

incontro è di estendere le conoscenze su quei rischi di<br />

origine naturale o umana che potrebbero avere effetti<br />

anche catastrofici sulle nuove tecnologie e sulle grandi<br />

reti - ha detto Benito Pagnanelli, fondatore e presidente<br />

<strong>del</strong>l’International Space Conference -<br />

Sarà anche l’occasione per favorire un migliore coordinamento<br />

tra i vari Paesi <strong>del</strong> mondo per affrontare questo<br />

genere di rischi e per valutare l’opportunità di costituire<br />

un Ente internazionale, di cui faccia parte anche l’Italia,<br />

per la sorveglianza di questi fenomeni e la gestione <strong>del</strong>le<br />

grandi emergenze”.<br />

(Fonte: Corriere <strong>del</strong>le Comunicazioni.it)<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013 47


Gli incendi<br />

al suono<br />

<strong>del</strong>la campana<br />

Un testo che non potrà mancare<br />

sugli scaffali degli appassionati di<br />

storia pompieristica.<br />

Il nuovo libro di Fabio Draghi.<br />

Pavese – laurea in scienze politiche<br />

appassionato di storia contemporanea<br />

<strong>del</strong>l’Oltrepò - ha pubblicato diversi<br />

libri, scritti anche a più mani<br />

(Voghera e i suoi vigili urbani; Una<br />

Croce Rossa – dalla lettiga alla sirena;<br />

Oltre il cancello – Notizie su quello che<br />

era il manicomio provinciale). L’autore è<br />

anche collaboratore di testate giornalistiche<br />

locali, per le quali scrive articoli di<br />

carattere storico-artistico-culturale.<br />

Gli incendi al suono <strong>del</strong>la campana è pubblicato<br />

da Guardamagna Editori in Varzi e<br />

narra di quando Voghera aveva i suoi civici<br />

pompieri. (con l’istituzione <strong>del</strong> Corpo<br />

<strong>Nazionale</strong> è divenuto un distaccamento permanente<br />

<strong>del</strong> Comando Provinciale di Pavia –<br />

fa riflettere che non sia quest’ultimo a patrocinare<br />

l’edizione bensì il comitato locale <strong>del</strong>la<br />

CRI ndr).<br />

Dalla figura <strong>del</strong> Trombetta – istituita a Voghera agli inizi <strong>del</strong>l’Ottocento – sino ai mezzi moderni e agli uomini dei nostri<br />

giorni. “Lʼufficio <strong>del</strong> Trombetta consistendo nel dare segnali di chiamata e manovra, egli perciò che oltre lʼesercizio<br />

<strong>del</strong>le trombe dovrà conoscere perfettamente tutti li movimenti <strong>del</strong>la manovra e ritenere bene li diversi comandi che<br />

ad ognuno dʼessi corrispondono”. Infatti il libro - d’ottima fattura e impaginato con maestria da Corrado e Luigi<br />

Guardamagna, tipografi in Varzi – contiene un bel portfolio a colori, anche se sono le immagini in bianco e nero quelle<br />

più affascinanti. I <strong>doc</strong>umenti spulciati dagli archivi comunali, i manifesti <strong>del</strong>l’epoca, le uniformi, i disegni tecnici <strong>del</strong>le<br />

trombe da incendio, ma anche quelli <strong>del</strong> prospetto <strong>del</strong>la “nuova” caserma. Poi gli interventi significativi, gli aneddoti,<br />

ma pure l’oscuro ventennio e i bombardamenti.<br />

Dal suono <strong>del</strong>la campana per avvisare le Guardie <strong>del</strong> <strong>Fuoco</strong> al verificarsi d’un incendio; nel 1949 venne installata<br />

una sirena d’allarme sul tetto <strong>del</strong>la caserma. Sino ad arrivare ai nostri giorni, dove dei - più moderni - “cercapersone”<br />

servono ad allertare i volontari <strong>del</strong>la Città…pardon, questo è un altro libro, che burlone.<br />

48<br />

Gli incendi al suono <strong>del</strong>la campana<br />

Quando Voghera aveva i suoi civici pompieri<br />

Fabio Draghi<br />

Guardamagna Editori in Varzi<br />

V F V GENNAIO/FEBBRAIO 2013<br />

15€ (160 pagg)<br />

ISBN 978-88-95193-70-0<br />

(per lʼacquisto potrete inviare una e-mail a: enrico_scole@fastwebnet.it)

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