esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...
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278 MARCO MERIGGI<br />
fronte ad un milieu urbano la cui crescita demografica ed economica si riflettv<br />
specularmente nella contrazione, in valori assoluti ancora prima che<br />
re:at1v1 : del no . ndo in uniforme. Non sorprende, perciò, che, rispetto ai primi<br />
anm " erotCl », la vita dell'ufficiale nella Milano liberale - per quel che ne<br />
emerge al , e carte di estura, fonte, certo, sensibile alle patologie ed <strong>agli</strong><br />
squallon p m che alla ftstologia ordinaria, e dunque da accostare con cautela<br />
- risulti appiattita lungo tracciati più prosaici e deludenti.<br />
Un primo problema, a questo proposito, fu rappresentato dal processo<br />
di faticosa definizione dei rapporti tra le gerarchie pubbliche armate presenti<br />
in <strong>città</strong>.<br />
Nel 1860 il questore aveva inviato <strong>agli</strong> ispettori delegati una circolare<br />
in cui sconsigliava l'intervento delle forze di pubblica sicurezza in " violenze<br />
e risse " che vedessero coinvolti militari ed ufficiali " i quali generalment<br />
soffr . ono di mal animo ogni ordine che non venga dai loro superiori diretti<br />
" 9· St trattava di un omaggio all'<strong>esercito</strong> liberatore ed all'eccezionalità della<br />
situazione contingente che non poté essere a lungo ripetuto, da parte dei<br />
lgittim utor eli' ordine pubblico, dal momento che nei decenni seguenti,<br />
ormat mscnttl nella dimensione dell'ordinaria amministrazione i militari<br />
contribuirono ad alimentare in misura proporzionalmente assai cospcua quella<br />
categoria del « disordine comune , la cui repressione era inequivocabilmente<br />
affidata a norma di legge alle cure degli agenti di P. S.; non meno di<br />
l /6 dei disordini registrati d<strong>agli</strong> agenti in <strong>città</strong> tra la metà degli <strong>anni</strong> sessanta<br />
e la metà degli <strong>anni</strong> ottanta 10 vide infatti emergere a protagonisti uomini<br />
in uniforme, tutt'altro che di rado provvisti di spalline e gradi.<br />
Lo scenario più consueto del " disordine , è offerto dalle osterie e dai<br />
caffè . L'alcool vi gioca un ruolo da stabile mattatore, ma la scintilla che fa<br />
esplodere la rissa si produce quasi sempre contestualmente all'arrivo di una<br />
presenza femminile sulla scena. È perché volevano " aver seco loro le donn<br />
" giunt insieme ad un civile, che tre sottufficiali scatenano un pandemomo<br />
al caffe Madera, in una notte dell'ottobre 1869, alle ore 4 t . E ai due<br />
agenti di P. S. precipitatisi a sedare la rissa sbarra spavaldo l'ingresso al locale<br />
un ufficiale che, afferrandoli per il petto, urla loro in faccia: " Che fate<br />
voi qui? Allons, march, front'indietro, e via. La vostra presenza mi fa schifo<br />
" · Ile . epiche dei questurini (« Le guardie rappresentano la legge, che<br />
pure 1 mtlttan dovevano rispettare ») l'uomo in uniforme risponde secco:<br />
9 Archivio di Stato, Milano (d'ora in poi ASM) Questura (Gabinetto \ b 18 fase<br />
l, 19.4.1860.<br />
, h . , .<br />
10 La documentazione relativa è in ASM, Questura, bb. 38, 39, 40, 42, 44.<br />
L'UFFICIALE A MILANO IN ETÀ LIBERALE<br />
« Taci insubbordinato! », e con l'aiuto dei due colleghi sopraggiunti mette<br />
in fuga i poliziotti, dopo aver sguainato la spada 11.<br />
Si ripresenta così materializzato, in questo disordine che è emblematico<br />
di una fitta serie di episodi analoghi, quel timore che il questore aveva<br />
preconizzato all'aprirsi del decennio, e che non può ora però venire ulte<br />
riormente scongiurato dallo spontaneo ritiro dell'autorità di P.S. Già in un<br />
caso simile, due <strong>anni</strong> prima - quandoJeuardie di P. S. in servizio al veglio<br />
ne notturno della Scala, cercando di dissuadere alcuni ufficiali dal fumare<br />
e dallo « scavalcare il palco ,, si sono visti affrontare da un sottotenente