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esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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22 GIORGIO ROCHAT<br />

sono però stati finora trascurati; su uno di questi, l'organizzazione e il funzionamento<br />

dei reggimenti di fanteria, vogliamo attirare l'attenzione, portando<br />

il risultato di alcuni sondaggi condotti sulla documentazione ufficiale,<br />

senza la pretesa di fare discorsi nuovi, ma con l'obiettivo di puntualizzare<br />

quelli finora svolti in termini generici.<br />

La nostra ricerca si è concentrata sui reggimenti di fanteria (granatieri<br />

compresi) e bers<strong>agli</strong>eri per una scelta di priorità. Nelle vicende di questi reggimenti<br />

(che costituivano la parte maggiore dell'<strong>esercito</strong>, tanto che assorbivano<br />

almeno due terzi del contingente di leva) sono infatti particolarmente<br />

evidenti le esigenze della difesa esterna e interna e della presenza militare<br />

sul territorio nazionale, che erano il compito essenziale dell'<strong>esercito</strong>. Queste<br />

esigenze non erano tutte presenti con uguale forza negli altri corpi dell'<strong>esercito</strong>:<br />

il reclutamento regionale e la stabilità delle sedi dei batt<strong>agli</strong>oni alpini<br />

ne limitavano l'utilizzazione per i compiti di ordine pubblico alle <strong>città</strong><br />

di Torino e Milano ed a casi eccezionali, mentre la dislocazione dei reggimenti<br />

di cavalleria era condizionata dal terreno, dalla disponibilità di caserme<br />

particolarmente attrezzate e da motivi di prestigio. I reparti di artiglieria<br />

e genio concorrevano solo eccezionalmente al mantenimento dell'ordine<br />

pubblico, da cui quelli dei servizi erano di fatto esentati. Soltanto i reggimenti<br />

di fanteria e bers<strong>agli</strong>eri, in definitiva, dovevano far fronte contemporaneamente<br />

a tutte le diverse esigenze della politica militare nazionale.<br />

Abbiamo preso in esame le Stanze dei corpi, ossia gli elenchi ufficiali<br />

della dislocazione delle unità dell'<strong>esercito</strong> 5 , per quanto riguarda appunto<br />

i reggimenti di fanteria e bers<strong>agli</strong>eri per due decenni: 187 5-1884 e 1899-1908<br />

scelti con qualche arbitrarietà perché caratterizzati dalla stabilità degli ordì<br />

namentì. Il decennio 1875-1884 si situa infatti tra la riforma Ricotti e l'ampliamento<br />

degli organici deciso nel 1882 e attuato nel l884, quello 1899-1 908<br />

precede gli effetti del riarmo giolittiano e della guerra di Libia 6 . Abbiamo<br />

. 5 Il Ministero . della Guerra pubblicava più volte l'anno un quadro completo della<br />

dtslo . caziOne det diversi enti, comandi e reparti dipendenti, fino al livello di batt<strong>agli</strong>one,<br />

con Il nome det nsl?tttv1 omar:danti. Metà del quadro, con il titolo Stanze dei corpi,<br />

era dedicato alle unita . del! <strong>esercito</strong>. Per i reggimenti di fanteria e bers<strong>agli</strong>eri, che abbiamo<br />

preso m . costderaziOne, erano indicati la sede del comando, del deposito e degli eventuali<br />

battaghr:l distacti e il nome del comandante. Questi quadri erano pubblicati sul<br />

" . GIOrnale m!ltare ufftctale » e sul periodico ufficioso " Italia militare e marina "· Una sene<br />

orgamca dt questi quadri non è disponibile, per l'incompletezza e il cattivo stato di<br />

con , servaziOne ei periodici citati. Abbiam _ o perciò dovuto raccogliere i nostri dati presso<br />

l UffiCIO stanco S1E e la Btbl!oteca naziOnale di Roma, con il prezioso aiuto di N. Labanca<br />

che Cl ha fornito una serie di microfilm tratti dalla Biblioteca nazionale di Firenze<br />

. 6 Abbimo utilizzato i quadri delle Stanze dei corpi per le date più vicine al 1 o gen:<br />

na10 dt ogni anno, e cioè: 1.1.1875, 1.2.1876, 1.2.1877, 1.2.1878, 1.12.1878, 1.1.1880,<br />

3.1.1881, 10.1.1882, 1.1.1883, 3.1.1884; e poi 28.1.1899, 15.1.1900, 1.2.1901, 12.4.1902,<br />

STRUTTURE DELL'ESERCITO DELL'ITALIA LIBERALE<br />

integrato questi dati con alcuni sondaggi nelle Memorie storiche dei reggimenti<br />

di fanteria, lavorando su campioni casuali e forzatamente limitati 7.<br />

Beninteso, per uno studio esaustivo occorrerebbe tener conto della dislocazione<br />

di tutti gli enti e corpi dell'<strong>esercito</strong> per cinquant'<strong>anni</strong> e di tutte le loro<br />

Memorie storiche, con il trattamento informatico della massa di dati disponibili.<br />

I nostri sondaggioot:i consentono comunque di aprire uno spir<strong>agli</strong>o di<br />

qualche interesse sulle vicende dei reggimenti di fanteria e bers<strong>agli</strong>eri.<br />

l. La dislocazione territoriale:<br />

a) il decennio 1875-1884<br />

Nel decennio 1875-1884 i reggimenti di fanteria erano 80 su tre batt<strong>agli</strong>oni<br />

(di quattro compagnie) e quelli bers<strong>agli</strong>eri 10 su quattro batt<strong>agli</strong>oni,<br />

per un totale di 90 reggimenti e 280 batt<strong>agli</strong>oni 8. Poco più di un terzo dei<br />

reggimenti avevano i loro batt<strong>agli</strong>oni riuniti nella stessa sede: ciò accadeva<br />

generalmente, ma non sempre, nelle grandi <strong>città</strong> o comunque nelle sedi con<br />

una forte guarnigione, come Alessandria e Verona. Nelle sedi medie e piccole<br />

era normale che un batt<strong>agli</strong>one (raramente due) fosse dislocato in una <strong>città</strong><br />

vicina. In un numero limitato di casi (una media annua di 9,6 batt<strong>agli</strong>oni<br />

1.2.1903, 20.2.1904, 1.2.1905, 25.1.1906, 15.1.1907, 15.2.1908. Il quadro della disloca­<br />

zione dei corpi che questi quadri forniscono, riferito alle date citate, non è quindi una<br />

fonte perfetta per la ricostruzione dei trasferimenti dei reggimenti, che avevano luogo<br />

nei mesi invernali, generalmente tra ottobre e dicembre (dopo la conclusione di mano­<br />

vre e esercitazioni e il congedamento della classe anziana e prima dell'arrivo delle reclu­<br />

te), ma talora anche nei primi mesi dell'anno. Sull'arco di un decennio questi limiti si<br />

attenuano, ma non vanno comunque dimenticati.<br />

7 Le Memorie storiche, compilate ogni anno dai corpi dell'<strong>esercito</strong> su uno schema<br />

fisso, forniscono i dati essenziali sulla vita dei reggimenti, anche se naturalmente ampiez­<br />

za e interesse delle annotazioni variano parecchio. Abbiamo visto le Memorie storiche<br />

del 2° reggimento fanteria dal 1875 al 1913 e quelle dei reggimenti 12°, 22°, 32 °, 42 °,<br />

52°, 62 °, no fanteria e 2° e 12° bers<strong>agli</strong>eri per gli <strong>anni</strong> 1883 e 1908. Gli svantaggi di<br />

un campione così limitato sono attenuati dal fatto che non esistevano reggimenti più o<br />

meno privilegiati, ma tutti si alternavano imparzialmente in sedi buone e meno buone<br />

secondo vicende simili. Le Memorie storiche sono conservate presso l'Ufficio storico SME,<br />

che ringraziamo per la collaborazione.<br />

s Nel 1884 le strutture dell'<strong>esercito</strong> furono rimaneggiate per la creazione di 16 nuovi<br />

reggimenti di fanteria e 2 bers<strong>agli</strong>eri, decisa nel 1882. Questo ampliamento incide solo<br />

marginalmente sui nostri calcoli, perché al 3 gennaio, data alla quale si riferiscono i no­<br />

stri dati per il 1884, erano stati costituiti soltanto 2 reggimenti bers<strong>agli</strong>eri con 8 batt<strong>agli</strong>o­<br />

ni. Ciò comunque porta la media annua dei batt<strong>agli</strong>oni per il decennio, su cui lavoriamo,<br />

a 280,8.<br />

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