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esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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426 FERRUCCIO BOTTI<br />

siano andati a vuoto i più bei progetti di costruzione di nuove caserme, e di<br />

ospedali [ . .. ]. In questa vitalissima bisogna ci vogliono pronte riforme col sacrificio<br />

di grandi spese se non vogliamo trovarci al di sotto di altre nazioni<br />

che in questa parte ci sono modello 22.<br />

Il Carnevale-Arella indica come esempio le caserme prussiane del tempo,<br />

" dei veri modelli d'ordine e pulizia », che già dispongono di ampie aree<br />

coperte (e riscaldate) addirittura sufficienti per l'addestramento di un intero<br />

batt<strong>agli</strong>one, di refettori, e persino di uno sgabello, un asciugatoio e un armadietto<br />

per ciascun soldato, mentre le pulizie di uso comune non sono<br />

affidate <strong>agli</strong> stessi soldati, ma a salariati civili.<br />

Alla luce di questo modello estremamente moderno, il Carnevale-Arella<br />

lamenta anche che in un settore così importante per la salute e l'igiene del<br />

soldato il medico militare non viene consultato, e successivamente compie<br />

una minuta analisi dei requisiti igienici e funzionali dei fabbricati militari,<br />

che devono essere ubicati in luogo secco, ameno, elevato, inclinato, isolato<br />

e a conveniente distanza da case e fabbriche, ospedali e prigioni, cimiteri<br />

e corsi d'acqua inquinati, circondate da alberi, e peraltro a distanza contenuta<br />

dall'ospedale militare e dal « campo di Marte » (siamo dunque, già vicini<br />

al concetto moderno di base militare). La cubatura nelle camerate deve<br />

essere tale, da assicurare a ciascun militare circa 20 m 3 (dato ancor oggi<br />

valido).<br />

Dal l861 in poi, e fino al 1870, non mancano certo progetti e realizzazioni<br />

pregevoli e tali da recepire i lungimiranti orientamenti del Carnevale­<br />

Arella, ma principalmente per carenza di fondi si continua a fare troppo poco,<br />

tanto più che, come osserva il ministro della Guerra Petitti nella sua relazione<br />

nell'anno 1864,<br />

gli antichi piccoli Stati italiani, pressoché privi di Eserciti loro propri, erano<br />

naturalmente sprovvisti altresì come di munizioni, così di militari edifizi, oltreché<br />

anche di quella piccola forza militare che mantenevano, non avevano<br />

per avventura tutta quella cura che lo stesso loro interesse avrebbe<br />

consigliato 23.<br />

Nonostante i limiti prima indicati, le relazioni dei ministri della Guerra<br />

sugli esercizi finanziari dell'anno 1864 e 1865 24 dimostrano che il lavoro<br />

22 Ibidem.<br />

23 MINISTERO DELLA GuERRA, Dell'Amministrazione della Guerra nel 1864, Torino,<br />

Fodratti, 1865, pp. 130-131.<br />

24 Cfr. (Oltre che la relazione sul 1864) MINISTERO DELLA GUERRA, Dell'Amministrazione<br />

della Guerra nel 1865, Torino, Fodratti, 1865.<br />

LA CASERMA !T ALIANA NEI PRIMI ANNI 427<br />

compiuto nel campo degli immobili rimane ragguardevole; non si tratta di<br />

costruire solo caserme, ma anche (specie al sud) ospedali, magazzini, officine,<br />

panifici militari, tettoie per ricovero artiglierie e carriaggi, e tutto questo<br />

in <strong>anni</strong> di sensibile contrazione del bilancio della guerra, a fronte delle molteplici<br />

esigenze di impianto del nuovo, grosso <strong>esercito</strong>.<br />

In questa situazione, ancora una volta il ricorso a strutture o servizi civili<br />

è l'unico rimedio di fronte a impellenti esigenze che, per carenza di fondi,<br />

non possono essere fronteggiate altrimenti e per via

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