I beni culturali come motore per - Biclazio.it
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mediante il quale gli Enti locali attuano la cooperazione e l'integrazione museale, la qualificazione o lo sviluppo dei servizi, promuovono la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del proprio territorio. I sistemi sono aperti alla partecipazione di ogni altra struttura museale o espositiva pubblica o privata operante nello stesso ambito territoriale. Ai commi seguenti dello stesso articolo sono indicate le modalità di cooperazione tra gli Enti locali per la creazione dei sistemi e i compiti che sorgono in capo ad essi. I sistemi museali tematici, invece, definiti ai sensi del comma 6 dello stesso articolo 22, si configurano come reti museali che, con il coordinamento della Regione, realizzano forme di cooperazione fra istituti museali omogenei per tipologia espositiva con il fine della valorizzazione, della divulgazione, dello studio e della ricerca sul tema di propria pertinenza. Nell'introduzione al Piano settoriale regionale 2002-2004, inoltre, si legge che oltre a queste due prime forme cooperative contemplate nella L.R. 42/97, la Regione Lazio ha raggiunto un grado sufficiente di maturità nel dar vita alle reti museali urbane, cui possono aderire tutte le istituzioni museali di una stessa città. Nel medesimo documento, infine, è espresso l'intento di realizzare i sistemi di servizi culturali, in considerazione di quanto previsto dal D. Lgs. 267/00 - Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali. Quest'ultimo, infatti, previa stipula di apposite convenzioni, sottolinea la necessità di favorire fra Enti locali forme di gestione associata di funzioni e servizi. Tale tipologia sistemica, quindi, risponde piuttosto ad esigenze di carattere economico e, per tale motivo, non prevede il requisito dell'omogeneità culturale dell'area di riferimento. Per una maggior consapevolezza dei sistemi museali territoriali e tematici identificati dalla Regione Lazio, si fa riferimento al Piano settoriale regionale 2002-2004 e all'Atto integrativo all'Accordo di programma quadro in materia di Beni e Attività Culturali. I sistemi museali territoriali inseriti nella programmazione regionale sono: Sistema museale della Valle del Liri (Consorzio intercomunale cui aderiscono i Comuni di Arce, Arpino, Ceprano, Pastena e Sora, mentre è in via di definizione la partecipazione allo stesso dei Comuni di Aquino, Pofi e Castro dei Volsci) (25); Sistema museale dei Monti Lepini (Consorzio Biblioteche dei Monti Lepini con organo consultivo il Consiglio dei direttori scientifici dei musei per la gestione degli stessi. Vi partecipano i Comuni di Cori, Norma, Priverno, Roccagorga, Sezze e Segni) (26); Museo territoriale dell'Agroforonovano (Consorzio cui aderiscono alcuni Comuni della Provincia di Rieti: Cantalupo, Casperia, Configni, Cottanello, Forano, Montasola, Montebuono, Selci, Stimigliano, Tarano, Torri in Sabina e Vacone) (27); Sistema museale dell'area Cerite- 25. Per maggiori dettagli e per l'elenco di tali strutture e dei musei oggetto di intervento, si rimanda al Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 148-149. 26. Per maggiori dettagli e per l'elenco delle strutture appartenenti al Sistema e degli istituti in allestimento si rimanda al Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 149-150. 27. Sistema in fase di transizione, per approfondimenti si rimanda al Piano settoriale regionale 2002-2004, pag. 150. BIC Notes – marzo 2006 – Focus 113
114 Tolfetana (Comuni di Allumiere, S. Marinella e Tolfa) (28); Sistema museale Madaniene (Convenzione tra i Comuni di Roviano, Anticoli Corrado, Arsoli, Riofreddo e Vallinfreda) (29); Sistema museale del Lago di Bolsena (Costituito dai musei aperti e funzionanti di Acquapendente, Bolsena, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera e Valentano, cui si aggiungono i due musei di Bagnoregio e Montefiascone, che stanno portando avanti il progetto con maggiori difficoltà, e il museo di Farnese, in fase di riallestimento in una nuova sede) (30); Sistema museale dei Castelli Romani (31); Sistemi museali della Valle del Tevere e della Bassa Sabina (entrambi in via di formazione, il primo comprendente i Comuni di Nazzano Romano, Ponzano Romano e Sant'Oreste; il secondo Monteleone Sabino, Castelnuovo di Farfa e Frasso Sabino) (32). I sistemi museali tematici inseriti nella programmazione regionale sono, invece (33): Sistema museale tematico Demoetnoan - tropologico - Progetto DEMOS; Sistema museale tematico preistorico-protostorico - Progetto PROUST; Sistema museale tematico Naturalistico - Progetto RESINA. I sistemi museali tematici inseriti nella programmazione regionale sono, invece (33): A completamento dell'analisi sulla situazione che contraddistingue i servizi museali della Regione Lazio, si fa inoltre riferimento alle pagine comprese tra la 71 e l'85 del Piano settoriale regionale 2002-2004. Qui, infatti, si ha un approfondimento della materia in esame in relazione ad ogni provincia e, soprattutto, è inserito un paragrafo dedicato a Formazione e aggiornamento degli addetti ai Musei. Il primo aspetto risulta funzionale alla progettazione di nuovi sistemi di prodotto a valenza turistico-culturale, rispondenti agli obiettivi del presente progetto. Il secondo rispecchia la volontà, insita nella nostra ricerca, di valutare le esigenze di riqualificazione professionale delle risorse umane e le ricadute in termini occupazionali. Di notevole interesse è il tema dei requisiti minimi per l'accesso all'organizzazione regionale dei musei, dei sistemi museali, delle reti museali urbane e dei sistemi di servizi culturali. Per i musei di Enti Locali, i requisiti minimi concernono il personale, l'orario di apertura, la sede, l'allestimento, il patrimonio e l'inventario, il regolamento e la gestione finanziaria (34). I musei di interesse locale, invece, categoria in cui rientrano gli istituti di proprietà privata, devono rispettare condizioni analoghe a quelle previste per i musei di 28. Nel Piano Settoriale Regionale 2002-2004, alla pagina 151, si parla della necessità di monitorare nel corso del triennio la volontà associativa degli aderenti al sistema (in precedenza risultata debole). Considerato che tale Sistema non compare nell'elenco presente alla lettera B) "Sistemi museali territoriali e sistemi museali tematici", § 3.1 "Obiettivi generali e specifici dell'APQ" della Relazione Tecnica dell'Atto integrativo all'APQ del 2003, vi sono buone ragioni per supporre lo scioglimento del consorzio in questione. 29. Piano settoriale regionale 2002-2004, pag. 151. 30. Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 152-153. 31. Costituito ma non ancora inserito nell'OMR in quanto la richiesta di inserimento è in fase di istruttoria. 32. Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 150 e 151. 33. Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 153-155. 34. Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 85-89. BIC Notes – marzo 2006 – Focus
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Tolfetana (Comuni di Allumiere, S.<br />
Marinella e Tolfa) (28);<br />
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Arsoli, Riofreddo e Vallinfreda) (29);<br />
Sistema museale del Lago di Bolsena<br />
(Cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dai musei a<strong>per</strong>ti e funzionanti<br />
di Acquapendente, Bolsena, Gradoli,<br />
Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera<br />
e Valentano, cui si aggiungono i due<br />
musei di Bagnoregio e Montefiascone,<br />
che stanno portando avanti il progetto<br />
con maggiori difficoltà, e il museo di<br />
Farnese, in fase di riallestimento in una<br />
nuova sede) (30);<br />
Sistema museale dei Castelli Romani (31);<br />
Sistemi museali della Valle del Tevere e<br />
della Bassa Sabina (entrambi in via di formazione,<br />
il primo comprendente i<br />
Comuni di Nazzano Romano, Ponzano<br />
Romano e Sant'Oreste; il secondo<br />
Monteleone Sabino, Castelnuovo di Farfa<br />
e Frasso Sabino) (32).<br />
I sistemi museali tematici inser<strong>it</strong>i nella programmazione<br />
regionale sono, invece (33):<br />
Sistema museale tematico Demoetnoan -<br />
tropologico - Progetto DEMOS;<br />
Sistema museale tematico preistorico-protostorico<br />
- Progetto PROUST;<br />
Sistema museale tematico Naturalistico -<br />
Progetto RESINA.<br />
I sistemi museali tematici inser<strong>it</strong>i nella programmazione<br />
regionale sono, invece (33):<br />
A completamento dell'analisi sulla s<strong>it</strong>uazione<br />
che contraddistingue i servizi museali della<br />
Regione Lazio, si fa inoltre riferimento alle<br />
pagine comprese tra la 71 e l'85 del Piano settoriale<br />
regionale 2002-2004. Qui, infatti, si<br />
ha un approfondimento della materia in<br />
esame in relazione ad ogni provincia e,<br />
soprattutto, è inser<strong>it</strong>o un paragrafo dedicato a<br />
Formazione e aggiornamento degli addetti ai<br />
Musei. Il primo aspetto risulta funzionale alla<br />
progettazione di nuovi sistemi di prodotto a<br />
valenza turistico-culturale, rispondenti agli<br />
obiettivi del presente progetto. Il secondo<br />
rispecchia la volontà, ins<strong>it</strong>a nella nostra ricerca,<br />
di valutare le esigenze di riqualificazione<br />
professionale delle risorse umane e le ricadute<br />
in termini occupazionali.<br />
Di notevole interesse è il tema dei requis<strong>it</strong>i<br />
minimi <strong>per</strong> l'accesso all'organizzazione<br />
regionale dei musei, dei sistemi museali,<br />
delle reti museali urbane e dei sistemi di servizi<br />
<strong>culturali</strong>.<br />
Per i musei di Enti Locali, i requis<strong>it</strong>i minimi<br />
concernono il <strong>per</strong>sonale, l'orario di a<strong>per</strong>tura,<br />
la sede, l'allestimento, il patrimonio e<br />
l'inventario, il regolamento e la gestione<br />
finanziaria (34). I musei di interesse locale,<br />
invece, categoria in cui rientrano gli ist<strong>it</strong>uti di<br />
proprietà privata, devono rispettare condizioni<br />
analoghe a quelle previste <strong>per</strong> i musei di<br />
28. Nel Piano Settoriale Regionale 2002-2004, alla pagina 151, si parla della necess<strong>it</strong>à di mon<strong>it</strong>orare nel corso del<br />
triennio la volontà associativa degli aderenti al sistema (in precedenza risultata debole). Considerato che tale Sistema<br />
non compare nell'elenco presente alla lettera B) "Sistemi museali terr<strong>it</strong>oriali e sistemi museali tematici", § 3.1<br />
"Obiettivi generali e specifici dell'APQ" della Relazione Tecnica dell'Atto integrativo all'APQ del 2003, vi sono buone<br />
ragioni <strong>per</strong> supporre lo scioglimento del consorzio in questione.<br />
29. Piano settoriale regionale 2002-2004, pag. 151.<br />
30. Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 152-153.<br />
31. Cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o ma non ancora inser<strong>it</strong>o nell'OMR in quanto la richiesta di inserimento è in fase di istruttoria.<br />
32. Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 150 e 151.<br />
33. Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 153-155.<br />
34. Piano settoriale regionale 2002-2004, pagg. 85-89.<br />
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