esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
424 FERRUCCIO BOTTI<br />
te, la guerra del 1866 aveva visto un numero relativamente esiguo di disertori<br />
(il 5,24%, peraltro giudicato sulla Rivista Militare « esorbitante ») 17, e<br />
nelle principali <strong>città</strong> italiane (prevalentemente del nord e centro) la partecipazione<br />
a numerose iniziative sorte a favore dei soldati feriti e ammalati era<br />
stata nutrita e spontanea 17, ma dall'altra nella sua relazione sull'esercizio del<br />
1865, il ministro della Guerra di Revel è costretto a registrare che<br />
anche in questa leva furono messe in opera parecchie frodi onde conseguire<br />
indebite riforme [ . .. ]. Non parlerò di malattie simulate, di dichiarazioni infedeli<br />
rilasciate da persone dell'arte, di qualche tentata sostituzione di persona,<br />
ma accennerò piuttosto all'artifizio di tah;ni che facendo credere effetto della<br />
propria influenza le riforme e anche le esenzioni giustamente concesse dai Consigli,<br />
riuscirono talvolta a procurarsi un turpe lucro dalla credulità degli inscritti<br />
e delle loro famiglie, con grave pregiudizio altresì del buon nome nei<br />
depositari della pubblica Autorità, le quali scroccherie furono frequenti nelle<br />
Province Toscana e specialmente nella Pisana [ . .. ] Si venne altresì a conoscere<br />
come da taluni inscritti si procurasse con mezzi artificiali l'accavallamento<br />
delle dita, e le dita a martello ... 18.<br />
Eppure, le norme per l'esenzione e le riforme delineavano una leva a<br />
m<strong>agli</strong>e più larghe di quelle di oggi, visto che la classe del 1845 - pur chiamata<br />
in vista della guerra del l866 - ebbe il 22% di riformati, il 7,87% di<br />
rimandati e il 2 5% di esentati 17•<br />
Dopo il 1861, grande rilievo assume anche il problema delle caserme<br />
e delle infrastrutture militari in genere, per la semplice ragione che in pochissimo<br />
tempo, dal 1859 al 1861, l'armata sarda si trasforma in <strong>esercito</strong> nazionale<br />
e triplica la sua forza alle armi. Ciò non può avvenire senza grossi<br />
mutamenti anche nei rapporti con le autorità locali, e le soluzioni - in buona<br />
parte, necessariamente improvvisate e d'emergenza-adottate allora fanno<br />
sentire la loro influenza persino oggi.<br />
Il termine caserma, inutile nasconderlo, suscita talvolta diffidenza, e col<br />
nome di <strong>esercito</strong> di caserma si è voluto indicare l'<strong>esercito</strong> post-napoleonico<br />
di modello francese del secolo xrx, per intenderei l'<strong>esercito</strong> del de Vigny:<br />
Stato nello Stato, vizio dei nostri tempi [ . .. ] membro scisso dal gran corpo<br />
della Nazione e par quello di un bimbo tanto ritarda sull'intelligenza e gli<br />
viene impedito di crescere 19.<br />
17 G. C., Rivista statistica, « Rivista militare , 1868, Vol. I, p. 123 e MINISTERO DEL<br />
LA GUERRA, Relazione ... dell 'anno 1866 (Cit), pp. 333-354 e 458-468.<br />
18 MINISTERO DELLA GUERRA, Dell 'Amministrazione della Guerra nel 1865, Torino,<br />
Fodratti, 1867, p. 57.<br />
19 A. DE VIGNY, Servitù e grandezza della vita militare, Milano, Rizzoli, 1951, pp.<br />
29-20.<br />
LA CASERMA ITALIANA NEI PRIMI ANNI 425<br />
Eppure, a ben guardare il concetto di caserma nel senso moderno del<br />
termine - cioè un'infrastruttura articolata e appositamente studiata per corrispondere<br />
in modo razionale e con il dovuto riguardo per l'igiene alle esigenze<br />
di vita e di addestramento di un reparto non inferiore al batt<strong>agli</strong>one<br />
- è un'acquisizione relativamente recente e moderna, che inizia a svilupparsi<br />
proprio negli eserciti della rivoluzione francese e nel periodo napoleonico,<br />
subisce ovuhque una notevok b-attuta El'arresto nella Restaurazione<br />
e,rappresenta in definitiva un altro riflesso inevitabile dell'aumento degli effettivi<br />
degli eserciti, del progresso della tecnologia, dell'aumento della mole<br />
dei materiali e carri, e quindi della militarizzazione dei servizi.<br />
Prima della rivoluzione francese, le caserme (che significano secondo<br />
alcuni case erme, immobili isolati dall'abitato, e secondo altri case delle armi)<br />
erano in gran parte costituite da immobili d'occasione forniti dai Comuni,<br />
mentre impresari civili fornivano al soldato, oltre al pane, « letto, fuoco<br />
e lume "· La rivoluzione francese<br />
considerò l'alloggiamento delle truppe un pubblico servizio, incamerò gli esistenti<br />
locali, li accrebbe attraverso i sequestri operati sui beni del clero e della<br />
nobiltà, incaricandosi di tutti gli oneri per la sistemazione delle truppe nelle<br />
caserme dello Stato 20.<br />
Nel periodo della Restaurazione, i piccoli eserciti stanziali erano alloggiati<br />
alla meglio prevalentemente nelle fortezze e nelle cittadelle (costruite,<br />
queste ultime, anche per finalità interne).<br />
Il problema si affaccia in forma acuta nell'<strong>esercito</strong> piemontese (accresciuto<br />
e reso mobile) nel 1848-1849, quando, come osservava nel 1851 il<br />
Carnevale-Arella nel suo monumentale trattato (ufficioso) sull'igiene militare<br />
fu ben doloroso spettacolo quello che si ebbe nel 1848 e 1849 di dover accumulare<br />
i soldati gli uni sugli altri per difetto di caserme e di ospedali, in case<br />
anguste, e su poca p<strong>agli</strong>a, onde grave ne fu il danno, rilevante la mortalità,<br />
e straordinarie le riforme 21 .<br />
Dopo la guerra, del 1848-1849, prosegue il Carnevale-Arella, la situazione<br />
delle caserme non è migliorata:<br />
anche fra noi un gran progresso si è effettuato nella moralità, e nel modo di<br />
alloggiare le truppe, ma non è però men vero che per una inestricabile fatalità<br />
zo C. GREGORIO, Art. Cit., " Rivista di Commissariato , n. 41194 1.<br />
21 A. CARNEVALE-ARELLA, Trattato d'igiene militare scritto per ordine di SM Carlo<br />
Alberto, Vol. I, p. 116.