La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
“Usi e costumi bergamaschi” (1937) e dalla CARISSONI (1985) nel suo fondamentale lavoro sui pastori bergamaschi. Evoluzione recente della transumanza bergamasca Le condizioni di vita del pastore per quanto disagiate sono notevolmente cambiate negli ultimi anni. Nell’attività della transumanza si può rintracciare un “nocciolo” di elementi costanti e vari aspetti suscettibili di evoluzione. Abbiamo già messo in evidenza come la transumanza si sia evoluta nel corso dei secoli modificando molti dei suoi aspetti tanto che l’immagine di un’attività sempre uguale a sé stessa, caratterizzata da immutabili tratti di arcaismo che si sono perpetuati da un remoto passato ad oggi risulti del tutto infondata. E’ indubbio che il pastore, dovendo oggi sorvegliare con un aiutante 1.000 capi, invece dei 150 del passato, pur dedicando meno tempo alla sorveglianza del gregge è più impegnato in altre operazioni relative alla cura degli animali. Mentre, però, una volta normalmente dormiva sotto le stelle, utilizzando un telo come giaciglio, le scarpe o le rive di un fosso come cuscino, il tabarro come coperta (magari tenendosi vicina qualche pecora per fornire un po’ di calore in caso di freddo pungente), oggi utilizza dei mezzi attrezzati a rustico camper. La disponibilità di automezzi a trazione integrale ha facilitato anche i trasporti del materiale necessario. Fig. 38 : foto Corti FIGURA 38 L’immagine del pastore che si prepara la polenta sotto le stelle è almeno in parte anacronistica dal momento che, se anche in passato i pastori non disdegnavano frequentare le osterie per rifocillarsi, oggi, di norma, pranzano in trattoria. Il peröl, però, non manca quasi mai anche al giorno d’oggi. Anche oggi in alcune circostanze la vita del pastore non è comunque priva di disagi, legati spesso alle avversità climatiche. Fig. 39: foto Foppa FIGURA 39 Le modificazioni introdotte nel sistema di pastorizia transumante sono state rese possibili anche grazie all’introduzione di nuovi mezzi messi tecnici. Ultimamente i pastori che, in precedenza, avevano iniziato a munirsi di radiotrasmittenti per restare in contatto con le famiglie, utilizzano normalmente il telefonino, non solo per comunicare con la famiglia, ma per svolgere le transazioni commerciali, senza allontanarsi dal gregge, e organizzare gli spostamenti. FIGURA 40
Fig. 40: foto Corti Sicuramente tra le varie tecnologie moderne questa sarebbe la più apprezzata dai pastori del passato. Di grande aiuto risultano anche le recinzioni mobile di rapida realizzazione costituite da paletti in plastica con anima e punta metallica collegati da una rete in materiale sintetico e facilmente infissi nel terreno e rimossi. Questa innovazione è di grande importanza consentendo di radunare e Fig. 41: foto Corti FIGURA 41 confinare rapidamente e facilmente il gregge. Ciò consente sia di evitare danni alle coltivazioni che di poter eseguire più agevolmente delle operazioni sugli animali: marcature, trattamenti sanitari. In generale la possibilità di realizzare recinzioni mobili allevia di molto il compito di sorveglianza del gregge; un’indagine recente (RIZZI ET AL. 1998) ha messo in evidenza come solo in un terzo dei casi il pastore resti presso il gregge durante la notte mentre nel 10% dei casi le pecore sono ricoverate in un ovile e solo nel 2% affidate alla sola custodia dei cani. Tra le innovazioni introdotte recentemente figura anche il crescente utilizzo di mangimi. Agli inizi degli anni ’90 il 30% delle greggi transumanti poteva usufruire di integrazione con mangimi mentre l’utilizzo di sali minerali è ormai generalizzato (91% dei greggi) (RIZZI ET AL., 1998). L’accresciuta dimensione dei greggi impone degli orientamenti nuovi alle tecniche di transumanza; dal punto di vista riproduttivo (vedi Cap.12) si tende sempre più ad evitare i parti nel periodo della transumanza primaverile e durante l’alpeggio. Come abbiamo visto trattando dell’alpeggio si è anche abbreviato il periodo della monticazione che una minoranza di allevatori tende persino a non praticare del tutto. Questa tendenza, però, come quella alla sedentarizzazione degli allevamenti deve essere considerata come una scelta personale, che modifica profondamente la natura stessa del sistema di allevamento della pecora Bergamasca. Anche in questo caso non ci pare di poter affermare di essere di fronte ad un cambiamento del sistema pastorale perché anche in passato non mancavano i casi di pastori che tendevano a sedentarizzarsi (a cominciare dai famosi “pergamaschi” del ‘400). La trasformazione dell’allevamento da transumante a stanziale è stata molte volte preconizzata ed auspicata anche nel passato, ma ci pare di poter escludere che questa forma di allevamento potrà mai prevalere su quella transumante, almeno nel futuro prossimo e forse fintanto che esisterà la pecora Bergamasca. Come hanno osservato giustamente SUSMEL ET AL. (1992) le forme di allevamento stanziali o semi-stanziali “comportano un forte aumento degli investimenti strutturali sia dei costi alimentari, molto ridotti nella transumanza. La sedentarizzazione per avere successo deve essere accompagnata da un’intensificazione e da una valorizzazione economica delle produzioni” che,
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“Usi e costumi bergamaschi” (1937) e dalla CARISSONI (1985) nel suo fondamentale<br />
lavoro sui pastori bergamaschi.<br />
Evoluzione recente della transumanza <strong>bergamasca</strong><br />
Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita del pastore per quanto <strong>di</strong>sagiate sono notevolmente cambiate<br />
negli ultimi anni. Nell’attività della transumanza si può rintracciare un “nocciolo” <strong>di</strong><br />
elementi costanti e vari aspetti suscettibili <strong>di</strong> evoluzione. Abbiamo già messo in<br />
evidenza come la transumanza si sia evoluta nel corso dei secoli mo<strong>di</strong>ficando molti<br />
dei suoi aspetti tanto che l’immagine <strong>di</strong> un’attività sempre uguale a sé stessa,<br />
caratterizzata da immutabili tratti <strong>di</strong> arcaismo che si sono perpetuati da un remoto<br />
passato ad oggi risulti del tutto infondata. E’ indubbio che il pastore, dovendo oggi<br />
sorvegliare con un aiutante 1.000 capi, invece dei 150 del passato, pur de<strong>di</strong>cando<br />
meno tempo alla sorveglianza del gregge è più impegnato in altre operazioni relative<br />
alla cura degli animali. Mentre, però, <strong>una</strong> volta normalmente dormiva sotto le stelle,<br />
utilizzando un telo come giaciglio, le scarpe o le rive <strong>di</strong> un fosso come cuscino, il<br />
tabarro come coperta (magari tenendosi vicina qualche <strong>pecora</strong> per fornire un po’ <strong>di</strong><br />
calore in caso <strong>di</strong> freddo pungente), oggi utilizza dei mezzi attrezzati a rustico camper.<br />
<strong>La</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> automezzi a trazione integrale ha facilitato anche i trasporti del<br />
materiale necessario.<br />
Fig. 38 : foto Corti<br />
FIGURA 38<br />
L’immagine del pastore che si prepara la polenta sotto le stelle è almeno in parte<br />
anacronistica dal momento che, se anche in passato i pastori non <strong>di</strong>sdegnavano<br />
frequentare le osterie per rifocillarsi, oggi, <strong>di</strong> norma, pranzano in trattoria. Il peröl,<br />
però, non manca quasi mai anche al giorno d’oggi. Anche oggi in alcune circostanze<br />
la vita del pastore non è comunque priva <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagi, legati spesso alle avversità<br />
climatiche.<br />
Fig. 39: foto Foppa<br />
FIGURA 39<br />
Le mo<strong>di</strong>ficazioni introdotte nel sistema <strong>di</strong> pastorizia transumante sono state rese<br />
possibili anche grazie all’introduzione <strong>di</strong> nuovi mezzi messi tecnici. Ultimamente i<br />
pastori che, in precedenza, avevano iniziato a munirsi <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>otrasmittenti per restare<br />
in contatto con le famiglie, utilizzano normalmente il telefonino, non solo per<br />
comunicare con la famiglia, ma per svolgere le transazioni commerciali, senza<br />
allontanarsi dal gregge, e organizzare gli spostamenti.<br />
FIGURA 40