31.05.2013 Views

esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

esercito e città dall'unità agli anni trenta. tomo i - Sistema ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

270 JANINE MENET - GENTY<br />

e il Belgio viene citato nel testo. Il pubblico italiano può dunque non sentirsi<br />

direttamente coinvolto.<br />

Le protagoniste sono tre donne, Luisa moglie di un medico, Mirella sua<br />

figlia di quattordici <strong>anni</strong>, e Chérie sua cognata di diciotto <strong>anni</strong>. Il marito è<br />

partito soldato. Le ragazze hanno invitato alcune amiche per festeggiare il<br />

compleanno di Chérie. La guerra è incominciata da pochi giorni e il fidanzato<br />

di Chérie, il tenente Florian Audet, in uniforme d'ufficiale di cavalleria<br />

viene a salutarla ed annuncia che i nemici hanno passato la frontiera e si trovano<br />

a due ore di marcia. È spaventato dall'incoscienza delle ragazze che<br />

pensano a ballare mentre la guerra è alle porte. Dei nemici, loro sanno poco:<br />

MIRELLA - Perché paura? Sai bene che Lina la nostra domestica dice che<br />

sono così belli. .. biondi ... affascinanti ...<br />

FANNY Ho sentito dire anch 'io che gli ufficiali sono irresistibili. Portano<br />

il busto! Hanno il vitino piccolo e i baffi cosz<br />

(Fa il gesto di baffi rivolti all'insù) 36.<br />

Quando arrivano, è tutt'un'altra cosa: occupano la casa, bevono, mangiano,<br />

e costringono Chérie a bere. Intanto un capitano violenta Luisa; si<br />

sentono cantare soldati ubriachi, e il primo atto finisce con un'altra scena<br />

di violenza: Mirella viene legata e costretta a vedere lo stupro di Chérie nella<br />

camera vicina.<br />

Nella rappresentazione, a dire la verità, il primo atto, per ordine della<br />

censura, finiva con l'entrata in scena dei soldati nemici.<br />

Le due donne violentate si ritrovano incinte e la ragazzina è diventata<br />

muta dal terrore. Nonostante l'orrore accumulato durante tutto lo svolgimento<br />

del dramma, il terzo atto finisce coll'annuncio della pace mentre si<br />

sentono squilli di tromba e la musica della Marsigliese e della Brabançonne.<br />

In tempo di guerra, nel 1915, questo dramma rappresenta un'anticipazione<br />

degli eventi della realtà contemporanea. Anche con la precauzione della<br />

distanza messa grazie allo spostamento dell'intreccio all'estero, L 'invasore<br />

intende denunciare la bestialità della ?uerra e la malvagità dei soldati<br />

germanici.<br />

In conclusione, possiamo dire che durante il periodo che va dall'Unità<br />

alla prima guerra mondiale, gli autori italiani del teatro di p:rosa non hanno<br />

dato un posto eminente <strong>agli</strong> ufficiali e che, ad ogni modo, non hanno arrischiato<br />

idee originali. A loro discolpa valgono le costrizioni della censura.<br />

36 ANNIE VIVANTI, L 'invasore, Atto I.<br />

L'IMMAGINE DELL'UFFICIALE NEL TEATRO BORGHESE 271<br />

Quest'interdizione di presentare uniformi sulle scene ha tarpato le ali alla<br />

fantasia degli autori e diminuisce il pittoresco della messa in scena. L'arte<br />

del teatro essendo essenzialmente visiva, è difficile mostrare un ufficiale senza<br />

divisa: perde così ogni carattere specifico. Le allusioni o le dichiarazioni non<br />

riescono a compensare questa mancanza. Gli autori sono costretti a ribadire<br />

alcune caratteristiche che la tradizione attribuisce ai militari.<br />

Le compagnie teatrali della fine dell'Ottocento subivano la tir<strong>anni</strong>a dei<br />

" ruoli '' · Gli stessi tipi di personaggi si ritrovavano nelle varie commedie e<br />

ogni carattere era codificato: per i giovani, le varie possibilità erano per i<br />

protagonisti il " caratterista », il " promiscuo », il « prim'attore comico » e il<br />

" primo brillante ». Per i ruoli secondari, il giovane ufficiale poteva essere<br />

il " prim'attore giovane » o il "secondo brillante ». Un vecchio colonnello<br />

invece era rappresentato dall'attore che faceva tradizionalmente la parte del<br />

" padre nobile » o allora da quello che ricopriva la parte del « tiranno » ... Molto<br />

spesso, i giovani ufficiali delle commedie hanno la sagoma del « brillante<br />

» perché recitano in parti allegre, vivaci e spiritose.<br />

La visuale degli autori è omogenea. Gli ufficiali presentati si somigliano:<br />

sono giovani. belli, allegri e spensierati; la loro divisa dà loro un prestigio<br />

che li fa ammirare ed amare dalle signore e signorine e questo li rende<br />

fatui.<br />

Quello che li distingue l'uno dall'altro è il concetto dell'onore. Spesso<br />

si tratta di puntiglio, ma la maggior parte degli autori rendono omaggio al<br />

senso della responsabilità e del dovere che sanno esprimere e mettere in atto<br />

nella vita.<br />

Il problema che più interessa i drammaturghi è quello dei rapporti tra<br />

ufficiali e borghesi. Gli autori appartengono a un mondo borghese e scrivono<br />

per un pubblico composto in maggior parte di borghesi. Così tendono<br />

ad adottare la visuale dei loro spettatori potenziali per ingraziarseli ed ottenere<br />

il successo per le loro opere.<br />

Questo spiega senz'altro il giudizio ambivalente e certe volte persino<br />

ambiguo dato d<strong>agli</strong> autori. È vero che gli ufficiali possono costituire un pericolo<br />

per un mondo borghese prudente, grigio, pudibondo. Soprattutto,<br />

c'è il rischio di vederli sedurre le mogli e sappiamo che se il teatro usa volentieri<br />

il tema dell'adulterio negli intrecci, il teatro italiano di quell'epoca<br />

è improntato a una morale severa: mentre il teatro francese si ride dei mariti<br />

cornuti, il teatro italiano compiange i mariti traditi e condanna severamente<br />

le mogli infedeli. Gli ufficiali possono anche sedurre le ragazze, sono pronti<br />

a divertirsi ma non a sposarsi. .. In tempo di pace, dunque, i militari sono<br />

guardati con diffidenza dalla società e sono tollerati a patto di mantenere<br />

alta la tradizione di onore, di fedeltà e di moralità.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!