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esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

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282 MARCO MERIGGI<br />

rie di De Rossi e di De Bono, ufficiali di carriera in età liberale, i loro ricordi<br />

ci restituiscono piuttosto un'immagine di resezione dalla vita civile che non<br />

risulta tuttavia sempre ed ovunque presente, ma che viceversa sembra assumere<br />

connotazioni caratteristiche proprio per il contesto di Milano.<br />

Rispetto alla vita in una guarnigione di provincia, « deleteria, non solo<br />

<strong>agli</strong> ufficiali scapoli, ma anche <strong>agli</strong> ammogliati », quella in una « gran <strong>città</strong> "<br />

si presenta sotto tutt'altri auspici, perchè aiuta un ufficiale a conservare « il<br />

desiderio di migliorare la ( ... ) posizione e (a resistere) all'abbruttimento, che<br />

è conseguenza delle eccessive fatiche fisiche, alle quali (sono) sottoposti i<br />

gradi inferiori della nostra professione in provincia "· Ma la <strong>città</strong> in parola<br />

è Torino, dove « a quei tempi ( ... ) gli ufficiali erano visti molto di buon occhio<br />

e si concedevano loro facilitazioni di ogni sorta, specie <strong>agli</strong> spettacoli<br />

"· Quando De Rossi, viceversa, descriverà Milano, una <strong>città</strong> aliena da suggestioni<br />

tradizionalmente militaristiche alla piemontese, suggerirà i tratti di<br />

un corpo separato che, lungi dall'ispirare alla <strong>città</strong> un senso di benevolenza<br />

e di adesione ai suoi valori, risulta come risucchiato dalle attrazioni tutte civili<br />

di quest'ultima, che si deve per lo più accontentare di accostare a distanza;<br />

come il tenente colonnello B. che « parsimonioso, non poneva mai piede<br />

nei caffè o teatri e si divagava passeggiando in Galleria e sotto i Portici<br />

di piazza del Duomo "· E la " Maggiorità ,, di Milano, dove, «a differenza di<br />

tutte le altre ,, non si parla di « turni, buoni viveri, scontrini di viaggio, ecc. ,, ,<br />

bensì di " balli, di teatri, di artiste, di corse e simili "• con le pareti ricoperte<br />

non di « tabelle, tabelline, ecc. ,, , ma di « annunci teatrali, sportivi, réclames<br />

di profumi " 17, è-tornano ad informarci le carte di questura - certamente<br />

la prima e principale destinataria di « Il pupazzetto militare ,, , mensile pubblicato<br />

tra il 1892 e il 1894 e destinato « alle sale di convegno, ai circoli e<br />

alle caserme >> . Si tratterebbe - dicono gli estensori - di un « giornale umoristico,<br />

ma ( ... ) innanzi tutto dedicato ai militari ,, e perciò attento a non varcare<br />

«i confini del sentimento di disciplina >> . Il giornaletto dovrebbe diffondere<br />

« lo spirito fine e di buona lega >>, così da indurre le signore in grado<br />

di apprezzarlo ad esclamare ammirate: « Accidenti! Che persone di spirito,<br />

questi dannati ufficiali! >> . Mentre, rammentano gli estensori, > . Ma lo spirito

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