La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
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Fig. 40: foto Corti<br />
Sicuramente tra le varie tecnologie moderne questa sarebbe la più apprezzata dai<br />
pastori del passato. Di grande aiuto risultano anche le recinzioni mobile <strong>di</strong> rapida<br />
realizzazione costituite da paletti in plastica con anima e punta metallica collegati da<br />
<strong>una</strong> rete in materiale sintetico e facilmente infissi nel terreno e rimossi. Questa<br />
innovazione è <strong>di</strong> grande importanza consentendo <strong>di</strong> rad<strong>una</strong>re e<br />
Fig. 41: foto Corti<br />
FIGURA 41<br />
confinare rapidamente e facilmente il gregge. Ciò consente sia <strong>di</strong> evitare danni alle<br />
coltivazioni che <strong>di</strong> poter eseguire più agevolmente delle operazioni sugli animali:<br />
marcature, trattamenti sanitari. In generale la possibilità <strong>di</strong> realizzare recinzioni<br />
mobili allevia <strong>di</strong> molto il compito <strong>di</strong> sorveglianza del gregge; un’indagine recente<br />
(RIZZI ET AL. 1998) ha messo in evidenza come solo in un terzo dei casi il pastore<br />
resti presso il gregge durante la notte mentre nel 10% dei casi le pecore sono<br />
ricoverate in un ovile e solo nel 2% affidate alla sola custo<strong>di</strong>a dei cani. Tra le<br />
innovazioni introdotte recentemente figura anche il crescente utilizzo <strong>di</strong> mangimi.<br />
Agli inizi degli anni ’90 il 30% delle greggi transumanti poteva usufruire <strong>di</strong><br />
integrazione con mangimi mentre l’utilizzo <strong>di</strong> sali minerali è ormai generalizzato<br />
(91% dei greggi) (RIZZI ET AL., 1998). L’accresciuta <strong>di</strong>mensione dei greggi impone<br />
degli orientamenti nuovi alle tecniche <strong>di</strong> transumanza; dal punto <strong>di</strong> vista riproduttivo<br />
(ve<strong>di</strong> Cap.12) si tende sempre più ad evitare i parti nel periodo della transumanza<br />
primaverile e durante l’alpeggio. Come abbiamo visto trattando dell’alpeggio si è<br />
anche abbreviato il periodo della monticazione che <strong>una</strong> minoranza <strong>di</strong> allevatori tende<br />
persino a non praticare del tutto. Questa tendenza, però, come quella alla<br />
sedentarizzazione degli allevamenti deve essere considerata come <strong>una</strong> scelta<br />
personale, che mo<strong>di</strong>fica profondamente la natura stessa del sistema <strong>di</strong> allevamento<br />
della <strong>pecora</strong> Bergamasca. Anche in questo caso non ci pare <strong>di</strong> poter affermare <strong>di</strong><br />
essere <strong>di</strong> fronte ad un cambiamento del sistema pastorale perché anche in passato non<br />
mancavano i casi <strong>di</strong> pastori che tendevano a sedentarizzarsi (a cominciare dai famosi<br />
“pergamaschi” del ‘400). <strong>La</strong> trasformazione dell’allevamento da transumante a<br />
stanziale è stata molte volte preconizzata ed auspicata anche nel passato, ma ci pare<br />
<strong>di</strong> poter escludere che questa forma <strong>di</strong> allevamento potrà mai prevalere su quella<br />
transumante, almeno nel futuro prossimo e forse fintanto che esisterà la <strong>pecora</strong><br />
Bergamasca. Come hanno osservato giustamente SUSMEL ET AL. (1992) le forme <strong>di</strong><br />
allevamento stanziali o semi-stanziali “comportano un forte aumento degli<br />
investimenti strutturali sia dei costi alimentari, molto ridotti nella transumanza. <strong>La</strong><br />
sedentarizzazione per avere successo deve essere accompagnata da<br />
un’intensificazione e da <strong>una</strong> valorizzazione economica delle produzioni” che,