esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
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280 MARCO MERIGGI Esiste un terreno, però, nel quale le regole informali della " vita del reggimento ,, pur in contrasto con la legge comune, sembrano godere di una tolleranza relativamente ampia da parte dei responsabili della pubblica sicurezza. Il duello, ammoniva del resto Niccola Marselli, pur essendo reato ai sensi del codice penale,
282 MARCO MERIGGI rie di De Rossi e di De Bono, ufficiali di carriera in età liberale, i loro ricordi ci restituiscono piuttosto un'immagine di resezione dalla vita civile che non risulta tuttavia sempre ed ovunque presente, ma che viceversa sembra assumere connotazioni caratteristiche proprio per il contesto di Milano. Rispetto alla vita in una guarnigione di provincia, « deleteria, non solo agli ufficiali scapoli, ma anche agli ammogliati », quella in una « gran città " si presenta sotto tutt'altri auspici, perchè aiuta un ufficiale a conservare « il desiderio di migliorare la ( ... ) posizione e (a resistere) all'abbruttimento, che è conseguenza delle eccessive fatiche fisiche, alle quali (sono) sottoposti i gradi inferiori della nostra professione in provincia "· Ma la città in parola è Torino, dove « a quei tempi ( ... ) gli ufficiali erano visti molto di buon occhio e si concedevano loro facilitazioni di ogni sorta, specie agli spettacoli "· Quando De Rossi, viceversa, descriverà Milano, una città aliena da suggestioni tradizionalmente militaristiche alla piemontese, suggerirà i tratti di un corpo separato che, lungi dall'ispirare alla città un senso di benevolenza e di adesione ai suoi valori, risulta come risucchiato dalle attrazioni tutte civili di quest'ultima, che si deve per lo più accontentare di accostare a distanza; come il tenente colonnello B. che « parsimonioso, non poneva mai piede nei caffè o teatri e si divagava passeggiando in Galleria e sotto i Portici di piazza del Duomo "· E la " Maggiorità ,, di Milano, dove, «a differenza di tutte le altre ,, non si parla di « turni, buoni viveri, scontrini di viaggio, ecc. ,, , bensì di " balli, di teatri, di artiste, di corse e simili "• con le pareti ricoperte non di « tabelle, tabelline, ecc. ,, , ma di « annunci teatrali, sportivi, réclames di profumi " 17, è-tornano ad informarci le carte di questura - certamente la prima e principale destinataria di « Il pupazzetto militare ,, , mensile pubblicato tra il 1892 e il 1894 e destinato « alle sale di convegno, ai circoli e alle caserme >> . Si tratterebbe - dicono gli estensori - di un « giornale umoristico, ma ( ... ) innanzi tutto dedicato ai militari ,, e perciò attento a non varcare «i confini del sentimento di disciplina >> . Il giornaletto dovrebbe diffondere « lo spirito fine e di buona lega >>, così da indurre le signore in grado di apprezzarlo ad esclamare ammirate: « Accidenti! Che persone di spirito, questi dannati ufficiali! >> . Mentre, rammentano gli estensori, > . Ma lo spirito
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