La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Fig. 6: a volte le pecore bresciane presentano ancora orecchie e faccia pigmentate<br />
probabilmente come carattere <strong>di</strong> transizione tra la <strong>pecora</strong> Bergamasca e quelle<br />
Veronesi (Brentegane) e <strong>La</strong>mon (Foto Corti).<br />
Pecore della Valtellina e Valchiavenna. <strong>La</strong> Valtellina e la Valchiavenna da Livigno<br />
al Passo dello Spluga sono state per secoli la meta o la zona <strong>di</strong> transito <strong>di</strong> molti greggi<br />
bergamaschi. Ciò non può non aver influenzato le popolazioni ovine locali. Fino a<br />
pochi anni orsono esistevano ancora soggetti appartenenti a tipi <strong>di</strong> ovini “primitivi”.<br />
Erano stati contrad<strong>di</strong>stinti con i nome <strong>di</strong> Ciavenasca Cinta, Ciuta. (BONACINI ET AL.<br />
1982) Di piccola taglia avevano orecchie piccole, portate orizzontali, profilo frontonasale<br />
rettilineo e presenza <strong>di</strong> corna nei maschi. <strong>La</strong> maggior parte dei soggetti allevati<br />
appartengono al tipo alpino “comune” con maggiore o minore influenza della<br />
Bergamasca. Non mancano buoni nuclei conformi allo standard della <strong>razza</strong><br />
Bergamasca. A Livigno gli ovini allevati sono tutti <strong>di</strong> tipo bergamasco con <strong>una</strong> buona<br />
omogeneità.<br />
Pecore della provincia <strong>di</strong> Como e <strong>di</strong> Lecco. Oltre alla citata Brianzola <strong>di</strong> cui<br />
sopravvivono poche decine <strong>di</strong> esemplari vi sono nelle provincie <strong>di</strong> Como e <strong>di</strong> Lecco<br />
numerose pecore <strong>di</strong> tipo bergamasco o <strong>di</strong> tipo alpino “comune”. <strong>La</strong> Valsassina è stata<br />
tra<strong>di</strong>zionalmente in<strong>di</strong>cata come area <strong>di</strong> allevamento delle pecore <strong>di</strong> tipo bergamasco<br />
mentre nell’area dell’alto <strong>La</strong>rio occidentale era stata segnalata la cosidetta. “<strong>pecora</strong> <strong>di</strong><br />
Livo” che non mostra alcun carattere particolare rispetto alla generica popolazione<br />
alpina “comune”. In questa zona al fine <strong>di</strong> migliorare la popolazione locale era stata<br />
introdotta negli anni ’80 la <strong>razza</strong> francese da carne Bianca del Massiccio Centrale.<br />
Negli scorsi decenni si sono registrate spora<strong>di</strong>che introduzioni <strong>di</strong> razze francesi da<br />
carne (Suffolk e Berrichonne du Cher) e <strong>di</strong> pecore Finniche.<br />
FIGURA 7<br />
Fig. 7 : pecore derivate “Bianca del Massiccio Centrale” al pascolo sui monti del<br />
<strong>La</strong>rio occidentale (Foto Corti).<br />
Fuori della Lombar<strong>di</strong>a<br />
Pecore della provincia <strong>di</strong> Bolzano. Tiroler Bergshaft. L’attuale <strong>razza</strong> Tirolese <strong>di</strong><br />
montagna deriva dai tipi detti della Val Senales (Schnalerschaft) e della Val d’Ultimo<br />
(Ultnerschaft). L’introduzione del tipo bergamasco risale al XVIII secolo (PAGGETTI,<br />
1933). Tale introduzione ha gradualmente mo<strong>di</strong>ficato il tipo primitivo tirolese<br />
identificato con la Steinshaft (Pecora delle Rocce) che viene fatta risalire al tipo<br />
neolitico delle torbiere (Torfshaft) (MASON, 1967).<br />
L’areale delle Pecora delle rocce si è gradualmente ristretto all’alta Pusteria, area<br />
limitrofa ai Grigioni. <strong>La</strong> <strong>pecora</strong> della Val Ba<strong>di</strong>a (Gadertalershaft, Spiegeltal)<br />
rappresentava il tipo interme<strong>di</strong>o tra la <strong>pecora</strong> delle rocce e l’attuale Tirolese <strong>di</strong>