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I beni culturali come motore per - Biclazio.it

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sorgere presso la comun<strong>it</strong>à locale di un sentimento<br />

di appartenenza verso il museo e la sua<br />

raccolta. Da tale sentimento scaturirebbe<br />

automaticamente la volontà di contribuire alla<br />

conservazione del patrimonio non solo quanto<br />

alla componente fisica degli oggetti, ma<br />

altresì riguardo ai significati che vi sono riposti.<br />

In tal modo davvero si otterrebbe l'auspicata<br />

o<strong>per</strong>a di valorizzazione.<br />

La formula del museo-rete<br />

Al principio della complementarietà si lega,<br />

invece, la strategia del museo-rete, anch'essa<br />

pienamente <strong>per</strong>seguibile nel contesto oggetto<br />

della nostra ricerca. La metafora del racconto,<br />

già presentata nell'amb<strong>it</strong>o della strategia del<br />

museo-risarcimento, assume qui una specific<strong>it</strong>à<br />

in più. Il racconto, infatti, continua non<br />

solo nel terr<strong>it</strong>orio circostante, ma si estende<br />

anche ai musei vicini, giacché le raccolte dell'uno<br />

si completano in quelle dell'altro. I<br />

patrimoni dei musei locali, infatti, sono frazionati<br />

e solo una messa in rete degli stessi<br />

consente un'offerta compiuta. La complementarietà<br />

è, quindi, una caratteristica dalla<br />

quale non si può prescindere nella definizione<br />

delle scelte strategiche finalizzate alla valorizzazione<br />

e riqualificazione dell'offerta culturale<br />

in oggetto.<br />

Tale strategia va, dunque, implementata,<br />

<strong>per</strong>mettendo l'accessibil<strong>it</strong>à fisica e intellettuale<br />

ai musei vicini e complementari a quello di<br />

volta in volta in oggetto. Essi dovranno, quindi,<br />

essere presentati e bisognerà, inoltre, indicare<br />

i <strong>per</strong>corsi <strong>per</strong> raggiungerli, non solo al<br />

fine di facil<strong>it</strong>arne ed invogliarne il più possibile<br />

la vis<strong>it</strong>a, ma <strong>per</strong>ché le raccolte museali sono<br />

complementari non soltanto fra loro, ma<br />

anche rispetto al patrimonio culturale diffuso<br />

nel terr<strong>it</strong>orio circostante. Come già precedentemente<br />

trattato, anche nel <strong>per</strong>seguimento di<br />

questa opzione strategica particolare importanza<br />

assumono le pol<strong>it</strong>iche di marketing dei<br />

musei locali. Un ruolo di primo piano è, infatti,<br />

giocato dalla promozione, piuttosto che<br />

dall'illustrazione dei <strong>per</strong>corsi da seguire<br />

mediante materiale a stampa, audiovisivi, CD<br />

e audio-guide. Inoltre un interessante strumento<br />

adottabile in vista dell'obiettivo di<br />

22<br />

indirizzare i flussi dei vis<strong>it</strong>atori tra musei vicini<br />

è la card. Quest'ultima, infatti, a fronte di<br />

un evidente vantaggio economico <strong>per</strong> il vis<strong>it</strong>atore,<br />

consente di collezionare ed offrire i fattori<br />

d'attrattiva che, in ragione degli obiettivi<br />

strategici di volta in volta fissati, risultano più<br />

significativi.<br />

Nella presentazione di quest'opzione strategica<br />

si coglie ancora una volta l'occasione<br />

<strong>per</strong> riflettere sulla necess<strong>it</strong>à culturale, oltre che<br />

economica, che dovrebbe ispirare la messa in<br />

rete dei musei locali. In un piano di marketing<br />

terr<strong>it</strong>oriale non si può, infatti, non tener<br />

conto della complementare interazione fra le<br />

raccolte e i servizi di cui ciascuno di essi<br />

dispone.<br />

Le formule del museo-piazza e del<br />

museo-stazione <strong>it</strong>ineraria<br />

In ultima analisi sono le strategie del museopiazza<br />

e del museo-stazione <strong>it</strong>ineraria, che<br />

trattiamo insieme poiché entrambe legate al<br />

principio della capillar<strong>it</strong>à. La prima è <strong>per</strong>fettamente<br />

spiegabile usando le parole di Dragoni:<br />

"la strategia del museo-piazza[…] consiste<br />

nell'attrezzare ambienti e servizi di sosta, di<br />

incontro e di attiv<strong>it</strong>à socio-<strong>culturali</strong> liberamente<br />

accessibili anche <strong>per</strong> chi non fruisca<br />

della vis<strong>it</strong>a alle esposizioni <strong>per</strong>manenti, avendo<br />

anche cura di dotarli di apparati informativi<br />

che promuovano la frequentazione consapevole<br />

del terr<strong>it</strong>orio". La strategia del museo<br />

in quanto cardine di un <strong>it</strong>inerario, invece, presuppone<br />

che esso funga da punto di partenza<br />

<strong>per</strong> tracciati turistici innovativi e notevolmente<br />

più ricchi, in termini di capillar<strong>it</strong>à e significati,<br />

rispetto ai <strong>per</strong>corsi dei granturisti. Tale<br />

ottica consentirebbe di o<strong>per</strong>are in vista di una<br />

più adeguata distribuzione spaziale e temporale<br />

dei flussi turistici, nel <strong>per</strong>seguimento della<br />

sostenibil<strong>it</strong>à economica, sociale e culturale del<br />

museo Italia.<br />

Nei termini in cui è stata presentata, la strategia<br />

del museo-piazza sembra incontrare le<br />

esigenze <strong>culturali</strong> e sociali dei turisti e degli<br />

stessi residenti, che, in questo modo, vedrebbero<br />

nel museo un punto di riferimento <strong>per</strong><br />

l'intera comun<strong>it</strong>à. Quest'ultimo diverrebbe<br />

un luogo di sosta, di <strong>per</strong>manenza e non più<br />

BIC Notes – marzo 2006 – Focus

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