La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> valore della lana puntando sulla produzione <strong>di</strong> carne ed ampliando la<br />
<strong>di</strong>mensione dei greggi.<br />
GALIZZI VECCHIOTTI (1960) riferiva che, all’epoca, il gregge me<strong>di</strong>o era composto da<br />
250-300 capi ed era sempre guidato da un uomo tra i 30 e i 50 anni e da un “ragazzo”<br />
(famèi) <strong>di</strong> 15-25 anni. L’età me<strong>di</strong>a del pastore risultava agli inizi degli anni ‘90 <strong>di</strong> 46<br />
anni, con 28 <strong>di</strong> esercizio della professione alle spalle (RIZZI ET AL. 1998) <strong>di</strong>mostrando<br />
che da questo punto <strong>di</strong> vista le cose non sono cambiate. Negli anni ’70 la <strong>di</strong>mensione<br />
tipica del gregge aveva raggiunto le 500 unità, ma non ha cessato <strong>di</strong> aumentare tanto<br />
che, negli anni ‘80 raggiunse i 700-800 capi (CARISSONI, 1985, BALDUZZI, 1985).<br />
Un’indagine (BOLLA ET AL. 1993) condotta agli inizi degli anni ’90 su tutti i greggi<br />
transumanti della regione (risultati in totale 80) ha messo in luce <strong>una</strong> consistenza<br />
me<strong>di</strong>a del gregge, pari a 480 capi, nettamente inferiore a quella già in<strong>di</strong>cata per gli<br />
anni ’80 . Ciò <strong>di</strong>pende dal fatto che oltre ai greggi bergamaschi (27) sono stati<br />
considerati anche i greggi bresciani (40) che risultavano, in me<strong>di</strong>a, nettamente meno<br />
numerosi <strong>di</strong> quelli bergamaschi (350 capi i bresciani, 640 i bergamaschi). In ogni<br />
caso risultava significativo che nel 68% dei greggi considerati vi era stata <strong>una</strong><br />
variazione in aumento della consistenza negli ultimi 5 anni.<br />
0ggi molti greggi raggiungono i 1.000 capi, ma la conduzione è sempre affidata ad un<br />
pastore esperto (spesso il proprietario stesso) e da un aiuto (a volte un immigrato <strong>di</strong><br />
origine nord-africana o albanese). Ben <strong>di</strong>fficilmente la consistenza dei greggi potrà<br />
crescere ancora dal momento che le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> sorveglianza e <strong>di</strong> spostamento sono<br />
già notevoli. L’evoluzione della pastorizia transumante, che nella seconda metà del<br />
XX secolo si è manifestata nel macroscopico aumento della <strong>di</strong>mensione del gregge, è<br />
il risultato della <strong>di</strong>minuzione del numero dei pastori e dalla conseguente maggiore<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> pascoli per coloro che hanno continuato ad esercitare questa<br />
professione. D’altra parte è risultata anche <strong>una</strong> scelta obbligata perché la produzione<br />
lorda ven<strong>di</strong>bile a prezzi costanti ricavabile da ogni singolo capo è <strong>di</strong>minuita<br />
costantemente. <strong>La</strong> lana ha assunto un valore negativo (il costo della tosa supera il<br />
ricavato della ven<strong>di</strong>ta della lana) ed il prezzo della carne, in flessione costante al netto<br />
dell’inflazione, si è rivalutato solo negli ultimi anni in seguito al sorgere della nuova<br />
componente della domanda <strong>di</strong> carne ovina costituita da gruppi etnici <strong>di</strong> immigrati<br />
extracomunitari. L’aumento della <strong>di</strong>mensione del gregge ha <strong>di</strong> necessità comportato<br />
delle mo<strong>di</strong>ficazione nella tecnica <strong>di</strong> allevamento transumante.<br />
Il gregge a S.Martino secondo Gallizzi Vecchiotti era composto come dalla Tab. 8.<br />
Per agnelli e agnelle si intendono maschi e femmine dalla nascita al termine dello<br />
svezzamento, che avviene dai 3 mesi <strong>di</strong> età. In alcuni casi agli agnelli nati dopo la<br />
tusa <strong>di</strong> marzo si riserva il termine <strong>di</strong> tendrett (tenerelli), per novelli e novelle si<br />
intendono i maschi e le femmine dallo svezzamento all’eruzione dei picozzi 1<br />
permanenti (14-16 mesi) che in genere corrisponde con l’epoca del primo parto, i<br />
pastori chiamano però agnello o agnellone anche il soggetto maschio destinato alla<br />
produzione <strong>di</strong> carne non ancora sottoposto alla castrazione. Le pecore dopo il primo<br />
parto sono dette fature (fattrici) <strong>di</strong>stinguendo eventualmente tra fature propriamente<br />
1 i picozzi sono i denti incisivi dell’arcata inferiore in posizione centrale; gli altri incisivi sono denominati me<strong>di</strong>ani e<br />
cantoni.