I beni culturali come motore per - Biclazio.it

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31.05.2013 Views

vento che è possibile progettare per implementare le politiche delle qualità: formazione, addestramento e controllo del personale; programmi di incentivazione del personale: flessibilità di orari, intercambiabilità dei ruoli (job rotation), autonomia decisionale e autocontrollo (job enrichment); informazione al cliente; introduzione di tecnologie informatiche: facilità e rapidità di prenotazione dei servizi turistici, rapidità nei servizi, gestione code e tempi di attesa al front office; ispezioni: mantenimento standard qualitativo dei servizi, soluzione di conflitti tra unità organizzative; fissazione standard di processo: rispetto dei tempi e sincronizzazione delle procedure, mantenimento standard qualitativo dei servizi, riduzione degli errori; manuali e mansionari. 3.5 Il marketing mix del prodotto turistico-culturale L'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale periferico laziale, da un lato riposizionando le singole risorse in maniera che queste diventino fattori di attrazione e dall'altro costruendo, intorno ai singoli fattori, prodotti turistici, può giungere a reale compimento esclusivamente se l'iniziativa è accompagnata da una vigorosa azione di marketing. Come già si è accennato in precedenza, tale azione deve fondarsi su risorse finanziarie limitate, senza con ciò limitare la propria efficacia promozionale. È necessario perciò costruire il piano di marketing del prodotto turistico-culturale laziale scegliendo con accortezza le leve su cui puntare. Quattro possono essere considerati i capisaldi inamovibili dell'azione: BIC Notes – marzo 2006 – Focus 1) iniziative volte a promuovere e diffondere l'immagine del sistema territoriale e della sua offerta culturale; 2) attività promozionali condotte secondo modalità innovative; 3) iniziative di pricing in grado di allineare nel tempo il corrispettivo pagato dal visitatore al valore da questi attribuito all'offerta territoriale; 4) attività di co-marketing con altri attori legati ad iniziative culturali ospitate dall'area. L’immagine dell’offerta: brand e segni distintivi L'immagine del territorio è il risultato di una pluralità di determinanti che si intrecciano tra loro concorrendo al processo esperenziale del visitatore. È dunque estremamente difficile incidere su di essa attraverso un'azione puntuale di marketing. Ogni tentativo è destinato a fallire, se non è in grado di modificare in maniera significativa il sistema territoriale nel suo insieme. Ciò non di meno esistono alcune leve che, se manovrate con accortezza, possono sortire effetti positivi, più di altre, sulle percezioni del visitatore. Una di queste è rappresentata dalla marca territoriale, intesa quale segno distintivo posto alla base di tutte le attività di comunicazione esplicita e implicita che dal territorio fluiscono verso i diversi fruitori. L'adozione di una politica chiara della marca consente infatti di raggiungere una pluralità di risultati interessanti sia verso gli attori esterni all'area sia verso quelli che di questa fanno parte. Verso i primi i benefici che generalmente vengono associati ad una politica di branding territoriale sono: ampliamento dei tratti distintivi del territorio; miglioramento della percezione da parte dei potenziali fruitori; possibilità di veicolare in maniera più cir- 95

costanziata il concept dell'offerta. Rispetto ai secondi il beneficio principale è da ascrivere ad un rafforzamento dell'identità del territorio e conseguentemente del livello di adesione dei suoi attori a traiettorie di sviluppo condivise. Nel definire un brand territoriale per il sistema culturale periferico laziale occorre, però, raggiungere il giusto equilibrio tra due istanze tra loro contrapposte. La prima è quella della ricerca dell'efficienza dell'azione di promozione della marca, che spingerebbe verso la scelta di un unico simbolo (marca unica) per rappresentare l'intera offerta basata sul patrimonio culturale periferico regionale. La seconda è, per contro, la spinta verso la ricerca dell'efficacia dell'azione, che indurrebbe a preferire la moltiplicazione dei simboli (marca individuale) al crescere del numero dei prodotti turistici proposti dal territorio. La soluzione tra le due ipotesi estreme è rappresentata dall'adozione di un unico simbolo declinato in funzione dei diversi tematismi con cui il territorio può essere proposto (marca unica con varianti). Tale scelta permette, soprattutto durante l'avvio delle iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale periferico regionale, di mantenere un'unitarietà dell'azione, senza con ciò privarsi della possibilità di sperimentare le diverse chiavi interpretative con cui l'offerta territoriale può essere veicolata. Le azioni di promozione: promozione incrociata, promozione via web, promozione sul territorio Le iniziative promozionali sono attività necessarie ad accrescere la visibilità del territorio e della sua offerta culturale, che risultano particolarmente incisive se coniugate ad un uso accorto della marca territoriale. Infatti l'attività di comunicazione volta sia a stimolare la curiosità dei visitatori potenziali, sia a informarli sulle caratteristiche dell'offerta laziale connessa ai tematismi individuati, sortisce effetti di portata più ampia quando il messaggio è associato ad un simbolo cognitivo in grado di connotare il territorio. Le forme promozionali che maggiormente di adattano al progetto di valorizzazione delle risorse culturali periferiche della regione possono essere ricondotte a tre macro-tipologie: 1) promozioni incrociate. Si tratta di iniziativa a costo basso, in cui, tramite una serie di accordi istituzionali, si ottiene la possibilità di posizionare pannelli informativi in luoghi frequentati dal target prescelto. È ipotizzabile che particolarmente efficaci possano risultare iniziative di promozione incrociata effettuate nella città di Roma non solo in occasione di mostre ed esposizioni di particolare rilevanza, ma, soprattutto, realizzando durevoli installazioni di apparati informativi fissi presso i musei (e segnatamente presso i singoli oggetti interessati) e presso altri luoghi culturali che in sé o per alcuni degli oggetti in essi raccolti sono collegati al tematismo territoriale. L'apposizione di cartelloni volti a promuovere i concept tematici territoriali legati al patrimonio culturale periferico laziale potrebbe infatti pubblicizzare opportunità di tipo turistico ad un pubblico sensibile alle istanze della cultura e della novità; 2) promozioni via web. Anche tale tipo di iniziativa consente di raggiungere un'audience ampia, contenendo i costi. Infatti gli strumenti web già predisposti per migliorare l'accessibilità intellettuale al patrimonio culturale potrebbero essere agevolmente utilizzati anche quale veicolo promozionale dell'offerta territoriale. A tal fine, però, è necessario porre in essere alcune azioni mirate, che accrescano la facilità con cui l'indirizzo del sito può essere identificato da un generico navigatore. In estrema sintesi le iniziative da porre in essere sono: scelta di un dominio del sito estremamente intuitivo e facilmente collegabile da un lato alla marca territoriale prescelta e dall'altro alla natura dell'offerta territoriale promossa; 96 BIC Notes – marzo 2006 – Focus

vento che è possibile progettare <strong>per</strong> implementare<br />

le pol<strong>it</strong>iche delle qual<strong>it</strong>à:<br />

formazione, addestramento e controllo<br />

del <strong>per</strong>sonale;<br />

programmi di incentivazione del <strong>per</strong>sonale:<br />

flessibil<strong>it</strong>à di orari, intercambiabil<strong>it</strong>à dei<br />

ruoli (job rotation), autonomia decisionale<br />

e autocontrollo (job enrichment);<br />

informazione al cliente;<br />

introduzione di tecnologie informatiche:<br />

facil<strong>it</strong>à e rapid<strong>it</strong>à di prenotazione dei servizi<br />

turistici, rapid<strong>it</strong>à nei servizi, gestione<br />

code e tempi di attesa al front office;<br />

ispezioni: mantenimento standard qual<strong>it</strong>ativo<br />

dei servizi, soluzione di confl<strong>it</strong>ti tra<br />

un<strong>it</strong>à organizzative;<br />

fissazione standard di processo: rispetto<br />

dei tempi e sincronizzazione delle procedure,<br />

mantenimento standard qual<strong>it</strong>ativo<br />

dei servizi, riduzione degli errori;<br />

manuali e mansionari.<br />

3.5 Il marketing mix del prodotto<br />

turistico-culturale<br />

L'obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale<br />

<strong>per</strong>iferico laziale, da un lato riposizionando<br />

le singole risorse in maniera che queste<br />

diventino fattori di attrazione e dall'altro<br />

costruendo, intorno ai singoli fattori, prodotti<br />

turistici, può giungere a reale compimento<br />

esclusivamente se l'iniziativa è accompagnata<br />

da una vigorosa azione di marketing. Come<br />

già si è accennato in precedenza, tale azione<br />

deve fondarsi su risorse finanziarie lim<strong>it</strong>ate,<br />

senza con ciò lim<strong>it</strong>are la propria efficacia promozionale.<br />

È necessario <strong>per</strong>ciò costruire il<br />

piano di marketing del prodotto turistico-culturale<br />

laziale scegliendo con accortezza le leve<br />

su cui puntare.<br />

Quattro possono essere considerati i capisaldi<br />

inamovibili dell'azione:<br />

BIC Notes – marzo 2006 – Focus<br />

1) iniziative volte a promuovere e diffondere<br />

l'immagine del sistema terr<strong>it</strong>oriale e della<br />

sua offerta culturale;<br />

2) attiv<strong>it</strong>à promozionali condotte secondo<br />

modal<strong>it</strong>à innovative;<br />

3) iniziative di pricing in grado di allineare<br />

nel tempo il corrispettivo pagato dal vis<strong>it</strong>atore<br />

al valore da questi attribu<strong>it</strong>o all'offerta<br />

terr<strong>it</strong>oriale;<br />

4) attiv<strong>it</strong>à di co-marketing con altri attori<br />

legati ad iniziative <strong>culturali</strong> osp<strong>it</strong>ate dall'area.<br />

L’immagine dell’offerta: brand e segni<br />

distintivi<br />

L'immagine del terr<strong>it</strong>orio è il risultato di una<br />

plural<strong>it</strong>à di determinanti che si intrecciano tra<br />

loro concorrendo al processo es<strong>per</strong>enziale del<br />

vis<strong>it</strong>atore. È dunque estremamente difficile<br />

incidere su di essa attraverso un'azione puntuale<br />

di marketing. Ogni tentativo è destinato<br />

a fallire, se non è in grado di modificare in<br />

maniera significativa il sistema terr<strong>it</strong>oriale nel<br />

suo insieme. Ciò non di meno esistono alcune<br />

leve che, se manovrate con accortezza,<br />

possono sortire effetti pos<strong>it</strong>ivi, più di altre,<br />

sulle <strong>per</strong>cezioni del vis<strong>it</strong>atore. Una di queste<br />

è rappresentata dalla marca terr<strong>it</strong>oriale, intesa<br />

quale segno distintivo posto alla base di tutte<br />

le attiv<strong>it</strong>à di comunicazione esplic<strong>it</strong>a e implic<strong>it</strong>a<br />

che dal terr<strong>it</strong>orio fluiscono verso i diversi<br />

fru<strong>it</strong>ori. L'adozione di una pol<strong>it</strong>ica chiara<br />

della marca consente infatti di raggiungere<br />

una plural<strong>it</strong>à di risultati interessanti sia verso<br />

gli attori esterni all'area sia verso quelli che di<br />

questa fanno parte. Verso i primi i benefici che<br />

generalmente vengono associati ad una pol<strong>it</strong>ica<br />

di branding terr<strong>it</strong>oriale sono:<br />

ampliamento dei tratti distintivi del terr<strong>it</strong>orio;<br />

miglioramento della <strong>per</strong>cezione da parte<br />

dei potenziali fru<strong>it</strong>ori;<br />

possibil<strong>it</strong>à di veicolare in maniera più cir-<br />

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