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Corso colon 2005.indd

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Tab. I. Complicanze in 166 interventi sul <strong>colon</strong>-retto per via laparoscopica<br />

Complicanze maggiori 17 (10,2%)<br />

Deiscenze anastomosi 6 (3.6%) (2 rioperati)<br />

Raccolte addominali 3 (1.8%)<br />

Sanguinamento 2 (1.2%) (1 rioperato)<br />

Ischemia <strong>colon</strong> 3 (1.8%) (2 rioperati)<br />

Lesione uretere 1 (0.6%)<br />

Lesione A.M.I. 1 (0.6%)<br />

Chiloperitoneo 1 (0.6%) (rioperato)<br />

Complicanze minori 9 (5.4%)<br />

Suppurazione ferita 9 (5,4%)<br />

Complicanze generali 6 (3.6%)<br />

Infezione vie urinarie 3 (1.8%)<br />

Scompenso ascitico 1 (0.6%)<br />

Embolia polmonare 1 (0.5%) (decesso)<br />

Infarto miocardio 1 (0.6%) (decesso)<br />

Tab. Il. Confronto tra la morbilità maggiore nei primi 50 e quella dei successivi 116 casi<br />

Complicanza Primi 50 casi Successivi 116 casi<br />

Deiscenza anastomosi 5 (10%) 2 (1,7%)<br />

Raccolte addominali 1 ( 2.0%) 1 (0,8%)<br />

Sanguinarnenti 1 ( 2.0%) 1 (0,8%)<br />

Ischemia <strong>colon</strong> 1 ( 2.0%) 1 (0,8%)<br />

Lesione uretere 1 ( 2.0%) -<br />

Lesione a. mes. inf. - 1 (0,8%)<br />

Chiloperitoneo - 1 (0,8%)<br />

TOTALE 9 (18,0%) 7 (6,0%)<br />

Preparazione, materiali e tecnica<br />

1. Preparazione del paziente<br />

La preparazione del paziente è la. stessa per interventi sul <strong>colon</strong> in laparoscopia o in<br />

laparotomia: vengono somministrati agenti catartici per os il giorno prima dell'intervento<br />

chirurgico; viene iniziata una chemioprofilassi antibiotica a largo spettro ed una profilassi delle<br />

tromboembolie la mattina delI'intervento chirurgico. Dopo induzione dell'anestesia generale<br />

con intubazione oro-tracheale viene posizionato un sondino naso-gastrico ed un catetere<br />

vescicale. Il paziente viene posizionato sul tavolo operatorio in posizione supina con le<br />

braccia lungo il corpo, le gambe divaricate e le ginocchia flesse non più di 15" per evitare<br />

limitazioni al movimento degli strumenti laparoscopici durante la procedura chirurgica. Il<br />

vantaggio dato da questa posizione delle gambe del paziente è quello di consentire al<br />

chirurgo di porsi tra le gambe del paziente nel corso di alcune fasi dell'intervento quali la<br />

mobilizzazione della flessura splenica ed il confezionamento dell'anastomosi colo-rettale o<br />

coloanale. Il tavolo operatorio dovrà consentire posizioni di Trendelemburg, anti-<br />

Trendelemburg e rotazione laterale molto spinte perché l'esposizione del campo operatorio è<br />

affidata quasi esclusivamente alla forza di gravità, il paziente andrà saldamente assicurato al<br />

tavolo operatorio a mezzo di una cintura a livello pelvico e a ciascun arto inferiore oltre al<br />

reggi spalle.<br />

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