esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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588 ROBERTO MOROZZO DELLA ROCCA te una distribuzione di « maritozzi , o l'intervento di un fotografo. L'intraprendente gesuita aveva ricavato una cappella in un altro locale sotterraneo sotto il teatro del Collegio e la usava per le funzioni religiose, malgrado fosse piuttosto buia. Non pare avesse molto senso liturgico, a giudizio dei confratelli, perché « amava un po' di moltiplicare statue e altarini con rispettive candelette. Ma si considerava un po' come in terra di missione ... ,, 22. Ai soldati, che distingueva secondo l'affezione in " fedeli, fedelini, fedeloni , , Massaruti distribuiva spesso libretti di preghiere. Un suo manuale di preghiere per i militari, pubblicato nel 1909, avrebbe raggiunto attraverso successive edizioni la cifra complessiva, nel 1928, di 310.000 copie. Una parte del lavoro di Massaruti veniva dalle raccomandazioni che vescovi e parroci gli facevano giungere circa preti-soldati e giovani parrocchiani che si trovavano sotto le armi a Roma ed in particolare tra i carabinieri. Il gesuita cercava di identificarsi il più possibile con l'istituzione militare, i cui valori accreditava presso i frequentatori del ricreatorio. Si vantava di non avere quasi mai « problemi politici » perché, scriveva, le gerarchie militari erano

590 ROBERTO MOROZZO DELLA ROCCA tesi come un rimedio e un'alternativa ai pericoli che correvano i giovani soldati, ovvero nell'ordine: " case di corruzione >> , " osterie », " chiese evangeliche » (pare che anche i protestanti avessero a Roma qualche ricreatorio per militari), infine la propaganda del socialismo. I circoli cattolici frequentati da soldati - ammetteva il giornale - si presentavano come un ambiente " semplice ed anzi rozzo » che tuttavia soddisfava pienamente la richiesta di divertimento onesto e di ricreazione spirituale dei frequentatori in divisa. Alle " rivelazioni dei giornali liberali » sull'opera dei ricreatori cattolici per guadagnare l'esercito al potere ecclesiastico era contrapposta la soddisfazione delle autorità militari nel sapere che la libera uscita trascorreva tranquilla e più ancora quella della polizia (romana) " di veder in modo tanto semplice diminuito il pericolo di risse, ferimenti e scandalo che era frequente nelle vie prossime a Castel S. Angelo seminate di case di corruzione , 29• Di ben diverso parere era Domenico Farini, che nel suo Diario di fine secolo ritorna più volte sulla discussione parlamentare tra Socci e Afan de Rivera e sulle attività dei ricreatori cattolici. Secondo il presidente del Senato, era " inaudito » che Afan de Rivera non avesse preso apertamente posizione contro i ricreatori cattolici alla Camera ed anzi li avesse sostanzialmente giustificati: il soldato non avrebbe dovuto disporre di alcun ricreatorio, o meglio " il ricreato rio deve essere in caserma - meglio l'osteria ed il bordello che una seduzione politica » 30• " Se s'incomincia a turbare la coscienza dei soldati con seduzioni di qua e di là - scriveva Farini, forte dei suoi trascorsi militari, riferendosi non solo ai ricreatori cattolici ma anche a quelli analoghi che i liberali annunciavano di voler fondare per contrapporvisi -; se la politica entra fra di essi, l'esercito si disfarà e noi saremo perduti » 31. Era precisamente questa preoccupzione di salvaguardia di un carattere proprio dell'esercito, questa volontà di tenerne per così dire fuori la " politica », di mantenere all'esercito il suo tratto di istituzione

590 ROBERTO MOROZZO DELLA ROCCA<br />

tesi come un rimedio e un'alternativa ai pericoli che correvano i giovani soldati,<br />

ovvero nell'ordine: " case di corruzione >> , " osterie », " chiese evangeliche<br />

» (pare che anche i protestanti avessero a Roma qualche ricreatorio per<br />

militari), infine la propaganda del socialismo. I circoli cattolici frequentati<br />

da soldati - ammetteva il giornale - si presentavano come un ambiente<br />

" semplice ed anzi rozzo » che tuttavia soddisfava pienamente la richiesta<br />

di divertimento onesto e di ricreazione spirituale dei frequentatori in divisa.<br />

Alle " rivelazioni dei giornali liberali » sull'opera dei ricreatori cattolici per<br />

guadagnare l'<strong>esercito</strong> al potere ecclesiastico era contrapposta la soddisfazione<br />

delle autorità militari nel sapere che la libera uscita trascorreva tranquilla<br />

e più ancora quella della polizia (romana) " di veder in modo tanto semplice<br />

diminuito il pericolo di risse, ferimenti e scandalo che era frequente nelle<br />

vie prossime a Castel S. Angelo seminate di case di corruzione , 29• Di ben<br />

diverso parere era Domenico Farini, che nel suo Diario di fine secolo ritorna<br />

più volte sulla discussione parlamentare tra Socci e Afan de Rivera e sulle<br />

attività dei ricreatori cattolici. Secondo il presidente del Senato, era " inaudito<br />

» che Afan de Rivera non avesse preso apertamente posizione contro<br />

i ricreatori cattolici alla Camera ed anzi li avesse sostanzialmente giustificati:<br />

il soldato non avrebbe dovuto disporre di alcun ricreatorio, o meglio " il<br />

ricreato rio deve essere in caserma - meglio l'osteria ed il bordello che una<br />

seduzione politica » 30• " Se s'incomincia a turbare la coscienza dei soldati<br />

con seduzioni di qua e di là - scriveva Farini, forte dei suoi trascorsi militari,<br />

riferendosi non solo ai ricreatori cattolici ma anche a quelli analoghi che<br />

i liberali annunciavano di voler fondare per contrapporvisi -; se la politica<br />

entra fra di essi, l'<strong>esercito</strong> si disfarà e noi saremo perduti » 31.<br />

Era precisamente questa preoccupzione di salvaguardia di un carattere<br />

proprio dell'<strong>esercito</strong>, questa volontà di tenerne per così dire fuori la " politica<br />

», di mantenere all'<strong>esercito</strong> il suo tratto di istituzione

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