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La pecora bergamasca. Storia e presente di una razza ... - Ruralpini

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Cap. 13 - Prospettive della pastorizia <strong>bergamasca</strong><br />

Il sistema <strong>di</strong> allevamento transumante della <strong>pecora</strong> <strong>bergamasca</strong> appare a tutt’oggi<br />

largamente prevalente. Contrariamente alle previsioni <strong>di</strong> qualche tempo fa la<br />

transumanza non solo sopravvive, ma <strong>di</strong>mostra anche la capacità <strong>di</strong> adottare nuove<br />

tecniche ed orientamenti produttivi in connessione con i cambiamenti <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

economico e sociale. Le <strong>di</strong>fficoltà che l’allevamento transumante deve affrontare non<br />

sono peggiori che nel passato. Considerata per secoli un “male necessario” la<br />

pastorizia transumante è stata contrastata ripetutamente e duramente sino alla<br />

introduzione <strong>di</strong> “ban<strong>di</strong> delle pecore” che riguardavano intere provincie e che<br />

prevedevano pene severissime per i contravventori. Il risanamento sanitario del<br />

patrimonio ovino conseguito negli ultimi anni fa venire meno la ragione più<br />

importante che, nel secolo XX, ha contrapposto agricoltori-allevatori e le pubbliche<br />

autorità ai pastori. <strong>La</strong> <strong>di</strong>minuzione delle superfici coltivate a seguito<br />

dell’urbanizzazione se, da un lato, provoca maggiori <strong>di</strong>fficoltà allo spostamento dei<br />

greggi dall’altro mette a <strong>di</strong>sposizione della pastorizia superfici non più agricole ma<br />

suscettibili <strong>di</strong> un utilizzo da parte degli ovini. <strong>La</strong> creazione <strong>di</strong> ampi parchi periurbani<br />

gestibili non già con criteri <strong>di</strong> pura manutenzione del verde, ma con criteri agricoli<br />

può lasciar prevedere la possibilità <strong>di</strong> utilizzare il pascolamento come forma <strong>di</strong><br />

attività sostenibile sia dal punto <strong>di</strong> vista ecologico che economico. Analoghe<br />

considerazioni dovrebbero valere per i parchi naturali dove, ad eccezione <strong>di</strong> ambienti<br />

particolari e <strong>di</strong> riserve integrali, il pascolo condotto con idonei criteri è da riguardane<br />

non solo come attività “compatibile”, ma ad impatto positivo ed in grado <strong>di</strong> ridurre i<br />

costi <strong>di</strong> <strong>una</strong> manutenzione poco ecologica e, a volte, costosa.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista delle produzioni la <strong>razza</strong> Bergamasca è in grado <strong>di</strong> corrispondere al<br />

meglio alle esigenze dei consumatore tra<strong>di</strong>zionali (spesso immigrati da aree a forte<br />

consumo <strong>di</strong> carni ovine mature) e <strong>di</strong> quelli attenti a coniugare il valore nutrizionale<br />

con l’origine naturale del prodotto agrozootecnico. In questa <strong>di</strong>rezione spinge anche<br />

il crescente apprezzamento per le produzioni estensive legate all’utilizzo del pascolo<br />

e <strong>di</strong> tecniche tra<strong>di</strong>zionali.<br />

Nel caso della lana alcune esperienze realizzate nell’arco alpino in<strong>di</strong>cano che<br />

l’utilizzo delle lane nostrane per la realizzazione <strong>di</strong> prodotti particolari, anche per<br />

abbigliamento, non è irrealistico. Le iniziative da intraprendere in questo, come in<br />

altri settori, presuppongono un forte apprezzamento degli aspetti storici e culturali<br />

legati alla pastorizia <strong>bergamasca</strong>. <strong>La</strong> valorizzazione <strong>di</strong> questi aspetti contribuisce a<br />

creare un “valore aggiunto” che può essere determinante per iniziative come quelle <strong>di</strong><br />

valorizzazione della lana, ma che può essere importante anche nel caso della carne in<br />

quanto produzione tipica. Oltre agli aspetti <strong>di</strong> valorizzazione commerciale la capacità<br />

della pastorizia <strong>bergamasca</strong> <strong>di</strong> saper far conoscere ed apprezzare la propria storia e la<br />

propria realtà appare anche importante nel rapporto con enti pubblici e privati. Tale<br />

rapporto può essere facilitato dall’affermarsi <strong>di</strong> un’immagine positiva della pastorizia<br />

(in termini ecologici, storici, culturali, tra<strong>di</strong>zionali). Il rapporto con il sistema delle<br />

aree regionali protette, la realizzazione od il ripristino <strong>di</strong> vie <strong>di</strong> transumanza per<br />

agevolare lo spostamento dei greggi, la richiesta <strong>di</strong> iniziative a favore degli alpeggi e

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