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esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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68 PATRIZIA FERRARA<br />

porto tra <strong>esercito</strong> e fascismo è stato oggetto di molti studi in quest'ultimo<br />

ventennio, realizzati, in modo particolare, attraverso i fondi della Presidenza<br />

del Consiglio e della segreteria di Mussolini, nella sezione cosiddetta<br />

« riservata >> .<br />

Non vi è alcun dubbio che i fascicoli personali delle alte gerarchie dell'<strong>esercito</strong><br />

presenti nei carteggi di Mussolini o i verbali delle riunioni del Gran<br />

Consiglio del Fascismo su problemi a carattere militare, siano fondamentali<br />

in questo contesto, ma anche la serie del carteggio ordinario della segreteria<br />

del duce può offrire uno spaccato, un po' meno altisonante, ma ugualmente<br />

efficace del rapporto società civile e società militare nell'epoca fascista: quale<br />

quello offerto, ad esempio, dal soldato che scrive a Mussolini per chiedere<br />

di partire volontario per la guerra, o per avere un trasferimento o un avanzamento<br />

di carriera, oppure per esprimere la sua professione di fede in lui;<br />

o dal fratello, dalla fidanzata, dal padre o dalla madre di un caduto o di un<br />

mutilato che scrivono a Musso lini per esprimere l'orgoglio per il sacrificio<br />

del proprio congiunto ed ai quali, spesso, Mussolini in persona risponde con<br />

lettera autografa 9; o dalle varie associazioni d'arma o di veterani che si ri-<br />

soffrirne, fra cui pel primo quello del Governo perché trovasi ad avere moltissimi edifici<br />

in località discosta, gli interessi nuovi che vanno concentrandosi non potranno avere censura<br />

se la deliberazione sarà coperta dal voto parlamentare, mentre presa dal Governo<br />

a tutta sua responsabilità verrà difficilmente subìta e susciterà gravi imbarazzi nella esecuzione<br />

'' · Sella fu però irremovibile ed ebbe partita vinta: si procedette alla scelta di via<br />

XX Settembre senza ricorrere al voto parlamentare. Cfr.: la lettera di Gadda a Sella del<br />

23.9.1871, in A.C.S., Roma Capitale, serie M IV•, b. 71, fase. le, c. 105.<br />

9 Riportiamo a titolo esemplificativo una lettera e un telegramma inviati alla segreteria<br />

di Mussolini da parte di congiunti di caduti.<br />

Dalla fidanzata di un caduto: « Duce, dal capo di gabinetto della R. Prefettura mi viene<br />

oggi consegnata la Vostra fotografia che mi avete fatto l'alto onore di inviarmi. Duce,<br />

io con le lacrime <strong>agli</strong> occhi, con la fierezza di Italiana, quale figlia di Combattente della<br />

grande Guerra (mio padre ha servito nel 27° d'Assalto), quale fidanzata di un Glorioso<br />

Caduto Squadrista fedele, Vi ringrazio con tutta la mia anima del magnifico e ambito dono<br />

che la Vostra squisita sensibilità si è compiaciuta di inviarmi. E con me si uniscono<br />

nei ringraziamenti, mio Padre, fascista dal 22, la mia Mamma che sta per dare alla luce<br />

il 7" bambino, tutti noi che in Voi vediamo con quella vera fede che ci anima - senza<br />

inutili esibizionismi - l'espressione più pura della nostra razza, l'uomo che Dio ci ha<br />

concesso per la grandezza della nostra Patria. Se il mio dolce sogno è svanito, se io ero<br />

fiera di essere la compagna fedele ed innamorata di un eroico Squadrista e Combattente,<br />

mi sento oggi più fiera per il mio sacrificio per l'olocausto Suo, per Voi, Duce, per la<br />

Patria Santa. Gradite e giunga alla Vostra grande anima il mio ringraziamento, pura espressione<br />

del mio sentimento, dichiarandoVi che mi sentirò più fiera e superba nella mia umiltà<br />

se anche a mio Padre sarà concesso l'onore di servire le armi in prima linea, accogliendo<br />

e sue reiterate istanze. L'eventuale umano dolore del distacco sarà mitigato nel sapere,<br />

10, la mia Mamma, i miei fratellini, di aver dato alla Patria, da Voi guidata verso i suoi<br />

più alti e gloriosi destini, quanto di più caro, di più puro, di più santo avevamo ed abbiamo<br />

nella vita. A voi, Duce, i sensi della nostra profonda devozione, di imperitura gratitu-<br />

FONTI DOCUMENTARIE<br />

volgono a Mussolini per avere sussidi, o una sua fotografia, o inviargli un<br />

omaggio; o può essere di qualche interesse il carteggio relativo ai diversi or­<br />

fanotrofi e istituti assistenziali militari.<br />

La segreteria di Mussolini, oltre <strong>agli</strong> archivi da me citati (ordinario e ri­<br />

servato), aveva prodotto anche un'altra importante serie a carattere pretta­<br />

mente militare: l'Archivio Militare Segreto, che purtroppo, nelle confuse vi­<br />

cende del dopoguerra, è andato smarrite 10,<br />

Nato nel 1935, appositamente per raccogliere la documentazione sulla<br />

guerra d'Etiopia, si è poi, diciamo così, istituzionalizzato, riunendo negli an­<br />

ni successivi tutta la documentazione a carattere militare della segreteria, tra<br />

cui anche moltissimi fascicoli su diversi generali dell'<strong>esercito</strong> protagonisti<br />

della seconda guerra mondiale.<br />

Questa serie documentaria venne portata al nord-Italia da Mussolini, as-<br />

sieme <strong>agli</strong> altri archivi fascisti ai tempi della Repubblica Sociale, ma le quat­<br />

tro casse che la racchiudevano non sono mai tornate a Roma: l'archivio si<br />

·è come volatilizzato. Qualche fascicolo si è salvato, in particolare il carteggio<br />

Mussolini-Hitler, soltanto perché Mussolini lo ha incluso tra quelle carte<br />

che aveva deciso di portare con sé nella famosa « valigia ,, trovat<strong>agli</strong> in ma­<br />

no all'atto del suo arresto a Dongo 11.<br />

Fino a questo momento ho 'illustrato qualche aspetto del rapporto società<br />

civile e società militare e le relative fonti, vorrei a questo punto fornire,<br />

invece, un esempio pratico di itinerario di ricerca prendendo come oggetto<br />

l'elemento "uomo >>, cioè un militare qualsiasi alla fine dell'SOO. Ciò<br />

per mostrare in maniera più concreta la molteplicità di amministrazioni dello<br />

Stato con cui quest'uomo, passando dallo stato civile a quello militare,<br />

può venire in contatto nel corso della sua vita e, di conseguenza, la gran<br />

quantità di documentazione su di lui, contenuta negli archivi di tali amministrazioni,<br />

oggi versati all'Archivio Centrale dello Stato.<br />

tine, della nostra immutabile e incrollabile fede " (S.P.D. C.O. 1922-1943, fase. 513884<br />

" Frascà Teresa ")·<br />

Dal padre di un caduto: " Apprendo che mio figlio ufficiale pilota Aragona Rafaele<br />

è caduto in cielo cirenaico. Duce, lo spirito fascista tempra al dolore un padre pnvato<br />

del primo figlio maschio sostegno della famiglia e mi fa pronunciare per Voi, per la Vitto­<br />

ria dell'Italia Imperiale il più fiero: A Noi !" (S.P.D. C.O. 1922-1943, fase. 514808 " Ara-<br />

gona Francesco ") .<br />

10 Le notizie su questo importante archivio sono tratte dalla documentaziOne con-<br />

servata nei seguenti fascicoli: A.C.S., Ministero dell'Interno, U.C.A.S. 1949-1952, fase.<br />

8947/10" Archivio Segreteria ex-Duce "; id. fase., 8947/4 " Archivio Mussolini "· Cfr. an­<br />

che EMILIO RE Storia di un archivio -Le carte di Mussolini, Milano 1946, pp. 41.<br />

11 Le Care della Valigia, inventariate analiticamente, sono conservate presso l' Ar-<br />

chivio Centrale dello Stato.<br />

.<br />

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