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Cremona - Assodiab.e-cremona.it

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB - <strong>Cremona</strong><br />

In caso di mancato recap<strong>it</strong>o si prega di rest<strong>it</strong>uire al m<strong>it</strong>tente che si impegna a pagare la relativa tassa


il presidente<br />

di Alida Madini<br />

Il suono del vento fra i cespugli spesso fa più rumore del lavoro di<br />

una associazione di volontariato. Anche per questo facciamo<br />

l’Assemblea Annuale. Per snocciolare – come i grani di un rosario –<br />

tutti gli incontri, gli interventi, gli screening, le manifestazioni che ci<br />

hanno visto protagonisti durante tutto il corso dell’anno. Abbiamo<br />

anche menzionato le ultime vicende sulla famosa “gara per la forn<strong>it</strong>ura<br />

e la distribuzione dei presidi ai diabetici” che rappresenta un’altra<br />

testimonianza della vigile attenzione delle associazioni nel difendere i<br />

dir<strong>it</strong>ti delle persone con diabete senza correre il rischio, come<br />

qualcuno ci ha ammon<strong>it</strong>o, di essere manovrati da altri interessi, ma<br />

procedendo da soli, anche per piccoli passi, ma senza perdere di vista<br />

l’obiettivo finale che è quello di rendere meno difficile la convivenza<br />

con una malattia che ogni giorno ci presenta il suo conto più o<br />

meno salato. Abbiamo iniziato l’anno con una conferenza, in<br />

collaborazione con il Cisvol, tenuta dal dott. Cappellini agli<br />

insegnanti di scuole elementari e superiori per spiegare cosa può<br />

fare un insegnante quando ha nella sua classe un bambino<br />

diabetico che non può e non deve essere contraddistinto da una<br />

lettera scarlatta, ma deve sentirsi trattato e considerato alla<br />

stregua dei compagni con qualche accorgimento e un po’ di<br />

comprensione in più. Sempre nella scuola, in particolare al Liceo<br />

Anguissola, abbiamo portato informazioni sulla patologia<br />

diabetica e sul ruolo della nostra associazione nell’affiancare le<br />

strutture san<strong>it</strong>arie e nel prendersi cura della persona con diabete.<br />

Ce ne siamo presi cura anche con il dott. Di Lembo che ha tenuto<br />

presso la nostra sede un incontro sul futuro della patologia<br />

diabetica. E’ stato in questa occasione che ci siamo resi conto che la nostra sala conferenze è ormai<br />

diventata troppo piccola per contenere tutti i partecipanti che<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

Il Presidente pag. 3<br />

«Attiv<strong>it</strong>à e iniziative<br />

per affrontare insieme<br />

la sfida del diabete» pag. 5<br />

Presente e futuro della<br />

terapia antidiabetica pag. 10<br />

Il diabete e la scuola<br />

Un tema da sviluppare pag. 16<br />

Il volontariato:<br />

esperienza da condividere pag. 18<br />

Orchidea pag. 21<br />

fanno ressa per ascoltare parole, che raramente sono parole<br />

nuove, più spesso sono parole di chiarimento, di<br />

incoraggiamento, di speranza.<br />

Non abbiamo trascurato il nostro programma di prevenzione. Ad<br />

aprile siamo stati osp<strong>it</strong>i del centro pensionati del quartiere San<br />

Bernardo dove, in collaborazione con l’Assessorato alle pol<strong>it</strong>iche<br />

sociali del Comune, abbiamo tenuto prima un incontro con<br />

l’intervento della dr.ssa Patrizia Ruggeri e qualche giorno dopo lo<br />

screening sulla popolazione con una discreta partecipazione alle<br />

due iniziative. Mentre vi inv<strong>it</strong>o a non perdere il prossimo<br />

incontro del 13 maggio tenuto dalla dietista Elisa Carrai sul<br />

corretto stile di v<strong>it</strong>a valido per le persone diabetiche, ma anche<br />

per tutti gli altri, vi ricordo che sono aperte le iscrizioni per il<br />

soggiorno di Carisolo che quest’anno sarà tenuto nella settimana<br />

dal 19 al 26 giugno. L’altro evento impegnativo a cui stiamo<br />

lavorando in questo periodo è la biciclettata del 30 maggio.<br />

Sapete che è aperta a tutti – come del resto tutte le nostre<br />

iniziative – piccola opportun<strong>it</strong>à di uscire dalla penombra dove<br />

spesso si dipana la nostra v<strong>it</strong>a e di socializzare, di r<strong>it</strong>rovare la<br />

capac<strong>it</strong>à di saper gioire delle piccole cose: faticare, ridere,<br />

sedersi a tavola con gli amici o con gente nuova. Dopo<br />

torneremo a fare silenzio. Un caro saluto a tutti voi.<br />

3<br />

«La nostra<br />

attenzione<br />

ai dir<strong>it</strong>ti<br />

delle persone<br />

con diabete»


l’assemblea<br />

«Attiv<strong>it</strong>à e iniziative per affrontare<br />

insieme la sfida del diabete»<br />

di Rosa Luzzi<br />

Domenica 21 marzo alle ore 10,30 si è aperta in<br />

seconda convocazione l’Assemblea Ordinaria<br />

della nostra Associazione che si è tenuta<br />

presso la Sala Puerari sistema museale della nostra<br />

c<strong>it</strong>tà. La manifestazione ha avuto una discreta<br />

affluenza di pubblico e ha visto la presenza<br />

qualificata di numerose autor<strong>it</strong>à c<strong>it</strong>tadine. Sedevano<br />

al tavolo della presidenza oltre alla nostra Alida<br />

Madini anche: Gilberto Compagnoni, Direttore<br />

Generale dell’Azienda San<strong>it</strong>aria Locale di <strong>Cremona</strong>;<br />

Carlo Malvezzi Vice Sindaco del Comune di <strong>Cremona</strong>;<br />

Silvia Schiavi Assessore alle Pol<strong>it</strong>iche Sociali<br />

dell’Amm.ne Prov. le di <strong>Cremona</strong>; Paolo Bodini in<br />

rappresentanza dell’Azienda Ist<strong>it</strong>uti Osp<strong>it</strong>alieri di<br />

<strong>Cremona</strong> e Direttore Dipartimento Area Medica con<br />

responsabil<strong>it</strong>à anche sul Centro Diabetologico<br />

dell’Ospedale; Carlo Dal Conte eletto all’unanim<strong>it</strong>à<br />

dai presenti quale Presidente dell’Assemblea.<br />

Terminate le operazioni di r<strong>it</strong>o, Dal Conte dà la<br />

parola alla nostra Presidente Alida Maestri Madini<br />

per la relazione morale e l’elenco attiv<strong>it</strong>à del 2009.<br />

Dopo un caloroso saluto nonché ringraziamenti agli<br />

associati e alle autor<strong>it</strong>à presenti in Sala, procede<br />

alla esposizione della Relazione Morale e delle<br />

attiv<strong>it</strong>à 2009. Evidenzia l’importanza dei buoni<br />

rapporti instaurati nel corso dei due anni di<br />

5<br />

mandato con le Ist<strong>it</strong>uzioni presenti sul terr<strong>it</strong>orio<br />

quali l’A.S.L., l’Azienda Ist<strong>it</strong>uti Osp<strong>it</strong>alieri,<br />

l’Assessorato alle Pol<strong>it</strong>iche Sociali e le altre<br />

Associazioni di Volontariato e sottolinea il fatto che<br />

solo attraverso rapporti di reciproca collaborazione<br />

può essere garant<strong>it</strong>o il raggiungimento degli<br />

obiettivi.<br />

Lancia poi un messaggio alle autor<strong>it</strong>à sul problema<br />

della prevenzione non solo della malattia ma anche<br />

delle complicanze che se da una parte sono<br />

invalidanti per il paziente, dall’altra sono onerose<br />

per le risorse del S.S.N. E’ auspicabile quindi che la<br />

sinergia di una attenta collaborazione venga<br />

indirizzata a rendere il diabete più accettabile, più<br />

curabile.<br />

La Presidente elenca di segu<strong>it</strong>o gli Enti con cui<br />

l’Associazione ha collaborato.<br />

Con l’A.S.L. nel periodo di somministrazione del<br />

vaccino antinfluenzale. In quella occasione la<br />

presenza di alcuni volontari ha forn<strong>it</strong>o un prezioso<br />

aiuto alla organizzazione dell’accesso ordinato agli<br />

ambulatori dove venivano somministrati i vaccini.<br />

Tutto ciò nello spir<strong>it</strong>o di collaborazione nei<br />

confronti dell’Azienda e dei c<strong>it</strong>tadini.<br />

Con il Dottor Compagnoni direttore generale<br />

dell’ASL si sono avuti significativi incontri


finalizzati ad instaurare un dialogo costruttivo per<br />

la soluzione dei problemi legati alla patologia<br />

diabetica.<br />

Con l’Azienda Ist<strong>it</strong>uti Osp<strong>it</strong>alieri, nell’allestimento<br />

di un Centro Diabetologico efficiente. Un<br />

ringraziamento sent<strong>it</strong>o per questo importante<br />

risultato va al Prof. Spaggiari, ai suoi collaboratori<br />

(Medici, Infermieri, Pediatri) in particolare alla<br />

Responsabile del Centro Diabetologico D.ssa<br />

Ruggeri.<br />

A questo propos<strong>it</strong>o la Presidente ha inoltre<br />

sottolineato come sia importante la presenza di una<br />

psicologa e di una dietista per un corretto percorso<br />

diagnostico terapeutico multidisciplinare<br />

dell’ammalato e si augura che questi servizi<br />

attualmente provvisori vengano presto consolidati<br />

tenuto conto che sono di appoggio anche alla<br />

diabetologia pediatrica.<br />

Con l’Assessore alle Pol<strong>it</strong>iche Sociali<br />

nell’elaborazione di progetti di prevenzione e<br />

informazione nei vari quartieri della c<strong>it</strong>tà in<br />

simbiosi con i centri sociali e dei pensionati.<br />

Con il C.I.S.V.O.L. in occasione della Festa del<br />

Volontariato. Il CISVOL ha inoltre coinvolto<br />

l’Associazione in un percorso d’informazione rivolto<br />

ai docenti delle Scuole Elementari e Medie sulla<br />

malattia del Diabete.<br />

L’incontro è stato tenuto dal Dottor Cappellini il<br />

quale, oltre a illustrare i problemi legati al diabete,<br />

ha saputo coinvolgere emotivamente i docenti<br />

presenti rendendoli partecipi delle varie<br />

problematiche legate alla malattia.<br />

Con il Liceo Statale Sofonisba Anguissola presso la<br />

cui sede la Presidente e le volontarie Cattagnoli e<br />

Gaggia hanno incontrato gli studenti di due classi<br />

ad indirizzo bio-medico. Ai ragazzi sono state<br />

illustrate le final<strong>it</strong>à dell’attiv<strong>it</strong>à svolta<br />

dall’Associazione e l’importanza di uno stile di v<strong>it</strong>a<br />

corretto per prevenire l’insorgere del diabete.<br />

Con CLAD – Diabete Forum – Diabete Italia<br />

organismi di cui fa parte anche la nostra<br />

Associazione e attraverso i quali si possono portare<br />

avanti richieste, sia a livello locale che regionale e<br />

nazionale, per sostenere proposte legislative per la<br />

prevenzione e la cura del diabete.<br />

A questo propos<strong>it</strong>o la Presidente richiama quale<br />

“momento” particolarmente qualificante nell’anno<br />

l’opposizione alla “Gara Presidi”.<br />

L’ASL di Varese alla quale si sono poi aggregate<br />

anche altre ASL della regione, ha band<strong>it</strong>o, qualche<br />

mese fa, una gara pubblica, per la forn<strong>it</strong>ura e la<br />

distribuzione di presidi per diabetici.<br />

Il cr<strong>it</strong>erio dell’aggiudicazione della gara, basato sul<br />

principio della massima economic<strong>it</strong>à, con la<br />

partecipazione aperta a tutti anche quindi a quei<br />

Paesi dell’area asiatica che in passato hanno già<br />

creato qualche precedente in fatto di affidabil<strong>it</strong>à<br />

degli apparecchi forn<strong>it</strong>i.<br />

Il timore delle Associazioni era che a prezzo basso<br />

6<br />

l’assemblea<br />

potesse corrispondere bassa qual<strong>it</strong>à e questo poteva<br />

rappresentare un passo indietro per il diabetico che<br />

non avrebbe più potuto scegliere insieme al proprio<br />

diabetologo il presidio più adatto alle sue esigenze<br />

(età, capac<strong>it</strong>à, cultura elettronica).<br />

Questo, un<strong>it</strong>o alla creazione di centri di<br />

distribuzione diversi dagli attuali avrebbe potuto<br />

creare disorientamento e disattenzione nei<br />

confronti dell’autocontrollo con prevedibile<br />

peggioramento dell’autogestione della malattia. Le<br />

azioni intraprese sia a livello nazionale, che<br />

regionale e locale hanno indotto la Regione a<br />

sospendere temporaneamente la gara in attesa di<br />

valutare le proposte che sono state portate da tutte<br />

le parti coinvolte: ASL, Associazioni, Medici<br />

Diabetologi, Federfarma. Una decisione defin<strong>it</strong>iva<br />

sarà presa dopo Pasqua.<br />

La Presidente passa, poi, in rassegna le attiv<strong>it</strong>à<br />

svolte nel 2009:<br />

a febbraio incontro nella sede di Via San Sebastiano<br />

col Dottor Di Lembo sul confronto tra vecchi e<br />

nuovi farmaci per la cura del diabete;<br />

a marzo due volontari si sono recati presso sette<br />

scuole medie della provincia per parlare di obes<strong>it</strong>à e<br />

diabete;<br />

a maggio screening al quartiere Boschetto, in<br />

collaborazione con l’Assessorato alle Pol<strong>it</strong>iche<br />

Sociali del Comune di <strong>Cremona</strong>, preceduto qualche<br />

giorno prima da un incontro con la popolazione del<br />

quartiere per spiegare l’importanza di partecipare al<br />

test;<br />

sempre a maggio la Biciclettata: circa 25 Km in<br />

terr<strong>it</strong>orio piacentino con pranzo a seguire presso il<br />

giardino della sede e angolo del dialetto nel<br />

pomeriggio;<br />

dal 20 al 27 giugno il soggiorno educativo a<br />

Carisolo, con la presenza di medico, assistente<br />

san<strong>it</strong>aria, psicologa e dietista. Effettuato<br />

nell’occasione anche uno screening sulla<br />

popolazione della c<strong>it</strong>tadina in collaborazione con le<br />

autor<strong>it</strong>à locali;<br />

a settembre partecipazione alla festa del<br />

Volontariato;<br />

a ottobre il Nono Convegno Cremonese sul Diabete<br />

Mell<strong>it</strong>o tenuto dal Dott. Giulio Mariani,<br />

Responsabile dell’Un<strong>it</strong>à di Diabetologia<br />

dell’Ospedale S. Carlo di Milano; il tema del<br />

convegno era “Diabete di tipo 1 – diabete di tipo<br />

2: quali prospettive?”<br />

a novembre la giornata mondiale del diabete: il 14<br />

nell’atrio dell’ospedale con distribuzione di<br />

materiale informativo e cessione di abetini augurali,<br />

il 15 screening alla popolazione in centro c<strong>it</strong>tà;<br />

a dicembre il Concerto di Natale con il Coro Paulli<br />

diretto dal M° Giorgio Scolari. Alla fine del concerto<br />

estrazione dei dieci biglietti vincenti della nostra<br />

lotteria. I dieci premi sono stati tutti offerti da<br />

d<strong>it</strong>te cremonesi.<br />

A queste attiv<strong>it</strong>à si aggiungono i prelievi domiciliari


l’assemblea<br />

che nel 2009 sono stati 178;<br />

è stata donata la somma di euro 3000 alla<br />

Fondazione Areté del San Raffaele di Milano per la<br />

ricerca mirata sul Diabete di tipo 1.<br />

La Presidente conclude l’intervento ringraziando i<br />

presenti per l’attenzione prestata.<br />

Un lungo, caloroso applauso accoglie la conclusione<br />

della relazione molto interessante ed articolata<br />

della Presidente Alida Madini a dimostrazione di<br />

quanto sia stato apprezzato il lavoro da lei svolto<br />

insieme al Direttivo e ai Volontari nel fare conoscere<br />

ed apprezzare l’Associazione Diabetici così da farle<br />

raggiungere una<br />

posizione di<br />

rilievo<br />

nell’amb<strong>it</strong>o<br />

socio-san<strong>it</strong>ario<br />

locale e fra i<br />

c<strong>it</strong>tadini di<br />

<strong>Cremona</strong>.<br />

La relazione<br />

viene quindi<br />

approvata<br />

all’unanim<strong>it</strong>à.<br />

Viene data la<br />

parola al Dott.<br />

Ernesto Quinto,<br />

presidente del<br />

Collegio dei<br />

Revisori dei<br />

Conti della nostra Associazione, il quale evidenzia i<br />

punti più salienti dei due conti che cost<strong>it</strong>uiscono le<br />

voci di bilancio rappresentando ai presenti la<br />

chiusura pos<strong>it</strong>iva dello stesso per euro 14.000 (non<br />

utilizzati nel 2009 per la sistemazione dell’impianto<br />

di riscaldamento della Sede).<br />

Il Dott. Quinto si sofferma poi sull’importanza del 5<br />

per mille facendo presente che nell’anno 2009 sono<br />

stati devoluti alle varie associazioni benefiche euro<br />

415 milioni di cui euro 5 milioni circa agli enti<br />

come la nostra Associazione.<br />

Alla luce di ciò rammenta ai presenti, in sede di<br />

dichiarazione dei redd<strong>it</strong>i, di avvalersi di tale<br />

opportun<strong>it</strong>à al fine di incrementare ulteriormente le<br />

somme che confluiscono con il 5 per mille. Con il<br />

parere favorevole del Collegio dei Revisori la<br />

relazione viene messa in votazione ed approvata<br />

all’unanim<strong>it</strong>à dall’Assemblea.<br />

Il Dottor Quinto presenta quindi il Bilancio di<br />

Previsione che è stato redatto sulla falsariga del<br />

2009 e che presenta, dovendo pareggiare, un attivo<br />

e un passivo di euro 54.000,00.<br />

Riprende nuovamente la parola la ns. Presidente<br />

Alida Madini che presenta all’Assemblea il<br />

programma delle manifestazioni per il corrente anno<br />

2010, votate dal Consiglio dell’Associazione e<br />

proposte per l’approvazione. L’elenco delle iniziative<br />

viene riportato integralmente.<br />

il 29 gennaio il dott. Cappellini partecipa ad un<br />

7<br />

incontro organizzato in collaborazione con il CISVOL<br />

a cui hanno partecipato insegnanti sia delle<br />

elementari che delle superiori;<br />

il 22 febbraio e il 2 marzo, sempre in collaborazione<br />

con il CISVOL, incontro dei rappresentanti<br />

dell’Associazione con due classi del Liceo<br />

Anguissola;<br />

il giorno 2 marzo alle ore 17 presso la sede<br />

dell’associazione incontro di aggiornamento tenuto<br />

dal dott. Di Lembo sul futuro della terapia<br />

diabetica;<br />

domenica 11 aprile si terrà uno screening presso il<br />

quartiere di San Bernardo, palazzo Duemiglia. Lo<br />

screening sarà preceduto da un incontro informativo<br />

da tenersi il venerdì precedente, il 9 aprile alle ore<br />

17.30, dalla dott.ssa Ruggeri.<br />

il 13 maggio la dietista del Centro Diabetologico si<br />

incontrerà con i nostri associati per parlare di<br />

alimentazione e diabete.<br />

domenica 30 maggio, tempo permettendo, si<br />

svolgerà l’annuale biciclettata aperta a tutti, in<br />

local<strong>it</strong>à e con programma da definirsi, il cui<br />

ricavato sarà destinato alla ricerca sul diabete;<br />

dal 19 al 26 giugno avrà luogo la settimana del<br />

soggiorno educativo residenziale di Carisolo. Nella<br />

scorsa edizione oltre alla presenza del diabetologo e<br />

dell’assistente san<strong>it</strong>aria, siamo riusc<strong>it</strong>i ad avere la<br />

presenza anche della psicologa e della dietista che<br />

hanno riscosso un notevole successo e ci piacerebbe<br />

poter ripetere l’esperienza. Contiamo durante la<br />

settimana di poter ripetere anche lo screening sulla<br />

popolazione di Carisolo.<br />

Defin<strong>it</strong>o il calendario del primo semestre del 2010 si<br />

è deciso di stabilire le date e le manifestazioni più<br />

importanti del secondo semestre che necess<strong>it</strong>ano di<br />

preavvisi e impegni a lunga scadenza.<br />

Sabato 4 dicembre presso l’Aud<strong>it</strong>orium della Camera<br />

di Commercio si terrà il concerto di fine anno con<br />

estrazione dei numeri vincenti della lotteria<br />

benefica. Quest’anno abbiamo inv<strong>it</strong>ato il Coro del<br />

CAI di <strong>Cremona</strong> diretto dal M° Villaschi;<br />

a metà novembre ci saranno le manifestazioni per la<br />

Giornata Mondiale del Diabete. Dovremo definire se<br />

l’Associazione si mobil<strong>it</strong>erà per due giorni – sabato<br />

e domenica o solamente la domenica con lo<br />

screening in centro c<strong>it</strong>tà;<br />

in autunno la dott.ssa Ruggeri: inv<strong>it</strong>erà per conto<br />

dell’associazione l’urologo dott. De Luca per un<br />

incontro con i nostri associati sulle complicanze<br />

urologiche della patologia diabetica.<br />

Sia il programma per il 2010 che il bilancio di<br />

previsione vengono posti alla votazione<br />

dell’Assemblea che li approva all’unanim<strong>it</strong>à.<br />

L’ing. Dal Conte a questo punto apre la discussione<br />

fra i partecipanti e le autor<strong>it</strong>à intervenute<br />

sollec<strong>it</strong>ando contributi di idee e proposte prima di<br />

chiudere questa ultima parte del programma.


Prende per primo<br />

la parola il<br />

Geom. Malvezzi,<br />

Vice Sindaco del<br />

Comune di<br />

<strong>Cremona</strong> che<br />

porta i saluti del<br />

Sindaco e<br />

dell’Assessore<br />

alle Pol<strong>it</strong>iche<br />

Sociali e<br />

ringrazia Alida<br />

Madini per<br />

l’inv<strong>it</strong>o.<br />

Il vicesindaco<br />

mostra grande<br />

apprezzamento per la passione con cui la Presidente<br />

interpreta il proprio ruolo, pari a quella del mar<strong>it</strong>o,<br />

primario ospedaliero prima e Presidente<br />

dell’Associazione Diabetici poi. Loda lo stile con cui<br />

la Presidente ha saputo presentare la malattia del<br />

diabete, in maniera pos<strong>it</strong>iva e senza allarmismi,<br />

divulgando ottimismo e speranza tra i malati<br />

presenti. Questo è il metodo giusto per capire i<br />

bisogni e proporre soluzioni.<br />

Conclude facendo presente che gli Enti Pubblici<br />

devono sostenere le Associazioni di Volontariato al<br />

fine di aumentare<br />

l’interesse nei loro<br />

confronti e vederne<br />

aumentare gli<br />

Iscr<strong>it</strong>ti.<br />

Viene data la<br />

parola al Dott.<br />

Bodini, Direttore<br />

Dipartimento Area<br />

Medica con<br />

responsabil<strong>it</strong>à sul<br />

Centro<br />

Diabetologico<br />

dell’Ospedale.<br />

Ringrazia per<br />

l’inv<strong>it</strong>o e si scusa<br />

di non essere<br />

intervenuto in passato perché pol<strong>it</strong>icamente<br />

impegnato. Scusa il prof. Spaggiari che non ha<br />

potuto intervenire e si impegna a renderlo edotto di<br />

quanto emerso nella giornata odierna. Fa presente<br />

che in questo ultimo periodo l’organizzazione<br />

ospedaliera ha sub<strong>it</strong>o, con successo, notevoli<br />

cambiamenti. Vi è stata la fusione in un unico<br />

dipartimento delle due divisioni mediche, si è<br />

staccata l’endoscopia ora guidata dal Dott. Buffoli<br />

mentre il dipartimento oncologico è diretto dal<br />

Dott. Passalacqua. Solo il Centro Diabetologico, che<br />

ha un numero non indifferente di pazienti,<br />

nonostante l’ingresso di un nuovo medico, presenta<br />

delle cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à che si spera di superare al più presto.<br />

8<br />

l’assemblea<br />

L’Un<strong>it</strong>à Operativa del piede diabetico è stata<br />

affidata alla D.ssa Ermanna Manara e anche tale<br />

struttura deve essere ulteriormente potenziata in<br />

breve tempo. Per un ulteriore miglioramento dei<br />

servizi è indispensabile il sostegno dell’Associazione<br />

Diabetici. Conclude ricordando che la prevenzione<br />

comunque passa attraverso il servizio ospedaliero<br />

pubblico. Sarà quindi comp<strong>it</strong>o del primario lavorare<br />

per migliorare la struttura al servizio dei c<strong>it</strong>tadini.<br />

Prende la parola<br />

l’Assessore<br />

Provinciale<br />

Silvia Schiavi<br />

ringrazia per<br />

l’inv<strong>it</strong>o a<br />

partecipare<br />

all’assemblea<br />

annuale<br />

dell’Associazione<br />

e fa presente di<br />

rappresentare il<br />

Presidente della<br />

Provincia Dott.<br />

Salini. Si<br />

complimenta con<br />

la Presidente per<br />

le iniziative<br />

portate a termine brillantemente e ribadisce la<br />

disponibil<strong>it</strong>à della Provincia a collaborare<br />

all’organizzazione di future azioni a favore dei<br />

malati di diabete.<br />

Prende la parola il Direttore Generale dell’A.S.L.<br />

Dott. Compagnoni che ringrazia per l’inv<strong>it</strong>o e dà<br />

atto alla Presidente di aver usato toni concilianti<br />

nella relazione. Dopo aver fatto presente che la sua<br />

presenza è volta a testimoniare l’attiva<br />

partecipazione da parte dell’ASL ai problemi del<br />

Centro Diabetologico espone alcune considerazioni:<br />

l’ASL non è contro ma è per i pazienti diabetici.<br />

Il comp<strong>it</strong>o ist<strong>it</strong>uzionale del suo ruolo è quello di<br />

vigilare sui costi e sulle disponibil<strong>it</strong>à del Servizio<br />

San<strong>it</strong>ario Regionale. È nato circa un anno e mezzo<br />

fa il progetto per rendere omogenea la distribuzione<br />

dei presidi per<br />

diabetici in<br />

Lombardia<br />

uniformando le<br />

differenze fra le<br />

A.S.L. Per ottenere<br />

ciò si è cercato di<br />

fare economia di<br />

scala aggregando le<br />

A.S.L. attraverso le<br />

loro necess<strong>it</strong>à.<br />

Fa infine presente<br />

di essere<br />

disponibile<br />

all’accoglimento di


l’assemblea<br />

tutte le richieste dell’Associazione purché coerenti<br />

con le necess<strong>it</strong>à dei malati. In particolare si<br />

adopererà per far svolgere un’analisi approfond<strong>it</strong>a<br />

sulla diffusione del Diabete di tipo 1 a <strong>Cremona</strong> e in<br />

Lombardia.<br />

Prende la parola la<br />

D.ssa Ruggeri<br />

Responsabile del<br />

Centro<br />

Diabetologico che<br />

ringrazia per<br />

l’inv<strong>it</strong>o a<br />

partecipare alla<br />

consueta assemblea<br />

annuale, fertile<br />

momento di<br />

riflessione<br />

collegiale.<br />

Fa presente che<br />

molti sono i bisogni da soddisfare a fronte di un<br />

numero sempre crescente di malati di diabete. Ciò<br />

porta alla necess<strong>it</strong>à di riorganizzare al più presto il<br />

Centro Diabetologico. Pone in evidenza che il<br />

controllo terapeutico è estremamente utile e che la<br />

diagnosi precoce è indispensabile per prevenire le<br />

complicazioni legate a una tardiva cura del diabete.<br />

Annuncia che sono in corso di approntamento nuovi<br />

protocolli con i vari reparti medici e chirurgici<br />

affinché tutti i malati di diabete possano usufruire<br />

di adeguati servizi su tutto il terr<strong>it</strong>orio della<br />

provincia. Denuncia la pesante s<strong>it</strong>uazione dei<br />

giovani Diabetici per i quali sarebbe opportuno<br />

organizzare momenti di riflessione e confronto con<br />

specialisti (psicologo e dietista), anche avvalendosi<br />

dei moderni strumenti tecnologici informatici quali<br />

internet e posta elettronica.<br />

Anche in questo settore è indispensabile una stretta<br />

collaborazione tra l’Associazione e il Centro<br />

Diabetologico.<br />

9<br />

Viene data la parola<br />

alla D.ssa Luppino,<br />

pediatra presso il<br />

Presidio Ospedaliero<br />

di <strong>Cremona</strong>, che si<br />

dedica da alcuni<br />

anni anche alla<br />

gestione del diabete<br />

di Tipo 1. Ringrazia<br />

la D.ssa Ruggeri per<br />

la disponibil<strong>it</strong>à<br />

dimostrata, in<br />

particolare mettendo<br />

a disposizione del<br />

reparto di Pediatria figure importanti quali la<br />

dietista e la psicologa; manifesta poi il suo timore<br />

per la possibil<strong>it</strong>à di veder venir meno queste due<br />

importanti collaboratrici, in quanto personale non<br />

assunto a tempo indeterminato, ma precario.<br />

Prende la parola la D.ssa Manara, responsabile del<br />

Centro di Vulnologia e Piede Diabetico che fa<br />

presente che allo stesso è dedicata poca attenzione<br />

nonostante le patologie di cui si occupa siano<br />

costose ed invalidanti. Chiede pertanto<br />

all’Associazione e all’A.S.L. di adoperarsi affinché i<br />

medicinali volti a curare questo tipo di malattia<br />

possano essere erogati gratu<strong>it</strong>amente anche ai<br />

pazienti con meno di 65 anni, soggetti comunque<br />

ad alto rischio di mutilazione permanente.<br />

Il Dott. Compagnoni raccoglie tutte le proposte<br />

avanzate proponendo che, al momento delle<br />

valutazioni cliniche, possa contare sulla<br />

collaborazione dei vari Diabetologi che gli<br />

forniscano la documentazione scientifica a loro<br />

disposizione purché sia sempre presente il binomio<br />

costi–benefici. Inv<strong>it</strong>a la D.ssa Manara ad inviargli<br />

una memoria scr<strong>it</strong>ta che invierà in Regione<br />

nell’intento di risolvere questo problema che non è<br />

solo locale. La D.ssa Ruggeri precisa che la presenza<br />

della Dietista e della Psicologa<br />

è garant<strong>it</strong>a anche nel 2011<br />

grazie al finanziamento interno<br />

al Centro Diabetologico. Nel<br />

frattempo ci si muoverà per<br />

risolvere defin<strong>it</strong>ivamente la<br />

s<strong>it</strong>uazione.<br />

Il sig. Paolo Corna,<br />

indimenticato past president<br />

dell’Associazione, ha salutato<br />

con grande ammirazione tutti i<br />

presenti augurando buon lavoro<br />

e lunga v<strong>it</strong>a ai Diabetici.<br />

L’ing. Dal Conte Presidente<br />

dell’Assemblea ringrazia tutti gli<br />

intervenuti, auspica un<br />

progressivo aumento degli<br />

iscr<strong>it</strong>ti, saluta i presenti e<br />

chiude l’Assemblea alle<br />

ore 12,30.


Presente e futuro<br />

della terapia antidiabetica<br />

Il dottor Sergio Di Lembo affronta<br />

le tematiche principali legate al diabete<br />

PREMESSE FISIOPATOLOGICHE<br />

Il diabete è una malattia metabolica sostanzialmente<br />

caratterizzata da iperglicemia e dovuta ad una<br />

carenza di insulina oppure ad un suo difettoso<br />

funzionamento; in tali s<strong>it</strong>uazioni l’organismo non<br />

riesce ad utilizzare il glucosio come “carburante” e<br />

non è in grado di immagazzinarlo in vari tessuti,<br />

determinandone l’accumulo nel torrente circolatorio<br />

dove lo zucchero raggiunge elevate concentrazioni<br />

(iperglicemia). L’insulina, prodotta dal pancreas, può<br />

essere dunque paragonata alla “chiave di accensione”<br />

del motore di un’autovettura: senza tale chiave, è<br />

impossibile avviare il motore (anche se il serbatoio,<br />

cioè l’organismo, è pieno di benzina).<br />

Esistono più precisamente due tipi di diabete, per i<br />

quali sono indicate differenti terapie<br />

• DIABETE TIPO 1 o DMT1 (5%): dipende dalla<br />

selettiva distruzione della componente del pancreas<br />

responsabile della produzione di insulina (isole di<br />

Langerhans - cellule beta): mancando l’insulina,<br />

l’unico modo per curare il DMT1 è quello di<br />

somministrarla per via iniettiva. Particolare attenzione<br />

mer<strong>it</strong>ano i meccanismi autoimmun<strong>it</strong>ari che<br />

contribuiscono al danno delle cellule beta: molto<br />

schematicamente si tratta di un’anomala reazione di<br />

difesa che, invece di eliminare un agente estraneo<br />

non ancora identificato, attacca e distrugge le stesse<br />

cellule beta, determinando un progressivo ed<br />

irreversibile calo della produzione di insulina.<br />

• DIABETE TIPO 2 o DMT2 (95%): in questa malattia<br />

l’insulina è prodotta dal pancreas, anche in quant<strong>it</strong>à<br />

anormalmente elevata, ma non funziona; dobbiamo<br />

quindi “aiutare” l’insulina con dei farmaci ed al lim<strong>it</strong>e,<br />

nei casi più gravi, con altra insulina (nel DMT2<br />

possono coesistere farmaci orali ed insulina).<br />

Diversamente dal diabete tipo 1, sostanzialmente<br />

stabile, in diabete tipo 2 (legato all’alimentazione,<br />

alla sedentarietà ed all’obes<strong>it</strong>à/sovrappeso) presenta<br />

un’incidenza ed una prevalenza in progressiva<br />

cresc<strong>it</strong>a: entro il 2030 si prevede infatti che il numero<br />

dei diabetici tipo 2 raggiungerà i 380 milioni nel<br />

mondo ed i 5 milioni sul terr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>aliano.<br />

L’impossibil<strong>it</strong>à di utilizzare correttamente il glucosio<br />

10<br />

l’intervento<br />

come fonte di<br />

energia spiega il<br />

calo ponderale<br />

anche notevole<br />

dei pazienti con<br />

diabete grave:<br />

l’organismo deve<br />

infatti ripiegare<br />

su fonti di<br />

energia<br />

“alternative”<br />

come i grassi e<br />

soprattutto le<br />

dottor Sergio Di Lembo<br />

proteine,<br />

determinando una prevalente perd<strong>it</strong>a di massa magra,<br />

cioè una riduzione della muscolatura. Altre<br />

manifestazioni di una grave malattia diabetica<br />

(scompenso glicometabolico) sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e<br />

dall’astenia, dalla poliuria, dalla polidipsia e dalla<br />

polifagia:<br />

• l’astenia, cioè l’intensa e persistente debolezza,<br />

dipende dall’incapac<strong>it</strong>à di assicurare un costante ed<br />

adeguato rifornimento di carburante (cioè di glucosio)<br />

all’organismo<br />

• la poliuria, cioè il notevole incremento del volume<br />

di urine, è dovuta alla necess<strong>it</strong>à di eliminare lo<br />

zucchero che, a causa della carenza o del<br />

malfunzionamento dell’insulina, si è accumulato nel<br />

sangue: l’unico modo di smaltire il glucosio consiste<br />

appunto nella sua eliminazione insieme alle urine, il<br />

cui volume deve pertanto aumentare per garantire la<br />

solubilizzazione dell’eccesso di zucchero<br />

• la polidipsia, cioè l’aumento della sensazione di<br />

sete e quindi dell’ingestione di acqua, rappresenta<br />

semplicemente la risposta dell’organismo all’eccessiva<br />

perd<strong>it</strong>a di liquidi insieme alle urine<br />

• la polifagia, cioè l’aumento della sensazione di fame<br />

con conseguente iperalimentazione, rappresenta<br />

anch’essa una risposta dell’organismo al difettoso<br />

rifornimento delle riserve di carburante<br />

Una grave e persistente iperglicemia può evolvere in<br />

coma, mettendo in serio pericolo la v<strong>it</strong>a del paziente;<br />

i segni ed i sintomi ora elencati sono tuttavia assenti


l’intervento<br />

nella grande maggioranza dei pazienti diabetici, nei<br />

quali le concentrazioni di glucosio del sangue non<br />

risultano tanto elevate da rappresentare un pericolo<br />

immediato; la malattia decorre pertanto<br />

asintomaticamente per tempi estremamente lunghi,<br />

danneggiando comunque l’organismo e determinando<br />

delle conseguenze (“complicanze”) estremamente<br />

gravi ed invalidanti. Tali complicanze, spesso si<br />

manifestano ancora prima della diagnosi e<br />

comprendono<br />

• Macroangiopatie (malattie dei grossi vasi<br />

sanguigni): infarto miocardico, ictus o stroke,<br />

arteriopatia obl<strong>it</strong>erante degli arti inferiori.<br />

• Microangiopatie (malattie dei piccoli vasi<br />

sanguigni): retinopatia con possibile perd<strong>it</strong>a della<br />

vista, nefropatia con possibile insufficienza renale e<br />

dialisi<br />

• Neuropatie: sofferenza e lesione dei nervi periferici<br />

con insensibil<strong>it</strong>à e/o gravi quadri dolorosi a carico<br />

delle estrem<strong>it</strong>à. La presenza di neuropatia e/o<br />

arteriopatia obl<strong>it</strong>erante a livello degli arti inferiori<br />

favorisce la comparsa del cosiddetto “piede<br />

diabetico”, caratterizzato da gravi lesioni (ascessi,<br />

flemmoni, gangrena) che possono portare ad<br />

interventi di amputazione. Un’altra, non meno grave<br />

conseguenza della neuropatia diabetica è la<br />

disfunzione erettile, particolarmente diffusa tra i<br />

diabetici.<br />

DIAGNOSI<br />

E’ possibile avanzare la diagnosi di diabete nelle<br />

seguenti s<strong>it</strong>uazioni<br />

• Glicemia basale (a digiuno) maggiore di 125 mg/dl<br />

in almeno due occasioni<br />

• Glicemia casuale maggiore di 200 mg/dl<br />

accompagnata da sintomi tipici (poliuria, polidipsia,<br />

calo ponderale inspiegabile)<br />

11<br />

• Glicemia dopo carico orale di glucosio maggiore di<br />

200 mg/dl<br />

Il rischio di essere colp<strong>it</strong>i da una o più complicanze<br />

della malattia diabetica è tanto maggiore quanto più<br />

grave e più protratta nel tempo è stata l’iperglicemia.<br />

E’ possibile quantificare la grav<strong>it</strong>à e la durata nel<br />

tempo della glicemia con uno specifico esame,<br />

cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dall’emoglobina glicata o HbA1c:<br />

l’emoglobina glicata è funzione crescente della<br />

glicemia media negli ultimi 3 mesi; in altre parole,<br />

come dimostra la tabella, tanto più alta è l’Hba1c<br />

tanto più elevata è stata la glicemia negli ultimi 3<br />

mesi di malattia. Per valutare la grav<strong>it</strong>à della malattia<br />

diabetica SONO INUTILI (anzi spesso risultano<br />

fuorvianti ed ingannevoli) esami come la glicemia<br />

venosa o la glicosuria, che si riferiscono<br />

rispettivamente all’aumento della glicemia dopo un<br />

singolo pasto (la cena della sera prima del prelievo)<br />

oppure durante una sola giornata (la giornata<br />

precedente al prelievo). E’ ormai accertato che ogni<br />

incremento dell’1% dell’emoglobina glicata comporta:<br />

• Un aumento del rischio di infarto cardiaco pari al<br />

14%<br />

• Un aumento del rischio di malattia cardiovascolare<br />

pari al 18%<br />

• Un aumento del rischio di retinopatia diabetica o<br />

nefropatia pari al 37%<br />

TERAPIA – PRINCIPI GENERALI<br />

Scopo della terapia del diabete è quello di<br />

mantenere le glicemie il più possibile vicine ai<br />

valori di riferimento (glicemia a digiuno 90-130<br />

mg/dl – glicemia post-prandiale minore di 180<br />

mg/dl), in modo da normalizzare l’HbA1c e ridurre il<br />

rischio di complicanze; per quanto riguarda<br />

l’emoglobina glicata, nei diabetici in terapia sono<br />

generalmente accettabili valori minori del 6.5-7%<br />

(nei soggetti anziani si può anche raggiungere il<br />

7.5%). Gli obbiettivi della terapia possono essere<br />

raggiunti innanz<strong>it</strong>utto con un adeguato stile di v<strong>it</strong>a<br />

(corretta alimentazione, attiv<strong>it</strong>à fisica regolare). Lo<br />

stile di v<strong>it</strong>a è sicuramente necessario, ma spesso si


ivela insufficiente: in tal caso è necessario avviare<br />

il trattamento farmacologico. Come regola generale<br />

• Il diabete tipo 1 richiede l’impiego dell’insulina<br />

(che l’organismo non è più in grado di produrre)<br />

• Il diabete tipo 2 viene generalmente trattato con<br />

farmaci orali, adottando l’insulina quando gli stessi<br />

farmaci diventano inefficaci e/o quando esistono<br />

controindicazioni (es terapia cortisonica,<br />

insufficienza renale, malattie del fegato, gravidanza,<br />

grave scompenso glicometabolico, interventi<br />

chirurgici). Farmaci orali ed insulina possono essere<br />

associati, come pure possono essere utilizzate<br />

combinazioni di farmaci estemporanee o<br />

precost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e.<br />

Oltre all’insulina, il diabetologo ha a disposizione<br />

un notevole numero di farmaci (ipoglicemizzanti<br />

orali), ormai ben conosciuti e sperimentati:<br />

ciascuno di questi farmaci è in grado di ridurre<br />

dell’1% circa l’emoglobina glicata, producendo<br />

miglioramenti ancora più marcati se associato ad<br />

altri ipoglicemizzanti. Un possibile effetto<br />

collaterale della terapia antidiabetica è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

dall’ipoglicemia, cioè da un abbassamento eccessivo<br />

dei livelli glicemici in conseguenza dell’assunzione<br />

di farmaci (ipoglicemizzanti orali e/o insulina) a<br />

dosaggi eccessivi rispetto ai carboidrati assunti ai<br />

pasti: può in altri termini verificarsi un’ipoglicemia<br />

quando per errore assumiamo un dosaggio eccessivo<br />

di farmaco oppure quando ingeriamo meno alimenti<br />

di quelli previsti dalla dieta per controbilanciare la<br />

terapia antidiabetica. I sintomi dell’ipoglicemia<br />

(sudorazione fredda, cardiopalmo, tremori) sono in<br />

realtà dei “campanelli di allarme” con i quali<br />

l’organismo ci avvisa di trovarsi in una s<strong>it</strong>uazione di<br />

sofferenza (sono particolarmente vulnerabili alla<br />

carenza di zuccheri i neuroni, cioè le cellule del<br />

sistema nervoso centrale); se non viene<br />

tempestivamente corretta con l’assunzione di<br />

zuccheri, l’ipoglicemia grave può determinare un<br />

vero e proprio stato di coma (coma ipoglicemico).<br />

Molto schematicamente, i farmaci utilizzati per<br />

trattare il diabete tipo 2 possono rendere più<br />

efficace l’insulina, alla quale i tessuti non<br />

rispondono correttamente (farmaci insulinosensibilizzanti),<br />

oppure possono stimolare il<br />

pancreas a produrre una maggiore quant<strong>it</strong>à di<br />

insulina (farmaci secretagoghi)<br />

• Gli insulino-sensibilizzanti (metformina,<br />

piogl<strong>it</strong>azone, rosigl<strong>it</strong>azone) abbassano la glicemia<br />

senza alcun pericolo di ipoglicemie, a meno che non<br />

siano associati ad altri farmaci: il loro impiego è<br />

estremamente sicuro, pur essendo controindicati<br />

12<br />

nell’insufficienza epatica, nell’insufficienza renale<br />

(soprattutto la metformina) e nello scompenso<br />

cardiaco (soprattutto i gl<strong>it</strong>azonici).<br />

• I secretagoghi (glibenclamide, glimepiride,<br />

gliclazide, repaglinide), anch’essi controindicati<br />

nell’insufficienza epatica e renale (con alcune<br />

eccezioni principalmente rappresentate dalla<br />

repaglinide), riducono la glicemia in misura<br />

leggermente maggiore rispetto agli insulinosensibilizzanti,<br />

ma con un rischio significativamente<br />

maggiore di episodi ipoglicemici; sembra inoltre che<br />

la continua stimolazione del pancreas esaurisca le<br />

riserve funzionali di quest’ultimo ed acceleri la<br />

progressiva degenerazione delle cellule beta<br />

produttrici di insulina; altri e non meno importanti<br />

effetti collaterali dei secretagoghi sono cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />

dall’aumento del senso di fame e dall’incremento<br />

poderale (dovuto sia all’iperalimentazione sia<br />

all’aumentata produzione di insulina).<br />

I NUOVI FARMACI ANTIDIABETICI<br />

l’intervento<br />

INCRETINO-MIMETICI<br />

Comprendono sia farmaci orali (gliptine), sia<br />

farmaci iniettabili (exenatide), capaci di potenziare<br />

la secrezione di insulina senza “spremere” il<br />

pancreas, cioè senza esaurirlo funzionalmente come<br />

i secretagoghi; sembra invece che gliptine ed<br />

exenatide difendano il pancreas dall’invecchiamento<br />

precoce che si verifica nel diabete, addir<strong>it</strong>tura<br />

rigenerando le cellule beta danneggiate dalla<br />

malattia. Diversamente dai secretagoghi, gli<br />

incretino-mimetici non producono incrementi<br />

ponderali e non favoriscono le ipoglicemie,<br />

rallentando inoltre lo svuotamento gastrico e<br />

generando una sensazione di sazietà; attualmente<br />

sono prescrivibili con piano terapeutico come<br />

farmaci di secondo o terzo livello, cioè in<br />

associazione con altri farmaci più sperimentati,<br />

qualora questi ultimi si dimostrino incapaci di<br />

controllare completamente la malattia diabetica. I<br />

farmaci iniettabili sono leggermente più efficaci ed<br />

addir<strong>it</strong>tura determinano un significativo calo<br />

ponderale… anche se sono più spesso responsabili<br />

di complicanze gastroenteriche come nausea e<br />

vom<strong>it</strong>o: tali complicanze risultano tuttavia<br />

trans<strong>it</strong>orie nella quasi total<strong>it</strong>à dei casi. Attualmente<br />

è disponibile un solo incretino-mimetico iniettabile,<br />

l’exenatide, da somministrare due volte al giorno; in<br />

un prossimo futuro saranno disponibili nuovi<br />

farmaci iniettabili una volta al giorno (liraglutide) o<br />

addir<strong>it</strong>tura una volta a settimana (exenatide LAR).


l’intervento<br />

Occorre tuttavia precisare che, diversamente dai<br />

farmaci più tradizionali, ben conosciuti e studiati,<br />

gli incretino-mimetici sono stati appena introdotti:<br />

non se ne conoscono pertanto completamente gli<br />

effetti a lungo termine; per esempio, l’impiego di<br />

formulazioni a lento rilascio (da assumere una volta<br />

a settimana) potrebbe amplificare la durata e<br />

l’intens<strong>it</strong>à degli effetti collaterali della<br />

somministrazione giornaliera.<br />

PRAMLINTIDE<br />

La pramlintide è un analogo sintetico dell’amilina,<br />

un ormone che viene secreto dalle cellule beta del<br />

pancreas insieme all’insulina, potenziando la<br />

secrezione di quest’ultima, rallentando lo<br />

svuotamento gastrico e riducendo la sensazione di<br />

fame con un’azione diretta sui centri encefalici della<br />

sazietà. Nei diabetici tipo 2 trattati con insulina e<br />

nei diabetici tipo 1, le cellule beta sono<br />

danneggiate o distrutte, con conseguente ridotta o<br />

assente secrezione di insulina ed amilina dopo i<br />

pasti: la somministrazione di pramlintide INSIEME<br />

all’insulina (sempre come iniezione sottocutanea)<br />

riduce in misura maggiore la glicemia postprandiale<br />

lim<strong>it</strong>ando o ev<strong>it</strong>ando l’incremento ponderale che si<br />

associa alla terapia insulinica cronica. L’uso<br />

pediatrico di pramlintide non è stato ancora<br />

studiato: attualmente il farmaco non è disponibile<br />

in Italia, mentre è commercializzato negli USA.<br />

ANTICORPO ANTI-CD3 (OTELIXIZUMAB)<br />

Molto schematicamente possiamo affermare che<br />

l’anticorpo anti-CD3 o otelixizumab rappresenta una<br />

sorta di “vaccinazione” contro il diabete tipo 1,<br />

particolarmente indicata nell’età pediatrica;<br />

l’infusione per via endovenosa di questo anticorpo<br />

nel diabete tipo 1 all’esordio sembra infatti<br />

arrestare la reazione autoimmun<strong>it</strong>aria che porta alla<br />

distruzione delle cellule beta ed al defin<strong>it</strong>ivo<br />

esaurimento dell’insulina: 12 mesi dopo il<br />

trattamento, la produzione di insulina sembra<br />

infatti invariata. Con questa innovativa terapia, allo<br />

scopo di bloccare una reazione autoimmun<strong>it</strong>aria<br />

(cioè l’errato riconoscimento di una componente<br />

dell’organismo come “estranea”), si modifica il<br />

funzionamento dei linfoc<strong>it</strong>i, cioè delle cellule<br />

“sentinella” responsabili della difesa dell’organismo:<br />

sebbene non siano noti effetti collaterali a breve<br />

termine, si conosce molto poco sulle conseguenze a<br />

lungo termine dell’otelixizumab. Si è appena<br />

conclusa la fase di arruolamento dello studio<br />

DEFEND, che seguirà per 2-4 anni diabetici tipo 1 di<br />

13<br />

età compresa tra 18 e 35 anni, sottoposti alla<br />

terapia con otelixizumab: è tuttavia ancora troppo<br />

presto per confermare l’efficacia dell’anticorpo anti-<br />

CD3 nel lungo periodo (possibile ripresa della<br />

malattia?)<br />

SGLT2-INIBITORI<br />

Gli SGLT2-inib<strong>it</strong>ori (dapaglifozin, serglifozin),<br />

attualmente in corso di sperimentazione, abbassano<br />

la “soglia renale per il glucosio”, cioè riducono la<br />

concentrazione plasmatica del glucosio al di sopra<br />

della quale lo zucchero viene espulso insieme alle<br />

urine per lim<strong>it</strong>are i danni dell’iperglicemia.<br />

Sostanzialmente la “soglia renale” (circa 200<br />

mg/dl) è paragonabile al foro del “troppo pieno” di<br />

un lavabo: quando nel lavabo si accumula una<br />

quant<strong>it</strong>à eccessiva di acqua, quest’ultima passa<br />

direttamente nel tubo di scarico attraverso il<br />

“troppo pieno”. L’uso degli SGLT2-inib<strong>it</strong>ori equivale<br />

quindi a spostare più in basso il foro del “troppo<br />

pieno”, favorendo l’eliminazione urinaria del<br />

glucosio e quindi la riduzione della glicemia, anche<br />

a concentrazioni plasmatiche inferiori a 200 mg/dl<br />

(anche quando il lavabo è pieno solo a metà). Sono<br />

stati effettuati soltanto pochi studi di efficacia,<br />

tutti riguardanti piccoli gruppi di diabetici tipo 2:<br />

sembra che dapaglifozin e serglifozin, oltre a ridurre<br />

in misura significativa la glicemia e l’emoglobina<br />

glicata, migliorino anche la risposta dei tessuti<br />

all’insulina. Gli effetti collaterali a breve termine<br />

comprendono un lieve aumento del volume urinario<br />

e una maggiore frequenza delle infezioni delle vie<br />

urinarie (cist<strong>it</strong>i); non sono invece disponibili dati<br />

sull’efficacia degli SGLT2-inib<strong>it</strong>ori e su eventuali<br />

effetti collaterali nel lungo periodo.<br />

INSULINA INALATORIA<br />

L’insulina inalatoria, adatta sia per i diabetici tipo 1<br />

sia per i tipo 2, permette di sost<strong>it</strong>uire<br />

esclusivamente l’insulina iniettiva “rapida”, da<br />

assumere prima dei pasti; il paziente deve invece<br />

assumere con il tradizionale metodo iniettivo<br />

l’insulina “lenta”. L’efficacia dell’insulina inalatoria è<br />

esattamente sovrapponibile a quella dell’insulina<br />

iniettabile; l’unica differenza consiste nella<br />

maggiore accettazione da parte dei pazienti, che<br />

molto spesso non gradiscono le iniezioni<br />

sottocutanee con penna o siringa. L’unica insulina<br />

inalatoria commercializzata negli USA (Exubera) è<br />

stata r<strong>it</strong>irata dal commercio nell’ottobre 2007<br />

perché, secondo l’azienda produttrice Pfizer, “non<br />

era stata accettata da medici e pazienti” (erogatore


troppo ingombrante e difficoltà del dosaggio: un<br />

numero doppio di erogazioni non era equivalente ad<br />

un numero doppio di un<strong>it</strong>à). Tutte le altre aziende<br />

che stavano sviluppando insuline inalatorie hanno<br />

interrotto i lavori nei primi mesi del 2008. Rimane<br />

soltanto un’azienda statun<strong>it</strong>ense, la MannKind, che<br />

attende a breve l’approvazione della FDA per una<br />

nuova insulina inalatoria chiamata Afrezza.<br />

Nell’aprile 2008 Pfizer ha rivelato la possibile<br />

associazione tra l’impiego di insulina inalatoria e<br />

tumori polmonari: tale associazione, tuttavia non<br />

risultava statisticamente significativa (6 casi su<br />

4740 trattati con Exubera contro 1 solo caso su<br />

4292 trattati con placebo), riguardando inoltre i<br />

soli pazienti fumatori. La Pfizer si è impegnata ad<br />

approfondire con ulteriori studi il legame tra<br />

insulina inalatoria e neoplasie polmonari.<br />

INSULINA ORALE<br />

La somministrazione per via orale pone problemi<br />

tecnici rilevanti in quanto, essendo un polipeptide,<br />

l’insulina viene diger<strong>it</strong>a e perde ogni efficacia: sono<br />

state pertanto sviluppate particolari tecniche che<br />

proteggono la molecola insulinica dall’azione degli<br />

enzimi intestinali, permettendone l’assorbimento<br />

senza alterazioni strutturali e funzionali. Diverse<br />

aziende, tra cui la Novo Nordisk produttrice di note<br />

insuline iniettabili, hanno già effettuato studi di<br />

fase 1 con risultati soddisfacenti: l’insulina orale<br />

sost<strong>it</strong>uisce l’insulina “rapida” iniettabile, mentre<br />

l’insulina “lenta” potrebbe essere sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da<br />

formulazioni transdermiche (cerotti a lento rilascio),<br />

anch’esse in corso di sviluppo. Non è tuttavia<br />

possibile prevedere la data di immissione sul<br />

mercato dell’insulina orale, come pure non è<br />

possibile escludere la comparsa di effetti collaterali<br />

che ne pregiudichino l’utilizzo, analogamente<br />

all’insulina inalatoria.<br />

MICROINFUSORE<br />

Si tratta di una micropompa che inietta per via<br />

sottocutanea insulina in quant<strong>it</strong>à prefissate:<br />

l’iniezione avviene in continuo, senza interruzioni,<br />

proprio come si verifica nel pancreas (es. 0,5 un<strong>it</strong>à<br />

all’ora); è possibile programmare il microinfusore in<br />

modo che, sulla base delle necess<strong>it</strong>à del paziente,<br />

vengano automaticamente erogate differenti<br />

quant<strong>it</strong>à di insulina nelle varie ore della giornata; al<br />

momento del pasto il microinfusore, azionato dal<br />

paziente, può inoltre iniettare una quant<strong>it</strong>à<br />

addizionale di insulina (bolo), equivalente alla<br />

somministrazione dell’insulina rapida.<br />

14<br />

l’intervento<br />

Particolarmente indicato nel diabete tipo 1 instabile<br />

e nelle gestanti, il microinfusore garantisce un<br />

migliore controllo glicemico, pur richiedendo<br />

frequenti misurazioni della glicemia capillare.<br />

Sebbene alcuni microinfusori possano essere<br />

collegati a strumenti per la rilevazione in continuo<br />

delle glicemie, non è ancora possibile<br />

l’adeguamento automatico della quant<strong>it</strong>à di insulina<br />

iniettata sulla base dei livelli glicemici: sono<br />

tuttavia in corso di avanzata sperimentazione veri e<br />

propri pancreas artificiali.<br />

CHIRURGIA BARIATRICA<br />

La terapia chirurgica dell’obes<strong>it</strong>à (chirurgia<br />

bariatrica) permette di ottenere una riduzione<br />

significativa e duratura del peso corporeo con<br />

miglioramento o scomparsa delle complicanze e<br />

delle comorbid<strong>it</strong>à associate (malattie<br />

cardiovascolari, diabete, dislipidemie, patologie<br />

ortopediche etc). Per quanto riguarda la malattia<br />

diabetica, parallelamente e conseguentemente al<br />

calo poderale determinato dall’intervento chirurgico,<br />

si verifica un graduale miglioramento del compenso<br />

glicemico, che spesso permette di ridurre o<br />

addir<strong>it</strong>tura di sospendere la terapia.<br />

La relazione tra riduzione del tessuto adiposo e<br />

miglioramento della malattia diabetica può essere<br />

spiegata tenendo presente sia il minor fabbisogno<br />

insulinico del paziente dimagr<strong>it</strong>o, sia il miglior<br />

funzionamento dell’insulina: al calo ponderale si<br />

accompagna infatti l’aumento di sostanze che<br />

favoriscono il funzionamento dell’insulina (es.<br />

adiponectina) e la diminuzione di sostanze che<br />

invece contrastano quest’ultima (es. TNF alfa).<br />

Esistono sostanzialmente due tipologie di interventi<br />

bariatrici (restr<strong>it</strong>tivi e malassorb<strong>it</strong>ivi), che<br />

differiscono per efficacia, invasiv<strong>it</strong>à e tollerabil<strong>it</strong>à<br />

da parte del paziente.<br />

Si tratta sempre e comunque di interventi<br />

chirurgici, che non possono essere improvvisati ma<br />

richiedono un attento inquadramento psicologico,<br />

metabolico, dietologico, cardiologico ed<br />

endocrinologico del paziente da parte di un team<br />

multidisciplinare: non tutti i pazienti obesi possono<br />

essere infatti operati.<br />

Una volta sottoposto all’intervento di chirurgia<br />

bariatrica, il paziente deve essere segu<strong>it</strong>o con<br />

controlli periodici e deve comunque adottare uno<br />

specifico stile di v<strong>it</strong>a. Gli interventi restr<strong>it</strong>tivi<br />

permettono di ottenere una riduzione della capac<strong>it</strong>à<br />

gastrica, determinando un calo ponderale mediante<br />

un “obbligato” ridotto apporto di cibo e pertanto di


l’intervento<br />

calorie. La riduzione della capac<strong>it</strong>à gastrica si può<br />

ottenere creando una “tasca” ristretta nella quale si<br />

accumulano piccole quant<strong>it</strong>à di cibo, mettendo<br />

sub<strong>it</strong>o in tensione la parete dello stomaco e<br />

generando precocemente una sensazione di sazietà:<br />

tale sensazione lim<strong>it</strong>a l’ulteriore ingestione degli<br />

alimenti, favorendo la restrizione calorica.<br />

Il metodo restr<strong>it</strong>tivo più frequentemente utilizzato<br />

è il bendaggio gastrico, che prevede il<br />

posizionamento laparoscopico intorno allo stomaco<br />

di un anello regolabile in silicone.<br />

Gli interventi malassorb<strong>it</strong>ivi, alterando il trans<strong>it</strong>o<br />

degli alimenti nel canale alimentare, permettono di<br />

ridurre in misura notevole l’assorbimento delle<br />

sostanze nutrienti.<br />

Si tratta di interventi importanti, che richiedono<br />

successivamente l’integrazione della dieta con<br />

v<strong>it</strong>amine, calcio, ferro ed altri nutrienti, in modo da<br />

ev<strong>it</strong>are gravi malattie carenziali dovute al<br />

malassorbimento; come in tutti gli interventi<br />

chirurgici sono inoltre possibili complicanze anche<br />

gravi (ascessi, fistole, per<strong>it</strong>on<strong>it</strong>i).<br />

Particolare attenzione mer<strong>it</strong>a l’intervento di<br />

diversione bilio-pancreatica secondo Scopinaro: è<br />

stato ipotizzato, non senza generare grandi<br />

discussioni in ambiente diabetologico, che tale<br />

intervento favorisca il miglioramento del diabete<br />

non solo attraverso il calo ponderale ma anche<br />

potenziando l’azione delle incretine endogene e di<br />

altri fattori endocrini prodotti dal tubo digerente.<br />

TRAPIANTO DI PANCREAS<br />

Sono possibili tre procedure, rappresentate dal<br />

trapianto di rene e pancreas, dal trapianto di<br />

pancreas isolato e dal trapianto di isole<br />

pancreatiche. In tutti i casi, anche se il r<strong>it</strong>orno<br />

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15<br />

all’insulino-indipendenza è trans<strong>it</strong>orio, si registra<br />

sempre un netto miglioramento per quanto riguarda<br />

la prognosi delle complicanze macro e<br />

microangiopatiche del diabete.<br />

Il trapianto di rene e pancreas è riservato ai<br />

diabetici tipo 1 candidati al trapianto di rene in<br />

quanto affetti da insufficienza renale terminale:<br />

assicura le maggiori probabil<strong>it</strong>à di successo sia in<br />

termini di sopravvivenza dei pazienti sia in termini<br />

di ristabilimento dell’insulino-indipendenza.<br />

E’ ovviamente prevista una terapia<br />

immunosoppressiva anti-rigetto, che può tuttavia<br />

favorire la comparsa di infezioni opportuniste e/o<br />

tumori.<br />

Il trapianto di pancreas isolato è riservato ai<br />

diabetici tipo 1 con funzione renale conservata ma<br />

compenso glicemico estremamente instabile e/o<br />

gravato da complicanze acute ricorrenti<br />

(chetoacidosi, ipoglicemie, gravi iperglicemie); non<br />

garantisce risultati soddisfacenti come quelli del<br />

trapianto di rene e pancreas e comunque necess<strong>it</strong>a<br />

di una pesante terapia anti-rigetto<br />

immunosoppressiva.<br />

Il trapianto di isole pancreatiche, paragonabile ad<br />

una trasfusione di sangue, ha le stesse indicazioni<br />

del trapianto di pancreas isolato, richiedendo<br />

tuttavia una complessa procedura di isolamento e<br />

purificazione delle stesse isole (anche derivanti da<br />

più donatori).<br />

Rispetto al trapianto d’organo, il trapianto di sole<br />

isole garantisce una minore probabil<strong>it</strong>à di r<strong>it</strong>orno<br />

stabile all’insulino-indipendenza (più della metà dei<br />

pazienti dopo 1-3 anni riprende l’insulina, sebbene<br />

a dosaggi inferiori), sempre richiedendo un<br />

trattamento anti-rigetto.


Il diabete e la scuola<br />

Un tema da sviluppare<br />

di Alberto Cappellini<br />

Il giorno 29 gennaio 2010 nel pomeriggio dalle 15<br />

alle 18 si è tenuto presso la sede Cisvol di<br />

<strong>Cremona</strong> un incontro rivolto agli insegnanti, cui<br />

ha partecipato un gruppo di questi sul tema “diabete<br />

e scuola“, in collaborazione con la Associazione<br />

Diabetici Cremonesi. Ho partecipato in veste di<br />

relatore, trattando l’argomento con una relazione<br />

introduttiva, cui poi ha fatto segu<strong>it</strong>o un lungo<br />

intenso scambio di domande e risposte, che sono<br />

serv<strong>it</strong>e per approfondire meglio i vari temi trattati e<br />

per affrontarne altri nuovi. La mia relazione<br />

affrontava alcuni aspetti della malattia diabetica: la<br />

sua natura, le cause e il meccanismo con cui si<br />

manifesta nell’adulto, nel bambino e nel giovane; ho<br />

insist<strong>it</strong>o sulle principali differenze e caratteristiche<br />

tra e dei due tipi di diabete, tipo 1 e tipo 2. Il tipo 1<br />

insulinodipendente, giovanile di maggiore interesse<br />

per loro, il tipo 2 dell’individuo adulto e anziano,<br />

quello a più vasto impatto sociale e con possibili<br />

gravi complicanze. Ho anche parlato di prevalenza<br />

della malattia e dei numeri in Italia e nel mondo,<br />

della sua diversa diffusione per i due diversi tipi, di<br />

come si debba considerare alla stregua di una vera e<br />

propria epidemia mondiale il diabete di tipo 2. Una<br />

particolare attenzione all’esordio della malattia, quasi<br />

sempre improvviso e acuto nel tipo giovanile, più<br />

sfumato, insidioso e lento nel tipo dell’adulto o<br />

anziano; inoltre ho presentato i numerosi sintomi con<br />

cui le due forme si presentano e la necess<strong>it</strong>à di una<br />

diagnosi precoce. Un breve cenno anche ai fattori<br />

predisponenti, importanti specie per il tipo 2, spesso<br />

associato a sovrappeso e obes<strong>it</strong>à, ipertensione,<br />

dislipidemia. Ho insist<strong>it</strong>o sulla stretta relazione tra la<br />

necess<strong>it</strong>à di mantenere nel tempo un buon compenso<br />

metabolico, rispettando quindi i target ideali rifer<strong>it</strong>i a<br />

pressione, glicemia pre e post prandiale, grassi ed<br />

emoglobina glicosilata nel sangue e la comparsa delle<br />

ben note e temibili complicanze cardiovascolari<br />

croniche a carico di occhio, rene, cuore, arterie degli<br />

arti inferiori, cerebrali e coronariche. Un messaggio<br />

pos<strong>it</strong>ivo, quindi di ottimismo e di speranza deve<br />

arrivare ai pazienti, sia giovani che adulti: l’assenza o<br />

la comparsa sempre più tardiva di queste complicanze<br />

deve rappresentare lo scopo della cura, così è<br />

possibile allontanare il rischio di complicanze. Ho<br />

anche cercato di far comprendere come il<br />

16<br />

l’incontro<br />

riconoscimento<br />

della malattia sia<br />

abbastanza facile<br />

e semplice<br />

rispetto ad altre<br />

e come anche<br />

Alberto Cappellini<br />

l’autocontrollo<br />

possa essere di grande aiuto al medico per la cura e il<br />

mon<strong>it</strong>oraggio nel tempo dell’andamento del diabete.<br />

Il buon andamento della malattia nei giovani e negli<br />

adulti dipende anche soprattutto dall’attenzione,<br />

precisione e costanza con cui l’individuo si sottopone<br />

periodicamente ai controlli di laboratorio e<br />

strumentali richiesti per prevenire le complicanze. Per<br />

quanto concerne la cura, dopo aver insist<strong>it</strong>o sulla<br />

necess<strong>it</strong>à di una correzione dello stile di v<strong>it</strong>a per<br />

l’adulto o anziano (abolizione del fumo, calo del peso<br />

corporeo se in sovrappeso, dieta adeguata, attiv<strong>it</strong>à<br />

fisica costante giornaliera), valide anche per un<br />

giovane, ho affrontato il cap<strong>it</strong>olo della terapia<br />

farmacologica e oltre alle caratteristiche degli<br />

ipoglicemizzanti orali, ho parlato soprattutto di<br />

insulina, dei vari tipi, della loro durata, dalle vecchie<br />

insuline estrattive, delle umane, degli analoghi ad<br />

azione rapida e intermedia o prolungata. A questo<br />

tema dell’insulina ho dedicato più attenzione perché<br />

più interessante e stimolante per chi ha rapporto<br />

quotidiano con bambini o giovani. A questo propos<strong>it</strong>o<br />

abbiamo parlato di modal<strong>it</strong>à di somministrazione<br />

dell’insulina, di siringhe, penne, microinfusori, aghi,<br />

di sedi di iniezione e non potevo non affrontare il<br />

tema della continua ricerca scientifica di nuove vie di<br />

somministrazione più accettabili per il paziente ma<br />

ancora lontane nella pratica (insulina per via<br />

inalatoria o per bocca) o il tema del trapianto di isole<br />

pancreatiche o pancreas. Non poteva mancare<br />

naturalmente un riferimento alla crisi ipoglicemica,<br />

molto temuta e fonte di ansia tra il personale addetto<br />

alla sorveglianza, assistenza ed educazione ai<br />

bambini; di come sia utile quindi riconoscere i<br />

sintomi anche lievi e iniziali e premon<strong>it</strong>ori di<br />

ipoglicemia, in cui se resta la coscienza è ancora<br />

possibile intervenire in modo efficace. Si è parlato di<br />

che fare in tale occasione. E’ stato spiegato l’uso e<br />

l’util<strong>it</strong>à dei piccoli strumenti per la determinazione<br />

della glicemia, specie per l’autocontrollo, quando e


l’incontro<br />

come usarli e l’importanza di tenere sempre conto dei<br />

pasti e dell’intens<strong>it</strong>à della attiv<strong>it</strong>à fisica, quando si<br />

deve somministrare insulina o anche farmaci orali<br />

nell’adulto o anziano. Un aspetto importante è<br />

rappresentato dalla alimentazione che, specie nel<br />

giovane e bambino, non deve essere monotona, ma la<br />

più variata e ricca possibile, con le ben note<br />

lim<strong>it</strong>azioni relative agli zuccheri semplici, ma senza<br />

esagerare, proprio tenendo conto della delicata fase di<br />

cresc<strong>it</strong>a sia fisica che psichica, in cui si trovano.<br />

L’autocontrollo resta specie per i soggetti più<br />

collaboranti ed informati, la migliore opportun<strong>it</strong>à per<br />

gestire al meglio la propria malattia, con<br />

determinazioni frequenti di glicemie a diverse ore del<br />

giorno, decidendo la dose di insulina più adeguata, in<br />

collaborazione con il medico diabetologo e con<br />

l’infermiere, in funzione della glicemia, dei pasti e<br />

dell’attiv<strong>it</strong>à fisica praticata. Ho voluto sottolineare il<br />

prezioso ruolo, aiuto e sostegno che svolge<br />

l’Associazione dei Diabetici Cremonesi per l’educazione<br />

dei diabetici, a loro favore in ogni età e ai loro<br />

famigliari, organizzando periodici incontri scientifici,<br />

diffondendo il Periodico dell’Associazione “Noi<br />

Diabetici”, e altro materiale divulgativo, fornendo<br />

informazioni pratiche mediche scientifiche, anche<br />

concernenti aspetti pratici e burocratici quali il<br />

rinnovo esenzioni ticket, rinnovo patenti ecc.,<br />

organizzando soggiorni e corsi educativi estivi,<br />

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17<br />

screening sul terr<strong>it</strong>orio per la determinazione della<br />

glicemia, peso corporeo, pressione arteriosa e altri<br />

fattori di rischio, contribuendo così a far crescere il<br />

livello di conoscenza del diabete nella popolazione. E’<br />

molto importante combattere i numerosi pregiudizi<br />

che ancora esistono sul diabete nella gente!! Abbiamo<br />

affrontato l’aspetto psicologico legato alla comparsa<br />

del diabete nel bambino o giovane, specie<br />

adolescente; ci possono essere all’inizio diversi<br />

atteggiamenti verso la malattia: iniziale accettazione,<br />

poi entusiasmo e ottimismo, voglia di apprendere e<br />

disponibil<strong>it</strong>à ad imparare, adesione buona alla terapia,<br />

poi col passar del tempo può subentrare l’ab<strong>it</strong>udine,<br />

la rassegnazione, la stanchezza, talvolta la<br />

depressione fino al rifiuto della malattia, con possibili<br />

serie conseguenze. Questo non deve succedere!<br />

Occorre quindi da parte dei famigliari, insegnanti e<br />

amici una grande attenzione e disponibil<strong>it</strong>à a seguirli,<br />

sostenerli, coinvolgerli, motivarli ogni giorno nei loro<br />

comp<strong>it</strong>i e doveri. La loro v<strong>it</strong>a deve convivere<br />

tranquillamente con questa s<strong>it</strong>uazione nuova. Ho<br />

consigliato di convincere i giovani o bambini<br />

d’accordo con i gen<strong>it</strong>ori a non nascondere a tutti i<br />

costi la propria malattia, ma di inv<strong>it</strong>arli a informare<br />

l’amico o gli amici più vicini, l’insegnante, il<br />

personale con cui si ha più diretto contatto,<br />

discutendo di questo anche con il proprio medico,<br />

infermiere e famigliari.<br />

Tel. 0372 801250


Il volontariato:<br />

esperienza da condividere<br />

Nella foto da sinistra prof. Bosio, Gaggia, Madini, Cattagnoli<br />

18<br />

l’iniziativa<br />

Tra la fine di febbraio e<br />

l’inizio di marzo la<br />

Presidente Madini e<br />

due volontarie Cattagnoli e<br />

Gaggia sono state inv<strong>it</strong>ate<br />

in due classi del Liceo<br />

Anguissola per illustrare<br />

l’attiv<strong>it</strong>à dell’Associazione a<br />

favore dei diabetici e a<br />

supporto delle ist<strong>it</strong>uzioni<br />

san<strong>it</strong>arie del terr<strong>it</strong>orio.<br />

Cattagnoli e Gaggia hanno<br />

portato la loro esperienza<br />

di mamme di ragazzi<br />

diabetici. Di segu<strong>it</strong>o<br />

riportiamo alcune<br />

impressioni scelte tra le<br />

tante che testimoniano<br />

quanto sia stato recep<strong>it</strong>o il<br />

messaggio che si è cercato<br />

di trasmettere loro.<br />

L’incontro con l’Associazione Diabetici Cremonese è stato a parer mio il più esauriente. Le testimonianze sono<br />

state toccanti e mi hanno fatto capire quanto sia pericolosa questa malattia per il paziente e per i suoi<br />

familiari che devono costantemente controllarlo e accudirlo. Il diabete è una malattia che purtroppo viene<br />

sottovalutata, ma bisognerebbe sensibilizzare la società e renderla in grado di integrarsi con una realtà da<br />

amare e rispettare. (GRETA)<br />

L’incontro con l’associazione diabetici, secondo me, è stato molto interessante e utile. La presidentessa<br />

dell’associazione ha illustrato ampiamente le varie tipologie di diabete (tipo 1 e tipo 2), le varie terapie e<br />

l’importanza di una cura efficace. Mi ha colp<strong>it</strong>o soprattutto la testimonianza delle volontarie, una delle<br />

quali, leggendo il tema, ha evidenziato il dramma vissuto da un bambino che, dall’infanzia, ha scoperto di<br />

essere affetto da diabete. Pertanto questa testimonianza mi ha profondamente commosso. Inoltre ho<br />

appreso l’importanza sul terr<strong>it</strong>orio di questa associazione, che opera per migliorare la qual<strong>it</strong>à e lo stile di<br />

v<strong>it</strong>a di questi pazienti contribuendo a superare pertanto pregiudizi e discriminazioni. (SHARON)<br />

Io non ho parenti diabetici e appunto per questo non conoscevo bene la malattia in questione, ma dopo<br />

l’incontro con l’Associazione Diabetici ONLUS e le testimonianze delle due donne con figli diabetici sono<br />

riusc<strong>it</strong>o a capire l’importanza della malattia. (NICOLÒ)<br />

Il diabete è una malattia cronica che dura per tutta la v<strong>it</strong>a e attraverso il dialogo, con delle persone che<br />

hanno affrontato le stesse problematiche, si riescono a superare s<strong>it</strong>uazioni che sembrano irrisolvibili.<br />

(FEDERICA)<br />

Ciò che mi è più rimasto impresso da questo incontro, è stato senz’altro la modal<strong>it</strong>à con la quale le tre<br />

associate ci hanno presentato la malattia: con seren<strong>it</strong>à ci hanno spiegato che il conforto delle persone è una<br />

cura importante, per condurre una v<strong>it</strong>a travagliata dalla malattia propria o di un famigliare. E proprio queste<br />

volontarie, toccate dal diabete in famiglia, hanno trovato non solo la forza di portare avanti i loro progetti,<br />

ma anche di saper trasmettere a noi giovani e in salute, il desiderio di aiutare attraverso il volontariato coloro<br />

che invece si trovano ad affrontare una realtà, che precedentemente gli era sconosciuta. (BENEDETTA)


l’iniziativa<br />

Il diabete è una malattia che fino all’incontro con l’Associazione Diabetici ONLUS conoscevo a grandi linee:<br />

successivamente ho scoperto svariate informazioni utili. Le testimonianze delle due volontarie mi hanno<br />

seriamente toccato perché scoprire che un figlio molto giovane soffre di diabete è un trauma. Credo ci<br />

voglia una gran forza d’animo per affrontare s<strong>it</strong>uazioni così pesanti. (ELENA)<br />

Grazie all’Associazione Diabetici sono venuta a conoscenza del fatto che questa patologia molto spesso viene<br />

sottovalutata. Trovo davvero straordinario come questa associazione si prenda cura dei pazienti e delle loro<br />

famiglie aiutandole non solo sul piano psicologico. Non avendo mai provato una s<strong>it</strong>uazione simile, attraverso<br />

le testimonianze riportate dalle volontarie sono riusc<strong>it</strong>a a capire come le persone reagiscono alla diagnosi<br />

della malattia. (BESIANA)<br />

Dopo aver potuto conoscere cosi da vicino l’Associazione Diabetici Cremonesi ho potuto capire che il diabete,<br />

malattia cronica, colpisce non solo gli adulti, ma anche i bambini. Infatti nel passato, prima che la ricerca<br />

scientifica scoprisse l’insulina per i malati, molti di loro morivano. Tutt’ora, questo evento accade ancora oggi<br />

nei paesi del terzo mondo quando non hanno la possibil<strong>it</strong>à di essere curati. Ora la qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a dei malati<br />

diabetici si è prolungata grazie alle nuove frontiere e alle conquiste ottenute dalla ricerca. (ILARY)<br />

Le persone che sono affette da diabete, ovvero una malattia cronica, devono cambiare il loro stile di v<strong>it</strong>a,<br />

devono imparare a convivere con la malattia, a esporre le loro preoccupazioni; per queste persone è difficile<br />

rapportarsi con gli altri perché hanno paura di essere rifiutati. La malattia oltre a colpire gli anziani colpisce<br />

anche i bambini, questo comporta una maggiore difficoltà a livello psicologico sia per il bambino che per la<br />

famiglia, sicuramente hanno bisogno di aiuto, di essere rassicurati e hanno bisogno anche di un supporto che<br />

l’associazione diabetici offre loro per migliorare la qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a. (ILENIA)<br />

Sono rimasta molto colp<strong>it</strong>a dalle testimonianze delle volontarie dell’Associazione Diabetici Cremonesi –<br />

Onlus. Credo che affrontare una simile malattia, da tutti sottovalutata richieda un impegno che pesa<br />

gravemente sulle spalle della famiglia. Lo posso confermare poiché io stessa, in famiglia, ho una nonna che<br />

soffre di diabete. Penso che bisognerebbe portare le famiglie ad essere più consapevoli della grav<strong>it</strong>à di<br />

questa malattia. (CINZIA)<br />

Attraverso l’incontro con l’Associazione Diabetici Cremonesi – Onlus ho avuto modo di comprendere meglio una<br />

realtà che conoscevo da tempo, dato che mio nonno ne è affetto e so, pertanto, che questa malattia non deve<br />

essere trascurata. La trattazione della Presidentessa mi è serv<strong>it</strong>a per conoscere i disturbi e i disagi che questa<br />

malattia cronica comporta ai soggetti diabetici. Inoltre ho recep<strong>it</strong>o quanto l’Associazione svolge per supportare i<br />

malati e le loro famiglie. Anche le volontarie mi hanno fatto capire che lo stile di v<strong>it</strong>a del diabetico oggi può essere<br />

migliore rispetto al passato grazie al contributo che offre la ricerca scientifica e l’aiuto dell’Associazione. (n.n.)<br />

Ristorante Centrale<br />

19<br />

Il tuo<br />

ristorante<br />

nel cuore<br />

della tua<br />

c<strong>it</strong>tà


il racconto<br />

Il nervosismo della mamma di Gloria era evidente da<br />

come si torceva le mani in grembo e dal continuo<br />

movimento della gamba destra. Di fronte a lei la<br />

popolare cantautrice Elsa, che sorseggiava il caffè, si<br />

accorse del disagio della donna, le cercò una mano e<br />

chiese cosa c’è che non va? Elsa era diventata un’amica<br />

di famiglia, che portava con una leggerezza disarmante<br />

la stessa patologia che avevano scoperto un anno<br />

prima a Gloria: diabete giovanile. Da qualche mese la<br />

bambina usava, come Elsa, un comodissimo<br />

microinfusore d’insulina, ev<strong>it</strong>ando così le scomode<br />

punture, ma qualcosa preoccupava sua madre.<br />

L’inquietudine e i dubbi uscirono dal cuore della<br />

mamma di Gloria come un fiume in piena che rompe gli<br />

argini, e si riversarono su Elsa, in cerca di risposte e<br />

soluzioni.<br />

Da quando Gloria usava la “scatoletta magica”, com’era<br />

sol<strong>it</strong>a chiamare il microinfusore, non c’era dubbio che<br />

alcuni aspetti pratici erano nettamente migliorati per la<br />

facil<strong>it</strong>à e semplic<strong>it</strong>à di mantenere la glicemia a livelli<br />

idonei, ma qualcos’altro era virato lentamente. "Adesso<br />

che ho anch’io il mio “pancreas”" disse soddisfatta<br />

Gloria a sua madre un giorno, toccandosi il<br />

microinfusore "finalmente sono come tutti gli altri,<br />

posso mangiare come i miei compagni e fare quello che<br />

fanno loro." Non diede molta importanza<br />

all’affermazione della figlia, ma si accorse che col<br />

tempo Gloria mangiava sempre più carboidrati ad alto<br />

indice glicemico, come i dolci, compensando poi<br />

l’eccesso di glucosio nel sangue premendo il pulsantino<br />

sull’apparecchiatura, che permette all’insulina di entrare<br />

nel corpo tram<strong>it</strong>e la cannula infilata sotto cute. In<br />

pochi mesi la bambina aveva quasi raddoppiato le un<strong>it</strong>à<br />

d’insulina, non voleva fare alcuna attiv<strong>it</strong>à fisica, che<br />

tanto non ne aveva più bisogno, ed era ingrassata<br />

parecchi chili. Ma quello che più impensieriva sua<br />

madre era l’atteggiamento che Gloria ostentava: non<br />

ascoltava più nessuno perché pensava di aver risolto<br />

una malattia che invece l’avrebbe accompagnata tutta<br />

la v<strong>it</strong>a. Non sentendosi cap<strong>it</strong>a e approvata dai suoi<br />

gen<strong>it</strong>ori, Gloria si chiuse a riccio, mangiando sempre di<br />

più. Quando ebbe fin<strong>it</strong>o lo sfogo, Elsa disse alla<br />

mamma della ragazzina che i primi tempi anche lei era<br />

caduta nella trappola della “normal<strong>it</strong>à”, ma poi aveva<br />

cap<strong>it</strong>o che doveva comunque avere delle accortezze: il<br />

microinfusore era solo più comodo e sicuro, ma la<br />

patologia purtroppo rimaneva. "A te t’ascolta!" disse la<br />

donna alla cantautrice con il cuore in mano.<br />

Sorrise Elsa, prese entrambe le mani della donna nelle<br />

Orchidea<br />

di Luca Zini<br />

21<br />

sue e con sicurezza disse "ci penso io! Se me lo<br />

permetti, oggi pomeriggio vorrei portarla a conoscere<br />

una persona che potrebbe aiutarla." Gloria arrivò da<br />

scuola dopo un paio d’ore e fu felice di vedere che la<br />

sua amica Elsa si fermava a pranzo da loro. A fine pasto<br />

Elsa fece una telefonata spostandosi sul balcone,<br />

quando tornò in sala da pranzo disse alla ragazzina<br />

andiamo a fare un giretto? Ti porto a vedere un bel<br />

posto. E prometto di riportarla a casa in tempo per fare<br />

i comp<strong>it</strong>i, disse rivolta ai gen<strong>it</strong>ori. La casa spuntava<br />

marrone e improbabile come un fungo in un cortile<br />

c<strong>it</strong>tadino. Era tutta di legno con il piano superiore più<br />

vasto della base, circondata da grande appezzamento di<br />

terra, nella pianura liscia come un biliardo. Elsa aprì il<br />

cancello elettrico con un telecomando e parcheggiò di<br />

fronte all’ingresso senza fornire alcuna spiegazione.<br />

Fecero il giro della grande casa.<br />

Gloria era allib<strong>it</strong>a dalla bellezza e cura del giardino:<br />

c’erano fiori e bolle di profumo ovunque. Passarono<br />

attraverso un boschetto di bambù e arrivarono in uno<br />

spiazzo con un’aiuola nel centro. Una donna accucciata<br />

interrava delle piantine, quando le vide, si alzò, andò<br />

loro incontro e abbracciò Elsa. Ti presento mia mamma<br />

R<strong>it</strong>a! disse Elsa a Gloria, che rimase senza parole. "È<br />

l’aiutante che mi hai promesso?" chiede scherzosamente<br />

alla figlia, che s’incammina verso la casa lasciandole<br />

sole. Gloria vide nel viso della donna, che portava una<br />

crocchia di capelli argentei, i lineamenti e l’affabil<strong>it</strong>à di<br />

Elsa. Dopo neanche mezz’ora la bambina era già<br />

indaffarata a sotterrare bulbi e sradicare erbacce,<br />

completamente coinvolta nel giardinaggio. Poi<br />

passeggiarono nel giardino, che a Gloria parve una<br />

specie di paradiso terrestre per i colori, i profumi e la<br />

rigoglios<strong>it</strong>à; R<strong>it</strong>a diceva una parola per ogni pianta,<br />

fiore, arbusto, li conosceva a uno a uno come fossero<br />

figli, elencava caratteristiche e proprietà con<br />

competenza ed eleganza. Camminando sull’erba<br />

perfettamente tagliata Gloria, indicando intorno,<br />

domandò "per tenerlo così bene devi fare qualcosa ogni<br />

giorno?"<br />

"Tutti i giorni magari no, dipende dalla stagione e dal<br />

tempo. Molte piante e fiori quasi non li tocco mai,<br />

perché sono molto resistenti e adattabili, ma..." si<br />

ferma un attimo, come se le fosse venuto in mente<br />

qualcosa d’importante "vieni, ti faccio vedere qualcosa<br />

di veramente fuori dal comune."<br />

Circumnavigarono la villa; nell’altro lato si apriva<br />

un’enorme vetrata con una porticina di vetro, che<br />

permetteva l’accesso a una serra punteggiata da una


miriade di fiori strani. L’aria era controllata da<br />

termometri e apparecchiature che misuravano l’umid<strong>it</strong>à.<br />

Gloria rimase a bocca aperta per lo stupore. Chiuse la<br />

porta con cura R<strong>it</strong>a, e gironzolò nella serra come un<br />

sovrano nel suo regno. "Questi fiori invece sono molto<br />

delicati e hanno bisogno di cure particolari tutti i<br />

giorni, qualcuno più volte al giorno, ma sono di una<br />

bellezza rara … sono speciali! Se vengono fatte le cose<br />

giuste per loro, hanno una lunga v<strong>it</strong>a e una forte<br />

v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à e produttiv<strong>it</strong>à; si possono anche creare specie<br />

nuove, con caratteristiche uniche.<br />

Ma bisogna impegnarsi per permettersi qualcosa di<br />

esclusivo!" Non si accorse sub<strong>it</strong>o Gloria, ma dentro le<br />

scattò qualcosa, come se un gong avesse fatto<br />

risuonare un piccolo diapason nascosto. I giorni<br />

successivi nei suoi pensieri echeggiava la serra, i fiori<br />

bellissimi e delicati, e il messaggio che l’impegno e le<br />

22<br />

il racconto<br />

attenzioni giornaliere creano qualcosa di speciale. Poco<br />

alla volta Gloria si rese conto di essere un’orchidea rara<br />

e che non poteva permettersi di comportarsi come una<br />

rosa. Iniziò a praticare atletica leggera tre volte la<br />

settimana e si regolò con l’alimentazione, diminuì<br />

l’insulina e uscì da quella strana forma di apatia che<br />

tanto impensieriva sua madre. Solo qualche anno dopo<br />

Gloria scoprirà che la mamma di Elsa non era<br />

propriamente una giardiniera, ma una psicoterapeuta<br />

che aiutava le persone, da oltre trent’anni, con dei<br />

messaggi nascosti fra le trame di un racconto,<br />

risvegliando qual<strong>it</strong>à, talenti e capac<strong>it</strong>à con analogie.<br />

Questo evento sarà molto importante per la futura<br />

direzione che prenderà Gloria.<br />

A volte un sassolino devia di poco un trag<strong>it</strong>to, e col<br />

tempo la persona si trova in un posto impensato.<br />

Ma questa è un’altra storia.<br />

NON costa nulla<br />

NON incide sull’8 x mille che avete scelto di destinare<br />

DÀ speranza in una migliore qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a<br />

a chi ne ha bisogno


informazioni<br />

Si può contribuire<br />

all’attiv<strong>it</strong>à dell’Associazione Diabetici<br />

Cremonesi effettuando i versamenti su<br />

Banca Popolare <strong>Cremona</strong> - Agenzia n. 1<br />

Codice IBAN<br />

IT 39 D 05512 11410 000000244014<br />

Conto Corrente Postale n. 10454262<br />

e attraverso la Buona Usanza<br />

L’Associazione ha sede<br />

in via San Sebastiano 14 a <strong>Cremona</strong><br />

(dopo il secondo cancello a destra)<br />

Telefono e segreteria 0372 450059<br />

Fax 0372 597685<br />

e-mail: assodiab@fastpiu.<strong>it</strong><br />

www.assodiab.e-<strong>cremona</strong>.<strong>it</strong><br />

La sede è aperta il martedì, giovedì<br />

e venerdì non festivi dalle 16 alle 18.30<br />

Vi ricordiamo di rinnovare la tessera<br />

di iscrizione all’Associazione Diabetici<br />

per l’anno 2010<br />

La quota associativa è di € 20,00<br />

Preghiamo gli associati di comunicare in Sede<br />

l’eventuale cambio di indirizzo<br />

L’Associazione Diabetici Cremonesi<br />

è una O.N.L.U.S.<br />

(Organizzazione non Lucrativa di Util<strong>it</strong>à Sociale)<br />

Le offerte in denaro effettuate alla nostra Associazione da<br />

persone fisiche, in base ai benefici fiscali previsti dall’Art.<br />

13 del D.L. 460/97, potranno essere detratte dalla<br />

dichiarazione dei redd<strong>it</strong>i nella misura del 19% fino ad un<br />

importo non superiore a 2.000,00 €, 2% del redd<strong>it</strong>o di<br />

impresa per un importo non superiore a 2.000,00 €<br />

23<br />

Periodico<br />

ASSOCIAZIONE<br />

DIABETICI<br />

CREMONESI<br />

O.N.L.U.S.<br />

Reg. R.L. decreto 50754<br />

del 18/01/1994<br />

Registro Tribunale di <strong>Cremona</strong><br />

n. 227 del 22/05/1989<br />

Rappresentante Legale<br />

Alida Maestri Madini<br />

Direttore Responsabile<br />

Felice Staboli<br />

Industria Grafica Ed<strong>it</strong>oriale<br />

Pizzorni<br />

Via Castelleone, 152<br />

26100 - <strong>Cremona</strong><br />

Fin<strong>it</strong>o di stampare<br />

Aprile 2010<br />

ORGANI STATUTARI<br />

dopo l’Assemblea del 6/4/08<br />

CONSIGLIO DIRETTIVO<br />

Alida Maestri Madini<br />

Rosangela Cattagnoli<br />

Marco Cavallieri - Carlo Dal Conte<br />

Luigi Ferraroni - M. Rosa Gaggia<br />

Ornella Maule - Giorgio Nolli<br />

Ottavio Pettenati - Francesco Santini<br />

Guiduccia Spotti<br />

COLLEGIO REVISORI DEI CONTI<br />

Ernesto Quinto - Luigi Poli<br />

Aldo Santini - G. Luigi Sessa<br />

Emanuela Spotti<br />

COLLEGIO DEI GARANTI<br />

Giulio Mondini - Paolo Corna<br />

Filippo Perdichizzi - Michele Tolomini<br />

COLLABORATORI<br />

A. Maria Bernabei - Giulio Cattadori<br />

Gabriella Crescini - M. Rosa Franchi<br />

Rosa Luzzi - M. Luisa Manfredini<br />

Ernestina Mazzini - Gabriele Montano<br />

Luigi Pagliari - Angela Parmigiani<br />

Ernesto Pasquali - Giuseppe Rizzi<br />

Piero Ventura

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