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esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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296 MARCO MERIGGI<br />

entità che caratterizzerà il decennio prebellico, all'insegna della nuova cointeressenza<br />

dell'industria nazionale nelle operazioni di rinnovamento degli<br />

armamenti promosse dai dicasteri militari 56.<br />

Accade così, nella tarda età giolittiana, che quella conciliazione tra « piacere<br />

, economico e « dolore , militare, che ai positivisti di fine secolo era<br />

parsa impossibile, diventi la strada maestra dello sviluppo del paese, risultando<br />

ora il « succhionismo , militare perfettamente congruente con il materialismo<br />

utilitaristico dell'industria privata.<br />

Fin quando l'<strong>esercito</strong> italiano, nei primi quaranta <strong>anni</strong> dello Stato unitario,<br />

si era presentato alle stregua di un sistema dal punto di vista economico<br />

tendenzialmente autosufficiente, dalla metropoli civile ed antiburocratica non<br />

poteva, in realtà, che giungere un messaggio di diniego o indifferenza. Le<br />

cose cambiarono quando la struttura militare cominciò a divenire un possibile,<br />

grande affare per l'industria. Anche l'antiafricanismo e il pacifismo divennero<br />

allora rapidamente un ricordo del passato, come lasciava intravvedere<br />

il già antimilitarista borghese Ettore Conti, commentando con accenti<br />

di forte partecipazione la guerra di Libia, e presto mettendosi all'opera per<br />

promuovere l'istituzione di una società elettrica coloniale 57. Ma resta il fatto<br />

che, a prescindere da contingenti fasi di intreccio tra economia e istituzioni,<br />

il capoluogo ambrosiano, per tutto il corso dell'età liberale, non si era rivelato<br />

terreno propizio per il delinearsi degli ufficiali in frammento « forte ,<br />

della costellazione borghese. Incontrandosi tardivamente con l'<strong>esercito</strong>, la<br />

Milano « civile , ed economica abbracciò un'istituzione divenuta fungibile<br />

ai suoi fini; non, contestualmente, la carriera e l'identità di chi di quella istituzione<br />

aveva fatto la propria professione. Denudati e legati <strong>agli</strong> alberi, come<br />

era capitato a quelli austriaci, gli ufficiali italiani non venivano più; neppure,<br />

però, accadeva loro di venir assimilati all'interno del locale ceto<br />

dirigente.<br />

56 Su questo tema, con ricchezza di informazioni, ed evidenze sugli intrecci tra industria<br />

e finanza lombarda e spese per gli armamenti, cfr. A. WEBSTER, L 'imperialismo<br />

industriale italiano. Studio sul prefascismo 1908-1915, Torino 1974. Cfr. anche P. FER­<br />

R.ARI, La produzione di armamenti nel! 'età giolittiana, in « Italia contemporanea , , marzo<br />

1986, pp. 113-139.<br />

57 Cfr. E. CONTI, Dal taccuino, cit., pp. 55 (191 1) e 59 (1913).<br />

FORTUNATO-MINNITI .<br />

PRIMI ORIENTAMENTI SULLA DISLOCAZIONE DELLE<br />

SCELTE MATRIMONIALI DEGLI UFFICIALI DELL'ESER­<br />

CITO (1861-1906)<br />

l. Con questo lavoro intendo mettere in relazione la presenza degli ufficiali<br />

dell'Esercito nelle diverse zone del Paese con il loro grado di integrazione<br />

sociale mediante il rilevamento e l'elaborazione dei dati relativi alle<br />

loro scelte matrimoniali. L'elaborazione consiste nel ricomporre in quadri<br />

significativi la dislocazione di queste ultime in rapporto al loro numero nonché<br />

alle principali caratteristiche dei protagonisti: arma di appartenenza, grado<br />

rivestito, origine nobiliare o "borghese " · La fonte adoperata (il carteggio<br />

allegato alle declaratorie del Tribunale supremo di Guerra e Marina con le<br />

quali gli ufficiali ottenevano il giudizio positivo sul « valore ,, la « libertà »<br />

e la « sicurezza ,, della rendita di cui dovevano disporre per contrarre matrimonio)<br />

1 non consente di determinare, senza ricorrere anche allo studio<br />

delle variazioni delle stanze dei corpi, se l'ufficiale fosse residente - o lo<br />

fosse stato in precedenza - nella stessa località indicata come luogo di residenza<br />

della promessa sposa. Devo dire però che questo legame, definito su<br />

scala nazionale, avrebbe minor valore euristico di quanto non abbia se rilevato<br />

nell'ambito delle situazioni locali più " promettenti , (dal punto di vi-<br />

1 Archivio Centrale dello Stato, Tribunale supremo di Guerra e Marina. Declaratorie<br />

matrimoni uffiziali (1834-1912), volumi 27-40, 65-81, 153-174. Le fonti a stampa prin­<br />

cipali consultabili sull'argomento sono le segunti: .<br />

. . . . . .<br />

_ Atti parlamentari (Camera e Senato), sene Attz, Documentz, Dzscusszonz, relativi<br />

alla legislazione sul matrimonio degli ufficiali dalla Legge 31 luglio 1871 n. 393 (e precedente<br />

Regio Decreto 3 Luglio 1871 n. 328) alla Legge 24 dicembre 1896 n. 554.<br />

- Ministero della Guerra. Direzione generale delle Leve e della Truppa, Della leva<br />

sui giovani nati nell'anno e delle vicende del Regio Esercito dal 1 o luglio 1886 al 30<br />

giugno 1887, Roma 1886 (e sgg.).<br />

PAOLO UNGARI, Storia del diritto di famiglia in Italia, Bologna 1974 2.<br />

_ ANTONELLA BuoNo, 1l matrimonio degli ufficiali nella legislazione italiana dall'Unità<br />

al 1971, in «Rivista militare ,, 1973, nn. 7/8, 9/10.

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