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agosto 2012 - Cassa Rurale di Pergine Valsugana

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Linea Diretta Socio è stato registrato presso il Tribunale <strong>di</strong> Trento in data 20/12/2010 nr. 29 - Iscrizione al ROC nr. 20818<br />

• Le Casse Rurali: piccoli giganti<br />

• Il nuovo Consiglio<br />

• Focus sulla situazione locale<br />

• I nostri prodotti: le GPM<br />

• In attesa del Bilancio Sociale<br />

• Storia: i battaglioni neri<br />

NE/TN0277/2009<br />

A CURA DELLA CASSA RURALE DI PERGINE | AGOSTO <strong>2012</strong>


| DALLA CASSA RURALE |<br />

Cari Soci,<br />

numerosi sono stati gli appuntamenti che,<br />

nei mesi scorsi, hanno caratterizzato<br />

l’agenda della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> e della<br />

Comunità. Cogliamo, perciò, l’occasione<br />

per approfon<strong>di</strong>re alcune tematiche con<br />

un’intervista al Presidente Franco Senesi.<br />

Domande e risposte brevi, ma incisive.<br />

Presidente, ai primi <strong>di</strong> maggio,<br />

la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> ha tenuto la sua<br />

assemblea annuale con il rinnovo<br />

<strong>di</strong> parte dei vertici. Ci sono stati<br />

la conferma del Vicepresidente<br />

Zampedri e l’ingresso <strong>di</strong> due nuovi<br />

membri del Consiglio<br />

<strong>di</strong> Amministrazione: Nicoletta<br />

Molinari e Guido Bonvecchio.<br />

Cambia qualcosa all’interno del CdA?<br />

Prima <strong>di</strong> tutto mi sento <strong>di</strong> ringraziare<br />

i membri uscenti, Lino Vicentini, storico<br />

e ingegnoso artigiano della nostra<br />

comunità, e la giovane Clau<strong>di</strong>a Castelli<br />

che, per motivi personali, non ha potuto<br />

continuare l’esperienza dopo un solo<br />

mandato. E ciò <strong>di</strong>spiace.<br />

Con la conferma del Vicepresidente<br />

Stefano Zampedri viene premiato il suo<br />

impegno a favore della <strong>Cassa</strong> e dei Soci.<br />

I nuovi che sono subentrati portano il loro<br />

bagaglio <strong>di</strong> esperienze che sicuramente<br />

sarà utile al Consiglio. Guido Bonvecchio,<br />

artigiano <strong>di</strong> lungo corso e membro<br />

del CdA della Cooperativa Artigiana<br />

<strong>di</strong> Garanzia, porta un’importante<br />

conoscenza da mettere a <strong>di</strong>sposizione<br />

2 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

| Franco Senesi |<br />

Presidente della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

Casse Rurali:<br />

piccoli giganti<br />

dei colleghi. Così come molto proficuo<br />

sarà il contributo <strong>di</strong> Nicoletta Molinari,<br />

<strong>di</strong>rettrice <strong>di</strong> una delle più importanti<br />

Cooperative sociali del nostro territorio,<br />

la CS4, che conta altresì esperienze<br />

conseguite in favore <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse iniziative<br />

sociali e in vari organismi cooperativi<br />

provinciali.<br />

Ritengo, quin<strong>di</strong>, che il Consiglio possa<br />

mantenere quella sua caratteristica<br />

<strong>di</strong> professionalità, conoscenze e<br />

responsabilità per gestire adeguatamente<br />

una fase delicata e impegnativa quale<br />

l’attuale.<br />

Dal vostro punto <strong>di</strong> osservazione come<br />

vedete l’andamento dell’economia<br />

nella nostra zona?<br />

È una domanda che da sola potrebbe<br />

essere il tema per un convegno.<br />

Comunque volendo sintetizzare, pur non<br />

avendo la nostra zona un settore<br />

prevalente <strong>di</strong> traino – cosa che,<br />

comunque, è sempre stata un punto<br />

<strong>di</strong> forza – è sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti come<br />

essa sia legata a un processo<br />

<strong>di</strong> espansione urbana che l’ha vista quin<strong>di</strong><br />

protagonista nell’e<strong>di</strong>lizia, comparto<br />

attorno al quale si è sviluppata una<br />

notevole attività artigianale e immobiliare.<br />

Oggi, purtroppo, proprio l’e<strong>di</strong>lizia è uno<br />

dei settori più critici per una sostanziale<br />

immobilità dell’attività e del mercato.<br />

Una situazione che determina<br />

un rallentamento complessivo <strong>di</strong> molte<br />

imprese che all’e<strong>di</strong>lizia sono legate, con<br />

IL PUNTO<br />

concentrati sulla ripresa e lo sviluppo


«… pur nella <strong>di</strong>fficoltà generale anche<br />

<strong>di</strong> altri comparti, registriamo ancora<br />

una sostanziale tenuta dell’occupazione,<br />

anche se non si ravvisa una sua crescita.<br />

Gli investimenti latitano e le domande<br />

<strong>di</strong> impiego non riguardano, purtroppo, nuove<br />

iniziative, ma sono volte al mantenimento<br />

dell’esistente».<br />

Nella foto<br />

Un momento dell’Assemblea dei soci<br />

della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> che si è svolta<br />

il 5 maggio <strong>2012</strong><br />

una riduzione degli addetti e dei fatturati.<br />

Ma, pur nella <strong>di</strong>fficoltà generale anche<br />

<strong>di</strong> altri comparti, registriamo ancora<br />

una sostanziale tenuta dell’occupazione,<br />

anche se non si ravvisa una sua crescita.<br />

Gli investimenti latitano e le domande<br />

<strong>di</strong> impiego non riguardano, purtroppo,<br />

nuove iniziative, ma sono volte<br />

al mantenimento dell’esistente.<br />

A livello cooperativo si è chiusa<br />

l’importante stagione delle<br />

assemblee. Che analisi fa <strong>di</strong> questo<br />

periodo e del futuro?<br />

Come sempre il periodo primaverile<br />

registra le assemblee dei vari settori<br />

della cooperazione. Si tratta<br />

<strong>di</strong> un periodo importante per capire<br />

l’andamento economico in generale.<br />

Anche in questo caso non possiamo<br />

cantare vittoria, ma abbiamo visto come<br />

l’agricoltura, il lavoro, il consumo<br />

e il cre<strong>di</strong>to, pur in un clima <strong>di</strong> generale<br />

rallentamento, abbiano sostanzialmente<br />

tenuto. Nel cre<strong>di</strong>to, in particolare,<br />

osserviamo come queste piccole realtà<br />

come le Casse Rurali, che qualcuno<br />

ha definito “piccoli giganti”, abbiano<br />

registrato una performance complessiva<br />

<strong>di</strong> tutto rispetto se rapportata<br />

al panorama nazionale.<br />

Non si assiste, così come succede<br />

in altre parti d’Italia, a situazioni <strong>di</strong> forti<br />

criticità e crisi aziendali tali da provocare<br />

l’intervento del Fondo nazionale<br />

<strong>di</strong> Garanzia dei Depositanti.<br />

3<br />

| DALLA CASSA RURALE |


| DALLA CASSA RURALE |<br />

Era molto attesa soprattutto<br />

l’assemblea della Federazione che<br />

ha riconfermato Diego Schelfi alla<br />

presidenza. Adesso, a bocce ferme,<br />

cosa ci può <strong>di</strong>re?<br />

Posso esprimere una personale e convinta<br />

sod<strong>di</strong>sfazione per la conferma <strong>di</strong> Diego<br />

Schelfi, <strong>di</strong> cui l’intero movimento<br />

ha bisogno in questo momento, sia<br />

a livello locale che nazionale.<br />

«Non bisogna cambiare il comandante<br />

esperto nel mezzo della battaglia».<br />

L’adesione massiccia riscontrata<br />

in Assemblea alla sua riconferma<br />

è la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> come questo<br />

sentimento sia ampiamente con<strong>di</strong>viso<br />

nel mondo cooperativo.<br />

Continuiamo con i nomi importanti.<br />

Per lei il nome <strong>di</strong> Anna Maria<br />

Tarantola, presidente della Rai<br />

ed ex vice<strong>di</strong>rettore generale<br />

<strong>di</strong> Bankitalia, non è una novità.<br />

Di recente in un convegno a Trento<br />

ha in<strong>di</strong>cato quali potrebbero essere<br />

le criticità per le Casse Rurali citando<br />

soprattutto il mattone. È d’accordo?<br />

L’ho conosciuta nella seconda metà degli<br />

anni Novanta quando era <strong>di</strong>rettrice della<br />

Filiale <strong>di</strong> Milano della Banca d’Italia<br />

e venne nel CdA <strong>di</strong> Aureogestioni, <strong>di</strong> cui<br />

facevo parte, per consegnarci l’esito<br />

ispettivo. Ma venendo ai contenuti<br />

del recente convegno, il ragionamento<br />

è complesso e va approfon<strong>di</strong>to.<br />

A Trento, quando la dottoressa Tarantola<br />

4 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

ha incontrato le banche regionali<br />

nell’annuale incontro sull’andamento<br />

economico delle due province, ha dato<br />

ampia testimonianza <strong>di</strong> stima<br />

e riconoscenza al ruolo del cre<strong>di</strong>to<br />

cooperativo svolto su tutto il territorio<br />

nazionale. Ha infatti affermato che<br />

«le Casse Rurali, Banche <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to<br />

Cooperativo, hanno garantito


Nella foto<br />

Franco Senesi, Presidente<br />

della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>, consegna<br />

la targa per il pensionamento<br />

a Marco Sittoni<br />

«Nel cre<strong>di</strong>to osserviamo<br />

come queste piccole realtà come<br />

le Casse Rurali, che qualcuno<br />

ha definito “piccoli giganti”,<br />

abbiano registrato una<br />

performance complessiva <strong>di</strong> tutto<br />

rispetto se rapportata<br />

al panorama nazionale».<br />

la stabilizzazione del cre<strong>di</strong>to per<br />

le famiglie e le imprese dell’intero Paese<br />

e <strong>di</strong> questa area in particolare».<br />

Ha, quin<strong>di</strong>, sottolineato ulteriormente<br />

come le Casse Rurali siano l’asse portante<br />

del cre<strong>di</strong>to locale e come tale si sono<br />

caricate <strong>di</strong> grosse responsabilità che<br />

adesso pesano. Non bisogna <strong>di</strong>menticare,<br />

infatti, che c’è stato un aumento, non<br />

solo quantitativo, della clientela<br />

e conseguentemente delle esposizioni.<br />

È questo il concetto espresso dalla<br />

dottoressa Tarantola. Si tratta<br />

<strong>di</strong> un’evoluzione che pone le Casse Rurali<br />

in una nuova sfida in termini <strong>di</strong> controllo<br />

dei rischi, <strong>di</strong> efficienza operativa e assetti<br />

<strong>di</strong> governo. Come si può notare<br />

il ragionamento è complesso e merita<br />

si consideri, inoltre, che le Casse Rurali<br />

hanno percentuali, in tema <strong>di</strong> immobiliare<br />

ed e<strong>di</strong>lizia, superiori alle altre banche.<br />

Sono questi oggi i settori che esprimono,<br />

nel nostro tessuto economico, i più<br />

elevati livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà.<br />

Dunque, concludeva, per il futuro<br />

è necessaria una maggiore<br />

attenzione alla frammentazione<br />

e alla <strong>di</strong>versificazione del rischio.<br />

E il nostro agire cerca proprio <strong>di</strong> andare<br />

in questa <strong>di</strong>rezione.<br />

Ora la dottoressa Tarantola è stata<br />

chiamata ad altro incarico, alla Rai,<br />

vogliamo formularle i nostri auguri<br />

<strong>di</strong> un buon lavoro.<br />

Presidente, lei è stato riconfermato<br />

alla guida <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>ocre<strong>di</strong>to Trentino<br />

Alto A<strong>di</strong>ge. La attende un periodo<br />

<strong>di</strong> grande impegno con il compito<br />

<strong>di</strong> incrementare il rapporto col<br />

Cre<strong>di</strong>to Cooperativo e sostenere<br />

il tessuto produttivo più importante<br />

dell’economia, quello della piccola<br />

e me<strong>di</strong>a impresa. Ci può anticipare<br />

qualche strategia?<br />

Siamo impegnati a ragionare su una forte<br />

coesione fra Cre<strong>di</strong>to cooperativo<br />

e Me<strong>di</strong>ocre<strong>di</strong>to con l’obiettivo <strong>di</strong> garantire<br />

al territorio una maggiore affidabilità<br />

del sistema bancario locale. Il tessuto<br />

economico ha bisogno <strong>di</strong> soli<strong>di</strong><br />

e organizzati riferimenti e queste<br />

espressioni sono le ultime rimaste<br />

ancorate alla nostra provincia.<br />

Già da qualche tempo stiamo lavorando<br />

in questa <strong>di</strong>rezione insieme con<br />

le strutture provinciali deputate e sono<br />

nella convinzione che prossimamente<br />

5<br />

| DALLA CASSA RURALE |


| DALLA CASSA RURALE |<br />

«Le Casse Rurali<br />

– ha sottolineato Anna<br />

Maria Tarantola – sono<br />

l’asse portante<br />

del cre<strong>di</strong>to locale e come<br />

tale si sono caricate<br />

<strong>di</strong> grosse responsabilità<br />

che adesso pesano».<br />

si potranno vedere i frutti <strong>di</strong> questo<br />

<strong>di</strong>segno.<br />

Non si può parlare <strong>di</strong> economia senza<br />

parlare <strong>di</strong> una crisi che riduce<br />

i consumi e intacca lo stato sociale.<br />

Di recente anche il presidente<br />

<strong>di</strong> Confindustria Squinzi ha chiesto<br />

che, con i tagli, non si faccia<br />

macelleria sociale. La <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

cosa fa e può fare in questo senso?<br />

La <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> ha avvertito questa<br />

esigenza già da qualche anno e, pur non<br />

essendo <strong>di</strong> sua stretta competenza,<br />

attraverso la creazione <strong>di</strong> CooperAzione<br />

Reciproca, il suo braccio sociale,<br />

ha attivato una serie <strong>di</strong> iniziative traendo<br />

spunto e sostegno da varie esperienze<br />

del territorio. Iniziative che vanno nella<br />

<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> accompagnare il bisogno<br />

<strong>di</strong> sostegno sociale. In un futuro, che non<br />

appare troppo lontano, saremo costretti<br />

a confrontarci con un graduale <strong>di</strong>simpegno<br />

del pubblico e un maggiore coinvolgimento<br />

del volontariato per sopperire a carenze<br />

e lacune nell’assistenza e nella sanità.<br />

Noi, come l’intera Cooperazione trentina,<br />

ci stiamo attrezzando per aiutare a coprire<br />

quei bisogni che non saranno <strong>di</strong> certo<br />

inferiori al passato.<br />

6 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

Chiu<strong>di</strong>amo parlando della nostra<br />

Comunità. In questi ultimi mesi c’è<br />

qualcosa <strong>di</strong> importante o inaspettato<br />

che l’ha particolarmente colpita?<br />

In questo numero <strong>di</strong> “Linea Diretta Socio”<br />

scriviamo <strong>di</strong> persone importanti che<br />

hanno lasciato il segno nella comunità.<br />

E pensando a chi nella comunità si è<br />

adoperato per anni, mi preme sottolineare<br />

la de<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> un’altra persona che, per<br />

decenni, si è impegnata nella vita<br />

pubblica. Mi riferisco ad Aldo Zanella<br />

che recentemente ha deciso <strong>di</strong> lasciare<br />

l’Amministrazione comunale, a lui<br />

il nostro ringraziamento e i nostri auguri<br />

per il futuro.<br />

Altra questione che ci occuperà<br />

prossimamente e che interesserà<br />

il territorio e le varie componenti sociali<br />

è quella che riguarda l’area ex Cederna.<br />

L’iniziativa originariamente prevista non<br />

ha trovato sbocco, anche per la subentrante<br />

crisi. Quin<strong>di</strong> andrà complessivamente<br />

ripensata nel suo utilizzo. Inutile<br />

sottolineare che l’area è strategica per<br />

il futuro dell’urbanistica citta<strong>di</strong>na e quin<strong>di</strong><br />

sarà meritevole <strong>di</strong> attenzioni e impegno.<br />

E adesso, in conclusione, un augurio<br />

a tutti i soci, proviamo a utilizzare<br />

la prossime vacanze, per chi le farà, per<br />

ricaricare le pile. Dovremo essere in piena<br />

forma per affrontare al meglio gli impegni<br />

che ci attendono per fronteggiare<br />

adeguatamente questa maledetta crisi.<br />

Buone vacanze a tutti. *


| Mauro de Manincor |<br />

Direttore della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

Continua la delicata congiuntura<br />

del nostro Paese. Difficoltà <strong>di</strong> vario genere<br />

e in tanti settori perdurano da anni<br />

e quella che inizialmente ritenevamo una<br />

crisi temporanea oggi evidenzia tutte<br />

le caratteristiche <strong>di</strong> un processo articolato<br />

e complesso, <strong>di</strong> un contesto notevolmente<br />

cambiato, col quale dobbiamo convivere<br />

e che ci porterà a mo<strong>di</strong>ficare<br />

progressivamente le abitu<strong>di</strong>ni e<br />

le valutazioni. Una situazione che anche<br />

nella nostra zona comincia a pesare,<br />

colpendo imprese, famiglie, giovani e tutto<br />

il territorio.<br />

Anche le banche risentono, ovviamente,<br />

<strong>di</strong> questo contesto, in modo <strong>di</strong>verso,<br />

a seconda delle <strong>di</strong>mensioni, dell’ambito<br />

territoriale, delle strategie perseguite<br />

e le Autorità europee e nazionali<br />

monitorano con attenzione la situazione<br />

e le problematiche del sistema adottando<br />

nuove norme e le misure ritenute più<br />

opportune (requisiti patrimoniali, liqui<strong>di</strong>tà,<br />

red<strong>di</strong>tività, ecc.).<br />

FOCUS<br />

Analisi<br />

della situazione<br />

Qualche segnale positivo sembra esserci<br />

e notiamo, ad esempio, una certa ripresa<br />

nelle richieste ed erogazioni <strong>di</strong> mutui casa,<br />

anche perché, a ben cercare, il mercato<br />

sembra offrire qualche occasione<br />

interessante.<br />

Le Casse Rurali Trentine, nel complesso,<br />

hanno chiuso un 2011 sod<strong>di</strong>sfacente,<br />

con masse patrimoniali in ulteriore<br />

aumento e risultati red<strong>di</strong>tuali più che<br />

positivi. La nostra <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

si è mossa nella stessa <strong>di</strong>rezione, come<br />

abbiamo cercato <strong>di</strong> spiegare, seppur<br />

sinteticamente, nel corso dell’ultima<br />

Assemblea dei soci.<br />

La tendenza <strong>di</strong> fondo non è cambiata<br />

nel <strong>2012</strong> e i risultati, per quanto<br />

provvisori, raggiunti in questi primi mesi<br />

dell’anno ci lasciano moderatamente<br />

sod<strong>di</strong>sfatti, specie se confrontati col<br />

sistema nazionale, pur con i problemi<br />

legati a una raccolta <strong>di</strong>fficile da mantenere<br />

e a una liqui<strong>di</strong>tà che ancora langue.<br />

Ciò nonostante continuiamo a riservare<br />

la dovuta attenzione al sostegno cre<strong>di</strong>tizio,<br />

valutando le iniziative meritevoli, dopo<br />

le dovute analisi, proposte da imprese e<br />

famiglie. Qualche segnale positivo sembra<br />

esserci e notiamo, ad esempio, una certa<br />

ripresa nelle richieste ed erogazioni<br />

<strong>di</strong> mutui casa, anche perché, a ben<br />

cercare, il mercato sembra offrire qualche<br />

occasione interessante.<br />

Tutto questo fa sì che il rapporto tra<br />

impieghi e depositi, presso la nostra <strong>Cassa</strong>,<br />

si mantenga su valori assai elevati, ben oltre<br />

la parità, sia per le moratorie e<br />

l’allungamento dei mutui, sia per le crescenti<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> risparmio delle famiglie.<br />

A fine giugno, tutti i dati patrimoniali del<br />

nostro bilancio (raccolta <strong>di</strong>retta<br />

da clientela, cre<strong>di</strong>ti all’economia, raccolta<br />

7<br />

| DALLA CASSA RURALE |


| DALLA CASSA RURALE |<br />

in<strong>di</strong>retta) hanno evidenziato un leggero<br />

calo rispetto alla fine del 2011, un calo che<br />

riflette il <strong>di</strong>fficile momento che sta<br />

attraversando la congiuntura economica.<br />

L’andamento tendenzialmente negativo<br />

delle attività produttive, più accentuato<br />

nel settore immobiliare, viene evidenziato<br />

anche nelle <strong>di</strong>namiche dei cre<strong>di</strong>ti<br />

in sofferenza. Gli ultimi dati <strong>di</strong>sponibili<br />

<strong>di</strong>cono che le sofferenze lorde delle banche<br />

italiane incidono sul totale degli impieghi<br />

alla clientela per il 5,50% e quelle<br />

delle Casse Rurali Trentine per il 3,70%.<br />

La nostra <strong>Cassa</strong> si posiziona su livelli<br />

sensibilmente inferiori rispetto alle<br />

banche nazionali e in linea con le Casse<br />

trentine, con un rapporto sofferenze/<br />

impieghi del 3,02%, nonostante<br />

un controllo costante degli affidamenti<br />

al fine <strong>di</strong> prevenire il più possibile i rischi.<br />

Per quanto riguarda gli aspetti economici,<br />

il margine d’interesse del primo semestre<br />

<strong>2012</strong> migliora grazie alla resa dei titoli<br />

<strong>di</strong> proprietà in portafoglio mentre<br />

<strong>di</strong>minuisce il gettito commissionale;<br />

nel contempo salgono leggermente i costi<br />

operativi e le svalutazioni del portafoglio<br />

cre<strong>di</strong>ti. Ne deriva un risultato<br />

complessivo, provvisorio, che ci colloca<br />

su valori sicuramente positivi, in linea con<br />

quelli dell’esercizio passato e che<br />

ci consente <strong>di</strong> affrontare con fiducia<br />

la seconda parte dell’anno, consapevoli<br />

<strong>di</strong> problemi e <strong>di</strong>fficoltà ma anche della<br />

forza dei nostri mezzi. Peraltro,<br />

le previsioni economiche ancora negative,<br />

8 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

l’aumento del costo della raccolta, per<br />

il pesante incremento del costo del<br />

finanziamento del debito pubblico<br />

sovrano, con il conseguente<br />

restringimento del <strong>di</strong>fferenziale tra i tassi,<br />

potrebbero comportare, complice<br />

la carenza <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà, un risultato finale<br />

annuo inferiore a quello del 2011.<br />

Ricordo anche che è assai importante<br />

mantenere un adeguato ritorno<br />

red<strong>di</strong>tuale, in quanto l’utile è la nostra<br />

unica fonte per alimentare il patrimonio<br />

aziendale. A fine anno il coefficiente<br />

patrimoniale <strong>di</strong> base (Tier 1) era pari<br />

al 19,46%, molto più alto <strong>di</strong> quello me<strong>di</strong>o<br />

delle banche italiane e anche <strong>di</strong> quello<br />

delle Casse Rurali Trentine. L’altro in<strong>di</strong>ce<br />

che misura il grado <strong>di</strong> capitalizzazione,<br />

il Total capital ratio (rapporto tra<br />

patrimonio <strong>di</strong> vigilanza e attività <strong>di</strong> rischio<br />

ponderate), era pari al 19,63%, più<br />

del doppio <strong>di</strong> quello minimo previsto dalla<br />

normativa (8%).<br />

Numeri che consentono da un lato<br />

<strong>di</strong> valutare con “serenità” i rischi che<br />

l’attività cre<strong>di</strong>tizia comporta e, dall’altro,<br />

attestano la soli<strong>di</strong>tà della <strong>Cassa</strong>, garanzia<br />

per i soci, i clienti, le associazioni e per tutti<br />

coloro che vedono nella nostra azienda<br />

un punto <strong>di</strong> riferimento sempre presente. *


Intervista a<br />

| Diego Franceschi |<br />

Vice<strong>di</strong>rettore della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

I nostri<br />

prodotti<br />

Diego Franceschi è Vice<strong>di</strong>rettore della<br />

<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> dal gennaio 2008<br />

e vi lavora dall’<strong>agosto</strong> del ’90.<br />

Un’esperienza, la sua, che sommata<br />

ai precedenti percorsi lavorativi supera<br />

i 30 anni. Lo incontriamo al Centro Finanza<br />

<strong>di</strong> Piazza Serra a <strong>Pergine</strong> dove coor<strong>di</strong>na<br />

le Aree Finanza e Commerciale che vedono<br />

come responsabili, rispettivamente,<br />

Mauro Pintarelli e Carla Zanella, e dove<br />

ha sede anche l’Ufficio Gestioni<br />

Patrimoniali, guidato da Mario Fontanari.<br />

Diego Franceschi, il Vice<strong>di</strong>rettore,<br />

intervistato per “Linea Diretta Socio”<br />

sottolinea il valore aggiunto <strong>di</strong> uno dei<br />

prodotti che qualificano la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>: la Gestione Patrimoniale.<br />

Innanzitutto cos’è una Gestione<br />

Patrimoniale?<br />

Si tratta <strong>di</strong> un servizio attraverso il quale<br />

il nostro Istituto mette a <strong>di</strong>sposizione<br />

dei Clienti, interessati a investire i propri<br />

risparmi in titoli e altri valori mobiliari,<br />

la propria esperienza nel campo della<br />

gestione e dell’amministrazione dei<br />

patrimoni.<br />

Come sono strutturate le vostre<br />

gestioni?<br />

Il prodotto si basa su un approccio<br />

multimanager. La qualità del servizio è,<br />

infatti, assicurata da una selezione tra<br />

le migliori società d’investimento<br />

internazionali che da anni seguono<br />

l’andamento dei mercati finanziari italiani<br />

INVESTIMENTI<br />

e internazionali, valutando le prospettive<br />

future relative ai singoli Paesi e alle forme<br />

tecniche <strong>di</strong>sponibili.<br />

In concreto come si configura<br />

il servizio <strong>di</strong> Gestione Patrimoniale?<br />

La gestione <strong>di</strong> patrimoni mobiliari è<br />

un servizio specializzato che stu<strong>di</strong>a le forme<br />

più idonee <strong>di</strong> investimento mobiliare, con<br />

il preciso intento <strong>di</strong> raggiungere una<br />

buona red<strong>di</strong>tività, salvaguardando<br />

e incrementando, allo stesso tempo,<br />

il valore del patrimonio affidato in gestione.<br />

Come vi muovete nello specifico<br />

e quali obiettivi vi proponete?<br />

Gli obiettivi sono quelli <strong>di</strong> svolgere<br />

le cosiddette attività <strong>di</strong> “asset allocation”<br />

dei patrimoni mobiliari conferiti dalla<br />

Clientela. Ciò significa operare una<br />

<strong>di</strong>versificazione degli investimenti<br />

tra strumenti finanziari, settori, aree<br />

geografiche, tipologie <strong>di</strong> emittenti e valute<br />

estere, in base alla linea <strong>di</strong> gestione<br />

che meglio si adatta al Cliente.<br />

Dunque, c’è la possibilità da parte del<br />

Cliente <strong>di</strong> decidere come investire?<br />

Quante sono le linee <strong>di</strong> gestione?<br />

Sì, il cliente decide la linea <strong>di</strong> gestione<br />

in base al suo profilo <strong>di</strong> rischio.<br />

Le possibili linee <strong>di</strong> investimento sono ben<br />

otto (prudente, conservativa, moderata,<br />

<strong>di</strong>namica, aggressiva, azionaria Italia, ETF<br />

globale a cui si è aggiunta, recentemente,<br />

la GPM “Private”).<br />

9<br />

| DALLA CASSA RURALE |


| DALLA CASSA RURALE |<br />

GPM: RENDIMENTI<br />

DALL’1.1.<strong>2012</strong><br />

AL 30.06.<strong>2012</strong><br />

• linea prudente +4,38%<br />

• linea conservativa +5,52%<br />

• linea moderata +5,76%<br />

• linea <strong>di</strong>namica +6,00%<br />

• linea aggressiva +6,21%<br />

• linea azionario Italia -4,43%<br />

• linea ETF globale +2,08%<br />

* i ren<strong>di</strong>menti<br />

passati non<br />

sono in<strong>di</strong>cativi<br />

<strong>di</strong> quelli futuri<br />

GPM: ALCUNI PARTNER<br />

NEGLI INVESTIMENTI<br />

INTERNAZIONALI<br />

• Aberdeen<br />

• Black Rock<br />

• Cre<strong>di</strong>t Suisse<br />

• Franklin Templeton Investments<br />

• HSBC<br />

• ING Sicav<br />

• JP Morgan Asset Management<br />

• Lombard O<strong>di</strong>er<br />

• Morgan Stanley<br />

• Schroders<br />

10 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

GPM “Private”, <strong>di</strong> cosa si tratta?<br />

È una gestione che consente la totale<br />

personalizzazione e flessibilità degli<br />

investimenti. Il “modello” <strong>di</strong> gestione<br />

viene, infatti, creato su misura per ogni<br />

Cliente, utilizzando i “mattoncini” messi<br />

a <strong>di</strong>sposizione dalla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>. Questo<br />

tipo <strong>di</strong> gestione consente <strong>di</strong> costruire ogni<br />

singolo portafoglio con la massima<br />

libertà, scegliendo la combinazione<br />

<strong>di</strong> strumenti finanziari più adatta alle<br />

esigenze e agli obiettivi dell’investitore,<br />

in coerenza con le sue aspettative, il suo<br />

profilo <strong>di</strong> rischio e i suoi obiettivi.<br />

Ogni singola “classe <strong>di</strong> investimento”<br />

(ovvero il “mattoncino” che compone,<br />

assieme ad altri, la Gestione Patrimoniale)<br />

è composta da più fon<strong>di</strong>, in grado<br />

<strong>di</strong> ottimizzare la <strong>di</strong>versificazione e <strong>di</strong> ridurre,<br />

contemporaneamente, il rischio.<br />

Inoltre, al fine <strong>di</strong> garantire la massima<br />

efficienza, tutti gli strumenti finanziari<br />

impiegati appartengono a primarie società<br />

<strong>di</strong> investimento internazionali, già<br />

collaudate negli anni, e opportunamente<br />

selezionate sulla base del ren<strong>di</strong>mento,<br />

del profilo <strong>di</strong> rischio e dei migliori rating<br />

attribuiti.<br />

In tempo <strong>di</strong> crisi questo prodotto<br />

è in crescita?<br />

Stiamo avendo risultati decisamente<br />

confortanti. Tutte le linee sono positive,<br />

soffre un po’ solo la linea Italia ma<br />

è un fatto fisiologico, in considerazione<br />

della situazione <strong>di</strong> instabilità generale dei


Nella foto<br />

La copertina della brochure<br />

“Gestioni patrimoniali<br />

in Valori Mobiliari”<br />

mercati e della recessione del mercato<br />

nazionale.<br />

In concreto, quali sono i vantaggi per<br />

il Cliente che apre una GPM?<br />

I vantaggi sono molteplici. Innanzitutto<br />

quello <strong>di</strong> possedere uno strumento<br />

d’investimento ben <strong>di</strong>versificato che non<br />

richiede l’apertura <strong>di</strong> un conto corrente<br />

or<strong>di</strong>nario, caratterizzato da ampia<br />

flessibilità e accessibile con cifre<br />

abbordabili. L’importo minimo per aprire<br />

una GPM, infatti, è <strong>di</strong> 1.000 euro che<br />

il Cliente può incrementare<br />

successivamente con versamenti<br />

integrativi e, all’occorrenza, smobilizzare<br />

in tutto o in parte senza vincoli <strong>di</strong> tempo<br />

e, soprattutto, senza l’applicazione<br />

<strong>di</strong> nessuna commissione.<br />

È una soluzione<br />

d’investimento che offre<br />

la possibilità <strong>di</strong> ridurre<br />

i rischi determinati dalle<br />

oscillazioni dei mercati,<br />

grazie alla <strong>di</strong>fferenza<br />

<strong>di</strong> prezzo delle quote,<br />

acquistate mese dopo<br />

mese.<br />

Può consigliare, quin<strong>di</strong>,<br />

questo prodotto?<br />

Senza dubbio. È un prodotto <strong>di</strong> grande<br />

attualità che, come ripeto, si adatta<br />

alle esigenze del Cliente, mettendo<br />

a <strong>di</strong>sposizione un patrimonio<br />

<strong>di</strong> esperienza e <strong>di</strong> qualità che da sempre<br />

caratterizza l’attività del Centro Finanza.<br />

In particolare è importante costruire<br />

la gestione attraverso un piano<br />

programmato <strong>di</strong> versamenti (PAC).<br />

È una soluzione d’investimento che offre<br />

la possibilità <strong>di</strong> ridurre i rischi<br />

determinati dalle oscillazioni dei mercati,<br />

grazie alla <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> prezzo delle<br />

quote, acquistate mese dopo mese.<br />

Una caratteristica che consente<br />

d’investire con serenità approfittando<br />

delle variazioni dei prezzi sui mercati<br />

finanziari. Grazie al piano <strong>di</strong> accumulo<br />

è così possibile, anche in momenti<br />

<strong>di</strong> elevata volatilità, <strong>di</strong>luire il rischio<br />

e acquistare a prezzi più convenienti.<br />

Un invito rivolto ai Clienti, a venire<br />

a trovarci. I nostri Uffici sono sempre<br />

a <strong>di</strong>sposizione. *<br />

| DALLA CASSA RURALE |<br />

11


| VITA DI CASSA |<br />

Dall’Assemblea<br />

il Nuovo Consiglio<br />

Il 5 maggio scorso, in occasione<br />

dell’assemblea della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>,<br />

si è votato per il rinnovo <strong>di</strong> alcuni membri<br />

del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione.<br />

I neoeletti sono Guido Bonvecchio,<br />

espressione del mondo dell’artigianato<br />

e Nicoletta Molinari, <strong>di</strong>rettrice della<br />

Cooperativa Sociale C4.<br />

Sostituiscono Lino Vicentini e Clau<strong>di</strong>a<br />

Castelli, giunti a fine mandato,<br />

a cui va il ringraziamento per avere<br />

de<strong>di</strong>cato grande impegno in seno<br />

alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>.<br />

È stato riconfermato, nel ruolo<br />

<strong>di</strong> Vicepresidente, Stefano Zampedri. *<br />

CONSIGLIO<br />

DI AMMINISTRAZIONE<br />

Presidente<br />

• Franco Senesi<br />

Vicepresidente<br />

• Stefano Zampedri<br />

Consiglieri<br />

• Franco Beber<br />

• Guido Bonvecchio<br />

• Roberto Casagrande<br />

• Lorenzo Gretter<br />

• Nicoletta Molinari<br />

• Stefano Stelzer<br />

• Lorenzo Zampedri<br />

12 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

RINNOVI


COLLEGIO SINDACALE<br />

Presidente<br />

• Aldo Laner<br />

Sindaci Effettivi<br />

• Paolo Beber<br />

• Giulio Dalmaso<br />

COLLEGIO PROBIVIRI<br />

Presidente<br />

• Eduino Gabrielli<br />

Membri Effettivi<br />

• Luigino Beber<br />

• Eduino Gabrielli<br />

• Flavio Motter<br />

DIREZIONE<br />

Direttore<br />

• Mauro de Manincor<br />

Sindaci Supplenti<br />

• Maria Grazia Bressan<br />

• Giorgio Casagrande<br />

Membri Supplenti<br />

• Giorgio Fontanari<br />

• Gino Froner<br />

Vice<strong>di</strong>rettore<br />

• Diego Franceschi<br />

Nella foto sopra<br />

Il nuovo consiglio, con Direttore e Vice<strong>di</strong>rettore e con parte<br />

del collegio sindacale<br />

| VITA DI CASSA |<br />

13


| VITA DI CASSA |<br />

La prima ospite <strong>di</strong> Palazzo Tomelin<br />

È stata la Cooperativa Artigiana<br />

<strong>di</strong> Garanzia la prima realtà <strong>di</strong> categoria<br />

(quella <strong>di</strong> garanzia per gli artigiani),<br />

a essere ospitata nella rinnovata sala<br />

formazione della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> nella sede<br />

<strong>di</strong> Palazzo Tomelin.<br />

Una visita che non è stata casuale.<br />

Il Confi<strong>di</strong> degli artigiani, infatti, preferisce<br />

organizzare le riunioni del CdA sul<br />

territorio. Lavorando in questo modo<br />

è possibile una maggiore aderenza con<br />

gli associati e le realtà impren<strong>di</strong>toriali<br />

<strong>di</strong> tutto il territorio provinciale.<br />

A fare gli onori <strong>di</strong> casa è stato Guido<br />

Bonvecchio, rappresentante <strong>di</strong> zona<br />

<strong>di</strong> Confi<strong>di</strong> e membro del CdA della <strong>Cassa</strong><br />

<strong>Rurale</strong>, assieme al presidente Franco<br />

Senesi e al <strong>di</strong>rettore Mauro de Manincor.<br />

Nel corso della riunione a <strong>Pergine</strong><br />

il presidente Giuseppe Bertolini<br />

ha ufficializzato al Consiglio<br />

la sottoscrizione delle convenzioni nel<br />

settore garanzie con <strong>Cassa</strong> Centrale<br />

e Unicre<strong>di</strong>t.<br />

Del prossimo mese <strong>di</strong> settembre la<br />

Cooperativa Artigiana <strong>di</strong> Garanzia,<br />

nell’ottica <strong>di</strong> una promozione mirata a<br />

illustrare agli associati il contenuto dei<br />

documenti, seguirà un’agenda itinerante<br />

che la porterà a organizzare incontri<br />

in tutta la Provincia. Si parlerà<br />

<strong>di</strong> convenzioni, ma anche <strong>di</strong> altre iniziative<br />

in via <strong>di</strong> perfezionamento.<br />

L’incontro, presso la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>, è stato<br />

comunque per il cronista anche una<br />

ghiotta occasione per tastare il polso<br />

14 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

in merito alla crisi alla categoria degli<br />

artigiani, la più numerosa dell’economia<br />

trentina.<br />

In merito il presidente confida in una<br />

potenziale ripresa futura. «Gli strumenti<br />

ci sono – <strong>di</strong>ce –, l’impegno anche,<br />

ed è evidente, inoltre, che tali convenzioni<br />

spingono in questa <strong>di</strong>rezione sostenendo<br />

le nostre imprese verso momenti<br />

migliori». *<br />

BUONA<br />

LA PRIMA<br />

Cooperativa Artigiana<br />

<strong>di</strong> Garanzia<br />

Nella foto<br />

Guido Bonvecchio, rappresentante <strong>di</strong> zona e Giuseppe Bertolini,<br />

presidente della Cooperativa Artigiana <strong>di</strong> Garanzia;<br />

Mauro de Manincor, <strong>di</strong>rettore della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>


Ad ottobre<br />

il Bilancio Sociale<br />

Un appuntamento importante per la vita della comunità<br />

È in agenda il prossimo mese <strong>di</strong> ottobre,<br />

presso l’Istituto Marie Curie,<br />

la presentazione del bilancio sociale 2011<br />

della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>. Si tratta<br />

<strong>di</strong> un’occasione importante per analizzare<br />

le attività supportate nel corso dell’anno<br />

in una comunità che spazia da <strong>Pergine</strong>,<br />

Civezzano, Tenna, fino alla Valle dei<br />

Mòcheni e che conta circa 28 mila abitanti.<br />

Sono interventi che spaziano in <strong>di</strong>versi<br />

settori, ma che sono improntati, tutti, allo<br />

sviluppo e alla coesione della comunità.<br />

La cadenza annuale rappresenta anche<br />

un appuntamento per verificare quanto<br />

fatto, rispetto all’anno precedente,<br />

ma serve anche a guardare avanti,<br />

tracciando nuovi obiettivi e in<strong>di</strong>viduando<br />

i percorsi più adatti per raggiungerli.<br />

Al <strong>di</strong> là dell’importanza dei contributi<br />

in termini <strong>di</strong> denaro la sfida è più<br />

impegnativa, ma anche più affascinante.<br />

Stiamo parlando della capacità<br />

organizzativa e della <strong>di</strong>mensione umana<br />

delle relazioni, perché anche queste sono<br />

un patrimonio su cui investire.<br />

E, questo, è ciò che sta facendo la <strong>Cassa</strong><br />

<strong>Rurale</strong> con CooperAzione Reciproca.<br />

IL BILANCIO<br />

SOCIALE<br />

Un momento per ascoltare i bisogni che giorno<br />

dopo giorno emergono e per relazionare su quanto<br />

fatto in campo sociale.<br />

Una realtà che, con i suoi referenti,<br />

è a <strong>di</strong>sposizione delle associazioni per<br />

aiutarle nella loro attività. Una realtà<br />

con cui confrontarsi su progetti; un aiuto<br />

concreto su come organizzarli, renderli<br />

sicuri e coor<strong>di</strong>narli. Il tutto grazie<br />

a un Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione attento<br />

e lungimirante e a un gruppo <strong>di</strong> persone<br />

che nel corso <strong>di</strong> questi anni è <strong>di</strong>ventato<br />

punto <strong>di</strong> riferimento per citta<strong>di</strong>ni<br />

e associazioni.<br />

La presentazione del bilancio sociale non<br />

sarà, dunque, un ren<strong>di</strong>conto con una mera<br />

operazione ragionieristica, ma un momento<br />

<strong>di</strong> illustrazione e trasparenza dei valori<br />

che sono il fulcro della cooperazione. Sarà<br />

una serata dove ascoltare, anche, i bisogni<br />

che giorno dopo giorno emergono, e che<br />

la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>, nella sue possibilità, cerca<br />

<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare con i contributi, ma, anche,<br />

con le sue professionalità e capacità.<br />

Dopo l’assemblea annuale, l’appuntamento<br />

con il bilancio sociale rappresenta<br />

un importante momento <strong>di</strong> incontro che,<br />

così come sollecitato dalla Federazione,<br />

intende mantenere sempre più vivo<br />

il rapporto con i Soci e la comunità. *<br />

| VITA DI CASSA |<br />

15


| VITA DI CASSA |<br />

| Gabriele Buselli |<br />

Rinnovata<br />

l’Agenzia <strong>di</strong> Via Filzi<br />

Quello che si nota subito entrando<br />

nell’Agenzia della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> in Via Filzi<br />

a <strong>Pergine</strong> è l’imme<strong>di</strong>ata luminosità,<br />

ottenuta grazie alla nuova <strong>di</strong>sposizione<br />

delle pareti e ai colori che danno ampia<br />

luce ai locali. Merito del recente<br />

ammodernamento, effettuato con celerità<br />

nei primi 15 giorni <strong>di</strong> marzo. Una pausa<br />

velocissima che ha dato ottimi risultati.<br />

Del risultato è rimasto sod<strong>di</strong>sfatto<br />

il personale e ovviamente anche<br />

la clientela. E non è tutto, c’è anche<br />

un angoletto per <strong>di</strong>strarre i bambini,<br />

mentre i genitori sono allo sportello.<br />

È un retaggio della prima destinazione<br />

dell’Agenzia quando, nel 1999, venne<br />

pensata per essere punto <strong>di</strong> riferimento<br />

per il mondo giovane. Un mondo che<br />

ancora adesso è cliente fisso e che<br />

si ampia dalla cintura urbana storica fino<br />

ad arrivare a Canezza e Zivignago.<br />

«Lavorare qui – ci <strong>di</strong>ce Matteo Pintarelli,<br />

40 anni, il più giovane responsabile<br />

<strong>di</strong> filiale della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> – è veramente<br />

confortevole. Con il mio vice Bennj Uez e<br />

il collaboratore Samuel Pedrotti, facciamo<br />

un team molto affiatato». In <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>,<br />

lui, è arrivato nel 1997 e quin<strong>di</strong><br />

quest’anno festeggia i 15 anni. All’Agenzia<br />

<strong>di</strong> Via Filzi, invece, è arrivato nel giugno<br />

dello scorso anno e, subito, si è trovato<br />

bene. Matteo Pintarelli sottolinea, ancora,<br />

come il lavoro non manchi e come anche<br />

in tempo <strong>di</strong> crisi la raccolta sia costante.<br />

Gli sportelli <strong>di</strong> Via Filzi nel tempo sono<br />

<strong>di</strong>ventati anche punto <strong>di</strong> riferimento per<br />

16 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

la piccola comunità <strong>di</strong> questa zona del<br />

paese. «A volte ci chiedono le cose più<br />

<strong>di</strong>sparate, non solo operazioni <strong>di</strong> banca,<br />

ma noi – aggiunge ancora Matteo<br />

Pintarelli – siamo ben felici <strong>di</strong> essere utili.<br />

In fondo una banca <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to cooperativo<br />

è anche questo!». Una banca che<br />

è rimasta quella <strong>di</strong> “una volta”, cor<strong>di</strong>ale<br />

e affabile, ma con il valore aggiunto <strong>di</strong> una<br />

profonda conoscenza del territorio. Il tutto<br />

abbinato naturalmente a competenza<br />

e tecnologia. La clientela in Via Filzi<br />

è molto variegata: ci sono privati, e poi<br />

le botteghe storiche del Marcadel. E poi<br />

i nonnini della vicina Casa <strong>di</strong> riposo,<br />

quella che adesso si chiama Azienda<br />

pubblica per i servizi alla persona. Infine<br />

un particolare che <strong>di</strong>mostra come<br />

il mondo continui a muoversi. Tra i clienti<br />

c’è anche una piccola comunità cinese<br />

che lavora nel campo dell’artigianato,<br />

«Sono precisi e molto educati – ci <strong>di</strong>ce<br />

Matteo Pintarelli –. Parlano<br />

perfettamente l’italiano e quando si<br />

mettono in fila sorridono. Anche se<br />

devono pagare le tasse…». *<br />

??? FILIALI<br />

Nella foto<br />

In pie<strong>di</strong> al centro<br />

il responsabile Matteo<br />

Pintarelli con il vice Benny Uez<br />

(alla sua destra) e<br />

il collaboratore Samuel<br />

Pedrotti (seduto)<br />

Via Filzi, 1<br />

38057 <strong>Pergine</strong> Vals. (TN)<br />

tel. 0461 500111<br />

fax 0461 539088<br />

e-mail: info@cr-pergine.net<br />

RESPONSABILE<br />

Matteo Pintarelli<br />

VICE RESPONSABILE<br />

Bennj Uez<br />

COLLABORATORE<br />

Samuel Pedrotti


Premi allo Stu<strong>di</strong>o<br />

<strong>2012</strong><br />

Accanto a nuove e interessanti iniziative<br />

messe in campo dalla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> per rafforzare il rapporto con<br />

i propri giovani, i Premi allo Stu<strong>di</strong>o<br />

rimangono senz’altro un vero e proprio<br />

incentivo per gli studenti a continuare<br />

l’impegno scolastico. Per tale motivo<br />

anche quest’anno il Consiglio<br />

PREMI<br />

??? ALLO STUDIO<br />

<strong>di</strong> Amministrazione della <strong>Cassa</strong><br />

ha deliberato l’assegnazione dei Premi<br />

allo Stu<strong>di</strong>o, riservati prioritariamente<br />

a Soci o figli <strong>di</strong> Soci.<br />

Il bando è <strong>di</strong>sponibile presso la sede,<br />

le filiali e sul sito della <strong>Cassa</strong> all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

www.cr-pergine.net *<br />

TERMINE PRESENTAZIONE DOMANDE: 10 SETTEMBRE <strong>2012</strong><br />

| VITA DI CASSA |<br />

17


| VITA DI CASSA |<br />

A cura <strong>di</strong><br />

| Giovanna Valcanover |<br />

CRAL<br />

Pillole<br />

dalla <strong>Cassa</strong><br />

<strong>Rurale</strong><br />

PENSIONAMENTO<br />

Dopo 24 anni e tanto lavoro al servizio della <strong>Cassa</strong><br />

<strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>, il nostro Con<strong>di</strong>rettore Marco Sittoni<br />

ha deciso <strong>di</strong> salutarci per andarsene in pensione.<br />

Lo abbiamo ringraziato durante la festa <strong>di</strong> saluto<br />

e lo abbracciamo nuovamente dalle righe<br />

del giornalino, con i migliori auguri per il suo futuro.<br />

INIZIATIVA<br />

“FORMAGGIO TERREMOTATO”<br />

Il Circolo Ricreativo della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

ha risposto con entusiasmo all’iniziativa <strong>di</strong> solidarietà<br />

avviata dal Coro Castel <strong>Pergine</strong>, volta a dare un aiuto<br />

concreto a un caseificio <strong>di</strong> San Giovanni in Persiceto,<br />

danneggiato dal terremoto. L’or<strong>di</strong>ne effettuato<br />

dal Cral, cui hanno contribuito una sessantina<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti, è stato <strong>di</strong> 700 chili <strong>di</strong> formaggio.<br />

OGGI SPOSI<br />

Fiori d’arancio alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>: il 28 luglio Gianni Puecher<br />

è convolato a giuste nozze<br />

con la sua Daniela.<br />

TANTA FELICITÀ AGLI SPOSI!<br />

18 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

NADIA PETRI<br />

È DIVENTATA MAMMA<br />

SUCCEDE<br />

IN CASSA<br />

Poteva forse il piccolo Rocco scegliere un giorno più<br />

bello per nascere? Il 13 maggio scorso, festa della<br />

mamma, ha fatto capolino nel mondo Rocco Giunta,<br />

per la gioia della nostra collega Na<strong>di</strong>a Petri e del papà<br />

Antonio. Congratulazioni!<br />

Nella foto<br />

Na<strong>di</strong>a, impiegata presso la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> dal 1999,<br />

con Rocco.


Fotonotizia<br />

Fermi… in attesa<br />

<strong>di</strong> ripartire<br />

19


SPAZIO GIOVANI<br />

| Michele Gretter |<br />

Fare marketing<br />

<strong>di</strong> se stessi<br />

«Il curriculum vitae racconta noi stessi<br />

e serve a tutti; in<strong>di</strong>pendentemente dal<br />

fatto che lavoriamo o no, è bene averlo<br />

sempre pronto e revisionarlo <strong>di</strong> tanto<br />

in tanto, per correggerlo, migliorarlo<br />

oppure adattarlo alla richiesta specifica».<br />

Dalle parole del dottor Marco Parolini,<br />

orientatore professionale, emerge<br />

la necessità <strong>di</strong> essere flessibili per<br />

intercettare sul nascere le occasioni<br />

migliori che il mondo del lavoro offre.<br />

L’intervento <strong>di</strong> Parolini, assieme a quello<br />

della dottoressa Hai<strong>di</strong> Garulli, anch’essa<br />

orientatrice professionale, hanno<br />

accompagnato una decina <strong>di</strong> giovani<br />

perginesi nel seminario “Fare marketing<br />

<strong>di</strong> se stessi”, svoltosi sabato 19 maggio<br />

presso la sala assemblee della Comunità<br />

Dal prossimo mese <strong>di</strong> settembre sarà<br />

attivato lo sportello <strong>di</strong> orientamento<br />

al lavoro rivolto a figli <strong>di</strong> soci e clienti.<br />

Trattasi <strong>di</strong> un progetto proposto dal<br />

Gruppo Giovani CRP, rivolto a dare<br />

un supporto <strong>di</strong> gruppo e anche<br />

in<strong>di</strong>vidualizzato per la preparazione<br />

del curriculum vitae, della lettera<br />

motivazionale, del colloquio <strong>di</strong> lavoro<br />

e un valido aiuto per orientare<br />

la propria scelta professionale.<br />

PER INFORMAZIONI CONTATTARE<br />

IL NUMERO VERDE 800 36 5822<br />

(UFFICIO SOCI).<br />

20 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

<strong>di</strong> Valle. Il percorso, che nei prossimi mesi<br />

sarà riproposto in altre zone dell’alta<br />

<strong>Valsugana</strong>, è stato ideato da Job Trainer,<br />

in collaborazione con CooperAzione<br />

Reciproca e la Comunità Alta <strong>Valsugana</strong><br />

e Bersntol. Cominciato con la serata<br />

“I venti mestieri del futuro”, esso intende<br />

preparare al meglio gli studenti all’entrata<br />

nel mondo del lavoro, spiegando loro<br />

come presentarsi davanti ai futuri datori<br />

<strong>di</strong> lavoro. Durante la giornata <strong>di</strong> seminario<br />

sono stati esaminati il curriculum vitae<br />

e la lettera <strong>di</strong> motivazione, è stato<br />

spiegato come affrontare il colloquio<br />

<strong>di</strong> lavoro, ma anche come selezionare<br />

le offerte che davvero interessano e dove<br />

trovarle. Perché non è importante partire,<br />

è necessario partire al meglio! *<br />

COOPERAZIONE<br />

RECIPROCA


SPAZIO GIOVANI<br />

| Francesca Spadaro |<br />

TESTIMONIANZE<br />

I corsi <strong>di</strong> tedesco:<br />

partecipati e apprezzati<br />

VOLONTARIAMENTE<br />

EUROPEI<br />

CRP ha sostenuto l’iniziativa<br />

“Volontariamente europei - campo<br />

estivo in Kossovo”, un progetto<br />

educativo <strong>di</strong> volontariato estivo<br />

all’estero rivolto a ragazzi<br />

dai 15 ai 29 anni.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un’esperienza<br />

<strong>di</strong> animazione presso un campo<br />

scuola a Peja/Péc - Kossovo dove,<br />

attraverso abilità creative,<br />

animative e artistiche,<br />

i volontari con<strong>di</strong>vidono e affrontano<br />

i temi dei <strong>di</strong>ritti umani,<br />

dell’ambiente, della convivenza<br />

con bambini e giovani kossovari.<br />

Conoscere e approfon<strong>di</strong>re una lingua<br />

straniera permette <strong>di</strong> entrare in contatto<br />

con una nuova realtà culturale, aiuta<br />

a sviluppare e ad arricchire la propria<br />

personalità, può rilevarsi utile per chi ama<br />

viaggiare o per chi è in cerca <strong>di</strong> lavoro.<br />

La <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> è sempre stata<br />

sensibile a favorire lo stu<strong>di</strong>o delle lingue<br />

straniere organizzando corsi tenuti<br />

da insegnanti <strong>di</strong> madrelingua.<br />

Grazie alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

ho avuto la possibilità <strong>di</strong> ampliare le mie<br />

conoscenze linguistiche, partecipando al<br />

AGGIORNAMENTO TAPPI<br />

Prosegue e trova ampio consenso<br />

e coinvolgimento l’iniziativa “Raccolta<br />

Tappi” nata grazie alla collaborazione<br />

con Amnu, Comune <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>,<br />

Stet-Vale, Istituti Comprensivi <strong>Pergine</strong><br />

1 e 2, H2O+.<br />

I 12 contenitori collocati nelle filiali<br />

della <strong>Cassa</strong> stanno già dando buoni<br />

frutti e si cominciano a ipotizzare<br />

le prime idee su come utilizzare<br />

il ricavato della ven<strong>di</strong>ta dei tappi.<br />

A tutte le associazioni che desiderano<br />

collaborare in tale raccolta, la <strong>Cassa</strong><br />

mette a <strong>di</strong>sposizione dei nuovi<br />

contenitori da utilizzare nelle varie<br />

manifestazioni da loro organizzate.<br />

Rif. Ufficio Soci.<br />

corso intensivo avanzato <strong>di</strong> tedesco iniziato<br />

a maggio u.s. della durata <strong>di</strong> 7 settimane.<br />

Durante il corso, su stimolo <strong>di</strong> una<br />

insegnante <strong>di</strong> madrelingua tedesca,<br />

abbiamo affrontato e approfon<strong>di</strong>to vari<br />

argomenti <strong>di</strong> attualità, storia, religione,<br />

musica… alternando la conversazione<br />

al ripasso della grammatica.<br />

Ritengo che tale esperienza sia stata<br />

molto valida e utile per la mia formazione<br />

e mi auguro che la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> proponga nuovamente questa<br />

iniziativa a settembre! *<br />

FIORI D’ARANCIO<br />

NEL GRUPPO<br />

GIOVANI<br />

Il 30 giugno la nostra<br />

“giornalista”<br />

Alessia Montrone ha detto<br />

sì a Mauro...<br />

complice dell’incontro tra<br />

i due un messaggio partito<br />

per sbaglio...!<br />

| COOPERAZIONE RECIPROCA |<br />

21


SPAZIO GIOVANI<br />

| Marianna Moser |<br />

Festa dell’Europa<br />

Un porto per amico<br />

(13 maggio <strong>2012</strong>)<br />

Il 13 maggio <strong>2012</strong> si è svolta come<br />

<strong>di</strong> consueto, presso il CUS <strong>di</strong> San<br />

Cristoforo, la Festa dell’Europa. Dal 1985,<br />

infatti, a seguito <strong>di</strong> un incontro tra i Capi<br />

<strong>di</strong> Stato e <strong>di</strong> Governo dell’UE, il 9 maggio<br />

si ricordano i natali dell’Unione Europea,<br />

attraverso una rassegna <strong>di</strong> eventi e<br />

l’istituzione della Giornata dell’Europa.<br />

CooperAzione Reciproca ha voluto<br />

contribuire a questo importante evento<br />

promosso dalla Cooperativa Archè e<br />

organizzato dall’Associazione<br />

<strong>di</strong> promozione sociale H 2O+.<br />

L’evento è stato una festa destinata<br />

prevalentemente a famiglie con bambini<br />

ed è stato previsto anche<br />

il coinvolgimento <strong>di</strong> ragazzi con <strong>di</strong>sabilità<br />

mentali e/o motorie.<br />

Molte le attività organizzate che hanno<br />

visto la partecipazione <strong>di</strong> circa 60 volontari<br />

appartenenti a <strong>di</strong>verse associazioni<br />

ed enti ra<strong>di</strong>cati sul territorio come<br />

Europe Direct Trentino, Sportello<br />

Tidoun@dritta, Dragon Boat, Il Sogno,<br />

Coro Edera del circolo Pensionati<br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> e anche un gruppo <strong>di</strong> studenti<br />

delle Scuole me<strong>di</strong>e T. Garbari.<br />

I partecipanti sono stati quin<strong>di</strong> coinvolti<br />

in svariate attività, fra le quali uscite con<br />

Dragon Boat, uscite in barca con i<br />

pescatori, SUP surfing, piccole uscite con<br />

derive, prove <strong>di</strong> SUB, e altri giochi<br />

riguardanti l’ambiente e l’Unione Europea.<br />

Molto apprezzata anche l’esposizione<br />

della collezione <strong>di</strong> fauna lacustre<br />

<strong>di</strong> Giorgio Bianchini. Non è mancato<br />

22 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

inoltre il Salvadanaio dell’ambiente con<br />

la raccolta dei tappi che proseguirà nei<br />

prossimi mesi su tutto il Comune<br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>.<br />

Ma cosa ne pensano i Giovani dell’Europa?<br />

Lo chie<strong>di</strong>amo a due giovani volontari<br />

che hanno partecipato all’organizzazione<br />

della manifestazione: Martina Broll<br />

e Gianluca Brol.<br />

Martina Broll, 22 anni, <strong>di</strong> Civezzano si sta<br />

laureando in Scienze politiche a in<strong>di</strong>rizzo<br />

Relazioni internazionali.<br />

Gianluca Brol, 20 anni. Dopo la maturità<br />

classica ha scelto la facoltà <strong>di</strong><br />

Giurisprudenza.<br />

Come hai scelto la facoltà?<br />

MARTINA: «Ho scelto Scienze politiche<br />

perché fin da piccola, soprattutto grazie<br />

alla forte spinta <strong>di</strong> mia madre, sono<br />

sempre stata molto attenta e aff ascinata<br />

da ciò che mi accadeva attorno in campo<br />

politico, sociale e culturale».<br />

GIANLUCA: «Ho scelto Giurisprudenza<br />

perché sono attratto dagli sbocchi<br />

professionali che essa offre, a partire<br />

dall’ambito forense ma anche per quel<br />

che riguarda il settore della <strong>di</strong>plomazia,<br />

delle organizzazioni internazionali e<br />

dell’Unione Europea».<br />

Come sei venuto a conoscenza<br />

del progetto della Festa dell’Europa<br />

che ti porter à alla visita delle<br />

Istituzioni a Bruxelles? È la prima<br />

FESTA<br />

DELL’EUROPA


volta che partecipi a questo tipo<br />

<strong>di</strong> progetti?<br />

M: «Sono venuta a conoscenza del progetto<br />

grazie allo Sportello della Gioventù<br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>, alla cui mailing list sono<br />

iscritta».<br />

G: «Sono venuto a conoscenza<br />

<strong>di</strong> “Progetto Europa” tramite la newsletter<br />

dello Sportello della Gioventù <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

<strong>Valsugana</strong>. In passato ho partecipato,<br />

nell’ambito del Piano Giovani <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

<strong>Valsugana</strong> e della Valle del Fersina,<br />

ai progetti “Europeiamo?!” e<br />

“Conviviamo?!”».<br />

Che cosa è per te l’Europa?<br />

M: «Per me l’Europa è una preziosissima<br />

occasione per avvicinare popoli e Stati<br />

tanto vicini territorialmente quanto, basti<br />

pensare alla storia più recente, lontani<br />

in molti altri sensi».<br />

G: «L’Europa è per me il presente<br />

e il futuro, poiché da un lato rappresenta<br />

un attuale ambito <strong>di</strong> interesse, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />

<strong>di</strong> formazione e d’altra parte un possibile<br />

campo <strong>di</strong> lavoro per il mio futuro».<br />

Come ve<strong>di</strong> il futuro dell’Europa?<br />

Che ruolo possono avere i giovani<br />

nella costruzione <strong>di</strong> un’Europa Unita?<br />

M: «Personalmente nutro gran<strong>di</strong> speranze<br />

nella costruzione e nel futuro dell’Unione<br />

Europea, anche in questo momento<br />

<strong>di</strong> grave crisi e <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> fiducia<br />

in essa. A mio avviso ciò che manca per<br />

un decollo <strong>di</strong> un’“identità europea” dei<br />

popoli è una più forte unione<br />

e con<strong>di</strong>visione politica, tale da far sentir<br />

parte dell’Unione qualsiasi suo citta<strong>di</strong>no.<br />

Le iniziative che le istituzioni europee<br />

propongono, come questi progetti<br />

o il famoso Erasmus, atte a coinvolgere<br />

le giovani generazioni, vanno in questo<br />

senso e le ritengo fondamentali. La mia<br />

speranza è che questa apertura alla<br />

partecipazione del singolo citta<strong>di</strong>no<br />

continui senza interruzioni e si <strong>di</strong>ffonda<br />

se mpre <strong>di</strong> più. Abbiamo bisogno,<br />

soprattutto noi giovani, <strong>di</strong> sentirci<br />

“europei”, o, ad<strong>di</strong>rittura, “europeisti”!».<br />

G: «L’allargamento e l’approfon<strong>di</strong>mento<br />

del processo <strong>di</strong> integrazione degli Stati<br />

membri richiede ai citta<strong>di</strong>ni e ai giovani<br />

in primis <strong>di</strong> sviluppare una consapevolezza<br />

dell’appartenenza all’Unione, <strong>di</strong><br />

confrontarsi sempre più spesso con le sue<br />

istituzioni e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ampliare le proprie<br />

conoscenze e la propria partecipazione<br />

al processo <strong>di</strong> costruzione dell’Europa,<br />

che certamente non si può <strong>di</strong>re terminato.<br />

I giovani hanno la possibilità <strong>di</strong> intervenire<br />

informandosi, stu<strong>di</strong>ando e cogliendo<br />

le numerose opportunità che l’Europa offre<br />

per formarsi culturalmente e<br />

professionalmente».<br />

Così come Massimo D’Azeglio <strong>di</strong>sse,<br />

all’indomani della fondazione dello Stato<br />

unitario italiano «L’Italia è fatta.<br />

Ora bisogna fare gli italiani» possiamo<br />

ora <strong>di</strong>re «fatta l’Europa bisogna fare<br />

gli Europei». *<br />

| COOPERAZIONE RECIPROCA |<br />

23


| Mario Pacher |<br />

24 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

VOLONTARIATO<br />

Il Coro Edera del Gruppo<br />

Anziani <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

Per trovare le origini del Coro Edera nato<br />

all’interno del Circolo Comunale<br />

Pensionati e Anziani <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> e che ora<br />

si compone <strong>di</strong> una trentina <strong>di</strong> elementi,<br />

bisogna tornare in<strong>di</strong>etro nel tempo<br />

<strong>di</strong> qualche decennio. Era infatti l’ormai<br />

lontano 1982, anno in cui, per opera<br />

dell’in<strong>di</strong>menticata Maestra Lina Morelli,<br />

si costituì, all’interno del Circolo,<br />

un gruppetto <strong>di</strong> persone amanti del canto,<br />

che si <strong>di</strong>lettavano a far compagnia con<br />

le loro canzoni agli Ospiti delle <strong>di</strong>verse<br />

Case <strong>di</strong> riposo o alla popolazione<br />

del perginese e non solo, in occasione<br />

<strong>di</strong> festività paesane, o altre ricorrenze.<br />

Attraverso il tempo, da quei pochi<br />

elementi si è passati a un numero sempre<br />

maggiore fino a raggiungere la trentina<br />

che, prima guidati e <strong>di</strong>retti dal cav. Aldo<br />

Paoli e da circa un anno dal maestro Luigi<br />

Zuccatti, continuano nella loro attività<br />

<strong>di</strong> coristi esibendosi presso le Case<br />

<strong>di</strong> riposo della zona e anche nelle varie<br />

manifestazioni che si svolgono in Regione,<br />

dove sono sempre più richiesti.<br />

È da sottolineare il loro impegno<br />

e la serietà che manifestano trovandosi<br />

settimanalmente alle prove <strong>di</strong> canto per<br />

riprendere soprattutto quelle melo<strong>di</strong>e<br />

del passato, legate ai ricor<strong>di</strong> della loro<br />

gioventù e tanto care anche a chi vive<br />

momenti <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> nostalgia<br />

dei tempi che furono. Recentemente<br />

il Coro Edera ha partecipato anche<br />

alla rassegna dei cori dei circoli<br />

organizzata dal “Coor<strong>di</strong>namento<br />

È da sottolineare il loro<br />

impegno e la serietà<br />

che manifestano<br />

trovandosi alle prove<br />

<strong>di</strong> canto per riprendere<br />

soprattutto quelle<br />

melo<strong>di</strong>e del passato,<br />

legate ai ricor<strong>di</strong>.<br />

dei Circoli della Provincia”. La sua attività,<br />

nell’arco dell’anno, consiste in mezza<br />

dozzina <strong>di</strong> concerti dove ottiene sempre<br />

un ottimo successo. *


| Umberto Caldonazzi |<br />

ASSOCIAZIONI<br />

A CIVEZZANO<br />

A Civezzano con la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> i nuovi progetti<br />

Un associazionismo<br />

vincente e durevole<br />

Sono stati illustrati anche a Civezzano<br />

(martedì 19 giugno) i progetti<br />

<strong>di</strong> CooperAzione Reciproca, il braccio<br />

sociale della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>.<br />

Progetti volti a valorizzare e potenziare<br />

il ricco mondo del volontariato.<br />

Numerosi i presenti in sala con<br />

gli amministratori comunali e il <strong>di</strong>rettore<br />

della <strong>Rurale</strong>, Mauro de Manincor.<br />

A spiegare le iniziative i referenti <strong>di</strong> CRP<br />

Carla Zanella ed Elio Carlin. Al tavolo<br />

dei relatori, oltre a Gabriele Buselli che<br />

ha moderato l’incontro, anche il consigliere<br />

Roberto Casagrande incisivo nello<br />

spronare tutti per un associazionismo<br />

da mantenere e potenziare.<br />

Sono, infatti, molti i risultati che<br />

si possono ottenere facendo rete fra<br />

gruppi e associazioni su progetti comuni.<br />

Tanto per entrare nel dettaglio basti<br />

pensare al progetto che punta a portare<br />

le generazioni “a braccetto”; ma anche<br />

a mettere insieme le Associazioni, quin<strong>di</strong><br />

a una collaborazione tra passione<br />

e mestieri e cioè a coinvolgere i volontari<br />

con chi opera nel sociale. Questi alcuni fra<br />

gli imperativi per uscirne vincenti,<br />

potendo contare, non solo sul<br />

finanziamento da parte della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

«che nel 2011 ha elargito ben 870.000<br />

euro», ma pure sul supporto tecnico<br />

<strong>di</strong> CooperAzione Reciproca.<br />

Il filo conduttore è quello <strong>di</strong> «mantenere<br />

nel tempo l’associazionismo» attraverso<br />

il braccio sociale che <strong>di</strong>venta operativo per<br />

ESTATE RAGAZZI<br />

Finalmente estate… finalmente<br />

vacanze! I bambini esultano…<br />

e le famiglie sono alle prese con<br />

la ricerca <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> gioco, iniziative<br />

educative e personale qualificato che<br />

possano aiutarli nella <strong>di</strong>fficile<br />

conciliazione dei tempi <strong>di</strong> vita e lavoro.<br />

Anche nel periodo estivo,<br />

CooperAzione Reciproca si colloca<br />

accanto ad enti e associazioni<br />

sostenendo e sviluppando progetti<br />

e attività per rispondere ancor meglio<br />

alle nuove esigenze delle famiglie.<br />

Particolare attenzione è stata de<strong>di</strong>cata<br />

alla varietà dell’offerta, alla possibilità<br />

<strong>di</strong> interazione tra bambini <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />

fasce d’età e all’appren<strong>di</strong>mento<br />

della lingua inglese.<br />

Il programma <strong>di</strong> attività sostenute<br />

da CooperAzione Reciproca<br />

è <strong>di</strong>sponibile presso le Filiali e l’Ufficio<br />

Soci della <strong>Cassa</strong>.<br />

permettere il “<strong>di</strong>vertimento assicurato”<br />

nel senso <strong>di</strong> sicuro, tranquillo per chi<br />

lo pratica ma anche per chi lo organizza.<br />

Quin<strong>di</strong>, possibilità <strong>di</strong> lunga vita per<br />

le associazioni che, attraverso l’intervento<br />

della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>, vengono poste<br />

al sicuro da ogni adempimento<br />

burocratico e organizzativo richiesti dagli<br />

organi <strong>di</strong> tutela e vigilanza.<br />

| COOPERAZIONE RECIPROCA |<br />

25


| COOPERAZIONE RECIPROCA |<br />

Il consigliere <strong>di</strong> zona della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>,<br />

Roberto Casagrande, ha voluto insistere<br />

nello spronare al mantenimento<br />

e rafforzamento dell’associazionismo<br />

sul quale, nel prossimo futuro, si dovrà<br />

sempre più fare affidamento. In una<br />

parola “fare rete” attraverso questi<br />

incontri, ha aggiunto, che fanno uscire<br />

dall’isolamento in cui ci troviamo costretti<br />

dai messaggi in sms ed e-mail.<br />

Nel concreto, oltre agli attuali servizi quali<br />

l’assistenza fiscale con il “Check up<br />

Associazioni” e numerose consulenze<br />

a titolo gratuito, per soci e clienti in gruppo<br />

sono previste la fornitura <strong>di</strong> strutture<br />

ricreative e la loro omologazione a metà<br />

prezzo, percorsi formativi <strong>di</strong> vario genere,<br />

corsi <strong>di</strong> lingue a costi contenuti, fino alla<br />

totale gestione degli eventi.<br />

«A Civezzano – ha evidenziato<br />

la vicesindaco Nicoletta Donatoni – c’è<br />

molto fermento e l’appoggio logistico della<br />

<strong>Cassa</strong> è molto importante». Ha quin<strong>di</strong><br />

riba<strong>di</strong>to l’importanza <strong>di</strong> fare comunicazione<br />

attraverso questi incontri che la <strong>Cassa</strong><br />

<strong>Rurale</strong> propone sul territorio<br />

<strong>di</strong> competenza.<br />

La serata <strong>di</strong> Civezzano è anche stata<br />

occasione per riba<strong>di</strong>re le molteplici altre<br />

offerte che la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> propone<br />

attraverso “CooperAzione Reciproca”.<br />

Quale esempio è stato citato il progetto<br />

“Occhio alla salute”: curato dal dottor<br />

Lino Beber, è attivo a <strong>Pergine</strong>, negli<br />

ambulatori dell’APSP S. Spirito, a Canale<br />

e a Canezza <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> ed è volto a offrire<br />

26 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

il controllo mensile <strong>di</strong> pressione arteriosa<br />

e glicemia.<br />

È un servizio che sta avendo grande<br />

successo, pure quale punto e momento<br />

<strong>di</strong> aggregazione, rivolto alla salute<br />

personale, in forma gratuita, che<br />

si completa anche con la possibilità <strong>di</strong> fare<br />

l’elettrocar<strong>di</strong>ogramma, se ritenuto<br />

opportuno. E su questo servizio i presenti<br />

in sala hanno costretto i referenti <strong>di</strong> CRP<br />

a sbilanciarsi (lo hanno fatto volentieri)<br />

su una sua prossima attivazione anche<br />

a Civezzano. Naturalmente per valutare<br />

altri progetti, che nascono dalle<br />

associazioni, e per il il “Check up<br />

Associazioni” riservato a gruppi no profit,<br />

ci si può rivolgere negli uffici <strong>di</strong><br />

CooperAzione Reciproca, in Via Pennella, 46<br />

(e<strong>di</strong>ficio Serpentone) a <strong>Pergine</strong>.<br />

Gli appuntamenti si possono fissare<br />

telefonando al numero verde 800365822. *<br />

Nella foto<br />

Roberto Casagrande,<br />

Carla Zanella ed Elio Carlin


| Gabriele Buselli |<br />

Quello che colpisce nell’incontro con<br />

Achille Fruet è una parola ricorrente nelle<br />

sue frasi: Comune, ma Comune non inteso<br />

solo come municipalità, ma bensì come<br />

comunanza <strong>di</strong> intenzioni e <strong>di</strong> concretezza<br />

per lo sviluppo <strong>di</strong> tutta la comunità.<br />

Un concetto che sembra <strong>di</strong>menticato nella<br />

nostra attualità, fatta <strong>di</strong> azioni tese quasi<br />

esclusivamente al massimo profitto.<br />

È indubbio che Achille Fruet, il Cavaliere,<br />

sia un personaggio nella comunità<br />

perginese e non solo. Basta scorrere<br />

il box, a corredo <strong>di</strong> questa intervista, per<br />

capire quanto sia stata profonda e ra<strong>di</strong>cata<br />

la sua presenza nella società e nella vita<br />

IL CAVALIERE<br />

Achille Fruet,<br />

il Cavaliere del Comune<br />

pubblica in particolare. Un uomo che<br />

ci accoglie sorridente nella veranda<br />

<strong>di</strong> casa, in Via Caduti.<br />

Ci siamo appena seduti e non aspetta<br />

neppure le domande. Parte in quarta per<br />

farci capire com’era <strong>Pergine</strong> negli anni<br />

’50, quando lui entrò in Consiglio<br />

comunale <strong>di</strong>ventando subito Assessore.<br />

Com’era la situazione?<br />

Da Sindaco mi concentrai su due temi:<br />

l’istruzione e il lavoro. Alla fine degli anni<br />

’50 l’Ospedale psichiatrico non riusciva<br />

ad assorbire la manodopera e la campagna<br />

continuava a perdere <strong>di</strong> interesse.<br />

Bisognava fare qualche cosa. Nel settore<br />

dell’istruzione mi impegnai, invece, nella<br />

realizzazione degli e<strong>di</strong>fici scolastici.<br />

Nacquero le scuole “Andreatta” e “Rodari”.<br />

Per quest’ultime, in<strong>di</strong>viduata l’area, andai<br />

a Rovereto dall’avvocato Grillo,<br />

ex perginese, che ne era proprietario.<br />

Fu un gentiluomo. Ci vendette il terreno<br />

a prezzo <strong>di</strong> favore e il cantiere iniziò.<br />

E per il tema del lavoro?<br />

La situazione era <strong>di</strong>fficile. Tutti i giorni<br />

mi trovavo mamme e ragazzi sulle scale<br />

del Municipio che cercavano lavoro.<br />

Ma l’impegno scattò, deciso, in occasione<br />

<strong>di</strong> un viaggio in Svizzera con la Trentini<br />

nel Mondo. Mi trovai <strong>di</strong> fronte alcuni<br />

compaesani. Ricordo che in Svizzera<br />

erano emigrate soprattutto le donne.<br />

Promisi loro che, a lavorare, sarebbero<br />

tornate a <strong>Pergine</strong>.<br />

| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

27


| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

Mantenne la promessa?<br />

Non solo io, ma tutto il Consiglio. Allora<br />

non era come adesso che uno fa e gli altri<br />

<strong>di</strong>sfano. Se c’era un obiettivo si correva<br />

tutti, e trasversalmente ci rimboccammo<br />

le maniche. Interpellammo i vertici della<br />

Cederna <strong>di</strong> Milano, le cedemmo il terreno<br />

gratis approntandolo <strong>di</strong> tutti i servizi.<br />

In quegli anni era la Regione che tirava<br />

le fila, e l’allora Assessore Corsini ci <strong>di</strong>ede<br />

il suo aiuto. Era però il Comune che<br />

doveva attivarsi… e non solo a parole.<br />

Il Cavaliere Achille Fruet è nato<br />

a <strong>Pergine</strong> il 31 gennaio 1925.<br />

Sposato con la signora Rita, ha tre figlie<br />

e un nugolo <strong>di</strong> nipoti.<br />

Personaggio <strong>di</strong> spicco della Comunità,<br />

nella sua vita pubblica ha ricoperto<br />

numerosi incarichi tra i quali citiamo<br />

i più significativi:<br />

• Sindaco <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> dal 1957 al 1971<br />

• Consigliere Provinciale dal 1983<br />

al 1988<br />

• Assessore regionale alla Cooperazione<br />

dal 1983 al 1988<br />

• Presidente del Comprensorio (è stato<br />

il primo Presidente) dal 1972 al 1982<br />

• Primo Presidente dell’Istituto<br />

Mòcheno Cimbro<br />

• Presidente e fondatore della<br />

“Cooperativa sociale 90”<br />

• Segretario del sindacato Cisl a <strong>Pergine</strong>.<br />

Adesso si gode la meritata pensione<br />

accanto alla moglie Rita.<br />

28 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

Ci siamo appena seduti e non aspetta<br />

neppure le domande. Parte in quarta per<br />

farci capire com’era <strong>Pergine</strong> negli anni ’50,<br />

quando lui entrò in Consiglio comunale<br />

<strong>di</strong>ventando subito Assessore.<br />

Nell’area industriale creammo 600 posti<br />

<strong>di</strong> lavoro e fu una grande sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

Operazione ripetibile?<br />

Non lo so, i tempi, è vero, sono cambiati.<br />

Allora, però, eravamo come mastini,<br />

se si vedeva una meta, tutto il Consiglio<br />

comunale puntava nella stessa <strong>di</strong>rezione.<br />

E, ripeto, tutti.<br />

<strong>Pergine</strong> è cambiata?<br />

Tanto. La recente proposta <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> città<br />

non è nuova. La feci io quando ero<br />

Assessore, ma i tempi non erano maturi<br />

e tutto cadde nel <strong>di</strong>menticatoio. Adesso<br />

è il momento giusto. In questo processo<br />

ha avuto un ruolo fondamentale la <strong>Cassa</strong><br />

<strong>Rurale</strong>. È stata <strong>di</strong> sviluppo potenziando<br />

la sua presenza. È <strong>di</strong>ventata la Banca<br />

della città supportando citta<strong>di</strong>ni e imprese.<br />

Un percorso facile, quello della<br />

<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>?<br />

Mica tanto. Le cito un fatto. Io ero Sindaco<br />

e si decise <strong>di</strong> affidare il servizio<br />

<strong>di</strong> tesoreria alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> preferendola<br />

all’Istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to che, fino ad allora,<br />

aveva svolto il servizio. Scoppiò un mezzo<br />

finimondo, con pressioni da ogni dove per<br />

tornare sulla nostra decisione.<br />

Noi tenemmo duro e, con il senno <strong>di</strong> poi,<br />

fu una scelta oculata. La <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong>mostrò<br />

una professionalità senza precedenti.<br />

Il tempo, dunque, ci <strong>di</strong>ede ragione.<br />

Ne è testimone la crescita del Cre<strong>di</strong>to<br />

Cooperativo in tutta la Provincia.


Paliamo adesso <strong>di</strong> politica. Lei in una<br />

recente occasione ha detto <strong>di</strong> non<br />

avere mai pronunciato in Consiglio<br />

la parola opposizione. Perché?<br />

Le elezioni sono democratiche e chi esce<br />

dall’urna ha il <strong>di</strong>ritto e il dovere<br />

<strong>di</strong> spendersi a favore della sua comunità,<br />

qualsiasi sia il suo ruolo. Però se si mette<br />

all’opposizione per partito preso non<br />

fa bene il suo lavoro. Deve intervenire<br />

nelle decisioni del Comune con spirito<br />

costruttivo. E lo può fare se si considera<br />

minoranza e non opposizione. Le gran<strong>di</strong><br />

decisioni prese nei miei anni da Sindaco<br />

erano concertate e migliorate con<br />

l’intervento delle minoranze. Noi eravamo<br />

per la politica costruttiva. Adesso tutto<br />

è urlato con slogan che sono solo<br />

chiacchiere.<br />

Si parla dei costi della politica.<br />

A quanto ammontava la sua indennità<br />

da Sindaco?<br />

I primi anni 10mila lire al mese, e parlo<br />

<strong>di</strong> quando ne prendevo 94mila da Ispettore<br />

all’ex manicomio. E pensi che dal Comune<br />

mi arrivavano solo rogne.<br />

Perché lo faceva?<br />

Per un principio <strong>di</strong> solidarietà. Allora<br />

aveva il suo peso. Non c’era ambizione<br />

politica. C’era il desiderio <strong>di</strong> aiutare<br />

la propria comunità. Era un percorso<br />

obbligato. All’Oratorio il bene comune<br />

ci entrava nella testa. Era scontato che<br />

alcuni <strong>di</strong> noi finissero in politica.<br />

Lei è stato un uomo <strong>di</strong> spicco della DC.<br />

Perché è scomparsa?<br />

È semplice, e l’analisi è imme<strong>di</strong>ata:<br />

ha rinunciato ai suoi valori più gran<strong>di</strong> che<br />

erano l’onestà e l’unità. Ma questo è un<br />

<strong>di</strong>scorso generale che riguarda tutti i partiti.<br />

Come rimettere la barra al centro?<br />

Non so se è possibile, ma serve tornare<br />

alla solidarietà e alla cooperazione.<br />

La persona migliore che<br />

ha conosciuto?<br />

Sono tante, Alcide Degasperi su tutti,<br />

ma ne ricordo una in particolare:<br />

l’avvocato Rosa, già Presidente della<br />

Provincia. Era un punto <strong>di</strong> riferimento.<br />

Aveva la grande dote <strong>di</strong> fare da collante<br />

ai valori che ci legavano e soprattutto<br />

aveva una visione della comunità.<br />

Una donna?<br />

È sottinteso, mia moglie! Lo <strong>di</strong>co senza<br />

reticenze. L’ho cercata e l’ho trovata.<br />

Pensi che siamo insieme da 55 anni.<br />

Pensi che, quando si doveva andare alle<br />

u<strong>di</strong>enze delle bambine, mi raccomandava<br />

| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

29


| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

«Le relazioni sociali<br />

sono tutto! Ho sempre<br />

cercato <strong>di</strong> fare del bene<br />

alle persone e forse<br />

in questo ho trascurato<br />

la mia famiglia. Non<br />

l’ho quasi viste crescere,<br />

le mie bambine».<br />

<strong>di</strong> essere presente e io rispondevo che<br />

non potevo e che bastava mi portassero<br />

delle belle pagelle.<br />

Cosa manca a <strong>Pergine</strong>?<br />

Il lavoro. Però ha una cosa importante:<br />

è vivibile e così deve rimanere. Non deve<br />

accelerare e scimmiottare le piccola città<br />

<strong>di</strong> provincia. Dai nostri Padri abbiamo<br />

ere<strong>di</strong>tato una terra fortunata e dobbiamo<br />

conservarla.<br />

Una grande delusione?<br />

Nessuna in particolare. Ho sempre lavorato<br />

con passione per il mio Comune e la mia<br />

famiglia e delusioni non ne ho avute.<br />

Una grande sod<strong>di</strong>sfazione?<br />

In politica vado orgoglioso della Legge<br />

provinciale che ha istituito a metà degli<br />

anni ’80 l’Istituto Mòcheno Cimbro. Mi ero<br />

reso conto, già allora, della ricchezza<br />

delle minoranze per recuperare la vera<br />

identità del nostro Trentino. Ma una<br />

grande sod<strong>di</strong>sfazione è anche stare<br />

in mezzo alla gente. Le relazioni sociali<br />

sono tutto! Ho sempre cercato <strong>di</strong> fare<br />

del bene alle persone e forse in questo<br />

ho trascurato la mia famiglia. Non<br />

l’ho quasi viste crescere, le mie bambine.<br />

Ma come faceva, allora, ad essere<br />

un buon democristiano?<br />

Bella domanda. So che sembra<br />

un’incongruenza. Ma la comunità è una<br />

grande famiglia e io pensavo, e penso,<br />

30 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

in grande. Di certo ho potuto contare<br />

su mia moglie. È lei che ha fatto tutto<br />

in casa, con gran<strong>di</strong>ssimi sacrifici, ma con<br />

tanto amore.<br />

E il futuro?<br />

Chi ha fatto politica con passione non<br />

pensa mai <strong>di</strong> morire. Io sono sempre<br />

<strong>di</strong>sponibile a dare un consiglio. Mi tengo<br />

sempre informato della vita <strong>di</strong> paese.<br />

O meglio, è sempre mia moglie che mi fa<br />

da tramite con i fatti che accadono oggi.<br />

Lei è sempre attiva e adesso vive più<br />

<strong>di</strong> me il nostro paese.<br />

Altro da aggiungere?<br />

Sì, una cosa. Voi giornalisti dovreste<br />

sforzarvi <strong>di</strong> fare il vostro lavoro<br />

comunicando entusiasmo alle persone.<br />

L’informazione <strong>di</strong> oggi non mi piace. È tesa<br />

a demolire ed a <strong>di</strong>struggere. Si cerca<br />

il male. Non è questo il modo <strong>di</strong> fare<br />

le sentinelle alle istituzioni e alla società<br />

e <strong>di</strong> raccontare la cronaca. Tutto ciò non ci<br />

farà <strong>di</strong> certo uscire dalla crisi. Pensateci…<br />

Ok Cavalier Achille. Messaggio ricevuto. *


| Gabriele Buselli |<br />

Romano Bampi<br />

Inflessibile con gli altri, ma anche con se stesso<br />

«Al mattino vengo qui un’oretta. Mi metto<br />

al fresco e bevo qualcosa, leggo il giornale<br />

e faccio due chiacchiere con gli amici».<br />

Romano Bampi lo troviamo un mattino<br />

d’estate nel giar<strong>di</strong>no del Bar Rossi a<br />

Civezzano. C’è effettivamente una<br />

temperatura gradevole e si sta bene.<br />

Lui ci aspetta seduto al tavolino sotto<br />

il pergolato. Occhio chiaro e sguardo acuto,<br />

come acute sono sempre state le sue<br />

argomentazioni. Pensieri sottili, troppo<br />

sottili gli contestava qualcuno. Comunque<br />

parlare con lui è decisamente interessante.<br />

Alla nostra intervista non si fa trovare<br />

impreparato e ci fa subito vedere una<br />

serie <strong>di</strong> appunti. Insomma con Romano<br />

Bampi è proibito sbagliare. Di certo,<br />

se fosse stato un professore, i suoi<br />

studenti avrebbero dovuto stu<strong>di</strong>are<br />

parecchio per la sufficienza. E invece<br />

Romano Bampi non ha fatto il professore,<br />

ha <strong>di</strong>viso la sua vita in tre gran<strong>di</strong> passioni,<br />

famiglia esclusa naturalmente. Sono<br />

in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza, ma <strong>di</strong> questo non<br />

ne siamo sicuri: il lavoro, la politica<br />

e il calcio.<br />

Di certo, se Romano Bampi fosse stato<br />

un professore, i suoi studenti avrebbero<br />

dovuto stu<strong>di</strong>are parecchio per la sufficienza.<br />

E invece non ha fatto il professore,<br />

ha <strong>di</strong>viso la sua vita in tre gran<strong>di</strong> passioni,<br />

famiglia esclusa naturalmente.<br />

IL<br />

PERSONAGGIO<br />

Entriamo in argomento, ma, lui, ci blocca<br />

imme<strong>di</strong>atamente e ci fa:<br />

«Sia chiaro che con la politica e a fare<br />

il Sindaco a Civezzano ci ho rimesso affari,<br />

salute e famiglia».<br />

Insomma tutto è chiaro e partiamo.<br />

Come le sta il nome Romano,<br />

lei che è un autonomista convinto?<br />

Bella domanda, io sono nato il 30 luglio<br />

del 1936, la classe dell’Impero con<br />

la presa <strong>di</strong> Ad<strong>di</strong>s Abeba.<br />

L’anno precedente i miei genitori erano<br />

stati a Roma in luna <strong>di</strong> miele.<br />

Il Fascio regalava il viaggio <strong>di</strong> nozze alle<br />

coppie che si recavano nella capitale.<br />

I miei non erano fascisti, anzi!<br />

Avevano solo approfittato <strong>di</strong> quella<br />

occasione ed erano rimasti affascinati<br />

da Roma. Comunque l’ho scampata bella.<br />

Pensi se mi chiamavano Benito o Adolfo.<br />

Partiamo dalla politica e dalla sua vita<br />

pubblica. Lei ha fatto il Sindaco<br />

dal 1969 al 1980. Com’è successo?<br />

Erano altri tempi. Pensi che me<br />

lo propose l’allora Sindaco Alessandrini.<br />

Il bello è che io ero all’opposizione.<br />

La mia doveva essere una soluzione<br />

transitoria in attesa <strong>di</strong> un nuovo Sindaco<br />

ed invece rimasi in sella per 11 anni e altri<br />

5 ancora nel ruolo <strong>di</strong> consigliere.<br />

Era, comunque, un segno del destino.<br />

Mio nonno materno, Filippo Graff,<br />

era stato Sindaco durante la prima guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale, poi venne incarcerato nel<br />

| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

31


| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

Castello del Buonconsiglio a Trento;<br />

gli avevano trovato un piccolo tricolore<br />

nella tabacchiera.<br />

Fu vittima <strong>di</strong> un delatore.<br />

Quanto era la sua indennità?<br />

Nel 1969 era <strong>di</strong> 25mila lire e nel 1980<br />

<strong>di</strong> 170mila lire. Un quinto, o forse meno,<br />

<strong>di</strong> uno stipen<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>o.<br />

La sua vita da Sindaco?<br />

Prima <strong>di</strong> tutto devo <strong>di</strong>re grazie al mio<br />

segretario <strong>di</strong> allora, Bruno Marcon.<br />

In quegli anni furono realizzati servizi<br />

come la biblioteca, la raccolta rifiuti,<br />

l’assistenza domiciliare, fu acquistato<br />

Castel Telvana, Casa Filippi, l’asilo<br />

<strong>di</strong> Roverè, l’area per l’e<strong>di</strong>lizia popolare<br />

<strong>di</strong> via Telvana e poi il nuovo acquedotto<br />

in località Sille, dove vennero inserite<br />

le zone artigianali e industriali.<br />

Ricordo anche don Elio Scrinzi, grande<br />

prete, che aveva fortissimo il senso della<br />

comunità. Il Comune gli deve molto.<br />

Rogne?<br />

Ne ricordo una in particolare.<br />

A metà degli anni ’70 ci affibbiarono sei<br />

mafiosi al confino. Avemmo le nostre belle<br />

gatte da pelare con uno, soprattutto.<br />

Ricordo che, a un certo punto, lo feci<br />

caricare sulla camionetta dei pompieri<br />

e or<strong>di</strong>nai <strong>di</strong> scaricarlo davanti alla questura<br />

a Trento. Fu un azzardo, mi potevano<br />

destituire e, invece, fu destinato<br />

in un’altra zona.<br />

32 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

Quale è stato il filo conduttore<br />

della sua vita politica?<br />

Le <strong>di</strong>co solo questo: nessuno mi ha mai<br />

offerto denaro e altro per avere qualcosa.<br />

Le basta? Questo la <strong>di</strong>ce lunga sul mio<br />

pensiero. Io ragiono con la mia testa e non<br />

accetto imposizioni <strong>di</strong> sorta.<br />

Le racconto un fatto. Molti anni fa,<br />

un pomeriggio <strong>di</strong> domenica a Civezzano,<br />

al Vespro, il prete fece intonare<br />

il “Miserere” citando alcuni giovani che<br />

erano assenti. Mi arrabbiai <strong>di</strong> brutto<br />

e scrissi una lettera <strong>di</strong> protesta.<br />

Il prete si scusò.<br />

Io sono per la meritocrazia, quella che<br />

non c’era nei miei 9 anni in una Banca<br />

regionale. Lì mi sbattevano <strong>di</strong> qua e <strong>di</strong> là,<br />

lungo tutto il confine. Poi un giorno il mio<br />

capoufficio mi <strong>di</strong>sse: «In questa banca vale<br />

più un cattivo Monsignore che una buona<br />

laurea». Capii che era tempo<br />

<strong>di</strong> andarsene. Detesto i buoni a nulla,<br />

ma capaci <strong>di</strong> tutto.<br />

Lei è stato anche nel CdA della <strong>Cassa</strong><br />

<strong>Rurale</strong>, vero?<br />

Certo ed è stato un periodo abbastanza<br />

intenso. Sono Socio, credo, da quasi 50<br />

anni e in Consiglio ci sono stato dal 1971<br />

al 1992, quando ricoprivo la carica<br />

<strong>di</strong> Vicepresidente. Poi ho lasciato spazio<br />

ad altri. Ricordo che, a fine degli anni ’90,<br />

il Vicepresidente Silvio Taddei aveva<br />

annunciato che non si sarebbe<br />

rican<strong>di</strong>dato, nel contempo il Presidente<br />

Arturo Rossi aveva deciso <strong>di</strong> lasciare.


Il Consiglio aveva fatto un sondaggio<br />

su una nuova figura. Anch’io ero tra<br />

i papabili, ma rifiutai.<br />

Da cosa deriva il ra<strong>di</strong>camento<br />

e la crescita del Cre<strong>di</strong>to cooperativo?<br />

È semplice, dalla competenza e<br />

professionalità che è cresciuta molto<br />

in questi decenni, ma deriva, anche,<br />

da certa inefficacia della concorrenza.<br />

Basti pensare che gli Istituti <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to<br />

or<strong>di</strong>nari del nostro territorio erano<br />

con<strong>di</strong>zionati dalla politica. Questa non<br />

sempre li ha affidati a una <strong>di</strong>rigenza<br />

preparata e ha trascurato la clientela<br />

locale facendo collassare il sistema con<br />

mire espansionistiche che ritengo inutili<br />

e ingiustificate. I migliori se ne sono<br />

andati e sono finiti, con gioia nostra,<br />

alle Casse Rurali.<br />

Lei non ha peli sulla lingua.<br />

Non ne ho mai avuti. Chi mi conosce lo sa!<br />

Romano Bampi è nato a Civezzano il 30 luglio del 1936.<br />

È sposato con Mara Luisa. Ha una figlia, Tiziana, che gli ha regalato<br />

due nipotini, Teo ed Eva.<br />

Nella sua vita pubblica ha ricoperto molti incarichi.<br />

Ne citiamo solo i più rappresentativi:<br />

• Sindaco <strong>di</strong> Civezzano dal 1969 al 1980.<br />

• Membro del CdA della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> dal 1971 al 1992.<br />

• Membro del CdA della Fedeazione trentina della Cooperazione.<br />

• Sindaco alla Cooperfi<strong>di</strong>.<br />

Adesso è in pensione.<br />

Politicamente è un autonomista convinto tesserato con il Patt.<br />

Ci <strong>di</strong>ca, qual è il valore aggiunto delle<br />

Casse Rurali?<br />

Sono le persone che fanno le aziende.<br />

Quando mi trovai a lavorare in Trentino,<br />

in una grande azienda, vedendo chi<br />

la guidava mi resi conto che sarebbe crollata.<br />

E così è stato. Il personale è fondamentale,<br />

ma per le Casse Rurali il <strong>di</strong>scorso è <strong>di</strong>verso<br />

e, per certi versi, più impegnativo.<br />

Si decidono le risorse da riversare sul<br />

territorio, come sostenere investimenti<br />

e creare sviluppo. I vertici sono fondamentali<br />

e la struttura deve muoversi<br />

in sintonia interagendo con il territorio. Non<br />

è facile, lo creda, e servono ottimi cervelli.<br />

Per questo lei nel 2008 è intervenuto<br />

contro il limite dei mandati?<br />

Era un falso problema! Il voto è democratico<br />

e se qualcuno non si <strong>di</strong>mostra all’altezza<br />

basta non votarlo. A proposito mi viene<br />

in mente una battuta che girava ai tempi della<br />

morente DC. Se la vuoi cancellare tiragli<br />

sopra una croce. Nell’urna naturalmente.<br />

E i sol<strong>di</strong> destinati al sociale?<br />

Per una <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> sono vitali.<br />

Sono risorse determinanti per uno sviluppo<br />

attento e coeso. Così si fidelizzano<br />

Soci e clienti. È il <strong>di</strong>videndo che si sparge<br />

sul territorio, mentre nelle banche classiche<br />

se lo intascano solo gli azionisti.<br />

Che ne pensa della finanza creativa?<br />

Un <strong>di</strong>sastro totale. L’errore è nato con<br />

le Stock Option, i premi ai <strong>di</strong>rigenti che<br />

| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

33


| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

facevano salire i <strong>di</strong>viden<strong>di</strong>. Poi come<br />

facevano lo sapevano solo loro, o meglio,<br />

adesso, lo sappiamo tutti, visto<br />

che lo paghiamo sulla nostra pelle.<br />

C’è da <strong>di</strong>re che in questo guazzabuglio<br />

il sistema del cre<strong>di</strong>to italiano se l’è cavata<br />

meglio <strong>di</strong> altri.<br />

Insomma un sistema che funziona<br />

abbastanza bene?<br />

Mica tanto. Pensi a come era la situazione<br />

qualche decennio fa. Le racconto un fatto:<br />

alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> era arrivata la Banca<br />

d’Italia per l’ispezione perio<strong>di</strong>ca. Tutto era<br />

perfettamente in or<strong>di</strong>ne, ma ci fecero<br />

presente che dovevamo comperare titoli<br />

dello Stato. Io sbottai <strong>di</strong> brutto <strong>di</strong>cendo<br />

che non volevamo essere stazione<br />

<strong>di</strong> pompaggio per pagare i debiti<br />

dello Stato. I nostri sol<strong>di</strong> li volevamo<br />

investire sul nostro territorio. A supporto<br />

le cito un dato: nel 1970 solo 25 lire<br />

su 100 andavano in progetti e sviluppo,<br />

75 erano imposte per comperare titoli<br />

dello Stato. Poi, per fortuna, le cose<br />

sono cambiate.<br />

Chi è stato il motore della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>?<br />

Carlo Jellici. All’epoca del Fascio ha salvato<br />

la <strong>Cassa</strong> da un possibile fallimento e ha<br />

creato le basi per raggiungere gran<strong>di</strong><br />

traguar<strong>di</strong>. So che non era molto simpatico<br />

a una parte dei perginesi. Era brusco e<br />

irascibile, ma era un <strong>di</strong>rigente competente<br />

ed oculato. E dotato anche <strong>di</strong> cuore. So che<br />

in tempo <strong>di</strong> guerra si preoccupò <strong>di</strong> portare<br />

34 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

viveri e abbigliamento ad alcuni prigionieri<br />

politici in carcere a Trento.<br />

In <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> ci va?<br />

Ogni tanto, ma non spesso.<br />

E della Federazione trentina della<br />

Cooperazione che pensa?<br />

Io, lo preciso, sono un anticonformista.<br />

Non ha saputo innovarsi. E glielo <strong>di</strong>ce uno<br />

che è stato 3 anni nel CdA della<br />

Federazione con il Presidente Angeli.<br />

In quest’ultima assemblea, forse, anche<br />

il cambio del Presidente poteva non essere<br />

un salto nel vuoto. Noto a volte troppa<br />

autoreferenzialità, autocelebrazione. E poi<br />

ci sono troppi salvagente. Quando<br />

si sbaglia si dovrebbe pagare perché,<br />

spesso, la toppa è peggio del buco.<br />

E veniamo al lavoro, anche<br />

se ne abbiamo già accennato.<br />

Lei è in pensione vero?<br />

Sì, sono in pensione dal 1994, ma<br />

ho lavorato come Co. Co. Co. fino a 10 anni<br />

fa, quando ne avevo 66. Dunque sono<br />

in me<strong>di</strong>a con la riforma. Nella mia vita<br />

ho fatto il bancario, sono passato per<br />

l’industria e per il commercio. Poi<br />

ho fondato una cooperativa: la Pavingross<br />

(adesso Woodco). Da sei Soci siamo<br />

passati a un massimo <strong>di</strong> 40 <strong>di</strong>pendenti con<br />

un fatturato <strong>di</strong> 20 milioni <strong>di</strong> euro<br />

e lo stabilimento <strong>di</strong> proprietà. Adesso<br />

la crisi dell’e<strong>di</strong>lizia fa soffrire tutti, e noi<br />

compresi.<br />

Nella foto<br />

Scorci <strong>di</strong> Civezzano


E così siamo arrivati alla crisi. La sua<br />

opinione ?<br />

Stiamo pagando gli errori dei Governi<br />

precedenti. Ve<strong>di</strong>amo cosa succede: chi sa<br />

gestirsi, come il Trentino, non viene<br />

premiato, invece chi accumula debiti li vede<br />

ripianati. Dobbiamo essere tutti più sobri e<br />

responsabili. Possiamo superare la crisi<br />

solo se impariamo dagli errori commessi.<br />

Terza passione: il calcio.<br />

Da cosa nasce?<br />

Semplice! Dalla passione. A Civezzano sono<br />

sempre nati gran<strong>di</strong> atleti. Le cito solo<br />

Mariano Scartezzini sui 3mila siepi. E poi<br />

Mario Rossi secondo agli italiani sui 600. Altri<br />

nomi? Gadotti, Molinari. Tutti atleti<br />

<strong>di</strong> spessore. Ma a lei interessa il calcio vero?<br />

E allora il calcio è sempre stato una passione,<br />

tanto che nel ’56 fondai la società con l’amico<br />

Luigi Rossi. Sfornammo una squadra che<br />

negli anni ’70, fino alla prima <strong>di</strong>visione, non<br />

temeva nessuno. Lo spirito <strong>di</strong> gruppo era<br />

fondamentale. Il preparatore atletico era Aldo<br />

Celva e lo slogan era: “Con Celva in panchina<br />

si finisce sempre in cantina”. Sul nostro<br />

campo si formarono giocatori <strong>di</strong> prima<br />

grandezza come Giampietro Spagnolo che<br />

finì in serie B. Lo svezzammo noi, in<br />

campionato fece 40 goal e poi lo vendemmo<br />

al Rovereto per pochi sol<strong>di</strong>, credo 400mila<br />

lire. Che le <strong>di</strong>ede in due cambiali l’allora<br />

assessore Albertini. Poi Spagnolo andò alla<br />

Reggiana per 18 milioni e quin<strong>di</strong> al Catania<br />

per 240 milioni. A fronte <strong>di</strong> queste cifre<br />

convenimmo che dovevamo farci furbi.<br />

«… nessuno mi ha mai<br />

offerto denaro e altro per<br />

avere qualcosa.<br />

Le basta? Questo la <strong>di</strong>ce<br />

lunga sul mio pensiero.<br />

Io ragiono con la mia<br />

testa e non accetto<br />

imposizioni <strong>di</strong> sorta».<br />

E cosa faceste?<br />

Quando cedemmo alla Rotaliana Clau<strong>di</strong>o<br />

Demattè, il fortissimo portiere, mettemmo<br />

nero su bianco che, in caso <strong>di</strong> ulteriore<br />

ven<strong>di</strong>ta, la metà toccava a noi. Quando<br />

lo vendettero al Legnano provarono<br />

a fregarci, ma poi dovettero sborsare 17<br />

milioni e mezzo. Ed eravamo negli anni ’70.<br />

Che giocatori nacquero a Civezzano! Il più<br />

grande in assoluto, però, era Giuliano<br />

Casagrande. Lui era un talento naturale,<br />

ma si allenava poco, e poco si applicava.<br />

Peccato, lui avrebbe sfondato sicuramente<br />

ai massimi livelli. Altro bel giocatore era<br />

Mauro de Manincor, l’attuale <strong>di</strong>rettore<br />

della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>. Lo andavo a prendere<br />

a Tavernaro con la 500. Poi lo vendemmo<br />

per 500mila lire al Levico, ma non lo<br />

scriva perché valeva molto <strong>di</strong> più,<br />

purtroppo le nostre casse erano agli<br />

sgoccioli. Nel calcio mi rimane uno dei<br />

pochi rimpianti. Non avere dotato il paese<br />

<strong>di</strong> un campo adeguato. Quello attuale è<br />

frutto solo <strong>di</strong> un grande volontariato, oggi<br />

irripetibile.<br />

Lei non è un personaggio facile. Cosa<br />

<strong>di</strong>ce ai suoi detrattori?<br />

È un peccato <strong>di</strong> superbia, ma me lo<br />

conceda, è <strong>di</strong> un proverbio cinese: «La<br />

luna non ha paura dell’abbaiare dei cani!».<br />

Chiusa l’intervista Romano Bampi sorride e<br />

<strong>di</strong>ce: «Mi faccia correggere l’articolo prima<br />

<strong>di</strong> pubblicarlo». Un brivido corre lungo<br />

la schiena… «Mi darà la sufficienza?». *<br />

| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />

35


Arte * Storia * Cultura<br />

i percorsi della memoria<br />

[Foto E. Paoli - Archivio fotografico Luciano Dellai]<br />

in agenda<br />

FESTE ED EVENTI<br />

Dal 10 al 15 <strong>agosto</strong><br />

località Costa sta<strong>di</strong>o Ghiaccio<br />

SUPERFESTA DI FERRAGOSTO<br />

Sei giorni <strong>di</strong> musica, giochi,<br />

appuntamenti e cucina locale<br />

MOSTRA<br />

CASTEL PERGINE<br />

21 aprile - 4 novembre<br />

Riccardo Cordero<br />

MACROMONDI SPEZZATI<br />

36 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

Dal 24 al 26 <strong>agosto</strong><br />

Parco Tre Castagni<br />

MAGIACELTICA <strong>2012</strong><br />

Festival <strong>di</strong> cultura, danze<br />

e musica celtica<br />

ANTEPRIMA DI INNESTI: UN INCONTRO CON LA RUSSIA<br />

Sabato 1 settembre<br />

<strong>Pergine</strong>, Teatro delle Garberie<br />

inaugurazione mostra<br />

FONDAMENTA<br />

DEGLI INCURABILI<br />

e letture<br />

La foto storica inserita in questo numero riguarda<br />

Via Pennella (ex quartiere <strong>di</strong> Borgo Novo). È stata<br />

scattata da Piazza Municipio a inzio secolo e si rivela<br />

particolamente interessante. Sul lato sinistro evidenzia<br />

l’allora Orto Copat, zona nella quale, sul lato verso<br />

Piazza Serra, nella stagione invernale veniva allestito<br />

anche un campo <strong>di</strong> pattinaggio. L’Orto Copat scomparve<br />

quando, a metà degli anni ’60, venne costruito l’attuale<br />

e<strong>di</strong>ficio. Curiosa la presenza del carrettino gelati.<br />

Anche un secolo fa la calura invitava a concedersi,<br />

per chi ne aveva le possibilità, un gustoso sorbetto.<br />

BAMBINI… A TEATRO<br />

Venerdì 24 <strong>agosto</strong> ore 20.45<br />

Teatro Tenda via Pennella<br />

FIABE ITALIANE<br />

Sabato 25 <strong>agosto</strong> ore 20.45<br />

Teatro Tenda via Pennella<br />

LA METAMORFOSI DI PICTOR<br />

Dall’1 all’8 settembre<br />

Parco Tre Castagni<br />

WORKSHOP ARTISTICO<br />

condotto da Paolo Dolzan<br />

Giovedì 6 settembre ore 20.30<br />

<strong>Pergine</strong>, Parco Tre Castagni<br />

LE NOTTI BIANCHE da Dostoevskij<br />

Domenica 26 <strong>agosto</strong> ore 20.45<br />

Teatro Tenda via Pennella<br />

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO<br />

Domenica 9 settembre ore 11.00<br />

<strong>Pergine</strong>, Castello<br />

BULGAKOV-SHOSTAKOVICH<br />

a seguire inaugurazione<br />

mostra delle opere realizzate<br />

dai giovani artisti e altri<br />

appuntamenti fino a fine<br />

settembre...


carta da poesia<br />

Il centenario della morte <strong>di</strong> Giovanni Pascoli<br />

Agosto (San Lorenzo)<br />

San Lorenzo, io lo so perché tanto<br />

<strong>di</strong> stelle per l’aria tranquilla<br />

arde e cade, perché si gran pianto<br />

nel concavo cielo sfavilla.<br />

Ritornava una ron<strong>di</strong>ne al tetto:<br />

l’uccisero: cadde tra i spini;<br />

ella aveva nel becco un insetto:<br />

la cena dei suoi ron<strong>di</strong>nini.<br />

Ora è là, come in croce, che tende<br />

quel verme a quel cielo lontano;<br />

e il suo nido è nell’ombra, che attende,<br />

che pigola sempre più piano.<br />

Anche un uomo tornava al suo nido:<br />

l’uccisero: <strong>di</strong>sse: Perdono;<br />

e restò negli aperti occhi un grido:<br />

portava due bambole in dono.<br />

Ora là, nella casa romita,<br />

lo aspettano, aspettano invano:<br />

egli immobile, attonito, ad<strong>di</strong>ta<br />

le bambole al cielo lontano.<br />

E tu, Cielo, dall’alto dei mon<strong>di</strong><br />

sereni, infinito, immortale,<br />

oh! d’un pianto <strong>di</strong> stelle lo inon<strong>di</strong><br />

quest’atomo opaco del Male!<br />

Giovanni Pascoli<br />

(San Mauro <strong>di</strong> Romagna, 31 <strong>di</strong>cembre 1855<br />

- Bologna, 6 aprile 1912) è stato un poeta<br />

italiano e una figura emblematica<br />

della letteratura italiana <strong>di</strong> fine Ottocento.<br />

Pascoli, malgrado la sua formazione<br />

eminentemente positivistica, è, insieme<br />

a Gabriele D’Annunzio, il maggior poeta<br />

decadente italiano. Dal Fanciullino, articolo<br />

programmatico pubblicato per la prima<br />

volta nel 1897, emerge una concezione<br />

Gelsomino notturno<br />

E s’aprono i fiori notturni,<br />

nell’ora che penso a’ miei cari.<br />

Sono apparse in mezzo ai viburni<br />

le farfalle crepuscolari.<br />

Da un pezzo si tacquero i gri<strong>di</strong>:<br />

là sola una casa bisbiglia.<br />

Sotto l’ali dormono i ni<strong>di</strong>,<br />

come gli occhi sotto le ciglia.<br />

Dai calici aperti si esala<br />

l’odore <strong>di</strong> fragole rosse.<br />

Splende un lume là nella sala.<br />

Nasce l’erba sopra le fosse.<br />

Un’ape tar<strong>di</strong>va sussurra<br />

trovando già prese le celle.<br />

La Chioccetta per l’aia azzurra<br />

va col suo pigolio <strong>di</strong> stelle.<br />

Per tutta la notte s’esala<br />

l’odore che passa col vento.<br />

Passa il lume su per la scala;<br />

brilla al primo piano: s’è spento…<br />

È l’alba: si chiudono i petali<br />

un poco gualciti; si cova,<br />

dentro l’urna molle e segreta,<br />

non so che felicità nuova.<br />

intima e interiore del sentimento poetico,<br />

orientato alla valorizzazione del particolare<br />

e del quoti<strong>di</strong>ano e al recupero <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>mensione infantile e quasi primitiva.<br />

D’altra parte, solo il poeta può esprimere<br />

la voce del “fanciullino” presente in ognuno:<br />

quest’idea consente a Pascoli <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>care<br />

per sé il ruolo, per certi versi ormai<br />

anacronistico, <strong>di</strong> “poeta vate”, e <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re<br />

allo stesso tempo l’utilità morale e civile<br />

della poesia. Per pochi scrittori come per<br />

Patria<br />

Sogno d’un dì d’estate.<br />

Quanto scampanellare<br />

tremulo <strong>di</strong> cicale!<br />

Stridule pel filare<br />

moveva il maestrale<br />

le foglie accartocciate.<br />

Scendea tra gli olmi il sole<br />

in fascie polverose:<br />

erano in ciel due sole<br />

nuvole, tenui, rose:<br />

due bianche spennellate<br />

in tutto il ciel turchino.<br />

Siepi <strong>di</strong> melograno,<br />

fratte <strong>di</strong> tamerice,<br />

il palpito lontano<br />

d’una trebbïatrice,<br />

l’angelus argentino...<br />

dov’ero ? Le campane<br />

mi <strong>di</strong>ssero dov’ero,<br />

piangendo, mentre un cane<br />

latrava al forestiero,<br />

che andava a capo chino.<br />

Pascoli le vicende della prima giovinezza<br />

furono determinanti nello sviluppo creativo<br />

della maturità: sembra quasi impossibile<br />

comprendere il vero significato <strong>di</strong> gran<br />

parte – e sicuramente la più importante –<br />

della sua produzione poetica, se si ignorano<br />

i dolorosi e tormentosi presupposti<br />

biografici e psicologici che egli stesso<br />

riorganizzò per tutta la vita, in modo<br />

ossessivo, come sistema semantico <strong>di</strong> base<br />

del proprio mondo.<br />

37


| ARTE IN BANCA |<br />

| Daniele Lazzeri |<br />

Bruno Lunz<br />

Il legno, custode del tempo<br />

Prosegue la serie<br />

<strong>di</strong> articoli de<strong>di</strong>cati agli<br />

artisti e alle opere<br />

presenti nelle filiali della<br />

<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

Bruno Lunz è stato, indubbiamente,<br />

un personaggio eclettico: scultore, certo,<br />

ma anche musicista, compositore, poeta,<br />

vulcanico inventore.<br />

Eppure il genio che ne muoveva il braccio<br />

nello scavare il legno lo condusse sempre<br />

verso un linguaggio grafico, preciso,<br />

coerente e imme<strong>di</strong>atamente riconoscibile.<br />

«Lo spunto antropologico – fa notare<br />

l’arch. Paolo Zammatteo – è il medesimo<br />

che fa incidere un segno geometrico sulla<br />

superficie piana, mo<strong>di</strong>ficare lo spazio<br />

e la materia. E la scultura lignea <strong>di</strong> Lunz<br />

è para<strong>di</strong>gmatica del nostro territorio».<br />

Perché il Trentino, per i viaggiatori<br />

<strong>di</strong> un tempo, era “nazione per metà<br />

boema, per metà lombarda”, dove storia<br />

e memoria si confondono in un crogiuolo<br />

<strong>di</strong> esperienze e vissuti a cavallo tra<br />

il mondo italico e quello tedesco. Un ponte<br />

linguistico e culturale che trova rinnovata<br />

conferma nei recessi più intimi delle<br />

nostre vallate, dove è proprio la scultura<br />

a farsene portavoce.<br />

Nell’area più marcatamente neolatina,<br />

quella delle valli dolomitiche del Sella,<br />

si fanno interpreti <strong>di</strong> questa esperienza<br />

38 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

ARTE IN BANCA


Nella foto<br />

Bruno Lunz, Inno al Trentino,<br />

altorilievo in castagno esposto<br />

nella Sala Consiglio della<br />

<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

figure come Adolf Vallazza, o come<br />

il giovane Matthias Sieff, capaci <strong>di</strong> evocare<br />

la <strong>di</strong>mensione magica e leggendaria<br />

dei luoghi.<br />

Trasposizioni <strong>di</strong> miti e fiabe, <strong>di</strong> sacralità<br />

e misticismo che accomunano le opere<br />

<strong>di</strong> artisti che hanno respirato, fin dalla<br />

nascita, l’aria fresca dei monti degli antichi<br />

posse<strong>di</strong>menti tirolesi, dalla Carinzia alla<br />

Valle dell’Inn, in parte anche in Svizzera<br />

e nel nostro Trentino Alto A<strong>di</strong>ge. «In una<br />

visione moderna – prosegue Zammatteo –<br />

si può definire espressionismo simbolico,<br />

ma basta passare oltre il confine con<br />

l’Austria e guardare agli esempi<br />

tra<strong>di</strong>zionali della scultura religiosa e<br />

popolare per rendersi conto che è<br />

qualcosa <strong>di</strong> molto più antico».<br />

C’è il gusto per la complessità umana,<br />

che è fatta <strong>di</strong> passioni, emozioni nobili,<br />

dolore e sacrificio, sempre nella <strong>di</strong>rezione<br />

del rinnovamento spirituale. Di tutto<br />

questo c’è traccia nelle figure, tanto sacre<br />

che profane. Ma compare pure<br />

«Lo spunto antropologico<br />

– fa notare l’arch. Paolo<br />

Zammatteo – è il medesimo<br />

che fa incidere un segno<br />

geometrico sulla superficie<br />

piana, mo<strong>di</strong>ficare lo spazio<br />

e la materia […]».<br />

| ARTE IN BANCA |<br />

39


| ARTE IN BANCA |<br />

un elemento inesorabile, il tempo, come<br />

rappresentazione del destino<br />

e in un’aurea vagamente premonitrice:<br />

in pittura appare nelle figure legnose<br />

<strong>di</strong> Egger-Lienz, oppure nelle forme<br />

del corregionale Othmar Winkler quando<br />

si guarda ad esempio ai suoi bronzi<br />

de<strong>di</strong>cati alla storia del Trentino o al ciclo<br />

sul lavoro dell’uomo, dai campi alla forgia.<br />

Considerare Bruno Lunz e la sua opera<br />

in una <strong>di</strong>mensione nostalgica del tempo<br />

che fu è, dunque, non solo fuorviante<br />

ma è da considerare alla stregua <strong>di</strong> una<br />

cattività coatta, una gabbia ingiustamente<br />

imposta all’arte dello scultore perginese.<br />

I suoi lavori sono centinaia, i soggetti sono<br />

i medesimi dei gran<strong>di</strong> artisti citati.<br />

40 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

Nella foto<br />

Bruno Lunz, L’autunno,<br />

altorilievo in tiglio<br />

esposto nel giroscale della Sede<br />

della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

Anche in Lunz non prevale l’attrazione<br />

per il decorativismo: piuttosto occorre<br />

rivalutarne la ricerca del vero attraverso<br />

la lavorazione accurata <strong>di</strong> un’essenza<br />

naturale per cercarne, scavando<br />

nel legno, una ben più profonda.<br />

I suoi Cristi lignei, imponenti, come quello<br />

che svetta nella sua frazione <strong>di</strong> S. Vito,<br />

ci mostrano un volto che non trasuda<br />

sconfitta. Anzi. È monito e insegnamento<br />

che la sofferenza, a fin <strong>di</strong> bene,<br />

è sopportabile.<br />

Ci osservano con lo sguardo <strong>di</strong> chi non<br />

ci ha lasciato soli. Proprio come Bruno<br />

Lunz che, dopo 88 anni <strong>di</strong> vita e passione,<br />

continua a regalarci lo sguardo dei suoi<br />

Cristi che quasi riposano, sereni. *


A cura <strong>di</strong><br />

| Lino Beber e Luciano Dellai |<br />

L’O<strong>di</strong>ssea<br />

<strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>si<br />

nei Battaglioni Neri<br />

La Concessione italiana <strong>di</strong> Tientsin<br />

era un territorio in Cina occupato<br />

colonialmente dal Regno d’Italia tra<br />

il 1901 e il 1943. Fu ottenuta dall’Italia<br />

dopo la spe<strong>di</strong>zione internazionale per<br />

la Rivolta dei Boxer nel 1901 in cui fu<br />

presente un Corpo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione<br />

italiano in Cina. Fu garantita al Regno<br />

d’Italia, come alle altre potenze<br />

straniere, una concessione<br />

La storia <strong>di</strong> questi battaglioni costituisce<br />

un capitolo delle vicende belliche con<br />

protagonisti un folto gruppo <strong>di</strong> soldati<br />

trentini e friulani, che facevano parte<br />

dell’esercito austro-ungarico nella<br />

guerra del 1915-18 e che furono<br />

prigionieri in Russia.<br />

Nel gennaio 1915 lo zar Nicola II<br />

si accordò con il governo italiano per<br />

il rimpatrio <strong>di</strong> tutti i soldati trentini loro<br />

prigionieri, che erano considerati citta<strong>di</strong>ni<br />

italiani, seppure irredenti. I prigionieri<br />

erano <strong>di</strong>sseminati un po’ dovunque nella<br />

sterminata Russia e si iniziò<br />

concentrandoli in un unico campo a<br />

Kirsanoff, che <strong>di</strong>venne il campo delle<br />

illusioni e delle speranze perdute.<br />

Un primo scaglione <strong>di</strong> un centinaio<br />

<strong>di</strong> uomini, tra i più deboli e malati,<br />

fu imbarcato a Vla<strong>di</strong>vostok, sbarcarono<br />

a San Francisco, attraversarono tutti gli<br />

Stati Uniti per reimbarcarsi a New York<br />

e sbarcare il 27 giugno del 1918 a Genova,<br />

dopo aver compiuto l’intero giro del<br />

commerciale nell’area della città<br />

<strong>di</strong> Tientsin (l’o<strong>di</strong>erna Tianjin) in Cina.<br />

La Concessione italiana, <strong>di</strong> 46 ettari<br />

costituita da un terreno lungo la riva<br />

sinistra del fiume Hai-Ho (Pei-ho)<br />

ricco <strong>di</strong> saline, con un villaggio<br />

e un’ampia area paludosa a<strong>di</strong>bita<br />

a cimitero, fu una delle minori<br />

concessioni fatte dal Celeste impero<br />

alle potenze europee. Negli ultimi<br />

mondo. Circa 6.000 furono rimpatriati:<br />

imbarcati ad Arcangelo, via Me<strong>di</strong>terraneo<br />

- Artico - Mare <strong>di</strong> Norvegia - Mare del Nord<br />

rientrarono in Italia. Un secondo<br />

contingente, bloccato dai ghiacci<br />

ad Arcangelo, dovette tornare al campo<br />

<strong>di</strong> Kirsanoff e le partenze furono sospese.<br />

Fu intrapresa allora la via per la Siberia,<br />

Mongolia, Cina.<br />

Il trattato tra Russia e Germania conclusosi<br />

a Brest-Litowsk nel marzo 1918<br />

e le precedenti vicissitu<strong>di</strong>ni della<br />

rivoluzione russa bloccarono non solo<br />

la raccolta dei prigionieri, ma crearono<br />

gravi problemi nella strategia della<br />

Seconda Intesa. Le potenze alleate contro<br />

gli imperi centrali avevano concentrato<br />

considerevoli forze ad Arcangelo<br />

e a Vla<strong>di</strong>vostok e determinarono <strong>di</strong> unirle<br />

a rinforzo dei Russi Bianchi rimasti fedeli<br />

allo zar, onde ottenere la riapertura del<br />

fronte russo contro la Germania e l’Austria.<br />

L’Italia volle unirsi all’impresa e formò<br />

a Torino nell’<strong>agosto</strong> del 1918 un corpo<br />

mesi della Prima guerra mon<strong>di</strong>ale<br />

arrivarono alla Concessione italiana<br />

<strong>di</strong> Tientsin circa 900 militari<br />

“irredenti“ (ossia soldati <strong>di</strong> etnia<br />

italiana originari dall’Impero austroungarico,<br />

principalmente dal Trentino<br />

– circa 600 – e dalla Venezia Giulia-<br />

Dalmazia), provenienti dalla Russia<br />

sconvolta dalla guerra civile tra zaristi<br />

e comunisti <strong>di</strong> Lenin.<br />

| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />

41


| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />

<strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione da unire a quelle truppe.<br />

Questi avvenimenti sorpresero a Tientsin<br />

gli italiani, già prigionieri in Russia, e tra<br />

costoro fu costituito un corpo <strong>di</strong> volontari<br />

organizzato nei famosi Battaglioni Neri,<br />

così chiamati dalle mostrine il cui colore<br />

nero significava “l’oscurità del destino<br />

cui andavano incontro”. Questi soldati,<br />

inquadrati nella Legione Redenta <strong>di</strong> Siberia,<br />

furono uniti ad Alpini provenienti dall’Italia<br />

per costituire il Corpo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione italiano<br />

in Estremo Oriente con base a Tientsin.<br />

Questo corpo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione combatté<br />

nell’estate 1919 per mantenere attiva<br />

la ferrovia transiberiana in Manciuria, che<br />

serviva agli Alleati per approvvigionare<br />

i “Bianchi” russi contro i Sovietici.<br />

Renzo Francescotti in un suo e<strong>di</strong>toriale<br />

dal titolo “I Battaglioni Neri in Siberia”<br />

così scrive: «Su richiesta dell’ammiraglio<br />

russo Kolciàk i “Battaglioni Neri”<br />

entrarono in azione nel maggio del 1918<br />

con il compito <strong>di</strong> liberare dalle forze<br />

bolsceviche una zona a sud della<br />

Transiberiana, presi<strong>di</strong>ata da 6.000 soldati<br />

sovietici. Il corpo delle truppe<br />

controrivoluzionarie comprendeva 3.400<br />

russi, 1.800 cecoslovacchi e 1.350 italiani.<br />

Si calcolava che l’operazione non dovesse<br />

durare più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci, quin<strong>di</strong>ci giorni.<br />

Ma le cose, come vedremo, andarono ben<br />

<strong>di</strong>versamente. Le truppe alleate<br />

comandate dal sanguinario colonnello<br />

russo Romerof si resero responsabili<br />

<strong>di</strong> una campagna terroristica contro<br />

42 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

la popolazione civile. Il trentino Giacomo<br />

Bazzani, membro del C.S.I. (Comando<br />

Supremo Interalleato) in Siberia, storico<br />

della vicenda degli irredenti, scrive<br />

<strong>di</strong> «malaugurata avventura che li fece<br />

assistere alle più inumane vendette<br />

perpetrate dal crudele colonnello<br />

Romerof, ma nella quale essi tennero alto<br />

il decoro italiano, astenendosi da ogni<br />

eccesso e portando nei momenti più<br />

critici, specialmente per bocca del loro<br />

generoso capo, la voce dell’umanità...».<br />

Si riferiva alla Missione Ferraris, un<br />

gruppo <strong>di</strong> tre<strong>di</strong>ci soldati italiani che<br />

seguirono le truppe comandate<br />

da Romerof in operazioni a nord della<br />

Transiberiana. Quanto alle operazioni<br />

a cui parteciparono i soldati italiani esse<br />

si rivelarono alla fine un sostanziale<br />

fallimento, la campagna avrebbe dovuto<br />

durare una decina <strong>di</strong> giorni. In effetti durò<br />

un mese e mezzo, dal 15 maggio al 30<br />

giugno. L’obiettivo <strong>di</strong> liberare quel<br />

territorio dalla presenza dei Bolscevichi<br />

Nelle foto da sinistra<br />

Guido Moser e Luigi Oss Emer


Nella foto<br />

Il terzo in pie<strong>di</strong> da sinistra<br />

è il militare <strong>di</strong> leva Arturo Dellai<br />

a Mezzolombardo<br />

Sotto, Arturo Dellai giovane<br />

recluta militare<br />

non fu raggiunto, i partigiani russi<br />

riuscirono a sganciarsi, infliggendo<br />

per<strong>di</strong>te al nemico che si sfogò contro la<br />

popolazione inerme, incolpata <strong>di</strong> aver<br />

appoggiato i partigiani russi».<br />

Ricor<strong>di</strong>amo i volontari trentini<br />

del <strong>Pergine</strong>se, <strong>di</strong> Civezzano, <strong>di</strong> Tenna<br />

e <strong>di</strong> Vignola che fecero parte<br />

dei Battaglioni Neri.<br />

Tra i graduati:<br />

1. Moser Guido <strong>di</strong> Carlo, 1893-<strong>Pergine</strong>,<br />

sottotenente<br />

2. Comper Enrico fu Francesco,<br />

1889-<strong>Pergine</strong>, sergente<br />

3. Gadotti Romano <strong>di</strong> Vittorio<br />

1891-Civezzano, caporalmaggiore,<br />

caduto nel 1919<br />

4. Oss Rolando <strong>di</strong> Antonio, 1895-<strong>Pergine</strong>,<br />

caporalmaggiore<br />

Tra i soldati:<br />

1. Anderle Giovanni <strong>di</strong> Giovanni<br />

1896-<strong>Pergine</strong><br />

2. Andreatta Giacomo <strong>di</strong> Bortolo<br />

1892-Civezzano<br />

3. Conci Pietro fu Basilio 1886-Nogaré<br />

4. Debiasi Lorenzo <strong>di</strong> Lorenzo<br />

1895-Civezzano<br />

5. Dellai Arturo <strong>di</strong> Giuseppe 1889-<strong>Pergine</strong><br />

6. Dellapiccola Mario <strong>di</strong> Giuseppe<br />

1896-<strong>Pergine</strong><br />

7. Dorigoni Luigi <strong>di</strong> Giovanni<br />

1896-Civezzano<br />

8. Facchinelli Enrico <strong>di</strong> Giacomo<br />

1896-Civezzano<br />

9. Facchinelli Giuseppe <strong>di</strong> Andrea<br />

1893-<strong>Pergine</strong><br />

10. Fedrizzi Domenico <strong>di</strong> Giovanni<br />

1896-Roncogno<br />

11. Filippi Enrico fu Giuseppe 1891-<strong>Pergine</strong><br />

| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />

43


| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />

Nelle foto partendo da sinistra<br />

2 <strong>agosto</strong> 1914: giuramento in Piazza Fiera<br />

a <strong>Pergine</strong><br />

Arturo Dellai nella banda militare a Pechino<br />

(terzo da sinistra nell’ultima fila)<br />

Giovanni Anderle con il risciò in Cina<br />

12. Fronza Tullio <strong>di</strong> Emanuele<br />

1894-Civezzano<br />

13. Fruet Abele <strong>di</strong> Antonio 1890-Roncogno<br />

14. Fruet Emilio <strong>di</strong> Tomaso 1894-<strong>Pergine</strong><br />

15. Girar<strong>di</strong> Emilio <strong>di</strong> Emilio 1887-<strong>Pergine</strong><br />

16. Girar<strong>di</strong>ni Gioachino fu Agostino<br />

1894-<strong>Pergine</strong><br />

17. Gozzer Francesco fu Francesco<br />

1897-<strong>Pergine</strong><br />

18. Laner Eduino fu Francesco<br />

1892-<strong>Pergine</strong><br />

19. Lazzeri Celeste <strong>di</strong> Domenico<br />

1896-Vigalzano<br />

20. Liberi Carlo fu Clemente 1880-<strong>Pergine</strong><br />

21. Moser Domenico <strong>di</strong> Domenico<br />

1887-Vignola<br />

22. Motter Albino <strong>di</strong> Giuseppe 1895-Tenna<br />

23. Oss Emer Luigi <strong>di</strong> Stefano 1895-<strong>Pergine</strong><br />

24. Plancher Emilio <strong>di</strong> Francesco<br />

1895-<strong>Pergine</strong><br />

25. Sartori Giuseppe <strong>di</strong> Celestino<br />

1887-<strong>Pergine</strong>, caduto nel 1919<br />

e sepolto a Krano Jark (Siberia)<br />

26. Toldo Alfonso <strong>di</strong> Beniamino 1891-Susà<br />

27. Zanei Anselmo fu Beniamino<br />

1895-Vigalzano, caduto nel 1918<br />

28. Zanei Giorgio fu Michele<br />

1891-Vigalzano, caduto nel 1919<br />

durante uno scontro, morì affogato<br />

nell’attraversamento del fiume Manna,<br />

largo 150 metri, il 10 giugno 1919,<br />

nell’avanzata del corpo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione<br />

nella foresta della Tajga (Siberia).<br />

29. Arturo Dellai (1889-1973), dopo<br />

il servizio <strong>di</strong> leva <strong>di</strong> 3 anni dal settembre<br />

1910 al settembre 1913 prima<br />

44 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

a Mezzolombardo e poi a Merano,<br />

ha tenuto un <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> 136 pagine dal<br />

1914 al 1920 nel quale scrisse che dopo<br />

un anno nel luglio del 1914<br />

fu richiamato e, dopo il giuramento<br />

il 2 <strong>agosto</strong> in Piazza Fiera a <strong>Pergine</strong>,<br />

partì per Trento e, assegnato al III<br />

Reggimento Cacciatori Kaiserjäger<br />

14 a compagnia, al pomeriggio<br />

del 3 <strong>agosto</strong> partì con la tradotta per<br />

Bolzano. Ricorda che sul treno<br />

cantavano la canzone dei coscritti:<br />

«Coraggio coscritti al fronte se va<br />

en Russia e i ne manda lontani da ca’,<br />

te saludo Maria, l’è la vita del soldà».<br />

Da Bolzano in Austria ad Hall (vicino<br />

a Innsbruck) dove restò fino<br />

al 14 <strong>agosto</strong> e poi fino a Leopoli<br />

(Ucraina) dove arrivò il 19 <strong>agosto</strong>.<br />

Nel suo <strong>di</strong>ario Arturo scrive che il 31<br />

<strong>agosto</strong> 1914 è a Rawa Ruska a circa 30 km<br />

da Leopoli e il 15 settembre, ferito alla<br />

gamba destra e con altre ferite al capo,<br />

è prigioniero dei russi in un ospedale<br />

a Brody e il 18 settembre viene portato<br />

all’ospedale militare <strong>di</strong> Kiev, dopo aver<br />

conosciuto il signor Avanzo <strong>di</strong> Cinte Tesino


che conosceva il russo. Rimossa dalla<br />

gamba la “patrona”, Arturo viene <strong>di</strong>messo<br />

dall’ospedale il 3 marzo 1915 e portato<br />

al campo <strong>di</strong> prigionia nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Kiev,<br />

dove incontra numerosi perginesi: Luigi<br />

Dorigoni, Enrico Comper, Arcangelo<br />

Angeli, Leopoldo Frisanco, Domenico<br />

Zanei, Luigi Oss Emer, Gioachino<br />

Girar<strong>di</strong>ni, Giuseppe Visintainer, Enrico<br />

Brugnara, Francesco Martini, Giuseppe<br />

Valcanover, Giuseppe Oss, Rolando Roat,<br />

Giovanni Postai, Camillo Fontanari, Enrico<br />

Facchinelli <strong>di</strong> Civezzano, i fratelli Angeli <strong>di</strong><br />

Ischia, Motter <strong>di</strong> Tenna, Eduino Zanei,<br />

Alfonso Toldo, Giuseppe Sartori, Eduino<br />

Laner, Giorgio Zanei, Emilio Girar<strong>di</strong>, Carlo<br />

Liberi. Di questi alcuni faranno poi parte<br />

dei Battaglioni Neri.<br />

Dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Arturo:<br />

«Gli ufficiali russi ci promettono che presto<br />

ci rimandano in Italia… basta firmare<br />

un foglio e <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere italiani. Io con altri<br />

perginesi firmo il foglio e aspetto <strong>di</strong> essere<br />

mandato in Italia. Ma il tempo passa e non<br />

succede niente… la vita scorre tranquilla<br />

fra i campi e i conta<strong>di</strong>ni che sono brava<br />

gente anche molto <strong>di</strong> religione».<br />

Il 2 settembre 1915 Arturo fu trasferito<br />

da Kiev a Rostov in Crimea sul Mar d’Azov<br />

dopo 2 giorni <strong>di</strong> viaggio in treno e iniziò a<br />

lavorare in miniera. Nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre<br />

subì un congelamento al piede destro<br />

e all’ospedale <strong>di</strong> Rostov gli vennero<br />

amputate quattro <strong>di</strong>ta. Il 15 febbraio 1916<br />

ritornò al campo <strong>di</strong> Kiev dove restò fino<br />

al giugno 1916.<br />

«Il 19 luglio 1916 viene al campo una<br />

missione italiana e ci assicura della<br />

prossima partenza per l’Italia».<br />

45


| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />

Il 24 settembre 1916 Arturo è sul treno<br />

<strong>di</strong>retto a Mosca con altri perginesi:<br />

Comper, Dorigoni, Anderle, Plancher, Oss<br />

Emer, Girar<strong>di</strong>ni; si arriva il 15 ottobre 1916.<br />

Il 15 gennaio 1917 Arturo arrivò<br />

a Kirsanov.<br />

«Sono più <strong>di</strong> 2.000 i prigionieri italiani.<br />

Al campo <strong>di</strong> Kirsanov in luglio arrivano altri<br />

irredenti. Tra questi c’è Giovanni Anderle<br />

e il cadetto Moser 1 e siamo circa<br />

una ventina <strong>di</strong> perginesi».<br />

Nel <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Arturo si accenna che<br />

durante il mese <strong>di</strong> ottobre succedono<br />

strane manifestazioni fra la popolazione<br />

russa e che scoppia una guerra civile tra<br />

i Russi (rivoluzione <strong>di</strong> ottobre 1917).<br />

«Tutti noi irredenti rimaniamo fermi in<br />

Russia a Mosca fino al 28 <strong>di</strong>cembre 1917.<br />

Finalmente nel gennaio del 1918 arriva<br />

l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> partire verso la Siberia<br />

e in Manciuria. Il 15 febbraio 1918 arrivo<br />

a Tientsin dove siamo messi nei<br />

“Battaglioni Neri” facenti parte del Corpo<br />

<strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione italiana in Estremo Oriente.<br />

Il 6 maggio 1918 sono a Pechino a suonare<br />

nella banda militare della Marina».<br />

«Verso la fine del mese (settembre 1918)<br />

facciamo le manovre perché si sente <strong>di</strong>re<br />

che dobbiamo <strong>di</strong> nuovo combattere, non<br />

so proprio contro quale nemico. Circola<br />

la voce che si deve combattere contro<br />

i Bolscevichi. Il 23 ottobre viene l’or<strong>di</strong>ne<br />

46 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

<strong>di</strong> partire verso Kharbin. Gli ufficiali<br />

ci <strong>di</strong>cono <strong>di</strong> tenerci pronti per andare in aiuto<br />

dei russi contro i Bolscevichi. Porca miseria<br />

<strong>di</strong> nuovo imbarcati sulla Transiberiana verso<br />

la Siberia proprio nei mesi più fred<strong>di</strong>… altro<br />

che ritorno in Italia!... Il 9 novembre <strong>di</strong> sera<br />

si parte per la Siberia, il 17 sono a Irkutsk,<br />

il 21 a Krasnoyarsk… ho fatto la stessa<br />

tradotta <strong>di</strong> un anno fa attraverso la steppa<br />

della Mongolia con un freddo polare».<br />

«Il 14 novembre ci danno la notizia che<br />

la guerra tra Austria e Italia è finita. Trento<br />

e Trieste sono passate all’Italia. La notizia<br />

porta una delusione a tutti gli italiani,<br />

perlopiù Trentini, Triestini e Giuliani. Quasi<br />

mi pento <strong>di</strong> aver firmato quel maledetto<br />

foglio che ci prometteva <strong>di</strong> arrivare in Italia.<br />

L’Italia forse ci ha abbandonati, non so<br />

proprio cosa ci facciamo qui in Siberia così<br />

lontani dall’Italia».<br />

«Si deve combattere con gli amici russi<br />

contro i Bolscevichi, ma qui non si vede<br />

nessuno e il freddo polare non ci permette<br />

<strong>di</strong> uscire dalle baracche. Quando si fa la<br />

guar<strong>di</strong>a non si resiste al freddo e bisogna<br />

1 Guido Moser figlio <strong>di</strong> Carlo,<br />

Podestà <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>.


Nelle foto da sinistra<br />

I fila: il primo e il secondo sono Arturo Dellai<br />

ed Emilio Girar<strong>di</strong>; II fila il secondo e il quarto<br />

sono Luigi Oss Emer ed Emilio Plancher; III fila<br />

il primo è Giovanni Anderle (lettura da sinistra)<br />

Itinerario terrestre dalla Russia europea<br />

al Pacifico e marittimo dal Pacifico all’Italia<br />

Nelle foto in basso da sinistra<br />

Giovanni Anderle e gli orsi catturati<br />

e addomesticati<br />

Emilio Plancher e Giovanni Anderle<br />

«…Quasi mi pento <strong>di</strong> aver firmato quel maledetto<br />

foglio che ci prometteva <strong>di</strong> arrivare in Italia. L’Italia<br />

forse ci ha abbandonati, non so proprio cosa ci<br />

facciamo qui in Siberia così lontani dall’Italia».<br />

| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />

47


| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />

48 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

cambiare il turno ogni mezz’ora. A me, per<br />

via del piede, è permesso restare<br />

in caserma a fare il cuoco. A Nadal<br />

è il quinto anno che passo lontano da casa<br />

sul fronte. Sono sfinito e giù <strong>di</strong> morale.<br />

Qui a Krasnoyarsk c’è una calma che non<br />

si capisce, non si vede nessun nemico<br />

e nessun segno <strong>di</strong> guerra».<br />

«Durante il mese <strong>di</strong> febbraio (1919), per<br />

fare qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso, siamo nei boschi<br />

vicini a caccia <strong>di</strong> orsi e lupi, molto numerosi<br />

in questo periodo. Il Nane (Giovanni)<br />

Anderle ha preso un piccolo orso che<br />

Bibliografia:<br />

- Antonio Zanetel, Dizionario<br />

Biografico <strong>di</strong> uomini del<br />

Trentino Sud-Orientale,<br />

Alcione, Trento 1978<br />

- Bollettino della Legione<br />

Trentina<br />

- Diario <strong>di</strong> Arturo Dellai


NOTA:<br />

I familiari dei militari citati che possiedono notizie e materiale fotografico<br />

sono pregati <strong>di</strong> segnalarlo a Lino Beber (linobeber@teletu.it - tel. 0461.530313)<br />

o a Luciano Dellai (0461.041127).<br />

Nelle foto partendo dall’alto <strong>di</strong> pagina 40<br />

I fila Emilio Plancher (secondo) e Giovanni Anderle (quinto), Emilio Girar<strong>di</strong> (sesto)<br />

II fila Luigi Oss Emer (quarto), Guido Moser (quinto). La ban<strong>di</strong>era dei Battaglioni Neri<br />

Nel suo <strong>di</strong>ario Arturo ricorda i compagni Gadotti e Zanei annegati durante<br />

la traversata del fiume Manna nella ritirata<br />

Tratto dal numero speciale de<strong>di</strong>cato ai Volontari dell’Estremo Oriente (Battaglioni<br />

Neri) del Bollettino della Legione Trentina (gennaio-febbraio 1923):<br />

il frontespizio della rivista e la croce nel cimitero <strong>di</strong> Tientsin (Cina)<br />

Nelle foto sopra<br />

Cartolina ricordo del convegno degli ex-volontari trentini nei Battaglioni Neri<br />

Il Bollettino riporta anche due simpatiche poesie scritte dai soldati Capovilla<br />

ed Ettore Dalrì<br />

lo scorta in baracca e lo teniamo come<br />

portafortuna».<br />

Arturo continua il suo <strong>di</strong>ario: il 27 <strong>agosto</strong><br />

1919 è <strong>di</strong> nuovo a Tientsin, poi a Pechino<br />

a suonare con la banda della marina.<br />

Finalmente il 26 novembre arriva la nave<br />

Nippon e verso la fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre<br />

si parte: «1 gennaio 1920 sono a Singapore<br />

(800 miglia), 7 gennaio a Colombo (1.600<br />

miglia), 16 gennaio Aden (2.100 miglia),<br />

21 gennaio Suez (1.300 miglia), Porto Said,<br />

Me<strong>di</strong>terraneo, 27 gennaio Brin<strong>di</strong>si (1.190<br />

miglia), 2 febbraio Trieste (400 miglia).<br />

Il viaggio è finito: durata 48 giorni, 9.400<br />

miglia, ma finalmente sono quasi arrivato.<br />

Il 20 febbraio viene al campo il Cesare<br />

(fratello <strong>di</strong> Arturo)… il 3 marzo sono<br />

in viaggio per casa assieme al Cesare e altri<br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>. Il pomeriggio sono <strong>di</strong> nuovo<br />

finalmente a casa».<br />

Con queste ultime righe del <strong>di</strong>ario<br />

<strong>di</strong> Arturo termina il nostro “amarcord”<br />

de<strong>di</strong>cato ai Battaglioni Neri.<br />

Clau<strong>di</strong>o Morelli, maestro <strong>di</strong> Canezza,<br />

prendendo spunto dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Arturo<br />

Dallai ha scritto nel 2008 una<br />

sceneggiatura teatrale dal titolo<br />

“Son partito giallonero e ritorno<br />

tricolor!”, nella quale è narrata<br />

la straor<strong>di</strong>naria vicenda <strong>di</strong> un soldato<br />

trentino nella bufera della Prima guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale. Il testo ha vinto il premio<br />

nella “Sezione Atti Unici” al 16° Concorso<br />

Autori della Co.F.As. *<br />

| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />

49


| VIAGGIO NELLE CONTRADE |<br />

| Gabriele Buselli |<br />

Via Pennella è una delle vie più importanti<br />

del centro storico <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>. Animata<br />

da una serie <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici commerciali (sulla<br />

via trova sbocco anche la sede della <strong>Cassa</strong><br />

<strong>Rurale</strong>), deve il suo nome al generale<br />

Giuseppe Pennella che il 3 novembre 1918<br />

entrò a <strong>Pergine</strong> alla guida delle truppe<br />

italiane. Scrittore, conferenziere,<br />

musicista, allo scoppio della Prima guerra<br />

mon<strong>di</strong>ale gli venne conferito prima<br />

il grado <strong>di</strong> Colonnello poi affidato l’incarico<br />

<strong>di</strong> Capo <strong>di</strong> Stato maggiore della IV Armata.<br />

Nel marzo del 1918 a capo dell’VIII Armata<br />

del Montello si <strong>di</strong>stinse nella battaglia<br />

del Solstizio. Il Comune <strong>di</strong> Giavera<br />

del Montello, in provincia <strong>di</strong> Treviso, gli<br />

ha de<strong>di</strong>cato un monumento dello scultore<br />

Memo Better.<br />

Prima dell’intitolazione al generale<br />

Pennella la via era definita come quartiere<br />

<strong>di</strong> Borgo nuovo, nome dovuto alla sua<br />

posizione periferica rispetto al nucleo più<br />

antico della citta<strong>di</strong>na. Ma era conosciuta<br />

anche con il nome <strong>di</strong> “via delle Beccarie”<br />

per la vicinanza del macello pubblico,<br />

e <strong>di</strong> “via Postale” per la presenza<br />

dei servizi postali con il cambio dei cavalli.<br />

Sulla via sorgono infatti l’Hotel Posta<br />

e il Cavalletto con le vecchie stalle che<br />

si trovavano sul retro del caseggiato posto<br />

a nord della via. *<br />

50 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

VIA PENNELLA<br />

Via Pennella<br />

Intitolata al generale<br />

eroe del Montello<br />

Nelle foto<br />

Monumento al General Pennella nel Comune<br />

<strong>di</strong> Giavera del Montello, Treviso


SPAZIO GIOVANI<br />

| Andrea Zamboni |<br />

<strong>Pergine</strong><br />

fa squadra!<br />

Pronti a riprendere una nuova stagione<br />

agonistica dopo un 2011/12 da record<br />

negli sport <strong>di</strong> squadra.<br />

Se è vero che una delle abilità più<br />

valorizzate al giorno d’oggi è saper lavorare<br />

bene in squadra, allora la nostra comunità<br />

non può che attendersi anni <strong>di</strong> prosperità<br />

e successi nel prossimo futuro.<br />

I risultati ottenuti dalle rappresentative<br />

locali in tutti i più conosciuti e seguiti<br />

sport <strong>di</strong> squadra parlano da soli.<br />

La prima squadra della “Fersina”<br />

<strong>di</strong> patron Peghini, ottimamente allenata<br />

e <strong>di</strong>retta da mister Cortese, ha stravinto<br />

il campionato (eguagliato il record <strong>di</strong> tutti<br />

i tempi che apparteneva alla Nuorese<br />

concludendo il campionato imbattuta)<br />

ottenendo una meritatissima promozione<br />

nella categoria della Serie D nazionale.<br />

Le “linci” dell’ASD Hockey <strong>Pergine</strong><br />

Solarplus, al primo anno nel campionato<br />

nazionale <strong>di</strong> serie A2, sono arrivate<br />

a <strong>di</strong>sputarsi uno dei posti <strong>di</strong>sponibili per<br />

la promozione nella massima serie A1,<br />

perdendo purtroppo contro i più quotati<br />

ed esperti avversari del Val Gardena.<br />

Una delle abilità più valorizzate al giorno<br />

d’oggi è saper lavorare bene in squadra;<br />

se è vero la nostra comunità non può che<br />

attendersi anni <strong>di</strong> prosperità<br />

e successi nel prossimo futuro.<br />

SPORT<br />

Il presidente Melchiori ha confermato<br />

la propria fiducia al coach Liberatore così<br />

come alla maggior parte degli atleti<br />

in roster (circa 50% dei quali sono<br />

perginesi) dovendosi privare <strong>di</strong> alcune<br />

pe<strong>di</strong>ne che hanno ceduto ai richiami delle<br />

squadre <strong>di</strong> A1 ma potendo contare<br />

su ottimi innesti provenienti dal vivaio<br />

giovanile coltivato negli ultimi anni.<br />

Particolarmente rilevante l’impegno<br />

in questo settore con l’organizzazione del<br />

torneo nazionale Under 12 “Igor Loro” e<br />

del Trofeo Arge-Alp, nonché con l’impegno<br />

a servizio delle Universia<strong>di</strong> che saranno<br />

ospitate in Trentino nel <strong>di</strong>cembre 2013.<br />

Molto sod<strong>di</strong>sfatto anche lo staff dell’Alta<br />

<strong>Valsugana</strong> Volley guidato dal presidente<br />

Beber che con la squadra femminile<br />

<strong>di</strong> 2 a <strong>di</strong>visione ha ottenuto la promozione<br />

in 1 a <strong>di</strong>visione. Nelle parole dell’allenatrice<br />

Doronzo particolare sod<strong>di</strong>sfazione che<br />

va al <strong>di</strong> là del risultato sportivo<br />

sottolineando come durante la stagione<br />

abbia visto formarsi un gruppo <strong>di</strong> amiche<br />

| VITA DI COMUNITÀ |<br />

51


| VITA DI COMUNITÀ |<br />

affiatate pur partendo da giocatrici<br />

provenienti da squadre <strong>di</strong>verse che tra<br />

<strong>di</strong> loro non si conoscevano. La più bella<br />

vittoria è stata vedere le atlete cercarsi<br />

e trovarsi sul campo da gioco quasi a occhi<br />

chiusi, così come respirare un clima<br />

<strong>di</strong> assoluta tranquillità negli spogliatoi.<br />

Da non <strong>di</strong>menticare anche la promozione<br />

nel campionato <strong>di</strong> C2 (Triveneto) del<br />

Basket <strong>Pergine</strong>, presieduto da Dimitri<br />

Santuari e guidato in panchina<br />

52 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

Laddove lo sport <strong>di</strong>venta<br />

un mezzo per promuovere<br />

la crescita non solo fisica<br />

ma anche culturale della comunità<br />

locale, la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> non può<br />

mancare con il suo supporto<br />

economico e organizzativo volto<br />

a sostenere sempre lo sviluppo<br />

e il benessere del territorio.<br />

da Gianluca Russo. Dopo il 2° posto nella<br />

regular season è riuscita a battere<br />

la squadra <strong>di</strong> Gardolo nei playoff<br />

guadagnandosi il salto nel campionato<br />

<strong>di</strong> categoria superiore. Nella prossima<br />

stagione la squadra cambierà allenatore,<br />

perché mister Russo ha preferito buttarsi<br />

in un nuovo progetto con le giovanili<br />

del Bolzano, stimolo in più per fare ancora<br />

meglio nella prossima stagione.<br />

E laddove lo sport <strong>di</strong>venta un mezzo per<br />

promuovere la crescita non solo fisica<br />

ma anche culturale della comunità locale,<br />

la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> non può<br />

mancare con il suo supporto economico<br />

e organizzativo volto a sostenere sempre<br />

lo sviluppo e il benessere del territorio.<br />

Questo l’obiettivo principe delle<br />

sponsorizzazioni della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> che non può che rinnovare<br />

il suo impegno a favore delle associazioni<br />

attive sul territorio, in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dai successi “da titolone sul giornale”<br />

che sappiano conseguire. *


SPAZIO GIOVANI<br />

| Alessandro Merlini |<br />

Lago delle Stellune<br />

e Cima Stellune<br />

Conosciuto come uno dei più panoramici<br />

e affascinanti percorsi del Lagorai<br />

centrale, il cammino che dal Passo<br />

Manghen porta al famoso Lago delle<br />

Stellune, sovrastato dall’omonima cima,<br />

rappresenta una splen<strong>di</strong>da possibilità per<br />

godersi gli scenari naturali della catena<br />

montuosa a noi più vicina.<br />

Questa escursione a <strong>di</strong>spetto della<br />

lunghezza non presenta particolari<br />

<strong>di</strong>fficoltà ed è adatta a tutti, anche se non<br />

particolarmente allenati, vista la partenza<br />

già oltre quota 2.000 metri e l’intero<br />

snodarsi del sentiero 322 che, nonostante<br />

qualche leggero saliscen<strong>di</strong>, non presenta<br />

<strong>di</strong>slivelli rilevanti.<br />

ESCURSIONI<br />

Attraverso un panorama tipicamente<br />

prealpino costituito da malghe, laghetti<br />

montani e prati ricoperti <strong>di</strong> mughi<br />

e rododendri, il percorso si avvia<br />

circondato da cime rocciose dal Passo<br />

Manghen, quota 2.042 metri, per tuffarsi<br />

in pochi metri in un contesto ricco<br />

<strong>di</strong> varietà floreali e arboree.<br />

Imboccando il segnavia 322-A in poco più<br />

<strong>di</strong> mezz’ora dalla partenza si arriva a una<br />

larga piana dove sorge il Lago delle Buse,<br />

2.065 metri slm, circondato da creste<br />

rocciose che dominano lunghi ghiaioni,<br />

conseguenze <strong>di</strong> vecchie frane, da dove<br />

i fischi delle marmotte accolgono<br />

allarmati il passaggio degli escursionisti.<br />

Sul versante destro si intravedono in alto<br />

delle mura <strong>di</strong> pietre, ristrutturazioni<br />

<strong>di</strong> antichi terrazzamenti bellici, oltre<br />

le quali le creste vicine presentano <strong>di</strong>versi<br />

resti <strong>di</strong>sseminati lungo i sentieri<br />

<strong>di</strong> bunker e trincee, segno indelebile dei<br />

conflitti passati.<br />

Proseguendo la nostra camminata,<br />

il percorso porta lungo il lato destro della<br />

valle verso il Pian delle Fave, a cui si arriva<br />

MALGA RIFUGIO<br />

PASSO MANGHEN (2.013 m)<br />

tel. 0461.766215 - cell. 347.8564172,<br />

aperto da maggio a ottobre, accessi<br />

da Telve proseguendo per la Val<br />

Calamento o da Molina <strong>di</strong> Fiemme<br />

| VIVERE IL TERRITORIO |<br />

53


| VIVERE IL TERRITORIO |<br />

in poco più <strong>di</strong> mezz’ora, dove giace<br />

un piccolo stagno ricco nel periodo estivo<br />

<strong>di</strong> fauna anfibia, e le cui sponde offrono un<br />

confortevole giaciglio per una pausa al sole.<br />

Il cammino da qui porta in circa 45 minuti<br />

alla Forcella Montalon, m 2.133, per girare<br />

verso sinistra come da chiare in<strong>di</strong>cazioni<br />

dei cartelli, ormai in vista della maestosa<br />

Cima Stellune.<br />

Luogo ideale per una pausa in compagnia<br />

dei fischi <strong>di</strong> marmotte curiose e delle<br />

ciondolanti campane delle mandrie bovine<br />

al pascolo, questo punto offre una vista<br />

davvero varia composta da due vallate<br />

ver<strong>di</strong> e rigogliose e dalle cime circostanti<br />

che si protendono a contenerle. Da qui<br />

si punta dritti verso la visibile cima, per<br />

arrivare in poco più <strong>di</strong> un’ora nei pressi<br />

del Lago delle Stellune, quota 2.091, che<br />

oltre ad offrire una veduta accogliente<br />

e appagante è in grado <strong>di</strong> rinfrancare<br />

anche il fisico per i temerari che vorranno<br />

provarne le refrigeranti acque…<br />

naturalmente con prudenza!<br />

Sopra al laghetto si erige maestosa<br />

l’omonima cima, alta 2.605 metri, alla<br />

quale si può arrivare in circa un’ora<br />

e mezza passando dalla Forcella <strong>di</strong> Val<br />

Moena, che parte dal valico situato sulla<br />

sinistra alla base del massiccio. A questo<br />

punto i più allenati possono cimentarsi<br />

nell’ascesa, per potersi gustare<br />

un panorama a 360 gra<strong>di</strong>. Questa salita,<br />

non molto agevole in alcuni punti<br />

ma sufficientemente sicura anche per<br />

camminatori non esperti, può portare<br />

54 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

Questa escursione non<br />

presenta particolari<br />

<strong>di</strong>fficoltà ed è adatta<br />

a tutti, anche se non<br />

particolarmente allenati.<br />

qualche segno <strong>di</strong> stanchezza per chi<br />

la intraprende dopo la camminata<br />

<strong>di</strong> avvicinamento <strong>di</strong> circa 3 ore se non ben<br />

allenato.<br />

Una volta giunti alla croce <strong>di</strong> vetta, dopo<br />

la consueta foto <strong>di</strong> rito ci si potrà<br />

concedere il meritato riposo, godendosi<br />

una visuale completa su tutte le vallate<br />

e le cime sottostanti. Cima Stellune<br />

è infatti una delle più alte della Catena<br />

del Lagorai, e permette <strong>di</strong> godere appieno<br />

dello spettacolo naturale che questi posti<br />

sanno offrire a chi è in grado<br />

<strong>di</strong> apprezzarne la bellezza.<br />

Si consiglia la salita solo alle persone<br />

allenate e avvezze al cammino in quota,<br />

poiché il <strong>di</strong>slivello, per quanto inferiore<br />

ai cinquecento metri, può rivelarsi<br />

selettivo arrivandoci dopo una bella<br />

camminata e potrebbe portare a piccole<br />

crisi <strong>di</strong> stanchezza sulla via del ritorno.<br />

Il bar ristorante situato a pochi metri<br />

dal valico del Passo Manghen, meta gra<strong>di</strong>ta<br />

da numerosi gruppi <strong>di</strong> ciclisti e centauri,<br />

saprà alleviare la stanchezza<br />

degli escursionisti all’arrivo <strong>di</strong> questa<br />

interessante uscita nel cuore del Lagorai. *<br />

DURATA TOTALE:<br />

6-7 ore fino al lago,<br />

9-10 con salita<br />

alla cima<br />

DIFFICOLTÀ:<br />

me<strong>di</strong>a, percorso adatto<br />

anche a famiglie purché<br />

con me<strong>di</strong>o allenamento<br />

EQUIPAGGIAMENTO:<br />

consigliato l’uso<br />

<strong>di</strong> scarponi ed eventuali<br />

bastoncini da trekking<br />

PRANZO:<br />

al sacco


Nella foto in basso<br />

Scoperta dell’America:<br />

12 ottobre 1492<br />

| Lino Beber |<br />

me<strong>di</strong>co chirurgo<br />

La salute<br />

in fumo<br />

La storia del tabacco ha avuto inizio<br />

nel 1519 quando un gruppo <strong>di</strong> esploratori,<br />

al seguito <strong>di</strong> Cristoforo Colombo,<br />

portarono la pianta dall’America Centrale<br />

in Portogallo.<br />

L’ingresso ufficiale del tabacco “nella<br />

società” avvenne 41 anni più tar<strong>di</strong> quando,<br />

nel 1560, Jean Nicot, ambasciatore<br />

francese a Lisbona, presentò questa<br />

pianta esotica a Parigi attribuendole virtù<br />

“miracolose” terapeutiche fra le quali<br />

quella <strong>di</strong> combattere l’emicrania,<br />

le emorragie nasali e le nevralgie.<br />

Caterina de Me<strong>di</strong>ci guarì dalle sue<br />

emicranie bevendo con regolarità<br />

il decotto <strong>di</strong> foglie <strong>di</strong> tabacco e, per<br />

riconoscenza, promosse la coltivazione<br />

della pianta in Europa.<br />

OCCHIO<br />

ALLA SALUTE<br />

Nel 1570 la pianta del tabacco fu importata<br />

in Italia da Nicolò Tornabuoni e la sua<br />

coltivazione si <strong>di</strong>ffuse nella seconda metà<br />

del XVI secolo grazie al car<strong>di</strong>nale Prospero<br />

<strong>di</strong> Santa Croce, nunzio pontificio<br />

a Lisbona. Ricevuti i semi, il sommo<br />

pontefice li affidò ai monaci dei vari or<strong>di</strong>ni<br />

religiosi per farli coltivare negli orti<br />

dei conventi.<br />

Ben presto ci si accorse dei danni<br />

procurati dalla nuova abitu<strong>di</strong>ne del fumo.<br />

Nel 1642 papa Urbano VIII arrivò<br />

ad<strong>di</strong>rittura alla scomunica per i fumatori<br />

e nel 1650 papa Innocenzo X proibì<br />

ai fedeli <strong>di</strong> fumare dopo che un fumatore<br />

aveva incen<strong>di</strong>ato la veste papale nella<br />

basilica <strong>di</strong> San Pietro.<br />

La pena inflitta ai fumatori in Russia nel<br />

1645 era il taglio del labbro superiore;<br />

una specie <strong>di</strong> legge del contrappasso tanto<br />

cara a Dante Alighieri nella sua “Divina<br />

Comme<strong>di</strong>a”.<br />

Nel 1650 Mosca subì gravi danni a causa<br />

<strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong>vampato per l’imprudenza<br />

<strong>di</strong> alcuni fumatori. Lo zar Alessio<br />

Michajlovic promulgò allora una legge che<br />

vietava tassativamente l’uso del tabacco,<br />

con pene severissime. Chi veniva sorpreso<br />

a fumare: la prima volta veniva bastonato<br />

a sangue, alla seconda infrazione gli veniva<br />

mozzato il naso e alla terza partiva la testa.<br />

Il sultano Amurat IV lasciava invece<br />

la scelta fra l’impiccagione con pipa<br />

in bocca o il rogo alimentato da foglie<br />

<strong>di</strong> tabacco. In ossequio al Corano, lo scià<br />

<strong>di</strong> Persia faceva tagliare il naso a chi<br />

| PENSIAMO ALLA SALUTE |<br />

55


| PENSIAMO ALLA SALUTE |<br />

lo fiutava e le labbra a chi lo fumava.<br />

Nel 1670, nell’Impero ottomano, era<br />

prevista la pena <strong>di</strong> morte per i trafficanti<br />

<strong>di</strong> tabacco, eseguita facendo colare<br />

piombo fuso nella gola dei condannati.<br />

Ma, come <strong>di</strong>ce Sigmund Freud: «<strong>di</strong>etro<br />

ai <strong>di</strong>vieti nascono i desideri» e la pericolosa<br />

abitu<strong>di</strong>ne crebbe a macchia d’olio.<br />

Nel 1689 lo zar Pietro il Grande, fumatore <strong>di</strong><br />

pipa, liberalizzò l’uso del tabacco in Russia.<br />

Nel 1660 l’Inghilterra sottopose a<br />

tassazione il tabacco, nel 1674 la Francia<br />

istituì il monopolio <strong>di</strong> Stato per il tabacco.<br />

Nel 1753 il botanico svedese Carlo Linneo<br />

(1707-1778) nella sua opera “Species<br />

plantarum” (= le specie delle piante) volle<br />

de<strong>di</strong>care questo vegetale a Nicot<br />

chiamandolo Nicotiana Tabacum.<br />

Tabacum perché il porto da cui era partita<br />

la nave per portare la pianta in Europa<br />

si chiamava Tabasco in Messico.<br />

XVIII secolo:<br />

nacque la sigaretta<br />

1880 • Il 14 settembre James Bonsak<br />

presentò un brevetto per una macchina<br />

che sfornava 100.000 sigarette al giorno.<br />

Fu una rivoluzione: crollarono i prezzi<br />

delle sigarette e si andò verso<br />

la produzione e il consumo<br />

<strong>di</strong> massa. Negli USA 15 Stati misero fuori<br />

legge l’uso del tabacco. Il provve<strong>di</strong>mento<br />

venne ritirato nel 1927. La grande<br />

<strong>di</strong>ffusione del fumo è avvenuta a cavallo<br />

delle due guerre mon<strong>di</strong>ali.<br />

56 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

Il fumo <strong>di</strong> tabacco rappresenta un cocktail<br />

<strong>di</strong> sostanze tra le più mici<strong>di</strong>ali: dalla<br />

combustione <strong>di</strong> una sigaretta<br />

si sprigionano qualcosa come 4.000<br />

sostanze tossiche e tra le più pericolose:<br />

• monossido <strong>di</strong> carbonio (= CO): ostacola<br />

l’azione dei muscoli e del cervello<br />

bloccando il trasporto dell’ossigeno<br />

da parte dei globuli rossi e la respirazione;<br />

• nicotina:vasocostringe le arterie e crea<br />

<strong>di</strong>pendenza;<br />

• sostanze irritanti (acroleina, etanolo,<br />

formaldeide, fenolo, catecolo,<br />

ammoniaca…);<br />

• acetone;<br />

• arsenico e derivati del cianuro: dei veri<br />

e propri veleni;<br />

• catrame e idrocarburi: si depositano nei<br />

bronchi e possono causare il cancro;<br />

• elementi ra<strong>di</strong>oattivi: il polonio 210.<br />

Fumare 20 sigarette al giorno equivale<br />

alla dose <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> 200 ra<strong>di</strong>ografie<br />

al torace all’anno;<br />

• metalli pesanti (piombo, arsenico,<br />

cadmio);<br />

• ad<strong>di</strong>tivi chimici: acido silicico,<br />

carbonico, acetico, formico, benzoico;<br />

il <strong>di</strong>ossido <strong>di</strong> titanio; prodotti sbiancanti<br />

delle ceneri; acceleratori<br />

<strong>di</strong> combustione, ecc.;<br />

• sostanze altamente ossidanti, come<br />

i ra<strong>di</strong>cali liberi che causano<br />

l’invecchiamento delle cellule bronchiali<br />

e polmonari.<br />

Nella foto sopra<br />

Tabacco a Cuba<br />

Nella foto sotto<br />

Carlo Linneo


Le sostanze più dannose nel favorire<br />

l’indurimento e la chiusura delle arterie<br />

sono il monossido <strong>di</strong> carbonio (3-4%<br />

nel fumo <strong>di</strong> sigaretta e 6% nel fumo<br />

<strong>di</strong> sigaro; 1% nel soggetto che non fuma,<br />

legato all’inquinamento ambientale)<br />

e la nicotina.<br />

Il fumo del tabacco provoca danni agli<br />

apparati car<strong>di</strong>ovascolare, respiratorio,<br />

<strong>di</strong>gerente, urinario e favorisce<br />

la comparsa del cancro del polmone<br />

e <strong>di</strong> cancri in altre se<strong>di</strong> (laringe, bocca,<br />

esofago e stomaco, rene e vescica…).<br />

Il fumo aumenta la pressione arteriosa,<br />

il colesterolo e i trigliceri<strong>di</strong> nel sangue.<br />

Il fumo ha un potente alleato nel caffè<br />

nell’aumentare il tasso <strong>di</strong> colesterolo<br />

nel sangue.<br />

Se vogliamo vivere con le arterie elastiche<br />

e con i polmoni sani fino a tarda età non<br />

ci resta che stare alla larga dal fumo.<br />

I danni del fumo sono molto sottovalutati:<br />

In Italia l’eroina causa 1.000 morti/anno,<br />

l’alcool provoca 30.000 morti/anno<br />

e il fumo ad<strong>di</strong>rittura 90.000 morti/anno.<br />

Ogni 7-8 minuti muore una persona<br />

per una malattia legata al fumo.<br />

OGNI ANNO:<br />

• 51.000 persone muoiono per tumori;<br />

• 25.000 per bronchite ed enfisema<br />

polmonare;<br />

• 14.000 per malattie della circolazione<br />

del cuore e del cervello.<br />

Da non <strong>di</strong>menticare anche il problema<br />

legato all’inquinamento: una cicca <strong>di</strong><br />

sigaretta impiega 95 anni a biodegradarsi.<br />

In chiusura un poetico messaggio<br />

<strong>di</strong> educazione sanitaria del nostro<br />

concitta<strong>di</strong>no Giorgio Mottesi (1943-2000)<br />

senza un titolo, ma eloquente! *<br />

No ghe pensavo gnanca<br />

dover en dì morir<br />

e oltretut finirla<br />

magari col patir.<br />

E fuma che te fuma<br />

ne i polmoni gò ’n tumor.<br />

“La <strong>di</strong>agnosi l’èi bruta!”<br />

m’à <strong>di</strong>t ’l me dotor.<br />

No ghè da trarse ai cagni<br />

pianzer e sangiotar<br />

autor son dei me dani<br />

e alor devo pagar!<br />

Però se demò podo<br />

quel viver che me resta<br />

ogni moment me godo<br />

dai pèi fin ala testa.<br />

Ai zoveni ghe <strong>di</strong>go<br />

lassà perder el fumar<br />

ghè tante altre robe<br />

che bèn le ve fa star.<br />

Ne a pè, ne ’n bicicletta,<br />

ne en montagna, ne a nodar,<br />

ma niente sigaretta<br />

che la ve fa crepar.<br />

| PENSIAMO ALLA SALUTE |<br />

57


| DALLA CASSA RURALE |<br />

58 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

NEWS<br />

Bancomat sotto controllo<br />

con Alert SMS…<br />

… con una novità!<br />

La sicurezza degli strumenti <strong>di</strong> pagamento<br />

offerti ai nostri clienti è uno dei principali<br />

obiettivi della nostra <strong>Cassa</strong>.<br />

Per garantire tranquillità nell’utilizzo della<br />

propria carta bancomat, ormai da anni,<br />

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<strong>di</strong> tenere sotto controllo le proprie spese<br />

e soprattutto <strong>di</strong> ridurre episo<strong>di</strong> spiacevoli<br />

quali l’utilizzo fraudolento in seguito<br />

a furto o clonazione.<br />

Permette <strong>di</strong> ricevere un SMS ogni volta<br />

che la propria carta bancomat viene<br />

utilizzata per prelevamenti o pagamenti<br />

<strong>di</strong> importi superiori a 200,00 €, con una<br />

novità…<br />

… se l’utilizzo comunicato non è fatto dal<br />

titolare, è possibile procedere al blocco<br />

della carta <strong>di</strong>rettamente via SMS.<br />

Un ulteriore vantaggio quin<strong>di</strong>:<br />

acceleriamo il blocco, annullando i tipici<br />

tempi <strong>di</strong> attesa del call center.<br />

Inoltre le carte bloccate tramite SMS<br />

vengono tracciate in uno speciale archivio<br />

<strong>di</strong> verifica che permette <strong>di</strong> monitorare<br />

in tempo reale eventuali clonazioni:<br />

un ulteriore ostacolo a questo fenomeno<br />

che è una delle principali cause<br />

<strong>di</strong> preoccupazione.<br />

Una volta ricevuto il messaggio che<br />

evidenzia l’operazione non riconosciuta<br />

come propria, per bloccare la carta via<br />

SMS, è sufficiente inoltrare il messaggio<br />

ricevuto al n. 339 9942024, il n. viene<br />

riportato per promemoria anche sull’alert.<br />

Il titolare della carta riceverà in seguito<br />

un ulteriore SMS a conferma dell’avvenuto<br />

blocco.<br />

Per il recupero delle somme<br />

eventualmente addebitate è necessario<br />

contattare la filiale <strong>di</strong> fiducia per<br />

intraprendere le pratiche <strong>di</strong> rimborso. *<br />

FOGLI INFORMATIVI<br />

DISPONIBILI PRESSO LA SEDE<br />

E LE FILIALI<br />

DELLA CASSA RURALE<br />

DI PERGINE<br />

… se l’utilizzo comunicato non è fatto<br />

dal titolare, è possibile procedere al blocco<br />

della carta <strong>di</strong>rettamente via SMS,<br />

annullando quin<strong>di</strong> i tempi <strong>di</strong> attesa.


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ti conosce e ti protegge!<br />

Con il prodotto Sicuro, la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />

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alle <strong>di</strong>verse esigenze della clientela.<br />

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desiderano garantirsi una tutela<br />

da incen<strong>di</strong> e altri danni per<br />

l’abitazione che occupano<br />

o possiedono e per i beni in essa<br />

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la responsabilità civile verso terzi<br />

della propria famiglia e i beni<br />

personali da furto, scippo o rapina<br />

fuori dalle mura domestiche;<br />

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<strong>di</strong> costruzione, ristrutturazione<br />

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I premi sono determinati ogni<br />

anno in base all’età, al sesso<br />

dell’assicurato e al tipo <strong>di</strong> garanzia<br />

scelta.<br />

| DALLA CASSA RURALE |<br />

59


I numeri della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />

SEDE CENTRALE<br />

Piazza Gavazzi, 5 - tel. 0461.500111 - fax 0461.531146<br />

CENTRO FINANZA / SALA OPERATIVA<br />

Piazza Serra - tel. 0461.500200 - fax 0461.512514<br />

AGENZIE<br />

• PIAZZA SERRA, tel. 0461.500235<br />

• VIA BELLINI, tel. 0461.500260<br />

• VIA F. FILZI, tel. 0461.500265<br />

• PONTE REGIO, tel. 0461.500270<br />

FILIALI<br />

• CASTAGNÉ, tel. 0461.500290<br />

• CIVEZZANO, tel. 0461.500274<br />

• FIEROZZO/S. FELICE, tel. 0461.551296<br />

• MADRANO, tel. 0461.500283<br />

• NOGARÉ, tel. 0461.552191<br />

• S. ORSOLA, tel. 0461.500280<br />

• TENNA, tel. 0461.500285<br />

www.cr-pergine.net • e-mail: info@cr-pergine.net<br />

60 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />

E POI…<br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale: Franco Senesi<br />

Direttore responsabile: Gabriele Buselli<br />

Comitato <strong>di</strong> redazione: Franco Senesi,<br />

Mauro de Manincor, Elio Carlin, Carla Zanella,<br />

Alessandra Morelli, Gabriele Buselli<br />

Hanno collaborato: Lino Beber, Francesca Bernabè,<br />

Umberto Caldonazzi, Luciano Dellai, Michele Gretter,<br />

Daniele Lazzeri, Alessandro Merlini, Marianna Moser,<br />

Mario Pacher, Francesca Spadaro, Giovanna Valcanover,<br />

Andrea Zamboni.<br />

Redazione presso la sede centrale<br />

della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> - Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to<br />

Cooperativo - Società Cooperativa<br />

38057 <strong>Pergine</strong> <strong>Valsugana</strong> (TN) • Piazza Gavazzi, 5 c.p. 36<br />

tel. 0461.500111 • fax 0461.531146<br />

e-mail: info@cr-pergine.net • www.cr-pergine.net<br />

Cura grafica e stampa:<br />

Publistampa Arti grafiche, <strong>Pergine</strong> <strong>Valsugana</strong><br />

Carta proveniente da foreste<br />

gestite responsabilmente

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