esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
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330 PAOLA NAVA<br />
di feste o di trattenimenti straordinari, i Soci riceveranno un numero di biglietti<br />
d'invito che verrà stabilito volta per volta dal Consiglio di Direzione,<br />
per distribuirli a persone di buona e civile condizione e sotto la responsabilità<br />
di ciascun Socio, che dovrà apporre nel biglietto il nome della persona<br />
che deve servirsi del medesimo " 11•<br />
I locali della Società del Casino erano, nell'SOO, presso il Teatro Municipale,<br />
un luogo frequentato con continuità da scelti esponenti della Scuola<br />
Militare, uno dei pochi spazi culturali e mondani offerti dalla <strong>città</strong> visto che<br />
per il resto non molte erano le attrattive che l'ambiente esterno offriva: a<br />
teatro si seguivano soprattutto concerti ed opere, poi anche commedie.<br />
Certo l'ambiente era molto elitario e le signore vestivano in lungo, anche<br />
perché l'occasione mondana proseguiva nel retro dei palchi con incontri<br />
e cene.<br />
Ma è soprattutto nelle case che entrano ufficiali ed allievi, ovviamente<br />
con ruoli e relazioni diversi: gli ufficiali, dalle uniformi eleganti, sono molto<br />
ricercati, sono simboli di tensione patriottica ma anche scintillanti attrazioni,<br />
con quel tanto di eleganza e richiamo alla distinzione che la posizione<br />
comporta.<br />
« Erano ricercatissimi, erano tutta gente come noi, avevano un'educazione,<br />
avevano un futuro, non era tanto un futuro di denaro, ma di prestigio,<br />
andavano all'estero, si muovevano, si frequentava ambienti particolari,<br />
insomma era una vita affascinante. Poi ci si conosceva, chi andava a Torino,<br />
a Modena, a Livorno, erano figli di persone importanti, erano duchi ecc. veniva<br />
proprio tutta l'élite, erano proprio molto ricercati; le ragazze erano molto<br />
interessate, perché la divisa una volta era molto bella, uscire con un allievo<br />
era una cosa ... mi ricordo quando veniva il generale [ ... ] a cavallo, che aveva<br />
quella mantella bleu e rossa dentro, lui era elegantissimo, era anche donnaiolo,<br />
loro facevano proprio una vita da ufficiale, non facevano a tempo<br />
ad uscire da una parte che erano invitati da un'altra, ma anche fuori, a Parigi,<br />
quando lo zio è stato ufficiale a Parigi non si è mai divertito tanto, un<br />
ufficiale di cavalleria alto due metri; era bello avere un ufficiale. Una volta<br />
pagavano tutto, il corredo, le divise, tutto ... mi ricordo che la madre ha fatto<br />
anche dei sacrifici per mantenere tre figli all'Accademia, è rimasta vedova<br />
presto, glieli tiravano anche su in Accademia, a loro piaceva questa carriera,<br />
perché era poi bella come vita, uno in marina, uno in cavalleria, uno in fanteria.<br />
Uno si è divertito un mondo, quando arrivava a Modena era tutto un<br />
darsi da fare perché era proprio bello, ha viaggiato, si è tanto divertito, poi<br />
si è calmato e si è sposato.<br />
I l Statuto, cit., art. 12, p. 4 .<br />
CADETTI E UFFICIALI DELL'ACCADEMIA MILITARE 331<br />
Sicuramente avrà avuto un pied-à-terre, era elegantissimo, dicevano che<br />
aveva le mutande tutte viola, di seta, non so, certo si sarà divertito ma come<br />
usava una volta, molti corteggiamenti, ma tutto poi senza una chiacchiera.<br />
Ed anche il generale [ ... ] non si è mai sposato, ma si è divertito, lo diceva<br />
lui ed è da credere. Ma c'era anche una cosa che avevano, questo grande<br />
amor di patria, questa educazione, questo amore per la divisa, che ci hanno<br />
tramandato, l'amor di patria » (AMP-N -3).<br />
« Se penso a nostro cugino ufficiale, parlo del periodo subito dopo la<br />
guerra, lui ha sempre vissuto da scapolo; faceva poi vita molto libera, avevano<br />
donne e donnine fin che ne volevano, anche signore, perché non credere<br />
poi che in quel periodo lì, primi '900, questo me lo raccontava poi sempre<br />
anche la mamma, nell'ambiente buono anche le signore ... qualche relazione<br />
ci doveva essere. L'ufficiale suscitava nella donna una certa ... un certo<br />
fascino, perché c'era l'eleganza, la maniera, la cura delle buone maniere<br />
e la frequentazione della buona società.<br />
Si, c'era la serietà, il seguire le tradizioni, il mantenere una certa educazione<br />
e questo sì che poteva essere importante; anche le ragazze di un tempo<br />
erano più educate così. Ma c'era poi anche una tradizione, pensa ai romanzi<br />
russi, anche perché poi gli ufficiali che erano stati in Libia ecc. acquistavano<br />
quel senso della noncuranza della vita e del denaro ... questo cugino<br />
diceva che voleva morire dopo aver dilapidato tutto quello che aveva ... ,<br />
(AMPN 2).<br />
Ma, mentre gli ufficiali partecipavano soprattutto alla vita di relazione<br />
costituita da balli, cene, i più giovani facevano spesso, quando la stagione<br />
lo consentiva, gite nelle ville di campagna dove era consuetudine dei nobili<br />
e dei ricchi ritirarsi per lunghi mesi.<br />
« Fra il '20 ed il '40, che erano stati gli <strong>anni</strong> del mio fulgore, quelli nei<br />
quali mi sono divertita, con gli amici e con questi ufficialetti facevamo poi<br />
delle gite, dei picnic, in primavera si andava poi nelle ville in campagna, con<br />
le colazioni al sacco, tutte le figlie con gli ufficialini, le madri e i padri, ci<br />
divertivamo moltissimo. Ci sono stati anche parecchi matrimoni, c'erano i<br />
gruppi che si conoscevano perché erano conoscenze di famiglia ed alcuni<br />
si sono innamorati e si sono anche sposati " (AMPN 4).<br />
Un esempio significativo, un percorso classico in questo senso, è quello<br />
dell'allora freschissimo tenente [ ... ], poi comandante l'Accademia, che,<br />
dopo avere studiato alla Scuola Militare di Modena nel 1896-98, viene destinato<br />
in Romagna dove si innamora della figlia della famiglia dei<br />
raccomandatari.<br />
Lo scrive ai genitori, i quali restano piuttosto perplessi; da una lettera<br />
della madre del febbraio 1903: " Circa quanto mi dici io non so come ri-<br />
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