esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
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610 ANTONIO SEMA<br />
fare intimidatorio all'estremità della piazza. La cronaca della " Patria , seguiva<br />
attentamente le grida della piazza per capire i reali sentimenti della folla:<br />
alla vista della truppa echeggiarono grida altissime di « Abbasso l'<strong>esercito</strong> ,,<br />
seguite da altre che sottolineavano la specificità « friulana " dei dimostranti:<br />
" Qui non siamo nel meridionale! Siamo friulani! Non facciamo male ad alcuno!<br />
... giù le baionette. Esercitiamo i nostri diritti! Via l'<strong>esercito</strong> "·<br />
L'imbarazzo della « Patria " era evidente: purtroppo tutti avevano biasimato<br />
« aspramente quell'inconsulta apparizione della truppa " e se erano " deplorabilissimi<br />
anche gli eccessi vocali " della folla, questa aveva alcune giustificazioni.<br />
Un dato andava però ribadito con chiarezza: " Chiunque abbia<br />
ordinato questa « comparsa " della truppa non conosce le nostre popolazioni:<br />
ha esposto l'<strong>esercito</strong> a udire fischi e grida ostili che queste (le popolazioni,<br />
nda) « emettevano " ad esso dirette, ma che in realtà si devono ritenere<br />
rivolte contro l'emanatore dell'ordine " di intervento delle truppe. L'acrobazia<br />
interpretativa era notevole, ma il senso era chiaro: attenzione a non<br />
incrinare i buoni rapporti truppa-<strong>città</strong> 50. Dopo il ballottaggio, la tensione<br />
era ritornata e le autorità avevano ripetuto gli stessi errori. Gli scontri erano<br />
stati più violenti, e lo stato d'animo che traspariva dalle grida era inquietante.<br />
Un « operaio " aveva urlato « Oggi comandate voi... ma domani comanderemo<br />
noi. Noi avremo la forza >> , altri ingiuriavano l'<strong>esercito</strong> e gridavano<br />
« Qui è peggio di Innsbruck ,, e qualcuno rincarava la dose: " Dove siamo? ...<br />
In Russia? ... Siamo friulani! ... ,, . Ci furono 56 arresti ed il commento della<br />
« Patria ,, rifletteva l'amarezza e la preoccupazione per un modo di procedere<br />
così rozzo: « Il buon senso pare abbia esulato dalla nostra <strong>città</strong>: e lo diciamo<br />
all'indirizzo di tutti - cittadini e autorità '' ·<br />
Il bilancio degli incidenti imponeva un riesame della situazione udinese:<br />
i fatti dimostravano " come assai scarsa sia l'educazione del nostro popolo<br />
,, se una sconfitta elettorale bastava a scatenare la piazza. Si era poi visto<br />
« come poco a poco anche nel nostro popolo si vada infiltrando il disprezzo,<br />
l'odio, contro l'<strong>esercito</strong>, lo spirito di disobbedienza <strong>agli</strong> ordini dell'autorità<br />
'' · E tutto ciò appariva ancora più allarmante in quanto, precisava la<br />
" Patria ,, , « ci sembrò in qualche momento che coloro che dirigevano queste<br />
operazioni della truppa non sapessero serenamente giudicare e disporre ,, .<br />
Un'unica nota positiva: « ammirabili, come sempre, i soldati - apostrofati,<br />
vilipesi, eppur sempre pazientissimi ,, 51. Al processo, la nota dominante<br />
apparve la volontà di far decantare la situazione, senza intaccare i " buoni ,,<br />
rapporti truppa-<strong>città</strong>. Il Pubblico Ministero deplorò i " disgustosi ,, inciden-<br />
so La grande giornata elettorale, PDF, 7/1 1/1904.<br />
51 Tristi cose. Le dimostrazioni di ieri sera, PDF, 14/1 1 11904.<br />
STAMPA, TRUPPA, CITTÀ: IL CASO DI UDINE 1895-1915 611<br />
ti, « tanto più dolorosi, inquantoché non trovarono il loro riscontro mai,<br />
in questa nobile cittadinanza ,, ma addebitò la causa di tutto a qualche ignoto<br />
" sobillatore ,, rimasto impunito, raccomandando « clemenza ,, ai giudici<br />
nel valutare la posizione dei 56 arrestati: " affermate le responsabilità e partite<br />
dal minimo della pena ,, 52 . L'avvocato difensore (noto dirigente socialista)<br />
riprese nella sua arringa gli articoli della « Patria ,, e per dimostrare la<br />
buona fede dei dimostranti, gente « çalroa e tr;Inquilla ,, esasperata dall'intempestivo<br />
intervento della truppa, si spinse ad affermare che « le grida non<br />
furono emanate contro l'<strong>esercito</strong>, ma contro chi di quella nobile istituzione<br />
faceva un ignobile strumento ,, 53. Una affermazione interessante, che poteva<br />
indicare un possibile punto d'incontro accettabile da tutti sul corretto<br />
rapporto truppa-<strong>città</strong>. La « Patria ,, era poi disponibile anche a mutare (parzialmente)<br />
il suo modo di presentare il ruolo dell'<strong>esercito</strong> a tutela dell'ordine<br />
pubblico, esaltanto la truppa come garante imparziale della tutela dei diritti<br />
di tutte le parti sociali in conflitto. Nel caso di uno sciopero del 1906<br />
a Pordenone, il giornale tentava di convincere l'opinione pubblica locale,<br />
esasperata per la serrata, che la truppa non aveva intenzione di provocare<br />
ma svolgeva un ruolo analogo a quello dei carabinieri alle sagre popolari che<br />
venivano, guardavano e (se nulla di illecito si verificava) andavano via salutati<br />
dal plauso degli onesti 54.<br />
8) Partenze e ritorni: militari - <strong>città</strong> - guerra<br />
Più lineare era l'atteggiamento verso i militari impiegati contro i nemici<br />
esterni. In questo caso il rapporto truppa-<strong>città</strong> si poteva cogliere nella descrizione<br />
di due momenti top ici: la partenza « per ,, la guerra e il ritorno « dalla<br />
,, guerra. Manca il momento dell'arrivo « in ,, zona per fare la guerra: l'imponente<br />
movimento di truppe che interessò il Friuli a partire dall'agosto 1914<br />
non fu coperto in alcun modo dalla stampa, ossequiente ad una precisa disposizione<br />
ministeriale.<br />
Le partenze per la seconda guerra d'Africa iniziarono a Udine il lO gennaio<br />
1896 e