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Il legame chimico - sito del PROF Sidoli andrea

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Ne consegue che un <strong>legame</strong> ionico può essere prodotto solo dalla unione di un metallo con un non<br />

metallo (e non in tutti i casi), infatti solo in questi casi si possono raggiungere differenze con valori<br />

maggiori di due.<br />

E' da notare che nel <strong>legame</strong> ionico una ione positivo non attrae un unico ione negativo, ad esempio<br />

nel caso <strong>del</strong> NaCl possiamo immaginare una situazione di questo tipo:<br />

Si ha quindi una struttura cubica che si ripete all'infinito.<br />

Si ottiene un particolare tipo di solido cristallino, denominato solido ionico, che per il gran numero<br />

di interazioni interatomiche presenta un elevatissimo punto di fusione (per fondere il sale da cucina<br />

occorrono temperature superiori ai 1000°C).<br />

Quando esprimiamo una formula di un composto ionico non indichiamo l'esatto numero di atomi<br />

che compongono la molecola bensì il rapporto in cui troviamo gli atomi nel solido ionico.<br />

Se ad esempio disgreghiamo un cristallo di NaCl troveremo lo stesso numero di ioni Na + e Cl - .<br />

(2) IL LEGAME COOVALENTE<br />

La domanda che ora ci poniamo è la seguente, come fanno due atomi con differenza di<br />

elettronegatività minore di due ad unirsi?.<br />

Prendiamo ad esempio un atomo di idrogeno, questo possiede un solo elettrone.<br />

In natura l'idrogeno è presente sottoforma di molecola di H2 , costituita da due atomi di idrogeno.<br />

Due atomi di idrogeno identici, quindi aventi la stessa elettronegatività, si sono quindi uniti con un<br />

tipo di <strong>legame</strong> che sicuramente non può essere di tipo ionico visto che nessuno degli atomi<br />

interessati ha una tendenza maggiore <strong>del</strong>l'altro a strappare degli elettroni.<br />

Per spiegare la formazione <strong>del</strong>l' idrogeno molecolare dobbiamo quindi immaginare che si sia<br />

formato un nuovo tipo di <strong>legame</strong>.<br />

Un atomo di idrogeno è costituito da un nucleo positivo circondato da un orbitale contenente un<br />

elettrone.<br />

L'orbitale contenente l'elettrone è paragonabile ad un guscio caricato negativamente.<br />

Se proviamo ad avvicinare due atomi di idrogeno avremo quindi per un certo periodo l'azione di<br />

forze repulsive, dovute alla vicinanza dei due gusci negativi (come se tentassimo di avvicinare due<br />

calamite di carica uguale).<br />

Se vinciamo questa repulsione iniziale l'elettrone di un atomo di idrogeno inizierà a risentire<br />

<strong>del</strong>l'attrazione <strong>del</strong> nucleo positivo <strong>del</strong>l'atomo <strong>del</strong>l'altro idrogeno e viceversa.<br />

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