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esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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632 GIOVANNI BATTISTA VARNIER<br />

tario don Tommaso Balletto, che, ad un tempo, fu anche assistente ecclesiastico<br />

del locale circolo di Azione cattolica 48. In precedenza, osservando " a<br />

quali gravi pericoli siano esposti per la loro fede e più ancora per la loro<br />

moralità tanti giovani inesperti, obbligati ad allontanarsi dalla famiglia per<br />

vivere la vita della caserma '' 49, un ritrovo per militari era stato aperto a Genova,<br />

negli <strong>anni</strong> novanta del XIX secolo, ad iniziativa del circolo giovanile<br />

beato Carlo Spinola, che voleva in tal modo solenizzare il giubileo episcopale<br />

di Leone XIII.<br />

Ci sono poi attività di carattere chiaramente ufficiale, come la partecipazione,<br />

nell'ottobre 1912, dei giovani della Federazione diocesana genovese<br />

della GCI al pellegrinaggio al santuario della Guardia dei Reduci della<br />

guerra italo-turca 50, o, sempre da parte di questi giovani, l'assistenza ai militari,<br />

iniziata già nel 1915 (Liguria, Lombardia e Piemonte si occupavano del<br />

fronte dallo Stelvio al Garda, con punti di riferimento a Bormio, Edolo, Salò,<br />

Ponte Caffaro ), che, d'intesa con il Comitato di organizzazione civile 51,<br />

si intensificò con il passare dei mesi, concretandosi, in particolare, nell'adibire<br />

locali delle associazioni cattoliche ad uso militare, nello svolgere attività<br />

in favore dei dispersi, nella creazione di un segretariato militare e nell'aiuto<br />

ai figli dei richiamati e ai profughi, nelle recite pro feriti e per sostenere<br />

le opere assistenziali di guerra 52. Sempre nell'ambito della Gioventù cattolica<br />

nel 1917 fu organizzato il primo convegno militare 53; più tardi, ma siamo<br />

ormai negli <strong>anni</strong> <strong>trenta</strong>, la " Giornata del Partente " 54 e la commemorazione<br />

dei caduti per la " grandezza " d'Italia e per la " costituzione<br />

dell'Impero " 55.<br />

Per restare nelle attività di supporto allo sforzo bellico, deve essere ri-<br />

48 Per tale attività il Balletto fu nominato cavaliere della corona d'Italia e med<strong>agli</strong>a<br />

di bronzo per i benemeriti degli Uffici Notizie per i militari. Cfr. Ascensioni spirituali,<br />

cit., p. 62.<br />

49 G. MOGLIA, Il Circolo beato Carlo Spinola nei suoi primi cinquant'<strong>anni</strong>, cit., p.<br />

79. so Cfr. Ascensioni spirituali, cit., p. 36.<br />

51 Cfr. G. MoGLIA, Il Circolo beato Carlo Spinola nei suoi primi cinquant'<strong>anni</strong>, cit.,<br />

p. 127.<br />

sz L'apporto dei giovani cattolici genovesi alla grande guerra è documentato nel volumetto:<br />

Ascensioni spirituali, cit., pp. 49 e ss.<br />

53 Cfr. G. SCIACCALUGA, Ardore di fede e di opere, in Gioventù italiana d'Azione cattolica.<br />

1911-1936, nel XXV della Federazione diocesana genovese, Genova s. d., pp. 11-12.<br />

54 Tale manifestazione, che si inquadra nelle attività svolte dal Segretariato Soci fuori<br />

sede della Gioventù di Azione cattolica, si svolse il 19 febbraio 1933. Furono «tenute<br />

relazioni pratiche su temi riguardanti la vita militare da parte di ufficiali e cappellani ,<br />

-e fu deciso di intensificare i contatti con i giovani chiamati alle armi. Cfr. G. B. VARNIER,<br />

Le organizzazioni cattoliche genovesi e il fascismo (1922-1939}, in Università degli Studi<br />

di Genova. Annali della Facoltà di Scienze Politiche, a IV-V (1976-77), p. 695.<br />

55 P. PoMATA, Giovinezza eroica, in Gioventù italiana d'Azione cattolica, cit., p. 15.<br />

CHIESA E ESERCITO A GENOVA: PROPOSTE PER UNA RICERCA 633<br />

cordata l'azione dei giovani esploratori che si offrirono per i servizi di retroguardia,<br />

così come per tutte le manifestazioni religiose 56. È noto che furono<br />

alcuni ragazzi genovesi e liguri a costituire il primo nucleo degli esploratori<br />

italiani; infatti, a Genova, proprio pochi mesi prima dell'entrata in guerra<br />

dell'Italia si stabilirono quelle intese tra la locale Federazione della GCI<br />

e un insegnante, Mario Mazza, che da <strong>anni</strong> aveva raccolto nelle Gioiose un<br />

primo nucleo di ragazzi esploratori, intes_e che portarono al riconoscimento<br />

ufficiale da parte della Giunta diocesana di AC (aprile 1915) e poi alla costituzione<br />

su scala nazionale dell'ASCI 57.<br />

Orbene, se - come è stato ricordato - " L'intervento dei gioiosi nelle<br />

retrovie, la loro presenza costante negli ospedali da campo e in quelli cittadini,<br />

nelle diverse iniziative pro-soldati, nelle parate patriottiche, servivano<br />

a far conoscere la nuova associazione anche al di là della stretta cerchia di<br />

pochi simpatizzanti " 58, lo spirito del loro impegno è testimoniato, oltre<br />

che da un interessante carteggio epistolare, dal fatto che dei venti " gioiosi "<br />

partiti per il fronte ne tornarono la metà 59.<br />

L'organizzazione cattolica della diocesi più sensibile ai valori patriottici<br />

e nazionali e in questo maggiormente schierata su posizioni vicine a quelle<br />

dell'intervento e della guerra all'Austria-Ungheria fu però, senz'altro, la FU­<br />

CI o meglio il Fascio universitario cattolico genovese, come allora si chiamava<br />

il circolo degli universitari cattolici di Genova.<br />

Questi giovani, culturalmente più preparati e direttamenti interessati,<br />

subivano certamente anche l'influenza del loro assistente ecclesiastico, quel<br />

don Casassa che abbiamo visto come uno dei sacerdoti vicini al mondo militare.<br />

A Genova, nel 1915, alla vigilia delle ostilità, la FUCI chiudeva il suo<br />

Congresso nazionale dandosi appuntamento per il prossimo incontro a Trento<br />

redenta 60.<br />

Questa componente nazionalistica, emersa già in occasione della guerra<br />

di Libia 61, che si esprimeva nel motto dell'associazione: Fede, Scienza,<br />

56 Cfr. A. TROVA, Alle origini dello scoutismo cattolico in Italia. Promessa scout ed<br />

educazione religiosa (1905-1928}, Milano 1986, p. 54.<br />

57 Cfr. G. DE ANTONELLIS, Storia dell 'Azione cattolica, Milano 1987, p. 142; G. VAR·<br />

NIER, La Chiesa genovese dalla « grande guerra » alla Resistenza. Cenni storicoistituzionali,<br />

in « Italia contemporanea », 1978, n. 131, p. 48.<br />

ss A. TROVA, Alle origini dello scoutismo cattolico, cit., p. 51.<br />

59 M. SICA, Storia dello scautismo in Italia, 2° ediz., Firenze 1987, pp. 57-58.<br />

60 C. CORSANEGO, Il Congresso della vigilia, in F. U. C. I., XVI Congresso nazionale,<br />

Genova, settembre MCMXXVIII, Genova s.d. , pp. 46-48; G. MIGLIORI, l Congressi della<br />

F. U. C. I. l Congressi d 'anteguerra, in Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Annuario<br />

1927, Roma 1927, pp. 39-46.<br />

61 Cfr. F. COSTA, Il Fascio universitario cattolico genovese, in F. U. C. l. XVI Congresso<br />

nazionale, cit., p. 25.

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