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esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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612 ANTONIO SEMA<br />

tazione del ,, concorso di folla » assunse il valore di un test empirico sull'intensità<br />

della partecipazione degli udinesi alle scelte del governo. Un'altra costante<br />

fu la valorizzazione delle iniziative dei cittadini a favore dei soldati;<br />

in occasione della prima partenza si distinse « l'egregio sig. Conte Giov<strong>anni</strong><br />

di Colloredo » promuovendo la sottoscrizione « per provvedere vino, sigari,<br />

ecc. » ai partenti 56.<br />

« Tenuto conto dell'ora bonoriva » c'era « sufficiente pubblico , a salu­<br />

tare anche la seconda partenza: questa volta gli ufficiali ricevettero « due bel­<br />

lissime sciarpe con incisione »; ai soldati, come sempre « vino e sigari , of­<br />

ferti dall'« egregio Conte ... di Colloredo ... acclamato dai partenti , 57• Inve­<br />

ce, alla partenza del 18 febbraio era presente solo « un discreto numero di<br />

persone » ma, almeno così assicurava il sindaco di Udine, « se a causa dell'ora<br />

e dell'impreveduta partenza molti non furono a salutare il drappello, fu<br />

però presente col pensiero l'intera cittadinanza » 58. La partecipazione popolare<br />

alla partenza successiva assunse (nella descrizione giornalistica) toni<br />

epici: «Il tempo era semplicemente infame: la neve cadeva a larghe falde<br />

e il vento soffiava impetuoso. Ad onta di ciò, una folla di gente sfidando<br />

impavida la bufera che imperversava ... volle unirsi all'ufficialità » e salutare<br />

i partenti. Infaticabile tra la ressa, il conte Colloredo offriva ai soldati " vino<br />

e sigari », le lacrime « brillavano » negli occhi delle signore e tutto attorno<br />

« era un intrecciarsi di evviva e di canzoni dei partenti, con gli evviva della<br />

cittadinanza » 59. La volta successiva, però, accanto a fiere grida irredenti­<br />

stiche che avrebbero preferito salutare la partenza dei soldati verso Trieste<br />

anziché verso l'Abissinia, « si sentì anche qualche grido isolato di: Abbasso<br />

Crispi » 60.<br />

Di lì a poco, le « gravissime notizie , di Adua misero tutto a tacere, mentre<br />

diventava urgente riaffermare la necessità « di mantenere ad ogni costo l'ordine<br />

con tutti i mezzi legali » 61. Il ritorno dei soldati sconfitti avvenne in<br />

sordina, dedicando una certa attenzione solo ad alcuni casi esemplari, quando<br />

si festeggiava qualche eroe. Per il tenente Torelli, «valoroso difensore<br />

di Makallè, superstite glorioso della batt<strong>agli</strong>a di Abba Garima », Latisana improvvisò<br />

una grande manifestazione di omaggio, ma « tutti erano commossi;<br />

molti piangevano , 62.<br />

56 Oblazione per i partenti, GUD, 18/111896.<br />

57 Partenza dei soldati per l'Africa, GUD, 22/111896.<br />

58 Una risposta del sindaco al comandante del 26° fanteria, GUD, 25/2/1896. Cfr.<br />

anche Partenza per l'Africa, GUD, 18/211896.<br />

59 La partenza dei soldati per l'Africa, GUD, 28/2/1896.<br />

6o Partenza per l'Africa, GUD, 4/3/1896.<br />

6! La gravità della situazione, GUD, 5/3/1896.<br />

62 Da Latisana. L 'arrivo del tenente Torelli, GUD, 3/10/1896. Cfr. anche Il soldato<br />

Marmai, GUD, 9/6/1896 e 10/6/1896.<br />

STAMPA, TRUPPA, CITTÀ: IL CASO DI UDINE 1895-1915 613<br />

L'anno dopo il ritorno di due prigionieri destò un certo stupore: i due<br />

erano di ottimo umore, « di aspetto floridissimo » e parlavano « nei migliori<br />

sensi » del Negus e della regina Taitù, alla cui corte avevano lavorato come<br />

muratori. Particolare « degno di nota »: tra di loro i due si divertivano « a<br />

parlare in amarico , 63.<br />

A parte le cerimonie religiose, sui soldati di Adua scese il silenzio. L'esperienza<br />

libica, che ebbe successo, fu invece gestita abilmente prolungando<br />

sin quasi al 1915 le cerimonie di accoglienza ai gloriosi reduci. Il materiale<br />

giornalistico è molto abbondante, ma allo stesso tempo ripetitivo: partenze,<br />

ritorni, cerimonie, commemorazioni si susseguono uguali le une alle altre,<br />

mutando solo i nomi delle località e delle persone coinvolte. Ci limiteremo<br />

ad alcuni esempi significativi.<br />

Un grande entusiasmo salutò l'annuncio dell'impresa libica: a Pordenone,<br />

dove " molte bandiere sventolano da diverse finestre e un fremito di patriottismo<br />

circola nelle nostre vene nell'ammirare il bel Tricolore », si respirava<br />

a pieni polmoni un'aria « satura di elettricità ... nazionale " 64. Al grido<br />

di " evviva Tripoli italiana » si formò a Udine un « imponentissimo " corteo<br />

composto da una « folla di giovanotti di tutte le classi » ma « in preponderanza<br />

operai , che si portarono dinanzi alla caserma del 2 o fanteria. Qui, « con<br />

le grida di evviva l'<strong>esercito</strong> italiano! abbasso i socialisti ,, si domandò che<br />

s'innalzasse la bandiera »: ma rispose solo qualche soldato « che dalla finestra<br />

agitava il fazzoletto ed uno persino il lenzuolo ''· Il corteo, « molto assottigliato<br />

,, preferì proseguire 65. Quando partivano le truppe, in stazione<br />

si sentivano molti « evviva l'Italia! evviva Tripoli italiana " ma sgorgavano<br />

anche molte lacrime 66. Questa volta partivano per lo più i friulani della classe<br />

1888 e la <strong>città</strong> salutò i suoi figli con un «sussulto d'amore "·<br />

La scena era suggestiva: nella notte, i soldati uscirono dalla caserma « di<br />

tra il fantastico mareggiare di teste, rischiarate dai b<strong>agli</strong>ori oscillanti delle torcie<br />

a vento " e tra il suono di inni marziali arrivarono alla stazione. Qui «è<br />

un delirio commovente, uno spettacolo grandioso di fratellanza, di onore,<br />

che strappa le lacrime "· I soldati ricevono « sigari, sigarette e vino " e intanto<br />

i cittadini improvvisano rapide collette in loro onore. Il cronista era ammirato:<br />

« Finché fra <strong>esercito</strong> e popolo vibreranno di tali sentimenti, la Patria<br />

non avrà nulla da temere " 67• Gli eroi che ritornavano assaporavano l'apo-<br />

63 Da Tarcento. Due prigionieri di ritorno, GUD, 11611897.<br />

64 La manifestazione patriottica, PDF, 2/10/1911.<br />

65 La dimostrazione patriottica di ieri sera, PDF, 2/10/1911.<br />

66 Cfr. ad esempio La partenza degli alpini, PDF, 2/1 1/1911.<br />

67 Entusiastica commovente dimostrazione ai soldati in partenza per Tripoli, PDF,<br />

2/1 1/1911.

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