I beni culturali come motore per - Biclazio.it

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31.05.2013 Views

solo di visita. Il museo-piazza è, quindi, il luogo in cui iniziare la visita del luogo, dove i clienti possono trovare strutture dedite alla loro accoglienza, dove, mediante plastici di grande formato, possibilmente collocati a pavimento, viene loro offerta una prima rappresentazione della città o del territorio in questione. Questa strategia è, dunque, finalizzata a concepire il museo come una vera e propria vetrina dell'intero tessuto culturale locale e, da questo punto di vista, sarebbe interessante realizzare anche un'esposizione dei prodotti locali. In virtù della loro capillare distribuzione sul territorio, infine, i musei locali possono essere il terreno ideale per il perseguimento della strategia del museo-stazione itineraria. In tal senso, essi costituiscono una rete di capisaldi per lo sviluppo di itinerari culturali su piccola scala. Tale scelta, che, come si è detto, contribuirebbe a distribuire in maniera più equilibrata i flussi turistici sul territorio e nell'arco dell'anno, assume una specificità in più se si tiene conto del contesto territoriale in cui si sta operando. Infatti, a fronte dell'obiettivo di far emergere l'intero patrimonio artistico, culturale e ambientale della regione Lazio, tentando di ridurre l'effetto catalizzatore esercitato dalla capitale, la progettazione di questo tipo di percorsi innovativi incontrerebbe il gusto dei residenti, anzitutto, e dei turisti più interessati. Come già affermato a proposito della strategia del museo-rete, importanti prodotti al servizio di queste scelte strategiche sono le card, ovvero strumenti di supporto alla visita e alla fruizione dell'offerta che, se integranti un gran varietà di attori locali, guidano il complesso delle azioni del turista nella destinazione. Il perseguimento delle strategie del museorisarcimento, museo-rete, museo-piazza e museo-stazione itineraria, quindi, si configura come l'opportunità di concretizzare e valorizzare il potenziale di valore sociale ed economico che sta nella contestualizzazione, nella complementarietà e nella capillarità dei musei locali sparsi su tutto il territorio laziale. Si tratta di scelte strategiche a misura delle caratteristiche del patrimonio artistico, culturale e BIC Notes – marzo 2006 – Focus ambientale italiano, che nelle potenzialità predette trova le fonti principali del suo vantaggio competitivo di differenziazione. Come si è potuto notare dalla lettura delle pagine precedenti, le opzioni strategiche presentate implicano la realizzazione di forme di collaborazione in rete tra i musei locali, che si è detto essere una necessità culturale, prima che economica. In maniera più specifica, riportando le argomentazioni di Bagdadli, si può dire che le determinanti che spingono verso le organizzazioni a rete sono riassumibili in tre grandi categorie: l'efficienza economico-organizzativa, la complementarietà delle risorse e un'ultima di tipo processuale. La prima riguarda il perseguimento delle economie di scala, di saturazione e di specializzazione in relazione ai costi di impianto e di impresa. La seconda categoria è, invece, il risultato della sostanziale omogeneità tra le raccolte, della struttura economico-organizzativa simile, della condivisione dei medesimi ideali produttivi, della prossimità geografica e del medesimo assetto istituzionale. Tali condizioni tendono, infatti, a favorire lo scambio di risorse e innovazioni, superando le eventuali barriere e operando in vista della riqualificazione dell'offerta e dell'innovazione. Infine, in termini processuali, si fa riferimento all'alto livello di burocratizzazione del settore e alla tendenza, più volte mostrata in tempi recenti dall'organo di governo comunitario, statale e regionale, di promuovere e finanziare progetti di carattere congiunto. In tal senso assumono un'importanza fondamentale tanto la direttiva Ciampi-Cassese, quanto il Decreto ministeriale del 2001 sugli Standard per i musei, i quali stimolano l'adozione di standard di qualità e lo sviluppo di un atteggiamento customer oriented che, in virtù delle condizioni e dei vincoli strutturali più volte analizzati, sono realizzabili solo dalla rete. "Il nuovo contesto italiano segnala […] strategie produttive di valore per le quali ampie reti museali, efficacemente ed efficientemente organizzate in stabili forme di reciprocità, costituiscano una minuziosa trama di presidi territoriali, che, cogliendo appieno l'essenziale vantaggio di agire ad immediato 23

contatto del patrimonio, dell'ambiente, degli enti di governo e delle comunità di appartenenza, sappiano sviluppare con continuità processi volti a soddisfare cinque ordini di primarie esigenze: comunicare al più ampio pubblico, a cominciare dai residenti, nei tanti modi possibili oltre agli interessi accademici ed eruditi e alla domanda di intrattenimento, l'ubicazione, l'estensione, le caratteristiche, la originaria funzione naturale, i materiali, le tecniche costruttive, il significato e il valore intrinseco e documentario della generalità del patrimonio presente nei luoghi circostanti e la specie, la dimensione e l'urgenza dei rischi ambientali cui è incessantemente esposto; condurre una sistematica manutenzione programmata degli oggetti e dei luoghi in cui sono collocati; raccogliere e fornire ai governi locali le tempestive e mirate informazioni ad esse necessarie per il migliore esercizio di quelle competenze che dall'assetto del territorio allo sviluppo economico e ai servizi sociali decidono nei fatti la possibilità di salvaguardare e valorizzare il sistema dei beni culturali in via di ordinaria amministrazione e per effetto di un'attiva partecipazione comunitaria; raccogliere e fornire agli organi preposti alla applicazione del Testo Unico le conoscenze utili per la tutela delle cose vincolate; indurre attività tese a vasti ambiti territoriali, che, a cominciare da una nuova e ben organizzata itineraria, consentano una utilizzazione pubblica del patrimonio capace della maggiore remunerazione economica". 2.5 La definizione di modelli di gestione sistemica del patrimonio culturale periferico Le formule del museo-risarcimento, museorete, museo-piazza e museo-stazione itineraria assumono pienezza di significato nella misura in cui sono accompagnate da un modello di gestione in grado di garantirne la fattibilità economica e la sostenibilità nel tempo. Si tratta, infatti, di strategie che richiedono, da un lato, per essere attuate, processi significativi di cambiamento delle strutture museali, e dall'altro, per funzionare, il raggiungimento di un dimensionamento delle 24 attività compatibile con i livelli di ottimo economico. Appare dunque necessario, per giungere a definire un modello di gestione delle attività museali a livello sistemico, procedere lungo un percorso articolato in 3 fasi: analisi dei processi in cui si articola la gestione museale; identificazione dei benefici, in termini di economie di scala e di varietà, connesse a scelte di gestione a livello sistemico dei singoli processi; definizione di diverse configurazioni possibili per la gestione a livello sistemico dei processi identificati. Analisi dei processi La visione sistemica del museo L'analisi dei processi prende avvio da un visione sistemica del museo inteso come istituzione permanente non profit al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che acquista, conserva, ricerca, comunica ed espone materiali relativi all'uomo ed al suo ambiente per motivi di studio, educazione e divertimento. A tal fine, l'istituzione museale viene letta in chiave sistemica: il museo è visto come insieme di elementi e di relazioni tra gli elementi. In particolare, l'accento viene posto sulle seguenti categorie: risorse e competenze di base, processi di governo e processi operativi, schematicamente rappresentati nella figura 2. Risorse e competenze di base Complesso di fattori tangibili ed intangibili da cui il museo trae la propria vitalità e dunque la propria capacità di sopravvivenza nel tempo. Fanno parte di questo coacervo di fattori: la collezione, le competenze disciplinari, di merito e manageriali, l'architettura, il luogo che ospita la collezione ed il relativo patrimonio culturale immateriale del contesto. I processi di governo Processi di pianificazione e di definizione del- BIC Notes – marzo 2006 – Focus

solo di vis<strong>it</strong>a. Il museo-piazza è, quindi, il<br />

luogo in cui iniziare la vis<strong>it</strong>a del luogo, dove i<br />

clienti possono trovare strutture ded<strong>it</strong>e alla<br />

loro accoglienza, dove, mediante plastici di<br />

grande formato, possibilmente collocati a<br />

pavimento, viene loro offerta una prima rappresentazione<br />

della c<strong>it</strong>tà o del terr<strong>it</strong>orio in<br />

questione. Questa strategia è, dunque, finalizzata<br />

a concepire il museo <strong>come</strong> una vera e<br />

propria vetrina dell'intero tessuto culturale<br />

locale e, da questo punto di vista, sarebbe<br />

interessante realizzare anche un'esposizione<br />

dei prodotti locali.<br />

In virtù della loro capillare distribuzione sul<br />

terr<strong>it</strong>orio, infine, i musei locali possono essere<br />

il terreno ideale <strong>per</strong> il <strong>per</strong>seguimento della<br />

strategia del museo-stazione <strong>it</strong>ineraria. In tal<br />

senso, essi cost<strong>it</strong>uiscono una rete di capisaldi<br />

<strong>per</strong> lo sviluppo di <strong>it</strong>inerari <strong>culturali</strong> su piccola<br />

scala. Tale scelta, che, <strong>come</strong> si è detto, contribuirebbe<br />

a distribuire in maniera più equilibrata<br />

i flussi turistici sul terr<strong>it</strong>orio e nell'arco<br />

dell'anno, assume una specific<strong>it</strong>à in più se si<br />

tiene conto del contesto terr<strong>it</strong>oriale in cui si<br />

sta o<strong>per</strong>ando. Infatti, a fronte dell'obiettivo di<br />

far emergere l'intero patrimonio artistico, culturale<br />

e ambientale della regione Lazio, tentando<br />

di ridurre l'effetto catalizzatore eserc<strong>it</strong>ato<br />

dalla cap<strong>it</strong>ale, la progettazione di questo<br />

tipo di <strong>per</strong>corsi innovativi incontrerebbe il<br />

gusto dei residenti, anz<strong>it</strong>utto, e dei turisti più<br />

interessati. Come già affermato a propos<strong>it</strong>o<br />

della strategia del museo-rete, importanti<br />

prodotti al servizio di queste scelte strategiche<br />

sono le card, ovvero strumenti di supporto<br />

alla vis<strong>it</strong>a e alla fruizione dell'offerta che, se<br />

integranti un gran varietà di attori locali, guidano<br />

il complesso delle azioni del turista nella<br />

destinazione.<br />

Il <strong>per</strong>seguimento delle strategie del museorisarcimento,<br />

museo-rete, museo-piazza e<br />

museo-stazione <strong>it</strong>ineraria, quindi, si configura<br />

<strong>come</strong> l'opportun<strong>it</strong>à di concretizzare e valorizzare<br />

il potenziale di valore sociale ed economico<br />

che sta nella contestualizzazione, nella<br />

complementarietà e nella capillar<strong>it</strong>à dei musei<br />

locali sparsi su tutto il terr<strong>it</strong>orio laziale. Si tratta<br />

di scelte strategiche a misura delle caratteristiche<br />

del patrimonio artistico, culturale e<br />

BIC Notes – marzo 2006 – Focus<br />

ambientale <strong>it</strong>aliano, che nelle potenzial<strong>it</strong>à predette<br />

trova le fonti principali del suo vantaggio<br />

compet<strong>it</strong>ivo di differenziazione.<br />

Come si è potuto notare dalla lettura delle<br />

pagine precedenti, le opzioni strategiche presentate<br />

implicano la realizzazione di forme di<br />

collaborazione in rete tra i musei locali, che si<br />

è detto essere una necess<strong>it</strong>à culturale, prima<br />

che economica. In maniera più specifica,<br />

riportando le argomentazioni di Bagdadli, si<br />

può dire che le determinanti che spingono<br />

verso le organizzazioni a rete sono riassumibili<br />

in tre grandi categorie: l'efficienza economico-organizzativa,<br />

la complementarietà delle<br />

risorse e un'ultima di tipo processuale.<br />

La prima riguarda il <strong>per</strong>seguimento delle<br />

economie di scala, di saturazione e di specializzazione<br />

in relazione ai costi di impianto e di<br />

impresa. La seconda categoria è, invece, il<br />

risultato della sostanziale omogene<strong>it</strong>à tra le<br />

raccolte, della struttura economico-organizzativa<br />

simile, della condivisione dei medesimi<br />

ideali produttivi, della prossim<strong>it</strong>à geografica e<br />

del medesimo assetto ist<strong>it</strong>uzionale. Tali condizioni<br />

tendono, infatti, a favorire lo scambio<br />

di risorse e innovazioni, su<strong>per</strong>ando le eventuali<br />

barriere e o<strong>per</strong>ando in vista della riqualificazione<br />

dell'offerta e dell'innovazione.<br />

Infine, in termini processuali, si fa riferimento<br />

all'alto livello di burocratizzazione del settore<br />

e alla tendenza, più volte mostrata in tempi<br />

recenti dall'organo di governo comun<strong>it</strong>ario,<br />

statale e regionale, di promuovere e finanziare<br />

progetti di carattere congiunto. In tal senso<br />

assumono un'importanza fondamentale tanto<br />

la direttiva Ciampi-Cassese, quanto il Decreto<br />

ministeriale del 2001 sugli Standard <strong>per</strong> i<br />

musei, i quali stimolano l'adozione di standard<br />

di qual<strong>it</strong>à e lo sviluppo di un atteggiamento<br />

customer oriented che, in virtù delle<br />

condizioni e dei vincoli strutturali più volte<br />

analizzati, sono realizzabili solo dalla rete.<br />

"Il nuovo contesto <strong>it</strong>aliano segnala […]<br />

strategie produttive di valore <strong>per</strong> le quali<br />

ampie reti museali, efficacemente ed efficientemente<br />

organizzate in stabili forme di reciproc<strong>it</strong>à,<br />

cost<strong>it</strong>uiscano una minuziosa trama di<br />

presidi terr<strong>it</strong>oriali, che, cogliendo appieno<br />

l'essenziale vantaggio di agire ad immediato<br />

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