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La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini

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Morti i greggi ovini con al seguito un ridotto numero <strong>di</strong> vacche (allora “aggregate”<br />

alle greggi ovine) erano già partiti e si trovavano all’imbocco delle valli, ad Almenno,<br />

a Seriate, nei sobborghi <strong>di</strong> Bergamo mentre maiali e capre occupavano i pascoli<br />

lasciati liberi nei fondovalle. Qui i pastori raccoglievano bestiame <strong>di</strong> compaesani che<br />

si sono stanziati lungo il percorso e si <strong>di</strong>rigevano verso la pianura. Ancora in pieno<br />

inverno era però possibile incontrare greggi “ritardatarie” che scendevano dai monti.<br />

<strong>La</strong> transumanza <strong>bergamasca</strong> assume connotati pacifici lontani da quelle violenze che<br />

<strong>di</strong> solito sono associate alle transumanze a lungo raggio). Solo in un caso la guerra tra<br />

Bergamo e Milano provocò colpi <strong>di</strong> mano a danno <strong>di</strong> pecore greggi bergamaschi che<br />

si trovavano in territorio milanese (nel <strong>di</strong>cembre 1227 a Fornovo e nell’ottobre 1269<br />

a Maleo). Intorno al 1400 durante la guerra civile a Bergamo tra guelfi e ghibellini i<br />

greggi che si ostinarono a transumare furono oggetto <strong>di</strong> attacchi armati. Ma furono<br />

casi isolati. <strong>La</strong> violenza era limitata alle risse tra pastori della stessa città e quin<strong>di</strong> ad<br />

<strong>una</strong> semplice questione <strong>di</strong> polizia. Nel 1186 Federico I concesse ai figli del<br />

cremonese Cremoxanus il monopolio della protezione dei greggi svernanti nella<br />

<strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Cremona riferendosi esplicitamente al fatto che i pastori fossero<br />

bergamaschi. Solo in qualche caso i proprietari della pianura, invece <strong>di</strong> limitarsi alla<br />

facile e lucrosa riscossione dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> pascolo, gestivano essi stessi la transumanza,<br />

ma si tratta <strong>di</strong> casi isolati. Sempre a proposito <strong>di</strong> Cremona sappiamo che nel XIII<br />

secolo i ricchi personaggi <strong>di</strong> questa città, noti per la passione per l’allevamento <strong>di</strong><br />

cavalli <strong>di</strong> grande bellezza, possedevano anche gran<strong>di</strong> greggi che svernavano sulle<br />

glaree lungo il corso del Po. Essi erano governati da pastori bergamaschi che,<br />

probabilmente, le conducevano d’estate sugli alpeggi bergamaschi. Da queste notizie<br />

ricaviamo che il rapporto tra la pastorizia transumante e il territorio Cremonese fu<br />

molto stretto sin dagli inizi.<br />

<strong>La</strong> transumanza ovina <strong>di</strong>viene pertanto, a partire dal XII secolo, appannaggio dei<br />

montanari bergamaschi (e camuni). E’ interessante cercare <strong>di</strong> capire, però, quali<br />

fossero gli attori sociali della transumanza. Almeno inizialmente gli allevatoriproprietari-impren<strong>di</strong>tori<br />

erano certamente dei membri della nobiltà locale. Essi<br />

affittavano gli alpeggi, anticipavano somme <strong>di</strong> denaro ai conduttori dei greggi,<br />

controllavano la fabbricazione ed il commercio dei drappi <strong>di</strong> lana. Si trattava perciò<br />

<strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori-finanzieri ricchi e influenti anche se con interessi ben ra<strong>di</strong>cati nelle<br />

valli. A partire dal XIII secolo emergono “uomini nuovi” che devono le loro fortune<br />

alla transumanza.<br />

“Pastori” e “<strong>pecora</strong>i”<br />

Nei secoli successivi, fino al XVII, la transumanza costituirà un ramo economico<br />

importantissimo anche se il graduale aumento delle importazioni <strong>di</strong> lane dal levante,<br />

dalle aree <strong>di</strong> lingua tedesca, dalla Puglia farà progressivamente <strong>di</strong>minuire<br />

l’importanza sociale ed economica <strong>di</strong> questa attività. L’allevatore-proprietario resterà<br />

comunque <strong>una</strong> figura <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tore-commerciante; ancora nell’800 i più importanti<br />

industriali della lana <strong>di</strong> Gan<strong>di</strong>no erano proprietari <strong>di</strong> moltissimi greggi che

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