Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La trovai raccolta su una pietra. Pareva piangesse un’alba<br />
dimenticata. La condussi dentro senza chiederle niente:<br />
tremava tutta e io temevo fosse ricaduta nel suo male. Si<br />
copriva gli occhi per difendersi dalla luce della candela. La<br />
feci sedere nell’angolo vicino al camino e le offrii un po’ di<br />
liquore. Voleva dire qualcosa, ma era scossa dal pianto. Le<br />
chiesi com’era venuta a <strong>Erthole</strong>, e per darle sicurezza le presi<br />
le mani.<br />
– Luca, – disse, quando riuscì a calmarsi, – ho paura per<br />
lui.<br />
Pensai volesse giustificare la sua presenza a quell’ora. La<br />
mia incredulità la faceva soffrire.<br />
– Non mi credete, – disse scuotendo la testa. La esortai<br />
a riposarsi.<br />
– Hai camminato tutta la notte… parleremo dopo.<br />
– Non capite? È accaduto già… Luca… lo sento: come<br />
per Portólu.<br />
Li chiamava entrambi.<br />
Sa die s’est bortada<br />
ite nott’e dolore!<br />
Il giorno si è rivoltato / che notte di dolore!<br />
ripeteva picchiandosi la testa con i pugni chiusi.<br />
Sembrava che la notte non dovesse mai finire, anche se<br />
dalla porta della casa filtrava una luce diffusa; il giorno era<br />
esploso senza il travaglio dell’alba.<br />
Sa die s’est bortada<br />
era il dolente contrappunto di Maddalena. Le chiesi cosa sapesse,<br />
e lei mi mostrò il nulla che stringeva nei pugni.<br />
– Non parlatemi così. Anche per Portólu mi facevano<br />
tante domande… Io sapevo ciò che sentivo, ma nessuno<br />
capiva…<br />
Temevo anch’io per Luca, e glielo dissi. Lei non m’ascoltava,<br />
insisteva perché facessimo qualcosa.<br />
– Andiamo a cercare, a chiedere… per sapere soltanto.<br />
Ormai,<br />
160<br />
Sa die s’est bortada<br />
e riprese il suo lamento.<br />
– Andiamo, di Portólu non parla più nessuno.<br />
La sollevai di peso e la feci sdraiare sul letto. Una scialba<br />
luce riempiva la stanza, ma io ripetevo il lamento di Maddalena:<br />
Ite nott’e dolore!<br />
161