esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
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368 EMILIO FRANZINA presenza di " donne cantiniere ») furono comunque in funzione, ancor prima che ne reclamasse o registrasse l'impianto l'Olivieri Sangiacomo, in molte caserme del periodo postunitario. "' Alle " caserme in sé , , di conseguenza, è giunto infine il momento di arrivare ricordando quanto ne ha scritto persuasivamente e con ricchezza di documentazioni Piero Del Negro. Di fronte alla città, dunque, o meglio di fronte alle sue articolazioni e ai suoi diversi comparti abitativi e sociali, si erge la caserma, una
370 EMILIO FRANZINA Con l'epilogo inevitabile e avvilente, per quanto espresso in forma autoironica e lessicalmente poco castigata, d'un rientro in caserma ch'è quasi il ritorno ad una vita grama, ma tollerabile perché almeno conosciuta .. Morale: " E alle nove in punto oilà Suona la ritirata oilà Entrano in camerata oilà portando l'arma Contro il muro, col cazzo duro si va a dormir "· " Questa è la vita del povero soldato Perfin da Cristo è maltrattato ". Pur nel rifiuto e nella ripetitività dei gesti indotti e della subordinazione patita piuttosto che accettata, esiste comunque, benché nessuna relazione qui ne parli, una qualche forma di attaccamento concreto dei soldati alla caserma che fuoriesce forse proprio dall'isolamento e dalle reazioni che l'ostilità oggettiva della città produce e alimenta sì da rendere plausibile la nozione deamicisiana della caserma come '' seconda casa paterna " sulla quale proficuamente s'interroga e s'intrattiene Del Negro. In altri termini l'estraniamento voluto e infine l'antagonismo quasi ricercato fra due entità solo altrimenti intrecciate e solidali, secondo si è detto, generano o potenziano lo spirito di corpo e di status rassodando, col tempo, le memorie postume più corrive e nostalgicamente assolutorie. In troppi casi la città, per la bassa forza, è anche un qualche cosa di assente mentre per i sottufficiali e per gli ufficiali di più modesta estrazione sociale può costituire persino il teatro sgradevole e sgradito di un'umiliante e continua messa in scena del bon ton militar-borghese collegata alla pochezza degli emolumenti e agli obblighi onerosi di un'immagine e di un decoro da preservare intatti, costi, appunto, quel che costi 30. Vivere la città o nella città facendo perno sulla caserma di costi ne comporta molti e non tutti possono essere riassorbiti nella pregnanza del discorso militare. Il luogo in cui meglio questa si manifesta rimane quindi la caserma che anche come involucro istituzionale di tante metafore si presta, corrispettivamente, alle riflessioni di cui rinveniamo traccia nei contributi di chi ha 30 I modelli di condotta e di
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Con l'epilogo inevitabile e avvilente, per quanto espresso in forma autoironica<br />
e lessicalmente poco castigata, d'un rientro in caserma ch'è quasi<br />
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Morale:<br />
" E alle nove in punto oilà<br />
Suona la ritirata oilà<br />
Entrano in camerata oilà portando l'arma<br />
Contro il muro, col cazzo duro si va a dormir "·<br />
" Questa è la vita del povero soldato<br />
Perfin da Cristo è maltrattato ".<br />
Pur nel rifiuto e nella ripetitività dei gesti indotti e della subordinazione<br />
patita piuttosto che accettata, esiste comunque, benché nessuna relazione<br />
qui ne parli, una qualche forma di attaccamento concreto dei soldati alla caserma<br />
che fuoriesce forse proprio dall'isolamento e dalle reazioni che l'ostilità<br />
oggettiva della <strong>città</strong> produce e alimenta sì da rendere plausibile la nozione<br />
deamicisiana della caserma come '' seconda casa paterna " sulla quale proficuamente<br />
s'interroga e s'intrattiene Del Negro. In altri termini l'estraniamento<br />
voluto e infine l'antagonismo quasi ricercato fra due entità solo altrimenti<br />
intrecciate e solidali, secondo si è detto, generano o potenziano lo<br />
spirito di corpo e di status rassodando, col tempo, le memorie postume più<br />
corrive e nostalgicamente assolutorie.<br />
In troppi casi la <strong>città</strong>, per la bassa forza, è anche un qualche cosa di assente<br />
mentre per i sottufficiali e per gli ufficiali di più modesta estrazione<br />
sociale può costituire persino il teatro sgradevole e sgradito di un'umiliante<br />
e continua messa in scena del bon ton militar-borghese collegata alla pochezza<br />
degli emolumenti e <strong>agli</strong> obblighi onerosi di un'immagine e di un decoro da<br />
preservare intatti, costi, appunto, quel che costi 30. Vivere la <strong>città</strong> o nella <strong>città</strong><br />
facendo perno sulla caserma di costi ne comporta molti e non tutti possono<br />
essere riassorbiti nella pregnanza del discorso militare.<br />
Il luogo in cui meglio questa si manifesta rimane quindi la caserma che<br />
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