agosto 2012 - Cassa Rurale di Pergine Valsugana
agosto 2012 - Cassa Rurale di Pergine Valsugana
agosto 2012 - Cassa Rurale di Pergine Valsugana
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Linea Diretta Socio è stato registrato presso il Tribunale <strong>di</strong> Trento in data 20/12/2010 nr. 29 - Iscrizione al ROC nr. 20818<br />
• Le Casse Rurali: piccoli giganti<br />
• Il nuovo Consiglio<br />
• Focus sulla situazione locale<br />
• I nostri prodotti: le GPM<br />
• In attesa del Bilancio Sociale<br />
• Storia: i battaglioni neri<br />
NE/TN0277/2009<br />
A CURA DELLA CASSA RURALE DI PERGINE | AGOSTO <strong>2012</strong>
| DALLA CASSA RURALE |<br />
Cari Soci,<br />
numerosi sono stati gli appuntamenti che,<br />
nei mesi scorsi, hanno caratterizzato<br />
l’agenda della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> e della<br />
Comunità. Cogliamo, perciò, l’occasione<br />
per approfon<strong>di</strong>re alcune tematiche con<br />
un’intervista al Presidente Franco Senesi.<br />
Domande e risposte brevi, ma incisive.<br />
Presidente, ai primi <strong>di</strong> maggio,<br />
la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> ha tenuto la sua<br />
assemblea annuale con il rinnovo<br />
<strong>di</strong> parte dei vertici. Ci sono stati<br />
la conferma del Vicepresidente<br />
Zampedri e l’ingresso <strong>di</strong> due nuovi<br />
membri del Consiglio<br />
<strong>di</strong> Amministrazione: Nicoletta<br />
Molinari e Guido Bonvecchio.<br />
Cambia qualcosa all’interno del CdA?<br />
Prima <strong>di</strong> tutto mi sento <strong>di</strong> ringraziare<br />
i membri uscenti, Lino Vicentini, storico<br />
e ingegnoso artigiano della nostra<br />
comunità, e la giovane Clau<strong>di</strong>a Castelli<br />
che, per motivi personali, non ha potuto<br />
continuare l’esperienza dopo un solo<br />
mandato. E ciò <strong>di</strong>spiace.<br />
Con la conferma del Vicepresidente<br />
Stefano Zampedri viene premiato il suo<br />
impegno a favore della <strong>Cassa</strong> e dei Soci.<br />
I nuovi che sono subentrati portano il loro<br />
bagaglio <strong>di</strong> esperienze che sicuramente<br />
sarà utile al Consiglio. Guido Bonvecchio,<br />
artigiano <strong>di</strong> lungo corso e membro<br />
del CdA della Cooperativa Artigiana<br />
<strong>di</strong> Garanzia, porta un’importante<br />
conoscenza da mettere a <strong>di</strong>sposizione<br />
2 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
| Franco Senesi |<br />
Presidente della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
Casse Rurali:<br />
piccoli giganti<br />
dei colleghi. Così come molto proficuo<br />
sarà il contributo <strong>di</strong> Nicoletta Molinari,<br />
<strong>di</strong>rettrice <strong>di</strong> una delle più importanti<br />
Cooperative sociali del nostro territorio,<br />
la CS4, che conta altresì esperienze<br />
conseguite in favore <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse iniziative<br />
sociali e in vari organismi cooperativi<br />
provinciali.<br />
Ritengo, quin<strong>di</strong>, che il Consiglio possa<br />
mantenere quella sua caratteristica<br />
<strong>di</strong> professionalità, conoscenze e<br />
responsabilità per gestire adeguatamente<br />
una fase delicata e impegnativa quale<br />
l’attuale.<br />
Dal vostro punto <strong>di</strong> osservazione come<br />
vedete l’andamento dell’economia<br />
nella nostra zona?<br />
È una domanda che da sola potrebbe<br />
essere il tema per un convegno.<br />
Comunque volendo sintetizzare, pur non<br />
avendo la nostra zona un settore<br />
prevalente <strong>di</strong> traino – cosa che,<br />
comunque, è sempre stata un punto<br />
<strong>di</strong> forza – è sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti come<br />
essa sia legata a un processo<br />
<strong>di</strong> espansione urbana che l’ha vista quin<strong>di</strong><br />
protagonista nell’e<strong>di</strong>lizia, comparto<br />
attorno al quale si è sviluppata una<br />
notevole attività artigianale e immobiliare.<br />
Oggi, purtroppo, proprio l’e<strong>di</strong>lizia è uno<br />
dei settori più critici per una sostanziale<br />
immobilità dell’attività e del mercato.<br />
Una situazione che determina<br />
un rallentamento complessivo <strong>di</strong> molte<br />
imprese che all’e<strong>di</strong>lizia sono legate, con<br />
IL PUNTO<br />
concentrati sulla ripresa e lo sviluppo
«… pur nella <strong>di</strong>fficoltà generale anche<br />
<strong>di</strong> altri comparti, registriamo ancora<br />
una sostanziale tenuta dell’occupazione,<br />
anche se non si ravvisa una sua crescita.<br />
Gli investimenti latitano e le domande<br />
<strong>di</strong> impiego non riguardano, purtroppo, nuove<br />
iniziative, ma sono volte al mantenimento<br />
dell’esistente».<br />
Nella foto<br />
Un momento dell’Assemblea dei soci<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> che si è svolta<br />
il 5 maggio <strong>2012</strong><br />
una riduzione degli addetti e dei fatturati.<br />
Ma, pur nella <strong>di</strong>fficoltà generale anche<br />
<strong>di</strong> altri comparti, registriamo ancora<br />
una sostanziale tenuta dell’occupazione,<br />
anche se non si ravvisa una sua crescita.<br />
Gli investimenti latitano e le domande<br />
<strong>di</strong> impiego non riguardano, purtroppo,<br />
nuove iniziative, ma sono volte<br />
al mantenimento dell’esistente.<br />
A livello cooperativo si è chiusa<br />
l’importante stagione delle<br />
assemblee. Che analisi fa <strong>di</strong> questo<br />
periodo e del futuro?<br />
Come sempre il periodo primaverile<br />
registra le assemblee dei vari settori<br />
della cooperazione. Si tratta<br />
<strong>di</strong> un periodo importante per capire<br />
l’andamento economico in generale.<br />
Anche in questo caso non possiamo<br />
cantare vittoria, ma abbiamo visto come<br />
l’agricoltura, il lavoro, il consumo<br />
e il cre<strong>di</strong>to, pur in un clima <strong>di</strong> generale<br />
rallentamento, abbiano sostanzialmente<br />
tenuto. Nel cre<strong>di</strong>to, in particolare,<br />
osserviamo come queste piccole realtà<br />
come le Casse Rurali, che qualcuno<br />
ha definito “piccoli giganti”, abbiano<br />
registrato una performance complessiva<br />
<strong>di</strong> tutto rispetto se rapportata<br />
al panorama nazionale.<br />
Non si assiste, così come succede<br />
in altre parti d’Italia, a situazioni <strong>di</strong> forti<br />
criticità e crisi aziendali tali da provocare<br />
l’intervento del Fondo nazionale<br />
<strong>di</strong> Garanzia dei Depositanti.<br />
3<br />
| DALLA CASSA RURALE |
| DALLA CASSA RURALE |<br />
Era molto attesa soprattutto<br />
l’assemblea della Federazione che<br />
ha riconfermato Diego Schelfi alla<br />
presidenza. Adesso, a bocce ferme,<br />
cosa ci può <strong>di</strong>re?<br />
Posso esprimere una personale e convinta<br />
sod<strong>di</strong>sfazione per la conferma <strong>di</strong> Diego<br />
Schelfi, <strong>di</strong> cui l’intero movimento<br />
ha bisogno in questo momento, sia<br />
a livello locale che nazionale.<br />
«Non bisogna cambiare il comandante<br />
esperto nel mezzo della battaglia».<br />
L’adesione massiccia riscontrata<br />
in Assemblea alla sua riconferma<br />
è la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> come questo<br />
sentimento sia ampiamente con<strong>di</strong>viso<br />
nel mondo cooperativo.<br />
Continuiamo con i nomi importanti.<br />
Per lei il nome <strong>di</strong> Anna Maria<br />
Tarantola, presidente della Rai<br />
ed ex vice<strong>di</strong>rettore generale<br />
<strong>di</strong> Bankitalia, non è una novità.<br />
Di recente in un convegno a Trento<br />
ha in<strong>di</strong>cato quali potrebbero essere<br />
le criticità per le Casse Rurali citando<br />
soprattutto il mattone. È d’accordo?<br />
L’ho conosciuta nella seconda metà degli<br />
anni Novanta quando era <strong>di</strong>rettrice della<br />
Filiale <strong>di</strong> Milano della Banca d’Italia<br />
e venne nel CdA <strong>di</strong> Aureogestioni, <strong>di</strong> cui<br />
facevo parte, per consegnarci l’esito<br />
ispettivo. Ma venendo ai contenuti<br />
del recente convegno, il ragionamento<br />
è complesso e va approfon<strong>di</strong>to.<br />
A Trento, quando la dottoressa Tarantola<br />
4 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
ha incontrato le banche regionali<br />
nell’annuale incontro sull’andamento<br />
economico delle due province, ha dato<br />
ampia testimonianza <strong>di</strong> stima<br />
e riconoscenza al ruolo del cre<strong>di</strong>to<br />
cooperativo svolto su tutto il territorio<br />
nazionale. Ha infatti affermato che<br />
«le Casse Rurali, Banche <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to<br />
Cooperativo, hanno garantito
Nella foto<br />
Franco Senesi, Presidente<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>, consegna<br />
la targa per il pensionamento<br />
a Marco Sittoni<br />
«Nel cre<strong>di</strong>to osserviamo<br />
come queste piccole realtà come<br />
le Casse Rurali, che qualcuno<br />
ha definito “piccoli giganti”,<br />
abbiano registrato una<br />
performance complessiva <strong>di</strong> tutto<br />
rispetto se rapportata<br />
al panorama nazionale».<br />
la stabilizzazione del cre<strong>di</strong>to per<br />
le famiglie e le imprese dell’intero Paese<br />
e <strong>di</strong> questa area in particolare».<br />
Ha, quin<strong>di</strong>, sottolineato ulteriormente<br />
come le Casse Rurali siano l’asse portante<br />
del cre<strong>di</strong>to locale e come tale si sono<br />
caricate <strong>di</strong> grosse responsabilità che<br />
adesso pesano. Non bisogna <strong>di</strong>menticare,<br />
infatti, che c’è stato un aumento, non<br />
solo quantitativo, della clientela<br />
e conseguentemente delle esposizioni.<br />
È questo il concetto espresso dalla<br />
dottoressa Tarantola. Si tratta<br />
<strong>di</strong> un’evoluzione che pone le Casse Rurali<br />
in una nuova sfida in termini <strong>di</strong> controllo<br />
dei rischi, <strong>di</strong> efficienza operativa e assetti<br />
<strong>di</strong> governo. Come si può notare<br />
il ragionamento è complesso e merita<br />
si consideri, inoltre, che le Casse Rurali<br />
hanno percentuali, in tema <strong>di</strong> immobiliare<br />
ed e<strong>di</strong>lizia, superiori alle altre banche.<br />
Sono questi oggi i settori che esprimono,<br />
nel nostro tessuto economico, i più<br />
elevati livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà.<br />
Dunque, concludeva, per il futuro<br />
è necessaria una maggiore<br />
attenzione alla frammentazione<br />
e alla <strong>di</strong>versificazione del rischio.<br />
E il nostro agire cerca proprio <strong>di</strong> andare<br />
in questa <strong>di</strong>rezione.<br />
Ora la dottoressa Tarantola è stata<br />
chiamata ad altro incarico, alla Rai,<br />
vogliamo formularle i nostri auguri<br />
<strong>di</strong> un buon lavoro.<br />
Presidente, lei è stato riconfermato<br />
alla guida <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>ocre<strong>di</strong>to Trentino<br />
Alto A<strong>di</strong>ge. La attende un periodo<br />
<strong>di</strong> grande impegno con il compito<br />
<strong>di</strong> incrementare il rapporto col<br />
Cre<strong>di</strong>to Cooperativo e sostenere<br />
il tessuto produttivo più importante<br />
dell’economia, quello della piccola<br />
e me<strong>di</strong>a impresa. Ci può anticipare<br />
qualche strategia?<br />
Siamo impegnati a ragionare su una forte<br />
coesione fra Cre<strong>di</strong>to cooperativo<br />
e Me<strong>di</strong>ocre<strong>di</strong>to con l’obiettivo <strong>di</strong> garantire<br />
al territorio una maggiore affidabilità<br />
del sistema bancario locale. Il tessuto<br />
economico ha bisogno <strong>di</strong> soli<strong>di</strong><br />
e organizzati riferimenti e queste<br />
espressioni sono le ultime rimaste<br />
ancorate alla nostra provincia.<br />
Già da qualche tempo stiamo lavorando<br />
in questa <strong>di</strong>rezione insieme con<br />
le strutture provinciali deputate e sono<br />
nella convinzione che prossimamente<br />
5<br />
| DALLA CASSA RURALE |
| DALLA CASSA RURALE |<br />
«Le Casse Rurali<br />
– ha sottolineato Anna<br />
Maria Tarantola – sono<br />
l’asse portante<br />
del cre<strong>di</strong>to locale e come<br />
tale si sono caricate<br />
<strong>di</strong> grosse responsabilità<br />
che adesso pesano».<br />
si potranno vedere i frutti <strong>di</strong> questo<br />
<strong>di</strong>segno.<br />
Non si può parlare <strong>di</strong> economia senza<br />
parlare <strong>di</strong> una crisi che riduce<br />
i consumi e intacca lo stato sociale.<br />
Di recente anche il presidente<br />
<strong>di</strong> Confindustria Squinzi ha chiesto<br />
che, con i tagli, non si faccia<br />
macelleria sociale. La <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
cosa fa e può fare in questo senso?<br />
La <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> ha avvertito questa<br />
esigenza già da qualche anno e, pur non<br />
essendo <strong>di</strong> sua stretta competenza,<br />
attraverso la creazione <strong>di</strong> CooperAzione<br />
Reciproca, il suo braccio sociale,<br />
ha attivato una serie <strong>di</strong> iniziative traendo<br />
spunto e sostegno da varie esperienze<br />
del territorio. Iniziative che vanno nella<br />
<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> accompagnare il bisogno<br />
<strong>di</strong> sostegno sociale. In un futuro, che non<br />
appare troppo lontano, saremo costretti<br />
a confrontarci con un graduale <strong>di</strong>simpegno<br />
del pubblico e un maggiore coinvolgimento<br />
del volontariato per sopperire a carenze<br />
e lacune nell’assistenza e nella sanità.<br />
Noi, come l’intera Cooperazione trentina,<br />
ci stiamo attrezzando per aiutare a coprire<br />
quei bisogni che non saranno <strong>di</strong> certo<br />
inferiori al passato.<br />
6 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Chiu<strong>di</strong>amo parlando della nostra<br />
Comunità. In questi ultimi mesi c’è<br />
qualcosa <strong>di</strong> importante o inaspettato<br />
che l’ha particolarmente colpita?<br />
In questo numero <strong>di</strong> “Linea Diretta Socio”<br />
scriviamo <strong>di</strong> persone importanti che<br />
hanno lasciato il segno nella comunità.<br />
E pensando a chi nella comunità si è<br />
adoperato per anni, mi preme sottolineare<br />
la de<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> un’altra persona che, per<br />
decenni, si è impegnata nella vita<br />
pubblica. Mi riferisco ad Aldo Zanella<br />
che recentemente ha deciso <strong>di</strong> lasciare<br />
l’Amministrazione comunale, a lui<br />
il nostro ringraziamento e i nostri auguri<br />
per il futuro.<br />
Altra questione che ci occuperà<br />
prossimamente e che interesserà<br />
il territorio e le varie componenti sociali<br />
è quella che riguarda l’area ex Cederna.<br />
L’iniziativa originariamente prevista non<br />
ha trovato sbocco, anche per la subentrante<br />
crisi. Quin<strong>di</strong> andrà complessivamente<br />
ripensata nel suo utilizzo. Inutile<br />
sottolineare che l’area è strategica per<br />
il futuro dell’urbanistica citta<strong>di</strong>na e quin<strong>di</strong><br />
sarà meritevole <strong>di</strong> attenzioni e impegno.<br />
E adesso, in conclusione, un augurio<br />
a tutti i soci, proviamo a utilizzare<br />
la prossime vacanze, per chi le farà, per<br />
ricaricare le pile. Dovremo essere in piena<br />
forma per affrontare al meglio gli impegni<br />
che ci attendono per fronteggiare<br />
adeguatamente questa maledetta crisi.<br />
Buone vacanze a tutti. *
| Mauro de Manincor |<br />
Direttore della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
Continua la delicata congiuntura<br />
del nostro Paese. Difficoltà <strong>di</strong> vario genere<br />
e in tanti settori perdurano da anni<br />
e quella che inizialmente ritenevamo una<br />
crisi temporanea oggi evidenzia tutte<br />
le caratteristiche <strong>di</strong> un processo articolato<br />
e complesso, <strong>di</strong> un contesto notevolmente<br />
cambiato, col quale dobbiamo convivere<br />
e che ci porterà a mo<strong>di</strong>ficare<br />
progressivamente le abitu<strong>di</strong>ni e<br />
le valutazioni. Una situazione che anche<br />
nella nostra zona comincia a pesare,<br />
colpendo imprese, famiglie, giovani e tutto<br />
il territorio.<br />
Anche le banche risentono, ovviamente,<br />
<strong>di</strong> questo contesto, in modo <strong>di</strong>verso,<br />
a seconda delle <strong>di</strong>mensioni, dell’ambito<br />
territoriale, delle strategie perseguite<br />
e le Autorità europee e nazionali<br />
monitorano con attenzione la situazione<br />
e le problematiche del sistema adottando<br />
nuove norme e le misure ritenute più<br />
opportune (requisiti patrimoniali, liqui<strong>di</strong>tà,<br />
red<strong>di</strong>tività, ecc.).<br />
FOCUS<br />
Analisi<br />
della situazione<br />
Qualche segnale positivo sembra esserci<br />
e notiamo, ad esempio, una certa ripresa<br />
nelle richieste ed erogazioni <strong>di</strong> mutui casa,<br />
anche perché, a ben cercare, il mercato<br />
sembra offrire qualche occasione<br />
interessante.<br />
Le Casse Rurali Trentine, nel complesso,<br />
hanno chiuso un 2011 sod<strong>di</strong>sfacente,<br />
con masse patrimoniali in ulteriore<br />
aumento e risultati red<strong>di</strong>tuali più che<br />
positivi. La nostra <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
si è mossa nella stessa <strong>di</strong>rezione, come<br />
abbiamo cercato <strong>di</strong> spiegare, seppur<br />
sinteticamente, nel corso dell’ultima<br />
Assemblea dei soci.<br />
La tendenza <strong>di</strong> fondo non è cambiata<br />
nel <strong>2012</strong> e i risultati, per quanto<br />
provvisori, raggiunti in questi primi mesi<br />
dell’anno ci lasciano moderatamente<br />
sod<strong>di</strong>sfatti, specie se confrontati col<br />
sistema nazionale, pur con i problemi<br />
legati a una raccolta <strong>di</strong>fficile da mantenere<br />
e a una liqui<strong>di</strong>tà che ancora langue.<br />
Ciò nonostante continuiamo a riservare<br />
la dovuta attenzione al sostegno cre<strong>di</strong>tizio,<br />
valutando le iniziative meritevoli, dopo<br />
le dovute analisi, proposte da imprese e<br />
famiglie. Qualche segnale positivo sembra<br />
esserci e notiamo, ad esempio, una certa<br />
ripresa nelle richieste ed erogazioni<br />
<strong>di</strong> mutui casa, anche perché, a ben<br />
cercare, il mercato sembra offrire qualche<br />
occasione interessante.<br />
Tutto questo fa sì che il rapporto tra<br />
impieghi e depositi, presso la nostra <strong>Cassa</strong>,<br />
si mantenga su valori assai elevati, ben oltre<br />
la parità, sia per le moratorie e<br />
l’allungamento dei mutui, sia per le crescenti<br />
<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> risparmio delle famiglie.<br />
A fine giugno, tutti i dati patrimoniali del<br />
nostro bilancio (raccolta <strong>di</strong>retta<br />
da clientela, cre<strong>di</strong>ti all’economia, raccolta<br />
7<br />
| DALLA CASSA RURALE |
| DALLA CASSA RURALE |<br />
in<strong>di</strong>retta) hanno evidenziato un leggero<br />
calo rispetto alla fine del 2011, un calo che<br />
riflette il <strong>di</strong>fficile momento che sta<br />
attraversando la congiuntura economica.<br />
L’andamento tendenzialmente negativo<br />
delle attività produttive, più accentuato<br />
nel settore immobiliare, viene evidenziato<br />
anche nelle <strong>di</strong>namiche dei cre<strong>di</strong>ti<br />
in sofferenza. Gli ultimi dati <strong>di</strong>sponibili<br />
<strong>di</strong>cono che le sofferenze lorde delle banche<br />
italiane incidono sul totale degli impieghi<br />
alla clientela per il 5,50% e quelle<br />
delle Casse Rurali Trentine per il 3,70%.<br />
La nostra <strong>Cassa</strong> si posiziona su livelli<br />
sensibilmente inferiori rispetto alle<br />
banche nazionali e in linea con le Casse<br />
trentine, con un rapporto sofferenze/<br />
impieghi del 3,02%, nonostante<br />
un controllo costante degli affidamenti<br />
al fine <strong>di</strong> prevenire il più possibile i rischi.<br />
Per quanto riguarda gli aspetti economici,<br />
il margine d’interesse del primo semestre<br />
<strong>2012</strong> migliora grazie alla resa dei titoli<br />
<strong>di</strong> proprietà in portafoglio mentre<br />
<strong>di</strong>minuisce il gettito commissionale;<br />
nel contempo salgono leggermente i costi<br />
operativi e le svalutazioni del portafoglio<br />
cre<strong>di</strong>ti. Ne deriva un risultato<br />
complessivo, provvisorio, che ci colloca<br />
su valori sicuramente positivi, in linea con<br />
quelli dell’esercizio passato e che<br />
ci consente <strong>di</strong> affrontare con fiducia<br />
la seconda parte dell’anno, consapevoli<br />
<strong>di</strong> problemi e <strong>di</strong>fficoltà ma anche della<br />
forza dei nostri mezzi. Peraltro,<br />
le previsioni economiche ancora negative,<br />
8 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
l’aumento del costo della raccolta, per<br />
il pesante incremento del costo del<br />
finanziamento del debito pubblico<br />
sovrano, con il conseguente<br />
restringimento del <strong>di</strong>fferenziale tra i tassi,<br />
potrebbero comportare, complice<br />
la carenza <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà, un risultato finale<br />
annuo inferiore a quello del 2011.<br />
Ricordo anche che è assai importante<br />
mantenere un adeguato ritorno<br />
red<strong>di</strong>tuale, in quanto l’utile è la nostra<br />
unica fonte per alimentare il patrimonio<br />
aziendale. A fine anno il coefficiente<br />
patrimoniale <strong>di</strong> base (Tier 1) era pari<br />
al 19,46%, molto più alto <strong>di</strong> quello me<strong>di</strong>o<br />
delle banche italiane e anche <strong>di</strong> quello<br />
delle Casse Rurali Trentine. L’altro in<strong>di</strong>ce<br />
che misura il grado <strong>di</strong> capitalizzazione,<br />
il Total capital ratio (rapporto tra<br />
patrimonio <strong>di</strong> vigilanza e attività <strong>di</strong> rischio<br />
ponderate), era pari al 19,63%, più<br />
del doppio <strong>di</strong> quello minimo previsto dalla<br />
normativa (8%).<br />
Numeri che consentono da un lato<br />
<strong>di</strong> valutare con “serenità” i rischi che<br />
l’attività cre<strong>di</strong>tizia comporta e, dall’altro,<br />
attestano la soli<strong>di</strong>tà della <strong>Cassa</strong>, garanzia<br />
per i soci, i clienti, le associazioni e per tutti<br />
coloro che vedono nella nostra azienda<br />
un punto <strong>di</strong> riferimento sempre presente. *
Intervista a<br />
| Diego Franceschi |<br />
Vice<strong>di</strong>rettore della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
I nostri<br />
prodotti<br />
Diego Franceschi è Vice<strong>di</strong>rettore della<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> dal gennaio 2008<br />
e vi lavora dall’<strong>agosto</strong> del ’90.<br />
Un’esperienza, la sua, che sommata<br />
ai precedenti percorsi lavorativi supera<br />
i 30 anni. Lo incontriamo al Centro Finanza<br />
<strong>di</strong> Piazza Serra a <strong>Pergine</strong> dove coor<strong>di</strong>na<br />
le Aree Finanza e Commerciale che vedono<br />
come responsabili, rispettivamente,<br />
Mauro Pintarelli e Carla Zanella, e dove<br />
ha sede anche l’Ufficio Gestioni<br />
Patrimoniali, guidato da Mario Fontanari.<br />
Diego Franceschi, il Vice<strong>di</strong>rettore,<br />
intervistato per “Linea Diretta Socio”<br />
sottolinea il valore aggiunto <strong>di</strong> uno dei<br />
prodotti che qualificano la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>: la Gestione Patrimoniale.<br />
Innanzitutto cos’è una Gestione<br />
Patrimoniale?<br />
Si tratta <strong>di</strong> un servizio attraverso il quale<br />
il nostro Istituto mette a <strong>di</strong>sposizione<br />
dei Clienti, interessati a investire i propri<br />
risparmi in titoli e altri valori mobiliari,<br />
la propria esperienza nel campo della<br />
gestione e dell’amministrazione dei<br />
patrimoni.<br />
Come sono strutturate le vostre<br />
gestioni?<br />
Il prodotto si basa su un approccio<br />
multimanager. La qualità del servizio è,<br />
infatti, assicurata da una selezione tra<br />
le migliori società d’investimento<br />
internazionali che da anni seguono<br />
l’andamento dei mercati finanziari italiani<br />
INVESTIMENTI<br />
e internazionali, valutando le prospettive<br />
future relative ai singoli Paesi e alle forme<br />
tecniche <strong>di</strong>sponibili.<br />
In concreto come si configura<br />
il servizio <strong>di</strong> Gestione Patrimoniale?<br />
La gestione <strong>di</strong> patrimoni mobiliari è<br />
un servizio specializzato che stu<strong>di</strong>a le forme<br />
più idonee <strong>di</strong> investimento mobiliare, con<br />
il preciso intento <strong>di</strong> raggiungere una<br />
buona red<strong>di</strong>tività, salvaguardando<br />
e incrementando, allo stesso tempo,<br />
il valore del patrimonio affidato in gestione.<br />
Come vi muovete nello specifico<br />
e quali obiettivi vi proponete?<br />
Gli obiettivi sono quelli <strong>di</strong> svolgere<br />
le cosiddette attività <strong>di</strong> “asset allocation”<br />
dei patrimoni mobiliari conferiti dalla<br />
Clientela. Ciò significa operare una<br />
<strong>di</strong>versificazione degli investimenti<br />
tra strumenti finanziari, settori, aree<br />
geografiche, tipologie <strong>di</strong> emittenti e valute<br />
estere, in base alla linea <strong>di</strong> gestione<br />
che meglio si adatta al Cliente.<br />
Dunque, c’è la possibilità da parte del<br />
Cliente <strong>di</strong> decidere come investire?<br />
Quante sono le linee <strong>di</strong> gestione?<br />
Sì, il cliente decide la linea <strong>di</strong> gestione<br />
in base al suo profilo <strong>di</strong> rischio.<br />
Le possibili linee <strong>di</strong> investimento sono ben<br />
otto (prudente, conservativa, moderata,<br />
<strong>di</strong>namica, aggressiva, azionaria Italia, ETF<br />
globale a cui si è aggiunta, recentemente,<br />
la GPM “Private”).<br />
9<br />
| DALLA CASSA RURALE |
| DALLA CASSA RURALE |<br />
GPM: RENDIMENTI<br />
DALL’1.1.<strong>2012</strong><br />
AL 30.06.<strong>2012</strong><br />
• linea prudente +4,38%<br />
• linea conservativa +5,52%<br />
• linea moderata +5,76%<br />
• linea <strong>di</strong>namica +6,00%<br />
• linea aggressiva +6,21%<br />
• linea azionario Italia -4,43%<br />
• linea ETF globale +2,08%<br />
* i ren<strong>di</strong>menti<br />
passati non<br />
sono in<strong>di</strong>cativi<br />
<strong>di</strong> quelli futuri<br />
GPM: ALCUNI PARTNER<br />
NEGLI INVESTIMENTI<br />
INTERNAZIONALI<br />
• Aberdeen<br />
• Black Rock<br />
• Cre<strong>di</strong>t Suisse<br />
• Franklin Templeton Investments<br />
• HSBC<br />
• ING Sicav<br />
• JP Morgan Asset Management<br />
• Lombard O<strong>di</strong>er<br />
• Morgan Stanley<br />
• Schroders<br />
10 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
GPM “Private”, <strong>di</strong> cosa si tratta?<br />
È una gestione che consente la totale<br />
personalizzazione e flessibilità degli<br />
investimenti. Il “modello” <strong>di</strong> gestione<br />
viene, infatti, creato su misura per ogni<br />
Cliente, utilizzando i “mattoncini” messi<br />
a <strong>di</strong>sposizione dalla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>. Questo<br />
tipo <strong>di</strong> gestione consente <strong>di</strong> costruire ogni<br />
singolo portafoglio con la massima<br />
libertà, scegliendo la combinazione<br />
<strong>di</strong> strumenti finanziari più adatta alle<br />
esigenze e agli obiettivi dell’investitore,<br />
in coerenza con le sue aspettative, il suo<br />
profilo <strong>di</strong> rischio e i suoi obiettivi.<br />
Ogni singola “classe <strong>di</strong> investimento”<br />
(ovvero il “mattoncino” che compone,<br />
assieme ad altri, la Gestione Patrimoniale)<br />
è composta da più fon<strong>di</strong>, in grado<br />
<strong>di</strong> ottimizzare la <strong>di</strong>versificazione e <strong>di</strong> ridurre,<br />
contemporaneamente, il rischio.<br />
Inoltre, al fine <strong>di</strong> garantire la massima<br />
efficienza, tutti gli strumenti finanziari<br />
impiegati appartengono a primarie società<br />
<strong>di</strong> investimento internazionali, già<br />
collaudate negli anni, e opportunamente<br />
selezionate sulla base del ren<strong>di</strong>mento,<br />
del profilo <strong>di</strong> rischio e dei migliori rating<br />
attribuiti.<br />
In tempo <strong>di</strong> crisi questo prodotto<br />
è in crescita?<br />
Stiamo avendo risultati decisamente<br />
confortanti. Tutte le linee sono positive,<br />
soffre un po’ solo la linea Italia ma<br />
è un fatto fisiologico, in considerazione<br />
della situazione <strong>di</strong> instabilità generale dei
Nella foto<br />
La copertina della brochure<br />
“Gestioni patrimoniali<br />
in Valori Mobiliari”<br />
mercati e della recessione del mercato<br />
nazionale.<br />
In concreto, quali sono i vantaggi per<br />
il Cliente che apre una GPM?<br />
I vantaggi sono molteplici. Innanzitutto<br />
quello <strong>di</strong> possedere uno strumento<br />
d’investimento ben <strong>di</strong>versificato che non<br />
richiede l’apertura <strong>di</strong> un conto corrente<br />
or<strong>di</strong>nario, caratterizzato da ampia<br />
flessibilità e accessibile con cifre<br />
abbordabili. L’importo minimo per aprire<br />
una GPM, infatti, è <strong>di</strong> 1.000 euro che<br />
il Cliente può incrementare<br />
successivamente con versamenti<br />
integrativi e, all’occorrenza, smobilizzare<br />
in tutto o in parte senza vincoli <strong>di</strong> tempo<br />
e, soprattutto, senza l’applicazione<br />
<strong>di</strong> nessuna commissione.<br />
È una soluzione<br />
d’investimento che offre<br />
la possibilità <strong>di</strong> ridurre<br />
i rischi determinati dalle<br />
oscillazioni dei mercati,<br />
grazie alla <strong>di</strong>fferenza<br />
<strong>di</strong> prezzo delle quote,<br />
acquistate mese dopo<br />
mese.<br />
Può consigliare, quin<strong>di</strong>,<br />
questo prodotto?<br />
Senza dubbio. È un prodotto <strong>di</strong> grande<br />
attualità che, come ripeto, si adatta<br />
alle esigenze del Cliente, mettendo<br />
a <strong>di</strong>sposizione un patrimonio<br />
<strong>di</strong> esperienza e <strong>di</strong> qualità che da sempre<br />
caratterizza l’attività del Centro Finanza.<br />
In particolare è importante costruire<br />
la gestione attraverso un piano<br />
programmato <strong>di</strong> versamenti (PAC).<br />
È una soluzione d’investimento che offre<br />
la possibilità <strong>di</strong> ridurre i rischi<br />
determinati dalle oscillazioni dei mercati,<br />
grazie alla <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> prezzo delle<br />
quote, acquistate mese dopo mese.<br />
Una caratteristica che consente<br />
d’investire con serenità approfittando<br />
delle variazioni dei prezzi sui mercati<br />
finanziari. Grazie al piano <strong>di</strong> accumulo<br />
è così possibile, anche in momenti<br />
<strong>di</strong> elevata volatilità, <strong>di</strong>luire il rischio<br />
e acquistare a prezzi più convenienti.<br />
Un invito rivolto ai Clienti, a venire<br />
a trovarci. I nostri Uffici sono sempre<br />
a <strong>di</strong>sposizione. *<br />
| DALLA CASSA RURALE |<br />
11
| VITA DI CASSA |<br />
Dall’Assemblea<br />
il Nuovo Consiglio<br />
Il 5 maggio scorso, in occasione<br />
dell’assemblea della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>,<br />
si è votato per il rinnovo <strong>di</strong> alcuni membri<br />
del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione.<br />
I neoeletti sono Guido Bonvecchio,<br />
espressione del mondo dell’artigianato<br />
e Nicoletta Molinari, <strong>di</strong>rettrice della<br />
Cooperativa Sociale C4.<br />
Sostituiscono Lino Vicentini e Clau<strong>di</strong>a<br />
Castelli, giunti a fine mandato,<br />
a cui va il ringraziamento per avere<br />
de<strong>di</strong>cato grande impegno in seno<br />
alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>.<br />
È stato riconfermato, nel ruolo<br />
<strong>di</strong> Vicepresidente, Stefano Zampedri. *<br />
CONSIGLIO<br />
DI AMMINISTRAZIONE<br />
Presidente<br />
• Franco Senesi<br />
Vicepresidente<br />
• Stefano Zampedri<br />
Consiglieri<br />
• Franco Beber<br />
• Guido Bonvecchio<br />
• Roberto Casagrande<br />
• Lorenzo Gretter<br />
• Nicoletta Molinari<br />
• Stefano Stelzer<br />
• Lorenzo Zampedri<br />
12 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
RINNOVI
COLLEGIO SINDACALE<br />
Presidente<br />
• Aldo Laner<br />
Sindaci Effettivi<br />
• Paolo Beber<br />
• Giulio Dalmaso<br />
COLLEGIO PROBIVIRI<br />
Presidente<br />
• Eduino Gabrielli<br />
Membri Effettivi<br />
• Luigino Beber<br />
• Eduino Gabrielli<br />
• Flavio Motter<br />
DIREZIONE<br />
Direttore<br />
• Mauro de Manincor<br />
Sindaci Supplenti<br />
• Maria Grazia Bressan<br />
• Giorgio Casagrande<br />
Membri Supplenti<br />
• Giorgio Fontanari<br />
• Gino Froner<br />
Vice<strong>di</strong>rettore<br />
• Diego Franceschi<br />
Nella foto sopra<br />
Il nuovo consiglio, con Direttore e Vice<strong>di</strong>rettore e con parte<br />
del collegio sindacale<br />
| VITA DI CASSA |<br />
13
| VITA DI CASSA |<br />
La prima ospite <strong>di</strong> Palazzo Tomelin<br />
È stata la Cooperativa Artigiana<br />
<strong>di</strong> Garanzia la prima realtà <strong>di</strong> categoria<br />
(quella <strong>di</strong> garanzia per gli artigiani),<br />
a essere ospitata nella rinnovata sala<br />
formazione della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> nella sede<br />
<strong>di</strong> Palazzo Tomelin.<br />
Una visita che non è stata casuale.<br />
Il Confi<strong>di</strong> degli artigiani, infatti, preferisce<br />
organizzare le riunioni del CdA sul<br />
territorio. Lavorando in questo modo<br />
è possibile una maggiore aderenza con<br />
gli associati e le realtà impren<strong>di</strong>toriali<br />
<strong>di</strong> tutto il territorio provinciale.<br />
A fare gli onori <strong>di</strong> casa è stato Guido<br />
Bonvecchio, rappresentante <strong>di</strong> zona<br />
<strong>di</strong> Confi<strong>di</strong> e membro del CdA della <strong>Cassa</strong><br />
<strong>Rurale</strong>, assieme al presidente Franco<br />
Senesi e al <strong>di</strong>rettore Mauro de Manincor.<br />
Nel corso della riunione a <strong>Pergine</strong><br />
il presidente Giuseppe Bertolini<br />
ha ufficializzato al Consiglio<br />
la sottoscrizione delle convenzioni nel<br />
settore garanzie con <strong>Cassa</strong> Centrale<br />
e Unicre<strong>di</strong>t.<br />
Del prossimo mese <strong>di</strong> settembre la<br />
Cooperativa Artigiana <strong>di</strong> Garanzia,<br />
nell’ottica <strong>di</strong> una promozione mirata a<br />
illustrare agli associati il contenuto dei<br />
documenti, seguirà un’agenda itinerante<br />
che la porterà a organizzare incontri<br />
in tutta la Provincia. Si parlerà<br />
<strong>di</strong> convenzioni, ma anche <strong>di</strong> altre iniziative<br />
in via <strong>di</strong> perfezionamento.<br />
L’incontro, presso la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>, è stato<br />
comunque per il cronista anche una<br />
ghiotta occasione per tastare il polso<br />
14 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
in merito alla crisi alla categoria degli<br />
artigiani, la più numerosa dell’economia<br />
trentina.<br />
In merito il presidente confida in una<br />
potenziale ripresa futura. «Gli strumenti<br />
ci sono – <strong>di</strong>ce –, l’impegno anche,<br />
ed è evidente, inoltre, che tali convenzioni<br />
spingono in questa <strong>di</strong>rezione sostenendo<br />
le nostre imprese verso momenti<br />
migliori». *<br />
BUONA<br />
LA PRIMA<br />
Cooperativa Artigiana<br />
<strong>di</strong> Garanzia<br />
Nella foto<br />
Guido Bonvecchio, rappresentante <strong>di</strong> zona e Giuseppe Bertolini,<br />
presidente della Cooperativa Artigiana <strong>di</strong> Garanzia;<br />
Mauro de Manincor, <strong>di</strong>rettore della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>
Ad ottobre<br />
il Bilancio Sociale<br />
Un appuntamento importante per la vita della comunità<br />
È in agenda il prossimo mese <strong>di</strong> ottobre,<br />
presso l’Istituto Marie Curie,<br />
la presentazione del bilancio sociale 2011<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>. Si tratta<br />
<strong>di</strong> un’occasione importante per analizzare<br />
le attività supportate nel corso dell’anno<br />
in una comunità che spazia da <strong>Pergine</strong>,<br />
Civezzano, Tenna, fino alla Valle dei<br />
Mòcheni e che conta circa 28 mila abitanti.<br />
Sono interventi che spaziano in <strong>di</strong>versi<br />
settori, ma che sono improntati, tutti, allo<br />
sviluppo e alla coesione della comunità.<br />
La cadenza annuale rappresenta anche<br />
un appuntamento per verificare quanto<br />
fatto, rispetto all’anno precedente,<br />
ma serve anche a guardare avanti,<br />
tracciando nuovi obiettivi e in<strong>di</strong>viduando<br />
i percorsi più adatti per raggiungerli.<br />
Al <strong>di</strong> là dell’importanza dei contributi<br />
in termini <strong>di</strong> denaro la sfida è più<br />
impegnativa, ma anche più affascinante.<br />
Stiamo parlando della capacità<br />
organizzativa e della <strong>di</strong>mensione umana<br />
delle relazioni, perché anche queste sono<br />
un patrimonio su cui investire.<br />
E, questo, è ciò che sta facendo la <strong>Cassa</strong><br />
<strong>Rurale</strong> con CooperAzione Reciproca.<br />
IL BILANCIO<br />
SOCIALE<br />
Un momento per ascoltare i bisogni che giorno<br />
dopo giorno emergono e per relazionare su quanto<br />
fatto in campo sociale.<br />
Una realtà che, con i suoi referenti,<br />
è a <strong>di</strong>sposizione delle associazioni per<br />
aiutarle nella loro attività. Una realtà<br />
con cui confrontarsi su progetti; un aiuto<br />
concreto su come organizzarli, renderli<br />
sicuri e coor<strong>di</strong>narli. Il tutto grazie<br />
a un Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione attento<br />
e lungimirante e a un gruppo <strong>di</strong> persone<br />
che nel corso <strong>di</strong> questi anni è <strong>di</strong>ventato<br />
punto <strong>di</strong> riferimento per citta<strong>di</strong>ni<br />
e associazioni.<br />
La presentazione del bilancio sociale non<br />
sarà, dunque, un ren<strong>di</strong>conto con una mera<br />
operazione ragionieristica, ma un momento<br />
<strong>di</strong> illustrazione e trasparenza dei valori<br />
che sono il fulcro della cooperazione. Sarà<br />
una serata dove ascoltare, anche, i bisogni<br />
che giorno dopo giorno emergono, e che<br />
la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>, nella sue possibilità, cerca<br />
<strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare con i contributi, ma, anche,<br />
con le sue professionalità e capacità.<br />
Dopo l’assemblea annuale, l’appuntamento<br />
con il bilancio sociale rappresenta<br />
un importante momento <strong>di</strong> incontro che,<br />
così come sollecitato dalla Federazione,<br />
intende mantenere sempre più vivo<br />
il rapporto con i Soci e la comunità. *<br />
| VITA DI CASSA |<br />
15
| VITA DI CASSA |<br />
| Gabriele Buselli |<br />
Rinnovata<br />
l’Agenzia <strong>di</strong> Via Filzi<br />
Quello che si nota subito entrando<br />
nell’Agenzia della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> in Via Filzi<br />
a <strong>Pergine</strong> è l’imme<strong>di</strong>ata luminosità,<br />
ottenuta grazie alla nuova <strong>di</strong>sposizione<br />
delle pareti e ai colori che danno ampia<br />
luce ai locali. Merito del recente<br />
ammodernamento, effettuato con celerità<br />
nei primi 15 giorni <strong>di</strong> marzo. Una pausa<br />
velocissima che ha dato ottimi risultati.<br />
Del risultato è rimasto sod<strong>di</strong>sfatto<br />
il personale e ovviamente anche<br />
la clientela. E non è tutto, c’è anche<br />
un angoletto per <strong>di</strong>strarre i bambini,<br />
mentre i genitori sono allo sportello.<br />
È un retaggio della prima destinazione<br />
dell’Agenzia quando, nel 1999, venne<br />
pensata per essere punto <strong>di</strong> riferimento<br />
per il mondo giovane. Un mondo che<br />
ancora adesso è cliente fisso e che<br />
si ampia dalla cintura urbana storica fino<br />
ad arrivare a Canezza e Zivignago.<br />
«Lavorare qui – ci <strong>di</strong>ce Matteo Pintarelli,<br />
40 anni, il più giovane responsabile<br />
<strong>di</strong> filiale della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> – è veramente<br />
confortevole. Con il mio vice Bennj Uez e<br />
il collaboratore Samuel Pedrotti, facciamo<br />
un team molto affiatato». In <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>,<br />
lui, è arrivato nel 1997 e quin<strong>di</strong><br />
quest’anno festeggia i 15 anni. All’Agenzia<br />
<strong>di</strong> Via Filzi, invece, è arrivato nel giugno<br />
dello scorso anno e, subito, si è trovato<br />
bene. Matteo Pintarelli sottolinea, ancora,<br />
come il lavoro non manchi e come anche<br />
in tempo <strong>di</strong> crisi la raccolta sia costante.<br />
Gli sportelli <strong>di</strong> Via Filzi nel tempo sono<br />
<strong>di</strong>ventati anche punto <strong>di</strong> riferimento per<br />
16 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
la piccola comunità <strong>di</strong> questa zona del<br />
paese. «A volte ci chiedono le cose più<br />
<strong>di</strong>sparate, non solo operazioni <strong>di</strong> banca,<br />
ma noi – aggiunge ancora Matteo<br />
Pintarelli – siamo ben felici <strong>di</strong> essere utili.<br />
In fondo una banca <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to cooperativo<br />
è anche questo!». Una banca che<br />
è rimasta quella <strong>di</strong> “una volta”, cor<strong>di</strong>ale<br />
e affabile, ma con il valore aggiunto <strong>di</strong> una<br />
profonda conoscenza del territorio. Il tutto<br />
abbinato naturalmente a competenza<br />
e tecnologia. La clientela in Via Filzi<br />
è molto variegata: ci sono privati, e poi<br />
le botteghe storiche del Marcadel. E poi<br />
i nonnini della vicina Casa <strong>di</strong> riposo,<br />
quella che adesso si chiama Azienda<br />
pubblica per i servizi alla persona. Infine<br />
un particolare che <strong>di</strong>mostra come<br />
il mondo continui a muoversi. Tra i clienti<br />
c’è anche una piccola comunità cinese<br />
che lavora nel campo dell’artigianato,<br />
«Sono precisi e molto educati – ci <strong>di</strong>ce<br />
Matteo Pintarelli –. Parlano<br />
perfettamente l’italiano e quando si<br />
mettono in fila sorridono. Anche se<br />
devono pagare le tasse…». *<br />
??? FILIALI<br />
Nella foto<br />
In pie<strong>di</strong> al centro<br />
il responsabile Matteo<br />
Pintarelli con il vice Benny Uez<br />
(alla sua destra) e<br />
il collaboratore Samuel<br />
Pedrotti (seduto)<br />
Via Filzi, 1<br />
38057 <strong>Pergine</strong> Vals. (TN)<br />
tel. 0461 500111<br />
fax 0461 539088<br />
e-mail: info@cr-pergine.net<br />
RESPONSABILE<br />
Matteo Pintarelli<br />
VICE RESPONSABILE<br />
Bennj Uez<br />
COLLABORATORE<br />
Samuel Pedrotti
Premi allo Stu<strong>di</strong>o<br />
<strong>2012</strong><br />
Accanto a nuove e interessanti iniziative<br />
messe in campo dalla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> per rafforzare il rapporto con<br />
i propri giovani, i Premi allo Stu<strong>di</strong>o<br />
rimangono senz’altro un vero e proprio<br />
incentivo per gli studenti a continuare<br />
l’impegno scolastico. Per tale motivo<br />
anche quest’anno il Consiglio<br />
PREMI<br />
??? ALLO STUDIO<br />
<strong>di</strong> Amministrazione della <strong>Cassa</strong><br />
ha deliberato l’assegnazione dei Premi<br />
allo Stu<strong>di</strong>o, riservati prioritariamente<br />
a Soci o figli <strong>di</strong> Soci.<br />
Il bando è <strong>di</strong>sponibile presso la sede,<br />
le filiali e sul sito della <strong>Cassa</strong> all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
www.cr-pergine.net *<br />
TERMINE PRESENTAZIONE DOMANDE: 10 SETTEMBRE <strong>2012</strong><br />
| VITA DI CASSA |<br />
17
| VITA DI CASSA |<br />
A cura <strong>di</strong><br />
| Giovanna Valcanover |<br />
CRAL<br />
Pillole<br />
dalla <strong>Cassa</strong><br />
<strong>Rurale</strong><br />
PENSIONAMENTO<br />
Dopo 24 anni e tanto lavoro al servizio della <strong>Cassa</strong><br />
<strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>, il nostro Con<strong>di</strong>rettore Marco Sittoni<br />
ha deciso <strong>di</strong> salutarci per andarsene in pensione.<br />
Lo abbiamo ringraziato durante la festa <strong>di</strong> saluto<br />
e lo abbracciamo nuovamente dalle righe<br />
del giornalino, con i migliori auguri per il suo futuro.<br />
INIZIATIVA<br />
“FORMAGGIO TERREMOTATO”<br />
Il Circolo Ricreativo della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
ha risposto con entusiasmo all’iniziativa <strong>di</strong> solidarietà<br />
avviata dal Coro Castel <strong>Pergine</strong>, volta a dare un aiuto<br />
concreto a un caseificio <strong>di</strong> San Giovanni in Persiceto,<br />
danneggiato dal terremoto. L’or<strong>di</strong>ne effettuato<br />
dal Cral, cui hanno contribuito una sessantina<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti, è stato <strong>di</strong> 700 chili <strong>di</strong> formaggio.<br />
OGGI SPOSI<br />
Fiori d’arancio alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>: il 28 luglio Gianni Puecher<br />
è convolato a giuste nozze<br />
con la sua Daniela.<br />
TANTA FELICITÀ AGLI SPOSI!<br />
18 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
NADIA PETRI<br />
È DIVENTATA MAMMA<br />
SUCCEDE<br />
IN CASSA<br />
Poteva forse il piccolo Rocco scegliere un giorno più<br />
bello per nascere? Il 13 maggio scorso, festa della<br />
mamma, ha fatto capolino nel mondo Rocco Giunta,<br />
per la gioia della nostra collega Na<strong>di</strong>a Petri e del papà<br />
Antonio. Congratulazioni!<br />
Nella foto<br />
Na<strong>di</strong>a, impiegata presso la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> dal 1999,<br />
con Rocco.
Fotonotizia<br />
Fermi… in attesa<br />
<strong>di</strong> ripartire<br />
19
SPAZIO GIOVANI<br />
| Michele Gretter |<br />
Fare marketing<br />
<strong>di</strong> se stessi<br />
«Il curriculum vitae racconta noi stessi<br />
e serve a tutti; in<strong>di</strong>pendentemente dal<br />
fatto che lavoriamo o no, è bene averlo<br />
sempre pronto e revisionarlo <strong>di</strong> tanto<br />
in tanto, per correggerlo, migliorarlo<br />
oppure adattarlo alla richiesta specifica».<br />
Dalle parole del dottor Marco Parolini,<br />
orientatore professionale, emerge<br />
la necessità <strong>di</strong> essere flessibili per<br />
intercettare sul nascere le occasioni<br />
migliori che il mondo del lavoro offre.<br />
L’intervento <strong>di</strong> Parolini, assieme a quello<br />
della dottoressa Hai<strong>di</strong> Garulli, anch’essa<br />
orientatrice professionale, hanno<br />
accompagnato una decina <strong>di</strong> giovani<br />
perginesi nel seminario “Fare marketing<br />
<strong>di</strong> se stessi”, svoltosi sabato 19 maggio<br />
presso la sala assemblee della Comunità<br />
Dal prossimo mese <strong>di</strong> settembre sarà<br />
attivato lo sportello <strong>di</strong> orientamento<br />
al lavoro rivolto a figli <strong>di</strong> soci e clienti.<br />
Trattasi <strong>di</strong> un progetto proposto dal<br />
Gruppo Giovani CRP, rivolto a dare<br />
un supporto <strong>di</strong> gruppo e anche<br />
in<strong>di</strong>vidualizzato per la preparazione<br />
del curriculum vitae, della lettera<br />
motivazionale, del colloquio <strong>di</strong> lavoro<br />
e un valido aiuto per orientare<br />
la propria scelta professionale.<br />
PER INFORMAZIONI CONTATTARE<br />
IL NUMERO VERDE 800 36 5822<br />
(UFFICIO SOCI).<br />
20 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
<strong>di</strong> Valle. Il percorso, che nei prossimi mesi<br />
sarà riproposto in altre zone dell’alta<br />
<strong>Valsugana</strong>, è stato ideato da Job Trainer,<br />
in collaborazione con CooperAzione<br />
Reciproca e la Comunità Alta <strong>Valsugana</strong><br />
e Bersntol. Cominciato con la serata<br />
“I venti mestieri del futuro”, esso intende<br />
preparare al meglio gli studenti all’entrata<br />
nel mondo del lavoro, spiegando loro<br />
come presentarsi davanti ai futuri datori<br />
<strong>di</strong> lavoro. Durante la giornata <strong>di</strong> seminario<br />
sono stati esaminati il curriculum vitae<br />
e la lettera <strong>di</strong> motivazione, è stato<br />
spiegato come affrontare il colloquio<br />
<strong>di</strong> lavoro, ma anche come selezionare<br />
le offerte che davvero interessano e dove<br />
trovarle. Perché non è importante partire,<br />
è necessario partire al meglio! *<br />
COOPERAZIONE<br />
RECIPROCA
SPAZIO GIOVANI<br />
| Francesca Spadaro |<br />
TESTIMONIANZE<br />
I corsi <strong>di</strong> tedesco:<br />
partecipati e apprezzati<br />
VOLONTARIAMENTE<br />
EUROPEI<br />
CRP ha sostenuto l’iniziativa<br />
“Volontariamente europei - campo<br />
estivo in Kossovo”, un progetto<br />
educativo <strong>di</strong> volontariato estivo<br />
all’estero rivolto a ragazzi<br />
dai 15 ai 29 anni.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un’esperienza<br />
<strong>di</strong> animazione presso un campo<br />
scuola a Peja/Péc - Kossovo dove,<br />
attraverso abilità creative,<br />
animative e artistiche,<br />
i volontari con<strong>di</strong>vidono e affrontano<br />
i temi dei <strong>di</strong>ritti umani,<br />
dell’ambiente, della convivenza<br />
con bambini e giovani kossovari.<br />
Conoscere e approfon<strong>di</strong>re una lingua<br />
straniera permette <strong>di</strong> entrare in contatto<br />
con una nuova realtà culturale, aiuta<br />
a sviluppare e ad arricchire la propria<br />
personalità, può rilevarsi utile per chi ama<br />
viaggiare o per chi è in cerca <strong>di</strong> lavoro.<br />
La <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> è sempre stata<br />
sensibile a favorire lo stu<strong>di</strong>o delle lingue<br />
straniere organizzando corsi tenuti<br />
da insegnanti <strong>di</strong> madrelingua.<br />
Grazie alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
ho avuto la possibilità <strong>di</strong> ampliare le mie<br />
conoscenze linguistiche, partecipando al<br />
AGGIORNAMENTO TAPPI<br />
Prosegue e trova ampio consenso<br />
e coinvolgimento l’iniziativa “Raccolta<br />
Tappi” nata grazie alla collaborazione<br />
con Amnu, Comune <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>,<br />
Stet-Vale, Istituti Comprensivi <strong>Pergine</strong><br />
1 e 2, H2O+.<br />
I 12 contenitori collocati nelle filiali<br />
della <strong>Cassa</strong> stanno già dando buoni<br />
frutti e si cominciano a ipotizzare<br />
le prime idee su come utilizzare<br />
il ricavato della ven<strong>di</strong>ta dei tappi.<br />
A tutte le associazioni che desiderano<br />
collaborare in tale raccolta, la <strong>Cassa</strong><br />
mette a <strong>di</strong>sposizione dei nuovi<br />
contenitori da utilizzare nelle varie<br />
manifestazioni da loro organizzate.<br />
Rif. Ufficio Soci.<br />
corso intensivo avanzato <strong>di</strong> tedesco iniziato<br />
a maggio u.s. della durata <strong>di</strong> 7 settimane.<br />
Durante il corso, su stimolo <strong>di</strong> una<br />
insegnante <strong>di</strong> madrelingua tedesca,<br />
abbiamo affrontato e approfon<strong>di</strong>to vari<br />
argomenti <strong>di</strong> attualità, storia, religione,<br />
musica… alternando la conversazione<br />
al ripasso della grammatica.<br />
Ritengo che tale esperienza sia stata<br />
molto valida e utile per la mia formazione<br />
e mi auguro che la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> proponga nuovamente questa<br />
iniziativa a settembre! *<br />
FIORI D’ARANCIO<br />
NEL GRUPPO<br />
GIOVANI<br />
Il 30 giugno la nostra<br />
“giornalista”<br />
Alessia Montrone ha detto<br />
sì a Mauro...<br />
complice dell’incontro tra<br />
i due un messaggio partito<br />
per sbaglio...!<br />
| COOPERAZIONE RECIPROCA |<br />
21
SPAZIO GIOVANI<br />
| Marianna Moser |<br />
Festa dell’Europa<br />
Un porto per amico<br />
(13 maggio <strong>2012</strong>)<br />
Il 13 maggio <strong>2012</strong> si è svolta come<br />
<strong>di</strong> consueto, presso il CUS <strong>di</strong> San<br />
Cristoforo, la Festa dell’Europa. Dal 1985,<br />
infatti, a seguito <strong>di</strong> un incontro tra i Capi<br />
<strong>di</strong> Stato e <strong>di</strong> Governo dell’UE, il 9 maggio<br />
si ricordano i natali dell’Unione Europea,<br />
attraverso una rassegna <strong>di</strong> eventi e<br />
l’istituzione della Giornata dell’Europa.<br />
CooperAzione Reciproca ha voluto<br />
contribuire a questo importante evento<br />
promosso dalla Cooperativa Archè e<br />
organizzato dall’Associazione<br />
<strong>di</strong> promozione sociale H 2O+.<br />
L’evento è stato una festa destinata<br />
prevalentemente a famiglie con bambini<br />
ed è stato previsto anche<br />
il coinvolgimento <strong>di</strong> ragazzi con <strong>di</strong>sabilità<br />
mentali e/o motorie.<br />
Molte le attività organizzate che hanno<br />
visto la partecipazione <strong>di</strong> circa 60 volontari<br />
appartenenti a <strong>di</strong>verse associazioni<br />
ed enti ra<strong>di</strong>cati sul territorio come<br />
Europe Direct Trentino, Sportello<br />
Tidoun@dritta, Dragon Boat, Il Sogno,<br />
Coro Edera del circolo Pensionati<br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> e anche un gruppo <strong>di</strong> studenti<br />
delle Scuole me<strong>di</strong>e T. Garbari.<br />
I partecipanti sono stati quin<strong>di</strong> coinvolti<br />
in svariate attività, fra le quali uscite con<br />
Dragon Boat, uscite in barca con i<br />
pescatori, SUP surfing, piccole uscite con<br />
derive, prove <strong>di</strong> SUB, e altri giochi<br />
riguardanti l’ambiente e l’Unione Europea.<br />
Molto apprezzata anche l’esposizione<br />
della collezione <strong>di</strong> fauna lacustre<br />
<strong>di</strong> Giorgio Bianchini. Non è mancato<br />
22 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
inoltre il Salvadanaio dell’ambiente con<br />
la raccolta dei tappi che proseguirà nei<br />
prossimi mesi su tutto il Comune<br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>.<br />
Ma cosa ne pensano i Giovani dell’Europa?<br />
Lo chie<strong>di</strong>amo a due giovani volontari<br />
che hanno partecipato all’organizzazione<br />
della manifestazione: Martina Broll<br />
e Gianluca Brol.<br />
Martina Broll, 22 anni, <strong>di</strong> Civezzano si sta<br />
laureando in Scienze politiche a in<strong>di</strong>rizzo<br />
Relazioni internazionali.<br />
Gianluca Brol, 20 anni. Dopo la maturità<br />
classica ha scelto la facoltà <strong>di</strong><br />
Giurisprudenza.<br />
Come hai scelto la facoltà?<br />
MARTINA: «Ho scelto Scienze politiche<br />
perché fin da piccola, soprattutto grazie<br />
alla forte spinta <strong>di</strong> mia madre, sono<br />
sempre stata molto attenta e aff ascinata<br />
da ciò che mi accadeva attorno in campo<br />
politico, sociale e culturale».<br />
GIANLUCA: «Ho scelto Giurisprudenza<br />
perché sono attratto dagli sbocchi<br />
professionali che essa offre, a partire<br />
dall’ambito forense ma anche per quel<br />
che riguarda il settore della <strong>di</strong>plomazia,<br />
delle organizzazioni internazionali e<br />
dell’Unione Europea».<br />
Come sei venuto a conoscenza<br />
del progetto della Festa dell’Europa<br />
che ti porter à alla visita delle<br />
Istituzioni a Bruxelles? È la prima<br />
FESTA<br />
DELL’EUROPA
volta che partecipi a questo tipo<br />
<strong>di</strong> progetti?<br />
M: «Sono venuta a conoscenza del progetto<br />
grazie allo Sportello della Gioventù<br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>, alla cui mailing list sono<br />
iscritta».<br />
G: «Sono venuto a conoscenza<br />
<strong>di</strong> “Progetto Europa” tramite la newsletter<br />
dello Sportello della Gioventù <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
<strong>Valsugana</strong>. In passato ho partecipato,<br />
nell’ambito del Piano Giovani <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
<strong>Valsugana</strong> e della Valle del Fersina,<br />
ai progetti “Europeiamo?!” e<br />
“Conviviamo?!”».<br />
Che cosa è per te l’Europa?<br />
M: «Per me l’Europa è una preziosissima<br />
occasione per avvicinare popoli e Stati<br />
tanto vicini territorialmente quanto, basti<br />
pensare alla storia più recente, lontani<br />
in molti altri sensi».<br />
G: «L’Europa è per me il presente<br />
e il futuro, poiché da un lato rappresenta<br />
un attuale ambito <strong>di</strong> interesse, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />
<strong>di</strong> formazione e d’altra parte un possibile<br />
campo <strong>di</strong> lavoro per il mio futuro».<br />
Come ve<strong>di</strong> il futuro dell’Europa?<br />
Che ruolo possono avere i giovani<br />
nella costruzione <strong>di</strong> un’Europa Unita?<br />
M: «Personalmente nutro gran<strong>di</strong> speranze<br />
nella costruzione e nel futuro dell’Unione<br />
Europea, anche in questo momento<br />
<strong>di</strong> grave crisi e <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> fiducia<br />
in essa. A mio avviso ciò che manca per<br />
un decollo <strong>di</strong> un’“identità europea” dei<br />
popoli è una più forte unione<br />
e con<strong>di</strong>visione politica, tale da far sentir<br />
parte dell’Unione qualsiasi suo citta<strong>di</strong>no.<br />
Le iniziative che le istituzioni europee<br />
propongono, come questi progetti<br />
o il famoso Erasmus, atte a coinvolgere<br />
le giovani generazioni, vanno in questo<br />
senso e le ritengo fondamentali. La mia<br />
speranza è che questa apertura alla<br />
partecipazione del singolo citta<strong>di</strong>no<br />
continui senza interruzioni e si <strong>di</strong>ffonda<br />
se mpre <strong>di</strong> più. Abbiamo bisogno,<br />
soprattutto noi giovani, <strong>di</strong> sentirci<br />
“europei”, o, ad<strong>di</strong>rittura, “europeisti”!».<br />
G: «L’allargamento e l’approfon<strong>di</strong>mento<br />
del processo <strong>di</strong> integrazione degli Stati<br />
membri richiede ai citta<strong>di</strong>ni e ai giovani<br />
in primis <strong>di</strong> sviluppare una consapevolezza<br />
dell’appartenenza all’Unione, <strong>di</strong><br />
confrontarsi sempre più spesso con le sue<br />
istituzioni e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> ampliare le proprie<br />
conoscenze e la propria partecipazione<br />
al processo <strong>di</strong> costruzione dell’Europa,<br />
che certamente non si può <strong>di</strong>re terminato.<br />
I giovani hanno la possibilità <strong>di</strong> intervenire<br />
informandosi, stu<strong>di</strong>ando e cogliendo<br />
le numerose opportunità che l’Europa offre<br />
per formarsi culturalmente e<br />
professionalmente».<br />
Così come Massimo D’Azeglio <strong>di</strong>sse,<br />
all’indomani della fondazione dello Stato<br />
unitario italiano «L’Italia è fatta.<br />
Ora bisogna fare gli italiani» possiamo<br />
ora <strong>di</strong>re «fatta l’Europa bisogna fare<br />
gli Europei». *<br />
| COOPERAZIONE RECIPROCA |<br />
23
| Mario Pacher |<br />
24 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
VOLONTARIATO<br />
Il Coro Edera del Gruppo<br />
Anziani <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
Per trovare le origini del Coro Edera nato<br />
all’interno del Circolo Comunale<br />
Pensionati e Anziani <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> e che ora<br />
si compone <strong>di</strong> una trentina <strong>di</strong> elementi,<br />
bisogna tornare in<strong>di</strong>etro nel tempo<br />
<strong>di</strong> qualche decennio. Era infatti l’ormai<br />
lontano 1982, anno in cui, per opera<br />
dell’in<strong>di</strong>menticata Maestra Lina Morelli,<br />
si costituì, all’interno del Circolo,<br />
un gruppetto <strong>di</strong> persone amanti del canto,<br />
che si <strong>di</strong>lettavano a far compagnia con<br />
le loro canzoni agli Ospiti delle <strong>di</strong>verse<br />
Case <strong>di</strong> riposo o alla popolazione<br />
del perginese e non solo, in occasione<br />
<strong>di</strong> festività paesane, o altre ricorrenze.<br />
Attraverso il tempo, da quei pochi<br />
elementi si è passati a un numero sempre<br />
maggiore fino a raggiungere la trentina<br />
che, prima guidati e <strong>di</strong>retti dal cav. Aldo<br />
Paoli e da circa un anno dal maestro Luigi<br />
Zuccatti, continuano nella loro attività<br />
<strong>di</strong> coristi esibendosi presso le Case<br />
<strong>di</strong> riposo della zona e anche nelle varie<br />
manifestazioni che si svolgono in Regione,<br />
dove sono sempre più richiesti.<br />
È da sottolineare il loro impegno<br />
e la serietà che manifestano trovandosi<br />
settimanalmente alle prove <strong>di</strong> canto per<br />
riprendere soprattutto quelle melo<strong>di</strong>e<br />
del passato, legate ai ricor<strong>di</strong> della loro<br />
gioventù e tanto care anche a chi vive<br />
momenti <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> nostalgia<br />
dei tempi che furono. Recentemente<br />
il Coro Edera ha partecipato anche<br />
alla rassegna dei cori dei circoli<br />
organizzata dal “Coor<strong>di</strong>namento<br />
È da sottolineare il loro<br />
impegno e la serietà<br />
che manifestano<br />
trovandosi alle prove<br />
<strong>di</strong> canto per riprendere<br />
soprattutto quelle<br />
melo<strong>di</strong>e del passato,<br />
legate ai ricor<strong>di</strong>.<br />
dei Circoli della Provincia”. La sua attività,<br />
nell’arco dell’anno, consiste in mezza<br />
dozzina <strong>di</strong> concerti dove ottiene sempre<br />
un ottimo successo. *
| Umberto Caldonazzi |<br />
ASSOCIAZIONI<br />
A CIVEZZANO<br />
A Civezzano con la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> i nuovi progetti<br />
Un associazionismo<br />
vincente e durevole<br />
Sono stati illustrati anche a Civezzano<br />
(martedì 19 giugno) i progetti<br />
<strong>di</strong> CooperAzione Reciproca, il braccio<br />
sociale della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>.<br />
Progetti volti a valorizzare e potenziare<br />
il ricco mondo del volontariato.<br />
Numerosi i presenti in sala con<br />
gli amministratori comunali e il <strong>di</strong>rettore<br />
della <strong>Rurale</strong>, Mauro de Manincor.<br />
A spiegare le iniziative i referenti <strong>di</strong> CRP<br />
Carla Zanella ed Elio Carlin. Al tavolo<br />
dei relatori, oltre a Gabriele Buselli che<br />
ha moderato l’incontro, anche il consigliere<br />
Roberto Casagrande incisivo nello<br />
spronare tutti per un associazionismo<br />
da mantenere e potenziare.<br />
Sono, infatti, molti i risultati che<br />
si possono ottenere facendo rete fra<br />
gruppi e associazioni su progetti comuni.<br />
Tanto per entrare nel dettaglio basti<br />
pensare al progetto che punta a portare<br />
le generazioni “a braccetto”; ma anche<br />
a mettere insieme le Associazioni, quin<strong>di</strong><br />
a una collaborazione tra passione<br />
e mestieri e cioè a coinvolgere i volontari<br />
con chi opera nel sociale. Questi alcuni fra<br />
gli imperativi per uscirne vincenti,<br />
potendo contare, non solo sul<br />
finanziamento da parte della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
«che nel 2011 ha elargito ben 870.000<br />
euro», ma pure sul supporto tecnico<br />
<strong>di</strong> CooperAzione Reciproca.<br />
Il filo conduttore è quello <strong>di</strong> «mantenere<br />
nel tempo l’associazionismo» attraverso<br />
il braccio sociale che <strong>di</strong>venta operativo per<br />
ESTATE RAGAZZI<br />
Finalmente estate… finalmente<br />
vacanze! I bambini esultano…<br />
e le famiglie sono alle prese con<br />
la ricerca <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> gioco, iniziative<br />
educative e personale qualificato che<br />
possano aiutarli nella <strong>di</strong>fficile<br />
conciliazione dei tempi <strong>di</strong> vita e lavoro.<br />
Anche nel periodo estivo,<br />
CooperAzione Reciproca si colloca<br />
accanto ad enti e associazioni<br />
sostenendo e sviluppando progetti<br />
e attività per rispondere ancor meglio<br />
alle nuove esigenze delle famiglie.<br />
Particolare attenzione è stata de<strong>di</strong>cata<br />
alla varietà dell’offerta, alla possibilità<br />
<strong>di</strong> interazione tra bambini <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse<br />
fasce d’età e all’appren<strong>di</strong>mento<br />
della lingua inglese.<br />
Il programma <strong>di</strong> attività sostenute<br />
da CooperAzione Reciproca<br />
è <strong>di</strong>sponibile presso le Filiali e l’Ufficio<br />
Soci della <strong>Cassa</strong>.<br />
permettere il “<strong>di</strong>vertimento assicurato”<br />
nel senso <strong>di</strong> sicuro, tranquillo per chi<br />
lo pratica ma anche per chi lo organizza.<br />
Quin<strong>di</strong>, possibilità <strong>di</strong> lunga vita per<br />
le associazioni che, attraverso l’intervento<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>, vengono poste<br />
al sicuro da ogni adempimento<br />
burocratico e organizzativo richiesti dagli<br />
organi <strong>di</strong> tutela e vigilanza.<br />
| COOPERAZIONE RECIPROCA |<br />
25
| COOPERAZIONE RECIPROCA |<br />
Il consigliere <strong>di</strong> zona della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>,<br />
Roberto Casagrande, ha voluto insistere<br />
nello spronare al mantenimento<br />
e rafforzamento dell’associazionismo<br />
sul quale, nel prossimo futuro, si dovrà<br />
sempre più fare affidamento. In una<br />
parola “fare rete” attraverso questi<br />
incontri, ha aggiunto, che fanno uscire<br />
dall’isolamento in cui ci troviamo costretti<br />
dai messaggi in sms ed e-mail.<br />
Nel concreto, oltre agli attuali servizi quali<br />
l’assistenza fiscale con il “Check up<br />
Associazioni” e numerose consulenze<br />
a titolo gratuito, per soci e clienti in gruppo<br />
sono previste la fornitura <strong>di</strong> strutture<br />
ricreative e la loro omologazione a metà<br />
prezzo, percorsi formativi <strong>di</strong> vario genere,<br />
corsi <strong>di</strong> lingue a costi contenuti, fino alla<br />
totale gestione degli eventi.<br />
«A Civezzano – ha evidenziato<br />
la vicesindaco Nicoletta Donatoni – c’è<br />
molto fermento e l’appoggio logistico della<br />
<strong>Cassa</strong> è molto importante». Ha quin<strong>di</strong><br />
riba<strong>di</strong>to l’importanza <strong>di</strong> fare comunicazione<br />
attraverso questi incontri che la <strong>Cassa</strong><br />
<strong>Rurale</strong> propone sul territorio<br />
<strong>di</strong> competenza.<br />
La serata <strong>di</strong> Civezzano è anche stata<br />
occasione per riba<strong>di</strong>re le molteplici altre<br />
offerte che la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> propone<br />
attraverso “CooperAzione Reciproca”.<br />
Quale esempio è stato citato il progetto<br />
“Occhio alla salute”: curato dal dottor<br />
Lino Beber, è attivo a <strong>Pergine</strong>, negli<br />
ambulatori dell’APSP S. Spirito, a Canale<br />
e a Canezza <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> ed è volto a offrire<br />
26 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
il controllo mensile <strong>di</strong> pressione arteriosa<br />
e glicemia.<br />
È un servizio che sta avendo grande<br />
successo, pure quale punto e momento<br />
<strong>di</strong> aggregazione, rivolto alla salute<br />
personale, in forma gratuita, che<br />
si completa anche con la possibilità <strong>di</strong> fare<br />
l’elettrocar<strong>di</strong>ogramma, se ritenuto<br />
opportuno. E su questo servizio i presenti<br />
in sala hanno costretto i referenti <strong>di</strong> CRP<br />
a sbilanciarsi (lo hanno fatto volentieri)<br />
su una sua prossima attivazione anche<br />
a Civezzano. Naturalmente per valutare<br />
altri progetti, che nascono dalle<br />
associazioni, e per il il “Check up<br />
Associazioni” riservato a gruppi no profit,<br />
ci si può rivolgere negli uffici <strong>di</strong><br />
CooperAzione Reciproca, in Via Pennella, 46<br />
(e<strong>di</strong>ficio Serpentone) a <strong>Pergine</strong>.<br />
Gli appuntamenti si possono fissare<br />
telefonando al numero verde 800365822. *<br />
Nella foto<br />
Roberto Casagrande,<br />
Carla Zanella ed Elio Carlin
| Gabriele Buselli |<br />
Quello che colpisce nell’incontro con<br />
Achille Fruet è una parola ricorrente nelle<br />
sue frasi: Comune, ma Comune non inteso<br />
solo come municipalità, ma bensì come<br />
comunanza <strong>di</strong> intenzioni e <strong>di</strong> concretezza<br />
per lo sviluppo <strong>di</strong> tutta la comunità.<br />
Un concetto che sembra <strong>di</strong>menticato nella<br />
nostra attualità, fatta <strong>di</strong> azioni tese quasi<br />
esclusivamente al massimo profitto.<br />
È indubbio che Achille Fruet, il Cavaliere,<br />
sia un personaggio nella comunità<br />
perginese e non solo. Basta scorrere<br />
il box, a corredo <strong>di</strong> questa intervista, per<br />
capire quanto sia stata profonda e ra<strong>di</strong>cata<br />
la sua presenza nella società e nella vita<br />
IL CAVALIERE<br />
Achille Fruet,<br />
il Cavaliere del Comune<br />
pubblica in particolare. Un uomo che<br />
ci accoglie sorridente nella veranda<br />
<strong>di</strong> casa, in Via Caduti.<br />
Ci siamo appena seduti e non aspetta<br />
neppure le domande. Parte in quarta per<br />
farci capire com’era <strong>Pergine</strong> negli anni<br />
’50, quando lui entrò in Consiglio<br />
comunale <strong>di</strong>ventando subito Assessore.<br />
Com’era la situazione?<br />
Da Sindaco mi concentrai su due temi:<br />
l’istruzione e il lavoro. Alla fine degli anni<br />
’50 l’Ospedale psichiatrico non riusciva<br />
ad assorbire la manodopera e la campagna<br />
continuava a perdere <strong>di</strong> interesse.<br />
Bisognava fare qualche cosa. Nel settore<br />
dell’istruzione mi impegnai, invece, nella<br />
realizzazione degli e<strong>di</strong>fici scolastici.<br />
Nacquero le scuole “Andreatta” e “Rodari”.<br />
Per quest’ultime, in<strong>di</strong>viduata l’area, andai<br />
a Rovereto dall’avvocato Grillo,<br />
ex perginese, che ne era proprietario.<br />
Fu un gentiluomo. Ci vendette il terreno<br />
a prezzo <strong>di</strong> favore e il cantiere iniziò.<br />
E per il tema del lavoro?<br />
La situazione era <strong>di</strong>fficile. Tutti i giorni<br />
mi trovavo mamme e ragazzi sulle scale<br />
del Municipio che cercavano lavoro.<br />
Ma l’impegno scattò, deciso, in occasione<br />
<strong>di</strong> un viaggio in Svizzera con la Trentini<br />
nel Mondo. Mi trovai <strong>di</strong> fronte alcuni<br />
compaesani. Ricordo che in Svizzera<br />
erano emigrate soprattutto le donne.<br />
Promisi loro che, a lavorare, sarebbero<br />
tornate a <strong>Pergine</strong>.<br />
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
27
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
Mantenne la promessa?<br />
Non solo io, ma tutto il Consiglio. Allora<br />
non era come adesso che uno fa e gli altri<br />
<strong>di</strong>sfano. Se c’era un obiettivo si correva<br />
tutti, e trasversalmente ci rimboccammo<br />
le maniche. Interpellammo i vertici della<br />
Cederna <strong>di</strong> Milano, le cedemmo il terreno<br />
gratis approntandolo <strong>di</strong> tutti i servizi.<br />
In quegli anni era la Regione che tirava<br />
le fila, e l’allora Assessore Corsini ci <strong>di</strong>ede<br />
il suo aiuto. Era però il Comune che<br />
doveva attivarsi… e non solo a parole.<br />
Il Cavaliere Achille Fruet è nato<br />
a <strong>Pergine</strong> il 31 gennaio 1925.<br />
Sposato con la signora Rita, ha tre figlie<br />
e un nugolo <strong>di</strong> nipoti.<br />
Personaggio <strong>di</strong> spicco della Comunità,<br />
nella sua vita pubblica ha ricoperto<br />
numerosi incarichi tra i quali citiamo<br />
i più significativi:<br />
• Sindaco <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> dal 1957 al 1971<br />
• Consigliere Provinciale dal 1983<br />
al 1988<br />
• Assessore regionale alla Cooperazione<br />
dal 1983 al 1988<br />
• Presidente del Comprensorio (è stato<br />
il primo Presidente) dal 1972 al 1982<br />
• Primo Presidente dell’Istituto<br />
Mòcheno Cimbro<br />
• Presidente e fondatore della<br />
“Cooperativa sociale 90”<br />
• Segretario del sindacato Cisl a <strong>Pergine</strong>.<br />
Adesso si gode la meritata pensione<br />
accanto alla moglie Rita.<br />
28 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Ci siamo appena seduti e non aspetta<br />
neppure le domande. Parte in quarta per<br />
farci capire com’era <strong>Pergine</strong> negli anni ’50,<br />
quando lui entrò in Consiglio comunale<br />
<strong>di</strong>ventando subito Assessore.<br />
Nell’area industriale creammo 600 posti<br />
<strong>di</strong> lavoro e fu una grande sod<strong>di</strong>sfazione.<br />
Operazione ripetibile?<br />
Non lo so, i tempi, è vero, sono cambiati.<br />
Allora, però, eravamo come mastini,<br />
se si vedeva una meta, tutto il Consiglio<br />
comunale puntava nella stessa <strong>di</strong>rezione.<br />
E, ripeto, tutti.<br />
<strong>Pergine</strong> è cambiata?<br />
Tanto. La recente proposta <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> città<br />
non è nuova. La feci io quando ero<br />
Assessore, ma i tempi non erano maturi<br />
e tutto cadde nel <strong>di</strong>menticatoio. Adesso<br />
è il momento giusto. In questo processo<br />
ha avuto un ruolo fondamentale la <strong>Cassa</strong><br />
<strong>Rurale</strong>. È stata <strong>di</strong> sviluppo potenziando<br />
la sua presenza. È <strong>di</strong>ventata la Banca<br />
della città supportando citta<strong>di</strong>ni e imprese.<br />
Un percorso facile, quello della<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>?<br />
Mica tanto. Le cito un fatto. Io ero Sindaco<br />
e si decise <strong>di</strong> affidare il servizio<br />
<strong>di</strong> tesoreria alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> preferendola<br />
all’Istituto <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to che, fino ad allora,<br />
aveva svolto il servizio. Scoppiò un mezzo<br />
finimondo, con pressioni da ogni dove per<br />
tornare sulla nostra decisione.<br />
Noi tenemmo duro e, con il senno <strong>di</strong> poi,<br />
fu una scelta oculata. La <strong>Cassa</strong> <strong>di</strong>mostrò<br />
una professionalità senza precedenti.<br />
Il tempo, dunque, ci <strong>di</strong>ede ragione.<br />
Ne è testimone la crescita del Cre<strong>di</strong>to<br />
Cooperativo in tutta la Provincia.
Paliamo adesso <strong>di</strong> politica. Lei in una<br />
recente occasione ha detto <strong>di</strong> non<br />
avere mai pronunciato in Consiglio<br />
la parola opposizione. Perché?<br />
Le elezioni sono democratiche e chi esce<br />
dall’urna ha il <strong>di</strong>ritto e il dovere<br />
<strong>di</strong> spendersi a favore della sua comunità,<br />
qualsiasi sia il suo ruolo. Però se si mette<br />
all’opposizione per partito preso non<br />
fa bene il suo lavoro. Deve intervenire<br />
nelle decisioni del Comune con spirito<br />
costruttivo. E lo può fare se si considera<br />
minoranza e non opposizione. Le gran<strong>di</strong><br />
decisioni prese nei miei anni da Sindaco<br />
erano concertate e migliorate con<br />
l’intervento delle minoranze. Noi eravamo<br />
per la politica costruttiva. Adesso tutto<br />
è urlato con slogan che sono solo<br />
chiacchiere.<br />
Si parla dei costi della politica.<br />
A quanto ammontava la sua indennità<br />
da Sindaco?<br />
I primi anni 10mila lire al mese, e parlo<br />
<strong>di</strong> quando ne prendevo 94mila da Ispettore<br />
all’ex manicomio. E pensi che dal Comune<br />
mi arrivavano solo rogne.<br />
Perché lo faceva?<br />
Per un principio <strong>di</strong> solidarietà. Allora<br />
aveva il suo peso. Non c’era ambizione<br />
politica. C’era il desiderio <strong>di</strong> aiutare<br />
la propria comunità. Era un percorso<br />
obbligato. All’Oratorio il bene comune<br />
ci entrava nella testa. Era scontato che<br />
alcuni <strong>di</strong> noi finissero in politica.<br />
Lei è stato un uomo <strong>di</strong> spicco della DC.<br />
Perché è scomparsa?<br />
È semplice, e l’analisi è imme<strong>di</strong>ata:<br />
ha rinunciato ai suoi valori più gran<strong>di</strong> che<br />
erano l’onestà e l’unità. Ma questo è un<br />
<strong>di</strong>scorso generale che riguarda tutti i partiti.<br />
Come rimettere la barra al centro?<br />
Non so se è possibile, ma serve tornare<br />
alla solidarietà e alla cooperazione.<br />
La persona migliore che<br />
ha conosciuto?<br />
Sono tante, Alcide Degasperi su tutti,<br />
ma ne ricordo una in particolare:<br />
l’avvocato Rosa, già Presidente della<br />
Provincia. Era un punto <strong>di</strong> riferimento.<br />
Aveva la grande dote <strong>di</strong> fare da collante<br />
ai valori che ci legavano e soprattutto<br />
aveva una visione della comunità.<br />
Una donna?<br />
È sottinteso, mia moglie! Lo <strong>di</strong>co senza<br />
reticenze. L’ho cercata e l’ho trovata.<br />
Pensi che siamo insieme da 55 anni.<br />
Pensi che, quando si doveva andare alle<br />
u<strong>di</strong>enze delle bambine, mi raccomandava<br />
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
29
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
«Le relazioni sociali<br />
sono tutto! Ho sempre<br />
cercato <strong>di</strong> fare del bene<br />
alle persone e forse<br />
in questo ho trascurato<br />
la mia famiglia. Non<br />
l’ho quasi viste crescere,<br />
le mie bambine».<br />
<strong>di</strong> essere presente e io rispondevo che<br />
non potevo e che bastava mi portassero<br />
delle belle pagelle.<br />
Cosa manca a <strong>Pergine</strong>?<br />
Il lavoro. Però ha una cosa importante:<br />
è vivibile e così deve rimanere. Non deve<br />
accelerare e scimmiottare le piccola città<br />
<strong>di</strong> provincia. Dai nostri Padri abbiamo<br />
ere<strong>di</strong>tato una terra fortunata e dobbiamo<br />
conservarla.<br />
Una grande delusione?<br />
Nessuna in particolare. Ho sempre lavorato<br />
con passione per il mio Comune e la mia<br />
famiglia e delusioni non ne ho avute.<br />
Una grande sod<strong>di</strong>sfazione?<br />
In politica vado orgoglioso della Legge<br />
provinciale che ha istituito a metà degli<br />
anni ’80 l’Istituto Mòcheno Cimbro. Mi ero<br />
reso conto, già allora, della ricchezza<br />
delle minoranze per recuperare la vera<br />
identità del nostro Trentino. Ma una<br />
grande sod<strong>di</strong>sfazione è anche stare<br />
in mezzo alla gente. Le relazioni sociali<br />
sono tutto! Ho sempre cercato <strong>di</strong> fare<br />
del bene alle persone e forse in questo<br />
ho trascurato la mia famiglia. Non<br />
l’ho quasi viste crescere, le mie bambine.<br />
Ma come faceva, allora, ad essere<br />
un buon democristiano?<br />
Bella domanda. So che sembra<br />
un’incongruenza. Ma la comunità è una<br />
grande famiglia e io pensavo, e penso,<br />
30 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
in grande. Di certo ho potuto contare<br />
su mia moglie. È lei che ha fatto tutto<br />
in casa, con gran<strong>di</strong>ssimi sacrifici, ma con<br />
tanto amore.<br />
E il futuro?<br />
Chi ha fatto politica con passione non<br />
pensa mai <strong>di</strong> morire. Io sono sempre<br />
<strong>di</strong>sponibile a dare un consiglio. Mi tengo<br />
sempre informato della vita <strong>di</strong> paese.<br />
O meglio, è sempre mia moglie che mi fa<br />
da tramite con i fatti che accadono oggi.<br />
Lei è sempre attiva e adesso vive più<br />
<strong>di</strong> me il nostro paese.<br />
Altro da aggiungere?<br />
Sì, una cosa. Voi giornalisti dovreste<br />
sforzarvi <strong>di</strong> fare il vostro lavoro<br />
comunicando entusiasmo alle persone.<br />
L’informazione <strong>di</strong> oggi non mi piace. È tesa<br />
a demolire ed a <strong>di</strong>struggere. Si cerca<br />
il male. Non è questo il modo <strong>di</strong> fare<br />
le sentinelle alle istituzioni e alla società<br />
e <strong>di</strong> raccontare la cronaca. Tutto ciò non ci<br />
farà <strong>di</strong> certo uscire dalla crisi. Pensateci…<br />
Ok Cavalier Achille. Messaggio ricevuto. *
| Gabriele Buselli |<br />
Romano Bampi<br />
Inflessibile con gli altri, ma anche con se stesso<br />
«Al mattino vengo qui un’oretta. Mi metto<br />
al fresco e bevo qualcosa, leggo il giornale<br />
e faccio due chiacchiere con gli amici».<br />
Romano Bampi lo troviamo un mattino<br />
d’estate nel giar<strong>di</strong>no del Bar Rossi a<br />
Civezzano. C’è effettivamente una<br />
temperatura gradevole e si sta bene.<br />
Lui ci aspetta seduto al tavolino sotto<br />
il pergolato. Occhio chiaro e sguardo acuto,<br />
come acute sono sempre state le sue<br />
argomentazioni. Pensieri sottili, troppo<br />
sottili gli contestava qualcuno. Comunque<br />
parlare con lui è decisamente interessante.<br />
Alla nostra intervista non si fa trovare<br />
impreparato e ci fa subito vedere una<br />
serie <strong>di</strong> appunti. Insomma con Romano<br />
Bampi è proibito sbagliare. Di certo,<br />
se fosse stato un professore, i suoi<br />
studenti avrebbero dovuto stu<strong>di</strong>are<br />
parecchio per la sufficienza. E invece<br />
Romano Bampi non ha fatto il professore,<br />
ha <strong>di</strong>viso la sua vita in tre gran<strong>di</strong> passioni,<br />
famiglia esclusa naturalmente. Sono<br />
in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza, ma <strong>di</strong> questo non<br />
ne siamo sicuri: il lavoro, la politica<br />
e il calcio.<br />
Di certo, se Romano Bampi fosse stato<br />
un professore, i suoi studenti avrebbero<br />
dovuto stu<strong>di</strong>are parecchio per la sufficienza.<br />
E invece non ha fatto il professore,<br />
ha <strong>di</strong>viso la sua vita in tre gran<strong>di</strong> passioni,<br />
famiglia esclusa naturalmente.<br />
IL<br />
PERSONAGGIO<br />
Entriamo in argomento, ma, lui, ci blocca<br />
imme<strong>di</strong>atamente e ci fa:<br />
«Sia chiaro che con la politica e a fare<br />
il Sindaco a Civezzano ci ho rimesso affari,<br />
salute e famiglia».<br />
Insomma tutto è chiaro e partiamo.<br />
Come le sta il nome Romano,<br />
lei che è un autonomista convinto?<br />
Bella domanda, io sono nato il 30 luglio<br />
del 1936, la classe dell’Impero con<br />
la presa <strong>di</strong> Ad<strong>di</strong>s Abeba.<br />
L’anno precedente i miei genitori erano<br />
stati a Roma in luna <strong>di</strong> miele.<br />
Il Fascio regalava il viaggio <strong>di</strong> nozze alle<br />
coppie che si recavano nella capitale.<br />
I miei non erano fascisti, anzi!<br />
Avevano solo approfittato <strong>di</strong> quella<br />
occasione ed erano rimasti affascinati<br />
da Roma. Comunque l’ho scampata bella.<br />
Pensi se mi chiamavano Benito o Adolfo.<br />
Partiamo dalla politica e dalla sua vita<br />
pubblica. Lei ha fatto il Sindaco<br />
dal 1969 al 1980. Com’è successo?<br />
Erano altri tempi. Pensi che me<br />
lo propose l’allora Sindaco Alessandrini.<br />
Il bello è che io ero all’opposizione.<br />
La mia doveva essere una soluzione<br />
transitoria in attesa <strong>di</strong> un nuovo Sindaco<br />
ed invece rimasi in sella per 11 anni e altri<br />
5 ancora nel ruolo <strong>di</strong> consigliere.<br />
Era, comunque, un segno del destino.<br />
Mio nonno materno, Filippo Graff,<br />
era stato Sindaco durante la prima guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale, poi venne incarcerato nel<br />
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
31
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
Castello del Buonconsiglio a Trento;<br />
gli avevano trovato un piccolo tricolore<br />
nella tabacchiera.<br />
Fu vittima <strong>di</strong> un delatore.<br />
Quanto era la sua indennità?<br />
Nel 1969 era <strong>di</strong> 25mila lire e nel 1980<br />
<strong>di</strong> 170mila lire. Un quinto, o forse meno,<br />
<strong>di</strong> uno stipen<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>o.<br />
La sua vita da Sindaco?<br />
Prima <strong>di</strong> tutto devo <strong>di</strong>re grazie al mio<br />
segretario <strong>di</strong> allora, Bruno Marcon.<br />
In quegli anni furono realizzati servizi<br />
come la biblioteca, la raccolta rifiuti,<br />
l’assistenza domiciliare, fu acquistato<br />
Castel Telvana, Casa Filippi, l’asilo<br />
<strong>di</strong> Roverè, l’area per l’e<strong>di</strong>lizia popolare<br />
<strong>di</strong> via Telvana e poi il nuovo acquedotto<br />
in località Sille, dove vennero inserite<br />
le zone artigianali e industriali.<br />
Ricordo anche don Elio Scrinzi, grande<br />
prete, che aveva fortissimo il senso della<br />
comunità. Il Comune gli deve molto.<br />
Rogne?<br />
Ne ricordo una in particolare.<br />
A metà degli anni ’70 ci affibbiarono sei<br />
mafiosi al confino. Avemmo le nostre belle<br />
gatte da pelare con uno, soprattutto.<br />
Ricordo che, a un certo punto, lo feci<br />
caricare sulla camionetta dei pompieri<br />
e or<strong>di</strong>nai <strong>di</strong> scaricarlo davanti alla questura<br />
a Trento. Fu un azzardo, mi potevano<br />
destituire e, invece, fu destinato<br />
in un’altra zona.<br />
32 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Quale è stato il filo conduttore<br />
della sua vita politica?<br />
Le <strong>di</strong>co solo questo: nessuno mi ha mai<br />
offerto denaro e altro per avere qualcosa.<br />
Le basta? Questo la <strong>di</strong>ce lunga sul mio<br />
pensiero. Io ragiono con la mia testa e non<br />
accetto imposizioni <strong>di</strong> sorta.<br />
Le racconto un fatto. Molti anni fa,<br />
un pomeriggio <strong>di</strong> domenica a Civezzano,<br />
al Vespro, il prete fece intonare<br />
il “Miserere” citando alcuni giovani che<br />
erano assenti. Mi arrabbiai <strong>di</strong> brutto<br />
e scrissi una lettera <strong>di</strong> protesta.<br />
Il prete si scusò.<br />
Io sono per la meritocrazia, quella che<br />
non c’era nei miei 9 anni in una Banca<br />
regionale. Lì mi sbattevano <strong>di</strong> qua e <strong>di</strong> là,<br />
lungo tutto il confine. Poi un giorno il mio<br />
capoufficio mi <strong>di</strong>sse: «In questa banca vale<br />
più un cattivo Monsignore che una buona<br />
laurea». Capii che era tempo<br />
<strong>di</strong> andarsene. Detesto i buoni a nulla,<br />
ma capaci <strong>di</strong> tutto.<br />
Lei è stato anche nel CdA della <strong>Cassa</strong><br />
<strong>Rurale</strong>, vero?<br />
Certo ed è stato un periodo abbastanza<br />
intenso. Sono Socio, credo, da quasi 50<br />
anni e in Consiglio ci sono stato dal 1971<br />
al 1992, quando ricoprivo la carica<br />
<strong>di</strong> Vicepresidente. Poi ho lasciato spazio<br />
ad altri. Ricordo che, a fine degli anni ’90,<br />
il Vicepresidente Silvio Taddei aveva<br />
annunciato che non si sarebbe<br />
rican<strong>di</strong>dato, nel contempo il Presidente<br />
Arturo Rossi aveva deciso <strong>di</strong> lasciare.
Il Consiglio aveva fatto un sondaggio<br />
su una nuova figura. Anch’io ero tra<br />
i papabili, ma rifiutai.<br />
Da cosa deriva il ra<strong>di</strong>camento<br />
e la crescita del Cre<strong>di</strong>to cooperativo?<br />
È semplice, dalla competenza e<br />
professionalità che è cresciuta molto<br />
in questi decenni, ma deriva, anche,<br />
da certa inefficacia della concorrenza.<br />
Basti pensare che gli Istituti <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to<br />
or<strong>di</strong>nari del nostro territorio erano<br />
con<strong>di</strong>zionati dalla politica. Questa non<br />
sempre li ha affidati a una <strong>di</strong>rigenza<br />
preparata e ha trascurato la clientela<br />
locale facendo collassare il sistema con<br />
mire espansionistiche che ritengo inutili<br />
e ingiustificate. I migliori se ne sono<br />
andati e sono finiti, con gioia nostra,<br />
alle Casse Rurali.<br />
Lei non ha peli sulla lingua.<br />
Non ne ho mai avuti. Chi mi conosce lo sa!<br />
Romano Bampi è nato a Civezzano il 30 luglio del 1936.<br />
È sposato con Mara Luisa. Ha una figlia, Tiziana, che gli ha regalato<br />
due nipotini, Teo ed Eva.<br />
Nella sua vita pubblica ha ricoperto molti incarichi.<br />
Ne citiamo solo i più rappresentativi:<br />
• Sindaco <strong>di</strong> Civezzano dal 1969 al 1980.<br />
• Membro del CdA della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> dal 1971 al 1992.<br />
• Membro del CdA della Fedeazione trentina della Cooperazione.<br />
• Sindaco alla Cooperfi<strong>di</strong>.<br />
Adesso è in pensione.<br />
Politicamente è un autonomista convinto tesserato con il Patt.<br />
Ci <strong>di</strong>ca, qual è il valore aggiunto delle<br />
Casse Rurali?<br />
Sono le persone che fanno le aziende.<br />
Quando mi trovai a lavorare in Trentino,<br />
in una grande azienda, vedendo chi<br />
la guidava mi resi conto che sarebbe crollata.<br />
E così è stato. Il personale è fondamentale,<br />
ma per le Casse Rurali il <strong>di</strong>scorso è <strong>di</strong>verso<br />
e, per certi versi, più impegnativo.<br />
Si decidono le risorse da riversare sul<br />
territorio, come sostenere investimenti<br />
e creare sviluppo. I vertici sono fondamentali<br />
e la struttura deve muoversi<br />
in sintonia interagendo con il territorio. Non<br />
è facile, lo creda, e servono ottimi cervelli.<br />
Per questo lei nel 2008 è intervenuto<br />
contro il limite dei mandati?<br />
Era un falso problema! Il voto è democratico<br />
e se qualcuno non si <strong>di</strong>mostra all’altezza<br />
basta non votarlo. A proposito mi viene<br />
in mente una battuta che girava ai tempi della<br />
morente DC. Se la vuoi cancellare tiragli<br />
sopra una croce. Nell’urna naturalmente.<br />
E i sol<strong>di</strong> destinati al sociale?<br />
Per una <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> sono vitali.<br />
Sono risorse determinanti per uno sviluppo<br />
attento e coeso. Così si fidelizzano<br />
Soci e clienti. È il <strong>di</strong>videndo che si sparge<br />
sul territorio, mentre nelle banche classiche<br />
se lo intascano solo gli azionisti.<br />
Che ne pensa della finanza creativa?<br />
Un <strong>di</strong>sastro totale. L’errore è nato con<br />
le Stock Option, i premi ai <strong>di</strong>rigenti che<br />
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
33
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
facevano salire i <strong>di</strong>viden<strong>di</strong>. Poi come<br />
facevano lo sapevano solo loro, o meglio,<br />
adesso, lo sappiamo tutti, visto<br />
che lo paghiamo sulla nostra pelle.<br />
C’è da <strong>di</strong>re che in questo guazzabuglio<br />
il sistema del cre<strong>di</strong>to italiano se l’è cavata<br />
meglio <strong>di</strong> altri.<br />
Insomma un sistema che funziona<br />
abbastanza bene?<br />
Mica tanto. Pensi a come era la situazione<br />
qualche decennio fa. Le racconto un fatto:<br />
alla <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> era arrivata la Banca<br />
d’Italia per l’ispezione perio<strong>di</strong>ca. Tutto era<br />
perfettamente in or<strong>di</strong>ne, ma ci fecero<br />
presente che dovevamo comperare titoli<br />
dello Stato. Io sbottai <strong>di</strong> brutto <strong>di</strong>cendo<br />
che non volevamo essere stazione<br />
<strong>di</strong> pompaggio per pagare i debiti<br />
dello Stato. I nostri sol<strong>di</strong> li volevamo<br />
investire sul nostro territorio. A supporto<br />
le cito un dato: nel 1970 solo 25 lire<br />
su 100 andavano in progetti e sviluppo,<br />
75 erano imposte per comperare titoli<br />
dello Stato. Poi, per fortuna, le cose<br />
sono cambiate.<br />
Chi è stato il motore della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>?<br />
Carlo Jellici. All’epoca del Fascio ha salvato<br />
la <strong>Cassa</strong> da un possibile fallimento e ha<br />
creato le basi per raggiungere gran<strong>di</strong><br />
traguar<strong>di</strong>. So che non era molto simpatico<br />
a una parte dei perginesi. Era brusco e<br />
irascibile, ma era un <strong>di</strong>rigente competente<br />
ed oculato. E dotato anche <strong>di</strong> cuore. So che<br />
in tempo <strong>di</strong> guerra si preoccupò <strong>di</strong> portare<br />
34 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
viveri e abbigliamento ad alcuni prigionieri<br />
politici in carcere a Trento.<br />
In <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> ci va?<br />
Ogni tanto, ma non spesso.<br />
E della Federazione trentina della<br />
Cooperazione che pensa?<br />
Io, lo preciso, sono un anticonformista.<br />
Non ha saputo innovarsi. E glielo <strong>di</strong>ce uno<br />
che è stato 3 anni nel CdA della<br />
Federazione con il Presidente Angeli.<br />
In quest’ultima assemblea, forse, anche<br />
il cambio del Presidente poteva non essere<br />
un salto nel vuoto. Noto a volte troppa<br />
autoreferenzialità, autocelebrazione. E poi<br />
ci sono troppi salvagente. Quando<br />
si sbaglia si dovrebbe pagare perché,<br />
spesso, la toppa è peggio del buco.<br />
E veniamo al lavoro, anche<br />
se ne abbiamo già accennato.<br />
Lei è in pensione vero?<br />
Sì, sono in pensione dal 1994, ma<br />
ho lavorato come Co. Co. Co. fino a 10 anni<br />
fa, quando ne avevo 66. Dunque sono<br />
in me<strong>di</strong>a con la riforma. Nella mia vita<br />
ho fatto il bancario, sono passato per<br />
l’industria e per il commercio. Poi<br />
ho fondato una cooperativa: la Pavingross<br />
(adesso Woodco). Da sei Soci siamo<br />
passati a un massimo <strong>di</strong> 40 <strong>di</strong>pendenti con<br />
un fatturato <strong>di</strong> 20 milioni <strong>di</strong> euro<br />
e lo stabilimento <strong>di</strong> proprietà. Adesso<br />
la crisi dell’e<strong>di</strong>lizia fa soffrire tutti, e noi<br />
compresi.<br />
Nella foto<br />
Scorci <strong>di</strong> Civezzano
E così siamo arrivati alla crisi. La sua<br />
opinione ?<br />
Stiamo pagando gli errori dei Governi<br />
precedenti. Ve<strong>di</strong>amo cosa succede: chi sa<br />
gestirsi, come il Trentino, non viene<br />
premiato, invece chi accumula debiti li vede<br />
ripianati. Dobbiamo essere tutti più sobri e<br />
responsabili. Possiamo superare la crisi<br />
solo se impariamo dagli errori commessi.<br />
Terza passione: il calcio.<br />
Da cosa nasce?<br />
Semplice! Dalla passione. A Civezzano sono<br />
sempre nati gran<strong>di</strong> atleti. Le cito solo<br />
Mariano Scartezzini sui 3mila siepi. E poi<br />
Mario Rossi secondo agli italiani sui 600. Altri<br />
nomi? Gadotti, Molinari. Tutti atleti<br />
<strong>di</strong> spessore. Ma a lei interessa il calcio vero?<br />
E allora il calcio è sempre stato una passione,<br />
tanto che nel ’56 fondai la società con l’amico<br />
Luigi Rossi. Sfornammo una squadra che<br />
negli anni ’70, fino alla prima <strong>di</strong>visione, non<br />
temeva nessuno. Lo spirito <strong>di</strong> gruppo era<br />
fondamentale. Il preparatore atletico era Aldo<br />
Celva e lo slogan era: “Con Celva in panchina<br />
si finisce sempre in cantina”. Sul nostro<br />
campo si formarono giocatori <strong>di</strong> prima<br />
grandezza come Giampietro Spagnolo che<br />
finì in serie B. Lo svezzammo noi, in<br />
campionato fece 40 goal e poi lo vendemmo<br />
al Rovereto per pochi sol<strong>di</strong>, credo 400mila<br />
lire. Che le <strong>di</strong>ede in due cambiali l’allora<br />
assessore Albertini. Poi Spagnolo andò alla<br />
Reggiana per 18 milioni e quin<strong>di</strong> al Catania<br />
per 240 milioni. A fronte <strong>di</strong> queste cifre<br />
convenimmo che dovevamo farci furbi.<br />
«… nessuno mi ha mai<br />
offerto denaro e altro per<br />
avere qualcosa.<br />
Le basta? Questo la <strong>di</strong>ce<br />
lunga sul mio pensiero.<br />
Io ragiono con la mia<br />
testa e non accetto<br />
imposizioni <strong>di</strong> sorta».<br />
E cosa faceste?<br />
Quando cedemmo alla Rotaliana Clau<strong>di</strong>o<br />
Demattè, il fortissimo portiere, mettemmo<br />
nero su bianco che, in caso <strong>di</strong> ulteriore<br />
ven<strong>di</strong>ta, la metà toccava a noi. Quando<br />
lo vendettero al Legnano provarono<br />
a fregarci, ma poi dovettero sborsare 17<br />
milioni e mezzo. Ed eravamo negli anni ’70.<br />
Che giocatori nacquero a Civezzano! Il più<br />
grande in assoluto, però, era Giuliano<br />
Casagrande. Lui era un talento naturale,<br />
ma si allenava poco, e poco si applicava.<br />
Peccato, lui avrebbe sfondato sicuramente<br />
ai massimi livelli. Altro bel giocatore era<br />
Mauro de Manincor, l’attuale <strong>di</strong>rettore<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong>. Lo andavo a prendere<br />
a Tavernaro con la 500. Poi lo vendemmo<br />
per 500mila lire al Levico, ma non lo<br />
scriva perché valeva molto <strong>di</strong> più,<br />
purtroppo le nostre casse erano agli<br />
sgoccioli. Nel calcio mi rimane uno dei<br />
pochi rimpianti. Non avere dotato il paese<br />
<strong>di</strong> un campo adeguato. Quello attuale è<br />
frutto solo <strong>di</strong> un grande volontariato, oggi<br />
irripetibile.<br />
Lei non è un personaggio facile. Cosa<br />
<strong>di</strong>ce ai suoi detrattori?<br />
È un peccato <strong>di</strong> superbia, ma me lo<br />
conceda, è <strong>di</strong> un proverbio cinese: «La<br />
luna non ha paura dell’abbaiare dei cani!».<br />
Chiusa l’intervista Romano Bampi sorride e<br />
<strong>di</strong>ce: «Mi faccia correggere l’articolo prima<br />
<strong>di</strong> pubblicarlo». Un brivido corre lungo<br />
la schiena… «Mi darà la sufficienza?». *<br />
| PERSONAGGI DI COMUNITÀ |<br />
35
Arte * Storia * Cultura<br />
i percorsi della memoria<br />
[Foto E. Paoli - Archivio fotografico Luciano Dellai]<br />
in agenda<br />
FESTE ED EVENTI<br />
Dal 10 al 15 <strong>agosto</strong><br />
località Costa sta<strong>di</strong>o Ghiaccio<br />
SUPERFESTA DI FERRAGOSTO<br />
Sei giorni <strong>di</strong> musica, giochi,<br />
appuntamenti e cucina locale<br />
MOSTRA<br />
CASTEL PERGINE<br />
21 aprile - 4 novembre<br />
Riccardo Cordero<br />
MACROMONDI SPEZZATI<br />
36 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Dal 24 al 26 <strong>agosto</strong><br />
Parco Tre Castagni<br />
MAGIACELTICA <strong>2012</strong><br />
Festival <strong>di</strong> cultura, danze<br />
e musica celtica<br />
ANTEPRIMA DI INNESTI: UN INCONTRO CON LA RUSSIA<br />
Sabato 1 settembre<br />
<strong>Pergine</strong>, Teatro delle Garberie<br />
inaugurazione mostra<br />
FONDAMENTA<br />
DEGLI INCURABILI<br />
e letture<br />
La foto storica inserita in questo numero riguarda<br />
Via Pennella (ex quartiere <strong>di</strong> Borgo Novo). È stata<br />
scattata da Piazza Municipio a inzio secolo e si rivela<br />
particolamente interessante. Sul lato sinistro evidenzia<br />
l’allora Orto Copat, zona nella quale, sul lato verso<br />
Piazza Serra, nella stagione invernale veniva allestito<br />
anche un campo <strong>di</strong> pattinaggio. L’Orto Copat scomparve<br />
quando, a metà degli anni ’60, venne costruito l’attuale<br />
e<strong>di</strong>ficio. Curiosa la presenza del carrettino gelati.<br />
Anche un secolo fa la calura invitava a concedersi,<br />
per chi ne aveva le possibilità, un gustoso sorbetto.<br />
BAMBINI… A TEATRO<br />
Venerdì 24 <strong>agosto</strong> ore 20.45<br />
Teatro Tenda via Pennella<br />
FIABE ITALIANE<br />
Sabato 25 <strong>agosto</strong> ore 20.45<br />
Teatro Tenda via Pennella<br />
LA METAMORFOSI DI PICTOR<br />
Dall’1 all’8 settembre<br />
Parco Tre Castagni<br />
WORKSHOP ARTISTICO<br />
condotto da Paolo Dolzan<br />
Giovedì 6 settembre ore 20.30<br />
<strong>Pergine</strong>, Parco Tre Castagni<br />
LE NOTTI BIANCHE da Dostoevskij<br />
Domenica 26 <strong>agosto</strong> ore 20.45<br />
Teatro Tenda via Pennella<br />
LE AVVENTURE DI PINOCCHIO<br />
Domenica 9 settembre ore 11.00<br />
<strong>Pergine</strong>, Castello<br />
BULGAKOV-SHOSTAKOVICH<br />
a seguire inaugurazione<br />
mostra delle opere realizzate<br />
dai giovani artisti e altri<br />
appuntamenti fino a fine<br />
settembre...
carta da poesia<br />
Il centenario della morte <strong>di</strong> Giovanni Pascoli<br />
Agosto (San Lorenzo)<br />
San Lorenzo, io lo so perché tanto<br />
<strong>di</strong> stelle per l’aria tranquilla<br />
arde e cade, perché si gran pianto<br />
nel concavo cielo sfavilla.<br />
Ritornava una ron<strong>di</strong>ne al tetto:<br />
l’uccisero: cadde tra i spini;<br />
ella aveva nel becco un insetto:<br />
la cena dei suoi ron<strong>di</strong>nini.<br />
Ora è là, come in croce, che tende<br />
quel verme a quel cielo lontano;<br />
e il suo nido è nell’ombra, che attende,<br />
che pigola sempre più piano.<br />
Anche un uomo tornava al suo nido:<br />
l’uccisero: <strong>di</strong>sse: Perdono;<br />
e restò negli aperti occhi un grido:<br />
portava due bambole in dono.<br />
Ora là, nella casa romita,<br />
lo aspettano, aspettano invano:<br />
egli immobile, attonito, ad<strong>di</strong>ta<br />
le bambole al cielo lontano.<br />
E tu, Cielo, dall’alto dei mon<strong>di</strong><br />
sereni, infinito, immortale,<br />
oh! d’un pianto <strong>di</strong> stelle lo inon<strong>di</strong><br />
quest’atomo opaco del Male!<br />
Giovanni Pascoli<br />
(San Mauro <strong>di</strong> Romagna, 31 <strong>di</strong>cembre 1855<br />
- Bologna, 6 aprile 1912) è stato un poeta<br />
italiano e una figura emblematica<br />
della letteratura italiana <strong>di</strong> fine Ottocento.<br />
Pascoli, malgrado la sua formazione<br />
eminentemente positivistica, è, insieme<br />
a Gabriele D’Annunzio, il maggior poeta<br />
decadente italiano. Dal Fanciullino, articolo<br />
programmatico pubblicato per la prima<br />
volta nel 1897, emerge una concezione<br />
Gelsomino notturno<br />
E s’aprono i fiori notturni,<br />
nell’ora che penso a’ miei cari.<br />
Sono apparse in mezzo ai viburni<br />
le farfalle crepuscolari.<br />
Da un pezzo si tacquero i gri<strong>di</strong>:<br />
là sola una casa bisbiglia.<br />
Sotto l’ali dormono i ni<strong>di</strong>,<br />
come gli occhi sotto le ciglia.<br />
Dai calici aperti si esala<br />
l’odore <strong>di</strong> fragole rosse.<br />
Splende un lume là nella sala.<br />
Nasce l’erba sopra le fosse.<br />
Un’ape tar<strong>di</strong>va sussurra<br />
trovando già prese le celle.<br />
La Chioccetta per l’aia azzurra<br />
va col suo pigolio <strong>di</strong> stelle.<br />
Per tutta la notte s’esala<br />
l’odore che passa col vento.<br />
Passa il lume su per la scala;<br />
brilla al primo piano: s’è spento…<br />
È l’alba: si chiudono i petali<br />
un poco gualciti; si cova,<br />
dentro l’urna molle e segreta,<br />
non so che felicità nuova.<br />
intima e interiore del sentimento poetico,<br />
orientato alla valorizzazione del particolare<br />
e del quoti<strong>di</strong>ano e al recupero <strong>di</strong> una<br />
<strong>di</strong>mensione infantile e quasi primitiva.<br />
D’altra parte, solo il poeta può esprimere<br />
la voce del “fanciullino” presente in ognuno:<br />
quest’idea consente a Pascoli <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>care<br />
per sé il ruolo, per certi versi ormai<br />
anacronistico, <strong>di</strong> “poeta vate”, e <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re<br />
allo stesso tempo l’utilità morale e civile<br />
della poesia. Per pochi scrittori come per<br />
Patria<br />
Sogno d’un dì d’estate.<br />
Quanto scampanellare<br />
tremulo <strong>di</strong> cicale!<br />
Stridule pel filare<br />
moveva il maestrale<br />
le foglie accartocciate.<br />
Scendea tra gli olmi il sole<br />
in fascie polverose:<br />
erano in ciel due sole<br />
nuvole, tenui, rose:<br />
due bianche spennellate<br />
in tutto il ciel turchino.<br />
Siepi <strong>di</strong> melograno,<br />
fratte <strong>di</strong> tamerice,<br />
il palpito lontano<br />
d’una trebbïatrice,<br />
l’angelus argentino...<br />
dov’ero ? Le campane<br />
mi <strong>di</strong>ssero dov’ero,<br />
piangendo, mentre un cane<br />
latrava al forestiero,<br />
che andava a capo chino.<br />
Pascoli le vicende della prima giovinezza<br />
furono determinanti nello sviluppo creativo<br />
della maturità: sembra quasi impossibile<br />
comprendere il vero significato <strong>di</strong> gran<br />
parte – e sicuramente la più importante –<br />
della sua produzione poetica, se si ignorano<br />
i dolorosi e tormentosi presupposti<br />
biografici e psicologici che egli stesso<br />
riorganizzò per tutta la vita, in modo<br />
ossessivo, come sistema semantico <strong>di</strong> base<br />
del proprio mondo.<br />
37
| ARTE IN BANCA |<br />
| Daniele Lazzeri |<br />
Bruno Lunz<br />
Il legno, custode del tempo<br />
Prosegue la serie<br />
<strong>di</strong> articoli de<strong>di</strong>cati agli<br />
artisti e alle opere<br />
presenti nelle filiali della<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
Bruno Lunz è stato, indubbiamente,<br />
un personaggio eclettico: scultore, certo,<br />
ma anche musicista, compositore, poeta,<br />
vulcanico inventore.<br />
Eppure il genio che ne muoveva il braccio<br />
nello scavare il legno lo condusse sempre<br />
verso un linguaggio grafico, preciso,<br />
coerente e imme<strong>di</strong>atamente riconoscibile.<br />
«Lo spunto antropologico – fa notare<br />
l’arch. Paolo Zammatteo – è il medesimo<br />
che fa incidere un segno geometrico sulla<br />
superficie piana, mo<strong>di</strong>ficare lo spazio<br />
e la materia. E la scultura lignea <strong>di</strong> Lunz<br />
è para<strong>di</strong>gmatica del nostro territorio».<br />
Perché il Trentino, per i viaggiatori<br />
<strong>di</strong> un tempo, era “nazione per metà<br />
boema, per metà lombarda”, dove storia<br />
e memoria si confondono in un crogiuolo<br />
<strong>di</strong> esperienze e vissuti a cavallo tra<br />
il mondo italico e quello tedesco. Un ponte<br />
linguistico e culturale che trova rinnovata<br />
conferma nei recessi più intimi delle<br />
nostre vallate, dove è proprio la scultura<br />
a farsene portavoce.<br />
Nell’area più marcatamente neolatina,<br />
quella delle valli dolomitiche del Sella,<br />
si fanno interpreti <strong>di</strong> questa esperienza<br />
38 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
ARTE IN BANCA
Nella foto<br />
Bruno Lunz, Inno al Trentino,<br />
altorilievo in castagno esposto<br />
nella Sala Consiglio della<br />
<strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
figure come Adolf Vallazza, o come<br />
il giovane Matthias Sieff, capaci <strong>di</strong> evocare<br />
la <strong>di</strong>mensione magica e leggendaria<br />
dei luoghi.<br />
Trasposizioni <strong>di</strong> miti e fiabe, <strong>di</strong> sacralità<br />
e misticismo che accomunano le opere<br />
<strong>di</strong> artisti che hanno respirato, fin dalla<br />
nascita, l’aria fresca dei monti degli antichi<br />
posse<strong>di</strong>menti tirolesi, dalla Carinzia alla<br />
Valle dell’Inn, in parte anche in Svizzera<br />
e nel nostro Trentino Alto A<strong>di</strong>ge. «In una<br />
visione moderna – prosegue Zammatteo –<br />
si può definire espressionismo simbolico,<br />
ma basta passare oltre il confine con<br />
l’Austria e guardare agli esempi<br />
tra<strong>di</strong>zionali della scultura religiosa e<br />
popolare per rendersi conto che è<br />
qualcosa <strong>di</strong> molto più antico».<br />
C’è il gusto per la complessità umana,<br />
che è fatta <strong>di</strong> passioni, emozioni nobili,<br />
dolore e sacrificio, sempre nella <strong>di</strong>rezione<br />
del rinnovamento spirituale. Di tutto<br />
questo c’è traccia nelle figure, tanto sacre<br />
che profane. Ma compare pure<br />
«Lo spunto antropologico<br />
– fa notare l’arch. Paolo<br />
Zammatteo – è il medesimo<br />
che fa incidere un segno<br />
geometrico sulla superficie<br />
piana, mo<strong>di</strong>ficare lo spazio<br />
e la materia […]».<br />
| ARTE IN BANCA |<br />
39
| ARTE IN BANCA |<br />
un elemento inesorabile, il tempo, come<br />
rappresentazione del destino<br />
e in un’aurea vagamente premonitrice:<br />
in pittura appare nelle figure legnose<br />
<strong>di</strong> Egger-Lienz, oppure nelle forme<br />
del corregionale Othmar Winkler quando<br />
si guarda ad esempio ai suoi bronzi<br />
de<strong>di</strong>cati alla storia del Trentino o al ciclo<br />
sul lavoro dell’uomo, dai campi alla forgia.<br />
Considerare Bruno Lunz e la sua opera<br />
in una <strong>di</strong>mensione nostalgica del tempo<br />
che fu è, dunque, non solo fuorviante<br />
ma è da considerare alla stregua <strong>di</strong> una<br />
cattività coatta, una gabbia ingiustamente<br />
imposta all’arte dello scultore perginese.<br />
I suoi lavori sono centinaia, i soggetti sono<br />
i medesimi dei gran<strong>di</strong> artisti citati.<br />
40 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Nella foto<br />
Bruno Lunz, L’autunno,<br />
altorilievo in tiglio<br />
esposto nel giroscale della Sede<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
Anche in Lunz non prevale l’attrazione<br />
per il decorativismo: piuttosto occorre<br />
rivalutarne la ricerca del vero attraverso<br />
la lavorazione accurata <strong>di</strong> un’essenza<br />
naturale per cercarne, scavando<br />
nel legno, una ben più profonda.<br />
I suoi Cristi lignei, imponenti, come quello<br />
che svetta nella sua frazione <strong>di</strong> S. Vito,<br />
ci mostrano un volto che non trasuda<br />
sconfitta. Anzi. È monito e insegnamento<br />
che la sofferenza, a fin <strong>di</strong> bene,<br />
è sopportabile.<br />
Ci osservano con lo sguardo <strong>di</strong> chi non<br />
ci ha lasciato soli. Proprio come Bruno<br />
Lunz che, dopo 88 anni <strong>di</strong> vita e passione,<br />
continua a regalarci lo sguardo dei suoi<br />
Cristi che quasi riposano, sereni. *
A cura <strong>di</strong><br />
| Lino Beber e Luciano Dellai |<br />
L’O<strong>di</strong>ssea<br />
<strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>si<br />
nei Battaglioni Neri<br />
La Concessione italiana <strong>di</strong> Tientsin<br />
era un territorio in Cina occupato<br />
colonialmente dal Regno d’Italia tra<br />
il 1901 e il 1943. Fu ottenuta dall’Italia<br />
dopo la spe<strong>di</strong>zione internazionale per<br />
la Rivolta dei Boxer nel 1901 in cui fu<br />
presente un Corpo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione<br />
italiano in Cina. Fu garantita al Regno<br />
d’Italia, come alle altre potenze<br />
straniere, una concessione<br />
La storia <strong>di</strong> questi battaglioni costituisce<br />
un capitolo delle vicende belliche con<br />
protagonisti un folto gruppo <strong>di</strong> soldati<br />
trentini e friulani, che facevano parte<br />
dell’esercito austro-ungarico nella<br />
guerra del 1915-18 e che furono<br />
prigionieri in Russia.<br />
Nel gennaio 1915 lo zar Nicola II<br />
si accordò con il governo italiano per<br />
il rimpatrio <strong>di</strong> tutti i soldati trentini loro<br />
prigionieri, che erano considerati citta<strong>di</strong>ni<br />
italiani, seppure irredenti. I prigionieri<br />
erano <strong>di</strong>sseminati un po’ dovunque nella<br />
sterminata Russia e si iniziò<br />
concentrandoli in un unico campo a<br />
Kirsanoff, che <strong>di</strong>venne il campo delle<br />
illusioni e delle speranze perdute.<br />
Un primo scaglione <strong>di</strong> un centinaio<br />
<strong>di</strong> uomini, tra i più deboli e malati,<br />
fu imbarcato a Vla<strong>di</strong>vostok, sbarcarono<br />
a San Francisco, attraversarono tutti gli<br />
Stati Uniti per reimbarcarsi a New York<br />
e sbarcare il 27 giugno del 1918 a Genova,<br />
dopo aver compiuto l’intero giro del<br />
commerciale nell’area della città<br />
<strong>di</strong> Tientsin (l’o<strong>di</strong>erna Tianjin) in Cina.<br />
La Concessione italiana, <strong>di</strong> 46 ettari<br />
costituita da un terreno lungo la riva<br />
sinistra del fiume Hai-Ho (Pei-ho)<br />
ricco <strong>di</strong> saline, con un villaggio<br />
e un’ampia area paludosa a<strong>di</strong>bita<br />
a cimitero, fu una delle minori<br />
concessioni fatte dal Celeste impero<br />
alle potenze europee. Negli ultimi<br />
mondo. Circa 6.000 furono rimpatriati:<br />
imbarcati ad Arcangelo, via Me<strong>di</strong>terraneo<br />
- Artico - Mare <strong>di</strong> Norvegia - Mare del Nord<br />
rientrarono in Italia. Un secondo<br />
contingente, bloccato dai ghiacci<br />
ad Arcangelo, dovette tornare al campo<br />
<strong>di</strong> Kirsanoff e le partenze furono sospese.<br />
Fu intrapresa allora la via per la Siberia,<br />
Mongolia, Cina.<br />
Il trattato tra Russia e Germania conclusosi<br />
a Brest-Litowsk nel marzo 1918<br />
e le precedenti vicissitu<strong>di</strong>ni della<br />
rivoluzione russa bloccarono non solo<br />
la raccolta dei prigionieri, ma crearono<br />
gravi problemi nella strategia della<br />
Seconda Intesa. Le potenze alleate contro<br />
gli imperi centrali avevano concentrato<br />
considerevoli forze ad Arcangelo<br />
e a Vla<strong>di</strong>vostok e determinarono <strong>di</strong> unirle<br />
a rinforzo dei Russi Bianchi rimasti fedeli<br />
allo zar, onde ottenere la riapertura del<br />
fronte russo contro la Germania e l’Austria.<br />
L’Italia volle unirsi all’impresa e formò<br />
a Torino nell’<strong>agosto</strong> del 1918 un corpo<br />
mesi della Prima guerra mon<strong>di</strong>ale<br />
arrivarono alla Concessione italiana<br />
<strong>di</strong> Tientsin circa 900 militari<br />
“irredenti“ (ossia soldati <strong>di</strong> etnia<br />
italiana originari dall’Impero austroungarico,<br />
principalmente dal Trentino<br />
– circa 600 – e dalla Venezia Giulia-<br />
Dalmazia), provenienti dalla Russia<br />
sconvolta dalla guerra civile tra zaristi<br />
e comunisti <strong>di</strong> Lenin.<br />
| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />
41
| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />
<strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione da unire a quelle truppe.<br />
Questi avvenimenti sorpresero a Tientsin<br />
gli italiani, già prigionieri in Russia, e tra<br />
costoro fu costituito un corpo <strong>di</strong> volontari<br />
organizzato nei famosi Battaglioni Neri,<br />
così chiamati dalle mostrine il cui colore<br />
nero significava “l’oscurità del destino<br />
cui andavano incontro”. Questi soldati,<br />
inquadrati nella Legione Redenta <strong>di</strong> Siberia,<br />
furono uniti ad Alpini provenienti dall’Italia<br />
per costituire il Corpo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione italiano<br />
in Estremo Oriente con base a Tientsin.<br />
Questo corpo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione combatté<br />
nell’estate 1919 per mantenere attiva<br />
la ferrovia transiberiana in Manciuria, che<br />
serviva agli Alleati per approvvigionare<br />
i “Bianchi” russi contro i Sovietici.<br />
Renzo Francescotti in un suo e<strong>di</strong>toriale<br />
dal titolo “I Battaglioni Neri in Siberia”<br />
così scrive: «Su richiesta dell’ammiraglio<br />
russo Kolciàk i “Battaglioni Neri”<br />
entrarono in azione nel maggio del 1918<br />
con il compito <strong>di</strong> liberare dalle forze<br />
bolsceviche una zona a sud della<br />
Transiberiana, presi<strong>di</strong>ata da 6.000 soldati<br />
sovietici. Il corpo delle truppe<br />
controrivoluzionarie comprendeva 3.400<br />
russi, 1.800 cecoslovacchi e 1.350 italiani.<br />
Si calcolava che l’operazione non dovesse<br />
durare più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci, quin<strong>di</strong>ci giorni.<br />
Ma le cose, come vedremo, andarono ben<br />
<strong>di</strong>versamente. Le truppe alleate<br />
comandate dal sanguinario colonnello<br />
russo Romerof si resero responsabili<br />
<strong>di</strong> una campagna terroristica contro<br />
42 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
la popolazione civile. Il trentino Giacomo<br />
Bazzani, membro del C.S.I. (Comando<br />
Supremo Interalleato) in Siberia, storico<br />
della vicenda degli irredenti, scrive<br />
<strong>di</strong> «malaugurata avventura che li fece<br />
assistere alle più inumane vendette<br />
perpetrate dal crudele colonnello<br />
Romerof, ma nella quale essi tennero alto<br />
il decoro italiano, astenendosi da ogni<br />
eccesso e portando nei momenti più<br />
critici, specialmente per bocca del loro<br />
generoso capo, la voce dell’umanità...».<br />
Si riferiva alla Missione Ferraris, un<br />
gruppo <strong>di</strong> tre<strong>di</strong>ci soldati italiani che<br />
seguirono le truppe comandate<br />
da Romerof in operazioni a nord della<br />
Transiberiana. Quanto alle operazioni<br />
a cui parteciparono i soldati italiani esse<br />
si rivelarono alla fine un sostanziale<br />
fallimento, la campagna avrebbe dovuto<br />
durare una decina <strong>di</strong> giorni. In effetti durò<br />
un mese e mezzo, dal 15 maggio al 30<br />
giugno. L’obiettivo <strong>di</strong> liberare quel<br />
territorio dalla presenza dei Bolscevichi<br />
Nelle foto da sinistra<br />
Guido Moser e Luigi Oss Emer
Nella foto<br />
Il terzo in pie<strong>di</strong> da sinistra<br />
è il militare <strong>di</strong> leva Arturo Dellai<br />
a Mezzolombardo<br />
Sotto, Arturo Dellai giovane<br />
recluta militare<br />
non fu raggiunto, i partigiani russi<br />
riuscirono a sganciarsi, infliggendo<br />
per<strong>di</strong>te al nemico che si sfogò contro la<br />
popolazione inerme, incolpata <strong>di</strong> aver<br />
appoggiato i partigiani russi».<br />
Ricor<strong>di</strong>amo i volontari trentini<br />
del <strong>Pergine</strong>se, <strong>di</strong> Civezzano, <strong>di</strong> Tenna<br />
e <strong>di</strong> Vignola che fecero parte<br />
dei Battaglioni Neri.<br />
Tra i graduati:<br />
1. Moser Guido <strong>di</strong> Carlo, 1893-<strong>Pergine</strong>,<br />
sottotenente<br />
2. Comper Enrico fu Francesco,<br />
1889-<strong>Pergine</strong>, sergente<br />
3. Gadotti Romano <strong>di</strong> Vittorio<br />
1891-Civezzano, caporalmaggiore,<br />
caduto nel 1919<br />
4. Oss Rolando <strong>di</strong> Antonio, 1895-<strong>Pergine</strong>,<br />
caporalmaggiore<br />
Tra i soldati:<br />
1. Anderle Giovanni <strong>di</strong> Giovanni<br />
1896-<strong>Pergine</strong><br />
2. Andreatta Giacomo <strong>di</strong> Bortolo<br />
1892-Civezzano<br />
3. Conci Pietro fu Basilio 1886-Nogaré<br />
4. Debiasi Lorenzo <strong>di</strong> Lorenzo<br />
1895-Civezzano<br />
5. Dellai Arturo <strong>di</strong> Giuseppe 1889-<strong>Pergine</strong><br />
6. Dellapiccola Mario <strong>di</strong> Giuseppe<br />
1896-<strong>Pergine</strong><br />
7. Dorigoni Luigi <strong>di</strong> Giovanni<br />
1896-Civezzano<br />
8. Facchinelli Enrico <strong>di</strong> Giacomo<br />
1896-Civezzano<br />
9. Facchinelli Giuseppe <strong>di</strong> Andrea<br />
1893-<strong>Pergine</strong><br />
10. Fedrizzi Domenico <strong>di</strong> Giovanni<br />
1896-Roncogno<br />
11. Filippi Enrico fu Giuseppe 1891-<strong>Pergine</strong><br />
| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />
43
| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />
Nelle foto partendo da sinistra<br />
2 <strong>agosto</strong> 1914: giuramento in Piazza Fiera<br />
a <strong>Pergine</strong><br />
Arturo Dellai nella banda militare a Pechino<br />
(terzo da sinistra nell’ultima fila)<br />
Giovanni Anderle con il risciò in Cina<br />
12. Fronza Tullio <strong>di</strong> Emanuele<br />
1894-Civezzano<br />
13. Fruet Abele <strong>di</strong> Antonio 1890-Roncogno<br />
14. Fruet Emilio <strong>di</strong> Tomaso 1894-<strong>Pergine</strong><br />
15. Girar<strong>di</strong> Emilio <strong>di</strong> Emilio 1887-<strong>Pergine</strong><br />
16. Girar<strong>di</strong>ni Gioachino fu Agostino<br />
1894-<strong>Pergine</strong><br />
17. Gozzer Francesco fu Francesco<br />
1897-<strong>Pergine</strong><br />
18. Laner Eduino fu Francesco<br />
1892-<strong>Pergine</strong><br />
19. Lazzeri Celeste <strong>di</strong> Domenico<br />
1896-Vigalzano<br />
20. Liberi Carlo fu Clemente 1880-<strong>Pergine</strong><br />
21. Moser Domenico <strong>di</strong> Domenico<br />
1887-Vignola<br />
22. Motter Albino <strong>di</strong> Giuseppe 1895-Tenna<br />
23. Oss Emer Luigi <strong>di</strong> Stefano 1895-<strong>Pergine</strong><br />
24. Plancher Emilio <strong>di</strong> Francesco<br />
1895-<strong>Pergine</strong><br />
25. Sartori Giuseppe <strong>di</strong> Celestino<br />
1887-<strong>Pergine</strong>, caduto nel 1919<br />
e sepolto a Krano Jark (Siberia)<br />
26. Toldo Alfonso <strong>di</strong> Beniamino 1891-Susà<br />
27. Zanei Anselmo fu Beniamino<br />
1895-Vigalzano, caduto nel 1918<br />
28. Zanei Giorgio fu Michele<br />
1891-Vigalzano, caduto nel 1919<br />
durante uno scontro, morì affogato<br />
nell’attraversamento del fiume Manna,<br />
largo 150 metri, il 10 giugno 1919,<br />
nell’avanzata del corpo <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione<br />
nella foresta della Tajga (Siberia).<br />
29. Arturo Dellai (1889-1973), dopo<br />
il servizio <strong>di</strong> leva <strong>di</strong> 3 anni dal settembre<br />
1910 al settembre 1913 prima<br />
44 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
a Mezzolombardo e poi a Merano,<br />
ha tenuto un <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> 136 pagine dal<br />
1914 al 1920 nel quale scrisse che dopo<br />
un anno nel luglio del 1914<br />
fu richiamato e, dopo il giuramento<br />
il 2 <strong>agosto</strong> in Piazza Fiera a <strong>Pergine</strong>,<br />
partì per Trento e, assegnato al III<br />
Reggimento Cacciatori Kaiserjäger<br />
14 a compagnia, al pomeriggio<br />
del 3 <strong>agosto</strong> partì con la tradotta per<br />
Bolzano. Ricorda che sul treno<br />
cantavano la canzone dei coscritti:<br />
«Coraggio coscritti al fronte se va<br />
en Russia e i ne manda lontani da ca’,<br />
te saludo Maria, l’è la vita del soldà».<br />
Da Bolzano in Austria ad Hall (vicino<br />
a Innsbruck) dove restò fino<br />
al 14 <strong>agosto</strong> e poi fino a Leopoli<br />
(Ucraina) dove arrivò il 19 <strong>agosto</strong>.<br />
Nel suo <strong>di</strong>ario Arturo scrive che il 31<br />
<strong>agosto</strong> 1914 è a Rawa Ruska a circa 30 km<br />
da Leopoli e il 15 settembre, ferito alla<br />
gamba destra e con altre ferite al capo,<br />
è prigioniero dei russi in un ospedale<br />
a Brody e il 18 settembre viene portato<br />
all’ospedale militare <strong>di</strong> Kiev, dopo aver<br />
conosciuto il signor Avanzo <strong>di</strong> Cinte Tesino
che conosceva il russo. Rimossa dalla<br />
gamba la “patrona”, Arturo viene <strong>di</strong>messo<br />
dall’ospedale il 3 marzo 1915 e portato<br />
al campo <strong>di</strong> prigionia nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Kiev,<br />
dove incontra numerosi perginesi: Luigi<br />
Dorigoni, Enrico Comper, Arcangelo<br />
Angeli, Leopoldo Frisanco, Domenico<br />
Zanei, Luigi Oss Emer, Gioachino<br />
Girar<strong>di</strong>ni, Giuseppe Visintainer, Enrico<br />
Brugnara, Francesco Martini, Giuseppe<br />
Valcanover, Giuseppe Oss, Rolando Roat,<br />
Giovanni Postai, Camillo Fontanari, Enrico<br />
Facchinelli <strong>di</strong> Civezzano, i fratelli Angeli <strong>di</strong><br />
Ischia, Motter <strong>di</strong> Tenna, Eduino Zanei,<br />
Alfonso Toldo, Giuseppe Sartori, Eduino<br />
Laner, Giorgio Zanei, Emilio Girar<strong>di</strong>, Carlo<br />
Liberi. Di questi alcuni faranno poi parte<br />
dei Battaglioni Neri.<br />
Dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Arturo:<br />
«Gli ufficiali russi ci promettono che presto<br />
ci rimandano in Italia… basta firmare<br />
un foglio e <strong>di</strong>re <strong>di</strong> essere italiani. Io con altri<br />
perginesi firmo il foglio e aspetto <strong>di</strong> essere<br />
mandato in Italia. Ma il tempo passa e non<br />
succede niente… la vita scorre tranquilla<br />
fra i campi e i conta<strong>di</strong>ni che sono brava<br />
gente anche molto <strong>di</strong> religione».<br />
Il 2 settembre 1915 Arturo fu trasferito<br />
da Kiev a Rostov in Crimea sul Mar d’Azov<br />
dopo 2 giorni <strong>di</strong> viaggio in treno e iniziò a<br />
lavorare in miniera. Nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre<br />
subì un congelamento al piede destro<br />
e all’ospedale <strong>di</strong> Rostov gli vennero<br />
amputate quattro <strong>di</strong>ta. Il 15 febbraio 1916<br />
ritornò al campo <strong>di</strong> Kiev dove restò fino<br />
al giugno 1916.<br />
«Il 19 luglio 1916 viene al campo una<br />
missione italiana e ci assicura della<br />
prossima partenza per l’Italia».<br />
45
| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />
Il 24 settembre 1916 Arturo è sul treno<br />
<strong>di</strong>retto a Mosca con altri perginesi:<br />
Comper, Dorigoni, Anderle, Plancher, Oss<br />
Emer, Girar<strong>di</strong>ni; si arriva il 15 ottobre 1916.<br />
Il 15 gennaio 1917 Arturo arrivò<br />
a Kirsanov.<br />
«Sono più <strong>di</strong> 2.000 i prigionieri italiani.<br />
Al campo <strong>di</strong> Kirsanov in luglio arrivano altri<br />
irredenti. Tra questi c’è Giovanni Anderle<br />
e il cadetto Moser 1 e siamo circa<br />
una ventina <strong>di</strong> perginesi».<br />
Nel <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Arturo si accenna che<br />
durante il mese <strong>di</strong> ottobre succedono<br />
strane manifestazioni fra la popolazione<br />
russa e che scoppia una guerra civile tra<br />
i Russi (rivoluzione <strong>di</strong> ottobre 1917).<br />
«Tutti noi irredenti rimaniamo fermi in<br />
Russia a Mosca fino al 28 <strong>di</strong>cembre 1917.<br />
Finalmente nel gennaio del 1918 arriva<br />
l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> partire verso la Siberia<br />
e in Manciuria. Il 15 febbraio 1918 arrivo<br />
a Tientsin dove siamo messi nei<br />
“Battaglioni Neri” facenti parte del Corpo<br />
<strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione italiana in Estremo Oriente.<br />
Il 6 maggio 1918 sono a Pechino a suonare<br />
nella banda militare della Marina».<br />
«Verso la fine del mese (settembre 1918)<br />
facciamo le manovre perché si sente <strong>di</strong>re<br />
che dobbiamo <strong>di</strong> nuovo combattere, non<br />
so proprio contro quale nemico. Circola<br />
la voce che si deve combattere contro<br />
i Bolscevichi. Il 23 ottobre viene l’or<strong>di</strong>ne<br />
46 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
<strong>di</strong> partire verso Kharbin. Gli ufficiali<br />
ci <strong>di</strong>cono <strong>di</strong> tenerci pronti per andare in aiuto<br />
dei russi contro i Bolscevichi. Porca miseria<br />
<strong>di</strong> nuovo imbarcati sulla Transiberiana verso<br />
la Siberia proprio nei mesi più fred<strong>di</strong>… altro<br />
che ritorno in Italia!... Il 9 novembre <strong>di</strong> sera<br />
si parte per la Siberia, il 17 sono a Irkutsk,<br />
il 21 a Krasnoyarsk… ho fatto la stessa<br />
tradotta <strong>di</strong> un anno fa attraverso la steppa<br />
della Mongolia con un freddo polare».<br />
«Il 14 novembre ci danno la notizia che<br />
la guerra tra Austria e Italia è finita. Trento<br />
e Trieste sono passate all’Italia. La notizia<br />
porta una delusione a tutti gli italiani,<br />
perlopiù Trentini, Triestini e Giuliani. Quasi<br />
mi pento <strong>di</strong> aver firmato quel maledetto<br />
foglio che ci prometteva <strong>di</strong> arrivare in Italia.<br />
L’Italia forse ci ha abbandonati, non so<br />
proprio cosa ci facciamo qui in Siberia così<br />
lontani dall’Italia».<br />
«Si deve combattere con gli amici russi<br />
contro i Bolscevichi, ma qui non si vede<br />
nessuno e il freddo polare non ci permette<br />
<strong>di</strong> uscire dalle baracche. Quando si fa la<br />
guar<strong>di</strong>a non si resiste al freddo e bisogna<br />
1 Guido Moser figlio <strong>di</strong> Carlo,<br />
Podestà <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>.
Nelle foto da sinistra<br />
I fila: il primo e il secondo sono Arturo Dellai<br />
ed Emilio Girar<strong>di</strong>; II fila il secondo e il quarto<br />
sono Luigi Oss Emer ed Emilio Plancher; III fila<br />
il primo è Giovanni Anderle (lettura da sinistra)<br />
Itinerario terrestre dalla Russia europea<br />
al Pacifico e marittimo dal Pacifico all’Italia<br />
Nelle foto in basso da sinistra<br />
Giovanni Anderle e gli orsi catturati<br />
e addomesticati<br />
Emilio Plancher e Giovanni Anderle<br />
«…Quasi mi pento <strong>di</strong> aver firmato quel maledetto<br />
foglio che ci prometteva <strong>di</strong> arrivare in Italia. L’Italia<br />
forse ci ha abbandonati, non so proprio cosa ci<br />
facciamo qui in Siberia così lontani dall’Italia».<br />
| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />
47
| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />
48 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
cambiare il turno ogni mezz’ora. A me, per<br />
via del piede, è permesso restare<br />
in caserma a fare il cuoco. A Nadal<br />
è il quinto anno che passo lontano da casa<br />
sul fronte. Sono sfinito e giù <strong>di</strong> morale.<br />
Qui a Krasnoyarsk c’è una calma che non<br />
si capisce, non si vede nessun nemico<br />
e nessun segno <strong>di</strong> guerra».<br />
«Durante il mese <strong>di</strong> febbraio (1919), per<br />
fare qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso, siamo nei boschi<br />
vicini a caccia <strong>di</strong> orsi e lupi, molto numerosi<br />
in questo periodo. Il Nane (Giovanni)<br />
Anderle ha preso un piccolo orso che<br />
Bibliografia:<br />
- Antonio Zanetel, Dizionario<br />
Biografico <strong>di</strong> uomini del<br />
Trentino Sud-Orientale,<br />
Alcione, Trento 1978<br />
- Bollettino della Legione<br />
Trentina<br />
- Diario <strong>di</strong> Arturo Dellai
NOTA:<br />
I familiari dei militari citati che possiedono notizie e materiale fotografico<br />
sono pregati <strong>di</strong> segnalarlo a Lino Beber (linobeber@teletu.it - tel. 0461.530313)<br />
o a Luciano Dellai (0461.041127).<br />
Nelle foto partendo dall’alto <strong>di</strong> pagina 40<br />
I fila Emilio Plancher (secondo) e Giovanni Anderle (quinto), Emilio Girar<strong>di</strong> (sesto)<br />
II fila Luigi Oss Emer (quarto), Guido Moser (quinto). La ban<strong>di</strong>era dei Battaglioni Neri<br />
Nel suo <strong>di</strong>ario Arturo ricorda i compagni Gadotti e Zanei annegati durante<br />
la traversata del fiume Manna nella ritirata<br />
Tratto dal numero speciale de<strong>di</strong>cato ai Volontari dell’Estremo Oriente (Battaglioni<br />
Neri) del Bollettino della Legione Trentina (gennaio-febbraio 1923):<br />
il frontespizio della rivista e la croce nel cimitero <strong>di</strong> Tientsin (Cina)<br />
Nelle foto sopra<br />
Cartolina ricordo del convegno degli ex-volontari trentini nei Battaglioni Neri<br />
Il Bollettino riporta anche due simpatiche poesie scritte dai soldati Capovilla<br />
ed Ettore Dalrì<br />
lo scorta in baracca e lo teniamo come<br />
portafortuna».<br />
Arturo continua il suo <strong>di</strong>ario: il 27 <strong>agosto</strong><br />
1919 è <strong>di</strong> nuovo a Tientsin, poi a Pechino<br />
a suonare con la banda della marina.<br />
Finalmente il 26 novembre arriva la nave<br />
Nippon e verso la fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre<br />
si parte: «1 gennaio 1920 sono a Singapore<br />
(800 miglia), 7 gennaio a Colombo (1.600<br />
miglia), 16 gennaio Aden (2.100 miglia),<br />
21 gennaio Suez (1.300 miglia), Porto Said,<br />
Me<strong>di</strong>terraneo, 27 gennaio Brin<strong>di</strong>si (1.190<br />
miglia), 2 febbraio Trieste (400 miglia).<br />
Il viaggio è finito: durata 48 giorni, 9.400<br />
miglia, ma finalmente sono quasi arrivato.<br />
Il 20 febbraio viene al campo il Cesare<br />
(fratello <strong>di</strong> Arturo)… il 3 marzo sono<br />
in viaggio per casa assieme al Cesare e altri<br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>. Il pomeriggio sono <strong>di</strong> nuovo<br />
finalmente a casa».<br />
Con queste ultime righe del <strong>di</strong>ario<br />
<strong>di</strong> Arturo termina il nostro “amarcord”<br />
de<strong>di</strong>cato ai Battaglioni Neri.<br />
Clau<strong>di</strong>o Morelli, maestro <strong>di</strong> Canezza,<br />
prendendo spunto dal <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> Arturo<br />
Dallai ha scritto nel 2008 una<br />
sceneggiatura teatrale dal titolo<br />
“Son partito giallonero e ritorno<br />
tricolor!”, nella quale è narrata<br />
la straor<strong>di</strong>naria vicenda <strong>di</strong> un soldato<br />
trentino nella bufera della Prima guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale. Il testo ha vinto il premio<br />
nella “Sezione Atti Unici” al 16° Concorso<br />
Autori della Co.F.As. *<br />
| CUSTODI DELLA MEMORIA |<br />
49
| VIAGGIO NELLE CONTRADE |<br />
| Gabriele Buselli |<br />
Via Pennella è una delle vie più importanti<br />
del centro storico <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong>. Animata<br />
da una serie <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici commerciali (sulla<br />
via trova sbocco anche la sede della <strong>Cassa</strong><br />
<strong>Rurale</strong>), deve il suo nome al generale<br />
Giuseppe Pennella che il 3 novembre 1918<br />
entrò a <strong>Pergine</strong> alla guida delle truppe<br />
italiane. Scrittore, conferenziere,<br />
musicista, allo scoppio della Prima guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale gli venne conferito prima<br />
il grado <strong>di</strong> Colonnello poi affidato l’incarico<br />
<strong>di</strong> Capo <strong>di</strong> Stato maggiore della IV Armata.<br />
Nel marzo del 1918 a capo dell’VIII Armata<br />
del Montello si <strong>di</strong>stinse nella battaglia<br />
del Solstizio. Il Comune <strong>di</strong> Giavera<br />
del Montello, in provincia <strong>di</strong> Treviso, gli<br />
ha de<strong>di</strong>cato un monumento dello scultore<br />
Memo Better.<br />
Prima dell’intitolazione al generale<br />
Pennella la via era definita come quartiere<br />
<strong>di</strong> Borgo nuovo, nome dovuto alla sua<br />
posizione periferica rispetto al nucleo più<br />
antico della citta<strong>di</strong>na. Ma era conosciuta<br />
anche con il nome <strong>di</strong> “via delle Beccarie”<br />
per la vicinanza del macello pubblico,<br />
e <strong>di</strong> “via Postale” per la presenza<br />
dei servizi postali con il cambio dei cavalli.<br />
Sulla via sorgono infatti l’Hotel Posta<br />
e il Cavalletto con le vecchie stalle che<br />
si trovavano sul retro del caseggiato posto<br />
a nord della via. *<br />
50 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
VIA PENNELLA<br />
Via Pennella<br />
Intitolata al generale<br />
eroe del Montello<br />
Nelle foto<br />
Monumento al General Pennella nel Comune<br />
<strong>di</strong> Giavera del Montello, Treviso
SPAZIO GIOVANI<br />
| Andrea Zamboni |<br />
<strong>Pergine</strong><br />
fa squadra!<br />
Pronti a riprendere una nuova stagione<br />
agonistica dopo un 2011/12 da record<br />
negli sport <strong>di</strong> squadra.<br />
Se è vero che una delle abilità più<br />
valorizzate al giorno d’oggi è saper lavorare<br />
bene in squadra, allora la nostra comunità<br />
non può che attendersi anni <strong>di</strong> prosperità<br />
e successi nel prossimo futuro.<br />
I risultati ottenuti dalle rappresentative<br />
locali in tutti i più conosciuti e seguiti<br />
sport <strong>di</strong> squadra parlano da soli.<br />
La prima squadra della “Fersina”<br />
<strong>di</strong> patron Peghini, ottimamente allenata<br />
e <strong>di</strong>retta da mister Cortese, ha stravinto<br />
il campionato (eguagliato il record <strong>di</strong> tutti<br />
i tempi che apparteneva alla Nuorese<br />
concludendo il campionato imbattuta)<br />
ottenendo una meritatissima promozione<br />
nella categoria della Serie D nazionale.<br />
Le “linci” dell’ASD Hockey <strong>Pergine</strong><br />
Solarplus, al primo anno nel campionato<br />
nazionale <strong>di</strong> serie A2, sono arrivate<br />
a <strong>di</strong>sputarsi uno dei posti <strong>di</strong>sponibili per<br />
la promozione nella massima serie A1,<br />
perdendo purtroppo contro i più quotati<br />
ed esperti avversari del Val Gardena.<br />
Una delle abilità più valorizzate al giorno<br />
d’oggi è saper lavorare bene in squadra;<br />
se è vero la nostra comunità non può che<br />
attendersi anni <strong>di</strong> prosperità<br />
e successi nel prossimo futuro.<br />
SPORT<br />
Il presidente Melchiori ha confermato<br />
la propria fiducia al coach Liberatore così<br />
come alla maggior parte degli atleti<br />
in roster (circa 50% dei quali sono<br />
perginesi) dovendosi privare <strong>di</strong> alcune<br />
pe<strong>di</strong>ne che hanno ceduto ai richiami delle<br />
squadre <strong>di</strong> A1 ma potendo contare<br />
su ottimi innesti provenienti dal vivaio<br />
giovanile coltivato negli ultimi anni.<br />
Particolarmente rilevante l’impegno<br />
in questo settore con l’organizzazione del<br />
torneo nazionale Under 12 “Igor Loro” e<br />
del Trofeo Arge-Alp, nonché con l’impegno<br />
a servizio delle Universia<strong>di</strong> che saranno<br />
ospitate in Trentino nel <strong>di</strong>cembre 2013.<br />
Molto sod<strong>di</strong>sfatto anche lo staff dell’Alta<br />
<strong>Valsugana</strong> Volley guidato dal presidente<br />
Beber che con la squadra femminile<br />
<strong>di</strong> 2 a <strong>di</strong>visione ha ottenuto la promozione<br />
in 1 a <strong>di</strong>visione. Nelle parole dell’allenatrice<br />
Doronzo particolare sod<strong>di</strong>sfazione che<br />
va al <strong>di</strong> là del risultato sportivo<br />
sottolineando come durante la stagione<br />
abbia visto formarsi un gruppo <strong>di</strong> amiche<br />
| VITA DI COMUNITÀ |<br />
51
| VITA DI COMUNITÀ |<br />
affiatate pur partendo da giocatrici<br />
provenienti da squadre <strong>di</strong>verse che tra<br />
<strong>di</strong> loro non si conoscevano. La più bella<br />
vittoria è stata vedere le atlete cercarsi<br />
e trovarsi sul campo da gioco quasi a occhi<br />
chiusi, così come respirare un clima<br />
<strong>di</strong> assoluta tranquillità negli spogliatoi.<br />
Da non <strong>di</strong>menticare anche la promozione<br />
nel campionato <strong>di</strong> C2 (Triveneto) del<br />
Basket <strong>Pergine</strong>, presieduto da Dimitri<br />
Santuari e guidato in panchina<br />
52 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Laddove lo sport <strong>di</strong>venta<br />
un mezzo per promuovere<br />
la crescita non solo fisica<br />
ma anche culturale della comunità<br />
locale, la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> non può<br />
mancare con il suo supporto<br />
economico e organizzativo volto<br />
a sostenere sempre lo sviluppo<br />
e il benessere del territorio.<br />
da Gianluca Russo. Dopo il 2° posto nella<br />
regular season è riuscita a battere<br />
la squadra <strong>di</strong> Gardolo nei playoff<br />
guadagnandosi il salto nel campionato<br />
<strong>di</strong> categoria superiore. Nella prossima<br />
stagione la squadra cambierà allenatore,<br />
perché mister Russo ha preferito buttarsi<br />
in un nuovo progetto con le giovanili<br />
del Bolzano, stimolo in più per fare ancora<br />
meglio nella prossima stagione.<br />
E laddove lo sport <strong>di</strong>venta un mezzo per<br />
promuovere la crescita non solo fisica<br />
ma anche culturale della comunità locale,<br />
la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> non può<br />
mancare con il suo supporto economico<br />
e organizzativo volto a sostenere sempre<br />
lo sviluppo e il benessere del territorio.<br />
Questo l’obiettivo principe delle<br />
sponsorizzazioni della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> che non può che rinnovare<br />
il suo impegno a favore delle associazioni<br />
attive sul territorio, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dai successi “da titolone sul giornale”<br />
che sappiano conseguire. *
SPAZIO GIOVANI<br />
| Alessandro Merlini |<br />
Lago delle Stellune<br />
e Cima Stellune<br />
Conosciuto come uno dei più panoramici<br />
e affascinanti percorsi del Lagorai<br />
centrale, il cammino che dal Passo<br />
Manghen porta al famoso Lago delle<br />
Stellune, sovrastato dall’omonima cima,<br />
rappresenta una splen<strong>di</strong>da possibilità per<br />
godersi gli scenari naturali della catena<br />
montuosa a noi più vicina.<br />
Questa escursione a <strong>di</strong>spetto della<br />
lunghezza non presenta particolari<br />
<strong>di</strong>fficoltà ed è adatta a tutti, anche se non<br />
particolarmente allenati, vista la partenza<br />
già oltre quota 2.000 metri e l’intero<br />
snodarsi del sentiero 322 che, nonostante<br />
qualche leggero saliscen<strong>di</strong>, non presenta<br />
<strong>di</strong>slivelli rilevanti.<br />
ESCURSIONI<br />
Attraverso un panorama tipicamente<br />
prealpino costituito da malghe, laghetti<br />
montani e prati ricoperti <strong>di</strong> mughi<br />
e rododendri, il percorso si avvia<br />
circondato da cime rocciose dal Passo<br />
Manghen, quota 2.042 metri, per tuffarsi<br />
in pochi metri in un contesto ricco<br />
<strong>di</strong> varietà floreali e arboree.<br />
Imboccando il segnavia 322-A in poco più<br />
<strong>di</strong> mezz’ora dalla partenza si arriva a una<br />
larga piana dove sorge il Lago delle Buse,<br />
2.065 metri slm, circondato da creste<br />
rocciose che dominano lunghi ghiaioni,<br />
conseguenze <strong>di</strong> vecchie frane, da dove<br />
i fischi delle marmotte accolgono<br />
allarmati il passaggio degli escursionisti.<br />
Sul versante destro si intravedono in alto<br />
delle mura <strong>di</strong> pietre, ristrutturazioni<br />
<strong>di</strong> antichi terrazzamenti bellici, oltre<br />
le quali le creste vicine presentano <strong>di</strong>versi<br />
resti <strong>di</strong>sseminati lungo i sentieri<br />
<strong>di</strong> bunker e trincee, segno indelebile dei<br />
conflitti passati.<br />
Proseguendo la nostra camminata,<br />
il percorso porta lungo il lato destro della<br />
valle verso il Pian delle Fave, a cui si arriva<br />
MALGA RIFUGIO<br />
PASSO MANGHEN (2.013 m)<br />
tel. 0461.766215 - cell. 347.8564172,<br />
aperto da maggio a ottobre, accessi<br />
da Telve proseguendo per la Val<br />
Calamento o da Molina <strong>di</strong> Fiemme<br />
| VIVERE IL TERRITORIO |<br />
53
| VIVERE IL TERRITORIO |<br />
in poco più <strong>di</strong> mezz’ora, dove giace<br />
un piccolo stagno ricco nel periodo estivo<br />
<strong>di</strong> fauna anfibia, e le cui sponde offrono un<br />
confortevole giaciglio per una pausa al sole.<br />
Il cammino da qui porta in circa 45 minuti<br />
alla Forcella Montalon, m 2.133, per girare<br />
verso sinistra come da chiare in<strong>di</strong>cazioni<br />
dei cartelli, ormai in vista della maestosa<br />
Cima Stellune.<br />
Luogo ideale per una pausa in compagnia<br />
dei fischi <strong>di</strong> marmotte curiose e delle<br />
ciondolanti campane delle mandrie bovine<br />
al pascolo, questo punto offre una vista<br />
davvero varia composta da due vallate<br />
ver<strong>di</strong> e rigogliose e dalle cime circostanti<br />
che si protendono a contenerle. Da qui<br />
si punta dritti verso la visibile cima, per<br />
arrivare in poco più <strong>di</strong> un’ora nei pressi<br />
del Lago delle Stellune, quota 2.091, che<br />
oltre ad offrire una veduta accogliente<br />
e appagante è in grado <strong>di</strong> rinfrancare<br />
anche il fisico per i temerari che vorranno<br />
provarne le refrigeranti acque…<br />
naturalmente con prudenza!<br />
Sopra al laghetto si erige maestosa<br />
l’omonima cima, alta 2.605 metri, alla<br />
quale si può arrivare in circa un’ora<br />
e mezza passando dalla Forcella <strong>di</strong> Val<br />
Moena, che parte dal valico situato sulla<br />
sinistra alla base del massiccio. A questo<br />
punto i più allenati possono cimentarsi<br />
nell’ascesa, per potersi gustare<br />
un panorama a 360 gra<strong>di</strong>. Questa salita,<br />
non molto agevole in alcuni punti<br />
ma sufficientemente sicura anche per<br />
camminatori non esperti, può portare<br />
54 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Questa escursione non<br />
presenta particolari<br />
<strong>di</strong>fficoltà ed è adatta<br />
a tutti, anche se non<br />
particolarmente allenati.<br />
qualche segno <strong>di</strong> stanchezza per chi<br />
la intraprende dopo la camminata<br />
<strong>di</strong> avvicinamento <strong>di</strong> circa 3 ore se non ben<br />
allenato.<br />
Una volta giunti alla croce <strong>di</strong> vetta, dopo<br />
la consueta foto <strong>di</strong> rito ci si potrà<br />
concedere il meritato riposo, godendosi<br />
una visuale completa su tutte le vallate<br />
e le cime sottostanti. Cima Stellune<br />
è infatti una delle più alte della Catena<br />
del Lagorai, e permette <strong>di</strong> godere appieno<br />
dello spettacolo naturale che questi posti<br />
sanno offrire a chi è in grado<br />
<strong>di</strong> apprezzarne la bellezza.<br />
Si consiglia la salita solo alle persone<br />
allenate e avvezze al cammino in quota,<br />
poiché il <strong>di</strong>slivello, per quanto inferiore<br />
ai cinquecento metri, può rivelarsi<br />
selettivo arrivandoci dopo una bella<br />
camminata e potrebbe portare a piccole<br />
crisi <strong>di</strong> stanchezza sulla via del ritorno.<br />
Il bar ristorante situato a pochi metri<br />
dal valico del Passo Manghen, meta gra<strong>di</strong>ta<br />
da numerosi gruppi <strong>di</strong> ciclisti e centauri,<br />
saprà alleviare la stanchezza<br />
degli escursionisti all’arrivo <strong>di</strong> questa<br />
interessante uscita nel cuore del Lagorai. *<br />
DURATA TOTALE:<br />
6-7 ore fino al lago,<br />
9-10 con salita<br />
alla cima<br />
DIFFICOLTÀ:<br />
me<strong>di</strong>a, percorso adatto<br />
anche a famiglie purché<br />
con me<strong>di</strong>o allenamento<br />
EQUIPAGGIAMENTO:<br />
consigliato l’uso<br />
<strong>di</strong> scarponi ed eventuali<br />
bastoncini da trekking<br />
PRANZO:<br />
al sacco
Nella foto in basso<br />
Scoperta dell’America:<br />
12 ottobre 1492<br />
| Lino Beber |<br />
me<strong>di</strong>co chirurgo<br />
La salute<br />
in fumo<br />
La storia del tabacco ha avuto inizio<br />
nel 1519 quando un gruppo <strong>di</strong> esploratori,<br />
al seguito <strong>di</strong> Cristoforo Colombo,<br />
portarono la pianta dall’America Centrale<br />
in Portogallo.<br />
L’ingresso ufficiale del tabacco “nella<br />
società” avvenne 41 anni più tar<strong>di</strong> quando,<br />
nel 1560, Jean Nicot, ambasciatore<br />
francese a Lisbona, presentò questa<br />
pianta esotica a Parigi attribuendole virtù<br />
“miracolose” terapeutiche fra le quali<br />
quella <strong>di</strong> combattere l’emicrania,<br />
le emorragie nasali e le nevralgie.<br />
Caterina de Me<strong>di</strong>ci guarì dalle sue<br />
emicranie bevendo con regolarità<br />
il decotto <strong>di</strong> foglie <strong>di</strong> tabacco e, per<br />
riconoscenza, promosse la coltivazione<br />
della pianta in Europa.<br />
OCCHIO<br />
ALLA SALUTE<br />
Nel 1570 la pianta del tabacco fu importata<br />
in Italia da Nicolò Tornabuoni e la sua<br />
coltivazione si <strong>di</strong>ffuse nella seconda metà<br />
del XVI secolo grazie al car<strong>di</strong>nale Prospero<br />
<strong>di</strong> Santa Croce, nunzio pontificio<br />
a Lisbona. Ricevuti i semi, il sommo<br />
pontefice li affidò ai monaci dei vari or<strong>di</strong>ni<br />
religiosi per farli coltivare negli orti<br />
dei conventi.<br />
Ben presto ci si accorse dei danni<br />
procurati dalla nuova abitu<strong>di</strong>ne del fumo.<br />
Nel 1642 papa Urbano VIII arrivò<br />
ad<strong>di</strong>rittura alla scomunica per i fumatori<br />
e nel 1650 papa Innocenzo X proibì<br />
ai fedeli <strong>di</strong> fumare dopo che un fumatore<br />
aveva incen<strong>di</strong>ato la veste papale nella<br />
basilica <strong>di</strong> San Pietro.<br />
La pena inflitta ai fumatori in Russia nel<br />
1645 era il taglio del labbro superiore;<br />
una specie <strong>di</strong> legge del contrappasso tanto<br />
cara a Dante Alighieri nella sua “Divina<br />
Comme<strong>di</strong>a”.<br />
Nel 1650 Mosca subì gravi danni a causa<br />
<strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong>vampato per l’imprudenza<br />
<strong>di</strong> alcuni fumatori. Lo zar Alessio<br />
Michajlovic promulgò allora una legge che<br />
vietava tassativamente l’uso del tabacco,<br />
con pene severissime. Chi veniva sorpreso<br />
a fumare: la prima volta veniva bastonato<br />
a sangue, alla seconda infrazione gli veniva<br />
mozzato il naso e alla terza partiva la testa.<br />
Il sultano Amurat IV lasciava invece<br />
la scelta fra l’impiccagione con pipa<br />
in bocca o il rogo alimentato da foglie<br />
<strong>di</strong> tabacco. In ossequio al Corano, lo scià<br />
<strong>di</strong> Persia faceva tagliare il naso a chi<br />
| PENSIAMO ALLA SALUTE |<br />
55
| PENSIAMO ALLA SALUTE |<br />
lo fiutava e le labbra a chi lo fumava.<br />
Nel 1670, nell’Impero ottomano, era<br />
prevista la pena <strong>di</strong> morte per i trafficanti<br />
<strong>di</strong> tabacco, eseguita facendo colare<br />
piombo fuso nella gola dei condannati.<br />
Ma, come <strong>di</strong>ce Sigmund Freud: «<strong>di</strong>etro<br />
ai <strong>di</strong>vieti nascono i desideri» e la pericolosa<br />
abitu<strong>di</strong>ne crebbe a macchia d’olio.<br />
Nel 1689 lo zar Pietro il Grande, fumatore <strong>di</strong><br />
pipa, liberalizzò l’uso del tabacco in Russia.<br />
Nel 1660 l’Inghilterra sottopose a<br />
tassazione il tabacco, nel 1674 la Francia<br />
istituì il monopolio <strong>di</strong> Stato per il tabacco.<br />
Nel 1753 il botanico svedese Carlo Linneo<br />
(1707-1778) nella sua opera “Species<br />
plantarum” (= le specie delle piante) volle<br />
de<strong>di</strong>care questo vegetale a Nicot<br />
chiamandolo Nicotiana Tabacum.<br />
Tabacum perché il porto da cui era partita<br />
la nave per portare la pianta in Europa<br />
si chiamava Tabasco in Messico.<br />
XVIII secolo:<br />
nacque la sigaretta<br />
1880 • Il 14 settembre James Bonsak<br />
presentò un brevetto per una macchina<br />
che sfornava 100.000 sigarette al giorno.<br />
Fu una rivoluzione: crollarono i prezzi<br />
delle sigarette e si andò verso<br />
la produzione e il consumo<br />
<strong>di</strong> massa. Negli USA 15 Stati misero fuori<br />
legge l’uso del tabacco. Il provve<strong>di</strong>mento<br />
venne ritirato nel 1927. La grande<br />
<strong>di</strong>ffusione del fumo è avvenuta a cavallo<br />
delle due guerre mon<strong>di</strong>ali.<br />
56 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
Il fumo <strong>di</strong> tabacco rappresenta un cocktail<br />
<strong>di</strong> sostanze tra le più mici<strong>di</strong>ali: dalla<br />
combustione <strong>di</strong> una sigaretta<br />
si sprigionano qualcosa come 4.000<br />
sostanze tossiche e tra le più pericolose:<br />
• monossido <strong>di</strong> carbonio (= CO): ostacola<br />
l’azione dei muscoli e del cervello<br />
bloccando il trasporto dell’ossigeno<br />
da parte dei globuli rossi e la respirazione;<br />
• nicotina:vasocostringe le arterie e crea<br />
<strong>di</strong>pendenza;<br />
• sostanze irritanti (acroleina, etanolo,<br />
formaldeide, fenolo, catecolo,<br />
ammoniaca…);<br />
• acetone;<br />
• arsenico e derivati del cianuro: dei veri<br />
e propri veleni;<br />
• catrame e idrocarburi: si depositano nei<br />
bronchi e possono causare il cancro;<br />
• elementi ra<strong>di</strong>oattivi: il polonio 210.<br />
Fumare 20 sigarette al giorno equivale<br />
alla dose <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> 200 ra<strong>di</strong>ografie<br />
al torace all’anno;<br />
• metalli pesanti (piombo, arsenico,<br />
cadmio);<br />
• ad<strong>di</strong>tivi chimici: acido silicico,<br />
carbonico, acetico, formico, benzoico;<br />
il <strong>di</strong>ossido <strong>di</strong> titanio; prodotti sbiancanti<br />
delle ceneri; acceleratori<br />
<strong>di</strong> combustione, ecc.;<br />
• sostanze altamente ossidanti, come<br />
i ra<strong>di</strong>cali liberi che causano<br />
l’invecchiamento delle cellule bronchiali<br />
e polmonari.<br />
Nella foto sopra<br />
Tabacco a Cuba<br />
Nella foto sotto<br />
Carlo Linneo
Le sostanze più dannose nel favorire<br />
l’indurimento e la chiusura delle arterie<br />
sono il monossido <strong>di</strong> carbonio (3-4%<br />
nel fumo <strong>di</strong> sigaretta e 6% nel fumo<br />
<strong>di</strong> sigaro; 1% nel soggetto che non fuma,<br />
legato all’inquinamento ambientale)<br />
e la nicotina.<br />
Il fumo del tabacco provoca danni agli<br />
apparati car<strong>di</strong>ovascolare, respiratorio,<br />
<strong>di</strong>gerente, urinario e favorisce<br />
la comparsa del cancro del polmone<br />
e <strong>di</strong> cancri in altre se<strong>di</strong> (laringe, bocca,<br />
esofago e stomaco, rene e vescica…).<br />
Il fumo aumenta la pressione arteriosa,<br />
il colesterolo e i trigliceri<strong>di</strong> nel sangue.<br />
Il fumo ha un potente alleato nel caffè<br />
nell’aumentare il tasso <strong>di</strong> colesterolo<br />
nel sangue.<br />
Se vogliamo vivere con le arterie elastiche<br />
e con i polmoni sani fino a tarda età non<br />
ci resta che stare alla larga dal fumo.<br />
I danni del fumo sono molto sottovalutati:<br />
In Italia l’eroina causa 1.000 morti/anno,<br />
l’alcool provoca 30.000 morti/anno<br />
e il fumo ad<strong>di</strong>rittura 90.000 morti/anno.<br />
Ogni 7-8 minuti muore una persona<br />
per una malattia legata al fumo.<br />
OGNI ANNO:<br />
• 51.000 persone muoiono per tumori;<br />
• 25.000 per bronchite ed enfisema<br />
polmonare;<br />
• 14.000 per malattie della circolazione<br />
del cuore e del cervello.<br />
Da non <strong>di</strong>menticare anche il problema<br />
legato all’inquinamento: una cicca <strong>di</strong><br />
sigaretta impiega 95 anni a biodegradarsi.<br />
In chiusura un poetico messaggio<br />
<strong>di</strong> educazione sanitaria del nostro<br />
concitta<strong>di</strong>no Giorgio Mottesi (1943-2000)<br />
senza un titolo, ma eloquente! *<br />
No ghe pensavo gnanca<br />
dover en dì morir<br />
e oltretut finirla<br />
magari col patir.<br />
E fuma che te fuma<br />
ne i polmoni gò ’n tumor.<br />
“La <strong>di</strong>agnosi l’èi bruta!”<br />
m’à <strong>di</strong>t ’l me dotor.<br />
No ghè da trarse ai cagni<br />
pianzer e sangiotar<br />
autor son dei me dani<br />
e alor devo pagar!<br />
Però se demò podo<br />
quel viver che me resta<br />
ogni moment me godo<br />
dai pèi fin ala testa.<br />
Ai zoveni ghe <strong>di</strong>go<br />
lassà perder el fumar<br />
ghè tante altre robe<br />
che bèn le ve fa star.<br />
Ne a pè, ne ’n bicicletta,<br />
ne en montagna, ne a nodar,<br />
ma niente sigaretta<br />
che la ve fa crepar.<br />
| PENSIAMO ALLA SALUTE |<br />
57
| DALLA CASSA RURALE |<br />
58 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
NEWS<br />
Bancomat sotto controllo<br />
con Alert SMS…<br />
… con una novità!<br />
La sicurezza degli strumenti <strong>di</strong> pagamento<br />
offerti ai nostri clienti è uno dei principali<br />
obiettivi della nostra <strong>Cassa</strong>.<br />
Per garantire tranquillità nell’utilizzo della<br />
propria carta bancomat, ormai da anni,<br />
offriamo il servizio Alert SMS.<br />
È uno strumento efficace che permette<br />
<strong>di</strong> tenere sotto controllo le proprie spese<br />
e soprattutto <strong>di</strong> ridurre episo<strong>di</strong> spiacevoli<br />
quali l’utilizzo fraudolento in seguito<br />
a furto o clonazione.<br />
Permette <strong>di</strong> ricevere un SMS ogni volta<br />
che la propria carta bancomat viene<br />
utilizzata per prelevamenti o pagamenti<br />
<strong>di</strong> importi superiori a 200,00 €, con una<br />
novità…<br />
… se l’utilizzo comunicato non è fatto dal<br />
titolare, è possibile procedere al blocco<br />
della carta <strong>di</strong>rettamente via SMS.<br />
Un ulteriore vantaggio quin<strong>di</strong>:<br />
acceleriamo il blocco, annullando i tipici<br />
tempi <strong>di</strong> attesa del call center.<br />
Inoltre le carte bloccate tramite SMS<br />
vengono tracciate in uno speciale archivio<br />
<strong>di</strong> verifica che permette <strong>di</strong> monitorare<br />
in tempo reale eventuali clonazioni:<br />
un ulteriore ostacolo a questo fenomeno<br />
che è una delle principali cause<br />
<strong>di</strong> preoccupazione.<br />
Una volta ricevuto il messaggio che<br />
evidenzia l’operazione non riconosciuta<br />
come propria, per bloccare la carta via<br />
SMS, è sufficiente inoltrare il messaggio<br />
ricevuto al n. 339 9942024, il n. viene<br />
riportato per promemoria anche sull’alert.<br />
Il titolare della carta riceverà in seguito<br />
un ulteriore SMS a conferma dell’avvenuto<br />
blocco.<br />
Per il recupero delle somme<br />
eventualmente addebitate è necessario<br />
contattare la filiale <strong>di</strong> fiducia per<br />
intraprendere le pratiche <strong>di</strong> rimborso. *<br />
FOGLI INFORMATIVI<br />
DISPONIBILI PRESSO LA SEDE<br />
E LE FILIALI<br />
DELLA CASSA RURALE<br />
DI PERGINE<br />
… se l’utilizzo comunicato non è fatto<br />
dal titolare, è possibile procedere al blocco<br />
della carta <strong>di</strong>rettamente via SMS,<br />
annullando quin<strong>di</strong> i tempi <strong>di</strong> attesa.
Assicurati con chi<br />
ti conosce e ti protegge!<br />
Con il prodotto Sicuro, la <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong><br />
propone prodotti assicurativi stu<strong>di</strong>ati per rispondere<br />
alle <strong>di</strong>verse esigenze della clientela.<br />
AsSìHome<br />
Si rivolge a tutti coloro che<br />
desiderano garantirsi una tutela<br />
da incen<strong>di</strong> e altri danni per<br />
l’abitazione che occupano<br />
o possiedono e per i beni in essa<br />
contenuti; a chi intende tutelare<br />
la responsabilità civile verso terzi<br />
della propria famiglia e i beni<br />
personali da furto, scippo o rapina<br />
fuori dalle mura domestiche;<br />
a chi cerca una tutela per<br />
fabbricati a uso abitativo in corso<br />
<strong>di</strong> costruzione, ristrutturazione<br />
o inoccupati.<br />
AsSìCre<strong>di</strong>t<br />
Si rivolge a tutti i titolari<br />
<strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> finanziamento<br />
che vogliono assicurarsi una<br />
protezione adeguata in caso<br />
<strong>di</strong> imprevisti, garantendo<br />
a se stessi e alla propria famiglia<br />
un futuro sereno.<br />
Quali finanziamenti assicura?<br />
Sono assicurabili contratti<br />
<strong>di</strong> finanziamento sia nuovi che<br />
relativi a surroga, consolidamento<br />
debiti e rinegoziazioni (prestiti e<br />
mutui) o già erogati (mutuo stock).<br />
È un prodotto<br />
AsSìPro<br />
È un prodotto È un prodotto<br />
FOGLI INFORMATIVI<br />
DISPONIBILI PRESSO LA SEDE<br />
E LE FILIALI<br />
DELLA CASSA RURALE<br />
DI PERGINE<br />
Si rivolge a chi desidera garantire<br />
a sè e alle persone care<br />
la tranquillità <strong>di</strong> un sostegno<br />
economico adeguato in caso<br />
<strong>di</strong> morte e morte più invali<strong>di</strong>tà<br />
permanente a seguito <strong>di</strong> infortunio<br />
o malattia.<br />
I premi sono determinati ogni<br />
anno in base all’età, al sesso<br />
dell’assicurato e al tipo <strong>di</strong> garanzia<br />
scelta.<br />
| DALLA CASSA RURALE |<br />
59
I numeri della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong><br />
SEDE CENTRALE<br />
Piazza Gavazzi, 5 - tel. 0461.500111 - fax 0461.531146<br />
CENTRO FINANZA / SALA OPERATIVA<br />
Piazza Serra - tel. 0461.500200 - fax 0461.512514<br />
AGENZIE<br />
• PIAZZA SERRA, tel. 0461.500235<br />
• VIA BELLINI, tel. 0461.500260<br />
• VIA F. FILZI, tel. 0461.500265<br />
• PONTE REGIO, tel. 0461.500270<br />
FILIALI<br />
• CASTAGNÉ, tel. 0461.500290<br />
• CIVEZZANO, tel. 0461.500274<br />
• FIEROZZO/S. FELICE, tel. 0461.551296<br />
• MADRANO, tel. 0461.500283<br />
• NOGARÉ, tel. 0461.552191<br />
• S. ORSOLA, tel. 0461.500280<br />
• TENNA, tel. 0461.500285<br />
www.cr-pergine.net • e-mail: info@cr-pergine.net<br />
60 LINEA DIRETTA SOCIO AGOSTO <strong>2012</strong><br />
E POI…<br />
Direttore e<strong>di</strong>toriale: Franco Senesi<br />
Direttore responsabile: Gabriele Buselli<br />
Comitato <strong>di</strong> redazione: Franco Senesi,<br />
Mauro de Manincor, Elio Carlin, Carla Zanella,<br />
Alessandra Morelli, Gabriele Buselli<br />
Hanno collaborato: Lino Beber, Francesca Bernabè,<br />
Umberto Caldonazzi, Luciano Dellai, Michele Gretter,<br />
Daniele Lazzeri, Alessandro Merlini, Marianna Moser,<br />
Mario Pacher, Francesca Spadaro, Giovanna Valcanover,<br />
Andrea Zamboni.<br />
Redazione presso la sede centrale<br />
della <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Pergine</strong> - Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to<br />
Cooperativo - Società Cooperativa<br />
38057 <strong>Pergine</strong> <strong>Valsugana</strong> (TN) • Piazza Gavazzi, 5 c.p. 36<br />
tel. 0461.500111 • fax 0461.531146<br />
e-mail: info@cr-pergine.net • www.cr-pergine.net<br />
Cura grafica e stampa:<br />
Publistampa Arti grafiche, <strong>Pergine</strong> <strong>Valsugana</strong><br />
Carta proveniente da foreste<br />
gestite responsabilmente