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La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini

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Cap 7 - <strong>La</strong> transumanza <strong>bergamasca</strong> tra XV e XVIII secolo 1<br />

Nonostante i progressi dell’agricoltura nel XV-XVII secolo l’afflusso <strong>di</strong> greggi<br />

bergamasche verso la “bassa”, la Brianza e altre zone dello Stato <strong>di</strong> Milano doveva<br />

essere notevole. Presso l’Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Milano, nei Registri della Cancelleria<br />

dello Stato <strong>di</strong> Milano, vi sono molte licenze, risalenti per lo più al ‘600 per pastori<br />

provenienti dal Bergamasco per poter entrare nello Stato <strong>di</strong> Milano, spesso con<br />

migliaia <strong>di</strong> ovini. (ROVEDA, 1988) Tra i “pastori” vi erano anche grossi proprietari <strong>di</strong><br />

ovini <strong>di</strong> altra provenienza. <strong>La</strong> sottoriportata patente rilasciata dal Governatore<br />

spagnolo dello Stato <strong>di</strong> Milano nel XVI secolo a tale Grassello Ognibene <strong>di</strong> Cremona<br />

“al <strong>presente</strong> habitante nel logo <strong>di</strong> Belvedere” nella <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Asti apre uno squarcio<br />

sull’ulteriore allargamento del raggio della transumanza e su <strong>una</strong> figura <strong>di</strong> ricco e<br />

influente impren<strong>di</strong>tore che viene definito “persona benemerita <strong>di</strong> Sua Maestà” ed<br />

ottiene dal governatore <strong>una</strong> particolare protezione che lo mette al riparo da ogni<br />

indebito ostacolo all’attività <strong>di</strong> pascolo prevedendo la “patente” pene “ad arbitrio<br />

riservate allo stesso Governatore” per chi avesse <strong>di</strong>sturbato i greggi dell’Ognibene.<br />

Patente concessa da Don’ Antonio de Gusman Marchese de Ayamonte del Consiglio Segreto <strong>di</strong> Sua<br />

Maestà Governatore dello Stato <strong>di</strong> Milano<br />

Havendoci Ognibene Grassello Cremonese al <strong>presente</strong> habitante nel logo <strong>di</strong> Belvedere che facendo<br />

pascolare le sue pecore in questo Stato o conducendole a pascolare altrove gli viene molte volte<br />

indebitamente fatta molestia, <strong>di</strong>sturbo et danno così nelle pecore come alle persone che tengono<br />

cura <strong>di</strong> esse: supplicandoci a voler provvedere all’indennità sua; noi per compiacere a persona<br />

benemerita <strong>di</strong> Sua Maestà che <strong>di</strong> ciò ci ha pregato ci è parso <strong>di</strong> accompagnarlo con la <strong>presente</strong>: in<br />

virtù della quale coman<strong>di</strong>amo a tutti li Governatori, Castellani et Soldati così da piede come da<br />

cavalli et alli podestà, officiali, sin<strong>di</strong>ci, Consoli Comunità et huomini delle Cità, terre, et luogi <strong>di</strong><br />

questo Stato, sottoposti all’autorità nostra, nelle giuris<strong>di</strong>ttioni, et territorij de’ quali, con debite<br />

licenze. Il detto ognibene, o altra persona in suo nome, farà pascolare le dette pecore; et andando <strong>di</strong><br />

camino, che non gli <strong>di</strong>ano indebitamente in contra ragione, ne permettino ch’in modo alcuno se <strong>di</strong>ja<br />

molestia, <strong>di</strong>sturbo ne danno alle dette pecore, ne all’homini che tengono cura <strong>di</strong> esse; anzi gli <strong>di</strong>ano<br />

ogni honesto favore, et aiutto. Che alcuno sottoposto al nostro governo contravvenga a questa<br />

patente sotto le pene a nostro arbitrio riservate.<br />

Dato in Vigevano ad<strong>di</strong> <strong>di</strong> Marzo 1577<br />

Come sarà la regola per secoli, sia i <strong>di</strong>vieti che le “licenze” <strong>di</strong> pascolo nel<br />

riaccendersi dei contrasti tra agricoltori e pastori, finivano per non essere rispettati.<br />

Ognibene nel 1582 con <strong>una</strong> supplica datata 28 luglio è costretto a rivolgersi al nuovo<br />

Governatore, ricorda che le sue pecore “si conducono a pascolare nei luoghi sterili et<br />

infrutuosi” e che anche se a volte si fanno pascolare nei luoghi “domestici” non<br />

arrecano alcun danno “et se per sorte si facesse qualche danno che si faccia estimare<br />

dagli estimatori della Terra che si pagarà”. <strong>La</strong>menta Ognibene che “vi sono comunità<br />

che si pigliano autorità <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>re bestiami senza auttorità”. <strong>La</strong> richiesta del rinnovo<br />

1 I documenti, ine<strong>di</strong>ti, quando non <strong>di</strong>versamente specificato sono tratti da: ASM Fondo agricoltura p.a.<br />

cartelle 48, 49, 50, 51. Tali cartelle comprendono documentazioni relative a singoli comuni in or<strong>di</strong>ne<br />

alfabetico.

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