Rossana Copez, Si chiama Violante - Sardegna Cultura
Rossana Copez, Si chiama Violante - Sardegna Cultura
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Teso verso di me, aveva un tono di voce solenne ma<br />
parlava piano, come a non farsi udire da altri:<br />
– È giunto il momento che si realizzi quanto desiderato<br />
da tuo nonno quando chiese e ottenne la successione<br />
del feudo in linea femminile. Sei una donna, <strong>Violante</strong>,<br />
e le donne, in genere, non si occupano né di faccende<br />
di guerra né di conquiste. Anche tu, poco o nulla<br />
puoi capire del mondo o di controllo dei mari. Ma sei<br />
una Carròz e questo ai miei occhi fa di te una donna<br />
speciale. Purtroppo la vita non è stata tenera privandoti<br />
di due mariti che con cura il Re e la Regina avevano<br />
cercato per te. Sei schiva, come nessun’altra, di frivolezze<br />
e mondanità. Dopo aver a lungo pensato e riflettuto<br />
e con l’aiuto del Padreterno Nostro <strong>Si</strong>gnore, ora il<br />
Re ha deciso. Tu andrai in terra di <strong>Sardegna</strong>. Userai il tuo<br />
titolo di feudataria e Contessa di Quirra che fu di tuo<br />
padre.<br />
Tentai di dire qualcosa, ma il Re:<br />
– Taci <strong>Violante</strong>, – e allungò la mano inguantata a impedire<br />
il mio accenno di obiettare, – ascolta bene il tuo<br />
Re che ti spiegherà tutto. A te, poi, il dovere di obbedienza.<br />
In piedi davanti a lui continuai ad ascoltarlo senza<br />
battere ciglio.<br />
– Tu andrai lì. In <strong>Sardegna</strong> ci sono tanti pericoli e<br />
tanti nemici. Ma uno, uno solo è davvero temibile.<br />
La tua forza sarà il tuo nome. Carròz è nome che<br />
impaurisce i nostri funzionari del Castello di Cagliari.<br />
Quando li incontrerai non degnare il loro disappunto<br />
e non far caso alla loro ostilità, che celeranno, verso il<br />
tuo casato.<br />
Carròz è nome che farà inginocchiare il Castellano e<br />
gli abitanti del castello di San Michele, che visiterai do-<br />
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po quello di Cagliari. Ma non serve che tu vi indugi a<br />
lungo.<br />
Punterai verso il castello di Quirra. E anche lì Carròz<br />
è il nome, l’unico, che mette in allerta i confinanti<br />
sardi del Castello di Quirra. E tu, proprio lì dovrai andare.<br />
Perché se Carròz è il nome portato da una donna,<br />
allora, così per lo meno spera il tuo Re, il nemico più temibile<br />
ritrarrà le proprie unghie.<br />
Quel nemico, <strong>Violante</strong>, è una donna. Come te. È<br />
Eleonora d’Arborea. Il territorio in mano alla Corona<br />
d’Aragona le fa gola, preme con le sue truppe ai confini.<br />
Lo vuole conquistare e prendere come una femmina fa<br />
con un maschio, giocando come gatto con topo.<br />
Mi sembrava di non sentire più il corpo: gambe intorpidite<br />
per lo stare in piedi, testa in fiamme per quello<br />
che le mie orecchie stavano sentendo. Ma lui continuava…<br />
– È donna caparbia e testarda questa Eleonora. Farebbe<br />
di tutto pur di conquistare l’intera isola per i suoi<br />
sardi, oserebbe sacrificare anche marito e figli. È donna<br />
che si misura con un altro uomo come un guerriero. La<br />
tua presenza, la presenza di una donna la disorienterà.<br />
Un Carròz la eccita alla battaglia, ma una Carròz con le<br />
gonne la terrà per un po’ di tempo occupata a pensare…<br />
a chiedersi il significato del tuo essere lì. Resterà<br />
perplessa sul da farsi… Le acque si placheranno fino a<br />
quando… il tuo Re appronterà una grande forza d’armati<br />
che la sbaraglierà per sempre.<br />
Quel finale felice della storia mi rincuorò e gli sorrisi<br />
sollevata.<br />
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