La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
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dette e tendrere se madri <strong>di</strong> tendret.. I maschi da riproduzione sono detti masc o cutì<br />
o anche bar. Quest’ultimo termine è utilizzato dai pastori camuni, ma è anche <strong>di</strong>ffuso<br />
in ampie zone della Lombar<strong>di</strong>a a testimonianza <strong>di</strong> <strong>una</strong> antica ra<strong>di</strong>ce che secondo<br />
<strong>di</strong>versi autori (TOGNALI, 1979, CARISSONI, 1985) sarebbe <strong>di</strong> origine preindoeuropea.<br />
Rispetto a solo <strong>una</strong> decina <strong>di</strong> anni orsono il numero dei castrati è sensibilmente<br />
<strong>di</strong>minuito sia per la riduzione della domanda da parte dei tra<strong>di</strong>zionali mercati<br />
romagnoli e dell’Italia centro-meri<strong>di</strong>onale sia per la crescente domanda <strong>di</strong> agnelloni<br />
interi <strong>di</strong> peso sino a 50-60 kg da parte degli immigrati islamici. Vi è da <strong>di</strong>re che il<br />
tra<strong>di</strong>zionale castrato <strong>di</strong> 80 kg allevato sino alla fine degli anni ’80 era già stato<br />
sostituito da un tipo più leggero avviato al macello a 60-70 kg.<br />
FIGURA 25<br />
Fig. 25: foto Corti<br />
Gli altri animali al seguito del gregge bergamasco<br />
Un asino, un cane e 5-7 capre accompagnavano immancabilmente il gregge<br />
bergamasco durante la transumanza. Tutt’oggi nel 67% dei greggi sono presenti asini<br />
sostituiti o affiancati però abbastanza frequentemente dai cavalli oggi presenti nel<br />
38% dei greggi (RIZZI ET AL. 1998). In passato erano sufficienti 5 capre ma i greggi<br />
erano molto più piccoli per cui oggi sono necessarie almeno 10-20 capre e 2 becchi.<br />
Anche il numero degli asini è aumentato e oggi spesso se ne contano da 3 a 5 ed<br />
anche più. <strong>La</strong> funzione delle capre è <strong>di</strong> grande importanza dovendo svolgere da<br />
“balie” per gli agnelli rimasti orfani o la cui madre è affetta da patologie della<br />
mammella.<br />
FIGURA 26<br />
Fig. 26: foto Foppa<br />
Le capre. Le capre, al contrario delle pecore, sono “balie universali” accettando non<br />
solo i capretti <strong>di</strong> altre capre ma anche i cuccioli <strong>di</strong> ogni specie (puledri, cerbiatti,<br />
bambini). Anche se il latte della capra è meno nutriente <strong>di</strong> quello della <strong>pecora</strong> la<br />
maggiore quantità prodotta consente all’agnello <strong>di</strong> essere svezzato senza problemi;<br />
inoltre la lunga lattazione delle capre consente <strong>di</strong> sfruttare la sua attitu<strong>di</strong>ne a fungere<br />
da balia anche per più agnelli successivamente. In passato le capre erano ancor più<br />
importanti perché i pastori consumavano essi stessi il loro latte, circostanza che oggi<br />
appare occasionale. I pastori bergamaschi non prestano alla scelta delle capre la<br />
stessa attenzione con la quale allevano le pecore. Normalmente le capre sono<br />
acquistate o scambiate e, all’interno del gregge, si possono trovare esemplari <strong>di</strong> razze<br />
<strong>di</strong>verse. Al pastore interessa l’attitu<strong>di</strong>ne materna e <strong>una</strong> <strong>di</strong>screta capacità lattifera<br />
unita all’assenza <strong>di</strong> corna che possono sempre creare dei problemi. Nel gregge è