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esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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26 GIORGIO ROCHAT<br />

della Sicilia, la regione che aveva in assoluto il maggior numero di batt<strong>agli</strong>oni<br />

di fanteria e bers<strong>agli</strong>eri, mentre invece la presenza militare relativamente<br />

debole nel Mezzogiorno continentale (con l'eccezione della Campania) dimostra<br />

che il cosiddetto brigantaggio postunitario era considerato ormai definitivamente<br />

liquidato. A preoccupazioni di ordine pubblico non era certamente<br />

estraneo l'addensamento di reparti nelle grandi <strong>città</strong> e nella pianura<br />

p a dana;<br />

c) la pressante richiesta di una presenza militare diffusa che proveniva<br />

da tutte le autorità locali, perché l'accasermamento di unità dell'<strong>esercito</strong> apportava<br />

notevoli vantaggi economici e di prestigio. Cedere a queste pressioni<br />

non contrastava con la cultura politico-militare dell'epoca, che riconosceva<br />

l'utilità di una presenza militare continua nel tessuto politico-sociale<br />

anche dove mancavano concrete esigenza di difesa o di ordine pubblico.<br />

In questo senso andava la tradizione di tutti gli stati ed eserciti preunitari;<br />

d) l'insufficienza delle caserme disponibili, che portava a privilegiare<br />

le <strong>città</strong> che avevano attrezzature adeguate o si offrivano di fornirle, ma anche<br />

costringeva più spesso di quanto si possa credere (specialmente nel Mezzogiorno)<br />

a dividere un reggimento per garantire condizioni di alloggio accettabili<br />

ai suoi reparti.<br />

Una piccola verifica della compresenza di tutti questi elementi nella dislocazione<br />

delle truppe è fornita dall'elenco delle maggiori sedi (tabella Il).<br />

Premesso che per avere la presenza militare reale in queste <strong>città</strong> bisognerebbe<br />

tener conto dei batt<strong>agli</strong>oni alpini, dei reggimenti di cavalleria e<br />

artiglieria e di tutti gli altri corpi e servizi, la tabella si presta ad alcune osservazioni<br />

interessanti: in primo luogo la maggiore

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