esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
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440 GIUSEPPE CAFORIO tra comandi militari e municipio, per rendersi conto di questa realtà. Estesa appare anche la integrazione tra gli ufficiali e le élites cittadine: gli indicatori disponibili mostrano che in Lucca gli ufficiali, malgrado il frequente turn over dei reparti già evidenziato, entrano subito nei circoli cittadini, hanno il palco a teatro, vengono ospitati in buoni alberghi, danno lezioni di equitazione ai borghesi, organizzano feste, trattano da pari a pari con ogni livello della gerarchia civile, sia istituzionale che sociale. n soldato di truppa invece, come singolo, appare uno sradicato e ne è riprova importante il largo ricorso che egli deve fare alle case di tolleranza, non solo come sfogo sessuale, ma addirittura come impiego del tempo libero 12. Questo aspetto incideva anche sensibilmente sulla salute fisica dei soldati e costituiva elemento di preoccupazione costante delle autorità sia civile che militare. Le infezioni veneree ed in particolare la sifilide, erano diffusissime: per avere una idea delle dimensioni del fenomeno basti considerare che i comandanti di reggimento compilavano ed inviavano al prefetto una statistica mensile dei soldati che contraevano tale malattia ed i dati di tali statistiche sono impressionanti. Un riepilogo annuale, fatto dal Comando militare della Provincia di Lucca, da una media mensile di contagiati pari all'l,138% della forza presente 13. Le differenze di stile e condizioni di vita delle diverse categorie di appartenenti alla istituzione militare appaiono anche da episodi limite, che meritano di essere citati anche per il " colore d'epoca ,, che sono in grado di rivelare. Il duello nel l869, benché vietato dalla legge penale, era ancora frequente mezzo di risoluzione delle controversie, in particolare tra militari, ma solo per il personale " professionista » (ufficiali e sottufficiali) e con connotazioni molto diverse anche tra le due categorie. I documenti dell'anno in esame presentano proprio due episodi di questo tipo, uno che riguarda due sottufficiali del 58° Reggimento di fanteria e l'altro due ufficiali di reparto imprecisato. I due sottufficiali dunque, in una bella giornata di giugno dell'anno 1869, sono a passeggio fuori porta con altri commilitoni, sul calar della sera: fra i due scoppia un alterco, " creatosi per gelosia di donna », essi mettono mano alle sciabole e si battono, con padrini improvvisati i loro compagni di passeggiata 14. Il duello tra i due ufficiali assomiglia molto di più a quelli cui ci ha abituato la scenografia cinematografica: due capitani, con posizioni di una certa importanza nell'ambito del Reggimento, uno aiutante maggiore, 12 Vedasi A.S. - R.P. 1868 - cat. XII - 97/638 e A.S. - R.P. - 1869 - cat. XIV - 125/877. 13 Vedasi A.S. R.P. 14 Vedasi A.S. R.P. 1870 - cat. IV - 159/1205. 1869 - cat. III - 111/699. LA PRESENZA MILITARE A LUCCA l'altro ufficiale di " massa e matricola » (l' dierno capo del servizio amministrativo), "per una questione precedentemente insorta tra loro quanto di avanzamento di grado », decidono di battersi. Alle sei del mattino del l7 giugno dell'anno 1869 si ritrovano dunque in un luogo fuori porta, dove giungono in carrozze separate, con il prescritto seguito di secondi, medico, direttore di scontro, tutti capitani, e si battono anch'essi alla sciabola 15. Altri sono i problemi dei militari di truppa, poco integrati nella città e soggetti ad una rigida disciplina che cercano a volte di sfuggire, ricorrendo a complicità anche curiose. Come nel caso, riportato in una lettera del comandante il 52 o Reggimento di fanteria 16, ove si chiede all'autorità comunale di allontanare un frate dei cappuccini dall'alloggio attiguo alla omonima caserma, " risultando con certezza », che detto monaco '' favorisce con provvista di scale la evasione di caporali e soldati da detta caserma, e la sortita dal giardino sottostante in cui scendono ». Una tale carenza di integrazione, nonché la presenza percentualmente abbastanza rilevante di soldati di leva nella città, era causa di qualche turbativa della quiete cittadina. Di tre di cui ho trovato testimonianza scritta nel periodo in esame, è significativa anche la localizzazione ambientale: un episodio infatti si verifica in una casa di tolleranza - ove disordini ed incidenti dovevano essere assai più frequenti di quanto non appaia nel carteggio ufficiale, visto che la delegazione di P.S. chiede al Comando Presidio Militare di comandare giornalmente un sottufficiale presso ciascun postribolo della città (A. S. - R.P. - 1869-cat. XIV - 125/877) -, uno in un noto caffè cittadino ed un terzo fuori le mura 17; riferirò qui brevemente solo dell'ultimo. Nella calura di agosto, dell'anno 1869, un folto gruppo di soldati del 58° Rgt. (circa 40), si recava alla baracca di un venditore di cocomeri fuori Porta Nuova (oggi P.ta Elisa) ed ordinava appunto dei cocomeri; ma una volta tagliatili, i fanti si accorgevano che " non corrispondevano all'occhio loro », così che si rifiutavano di pagarli. La cosa provocava l'intervento minaccioso del figlio del cocomeraio, il quale veniva " arrestato » dai soldati, che volevano portarlo alle prigioni: al clamore si intromettevano altri passanti, cittadini e lancieri del Reggimento Milano, così che il tafferuglio diveniva generale e doveva intervenire la pubblica sicurezza. 15 Vedasi A.S. - R.P. - 1869 cat. III - 111/701. 16 Vedasi A.C. - 1869 -n. 2360. 17 Vedasi, nell'ordine, " Militari del reggimento Lancieri - contegno irregolare " A.S. - R.P. - 1868 - cat. XII - 97/638, « Militari stanziati a Lucca - disordini " A.S. - R.P. - 1871 - cat. XXII - 196/1605, «Militari di fanteria - disordini ,, A.S. R.P. - 1869 - cat. XXII - 133/973. 441
442 GIUSEPPE CAFORIO 1884 l. Forze militari presenti a Lucca I dati sul numero di soldati presenti a Lucca nel 1884 si desumono in modo meno preciso che per il l869, essendo venuta meno la fonte utilizzata per quell'anno. Non vi è dubbio che negli anni '80 si nota una diminuita presenza militare nella città: uno dei dati disponibili, la media annuale delle razioni di pane distribuite giornalmente, da, per il 1884, un valore di 743 unità 18, valore che è però probabilmente superiore alle forze stanziali, perché comprende sia reparti di passaggio, sia le reclute che, per effetto della riforma Ricotti, fanno il primo periodo di servizio presso i distretti militari di appartenenza. Il censimento del l881 da effettivi nelle caserme di Lucca 555 soldati, ma esso non comprende gli attendenti che pernottano presso le famiglie degli ufficiali ed altri elementi (piantoni e simili) che, per qualche motivo, dormono fuori caserma; questi tuttavia non superano sicuramente qualche decina di unità 19. Si può perciò assumere una presenza approssimata di 600-650 unità, la quale, rapportata ai 68.063 abitanti del comune al censimento del 1881, da un rapporto medio di un soldato ogni l 03 abitanti: come si vede una M.P.R. (Military Partecipation Ratio) quasi dimezzata rispetto alla precedente indagine. La diminuzione è dovuta ad una diminuzione dei reparti stanziati nella città; dopo infatti il 52 o e poi il 58 o , il reggimento di fanteria è scomparso dalla scena cittadina. Il reggimento di cavalleria, stanziato per intero dopo l'ampliamento di S. Romano deciso nel '69, è dall'82 di nuovo dimezzato: il 18° " Piacenza », che sostituisce infatti da quell'anno il 2° " Piemonte ,, è per metà a Firenze (le due metà si scambiano nel 1884) 20• In aumento vi è sì il Distretto Militare, ma la sua forza è modesta: nel 1885, anche se in un periodo di forza minima, denuncia una disponibilità di 28 soldati 21. Per questi motivi e per la ricaduta economica che la presenza dei reparti militari da alla città, nel 1882 il Comune, accogliendo una sorta di bando diramato dal ministero della Guerra, offre la somma di lire 50.000 (pari a lire 142.073.230 ai valori del 1984) più la disponibilità a reperire qualche fabbricato, per avere lo stanziamento in città anche di un reggimento di fanteria,
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tra comandi militari e municipio, per rendersi conto di questa realtà. Estesa<br />
appare anche la integrazione tra gli ufficiali e le élites cittadine: gli indicatori<br />
disponibili mostrano che in Lucca gli ufficiali, malgrado il frequente turn<br />
over dei reparti già evidenziato, entrano subito nei circoli cittadini, hanno<br />
il palco a teatro, vengono ospitati in buoni alberghi, danno lezioni di equitazione<br />
ai borghesi, organizzano feste, trattano da pari a pari con ogni livello<br />
della gerarchia civile, sia istituzionale che sociale. n soldato di truppa invece,<br />
come singolo, appare uno sradicato e ne è riprova importante il largo<br />
ricorso che egli deve fare alle case di tolleranza, non solo come sfogo sessuale,<br />
ma addirittura come impiego del tempo libero 12. Questo aspetto incideva<br />
anche sensibilmente sulla salute fisica dei soldati e costituiva elemento<br />
di preoccupazione costante delle autorità sia civile che militare. Le infezioni<br />
veneree ed in particolare la sifilide, erano diffusissime: per avere una<br />
idea delle dimensioni del fenomeno basti considerare che i comandanti di<br />
reggimento compilavano ed inviavano al prefetto una statistica mensile dei<br />
soldati che contraevano tale malattia ed i dati di tali statistiche sono impressionanti.<br />
Un riepilogo annuale, fatto dal Comando militare della Provincia<br />
di Lucca, da una media mensile di contagiati pari all'l,138% della forza<br />
presente 13.<br />
Le differenze di stile e condizioni di vita delle diverse categorie di appartenenti<br />
alla istituzione militare appaiono anche da episodi limite, che meritano<br />
di essere citati anche per il " colore d'epoca ,, che sono in grado di<br />
rivelare. Il duello nel l869, benché vietato dalla legge penale, era ancora frequente<br />
mezzo di risoluzione delle controversie, in particolare tra militari,<br />
ma solo per il personale " professionista » (ufficiali e sottufficiali) e con connotazioni<br />
molto diverse anche tra le due categorie. I documenti dell'anno<br />
in esame presentano proprio due episodi di questo tipo, uno che riguarda<br />
due sottufficiali del 58° Reggimento di fanteria e l'altro due ufficiali di reparto<br />
imprecisato.<br />
I due sottufficiali dunque, in una bella giornata di giugno dell'anno 1869,<br />
sono a passeggio fuori porta con altri commilitoni, sul calar della sera: fra<br />
i due scoppia un alterco, " creatosi per gelosia di donna », essi mettono mano<br />
alle sciabole e si battono, con padrini improvvisati i loro compagni di<br />
passeggiata 14. Il duello tra i due ufficiali assomiglia molto di più a quelli cui<br />
ci ha abituato la scenografia cinematografica: due capitani, con posizioni di<br />
una certa importanza nell'ambito del Reggimento, uno aiutante maggiore,<br />
12 Vedasi A.S. - R.P. 1868 - cat. XII - 97/638 e A.S. - R.P. - 1869 - cat. XIV -<br />
125/877.<br />
13 Vedasi A.S. R.P.<br />
14 Vedasi A.S. R.P.<br />
1870 - cat. IV - 159/1205.<br />
1869 - cat. III - 111/699.<br />
LA PRESENZA MILITARE A LUCCA<br />
l'altro ufficiale di " massa e matricola » (l' dierno capo del servizio amministrativo),<br />
"per una questione precedentemente insorta tra loro quanto di<br />
avanzamento di grado », decidono di battersi. Alle sei del mattino del l7 giugno<br />
dell'anno 1869 si ritrovano dunque in un luogo fuori porta, dove giungono<br />
in carrozze separate, con il prescritto seguito di secondi, medico, direttore<br />
di scontro, tutti capitani, e si battono anch'essi alla sciabola 15. Altri<br />
sono i problemi dei militari di truppa, poco integrati nella <strong>città</strong> e soggetti<br />
ad una rigida disciplina che cercano a volte di sfuggire, ricorrendo a complicità<br />
anche curiose. Come nel caso, riportato in una lettera del comandante<br />
il 52 o Reggimento di fanteria 16, ove si chiede all'autorità comunale di allontanare<br />
un frate dei cappuccini dall'alloggio attiguo alla omonima caserma,<br />
" risultando con certezza », che detto monaco '' favorisce con provvista<br />
di scale la evasione di caporali e soldati da detta caserma, e la sortita dal giardino<br />
sottostante in cui scendono ».<br />
Una tale carenza di integrazione, nonché la presenza percentualmente abbastanza<br />
rilevante di soldati di leva nella <strong>città</strong>, era causa di qualche turbativa<br />
della quiete cittadina. Di tre di cui ho trovato testimonianza scritta nel periodo<br />
in esame, è significativa anche la localizzazione ambientale: un episodio<br />
infatti si verifica in una casa di tolleranza - ove disordini ed incidenti dovevano<br />
essere assai più frequenti di quanto non appaia nel carteggio ufficiale,<br />
visto che la delegazione di P.S. chiede al Comando Presidio Militare di comandare<br />
giornalmente un sottufficiale presso ciascun postribolo della <strong>città</strong> (A. S.<br />
- R.P. - 1869-cat. XIV - 125/877) -, uno in un noto caffè cittadino<br />
ed un terzo fuori le mura 17; riferirò qui brevemente solo dell'ultimo.<br />
Nella calura di agosto, dell'anno 1869, un folto gruppo di soldati del<br />
58° Rgt. (circa 40), si recava alla baracca di un venditore di cocomeri fuori<br />
Porta Nuova (oggi P.ta Elisa) ed ordinava appunto dei cocomeri; ma una volta<br />
t<strong>agli</strong>atili, i fanti si accorgevano che " non corrispondevano all'occhio loro »,<br />
così che si rifiutavano di pagarli. La cosa provocava l'intervento minaccioso<br />
del figlio del cocomeraio, il quale veniva " arrestato » dai soldati, che volevano<br />
portarlo alle prigioni: al clamore si intromettevano altri passanti, cittadini<br />
e lancieri del Reggimento Milano, così che il tafferuglio diveniva generale<br />
e doveva intervenire la pubblica sicurezza.<br />
15 Vedasi A.S. - R.P. - 1869 cat. III - 111/701.<br />
16 Vedasi A.C. - 1869 -n. 2360.<br />
17 Vedasi, nell'ordine, " Militari del reggimento Lancieri - contegno irregolare " A.S.<br />
- R.P. - 1868 - cat. XII - 97/638, « Militari stanziati a Lucca - disordini " A.S. - R.P. - 1871<br />
- cat. XXII - 196/1605, «Militari di fanteria - disordini ,, A.S. R.P. - 1869 - cat. XXII -<br />
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