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IL TIROCINIO IN MEDICINA GENERALE<br />

a cura del dr. G. Rossi, Medico di Medicina Generale<br />

hanno contribuito alla realizzazione di questo manualetto i miei tirocinanti,<br />

i dottori Bortot Andrea, De Carlo Debora, De Martin Marianna, Merola Filippo,<br />

Mondin Federica, Monari Marianna, Poncato Elena, Spanti Letizia,<br />

Vincenzi Matteo.<br />

A mio Padre e a tutti gli altri Medici che mi sono stati Maestri<br />

Prefazione<br />

Viene dunque il momento in cui bisogna incominciare, cioè tradurre in pratica clinica<br />

quotidiana tutto quell’enorme bagaglio di conoscenze che abbiamo appreso sui banchi<br />

dell’Università e che, purtroppo, non comprende i nomi commerciali dei farmaci, la loro<br />

posologia abituale, i percorsi diagnostico-terapeutici, la medicina orientata per “problemi”.<br />

Spero che questo manualetto possa essere d’aiuto al neo-laureato per superare l’impasse<br />

del tirocinio in Medicina Generale e possa altresì costituire per i Colleghi Tutori -Valutatori<br />

una piccola dispensa che li aiuti a pianificare la loro opera didattica e formativa.<br />

1


PIANO DELL’OPERA<br />

LE 10 PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE 5<br />

MEDICINA PREVENTIVA 7<br />

COSA PRESCRIVERE NELLA RICETTA “ROSSA” 9<br />

COME UTILIZZARE LA RICETTA “BIANCA 12<br />

CERTIFICATI 14<br />

Certificato di malattia 14<br />

Idoneita’ sportiva e cenni di medicina dello sport 15<br />

Certificato di morte 16<br />

ESENZIONI 17<br />

Codici per malattie 17<br />

Malattie croniche ed invalidanti 17<br />

Esenzione in gravidanza 20<br />

Malattie croniche ed esami correlati al codice di esenzione (decreto 21/05/01 n.296) 21<br />

NOTE AIFA 22<br />

ESAMI BIOUMORALI E STRUMENTALI DI PRIMO LIVELLO 25<br />

Pz senza problemi particolari 25<br />

Pz che lamenta astenia 25<br />

Pz con febbre persistente 25<br />

Pz diabetico 25<br />

Pz iperteso 25<br />

Pz poliartralgico 26<br />

Pz con ipertrofia prostatica benigna 26<br />

Pz in trattamento con anticoagulanti orali 27<br />

Pz in trattamento con amiodarone 27<br />

Pz in trattamento con sali di litio 27<br />

Pz in trattamento con antiepilettici 27<br />

Pz in trattamento con antitiroidei 28<br />

2


Pz con ipertransaminasemia: 28<br />

Pz in trattamento con digossina 29<br />

Pz in trattamento con contraccettivi orali 29<br />

Pz con asma, prima diagnosi e follow-up 29<br />

Pz con meno-metrorragie 29<br />

Pz con linfoadenopatia 29<br />

Pz con microematuria 30<br />

Pz neoplastico in fase avanzata 30<br />

Pz con osteoporosi 30<br />

Pz con sospetto morbo celicaco 31<br />

Pz con disturbi del comportamento alimentare (gestione di primo livello) 31<br />

Pz anziano che presenta malnutrizione 32<br />

TERAPIA DEL DOLORE 34<br />

PATOLOGIA ORTOPEDICA CHE PUÒ GIOVARE DI UN TRATTAMENTO LOCOREGIONALE 38<br />

FARMACI PER APPARATO E PROBLEMI 39<br />

Antiastenici 39<br />

Bocca e faringe 39<br />

Otologici 39<br />

Apparato respiratorio 41<br />

Embolia pomonare e trombosi venosa profonda 43<br />

Apparato digerente 46<br />

Allergie alimentari 47<br />

Preparati dermatologici 48<br />

Farmaci antipertensivi 49<br />

Scompenso cardiaco 50<br />

Fibrillazione atriale (FA) e farmaci antiaritmici 51<br />

Psicofarmaci 53<br />

Contraccettivi orali 55<br />

Trattamento dell’osteoporosi post-menopausale 56<br />

3


Diabete 58<br />

Farmaci ipolipemizzanti 64<br />

Gotta 65<br />

Antibioticoterapia 66<br />

Apparato genito urinario 70<br />

Medico, farmaci, placebo 72<br />

Farmaci da tenere in borsa 74<br />

Gestione di una crisi epilettica 74<br />

Gestione domiciliare dell’infarto miocardico acuto 75<br />

ELEMENTI DI BASIC LIFE SUPPORT 76<br />

PERCORSO VIRTUOSO IN MEDICINA GENERALE 77<br />

L’ASSISTENZA DOMICILIARE (AD) 78<br />

LE SCADENZE DI FINE MESE 79<br />

LEGENDA<br />

cpr = compresse;<br />

cps = capsule;<br />

supp.= supposte;<br />

gtt = gocce;<br />

bust = bustine;<br />

A = farmaco prescrivibile a carico del SSN, ricetta “rossa”;<br />

C = farmaco non prescrivibile a carico del SSN, ricetta “bianca”;<br />

ab = al bisogno;<br />

pz = paziente;<br />

IM = intramuscolo;<br />

EV = endovena;<br />

MMG = medico di medicina generale;<br />

MG = medicina generale;<br />

SSN = Sistema Sanitario Nazionale.<br />

4


LE 10 PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE<br />

Nell’ambito della medicina generale si riscontrano delle situazioni cliniche ed extracliniche<br />

del tutto particolari, che il medico, sia Universitario che Ospedaliero, non sperimenterà mai<br />

in tutta la sua carriera. Questa è, a mio avviso, la ragione principale per cui l’insegnamento<br />

della MG dovrebbe essere affidato a un MMG di provata esperienza.<br />

1) SCELTA E REVOCA. Il paziente sceglie, tra tanti, il proprio MMG con dei criteri che<br />

il medico non conosce e che non necessariamente sono legati alla sua<br />

professionalità o “buona nomea”, come ad esempio la vicinanza dell’ambulatorio al<br />

domicilio dell’assistito, la comodità degli orari, la presenza dell’infermiera in studio,<br />

ecc. D’altro canto il medico è perfettamente consapevole che il suo assistito potrà<br />

ricusarlo in qualsiasi momento per motivi assolutamente non legati alle sue<br />

capacità cliniche. Questa situazione psicologia molto spesso condiziona il MMG<br />

nella gestione clinica del paziente.<br />

2) ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. Il MMG è di fatto un libero professionista che<br />

lavora in un libero mercato, per cui dovrà avere quelle doti manageriali necessarie<br />

per “vendere” meglio la propria professionalità, che si concretizzano nella scelta<br />

della sede ambulatoriale, degli orari di lavoro che devono soddisfare le varie<br />

tipologie degli assistiti (pensionati, studenti, lavoratori dipendenti, professionisti),<br />

nell’offerta di visite per appuntamento, nello snellimento delle procedure<br />

burocratiche e quant’altro.<br />

3) ESSERE GARANTI DEL BUON FUNZIONAMENTO DEL SSN. Il MMG è quasi<br />

sempre il primo sanitario che il cittadino incontra nel momento in cui, per qualsiasi<br />

ragione, entra in contatto con il SSN: egli deve garantire al suo assistito il diritto di<br />

essere ascoltato, visitato, studiato ed eventualmente curato; per contro ha il dovere<br />

di fargli rispettare le norme e le regole che garantiscono il buon funzionamento del<br />

nostro sistema sanitario (iter diagnostico-terapeutici, prioritarizzazione delle<br />

prestazioni, regole burocratiche e prescrittive) .<br />

4) GESTIONE DELLE RISORSE. Sempre più spesso il MMG è chiamato a gestire: 1)<br />

le risorse umane e tecnologiche della realtà in cui opera, per cui nel suo<br />

ragionamento clinico dovrà tener conto delle professionalità e della diagnostica che<br />

l’Unità Sanitaria in cui opera gli mette a disposizione; 2) la spesa farmaceutica, che<br />

ovviamente sarà un elemento condizionante le sue scelte terapeutiche.<br />

5) GESTIONE DEL PAZIENTE. Il MMG spesso invia il proprio assistito ad uno<br />

specialista, in una gestione che a volte può non essere condivisa ed ingenerare nel<br />

paziente confusione e perdita del rapporto di fiducia con uno o entrambi i medici.<br />

Per evitare ciò è necessario che il rapporto tra MMG e specialista sia improntato su<br />

una cristallina collaborazione e un sereno confronto di idee, che abbia come unico<br />

fine il bene del malato. Inoltre un flusso di informazioni “bidirezionale” MMG-<br />

Ospedale risulta spesso fondamentale per un migliore management del paziente<br />

ricoverato e in dimissione.<br />

6) IL MALATO TRA I “SANI” .Il MMG è forse l’unico medico che deve individuare il<br />

vero malato tra le tante persone sane che comunque si rivolgono a lui, spesso solo<br />

per essere rassicurate, consigliate, per richiedere un certificato o “fare un po’ di<br />

esami”. Talvolta poi la persona che realmente necessita di considerazione tende a<br />

minimizzare il proprio problema per le ragioni più varie (paura delle conseguenze,<br />

sottovalutazione, ignoranza, convinzioni personali ecc).<br />

7) LA “MICROPATOLOGIA”. Il MMG si trova di sovente ad affrontare una piccola<br />

patologia che necessita di trattamenti banali, ma spesso risolutivi. Spesso egli vede<br />

l’esordio di un quadro patologico che, se opportunamente gestito con qualche<br />

5


imedio e una corretta “igiene di vita”, impedisce alla malattia di conclamarsi.<br />

Nell’armamentario terapeutico di ogni generalista vi saranno <strong>qui</strong>ndi rimedi come ad<br />

esempio: la pomata antidolorifica, il colluttorio, il “ricostituente”, gli antivertiginosi, gli<br />

analettici, le gocce otologiche, i farmaci neurotonici, di cui non vi è praticamente<br />

traccia nei testi Universitari e la cui efficacia sta sia nell’effetto farmacodinamico<br />

che in quello placebo.<br />

8) RISOLVERE IL PROBLEMA. Le procedure clinico-diagnostiche del MMG sono<br />

spesso condizionate dall’esigenza del paziente di risolvere quanto più rapidamente<br />

ed efficacemente possibile il problema per il quale lo ha consultato. Ne deriva che<br />

molte volte la diagnosi verrà posta “ex adjuvantibus”, il trattamento sarà “empirico”,<br />

l’esame obbiettivo essenziale, e gli approfondimenti diagnostici eseguiti solo in caso<br />

di fallimento terapeutico: di fatto una metodologia clinica che si discosta<br />

dall’ortodossia appresa sui testi universitari.<br />

9) LA “DIMENSIONE SOCIALE” DEL PAZIENTE. Il MMG non può disconoscere il<br />

contesto sociale di quegli assistiti che maggiormente potrebbero giovarsi di<br />

interventi extra sanitari, come i pazienti anziani, “difficili” e fragili (es: psicotici,<br />

alcoolisti, tossicodipendenti, depressi, dementi).<br />

10) LA” DIMENSIONE SOCIALE” DEL MMG. Se non dovrebbe essere un problema<br />

per ogni medico vivere la propria vita professionale secondo scienza e coscienza,<br />

ben più difficile è vivere la propria vita privata con la consapevolezza di essere una<br />

figura di riferimento per la popolazione: questo accade spesso al MMG, soprattutto<br />

quando opera in piccole comunità. Per mantenere la propria credibilità, il MMG<br />

dovrà avere uno stile di vita congruo con il suo ruolo di educatore sanitario: a tal<br />

riguardo si pensi solo all’enorme impatto negativo di un medico tabagista sulle<br />

campagne di disassuefazione dal fumo.<br />

6


MEDICINA PREVENTIVA<br />

Consigli per la prevenzione dell’insorgenza delle malattie (prevenzione primaria):<br />

LIFESTYLE:<br />

1. non fumare;<br />

2. consigliare una corretta alimentazione;<br />

3. raccomandare almeno 30 min di attività fisica moderata quotidiana, per ridurre il<br />

rischio di sviluppare malattie croniche-degenerative;<br />

4. suggerire agli over 65 una “ginnastica mentale”, come leggere, scrivere, fare le<br />

parole crociate, imparare nuove cose, per stimolare le connessione nervose e<br />

prevenire le malattie neurodegenerative;<br />

5. promuovere l’uso delle cinture di sicurezza e del casco per prevenire i traumi<br />

cranici;<br />

6. far capire l’importanza della protezione delle pelle dai raggi UV con le creme<br />

protettive a filtro solare e con un’intelligente esposizione al sole, soprattutto nei<br />

soggetti a carnagione chiara e con un’anamnesi familiare positiva per melanoma.<br />

FAVORIRE L’ADESIONE AI PROGRAMMI DI SCREENING:<br />

PAP TEST da eseguirsi (preferibilmente a metà ciclo) con cadenza triennale<br />

nelle donne dai 20 ai 64 anni sessualmente attive; promuovere inoltre nelle<br />

adolescenti la vaccinazione anti–HPV e comunque l’uso del preservativo.<br />

MAMMOGRAFIA da effettuarsi ogni 2 anni nelle donne dai 50 ai 64 anni; in<br />

caso di familiarità per k al seno iniziare lo screening a 35 anni con cadenza<br />

annuale. Educare all’autopalpazione del seno.<br />

SANGUE OCCULTO FECALE da eseguirsi annualmente dopo i 50 anni per<br />

entrambi i sessi; se positivo avviare i pz alla colonscopia che andrà ripetuta<br />

dopo 3 anni in caso di rilievo di polipi ad alto rischio (numero>3, dimensioni><br />

1 cm, istologicamente villosi/displasici).<br />

CONTROLLI CLINICI PERIODICI: glicemia, assetto lipidico, pressione arteriosa,<br />

peso corporeo, lesioni cutanee pigmentate.<br />

CONSIGLI DIETETICI<br />

limitare il consumo di carne bovina e suina, preferire pollo, tacchino e pesce;<br />

consumare giornalmente un’adeguata quantità di verdura e frutta fresca;<br />

scegliere preferibilmente latte e latticini di tipo magro e tra gli insaccati il prosciutto crudo privato della<br />

parte grassa;<br />

contenere il consumo di uova a non più di 3 la settimana;<br />

condire con olio di oliva;<br />

limitare l’utilizzo del sale;<br />

non eccedere nel consumo di bevande alcoliche.<br />

EFFETTI DELL’ATTIVITA’ FISICA<br />

Gli effetti “terapeutici” dell’attività fisica si raggiungono con 30’ al giorno di attività fisica aerobica moderata o con<br />

almeno 90’ la settimana di attività fisica vigorosa e possono così riassumersi:<br />

aumentata sensibilità all’insulina;<br />

miglioramento del profilo lipidico;<br />

riduzione della pressione arteriosa;<br />

aumento della capacità cardio –respiratoria;<br />

aumento del tono muscolare, del tono calcico, della flessibilità articolare;<br />

miglioramento della sensazione di benessere psicofisico.<br />

7


L’IMPORTANZA DELLA RELAZIONE CLINICA<br />

Nessun giudice potrà mai accusare un medico di malpractice se egli può dimostrare di aver agito in scienza e<br />

coscienza: ecco perché consiglio di scrivere sempre una breve relazione clinica dopo le visite eseguite, su<br />

supporto informatico in ambulatorio o, in caso di visite domiciliari, sul proprio ricettario personale da rilasciare<br />

al pz. Bisognerà semplicemente riportare le informazioni salienti della visita eseguita, una breve anamnesi,<br />

l’EO e i provvedimenti terapeutici.<br />

Ad es.<br />

Sig . ...........................Tizio<br />

Caio...............................................................................................................<br />

Motivo della visita...........................riferisce da 2 gg febbre e mal di gola...............................................................<br />

EO ............................ faringe iperemica, non linfoadenopatie lc, EO toracico non rumori pat...<br />

Conclusioni .............................verosimile s.<br />

influenzale......................................................................................<br />

Consiglio .............................Oki bust. 1 dopo i pasti ( nega patologia<br />

gastrica)..........................................<br />

..........astensione dall’attività lavorativa (rilasciato certificato INPS prognosi gg ....sc)..........<br />

..........eventuale controllo a<br />

distanza..................................................................................................<br />

a disposizione<br />

data, timbro (con recapito)<br />

firma<br />

8


COSA PRESCRIVERE NELLA RICETTA “ROSSA”<br />

- due confezioni di farmaci a carico del SSN (Fascia A);<br />

- massimo tre confezioni di farmaci, omogenei per codice di esenzione, a carico del<br />

SSN (al massimo 2 principi attivi. Ad esempio con esenzione 031-ipertensione-:<br />

Norvasc 10 cp tre scatole; Norvasc 10 cp due scatole e Lortaan cp una scatola);<br />

- massimo sei confezioni di antibiotici iniettivi;<br />

- massimo otto accertamenti omogenei per area diagnostica (es. Rx di otto segmenti<br />

ossei; otto esami bioumorali);<br />

- proposta di visita specialistica;<br />

- proposta di ricovero ospedaliero;<br />

- massimo 8 cicli di terapia riabilitativa;<br />

- presidi vari:<br />

strisce reattive per glicemia, siringhe e aghi pungidito per diabetici, aghi per<br />

penne da insulina;<br />

9


pannoloni per incontinenti;<br />

ossigeno gassoso per pazienti con insufficienza respiratoria;<br />

presidi ortopedici (carrozzina, comoda, letto ortopedico, deambulatore,<br />

materasso antidecubito);<br />

ciclo di cure termali (a carico del SSN solo 1 ciclo l’anno).<br />

Con un decreto datato 3 marzo 1995, è stato stabilito “l’elenco delle patologie che<br />

possono trovare reale beneficio dalle cure termali”, che di fatto rappresentano il criterio di<br />

prescrivibilità delle stesse e che vanno specificate nella ricetta rossa. Tali patologie sono<br />

le seguenti:<br />

malattie reumatiche: osteoartrosi e altre forme degenerative, reumatismi extra<br />

articolari;<br />

malattie delle vie respiratorie: sindromi rinusinusitiche-bronchiali croniche, bronchiti<br />

croniche, semplici o accompagnate a componente ostruttiva (con esclusione<br />

dell’asma e dell’enfisema avanzato, complicato da insufficienza respiratoria grave o<br />

da cuore polmonare);<br />

malattie dermatologiche: psoriasi ( esclusa la forma pustolosa eritrodermica),<br />

eczema e dermatite atopica (escluse le forme acute vescicolari ed essudative),<br />

dermatite seborroica ricorrente;<br />

malattie ginecologiche: sclerosi dolorosa del con<strong>net</strong>tivo pelvico di natura<br />

cicatriziale e involutiva, leucorrea persistente da vaginiti croniche aspecifiche o<br />

distrofiche;<br />

malattie ORL: rinopatia vasomotoria, faringolaringiti croniche, sinusiti croniche,<br />

stenosi tubariche, otiti catarrali croniche, otiti croniche purulente non<br />

colesteatomatose;<br />

malattie dell’apparato urinario: calcolosi delle vie urinarie e sue recidive;<br />

malattie vascolari: postumi di flebopatie di tipo cronico;<br />

malattie del’apparato gastroenterico: dispepsia di origine gastroenterica e biliare,<br />

sindrome dell’intestino irritabile con varietà stipsi.<br />

esempio n.1<br />

si prescrive “ciclo di fangoterapia per osteoartrosi del rachide”<br />

esempio n.2<br />

si prescrive “ciclo di terapia termale inalatoria per rinosinusite cronica”<br />

10


OSSIGENOTERAPIA<br />

Ricordo che l’ossigenoterapia a lungo termine (15 ore/die) è un importante trattamento non<br />

farmacologico dei pz con BPCO ed insufficienza respiratoria, forse l’unico che può modificarne la<br />

qualità e l’aspettativa di vita, migliorando non solo i parametri respiratori, ma anche il sonno, le<br />

funzioni cognitive, la progressione dell’ipertensione polmonare, la frequenza delle riacutizzazioni.<br />

La prescrizione di ossigenoterapia a lungo termine con ossigeno li<strong>qui</strong>do o da concentratore è di<br />

pertinenza dello specialista pneumologo, che l’effettuerà in presenza di un’ipossia stabile (PO2 <<br />

55mmHg) non correggibile con le comuni terapie farmacologiche (tale limite viene innalzato a 60<br />

mmHg in presenza di policitemia stabile o di segni clinico strumentali di cuore polmonare cronico o<br />

cardiopatia ischemica).<br />

Il MMG può prescrivere esclusivamente l’ossigeno gassoso a scopo di sollievo o palliativo quando<br />

deve trattare a domicilio pz con insufficienza respiratoria legata ad es. a malattia neoplastica<br />

avanzata, a patologie neurodegenerative, a flogosi delle basse vie respiratorie.<br />

La ricetta “rossa”, debitamente compilata, conterrà la seguente dicitura:<br />

P. O2 litri 3000, una bombola<br />

S. 1.5/litri min. in pz con insuff. Respiratoria<br />

L’indicazione in MG è il trattamento di pazienti affetti da insufficienza respiratoria cronica secondaria<br />

a BPCO, che presentino un’ipossiemia continua con valori diurni di PaO2 stabilmente inferiori ai 55<br />

mmHg ( tale limite può essere aumentato a 59 mmHg in presenza di policitemia e cuore polmonare<br />

cronico). L’obbiettivo dell’O2-terapia è quello di aumentare la pressione parziale dell’ossigeno negli<br />

alveoli polmonari e diminuire il lavoro respiratorio per garantirla.<br />

Il trattamento andrebbe protratto per almeno 18 ore al giorno con un flusso in grado di mantenere<br />

valori di PaO2 compresi tra i 60 e i 70 mmHg . In pratica a domicilio si può modulare il flusso<br />

basandosi sul benessere del paziente e/o sul raggiungimento di una accettabile saturazione alla<br />

pulsiossimetria (90-92% ).<br />

Va ricordato che nella BPCO i centri respiratori tendono a perdere la sensibilità alla CO2 e<br />

sono sensibili esclusivamente all’ipossia, per cui la somministrazione di flussi elevati di O2 può<br />

portare ad una depressione respiratoria: ne consegue che l’ossigenoterapia va comunque iniziata<br />

con bassi flussi, 1-2 litri/ min, utilizzando cannule nasali. Non va dimenticato che l’ossigeno è un<br />

farmaco e come tale va utilizzato.<br />

11


COME UTILIZZARE LA RICETTA “BIANCA<br />

Il ricettario personale “bianco”, riportante il timbro identificativo del medico che lo redige,<br />

viene utilizzato sia per scopi prescrittivi, per i farmaci non a carico del SSN (fascia C),<br />

che certificativi. Nel primo caso viene utilizzato nella seguente maniera:<br />

Per …………..(cognome e nome del pz) …………..<br />

P. … (farmaco cp /gtt/f im ev).......................<br />

S. ….( posologia) ……………………………..<br />

Luogo, data, timbro<br />

Firma<br />

Attenzione: i barbiturici (Gardenale, Luminale) quando prescritti a carico del SSN, necessitano di una duplice<br />

prescrizione, una copia su ricetta “rossa” debitamente compilata e una su ricetta “bianca ”.<br />

Quando il ricettario personale è usato per scopi certificativi si può utilizzare il seguente<br />

layout:<br />

Si certifica che…(segue testo)……………………………..<br />

……………………………………………………………….…<br />

Luogo, data, timbro<br />

Firma<br />

Riporto di seguito alcuni testi di uso corrente<br />

attività sportiva: si certifica che il sig. ………..……………………sulla base della<br />

visita medica da me effettuata è idoneo all’attività sportiva non agonistica<br />

(aggiungere “aerobica e di tipo moderato” nei pz anziani).<br />

Malattia anche a fini “assicurativi”): si certifica che il sig. ……………………………<br />

risulta affetto da………e necessita di giorni…….s.c. di riposo e delle cure del caso.<br />

Guarigione (anche a fini assicurativi): si certifica che il sig. ……..è guarito senza<br />

postumi invalidanti opp. con postumi invalidanti da valutarsi in sede medico-legale.<br />

riammissione a scuola: si certifica che……..è guarito e può essere ri-ammesso a<br />

scuola opp. è esente da malattia contagioso-diffusiva e può essere ri-ammesso a<br />

scuola/asilo/comunità.<br />

certificato di morte per cause naturali: si certifica il decesso di…………, avvenuto<br />

presumibilmente il giorno……..alle ore……..per cause naturali (se il pz e/o la causa<br />

è nota va specificata; es. per cachessia terminale, per sospetto IMA, per grave<br />

politrauma); all’esame necroscopico midriasi fissa, assenza di attività<br />

cardiorespiratoria.<br />

trattamento sanitario obbligatorio: Al Sindaco del comune di………………<br />

si propone trattamento sanitario obbligatorio per il sig. ………che risulta affetto<br />

da…(es. psicosi acuta delirante)…; il pz rifiuta gli urgenti interventi terapeutici che<br />

dovranno essere effettuati in ambiente ospedaliero.<br />

Nota bene: tale proposta deve essere convalidata da un secondo medico<br />

dell’azienda ULSS: i due certificati verranno inviati al Sindaco che dovrà emettere<br />

l’ordinanza per il TSO notificandola al Giudice Tutelare.<br />

Il ricettario personale può altresì venir utilizzato per comunicazioni a Colleghi ad es.<br />

Si invia al PS il sig. …………………….affetto da ………………………………………………<br />

per gli accertamenti e le cure del caso opp. per eventuale ricovero.<br />

12


CERTIFICATI<br />

CERTIFICATO DI MALATTIA<br />

Vengono redatti su una modulistica che prevede una duplice copia a ricalco, dove la<br />

“figlia”, che non contiene la diagnosi, viene recapitata a cura del lavoratore al proprio<br />

datore di lavoro entro due giorni dal rilascio, mentre la “madre” viene compilata dal medico<br />

nella parte a lui spettante indicando:<br />

la diagnosi o il sospetto diagnostico;<br />

la prognosi (specificando, a seconda del modulo, i giorni di malattia previsti o<br />

l’ultimo giorno di assenza dal lavoro);<br />

se il giorno del rilascio del certificato non coincide con l’inizio della malattia, il<br />

medico indicherà da che giorno il pz dichiara di essere malato.<br />

se si certifica una continuazione di malattia, questo andrà debitamente specificato;<br />

ricordo che la “convalescenza” che segue un ricovero è considerata continuazione<br />

della malattia iniziata in ospedale e attestata dal certificato di degenza.<br />

Tra i compiti del MMG vi è pure la denuncia delle malattie professionali e la redazione su<br />

apposita modulistica dei CERTIFICATI INAIL di infortunio sul lavoro. Quest’ultimi sono più<br />

frequenti, soprattutto quando si tratta di continuare o chiudere un infortunio (l’apertura<br />

della pratica, ossia il primo certificato, viene di solito redatto dal PS) : in questi casi verrà<br />

barrata rispettivamente la casella “continuativo” ed espressa un’ulteriore prognosi, o<br />

“definitivo”, ed indicata la data della ripresa del lavoro. Ricordo che durante il periodo di<br />

infortunio sul lavoro tutte le prestazioni sanitarie ad esso connesso sono esenti<br />

ticket, apponendo sull’impegnativa la dicitura INAIL.<br />

Il MMG deve altresì segnalare tempestivamente all’ULSS alcune malattie infettive, tra le<br />

quali più frequentemente la varicella, le epatiti virali, la pertosse, la parotite epidemica, le<br />

meningiti virali, la scarlattina, tutte queste entro 2 giorni dall’osservazione del caso.<br />

Ricordo infine che il MMG durante la sua attività professionale assume la qualifica di<br />

Incaricato di Pubblico Servizio , ma anche - in alcuni atti - quella di Pubblico Ufficiale, per<br />

cui in ogni caso è importante che ogni sua certificazione sia redatta nel pieno rispetto del<br />

codice penale e deontologico e segnatamente:<br />

riportando solo dati clinici che abbia direttamente constatato;<br />

attribuendo al pz eventuali elementi anamnestici non verificabili (“riferisce…”);<br />

specificando quando la certificazione in oggetto è stata richiesta dall’interessato;<br />

concludendo con la formula “per gli usi consentiti dalla legge”.<br />

Spett ULSS n.<br />

Si notifica un caso<br />

… accertato…sospetto di……(malattia)…………………………..<br />

a carico di ……..(cognome, nome, nato a, residente in)………. ….<br />

l’inizio della malattia risale al .../…/…<br />

comune di inizio dei primi sintomi…………………………………<br />

eventuale comunità frequentata...(scuola , fabbrica, caserma ecc)..<br />

per prevenire la diffusione del contagio il sottoscritto ha predisposto<br />

le seguenti misure di prevenzione………………………………….<br />

In fede<br />

Luogo ,data,<br />

timbro e firma<br />

CERTIFICATO PRIMO…CONTINUATIVO…DEFINITIVO…<br />

INFORTUNATO…………(cognome e nome)………………….<br />

CODICE FISCALE………………………………………………<br />

POSTUMI DI ALTRE LESIONI/MALATTIE<br />

PREGRESSE……………………………………………………..<br />

RISULTA AFFETTO DA……(diagnosi)……………………….<br />

ACCERTAMENTI PRATICATI………………………………..<br />

PROGNOSI (inabilità temp.assoluta al lavoro) giorni…..<br />

RIPRENDE IL LAVORO IL …/…/…<br />

PERICOLO DI VITA NO… SI…<br />

SI PRESUME INABILITA’ PERMANENTE NO…SI…<br />

OSSERVAZIONI………………………………………………...<br />

PRESCRIZIONI TERAPEUTICHE:<br />

RICOVERO OSPEDALIERO NO…SI…<br />

ESAMI SPECIALISTICI……………………………………<br />

LUOGO,DATA,<br />

TIMBRO, FIRMA<br />

14


IDONEITA’ SPORTIVA E CENNI DI MEDICINA DELLO SPORT<br />

Spesso al MMG è richiesto di rilasciare certificati di idoneità sportiva per attività non<br />

agonistiche. Tali certificati costituiscono un vero e proprio “scarico di responsabilità” verso<br />

il medico certificatore nel caso il soggetto, ritenuto idoneo, dovesse incorrere in un<br />

evento cardiovascolare nel corso dell’attività sportiva.<br />

Per minimizzare i rischi medico-legali connessi al rilascio di tali certificati, nei soggetti<br />

considerati “a rischio cardiovascolare” (sedentari, pz in sovrappeso, ipertesi, diabetici)<br />

consiglio di limitare l’idoneità sportiva all’“attività aerobica di tipo moderato”. E’ infatti<br />

risaputo che sforzi brevi e intensi, con brusco inizio e termine (ad es sollevamento pesi),<br />

possono essere più “perturbanti” dal punto di vista emodinamico e potenzialmente<br />

aritmogeni rispetto a sforzi, sia pure massimali, ma iniziati e terminati in modo graduale.<br />

Inoltre, sport ad elevata intensità e di breve durata, di tipo anaerobico/lattacido, provocano<br />

un brusco rialzo pressorio che può danneggiare un micro-macro circolo già compromesso.<br />

Ricordo inoltre che il rischio di IMA da esercizio aumenta in maniera logaritmica in coloro<br />

che, abitualmente sedentari, si cimentano in uno sforzo intenso e che l’allenamento, pur<br />

costituendo un efficace fattore preventivo, difficilmente fa regredire le placche<br />

aterosclerotiche createsi in precedenza con abitudini di vita non salutari.<br />

A tal proposito, occorre ricordare gli effetti nefandi dell’ obesità addominale. Il tessuto<br />

adiposo addominale è considerato come un vero e proprio organo endocrino con attività<br />

secretorie, capace di produrre sostanze ad azione ipertensiva (angiotensinogeno),<br />

aterogena (acidi grassi liberi), pro-diabetica, pro-trombotica e pro-infiammatoria e di creare<br />

i presupposti per l’insulino-resistenza (si rammenta che l’attività fisica riduce il rischio di<br />

morbilità per diabete del 30%).<br />

Il certificato di idoneità all’attività sportiva non agonistica deve trovare un corrispettivo nella<br />

cartella clinica del paziente, dove verrà annotato l’esame obiettivo (ritmicità del cuore,<br />

soffi, PA) e l’anamnesi , quest’ultima rivolta all’accertare un’eventuale familiarità per morti<br />

improvvise e/o cardiache nell’infanzia.<br />

Nei soggetti sedentari e over 40 considerare l’esecuzione di un semplice ECG, che<br />

aumenta sensibilmente la probabilità di identificare le malattie cardiache a rischio di morte<br />

improvvisa (cardiomiopatie, stenosi aortica, WPW), mentre nei soggetti a rischio CV è più<br />

saggio consigliare l’esecuzione di una visita cardiologica e/o di un ECG da sforzo prima di<br />

rilasciare la certificazione di idoneità sportiva.<br />

All’atleta diabetico va consigliato di<br />

fare l’insulina rapida 1-2 ore prima dell’esercizio evitando di iniettare il farmaco nelle<br />

zone coinvolte nel gesto atletico;<br />

eseguire uno stick glicemico prima dell’esercizio: con una glicemia < 90-100 mg/dl<br />

fare uno spuntino prima di cominciare;<br />

nell’attività di lunga durata considerare l’assunzione di carboidrati a metà attività e<br />

la riduzione del fabbisogno insulinico fino al 30%, particolarmente della lenta serale<br />

per il rischio di ipoglicemie notturne;<br />

nella fase post-esercizio, che può essere caratterizzata da una ipoglicemia da<br />

stress, eventualmente assumere un supplemento di carboidrati.<br />

Bisogna altresì considerare che vi sono delle “anomalie” ECG di comune riscontro negli<br />

atleti, riferibili alle modificazioni cardiovascolari indotte dall’allenamento ( aumento del tono<br />

parasimpatico e riduzione del simpatico, ipertrofia e dilatazione ventricolare) come:<br />

* bradicardia sinusale;<br />

* BAV I°;<br />

* BBDx incompleto;<br />

* ripolarizzazione precoce;<br />

15


* alti voltaggi QRS isolati.<br />

che non richiedono ulteriori approfondimenti diagnostici.<br />

Ricordo che nel trattamento dell’ ipertensione dello sportivo si non si deve ricorrere a<br />

farmaci che riducono la performance (come i beta bloccanti) e costituiscono doping (come<br />

i diuretici), per cui ci si avvale principalmente degli ACE-inibitori, dei sartani, dei caantagonisti<br />

e della doxazosina.<br />

Va inoltre ricordato che, negli sport di contatto, traumi toracici violenti e dolore intenso<br />

possono innescare fenomeni aritmici per lo più di tipo bradicardico.<br />

CERTIFICATO DI MORTE<br />

Può capitare di essere chiamati a certificare la morte di persone non note e avvenuta per<br />

cause sconosciute o traumatiche (esempio annegamento, precipitazione). In tali<br />

circostanze vale l’aurea regola di riportare nel certificato di decesso ciò che si riesce ad<br />

obiettivare con l’esame del cadavere o dei suoi resti.<br />

Può succedere che il corpo rimanga non identificato (“ si certifica il decesso di<br />

uomo/donna di razza... dell’età presunta di anni...), o che venga riconosciuto da parenti o<br />

amici (si certifica il decesso di ...riconosciuto come tale dal sig.... ). Per quanto riguarda le<br />

cause di morte è ovvio che conviene essere prudenti (“morte avvenuta per verosimile<br />

precipitazione/ annegamento/ politrauma/ecc”), perché ad es un individuo può avere avuto<br />

un infarto massivo che ha successivamente causato una caduta in un dirupo o che questa<br />

sia stata provocata da un colpo di fucile mortale (esaminare sempre il cadavere!). Con<br />

medesima prudenza bisogna pronunciarsi sull’orario del decesso: più che esprimersi su<br />

questo, conviene riportare dati oggettivi quali:<br />

1) la rigidità cadaverica, che inizia da 2- 3 ore dopo la morte, si estende dai muscoli<br />

della mandibola in senso cranio-caudale, si completa in 10-12 ore, rimane stabile<br />

per circa 2 giorni per poi risolversi progressivamente;<br />

2) le macchie ipostatiche, che risultano ben visibili 3-4 ore dopo la morte e<br />

raggiungono il massimo 12-15 ore dalla morte, quando non si formano e non<br />

migrano più;<br />

3) le macchie putrefattive, che si formano d’estate in 18-25 ore, mentre anche in 2-4<br />

giorni d’inverno.<br />

4) la colonizzazione da microfauna.<br />

Il certificato va ovviamente corredato dall’orario in cui i fenomeni cadaverici vengono<br />

rilevati. Ricordo di riportare sempre i segni clinici di morte, quali la midriasi fissa, l’assenza<br />

del riflesso corneale e di attività cardiorespiratoria. Se si ha la certezza che il cadavere<br />

non sia stato spostato/manomesso sarebbe buona cosa fotografarlo, soprattutto nei casi in<br />

cui la morte risulta essere avvenuta in circostanze sospette (che vanno segnalate nel<br />

certificato di morte).<br />

Ricordo che il cadavere deve essere posto “in osservazione” “in idonei locali”, per 24 ore<br />

dal momento del decesso. In caso di morte a domicilio, nel caso i parenti vogliano far<br />

portare la salma in obitorio, conviene rilasciare, per lo spostamento della salma da parte<br />

degli incaricati delle pompe funebri, la seguente disposizione, redatta su ricettario<br />

personale: “Certifico che il decesso del sig/ra... avvenuto il ../../.. non è dovuto a malattia<br />

infettiva e/o diffusiva, se ne consiglia il trasporto in idonei locali all’osservazione in base<br />

all’art.12 lettera del regolamento di polizia mortuaria.”<br />

16


ESENZIONI<br />

CODICI PER MALATTIE<br />

MALATTIE CRONICHE ED INVALIDANTI CODICE CATEGORIE FARMACOLOGICHE<br />

acromegalia e gigantismo 001 ormoni anticrescita<br />

affezioni del sistema circolatorio<br />

(escluso: .453.0 sindrome di budd-chiari) -<br />

malattie cardiache e del circolo polmonare<br />

affezioni del sistema circolatorio<br />

(escluso: .453.0 sindrome di Budd-Chiari) -<br />

malattie cerebrovascolari<br />

affezioni del sistema circolatorio<br />

(escluso: .453.0 sindrome di Budd-Chiari) -<br />

malattie delle arterie, arteriole, capillari, vene<br />

e vasi linfatici<br />

anemia emolitica ac<strong>qui</strong>sita da<br />

autoimmunizzazione<br />

A02<br />

B02<br />

C02<br />

003<br />

anoressia nervosa, bulimia 005 Antidepressivi<br />

artrite reumatoide 006<br />

Asma 007<br />

cirrosi epatica, cirrosi biliare 008<br />

colite ulcerosa e malattia di Crohn 009<br />

Demenze 011<br />

antiaritmici, antianginosi, anticoagulanti,<br />

antiaggreganti, eparine, cardioci<strong>net</strong>ici, diuretici, aceinibitori,<br />

sartani, calcioantagonisti, farmaci<br />

ipolipemizzanti, beta-bloccanti, sali di potassio<br />

antiaritmici, antianginosi, anticoagulanti,<br />

antiaggreganti, eparine, cardioci<strong>net</strong>ici, diuretici, aceinibitori,<br />

sartani, calcioantagonisti, farmaci<br />

ipolipemizzanti, beta-bloccanti, sali di potassio<br />

antiaritmici, antianginosi, anticoagulanti,<br />

antiaggreganti, eparine, cardioci<strong>net</strong>ici, diuretici, aceinibitori,<br />

sartani, calcioantagonisti, farmaci<br />

ipolipemizzanti, beta-bloccanti, sali di potassio<br />

farmaci succedanei del sangue, soluzioni<br />

perfusionali, farmaci immunosoppressori<br />

FANS, immunosoppressori, sali d'oro,<br />

glucocorticoidi, antinfiammatori (sulfasalazina,<br />

mesalazina), metotrexato, idroxiclorochina. Nel<br />

dolore severo anche tramadolo, paracetamolo,<br />

paracetamolo + codeina<br />

farmaci per le sindromi ostruttive delle vie<br />

respiratorie, antibiotici, ossigeno. Nei pazienti con<br />

oculorinite allergica stagionale anche antistaminici<br />

per uso sistemico.<br />

diuretici, lattulosio, lattitolo, inibitori della pompa<br />

protonica, vitamina K, antimicrobici intestinali<br />

farmaci steroidi, antinfiammatori (sulfasalazina,<br />

mesalazina), immunosoppressori<br />

farmaci antidemenza (anticolinesterasici),<br />

antipsicotici, antidepressivi, antiaggreganti<br />

diabete insipido 012 ormoni del lobo posteriore dell'ipofisi (vasopressina)<br />

diabete mellito 013<br />

dipendenza da sostanze stupefacenti,<br />

psicotrope e da alcool<br />

014<br />

epatite cronica (attiva) 016 Interferoni<br />

epilessia<br />

(escluso: sindrome di lennox-gastaut)<br />

017<br />

fibrosi cistica 018<br />

ipoglicemizzanti orali ed insuline, antiaritmici,<br />

antianginosi, anticoagulanti, antiaggreganti, eparine,<br />

cardioci<strong>net</strong>ici, diuretici, anticoagulanti, ace-inibitori,<br />

sartani, calcioantagonisti, farmaci ipolipemizzanti,<br />

beta-bloccanti, glucagone. Nella neuropatia<br />

diabetica anche tramadolo, paracetamolo,<br />

paracetamolo + codeina<br />

farmaci usati nelle dipendenze da alcool, naltrexone,<br />

metadone, disulfiram<br />

farmaci antiepilettici<br />

antibiotici, enzimi pancreatici ad alto dosaggio,<br />

cortisonici sistemici ed inalatori, broncodilatatori<br />

(teofillina, beta2-agonisti ed anticolinergici)<br />

17


Glaucoma 019 farmaci antiglaucoma e miotici<br />

infezione da virus della immunodeficienza<br />

umana (HIV)<br />

insufficienza cardiaca<br />

(N.Y.H.A. classe III e IV)<br />

insufficienza corticosurrenale cronica<br />

(morbo di Addison)<br />

020<br />

021<br />

022<br />

insufficienza renale cronica 023<br />

insufficienza respiratoria cronica 024<br />

ipercolesterolemia familiare eterozigote tipo<br />

IIa e IIb - ipercolesterolemia primitiva<br />

poligenica - ipercolesterolemia familiare<br />

combinata - iperlipoproteinemia di tipo III<br />

025<br />

antinfettivi sistemici, antidepressivi, antimicotici,<br />

antiretrovirali<br />

ace-inibitori, antianginosi, sartani, inotropi, diuretici,<br />

beta-bloccanti, antiaritmici, anticoagulanti,<br />

antiaggreganti<br />

farmaci corticosteroidi<br />

farmaci antianemici (eritropoietina alfa e beta,<br />

darbepoetina alfa) antiemetici, sodio<br />

polistirensulfonato, diuretici dell'ansa, sevalamer<br />

broncodilatatori (teofillinici, beta2-agonisti ed<br />

anticolinergici, corticosteroidi, antibiotici, ossigeno)<br />

farmaci ipolipemizzanti<br />

iperparatiroidismo, ipoparatiroidismo 026 calcio, vitamina D, preparati antitiroidei<br />

ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo<br />

ac<strong>qui</strong>sito (grave)<br />

027<br />

lupus eritematoso sistemico 028<br />

malattia di Alzheimer 029<br />

malattia di Sjogren 030<br />

ormoni tiroidei<br />

glucocorticoidi, antibiotici, immunosoppressori,<br />

idroxiclorochina<br />

farmaci antidemenza (anticolinesterasici),<br />

antipsicotici, antidepressivi<br />

FANS, immunosoppressori, sali d'oro,<br />

glucocorticoidi, antinfiammatori, lacrime artificiali<br />

(carbomer)<br />

ipertensione arteriosa con danno d'organo 031 antipertensivi, antiaggreganti<br />

ipertensione arteriosa senza danno d'organo A31 antipertensivi, antiaggreganti<br />

malattia o sindrome di Cushing 032<br />

miastenia grave 034<br />

morbo di Basedow, altre forme di<br />

ipertiroidismo<br />

035<br />

morbo di Buerger 036<br />

farmaci che influenzano la produzione surrenalica di<br />

cortisolo<br />

farmaci anticolinesterasici e sostanze ad azione<br />

immunosoppressiva<br />

farmaci antitiroidei, beta-bloccanti<br />

farmaci vasodilatatori, antinfiammatori,<br />

antiaggreganti<br />

morbo di Paget 037 calcitonina, difosfonati<br />

morbo di Parkinson e altre malattie<br />

extrapiramidali<br />

038<br />

nanismo ipofisario 039<br />

neonati prematuri, immaturi, a termine con<br />

ricovero in terapia intensiva neonatale<br />

040<br />

farmaci antiparkinsoniani, antipsicotici<br />

ormoni del lobo anteriore dell'ipofisi ed analoghi<br />

(somatotropina)<br />

farmaci correlati<br />

neuromielite ottica 041 Corticosteroidi<br />

pancreatite cronica 042 enzimi pancreatici, insulina, somatostatina<br />

Psicosi 044<br />

psoriasi<br />

(artropatica, pustolosa grave, eritrodermica)<br />

045<br />

sclerosi multipla 046<br />

farmaci antipsicotici, antidepressivi, sali di litio,<br />

carbamazepina<br />

antipsoriasici topici e per uso sistemico, FANS,<br />

corticosteroidi sistemici, ciclosporine<br />

farmaci immunostimolanti (interferone beta 1a<br />

ricombinante, interferone beta 1b ricombinante)<br />

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sclerosi sistemica (progressiva) 047<br />

soggetti affetti da patologie neoplastiche<br />

maligne e da tumori di comportamento incerto<br />

soggetti affetti da pluripatologie che abbiano<br />

determinato grave ed irreversibile<br />

compromissione di più organi e/o apparati e<br />

riduzione dell'autonomia personale correlata<br />

all'età risultante dall'applicazione di<br />

convalidate scale di valutazione delle<br />

capacità funzionali<br />

soggetti in attesa di trapianto ( rene, cuore,<br />

polmone, fegato, pancreas, cornea, midollo)<br />

soggetti nati con condizioni di gravi deficit<br />

fisici, sensoriali e neuropsichici<br />

soggetti sottoposti a trapianto ( rene, cuore,<br />

polmone, fegato, pancreas, midollo)<br />

048<br />

049<br />

050<br />

051<br />

052<br />

farmaci immunosoppressori, cortisonici per uso<br />

sistemico, inibitori di pompa protonica, antipertensivi<br />

farmaci collegati alla cura delle complicanze e alla<br />

prevenzione delle recidive, antitumorali. Nel dolore<br />

severo anche tramadolo, paracetamolo,<br />

paracetamolo + codeina<br />

farmaci correlati alle patologie<br />

tutti i farmaci<br />

tutti i farmaci<br />

tutti i farmaci<br />

soggetti sottoposti a trapianto di cornea 053 colliri, farmaci immunosoppressori<br />

spondilite anchilosante 054<br />

farmaci antinfiammatori, corticosteroidi, FANS,. Nel<br />

dolore severo anche tramadolo, paracetamolo,<br />

paracetamolo + codeina<br />

tubercolosi (attiva bacillifera) 055 farmaci per il trattamento della tubercolosi<br />

tiroidite di Hasimoto 056 preparati tiroidei, corticosteroidi<br />

invalidi civili al 100%* 3C1 Tutti i farmaci di fascia A<br />

Invalidi di guerra dalla 1 a alla 5 a ** 3G1 Tutti i farmaci, compresi quelli di fascia C<br />

Reddito non > 12.000 € 6R2 Quota fissa assistenza farmaceutica<br />

Reddito non > 36.151,98 €<br />

(età < 6 o > 65 anni)<br />

7R2<br />

Ticket assistenza specialistica<br />

Disoccupazione 7R3 Ticket assistenza specialistica<br />

Beneficiari di assegno sociale 7R4 Ticket assistenza specialistica<br />

Titolari > 65 anni di pensione al minimo 7R5 Ticket assistenza specialistica<br />

Reddito < 29.000 €<br />

(solo per residenti in Ve<strong>net</strong>o)<br />

7RQ<br />

ESENZIONE 6R2<br />

vale solo per i farmaci (massimo 2 per ricetta)<br />

va rinnovata annualmente (controllare la scadenza!).<br />

Riduzione di 5 € quota fissa assistenza specilistica<br />

note<br />

*agli INVALIDI CIVILI AL 100% sono concessi in esenzione tutti i farmaci in fascia A nel rispetto delle note<br />

AIFA, ma, con questo codice di esenzione (3C1), non si possono superare i 2 pezzi per ricetta (6 per gli<br />

antibiotici iniettivi);<br />

**lo stesso vale per gli INVALIDI DI GUERRA, con la differenza che per questo codice di esenzione (3G1)<br />

sono concessi e prescrivibili sulla ricetta “rossa” anche i farmaci di fascia C.<br />

19


ESENZIONE IN GRAVIDANZA<br />

Le donne in gravidanza sono esenti per gli esami che corrispondono, secondo le tabelle<br />

ministeriali sottoriportate, alla settimana di gestazione: in questo caso si apporrà sulla<br />

ricetta il codice di esenzione 4+la settimana gravidanza (es.18a settimana codice 418).<br />

gravidanza iniziale, entro la 13a settimana:<br />

emocromo completo, gruppo sanguigno+fattore RH, AST, ALT, rubeo test, toxo test (in caso di IG neg.<br />

ripetere ogni mese fino al parto), TPHA, VDRL, HIV1-2 ab, glicemia, esame urine completo, test di Coombs<br />

indiretto, ECO OSTETRICA<br />

tra la 14a e 18a settimana:<br />

es. urine completo<br />

tra la 19a e la 23a settimana<br />

es.urine completo, ECO OSTETRICA<br />

tra la 24a e la 27a settimana<br />

glicemia, es.urine completo<br />

tra la 28a e la 32a settimana<br />

emocromo completo, ferritinemia, es. urine completo, ECO OSTETRICA<br />

tra la 33a e la 37a settimana<br />

HbsAg, HCV, emocromo completo, es.urine completo, HIV1-2 ab<br />

tra la 38° e la 40a settimana<br />

es.urine completo e, in caso di batteriuria significativa, urinocoltura.<br />

dalla 41° settimana<br />

ECO OSTETRICA e CARDIOTOCOGRAFIA su specifica richiesta dello specialista<br />

IN CASO DI MINACCIA D’ABORTO INCLUDERE TUTTE LE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE<br />

NECESSARIE PER IL MONITORAGGIO DELL’EVOLUZIONE DELLA GRAVIDANZA<br />

Farmaci di uso comune in gravidanza:<br />

Folidex cp, acido folico, una cp/die, fascia A, nel primo trimestre per la prevenzione della<br />

spina bifida.<br />

Intrafer gtt, ferro, 40 gtt die, fascia A nota 76 (a carico del SSN in caso di carenza<br />

documentata nei bambini di età < 3 aa, nelle donne in gravidanza, negli anziani > 65 aa) .<br />

20


MALATTIE CRONICHE ED ESAMI CORRELATI AL CODICE DI ESENZIONE<br />

(decreto 21/05/01 n.296)<br />

ipertensione arteriosa senza danno d’organo cod.esenzione A31:<br />

creatinina clearance, potassio, es.urine completo, Rx torace, ECG, monitoraggio continuo<br />

(24h) della PA, esame FUNDUS OCULI;<br />

ipertensione arteriosa con danno d’organo cod.esenzione 031, in aggiunta:<br />

visita successiva alla prima, colesterolo tot e hdl, glicemia, NA, trigliceridi, uricemia,<br />

emocromo completo, fibrinogeno, ECG HOLTER, ECOCARDIACA.<br />

diabete mellito cod.esenzione 013:<br />

visita successiva alla prima, ALT, AST, bilirubina tot. e fraz., C peptide, colesterolo tot. e<br />

HDL, creatinina clearance, gamma GT, glicemia, Hb glicata, microalbuminuria, trigliceridi,<br />

uricemia, es.urine completo, emocromo completo, urinocoltura, ECO ADDOME SUP.,<br />

ECODOPPLER TSA, ECODOPPLER ARTI SUP. o INF, arteriosa o venosa, EMG, esame<br />

FUNDUS OCULI, studio del CAMPO VISIVO, TONOMETRIA, studio della SENSIBILITA’<br />

AL COLORE, FLUORANGIOGRAFIA, ECG, valutazione della soglia di SENSIBILITA’<br />

VIBRATORIA, tests cardiovascolari per la valutazione di NEUROPATIA AUTONOMICA<br />

soggetti affetti da patologie neoplastiche maligne cod. esenzione 048:<br />

le prestazioni sanitarie appropriate per il monitoraggio delle patologie di cui sono affetti e<br />

delle loro complicanze, per la riabilitazione e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti<br />

glaucoma cod.esenzione 019:<br />

viste successive alla prima, TONOMETRIA, CAMPO VISIVO, FUNDUS OCULI, ECO<br />

OCULARE<br />

colite ulcerosa e malattia di Crohn cod.esenzione 009:<br />

visite successive alla prima, ALT, ferro, gamma GT, K, protidogramma, Na, emocromo<br />

completo, PCR, clisma del tenue con doppio contrasto, ECO ADDOME COMPLETO,<br />

EGDS+BIOPSIA+ES.ISTOLOGICO, COLONSCOPIA+BIOPSIA+<br />

ES.ISTOLOGICO<br />

asma cod. esenzione 007:<br />

visita successiva alla prima. emocromo completo, IgE specifiche allergologiche<br />

quantitativo e qualitativo,TESTS PERCUTANEI E INTRACUTANEI a lettura immediata, RX<br />

TORACE, ECO CUORE, ECG, SPIROMETRIA GLOBALE, tests di broncodilatazione<br />

farmacologica, ESERCIZI RESPIRATORI, DRENAGGIO POSTURALE<br />

malattie cardiache e del circolo polmonare cod.esenzione A02:<br />

visite successive alla prima, ECG, RX TORACE, ECOCOLORDOPPLER CARDIACA, ECG<br />

DA SFORZO con cicloergometro, ECG sec.HOLTER<br />

malattie cerebrovascolari cod.esenzione B02:<br />

visita successiva alla prima, TAC cranioencefalica senza e con mdc, ECODOPPLER TSA<br />

malattie delle arterie, arteriose, capillari, vene e vasi linfatici cod.esenzione C02:<br />

visite successive alla prima, RX TORACE, ECODOPPLER RENI E SURRENI, ECO<br />

GROSSI VASI ADDOMINALI, ECOCOLOR DOPPLER ARTI SUP o INF. ARTERIOSA o<br />

VENOSA<br />

pz in trattamento anticoagulante:<br />

PT, PTT<br />

21


NOTE AIFA<br />

NOTE PRINCIPI ATTIVI PRESCRIZIONE A CARICO DEL SSN<br />

1<br />

13<br />

48<br />

Gastroprotettori: misoprostolo, esomeprazolo,<br />

lansoprazolo, omeprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo,<br />

diclofenac+misoprostolo.<br />

Fibrati: bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil.<br />

Statine: atorvastatina, fluvastatina, lovastatina,<br />

pravastatina, rosuvastatina, simvastatina,<br />

simvastatina+ezetimibe.<br />

Omega 3 etilesteri.<br />

Statine: atorvastatina, fluvastatina, lovastatina,<br />

pravastatina, rosuvastatina, simvastatina,<br />

simvastatina+ezetimibe.<br />

Prevenzione delle complicanze gravi del tratto<br />

gastrointestinale superiore:<br />

in trattamento cronico con FANS,<br />

in terapia antiaggregante con ASA a basse dosi,<br />

purché sussista una delle seguenti condizioni di rischio:<br />

storia di pregresse emorragie digestive o di ulcera<br />

peptica non guarita con terapia eradicante;<br />

concomitante terapia con anticoagulanti o cortisonici;<br />

età avanzata.<br />

Dislipidemie familiari.<br />

Ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta:<br />

in soggetti a rischio elevato di un primo evento<br />

cardiovascolare maggiore [rischio a 10 anni ≥ 20% in<br />

base alle Carte di Rischio del Progetto Cuore<br />

dell’Istituto Superiore di Sanità] (prevenzione primaria);<br />

in soggetti con coronaropatia documentata o pregresso<br />

ictus o arteriopatia obliterante periferica o pregresso<br />

infarto o diabete (prevenzione secondaria).<br />

Omega 3 etilesteri. In soggetti con pregresso infarto del miocardio<br />

(prevenzione secondaria).<br />

Fibrati: bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil.<br />

Statine: atorvastatina, fluvastatina, lovastatina,<br />

pravastatina, rosuvastatina, simvastatina,<br />

simvastatina+ezetimibe.<br />

Omega 3 etilesteri.<br />

Anti H2: cimetidina, famotidina, nizatidina,<br />

ranitidina, roxatidina.<br />

IPP: esomeprazolo, lansoprazolo, omeprazolo,<br />

pantoprazolo, rabeprazolo.<br />

Iperlipidemie non corrette dalla sola dieta:<br />

indotte da farmaci (immunosoppressori, antiretrovirali e<br />

inibitori della aromatasi)<br />

in pazienti con insufficienza renale cronica.<br />

Durata di trattamento 4 settimane (occasionalmente 6<br />

settimane):<br />

− ulcera duodenale o gastrica positive per Helicobacter<br />

pylori (Hp);<br />

− per la prima o le prime due settimane in associazione<br />

con farmaci eradicanti l’infezione;<br />

− ulcera duodenale o gastrica Hp-negativa (primo<br />

episodio);<br />

− malattia da reflusso gastroesofageo con o senza<br />

esofagite (primo episodio).<br />

Durata di trattamento prolungata, da rivalutare dopo un<br />

anno:<br />

− sindrome di Zollinger-Ellison;<br />

− ulcera duodenale o gastrica Hp-negativa recidivante;<br />

− malattia da reflusso gastroesofageo con o senza<br />

esofagite (recidivante).<br />

22


66<br />

79<br />

89<br />

FANS: aceclofenac, acemetacina, acido mefenamico,<br />

acido tiaprofenico, amtolmetina guacile, cinnoxicam,<br />

dexibuprofene, diclofenac, diclofenac/misoprostolo,<br />

fentiazac,flurbiprofene, ibuprofene, ibuprofene sale di<br />

lisina, indometacina, ketoprofene, ketoprofene sale di<br />

lisina, lornoxicam, meloxicam, nabumetone, naprossene,<br />

nimesulide,nimesulide betaciclodestrina, oxaprozina,<br />

piroxicampiroxicam betaciclodestrina, proglumetacina,<br />

sulindac, tenoxicam, COXIB: celecoxib, etoricoxib,<br />

valdecoxib.<br />

Bifosfonati: acido alendronico, acido risedronico, ac.<br />

alendronico + vitamina D3.<br />

Bifosfonati: acido alendronico, acido ibandronico, acido<br />

risedronico, acido alendronico + vitamina D3.<br />

Raloxifene.<br />

Ranelato di stronzio.<br />

Ormone paratiroideo, teriparatide.<br />

La nota si applica su diagnosi e piano terapeutico, della<br />

durata di 6 mesi prolungabile di ulteriori periodi di 6<br />

mesi per non più di altre due volte (per un totale<br />

complessivo di 18 mesi), di centri specializzati,<br />

Universitari o delle Aziende Sanitarie, individuate dalle<br />

Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano.<br />

Antistaminici: acrivastina, cetirizina, desloratadina,<br />

ebastina, fexofenadina, ketotifene, levocetirizina,<br />

loratadina, mizolastina, oxatomide, prometazina,<br />

terfenadina.<br />

Artropatie su base con<strong>net</strong>tivitica;<br />

Osteoartrosi in fase algica o infiammatoria;<br />

Dolore neoplastico;<br />

Attacco acuto di gotta.<br />

Soggetti di età superiore a 50 anni in cui sia previsto un<br />

trattamento > 3 mesi con dosi > 5 mg/die di prednisone o<br />

dosi e<strong>qui</strong>valenti di altri corticosteroidi.<br />

Soggetti con pregresse fratture osteoporotiche<br />

vertebrali o di femore.<br />

Soggetti di età superiore a 50 anni con valori di T-score<br />

della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < -<br />

4 (o < -5 per ultrasuoni falangi).<br />

Soggetti di età superiore a 50 anni con valori di T-score<br />

della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < -<br />

3 (o < - 4 per ultrasuoni falangi) e con almeno uno dei<br />

seguenti fattori di rischio aggiuntivi:<br />

- storia familiare di fratture vertebrali;<br />

- artrite reumatoide e altre con<strong>net</strong>tiviti;<br />

- pregressa frattura osteoporotica al polso;<br />

- menopausa prima 45 anni di età;<br />

- terapia cortisonica cronica.<br />

Soggetti che incorrono in una nuova frattura vertebrale<br />

moderata-severa o in una frattura di femore in corso di<br />

trattamento con uno degli altri farmaci della nota 79<br />

(alendronato, risedronato, raloxifene, ibandronato,<br />

ranelato di stronzio) da almeno un anno per una<br />

pregressa frattura vertebrale moderata-severa.<br />

Soggetti, anche se in precedenza mai trattati con gli altri<br />

farmaci della Nota 79, che si presentano con 3 o più<br />

fratture vertebrali severe (diminuzione di una delle altezze<br />

dei corpi vertebrali > 50% rispetto alle e<strong>qui</strong>valenti<br />

altezze di corpi vertebrali adiacenti integri) o con 2 fratture<br />

vertebrali severe ed una frattura femorale prossimale.<br />

Pazienti affetti da patologie su base allergica di grado<br />

medio e grave (rinocongiuntivite allergica stagionale,<br />

orticaria persistente non vasculitica) per trattamenti<br />

prolungati (superiori a 60 giorni).<br />

Il rispetto della nota AIFA è il prere<strong>qui</strong>sito affinché il farmaco possa essere prescritto in<br />

ricetta rossa a carico del SSN: in tal caso si compilerà l’apposito campo della ricetta con il<br />

numero della nota corrispondente (vedi “compilazione della ricetta”). Si possono verificare<br />

le seguenti opzioni:<br />

prescrizione di 2 principi attivi regolati da note diverse:<br />

P.nimesulide 100 bust. una scatola nota 66<br />

P. lansoprazolo 15 cp una scatola nota 1<br />

prescrizione di un solo principio attivo regolato da nota, una o due scatole:<br />

P. lansoprazolo 30 cp due scatole nota 48<br />

pluriprescrizione ( max 3 pezzi) di farmaci regolati da nota in pz esenti per patologia:<br />

esenzione 048 (patologia neoplastica)<br />

P. nimesulide bust, una scatola nota 66<br />

P. lansoprazolo 15 due scatole nota 1<br />

esenzione A02 (malattie cardiache)<br />

P pravastatina 40 mg tre scatole nota 13<br />

23


LE NOTE AIFA: UN PROBLEMA O UNA RISORSA PER IL MMG?<br />

Le note AIFA sono state concepite per definire le situazioni cliniche in cui l’utilizzo di alcuni farmaci è<br />

ritenuto appropriato, con la conseguente possibilità di poterli prescrivere a carico del SSN (ricetta rossa): il<br />

medico prescrittore dovrà <strong>qui</strong>ndi rispettarle, anche se alcune posso non essere condivise nella loro<br />

sostanza. Due esempi.<br />

La nota 4 stabilisce che gli antiepilettici gabapentin (disponibile generico) e pregabalin (Lyrica cp) possono<br />

essere prescritti liberamente, senza apporre la nota nella ricetta “rossa”, per la terapia dell’epilessia,<br />

mentre se prescritti per il trattamento del dolore neuropatico vengono limitati dalla nota alle seguenti<br />

patologie :<br />

nevralgia post erpetica<br />

neuropatia associata a malattia neoplastica<br />

dolore post ictus o da lesione midollare<br />

neuropatia diabetica<br />

mono-polineuropatie nei quali l’uso dei triciclici o della carbamazepina sia controindicato o<br />

inefficace<br />

La stessa nota regolamenta l’uso dell’antidepressivo SSRI Duloxetina (Xeristar 60 mg cp): prescrizione a<br />

carico del SSN per il trattamento della depressione e della neuropatia diabetica, in quest’ultimo caso<br />

apponendo in ricetta la nota 4.<br />

In sostanza questo provvedimento dell’AIFA sancisce un uso appropriato e razionale dei farmaci per il<br />

trattamento del dolore neuropatico, enfatizzando l’utilizzo in prima battuta di farmaci a basso costo e di<br />

provata efficacia quali la carbamazepina (per il suo effetto depressivo GABA-mediato sull’eccitabilità<br />

neuronale) e gli antidepressivi triciclici (e in particolare l’amitriptilina a basso dosaggio, per il loro effetto<br />

sulle vie inibitorie discendenti serotoninergiche), lasciando in seconda battuta farmaci più costosi e meno<br />

sperimentati, in caso di fallimento terapeutico o in presenza di controindicazioni (ricordo gli effetti<br />

anticolinergici dei TC) o di effetti collaterali ( granulocitopenia per la CBZ).<br />

Meno condivisibile concettualmente la nota 89 che limita la prescrizione a carico del SSN degli<br />

antistaminici ai soli pz. affetti da patologia allergica di grado medio e grave (rinocongiuntivite allergica<br />

stagionale e orticaria persistente non vasculitica) e per i trattamenti prolungati superiori ai 60 giorni.<br />

Non si capisce perché vengano esclusi dai benefici della nota i pz affetti da rinocongiutivite “perenne” non<br />

stagionale, causata ad esempio dagli acari della polvere, e per quale motivo la prescrizione debba essere<br />

necessariamente prolungata, quando in certe stagioni la presenza di pollini, ad es del nocciolo, è molto<br />

limitata temporalmente. Si consideri poi che colliri, spray, pomate antistaminiche sono tutti presidi a totale<br />

carico del cittadino e che l’unico rimedio efficace per il trattamento sintomatico del prurito di qualsiasi<br />

natura rimane l’antistaminico per os, farmaco peraltro dai costi contenuti (es.cetirizina cpr 10 mg , 1 cpr<br />

die dai 12 anni, o gtt in età pediatrica, 20 gtt=10 mg).<br />

CAUSE SISTEMICHE DI PRURITO ACCERTAMENTI<br />

PATOLOGIA METABOLICA<br />

DIABETE, IPERURICEMIA,<br />

DISTIROIDISMI<br />

GLICEMIA, FT4, TSH,<br />

URICEMIA<br />

PATOLOGIA EMATOLOGICA<br />

M.LINFOPROLIFERATIVE,<br />

POLICITEMIA<br />

EMOCROMO<br />

PATOLOGIA EPATOBILIARE EPATITI, CIRROSI, COLESTASI AST, ALT, FA, BILIRUBINA<br />

INSUFF.RENALE CR. CREATININA, AZOTEMIA<br />

CARCINOIDI ADDOMINALI AC.5 IDROSSINDOLACETICO<br />

PARASSITOSI FECI X PARASSITI<br />

24


ESAMI BIOUMORALI E STRUMENTALI DI PRIMO LIVELLO<br />

PZ SENZA PROBLEMI PARTICOLARI<br />

Pz che chiede di fare un controllo generale; una buona “panoramica” può essere ottenuta<br />

con i seguenti esami che definirei “di base”:<br />

emocromo completo<br />

VES<br />

creatininemia<br />

alt<br />

glicemia<br />

colesterolo<br />

trigliceridi<br />

esame urine completo<br />

PZ CHE LAMENTA ASTENIA<br />

Aggiungere agli esami di base<br />

TSH e<br />

Sideremia<br />

PZ CON FEBBRE PERSISTENTE<br />

emocromo completo<br />

VES<br />

PCR<br />

esame urine completo+coltura<br />

TOXO test<br />

MONO test<br />

TASLO<br />

Protidogramma<br />

Ricordo che le cause di febbre persistente sono in ordine di frequenza:<br />

infezioni 34%<br />

neoplasie 24%<br />

collagenopatie 18%<br />

varie 13%<br />

e rimangono non diagnosticate nel 11% dei casi.<br />

PZ DIABETICO<br />

Agli esami di base (escludere VES) aggiungere<br />

emoglobina glicata<br />

microalbuminuria<br />

Chiedere inoltre:<br />

fundus oculare<br />

n.b. accertamenti tutti esenti ticket con l’esenzione 013<br />

PZ IPERTESO<br />

(prima diagnosi e follow-up): agli esami di base (escludere VES e ALT) aggiungere<br />

elettroliti<br />

uricemia<br />

Chiedere inoltre:<br />

ECG<br />

controllo fundus oculare<br />

n.b. accertamenti tutti esenti ticket con l’esenzione 031-malattia ipertensiva-<br />

25


PZ POLIARTRALGICO<br />

emocromo completo*<br />

VES*<br />

PCR*<br />

protidogramma<br />

REUMA TEST*<br />

uricemia<br />

glicemia<br />

esame urine completo*<br />

Chiedere inoltre<br />

RX* del segmento scheletrico interessato in caso di dolore localizzato<br />

* esami esenti ticket con l’esenzione 006 - artrite reumatoide -<br />

PZ CON IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA<br />

(prima diagnosi e follow-up):<br />

creatininemia<br />

esame urine completo<br />

urinocoltura<br />

PSA<br />

Chiedere inoltre<br />

Uroflussometria<br />

eco vescico-prostatica con valutazione del ristagno post-minzionale (nb il volume<br />

della prostata normale deve essere inferiore ai 30-40 ml)<br />

PSA (ng/ml) RISCHIO K PROSTATA<br />

0-4 normale 2-5 %<br />

4-10 dubbio 25%<br />

>10 anormale 50%<br />

Ricordo che è prudente eseguire una biopsia prostatica se il PSA aumenta di più di 1 ng/anno e che<br />

circa il 20% dei cancri prostatici non produce PSA!<br />

Il tumore della prostata è piu frequente nella 6a-7a decade di vita di un uomo.<br />

PZ DISLIPIDEMICO IN TRATTAMENTO CON STATINE<br />

colesterolo tot.<br />

HDL<br />

Trigliceridi<br />

ALT<br />

AST<br />

CPK<br />

Chiedere inoltre:<br />

ECODOPPLER TRONCHI SOVRA AORTICI<br />

n.b. accertamenti tutti esenti ticket con l’esenzione 025 – ipercolesterolemia -<br />

Ricordo che nella miopatia da statine il valore delle CPK aumenta in maniera rilevante, spesso oltre 10<br />

volte il limite della normalità; aumenti modesti, al di sotto di 2 volte il limite massimo di laboratorio, possono<br />

essere dovuti ad un esercizio muscolare più intenso della norma, vanno monitorati a breve distanza e non<br />

necessitano di un‘immediata sospensione del farmaco.<br />

Prima di iniziare la terapia con statine considerare il dosaggio dell’ormone tireotropo (TSH), in quanto un<br />

ipotiroidismo non trattato può favorire l’insorgenza di una miopatia da statine ed essere responsabile di un<br />

aumento dei valori di colesterolo.<br />

FARMACI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI MIOPATIA DA STATINE:<br />

macrolidi;<br />

26


antifungini azolici (itraconazolo, ketoconazolo);<br />

ca-antagonisti: verapamil, diltiazem;<br />

amiodarone;<br />

ciclosporina;<br />

succo di pompelmo.<br />

PZ IN TRATTAMENTO CON ANTICOAGULANTI ORALI (TAO)<br />

[COUMADIN, SINTROM]:<br />

INR (range terapeutico : 2.0-3.0)<br />

n.b. esame esente ticket con l’esenzione 002 - affezioni del sistema circolatorio -<br />

Trattamento dell’iperdosaggio di anticoagulanti orali:<br />

INR < 6 senza emorragie: sospendere la terapia per 1-2 giorni, poi ridurre il dosaggio e<br />

ricontrollare l’INR dopo una settimana;<br />

INR tra 6 e 10 senza emorragie: sospendere la terapia, somministrare 1-3 gtt di Konakion (fascia<br />

A) e ricontrollare l’INR dopo 24 ore, <strong>qui</strong>ndi regolarsi per la TAO;<br />

INR < 6 con emorragia lieve (tipo epistassi): sospendere la terapia, somministrare 3-5 gtt di<br />

Konakion e ricontrollare l’INR dopo 24 ore; istruire il pz a recarsi in ospedale in caso di<br />

peggioramento dell’emorragia.<br />

In caso di maggior rischio rispetto ai 3 punti precedenti inviare il pz in ospedale.<br />

Consigli per il pz che assume anticoagulanti orali:<br />

assumere il farmaco un’ora prima di cena o 3 ore dopo;<br />

dieta libera, ma senza variazioni improvvise, soprattutto del quantitativo di verdure;<br />

evitare di assumere farmaci anche d’erboristeria senza aver prima consultato il proprio medico;<br />

consultare il medico se le urine diventano scure o rosse, se le feci sono nere o le mestruazioni più<br />

abbondanti del solito;<br />

in caso di sanguinamento premere forte con un fazzoletto pulito sulla ferita (in caso di epistassi<br />

stringere per qualche minuto la punta del naso tra 2 dita).<br />

Farmaci di uso comune in MG che in scheda tecnica riportano assenza di interazione con<br />

anticoagulanti orali:<br />

ansiolitici: lorazepam<br />

antiipertensivi: losartan, nebivilolo, felodipina<br />

antibiotici: amoxicillina, levofloxacina<br />

FANS: ibuprofene, diclofenac<br />

PPI: pantoprazolo<br />

statine: fluvastatina<br />

PZ IN TRATTAMENTO CON AMIODARONE<br />

[CORDARONE, AMIODAR]<br />

T3 free<br />

T4 free<br />

TSH (per possibile distiroidismo nei trattamenti prolungati)<br />

n.b. esami esenti ticket con esenzione 027 - ipotiroidismo congenito e ac<strong>qui</strong>sito -<br />

PZ IN TRATTAMENTO CON SALI DI LITIO<br />

[CARBOLITHIUM]<br />

litiemia (range terapeutico)<br />

PZ IN TRATTAMENTO CON ANTIEPILETTICI<br />

[TEGRETOL, GARDENALE]<br />

carbamazepinemia (range terapeutico)<br />

fenobarbitale<br />

n.b. esami esenti ticket con l’esenzione 017 - epilessia -<br />

27


PZ IN TRATTAMENTO CON ANTITIROIDEI<br />

(TAPAZOLE)<br />

T3 ,T4,TSH*;<br />

emocromo completo (tossicità midollare).<br />

* esami esenti ticket con esenzione 035 - ipertiroidismo -<br />

PZ CON IPERTRANSAMINASEMIA<br />

↑ TRANSAMINASI<br />

Aumentate < 6 volte la<br />

norma<br />

Ripetere dosaggi dopo<br />

10 gg<br />

Aumento transaminasi<br />

confermato<br />

≥6 volte la norma<br />

NORMALI STOP<br />

Ecografia epato-biliare diagnostica approfondire<br />

Non diagnostica<br />

Eliminare se possibile fattori esogeni epatotossici<br />

[alcool, fattori metabolici, farmaci quali metotrexato, statine, paracetamolo(alte<br />

dosi), estro-progestinici, amiodarone)]<br />

Ripetere dosaggi dopo 2 mesi<br />

IPERTRANSAMINASEMIA PERSISTENTE<br />

ESEGURE ANCHE: gamma-GT, FA, protidogramma, bilirubinemia, Fe, ferritina, α-FP<br />

HBsAg, HCV-RNA, Ab Anti-HCV, LDH, CPK, Ab antitransglutaminasi, Ab non organo<br />

specifici (ANA, ASMA, AMA, ANTI-DNA), TSH, fT3, fT4.<br />

DIAGNOSI EZIOLOGICA<br />

Inviare allo specialista epatologo per<br />

trattamento e follow-up<br />

NORMALI<br />

STOP<br />

Esegui Subito:<br />

asat<br />

alat<br />

bilirubina<br />

HBsAg<br />

HCV-RNA<br />

Anti-HAV-IgM<br />

Gamma-GT<br />

Fosfatasi Alcalina<br />

NON ANCORA DIAGNOSI EZIOLOGICA<br />

Inviare allo specialista epatologo per<br />

un’ulteriore valutazione e considerare<br />

eventualmente biopsia epatica<br />

28


PZ IN TRATTAMENTO CON DIGOSSINA<br />

(LANOXIN)<br />

digossinemia (range terapeutico)<br />

PZ IN TRATTAMENTO CON CONTRACCETTIVI ORALI<br />

emocromo completo<br />

glicemia<br />

colesterolo tot.<br />

trigliceridi<br />

antitrombina III<br />

ALT<br />

bilirubina fraz.<br />

es.urine completo<br />

PZ CON ASMA, PRIMA DIAGNOSI E FOLLOW-UP<br />

tests allergici cutanei (prick test)*<br />

eventuale determinazione di IgE specifiche<br />

spirometria*<br />

emogasanalisi<br />

rx torace*<br />

* esami esenti ticket con l’esenzione 007 - asma -<br />

PZ CON MENO-METRORRAGIE<br />

test di gravidanza (donne in età fertile, per escludere una gravidanza extrauterina<br />

misconosciuta)<br />

eco transvaginale<br />

isteroscopia + biopsia (obbligatoria in caso di sanguinamento spontaneo in donne<br />

in postmenopausa, per escludere un cancro endometriale)<br />

Ricordo che le meno-metrorragie, unitamente con i sanguinamenti occulti del sistema gastrointestinale, sono<br />

una causa frequente in MG di anemia sideropenica che va <strong>qui</strong>ndi indagata con:<br />

ricerca del sangue occulto fecale su 3 campioni<br />

emocromo completo<br />

sideremia<br />

ferritina<br />

Ricordo inoltre che un’anemia sideropenica, specie se associata a sintomi gastro-intestinali come diarrea e<br />

dispepsia, può essere espressione di malassorbimento e segnatamente di morbo celiaco: nel sospetto di<br />

tale patologia chiedere dosaggio di anticorpi anti-transglutaminasi.<br />

Ferro per os: Ferrograd cp ,una cp/die, fascia A.<br />

PZ CON LINFOADENOPATIA<br />

emocromo completo<br />

VES<br />

LDH<br />

beta 2-microglobulina<br />

protidogramma<br />

toxotest, monotest<br />

Nel sospetto di un linfoma (perdita di peso, febbre, astenia, sudorazione notturna):<br />

RX/TC torace<br />

ECO/TC addome<br />

29


PZ CON MICROEMATURIA<br />

ripetere l’esame dell’urine evitando le cause occasionali;<br />

nel sospetto di un’infezione: urinocoltura con antibiogramma;<br />

se non vi è infezione: citologia urinaria su 3 campioni, creatininemia, azotemia,<br />

proteinuria nelle 24/ore ed ecografia dell’apparato urinario, eventualmente integrata<br />

da rx addome in bianco;<br />

La cistoscopia ( come gli esami contrastografici delle vie urinare e la TAC) è considerata un esame di terzo<br />

livello, da eseguirsi nel sospetto di una neoplasia vescicale o in soggetti ad alto rischio neoplastico (fumatori,<br />

esposti a benzene o ad amine aromatiche, storia di malattie urologiche o infezioni urinarie).<br />

Eziologia della microematuria:<br />

circa il 50% delle microematurie rimangono in diagnosticate.<br />

microematuria “transitoria”:<br />

dopo attività sessuale<br />

dopo esercizio fisico<br />

dopo traumi<br />

contaminazione in corso di mestruazione<br />

infezioni urinarie<br />

in pz che assumono anticoagulanti orali<br />

microematuria persistente:<br />

rene policistico<br />

malattie glomerulari<br />

calcolosi<br />

neoplasie del tratto genito-urinario<br />

iperplasia prostatica benigna<br />

PZ NEOPLASTICO IN FASE AVANZATA<br />

fattori prognostici sfavorevoli sono:<br />

indicatori biochimici di malnutrizione: leucocitosi e linfocitopenia, ipoalbuminemia<br />

sintomi quali anoressia, astenia, dispnea, disfagia, xerostomia, confusione mentale.<br />

n.b. Tutti gli accertamenti eseguiti per il monitoraggio della malattia neoplastica sono esenti ticket con<br />

l’esenzione 048 - patologie neoplastiche maligne -<br />

PZ CON OSTEOPOROSI<br />

fosfatasi alcalina<br />

calcio e fosforo nel sangue e<br />

nelle urine delle 24 h<br />

paratormone<br />

idrossiprolina urinaria<br />

MARKERS TUMORALI PIU’ UTILIZZATI<br />

CEA tumori del colon-retto<br />

alfaFP epatocarcinoma, tumori di testicolo e ovaio<br />

CA 15.3 tumori della mammella<br />

CA19.9 carcinoma pancreatico<br />

CA 125 neoplasie ovariche<br />

HCG tumori di ovaio e testicolo<br />

TG carcinomi differenziati della tiroide<br />

CT carcinoma midollare della tiroide<br />

betaMG leucemie, linfomi e mielomi<br />

30


Indicazioni all’esecuzione della densitometria ossea:<br />

precedenti fratture da fragilità (causate da trauma minimo) o riscontro radiologico di fratture<br />

vertebrali;<br />

riscontro radiologico di osteoporosi;<br />

donne in menopausa con anamnesi familiare di frattura osteoporotica in età inferiore a 75 anni;<br />

donne in menopausa con indice di massa corporea inferiore a 19 kg/m 2 ;<br />

donne in postmenopausa con presenza di uno solo dei seguenti fattori di rischio: inadeguato apporto<br />

di calcio, carenza di vitamina D, fumo > 20 sigarette/die, abuso alcolico > 60 g/die;<br />

donne in menopausa precoce o chirurgica;<br />

donne e uomini in trattamento prolungato con alcuni farmaci;<br />

donne e uomini in presenza di condizioni patologiche a rischio di osteoporosi.<br />

PZ IMMUNOCOMPROMESSO: IL MMG E LA DIAGNOSI DI MALATTIA DA HIV<br />

Difficilmente il MMG riuscirà ad identificare l’infezione acuta da HIV che si caratterizza da sintomi aspecifici e<br />

similinfluenzali. Nella successiva fase paucisintomatica di “latenza clinica” egli potrà ricondurre a tale<br />

infezione una serie di manifestazioni cliniche da immunocompromissione e far eseguire al pz il relativo test<br />

sierologico (ricordo che i tests di ultima generazione hanno un “periodo finestra” di durata minore, circa 1<br />

mese), soprattutto in presenza di comportamenti “a rischio”. Il calo delle difese immunitarie (riduzione dei<br />

linfociti T CD4+) si può manifestare con:<br />

sintomi sistemici (febbre, diarrea cronica);<br />

candidosi orofaringea, leucoplachia orale, herpes zoster recidivante/diffuso;<br />

alterazione della formula leucocitaria, pastrinopernia, ipergammaglobulinemia.<br />

PZ CON SOSPETTO MORBO CELICACO<br />

Adulto:<br />

dosaggio Ac antitransglutaminasi Ig A -> + test di conferma: dosaggio Ac<br />

antiendomisio IgA -> + biopsia intestinale.<br />

NB: in caso di clinica significativa e dosaggio Ac anti TG negativo, considerare deficit IgA e, se confermato<br />

(IgA < 5mg/dl), dosare Ac anti TG IgG; se +: biopsia intestinale. In presenza di evidente s. da<br />

malassorbimento con sieronegatività per celiachia eseguire comunque biopsia intestinale ( possibile M.<br />

celiaco “sieronegativo”).<br />

bambini < 2 anni:<br />

dosaggio Ac anti gliadina IgA -> + biopsia intestinale.<br />

PZ CON DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (GESTIONE DI PRIMO LIVELLO)<br />

Valutazione: peso, altezza, BMI, PA, polso, temperatura corporea (le anoressiche<br />

sono spesso ipotese, bradicardiche, ipotermiche), caratteri sessuali e patologie da<br />

disfunzione ormonale (acne e irsutismo), segni di disidratazione (acrodermite).<br />

Per ricercare una sindrome carenziale, una disionia , una nefropatia da disidratazione e<br />

per una diagnosi differenziale:<br />

emocromo completo*<br />

creatinina clearance*<br />

urea*,protidogramma*<br />

ferro*<br />

glicemia*<br />

esame urine*<br />

elettroliti<br />

TSH<br />

ac.antitrasglutaminasi<br />

ECG per il rischio di aritmie<br />

eventuale MOC per valutare la densità ossea.<br />

* esenzione 005 – anoressia nervosa, bulimia –<br />

31


PAZIENTE ANZIANO CHE PRESENTA MALNUTRIZIONE<br />

Una condizione di malnutrizione espone i soggetti anziani, anche privi di patologie<br />

rilevanti, ad una maggior suscettibilità ai decubiti, ad un maggior rischio di cadute e di<br />

frattura, al peggioramento di eventuali patologie croniche, ad un maggior rischio di essere<br />

ospedalizzati e di soffrire di depressione, complessivamente ad un peggioramento della<br />

qualità di vita.<br />

Di seguito si riporta un test ( Mini Nutritional Assessment Form) che può essere utilizzato<br />

per individuare i soggetti affetti da possibile malnutrizione.<br />

Ricordo che il ricorso ad un’eventuale nutrizione parenterale è indicato nel caso in cui la nutrizione entrale<br />

non sia sufficiente a coprire i bisogni energetici del pz e che la via sottocutanea può veicolare solo li<strong>qui</strong>di al<br />

fine di correggere una disidratazione lieve/moderata, ma non può fornire altri nutrienti.<br />

L’intake nutrizionale è diminuito nei precedenti 3 mesi<br />

a causa di perdita di appetito, difficoltà digestive e/o<br />

masticatorie, disfagia?<br />

INITIAL MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT<br />

0=perdita severa dell’appetito<br />

1= perdita moderata dell’appetito<br />

2= nessuna perdita dell’appetito<br />

Calo ponderale durante l’ultimo mese? 0= calo ponderale > 3 kg<br />

1= calo ponderale non è noto<br />

2= calo tra 1 e 3 Kg<br />

3= nessun calo ponderale<br />

Mobilità 0= confinato a letto o poltrona<br />

1= capace di alzarsi da letto/sedia, ma non di uscire<br />

2= capace di uscire<br />

Ha sofferto di stress fisico o malattia acuta negli 0= si<br />

ultimi 3 mesi?<br />

2= no<br />

Problemi neuropsicologici 0= demenza grave o depressione<br />

1=demenza media<br />

2=nessun problema psicologico<br />

BMI (kg/m2)* 0=23<br />

PUNTEGGIO DI SCREENING ( TOTALE<br />

MASSIMO=14)<br />

MAGGIORE /UGUALE 12 NORMALE<br />

MINORE /UGUALE 11 POSSIBILE MALNUTRIZIONE<br />

*Se il BMI non è valutabile sostituirlo con la circonferenza del polpaccio in cm<br />

0= CP < 31 cm<br />

3= CP ≥ 31 cm<br />

32


PZ CON ARTRITE REUMATOIDE<br />

[Nuovi criteri per la diagnosi precoce ( ACR/EULAR 2010)]<br />

L’applicazione dei seguenti criteri porta alla formulazione di un punteggio compreso tra 0 e<br />

10, dove un valore ≥ 6 è indicativo della possibile presenza di un artrite reumatoide:<br />

COINVOLGIMENTO SIEROLOGIA DURATA SINTOMI REATTANTI FASE<br />

ARTICOLARE<br />

ACUTA<br />

1 grande articolazione FR e ACPA neg = 0 punti < 6 settimane = VES o PCR alterati<br />

= 0 punti<br />

0 punti<br />

= 1 punto<br />

2-10 grandi articolazioni FR o ACPA basso ≥ 6 settimane = 1 punto<br />

= 1 punto<br />

positivo = 2 punti<br />

1-3 piccole articolazioni FR o ACPA* alto positivo<br />

= 2 punti<br />

= 3 punti<br />

4-10 piccole articolazioni *Ac antipeptidi citrullinati<br />

= 3 punti<br />

>10 articolazioni,<br />

compresa 1 piccola<br />

= 5 punti<br />

ciclici<br />

Punteggio massimo Punteggio massimo Punteggio massimo Punteggio massimo<br />

5 3 1 1<br />

I criteri possono essere applicati solo a quei pz in cui la sinovite non può essere spiegata<br />

da una diagnosi alternativa, come ad es LES, artrite psoriasica, gotta; da notare che<br />

sintomi come la simmetria dei distretti articolari interessati e la rigidità mattutina non<br />

vengano considerati come tipici dell’AR.<br />

Il paziente riconosciuto affetto da possibile artrite reumatoide va inviato dallo specialista<br />

reumatologo per un eventuale trattamento precoce con DMARD (methotrexate,<br />

idrossiclorochina, sulfasalazina, ciclosporina, azatioprina), ritenuti oggi di primo impiego.<br />

33


TERAPIA DEL DOLORE<br />

Considerare la terapia topica (non a carico del SSN, fascia C):<br />

il FREDDO nei processi flogistici acuti, tipo la periartrite acuta di spalla<br />

il CALORE (moderato), per il suo potere decontratturante, va bene per la patologia<br />

del rachide, tipo lombalgia e cervicalgia.<br />

In patologie flogistiche superficiali, come le tendiniti, sono utili anche:<br />

cerotti a cessione transdermica di antinfiammatorio (es. Keplat, un cerotto sulla<br />

zona dolente da applicare durante la notte)<br />

pomate a base di FANS (es. Muscoril Trauma, Voltaren Emulgel)<br />

soluzioni cutanee (Pennsaid 20-40 gtt sulla zona da trattare).<br />

Nella terapia sistemica:<br />

se la componente flogistica non è predominante, iniziare con il paracetamolo a<br />

dosaggio pieno 1 gr x 3 volte die (es. Efferalgan 1000 cpr eff.) o con il medesimo<br />

principio attivo “potenziato” dalla codeina (Co-Efferalgan 1x2-3 volte die)<br />

se si vuole ottenere anche un effetto antinfiammatorio, orientarsi verso:<br />

FANS tradizionale: nimesulide cp o bust, generico, 1 x 2/die, fascia A, nota<br />

66; diclofenac cp retard, generico,1cp die, fascia A, nota 66 o fiale im,1-2<br />

fiale im/die, fascia A.<br />

COXIB: meno gastrolesivi, ma da usarsi con cautela nei pz con problemi<br />

cardiovascolari: Celecoxib , Celebrex cps 200 mg 1-2 cps/die (fascia A, nota<br />

66).<br />

Quest’ultima classe di farmaci ha la proprietà di inibire la COX-2 tipica della flogosi ma, a differenza dei<br />

FANS tradizionali, non ha alcun effetto sull'isoforma COX-1 responsabile della sintesi della prostaglandine<br />

citoprotettive gastriche e del trombossano pro-aggregante piastrinico, per cui, rispetto a quest'ultimi, i coxib<br />

hanno una migliore tollerabilità gastrica e non interferiscono con l'effetto antiaggregante dell'ASA. Sono<br />

pertanto da preferire nei pz in antiaggregazione con acido acetilsalicilico che necessitano di un<br />

trattamento antiinfiammatorio.<br />

Nelle mono-poliartriti, dove la componente infiammatoria è predominante e si<br />

accompagna a rigidità mattutina, rubor, tumor ed aumento degli indici ematici di<br />

infiammazione (VES, PCR),prescrivere:<br />

uno steroide per la risoluzione della fase acuta come ad es Medrol 16 mg cpr<br />

divisibili, metilprednisolone (A), 1 cpr/die per alcuni giorni, poi “a scalare” ½ cpr/die<br />

e terminare con 1/4 cpr/die.<br />

risolta la fase acuta, il pz va inviato allo specialista reumatologo per un’eventuale<br />

terapia “di fondo” con DMARD.<br />

DOLORE MECCANICO-ARTROSICO DOLORE INFIAMMATORIO-ARTRITICO<br />

INSORGENZA DIURNA INSORGENZA NOTTURNA<br />

AGGRAVAMENTO CON IL CARICO RIGIDITA’ MATTUTINA<br />

MODESTA RIGIDITA’ ATTENUAZIONE CON ATTIVITA’ MODERATA<br />

CONTRATTURA MM ANTALGICA INTERESSAMENTO PERIARTICOLARE<br />

MODESTI SEGNI DI FLOGOSI PRESENZA SEGNI DI FLOGOSI<br />

Il ketorolac in fiale (disponibile generico 30 mg, max 3 f/die im o ev, fascia A) è un FANS<br />

da usare, secondo scheda tecnica, solo nel dolore post operatorio e da colica renale; è<br />

però possibile somministrarlo anche per via transmucosale orale imbevendo una zolletta di<br />

zucchero del farmaco e facendola sciogliere in bocca, ottenendo così un pronto effetto<br />

34


antalgico, per controllare ad es. il dolore incidente dei pz.neoplastici (nb utilizzo “off<br />

label”!).<br />

Il tramadolo è un analgesico atipico con caratteristiche oppiodi, ma con minor rischio di<br />

depressione respiratoria, sedazione e dipendenza, indicato nel dolore neoplastico e<br />

degenerativo con disponibilità del generico in fascia A; ritengo particolarmente utile la<br />

formulazione a rilascio controllato (Contramal cpr 100 o 200 mg SR 1x 2/die).<br />

Nei dolori cronici e localizzati anatomicamente ( es. epicondilite, gonalgia in gonartrosi)<br />

considerare la possibilità:<br />

di una terapia infiltrativa:<br />

con steroidi depot (controindicati nel pz diabetico!). Depomedrol 1f.<br />

intra/para-articolare/la settimana (fascia A)<br />

con acido ialuronico (Synocrom f, fascia C, utile nella gonartrosi, 1f intraarticolare/la<br />

settimana);<br />

di una terapia fisica (es. ultrasuoni, ionoforesi, almeno 10 sedute) eventualmente<br />

previa consulenza fisiatrica.<br />

Dove la sintomatologia dolorosa è sostenuta da un significativa contrattura muscolare<br />

(es. torcicollo miogeno, blocco lombare) è razionale abbinare all’analgesico un<br />

miorilassante in monosomministrazione serale (Sirdalud 1cp la sera prima di coricarsi,<br />

fascia C).<br />

I miorilassanti ( farmaci tutti in fascia C) sono farmaci estremamente utili nella terapia del<br />

dolore in quanto in grado di risolvere la contrattura che in genere si accompagna alla noxa<br />

algogena per coinvolgimento riflesso dei fusi neuromuscolari e conseguente innesco di un<br />

circolo vizioso dolore contrattura ridotta ossigenazione muscolar dolore.<br />

I miorilassanti in commercio in Italia sono prevalentemente ad azione centrale ( sul midollo<br />

spinale o sull’encefalo), mentre l’unico farmaco ad azione diretta è il dantrolene che<br />

inibisce la contrazione agendo sullo scambio degli ioni calcio all’interno della fibrocellula.<br />

I principali effetti collaterali sono la sonnolenza e le vertigini per cui si consiglia di iniziare il<br />

trattamento con la dose minima (1 cp prima di coricarsi ) per poi aumentare eventualmente<br />

il dosaggio dopo qualche giorno (1 cp ogni 12 ore).<br />

I miorilassanti trovano indicazione soprattutto nelle rachialgie e nella patologia muscolare<br />

dello sportivo (dai crampi alle lesioni muscolari) dove la miorisoluzione condiziona<br />

positivamente il processo di guarigione.<br />

PRINCIPIO ATTIVO NOME<br />

MECCANISMO PARTICOLARITA’<br />

COMMERCIALE D’AZIONE<br />

Diazepam Valium Centrale<br />

Tiocolchicoside Muscoril Centrale<br />

Pirindolo mesilato Lyseen Centrale<br />

Baclofene Lioresal Centrale<br />

Dantrolene Dantrium Diretta<br />

Ciclobenzaprina Flexiban Centrale Azione analgesica (<br />

vie inibitori<br />

discendenti)<br />

Tinazidina Sirdalud Centrale<br />

Eperisone cloridrato Espose Centrale Azione analgesica (-<br />

vie facilitatici<br />

discendenti)<br />

35


Per migliorare le parestesie e le disestesie, nel dolore neuropatico (cervicobrachialgia,<br />

lombosciatalgia, s.del tunnel carpale) si possono utilizzare, in associazione con il farmaco<br />

antalgico (CoEfferalgan 1x2 cpr/die):<br />

uno steroide da somministrarsi per via iniettiva, se la componente compressiva è<br />

importante (betametasone, Bentelan 4 mg 1f im/die x 3 giorni poi 1 f im/die da 1.5<br />

mg per 6 giorni, fascia A);<br />

vitamine del gruppo B+ antiossidanti (Tiocronal 600 HR 1 cpr /die fascia C);<br />

ESAME NEUROLOGICO ESSENZIALE NELLE SCIATALGIE<br />

LIVELLO L4 LIVELLO L5 LIVELLO S1<br />

SENSIBILITA’ faccia int. della gamba alluce margine est.piede<br />

FORZA estensori piede flessori piede<br />

ROT rotuleo achilleo<br />

misurare il grado di estensibilità passiva dell’arto inf. esteso dal piano del letto (manovra di Lasegue); far camminare<br />

il pz sulle punte (flessori piede) e sui talloni (estensori).<br />

Il dolore emicranico generalmente risponde bene ad un triptano se somministrato<br />

precocemente alla sua insorgenza (es. IMIGRAM 1cp 50 mg ripetibile dopo 2 ore oppure<br />

spray nasale se presente vomito, fascia A). Si tratta di una categoria di farmaci con effetto<br />

vasocostrittivo, per cui sono controindicati nei pz vasculopatici.<br />

In alternativa si possono usare il più datato Difmetré cp o supp. (associazione di<br />

indometacina, caffeina, proclorperazina, fascia C) o un’associazione di acetilsalicilato di<br />

lisina e metoclopramide (Migpriv bust.,fascia C) quando la nausea si accompagna alla<br />

cefalea.<br />

Non bisogna dimenticare le cefalee secondarie (circa il 10% dei casi), che richiedono in<br />

primis un trattamento causale:<br />

CEFALEA SECONDARIA ELEMENTI CLINICI DI DIAGNOSI<br />

EMORRAGIA SUBARACNOIDEA intensissima cefalea nucale meningismo, alterazione dello stato di coscienza<br />

(diagnosi: puntura lombare)<br />

MENINGITE Febbre elevata, rigidità nucale, meningismo, alterazione dello stato di<br />

coscienza (diagnosi: puntura lombare)<br />

IPERTENSIONE ARTERIOSA MALIGNA PA elevata (>180/120)<br />

EMATOMA SUBDURALE CR. pregresso trauma cranico (anche modesto), età 50-70 anni, alcoolismo<br />

TUMORE CEREBRALE cefalea ingravescente di prima insorgenza in età avanzata (diagnosi:TAC o<br />

RM cranio)<br />

GLAUCOMA ACUTO cefalea retro-periorbitale, occhio rosso, disturbi visivi<br />

ARTERITE TEMPORALE cefalea temporale, donne età>50 anni, arteria palpabile e dolente<br />

(diagnosi: >VES)<br />

SINUSITE Storia di infezioni delle vie aeree sup., dolorabilità sui seni paranasali<br />

Bisogna sospettare una cefalea “pericolosa”:<br />

in presenza di un primo esordio in pazienti di mezza età o anziani,<br />

o di un inspiegabile peggioramento di una cefalea pre-esistente,<br />

quando il dolore ricorre sempre dallo stesso lato,<br />

non risponde al trattamento,<br />

ha un decorso progressivo,<br />

si accompagna a segni neurologici, disturbi del sensorio, vomito profuso.<br />

36


Nel dolore neoplastico la terapia antalgica sarà “a gradini” e commisurata all’intensità<br />

del dolore:<br />

DOLORE LIEVE utilizzare il paracetamolo (Efferalgan 1000 cpr) fino al suo<br />

massimo dosaggio, che nei dolori cronici è di 4 gr/die;<br />

DOLORE MODERATO associare un oppioide debole come la codeina (Co-<br />

Efferalgan, codeina 30 mg+paracetamolo 500 mg, 1-2 cpr fino a 4 volte/die fascia<br />

A)<br />

DOLORE FORTE passare ad un oppioide forte, come la morfina solfato in discoidi<br />

a lento rilascio a dosaggio e<strong>qui</strong>analgesico, considerando le seguenti e<strong>qui</strong>valenze<br />

tra codeina e morfina per via orale:<br />

codeina 90mg/die = morfina 30 mg/die;<br />

codeina 200 mg/die = morfina 60 mg/die.<br />

Prescrivere <strong>qui</strong>ndi MS Contin cpr da 10, 30, 60, 100 mg a cessione controllata,<br />

(fascia A): somministrare metà della dose calcolata alle ore 8.00 e metà alle ore<br />

20.00: in linea di massima in un pz che non ottiene una sufficiente analgesia con gli<br />

oppioidi deboli iniziare con 30 mg ogni dodici ore.<br />

Alcune considerazioni importanti:<br />

1. somministrare gli oppioidi ad orari fissi e preferibilmente per os; se il pz ha difficoltà ad assumere<br />

farmaci per bocca si può ricorrere al fentanil transdermico (Durogesic cerotti 25-50-75-100mcg/h, un<br />

cerotto ogni 3 giorni, fascia A; n.b. il cerotto da 25mcg/ora è e<strong>qui</strong>analgesico a 30-120 mg/die di<br />

morfina orale!);<br />

2. gli effetti collaterali degli oppiodi sono principalmente la nausea ( metoclopramide o aloperidolo) e<br />

la stipsi ( idratazione, lassativi); rara la depressione respiratoria (Naloxone ev);<br />

3. la maggior necessità di oppioidi in pz affetti da cancro indica generalmente un aumento del dolore<br />

dovuto ad un peggioramento della malattia piuttosto che una tolleranza al farmaco;<br />

4. farmaci adiuvanti da associare agli oppioidi se la situazione clinica lo richiede:<br />

antidepressivi (es.amitriptilina): dolore neuropatico , depressione, disturbi del sonno;<br />

anticonvulsivanti (es.carbamazepina): dolore neuropatico;<br />

steroidi: azione antiedemigena e decompressiva, stimolano l’appetito, euforizzanti.<br />

Note sulla prescrizione<br />

Gli oppiodi “forti” come la morfina ad uso orale, la buprenorfina transdermica, l’ossicodone cpr e il fentanil<br />

transdermico e per via orale possono ora essere prescritti sulla normale ricetta rossa non ripetibile,<br />

fornendo al pz un quantitativo che copra fino a 30 giorni di terapia in base al fabbisogno giornaliero, che va<br />

specificato in ricetta usando solo lettere come per il dosaggio e il numero di confezioni. La ricetta a ricalco in<br />

triplice copia rimane in pratica in uso solo per la formulazione iniettiva della morfina, con le stesse regole<br />

prescrittive.<br />

Paracetamolo (Efferalgan), codeina+paracetamolo (Co-Efferalgan) e ossicodone+paracetamolo (Depalgos,<br />

nei dosaggi 5 e 10 mg di ossicodone), possono altresì essere ricettati su ricetta “rossa” a carico del SSN<br />

nel trattamento del dolore severo in corso di una delle seguenti patologie:<br />

artrite reumatoide, esenzione 006<br />

neuropatia diabetica, esenzione 013<br />

pz affetti da patologie neoplastiche maligne, esenzione 048<br />

spondilite anchilosante, esenzione 054<br />

patologie degenerative, esenzione legge regione Ve<strong>net</strong>o 12/2001(L12), solo per il Co-Efferalgan<br />

Analogamente agli oppiodi forti, si può fornire al pz il numero di scatole necessario a coprire fino a 30 giorni<br />

di terapia, in base al fabbisogno giornaliero. Il tramadolo viene pure ricettato su ricetta rossa a carico del<br />

SSN.<br />

37


PATOLOGIA ORTOPEDICA CHE PUÒ GIOVARE DI UN TRATTAMENTO<br />

LOCOREGIONALE<br />

SPALLA DOLOROSA<br />

Patologia infiammatoria-degenerativa della cuffia dei<br />

rotatori e/o del tendine del capo lungo del bicipite.<br />

IN ACUTO: terapia infiltrativa con sterodi.<br />

IN CRONICO: ionoforesi con FANS, ultrasuoni (se<br />

calcificazioni).<br />

T.CHIRURGICA: nelle rotture della cuffia ECO/RMN<br />

documentate.<br />

EPICONDILITE<br />

Patologia inserzionale sull’epicondilo lat. dei muscoli<br />

estensori del carpo.<br />

IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />

IN CRONICO: ionoforesi con FANS, ultrasuoni.<br />

M. DI DE QUERVAIN<br />

Tenosinovite dell’abduttore lungo-estensore breve del<br />

pollice con dolorabilità nella regione stiloidea radiale.<br />

IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />

IN CRONICO: ionoforesi con FANS.<br />

T.CHIRURGICA: tenolisi se fallisce la terapia<br />

conservativa.<br />

S. TUNNEL CARPALE<br />

Compressione del nervo mediano al polso con<br />

parestesie e dolore nel suo territorio; la diagnosi di<br />

certezza è elettromiografica.<br />

IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi (per risolvere<br />

un’eventuale tenosinovite dei flessori delle dita).<br />

IN CRONICO: T.CHIRURGICA con decompressione<br />

del n.mediano.<br />

DITO A SCATTO<br />

Più frequente a livello della metacarpo-falangea del<br />

pollice.<br />

IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />

IN CRONICO: T.CHIRURGICA (tenolisi).<br />

TROCANTERITE - BORSITE TROCANTERICA<br />

Da “attrito” provocato dai tendini dei muscoli glutei.<br />

IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />

IN CRONICO: ionoforesi con FANS, ultrasuoni.<br />

ARTROSINOVITE GINOCCHIO<br />

IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi previa<br />

artrocentesi se presente versamento.<br />

IN CRONICO: terapia infiltrativa con acido ialuronico<br />

se presente quadro artrosico.<br />

TENDINITE DELLA ZAMPA D’OCA<br />

All’inserzione dei tendini del sartorio, gracile,<br />

semitendinoso.<br />

IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />

IN CRONICO: ionoforesi con FANS.<br />

TENDINITE ACHILLEA, TENDINITE ROTULEA<br />

IN ACUTO: ghiaccio, riposo, FANS (anche topici:<br />

cerotti, pomate, schiume).<br />

IN CRONICO: ionoforesi con FANS.<br />

CONTROINDICATA TERAPIA INFILTRATIVA CON<br />

STEROIDI.<br />

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FARMACI PER APPARATO e PROBLEMI<br />

ANTIASTENICI<br />

SARGENOR fiale da bere aspartato di arginina 1fx3 volte/die (C).<br />

BOCCA E FARINGE<br />

FROBEN collutorio e spray flurbiprofene: afte, stomatiti, angina lieve (C).<br />

LOCORTEN stomatologico flumetasone + cliochinolo: toccature x2-3volte/die<br />

nella stomatite afosa (C).<br />

MYCOSTATIN sosp. nistatina: candidosi orale, 4 sciac<strong>qui</strong>/die, poi inghiottire (A).<br />

OTOLOGICI farmaci tutti in fascia C<br />

ANAURAN gtt otologiche -> polimixina, micina, docaina: otiti.<br />

MEDIFLOX gtt otologiche -> ciprofloxacina, idrocortisone: otiti.<br />

OTALGAN gtt otologiche -> fenazone, procaina: otalgie.<br />

BETAISTINA cpr e gtt -> betaistina cloridrato: antivertiginoso con azione sul<br />

microcircolo labirintico, 1cp,8mg = 1push gtt x 3-4 volte/die; se associato vomito<br />

(s.di Meniere ) preferire nella fase acuta:<br />

TORECAN supp., tietilperazina maleato: 1x 3/die, eventualmente continuare con<br />

cp.<br />

RINOFLUIMUCIL spray nasale, acetilcisteina: decongestionante nasale, 2 puff. per<br />

narice X 4/die.<br />

AIRCORT 100 spray nasale, budesonide: rinite allergica stagionale o perenne,<br />

poliposi nasale, 2 puff per narice 1 volta/die.<br />

CAUSE DI VERTIGINE<br />

Si ricorda che la capacità di mantenere l’orientamento del corpo rispetto al mondo esterno deriva da una serie di informazioni<br />

“periferiche” provenienti dalla vista, dal labirinto e dai propriocettori che vengono integrate a livello “centrale” nel cervelletto e<br />

nel cervello.<br />

VERTIGINE PERIFERICA:<br />

VERTIGINE POSIZIONALE PAROSSISTICA BENIGNA<br />

LABIRINTITE (virale)<br />

MALATTIA DI MENIERE<br />

NEURINOMA DELL’ACUSTICO<br />

SPONDILOARTROSI CERVICALE<br />

TRAUMI CRANICI<br />

TOSSICITA’ DA FARMACI (macrolidi, diuretici dell’ansa, FANS, chemioterapici)<br />

CHINETOSI<br />

NOTE. La VPPB dura pochi secondi ed è scatenata dai cambiamenti posturali; la malattia di Meniere si accompagna a<br />

sintomi vegetativi (nausea e vomito) e disturbi dell’udito (diminuzione dell’udito, orecchio pieno, ovattato, tinniti); il<br />

neurinoma dell’acustico provoca una sintomatologia più sfumata con una progressiva diminuzione dell’udito)<br />

VERTIGINE CENTRALE:<br />

LESIONI CEREBELLARI<br />

LESIONI ISCHEMICHE /EMORRAGICHE DEL TRONCO CEREBRALE<br />

SCLEROSI MULTIPLA<br />

NEOPLASIE TRONCO-ENCEFALICHE<br />

EMICRANIA<br />

NOTE. Elementi che indirizzano verso un’origine “centrale “ della vertigine sono l’insorgenza spontanea di una vertigine<br />

di durata prolungata accompagnata da deficit neurologici associati e/o cefalea severa: in questo caso il paziente va<br />

sottoposto in tempie brevi a TC o RM CRANIO ENCEFALICA.<br />

Frequenti sono le pseudovertigini di origine psicogena che altro non sono che una manifestazione del corteo<br />

sintomatologico di forme ansioso-depressive.<br />

39


OFTALMICI farmaci in fascia C<br />

VOLTAREN OFTA coll. diclofenac: congiuntiviti non batteriche.<br />

TOBRADEX coll. e pomata oftalmica tobramicina-betametasone: congiuntiviti<br />

batteriche.<br />

TILAVIST coll. nedocromile sodico: congiuntiviti allergiche.<br />

Sono in fascia A i colliri per la terapia del glaucoma, multiprescrivibili con l’esenzione<br />

ticket 019 - glaucoma, come i beta bloccanti, che inibiscono la produzione di umor acqueo<br />

e sono considerati di prima scelta nel trattamento dell’ipertono oculare (TIMOLOLO gtt<br />

0,25% e 0,50%).<br />

I colliri diversi dai betabloccanti sono una “seconda linea terapeutica” e perscrivibili con<br />

piano terapeutico redatto dallo specialista e nota 78 -attualmente sospesa- (es.<br />

TRAVATAN coll travoprost).<br />

Nella cura del glaucoma può trovare utilizzo un diuretico impiegato per via sistemica,<br />

l’acetazolamide, che riduce la produzione di umor acqueo (DIAMOX cpr 250 mg fascia A).<br />

SINTOMI D’ALLARME IN OCULISTICA<br />

NO MEDIO GRAVE<br />

ROSSORE 0 1 2<br />

DOLORE 0 1 2<br />

CALO VISUS 0 2 4<br />

PENETRAZIONE<br />

BULBARE<br />

0 2 4<br />

SCORE 0-3: codice bianco; 4-7: codice verde; 8-12: codice giallo<br />

Considerare in modo particolare i sintomi oculari che insorgono in maniera improvvisa, specie se<br />

monolaterali, e che si accompagnano a disturbi del visus (sdoppiamento dell’immagine, miodesopsie<br />

fisse, fosfeni).<br />

Ricordo che il glaucoma acuto si manifesta con un arrossamento dell’occhio che risulta dolente e in<br />

midriasi fissa (riflesso pupillare assente); il pz riferisce inoltre appannamento del visus e aloni intorno<br />

alle fonti di luce.<br />

40


APPARATO RESPIRATORIO<br />

OKI bust ketoprofene sale di lisina: stati infiammatori delle vie aeree sup.(C),<br />

flogosi articolari e periarticolari (per questa indicazione fascia A, nota 66) 1bust.x 3<br />

volte/die a stomaco pieno (1/2 bust. in bambini di età scolare).<br />

CLENIL A, PRONTINAL fiale per aerosolterapia (A) steroidi inalatori, nelle<br />

flogosi delle vie aeree superiori, si abbina generalmente ad 1 fiala di mucolitico,<br />

semplice come il FLUIBRON A (fascia C), o con l’aggiunta di un antibatterico<br />

(FLUIMUCIL ANTIBIOTICO, fascia C) se l’escreato presenta caratteristiche di<br />

infezione. In caso di broncostenosi usare il CLENIL COMPOSITUM A (fascia A) che<br />

contiene il broncodilatatore salbutamolo.<br />

PARACODINA gtt o sciroppo diidrocodeina: sedativo della tosse, dosaggio<br />

medio 20 gtt o 1 cucchiaio x3 volte/die (C).<br />

LEVOTUSS gtt o sciroppo levodropropizina: sedativo della tosse, 1 misurino o<br />

20 gtt x 3 volte/die.<br />

FLUIFORT sciroppo o buste carbocisteina: mucolitico 1 misurino x 3 volte/die<br />

opp. 1 bust./die.<br />

BRONCOVALEAS, VENTOLIN spray salbutamolo: broncodilatatore beta2agonista<br />

short acting, 2 puff ogni 4 ore (A), disponibili anche le gtt per<br />

aerosolterapia (A), 5 gtt in 2 ml di fisiologica X 3volte/die.<br />

I farmaci per il trattamento dell’asma sono multiprescrivibili con l’esenzione ticket 007<br />

(asma) e 024 (insufficienza respiratoria cronica).<br />

Ricordo la TERAPIA DELL’ASMA:<br />

ASMA LIEVE: beta-2 stimolanti short acting (salbutamolo) ab;<br />

ASMA MODERATO: steroide inalatorio (tipo AIRCORT 200 sosp. per inalazione, budesonide, 2 puff x<br />

2 volte/die fascia A) + broncodilatatore long acting (tipo KUROVENT cps, polvere per inalazione,<br />

formoterolo, 1 ogni dodici ore, fascia A); antileucotrieni (SINGULAIR, montelukast 10 mg una cpr la<br />

sera, fascia A, nota 82).<br />

ASMA GRAVE steroide inalatorio ad alte dosi (AIRCORT 400 sosp. per inalazione, 2 puff x 2<br />

volte/die fascia A),+ broncodilatatore long acting + se inefficaci, steroide per via sistemica<br />

(DELTACORTENE FORTE cpr divisibili, prednisone 25 mg, 1cpr/die per 5-10 giorni poi a scalare). Meno<br />

utilizzati i derivati xantinici: tra questi consiglio la doxofillina sciroppo (Ansimar, fascia A) due mis.(=200<br />

mg) x 2-3 volte/die (non necessita di dosaggi plasmatici!).<br />

Ricordo che le 3 cause principale di tosse cronica sono:<br />

1. la rinorrea posteriore,<br />

2. l’asma bronchiale,<br />

3. il reflusso gastoesofageo.<br />

41


Conviene ricordare le cause urgenti di dispnea con alcuni criteri di diagnosi differenziale e l’eventuale<br />

terapia domicilare pre-ricovero ospedaliero:<br />

EDEMA POLMONARE ACUTO<br />

EMBOLIA POLMONARE<br />

CRISI ASMATICA<br />

PNEUMOTORACE<br />

BRONCOPOLMONITE<br />

BPCO RIACUTIZZATA<br />

rantoli da stasi, escreato schiumoso roseo -><br />

LASIX 2-4 f ev.<br />

dolore toracico violento, anamnesi positiva per<br />

fattori di rischio trombo embolico.<br />

rumori da bronco stenosi -> VENTOLIN 4-6 puff,<br />

BENTELAN, betametasone, 4-8 mg ev.<br />

dolore toracico violento respiro dipendente,MV<br />

ridotto con timpanismo,morfologia longilinea<br />

febbre, rantoli crepitanti, segni di consolidamento;<br />

mantenimento a domicilio se non presenti sintomi<br />

di allarme -> claritromicina KLACID 500 cp<br />

1+1/die (età< 65 anni) opp amoxi+clavulanato<br />

AUGMENTIN 1gr cp 1+1/die o moxifloxacina<br />

AVALOX 1 cpr/die ( età > 65 anni).<br />

febbre, tosse, escreato mucopurulento, per il<br />

ricovero considerare i sintomi di allarme.<br />

In caso di patologia respiratoria, ricoverare i pazienti che presentano i seguenti segni e sintomi di<br />

allarme:<br />

Durata d’azione dei cortisonici:<br />

età > 65 anni,<br />

comorbilità,<br />

febbre elevata,<br />

cianosi,<br />

difficoltà a parlare,<br />

alterazione dello stato di coscienza,<br />

iperpnea (freq.>30 atti/min), uso dei muscoli respiratori accessori,<br />

polso > 120/min,<br />

PA < 90/60,<br />

saturazione < 90%.<br />

AD AZIONE BREVE<br />

cortisolo/cortisone 8 h<br />

prednisone/prednisolone h12<br />

INTERMEDIA<br />

triamcinolone 24ore<br />

6metilprednisolone 18-24 h<br />

deflazacort 16-20 h<br />

PROLUNGATA<br />

betametasone 36-48 h<br />

desametasone 36-48 h<br />

42


EMBOLIA POMONARE E TROMBOSI VENOSA PROFONDA<br />

Sospettare un’embolia polmonare (EP) quando, ad un quadro clinico dominato dalla dispnea e da un<br />

improvviso dolore toracico, si accompagna uno dei seguenti fattori di rischio tromboembolico:<br />

recente intervento chirurgico;<br />

immobilizzazione prolungata;<br />

traumatismo arti inf.;<br />

gravidanza/post partum;<br />

contraccezione ormonale;<br />

neoplasia;<br />

scompenso cardiaco;<br />

pregressi episodi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare.<br />

Ricordo che circa il 75% delle trombosi venose profonde (TVP) sono asintomatiche o presentano sintomi<br />

minimali e aspecifici, e possono pertanto esordire con un’EP.<br />

In caso di un quadro clinico suggestivo per TVP di un arto (edema, dolore e<br />

dolorabilità in sede di decorso venoso, segni di flogosi) associato alla presenza di<br />

uno o più fattori di rischio tromboembolico, inviare il pz in ospedale per eseguire un<br />

eco-doppler venoso.<br />

Il trattamento e la prevenzione delle TVP si effettua con le eparine a basso peso<br />

molecolare (EBPM) come ad es. l’enoxaparina sodica (CLEXANE f s.c., fascia A),<br />

utilizzabile come segue:<br />

profilassi : 1 f 4000 UI/die fino alla mobilizzazione del pz;<br />

trattamento: 100 UI/kg x 2/die per 10 giorni e fino a quando non si instaura<br />

un’adeguata terapia con anticoagulanti orali (warfarin o acenocumarolo, INR<br />

tra 2 e 3); disponibili fiale da 6000, 8000, 10000 UI.<br />

Ricordo che la terapia con anticoagulanti orali viene protratta per almeno 3-6 mesi, ma anche a vita in caso<br />

di condizioni di rischio tromboembolico persistenti.<br />

Le EBPM sono utilizzabili in profilassi secondaria quando gli anticoagulanti orali sono controindicati o<br />

quando i pz non possono eseguire un monitoraggio di laboratorio e nei pz con neoplasie per la loro<br />

resistenza agli anticoagulanti orali. In caso di trattamenti prolungati con EBPM controllare periodicamente<br />

l’emocromo per il rischio di trombocitopenia da eparina, mentre non sono necessari altri controlli di<br />

laboratorio, come nel caso dell’eparina non frazionata (monitoraggio dell’aPTT).<br />

TVP: SCORE DI WELLS<br />

SEGNI E SINTOMI DI TVP SCORE DI WELLS<br />

Dolore spontaneo o provocato dallo<br />

stiramento dei muscoli<br />

Tumore 1<br />

Rossore Paralisi, immobilizzatore di arto 1<br />

Cianosi<br />

(gessato o non)<br />

Allettamento, intervento chirurgico 1<br />

Aumento delle dimensioni dell’arto Dolorabilità lungo la safena 1<br />

Edema franco Edema dell’arto 1<br />

Circoli collaterali Differenza di circonferenza tra i due<br />

polpacci > 3cm<br />

1<br />

Fhlegmasia alba dolens Fovea 1<br />

Fhlegmasia coerulea dolens Presenza di circolo collaterale 1<br />

Diagnosi alternativa verosimile -2<br />

ALTA PROBABILITA’>/= 3<br />

PROBABILITA’ MODERATA 1-2<br />

PROBABILTA’BASSA


Tutti i pazienti con diagnosi di TVP vanno trattati con terapia embricata eparina-dicumarolico, la prima va<br />

sospesa dopo aver raggiunto il range terapeutico (INR tra 2 e 3). Nei pz con primo episodio di TVP la terapia<br />

deve essere continuata per 6 mesi, mentre nei casi ricorrenti o per la presenza di malattie della<br />

coagulazione o di tumori, la terapia non deve essere interrotta.<br />

STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO DI TROMBOEMBOLISMO<br />

(SECONDO FEDERAZIONE CENTRI SORVEGLIANZA ANTICOAGULANTI)<br />

CLASSE DI RISCHIO CONDIZIONI<br />

ELEVATO PROTESI MECCANICA MITRALICA<br />

PROTESI MECCANICA AORTICA NON<br />

RECENTE O ASSOCIATA A FA<br />

PROTESI VALVOLARE CON PREGRESSO<br />

TROMBOEMBOLISMO ARTERIOSO<br />

FA CON PREGRESSO<br />

TROMBOEMBOLISMO ARTERIOSO O<br />

VALVULOPATIA MITRALICA<br />

TROMBOEMBOLISMO VENOSO<br />

RECENTE (


POSOLOGIA DELLE EBPM (dosi terapeutiche) PER LA TERAPIA PONTE IN SOGGETTI A RISCHIO<br />

TROMBOEMBOLICO ELEVATO SECONDO FCSA (modificato)<br />

Principio attivo<br />

Nadroparina<br />

(Fraxiparina, Seleparina)<br />

Enoxaparina<br />

(Clexane)<br />

Dalteparina (Fragmin)<br />

Reviparina (Clivarina)<br />

Parnaparina (Fluxum)<br />

Bemiparina (Ivor)<br />

POSOLOGIA GIORNALIERA IN RAPPORTO AL PESO DEL PAZIENTE<br />

Peso (kg)<br />


APPARATO DIGERENTE<br />

DISSENTEN o IMODIUM cp loperamide: nella diarrea, in genere 2 cp subito poi<br />

1 cp dopo ogni scarica; nelle forme meno importanti si può usare in alternativa la<br />

diosmectite in bustine – NODIA o DIOSMECTAL – 1 bust.x 3 volte/die (farmaci<br />

fascia C).<br />

REUFLOR cpr 1 cpr o 5 gtt/die, probiotico a base di fermenti lattici, fascia C nei<br />

dismicrobismi intestinali.<br />

LEVOPRAID f im o ev, gtt per os, cp levosulpiride: pro ci<strong>net</strong>ico, fiale im ev nel<br />

vomito anche da chemioterapici; cp 25 mg = 15 gtt x 3/die nella dispepsia<br />

funzionale; per la sua azione centrale è anche un blando ansiolitico; utile nella<br />

cefalea e nelle vertigini (solo le fiale in fascia A).<br />

BUSCOPAN f im o ev, cp, supp scopolamina butilbromuro: anticolinergico, 1x<br />

3/die nelle manifestazioni spastiche e dolorose del tratto gastroenterico e<br />

genitourinario (C).<br />

LEXIL cps propantelina bromuro + bromazepam: 1cp x 2-3/die nel dolore<br />

addominale di tipo funzionale - colon irritabile - (C).<br />

PAXABEL 10 g bust. macrogol 4000: lassativo osmotico, nella stipsi dell’adulto,<br />

1-2 bust. in monosomministrazione al mattino in un bicchiere d’acqua (C).<br />

MESALAZINA (5-ASA), farmaco generico, cpr 400 e 800 mg, supposte 500 mg e<br />

sosp. rettale, fascia A multiprescrivibile con l’esenzione 009; antinfiammatorio usato<br />

nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, di prima scelta nelle forme lievi e<br />

moderate al dosaggio di 800 mg per os x 3 volte/die.<br />

Inibitori di pompa protonica (PPI) cp in fascia A nota 1 o 48.<br />

DOSE STANDARD DOSE MANTENIMENTO<br />

ESOMEPRAZOLO (Lucen) 40 mg 20 mg<br />

LANSOPRAZOLO (generico) 30 mg 15 mg<br />

OMEPRAZOLO (generico) 20 mg 10mg<br />

PANTOPRAZOLO<br />

(generico)<br />

40 mg 20mg<br />

RABEPRAZOLO (Pariet) 20 mg 10mg<br />

CONSIDERAZIONI SULLA TERAPIA DELLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI:<br />

*vista la sinergia di azione, è bene somministrare contemporaneamente formulazioni orali e<br />

rettali di mesalazina;<br />

*ottenuta la remissione dei sintomi, va mantenuta una terapia “di fondo” con mesalazina per<br />

evitare recidive;<br />

*la mancata risposta agli antinfiammatori a dosaggio massimale impone il ricorso agli steroidi<br />

per via orale o parenterale e agli immunosoppressori; anche quest’ultimi, e segnatamente<br />

l’azatioprina, possono essere utilizzati nella terapia a lungo termine. In tal caso monitorare la<br />

sua tossicità midollare ed epatica (dosare emocromo e transaminasi mensilmente);<br />

*il follow-up del paziente con malattia infiammatoria cronica intestinale prevede un calendario<br />

obbligatorio di colonscopie bi-triennali.<br />

PZ < 50 ANNI<br />

NO SINTOMI DI ALLARME:<br />

modifiche<br />

dietetiche/comportamentali;<br />

terapia con PPI per 4-8 settimane,<br />

poi sospensione graduale se<br />

NOTE: beneficio.<br />

DISPEPSIA<br />

pirosi e rigurgito<br />

PZ > 50 ANNI e/o<br />

SEGNI o SINTOMI DI ALLARME e/o<br />

SINTOMI DA PIU’ DI 10 ANNI:<br />

ENDOSCOPIA<br />

46


sintomi di allarme: anemia, perdita di peso, disfagia, vomito persistente, ematemesi, melena.<br />

i PPI vanno assunti 30-60 min prima di un pasto, in genere prima di colazione, tuttavia se presente<br />

acidità notturna è preferibile assumerli prima di cena.<br />

la terapia di mantenimento con PPI può essere anche intermittente o “on demand”, va comunque<br />

utilizzata la dose minima necessaria al sollievo dai sintomi.<br />

Omeprazolo ed esomeprazolo, se somministrati insieme a warfarin e acenocumarolo, ne aumentano<br />

le concentrazioni.<br />

antiacidi (MAALOX sosp e cpr fascia A), magaldrato (RIOPAN cp,fascia A), sodio alginato/potassio<br />

bicarbonato (GAVISCON ADVANCE sospensione fascia A) e/o proci<strong>net</strong>ici (PERIDON 20 mg 1 cp o<br />

bust. prima dei pasti principali, fascia C) sono indicati nelle dispepsie lievi e con sintomi infrequenti.<br />

ALLERGIE ALIMENTARI<br />

Vale la pena ricordare che le reazioni agli alimenti sono fondamentalmente di 2 tipi:<br />

REAZIONI TOSSICHE quando nell’alimento è contenuta una sostanza tossica<br />

(funghi velenosi) o da questa è stato contaminato (tossina botulinica);<br />

REAZIONI NON TOSSICHE che possono essere di tipo “immunologico” IgE<br />

mediato (allergie alimentari) o non IgE mediato (eliachia), o di tipo “non<br />

immunologico” come ad es. l’intolleranza al lattosio dovuta all’assenza<br />

dell’enzima lattasi.<br />

Va sottolineato che l’incidenza delle allergie alimentari correttamente diagnosticate (test<br />

clinico in doppio cieco) è bassa, con un’incidenza nella popolazione adulta dell’1-2% e del<br />

3-7% nei bambini.<br />

Spesso è il paziente che crede di soffrirne, attribuendo ad una non ben specificata<br />

intolleranza alimentare i suoi sintomi dispeptici e/o gastrointestinali. In tal caso può<br />

risultare utile richiedere il dosaggio ematico delle IgE specifiche per alimenti. Qualche<br />

laboratorio fornisce un pannello precostituito di allergeni che verranno testati (informarsi!),<br />

in caso contrario si chiederà di dosare le IgE versus gli alimenti più frequentemente causa<br />

di allergia che sono :<br />

latte vaccino<br />

soia<br />

uova (albume)<br />

grano<br />

crostacei<br />

arachidi<br />

noci<br />

frutta (banana, kiwi, castagna, melone, avogado)<br />

pesce<br />

Nella mia esperienza accade che spesso l’esito negativo di questi esami tran<strong>qui</strong>llizza il<br />

paziente o lo convince a considerare altre cause all’origine dei suoi disturbi.<br />

Per quanto riguarda l’intolleranza al lattosio, di facile diagnosi (flatulenza, diarrea, dolori<br />

addominali dopo assunzione di latte), c’è da dire che la sintomatologia è dose-dipendente<br />

e che non sempre è necessario eliminare i prodotti che contengono lattosio: si può<br />

individuare la dose minima tollerata, o bere latte povero di lattosio, o assumerlo durante i<br />

pasti. Alcuni formaggi inoltre (grana ed emmenthal ad es.) contengono pochissimo<br />

lattosio. Ma se l’intolleranza è grave conviene consigliare al pz di leggere attentamente le<br />

etichette degli alimenti che consuma, perché spesso il lattosio viene utilizzato come<br />

additivo in molti cibi preconfezionati.<br />

47


PREPARATI DERMATOLOGICI<br />

TRAVOCORT crema isoconazolo – diflucortolone: nelle dermatiti in cui si<br />

sospetta sovrainfezione micotica, come nell’intertrigine, nelle vulvovaginiti, nelle<br />

aniti, nelle balanopostiti. Fascia C.<br />

PEVARYL lipogel, soluzione latte, polvere, schiuma e spray econazolo: nelle<br />

micosi cutanee (pityriasis, tinea corporis, pedis, capitis, cruris).<br />

GENTAMICINA - BETAMETASONE crema farmaco generico, nelle dermatiti con<br />

sospetta sovrainfezione batterica, ferite, morsi di animali. Fascia C.<br />

LOCOIDON crema idrocortisone butirrato: nelle dermatiti in senso lato; la<br />

prescrizione dei cortisonici per uso topico a carico del SSN può essere fatta per<br />

patologie cutanee gravi e croniche (ad es. psoriasi, dermatite atopica), su diagnosi<br />

di specialisti (nota 88).<br />

BETADINE gel 10 % iodopovidone: antisettico, medicazione di ferite; n.b. nella<br />

formulazione BETADINE P lavande vaginali o cpr vaginali 1 la sera per il<br />

trattamento delle vulvovaginiti aspecifiche (azione germicida). Fascia C.<br />

TINSET gel oxatomide idrato: antistaminico topico, 2-3 appl./die . Fascia C.<br />

FLEBS crema ruscus aculeatus: flebo tonico, 2-3 applicazioni/die,<br />

massaggiando dalla caviglia verso il ginocchio. Fascia C.<br />

PROCTOLYN crema rettale fluocinolone+chetocaina, nelle s.emorroidarie, anoproctiti<br />

x 2-3 applicazioni/die. Fascia C.<br />

DAIVONEX calcipotriolo: antipsoriasico x 2 applicazioni/die, fascia A; se la<br />

componente infiammatoria è importante preferire…<br />

…DOBOVET calcipotriolo+betametasone; 1 applicazione/die, fascia A; entrambi<br />

i farmaci sono multiprescrivibili con l’esenzione 045.<br />

TERAPIA DELL’ALOPECIA<br />

ANDROGENETICA<br />

PROPECIA (finasetride): 1 cp/die<br />

(uomini);<br />

MINOXIDIL lozione al 5%<br />

(uomini) e lozione al 2% ( donne)<br />

S: 2 appl/die.<br />

Nb gli effetti benefici della finsasteride<br />

iniziano a regredire a 6 mesi dalla<br />

sospensione, mentre per il minoxidil la<br />

ricaduta si verifica entro 3-4 mesi dal<br />

termine del trattamento.<br />

TERAPIA DELLA VITILIGINE<br />

NORME PER LA PRESCRIZIONE DELLA ISOTRETIONINA<br />

PER USO SISTEMICO NELL’ACNE GRAVE (cp 10 e 20<br />

mg) nb: il farmaco possiede effetto teratogeno e tossicità<br />

epatica e può dare alterazioni del metabolismo lipidico<br />

(controllare!) :<br />

1° prescrizione effettuata dal dermatologo;<br />

per le donne si allega modulo AIFA dove il MMG<br />

controfirmerà il test di gravidanza fino a 1 mese dalla<br />

sospensione della terapia;<br />

La ricetta è non ripetibile e deve contenere la<br />

posologia espressa in mg/die per 1 mese di<br />

trattamento e la data dell’ultimo test di gravidanza.<br />

Vitiligine: Comparsa di macchie di depigmentazione cutanea causate da perdita di funzionalità dei melanociti,<br />

con possibile esordio già nell’adolescenza/ giovane adulto, ad eziologia verosimilmente autoimmune. Le lesioni<br />

possono rimanere stabili per anni oppure progredire con fasi alterne di stabilizzazione.<br />

Terapia:<br />

corticosterodi topici (clobetasolo, betamentasone, fluticasone) 1 applicazione /die a cicli di non più di 2<br />

mesi;<br />

immunosoppressori topici ( pimecrolimus Elidel o tacrolimus Protopic);<br />

fototerapia (UVA luce ultravioletta a banda stretta o PUVA,UVA associata a psoraleni per via orale.<br />

48


FARMACI ANTIPERTENSIVI<br />

IN FASCIA A, MULTIPRESCRIVIBILI IN CASO DI ESENZIONE TICKET A31 o 031.<br />

Inizialmente conviene imparare ad usare una molecola per ciascuna classe farmacologica; la scelta<br />

dell’antipertensivo con il quale cominciare una terapia viene fatta tenendo conto delle sue controindicazioni<br />

e di una eventuale patologia concomitante.<br />

In un paziente giovane adulto, iperteso, senza problemi particolari, si può iniziare il trattamento con il<br />

dosaggio efficace di un farmaco di qualsiasi classe terapeutica.<br />

CLASSE NOME COMMERCIALE PATOLOGIA CONTROINDICAZIONI<br />

FARMACOLOGICA<br />

CONCOMITANTE<br />

ACE INIBITORI ENALAPRIL 20 mg insufficienza cardiaca, stenosi arterie renali,<br />

enalapril, generico S. ½-1cp/die<br />

diabete con proteinuria. creatinina > 3mg/dl<br />

SARTANI<br />

OLPRESS 20mg tosse da ACE-inibitori,<br />

Olmesartan S.1 cp/die<br />

diabete con proteinuria<br />

e creatinina > 1.5mg/dl.<br />

CA-ANTAGONISTI AMLODIPINA10mg angina, ipertensione<br />

DIIDROPIRIDINICI<br />

Amlodipina<br />

S. ½-1 cpr/die<br />

sistolica isolata.<br />

alfa-BLOCCANTI DOXAZOSIN 4 mg ipertrofia prostatica<br />

doxazosin generico S.½ -1 cpr/die<br />

benigna, dislipidemia.<br />

infarto miocardio, broncospasmo,<br />

Beta-BLOCCANTI<br />

atenololo, generico<br />

ATENOLOLO 100 mg cp<br />

S.½-1 cpr/die<br />

angina, tachiaritmie,<br />

ipertiroidismo,<br />

emicrania.<br />

vasculopatia periferica,<br />

blocco A-V di 2°-3°.<br />

DIURETICI MODURETIC cp insufficienza cardiaca,<br />

Idroclortiazide- S.1 cpr/die<br />

ipertensione sistolica<br />

amiloride<br />

isolata<br />

ASSOCIAZIONI PRECOSTITUITE DEI FARMACI IN TABELLA per il pz che non risponde<br />

alla monoterapia:<br />

ENALAPRIL-IDROCLOROTIAZIDE cp;<br />

OLPREZIDE cp: olmesartan 20 mg + idroclorotizide 12.5 mg;<br />

ATENOLOLO-CLORTALIDONE cp.<br />

Sono utilizzabili in gravidanza i calcioantagonisti diidropiridinici e i betabloccanti, questi<br />

ultimi devono però essere sospesi 2-3 giorni prima della data prevista per il parto.<br />

Il farmaco di elezione per l’ipertensione in gravidanza resta comunque l’alfa-metil-dopa<br />

(ALDOMET cpr da 250 o 500 mg). Controindicati gli ACE-inibitori e i sartani.<br />

Si definisce crisi ipertensiva un aumento marcato e improvviso della PA senza<br />

alterazione della funzionalità degli organi bersaglio: cuore, cervello, rene, occhio (se<br />

presente, ospedalizzare !). Per il suo trattamento utilizzare:<br />

NIFEDICOR gtt (1gtt = 0.5 mg di nifedipina), 5-10 gtt aumentabili a 10+10, per il<br />

rischio di ipotensione profonda con ipoperfusione cerebrale e cardiaca specie nei<br />

pz anziani, nei quali, se asintomatici, è meglio utilizzare formulazioni Retard<br />

(ADALAT CRONO 30 mg 1 cp da deglutire) o in alterativa il captopril, generico, 25<br />

mg 1cp sl.<br />

Nei casi che non rispondono continuare eventualmente il trattamento con la<br />

furosemide (LASIX) 1-2 f. ev , obbligatoria in caso di stasi polmonare.<br />

49


SCOMPENSO CARDIACO<br />

Si definisce come l’incapacità del cuore di mantenere un’adeguata gittata ed è da<br />

considerarsi come l’evoluzione finale di varie patologie cardiovascolari (cardiopatia<br />

ischemica, valvulopatia, ipertensione arteriosa, cardiopatia dilatativa).<br />

sintomatologia:<br />

dispnea, ortopnea;<br />

tachicardia;<br />

oliguria;<br />

turgore giugulare;<br />

epatomegalia;<br />

rantoli polmonari;<br />

edemi malleolari.<br />

Misure generali nel pz domiciliare:<br />

Monitorare il peso corporeo;<br />

Monitorare la diuresi;<br />

Trattare le cause “scatenanti” (es: infezioni, crisi ipertensiva, anemia, diabete, ecc).<br />

Terapia farmacologica:<br />

classificazione NYHA:<br />

I: assenza di sintomi durante le attività<br />

ordinarie;<br />

II: dispnea durante le attività ordinarie;<br />

III: dispnea per attività lievi;<br />

IV: dispnea a riposo.<br />

ACE INIBITORI rimodellamento VS, antipertensivi.<br />

SARTANI rimodellamento VS, antipertensivi.<br />

BETA BLOCCANTI rimodellamento VS, controllo della frequenza (target:< 80 bpm riposo, <<br />

110 bpm sforzo).<br />

DIURETICI DELL’ANSA azione sulla ritenzione idroelettrolitica<br />

(perdita di peso desiderabile: 1.3-2.3 Kg/die in pz sintomatico).<br />

DIGITALE Effetto inotropo e simpaticolitico, < freq nella FA.<br />

INDICAZIONI ALL’OSPEDALIZZAZIONE IN PZ CON SCOMPENSO CARDIACO:<br />

dispnea a riposo con ortopnea, edema polmonare;<br />

anasarca o severi edemi declivi con congestione venosa (turgore giugulare, epatomegalia) e/o<br />

oligoanuria;<br />

ipotensione arteriosa (PA < 80 mmHg) o sincope;<br />

tachiaritmie;<br />

segni clinici di ischemia miocardica;<br />

malattie concomitanti aggravanti lo scompenso;<br />

refrattarietà alla terapia orale, inadeguata assistenza domiciliare.<br />

50


FIBRILLAZIONE ATRIALE (FA) E FARMACI ANTIARITMICI<br />

FARMACI TUTTI IN FASCIA A E MULTIPRESCRIVIBILI CON L’ESENZIONE 002 E 013.<br />

NOTE:<br />

la FA può avere conseguenze emodinamiche (scompenso) e tromboemboliche;<br />

va immediatamente ricoverato un pz con FA di recente insorgenza (fino a 48 ore) per tentare una<br />

cardioversione farmacologica e i soggetti con instabilità emodinamica;<br />

una scoagulazione efficace deve precedere (3 settimane) e seguire (4 settimane) la CV elettrica.<br />

controllo e ripristino del ritmo cardiaco<br />

CARDIOVERSIONE CONTROLLO RITMO CONTROLLO FREQ.<br />

PROPAFENONE X X<br />

FLECAINIDE<br />

(Almarytm)<br />

X X<br />

AMIODARONE X X X<br />

SOTALOLO X<br />

NOTE:<br />

il sotalolo è considerato un antiaritmico;<br />

l’amiodarone è più sicuro in caso di cardiopatia per la sua azione sulle aritmie ventricolari maligne.<br />

controllo della frequenza cardiaca<br />

CONTROLLO FREQ.<br />

DIGITALE X<br />

BETA BLOCCANTI (Atenololo, Metoprololo) X<br />

CA-ANT. non diidropiridinici (Verapamil, Diltiazem) X<br />

NOTE:<br />

la frequenza cardiaca va mantenuta tra i 60 e i 90 battiti al minuto;<br />

la digitale (Lanoxin cp 0.125, 0.25, 0.625 mg) si può dare in monoterapia solo nei soggetti sedentari<br />

perché non controlla l’aumento di frequenza da sforzo; è indicata in caso di scompenso cardiaco e<br />

nei pz anziani.<br />

FA PERMANENTE, indicazioni al trattamento con warfarin:<br />

Età > 75 anni;<br />

precedenti TIA o ictus;<br />

ipertensione arteriosa;<br />

diabete;<br />

scompenso cardiaco;<br />

valvulopatia mitralica.<br />

nei pz senza fattori di rischio considerare la terapia con ASA 300 mg/die .<br />

51


PRINCIPIO<br />

ATTIVO:<br />

DOSAGGI: cp<br />

INDICAZIONI<br />

Ipertensione<br />

essenziale<br />

Trattamento della<br />

patologia renale in<br />

pz con<br />

ipertensione e DM<br />

tipo 2<br />

Trattamento<br />

dell’insufficienza<br />

cardiaca<br />

Riduzione del<br />

rischio di ictus<br />

Infarto miocardico<br />

recente<br />

LOSARTAN VALSARTAN CANDESARTAN IRBESARTAN TELMISARTAN EPROSARTAN OLMESARTAN<br />

50-100 mg, cp<br />

12,5mg<br />

Pz anziano Nessun<br />

Pz con<br />

insufficienza<br />

epatica lieve<br />

moderata<br />

Pz con<br />

insufficienza<br />

epatica grave<br />

Pz con<br />

insufficienza<br />

renale lieve<br />

Pz con<br />

insufficienza<br />

renale grave<br />

Cps<br />

80-160mg, cp<br />

40mg<br />

Cp 8-16-32 mg<br />

Cp<br />

75-150-300 mg<br />

Cp<br />

20-40-80 mg<br />

Cp<br />

600 mg<br />

Cp<br />

10-20-40 mg<br />

X X X X X X X<br />

X X<br />

X X<br />

X<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Riduzione del<br />

dosaggio<br />

Il trattamento<br />

concomitante<br />

con ACE e B-<br />

bloc non è<br />

raccomandato<br />

X<br />

Il trattamento<br />

concomitante<br />

con ACE non è<br />

raccomandato<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Non superare<br />

80mg<br />

X<br />

Nessun<br />

aggiustamento del<br />

dosaggio<br />

Riduzione dosaggio<br />

iniziale (2mg)<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Riduzione<br />

dosaggio (40mg)<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Esperienza<br />

limitata<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Non<br />

raccomandato.<br />

Limitata<br />

esperienza<br />

Controindicato Controindicato Controindicato No dati clinici controindicato Controindicato Non<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

anche nel pz<br />

emodializzato<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Riduzione dosaggio<br />

iniziale (4mg)<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio.<br />

Inizio 75mg<br />

negli<br />

emodializzati<br />

controindicato Esperienza limitata Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio.<br />

Inizio 75 mg<br />

negli<br />

emodializzati<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Esperienza<br />

limitata.<br />

Riduzione<br />

dosaggio iniziale<br />

(20mg)<br />

Effetto uricosurico SI NO NO NO Possibilità<br />

aumento ac.urico<br />

Nessun<br />

aggiustamento<br />

del dosaggio<br />

Dosaggio max:<br />

600 mg<br />

clinica.<br />

raccomandato.<br />

Nessuna<br />

esperienza clinica<br />

Limitata<br />

esperienza<br />

clinica. Dosaggio<br />

max<br />

consigliato:20mg<br />

Non<br />

raccomandato.<br />

Limitata<br />

esperienza clinica<br />

NO NO<br />

52


PSICOFARMACI<br />

TUTTI GLI PSICOFARMACI VANNO UTILIZZATI<br />

INIZIANDO GRADUALMENTE FINO A TROVARE LA DOSE MINIMA EFFICACE<br />

ALTRETTANTO GRADUALMENTE VANNO SOSPESI.<br />

BENZODIAZEPINE (BDZ): FARMACI TUTTI IN FASCIA C, prescrivibili su ricetta “bianca”<br />

ripetibile.<br />

FARMACO RANGE EFFETTO<br />

FORMULAZIONE<br />

TERAPEUTICO PREVALENTE<br />

(mg)<br />

ALPRAZOLAM (generico) 0.5 - 4 mg ANSIOLITICO cp 0.25 - 0.50 1;<br />

opp. Xanax<br />

10 gtt=0.25 mg<br />

BROMAZEPAM (generico) 1.5 - 9 mg ANSIOLITICO cp 1.5 – 3;<br />

opp. Lexotan<br />

15 gtt=1.5 mg<br />

LORAZEPAM (generico) 1 - 7.5 mg ANSIOLITICO/IPNOTICO cp 1 - 2.5;<br />

opp. Tavor<br />

20gtt=1 mg<br />

OXAZEPAM (SERPAX) 15 - 60 mg ANSIOLITICO/IPNOTICO cp 15 - 30<br />

BROTIZOLAM<br />

(LENDORMIN)<br />

0.25 - 0.5 mg IPNOTICO cp 0.25<br />

TRIAZOLAM (HALCION) 0.125 - 0-25 IPNOTICO cp 0.125 - 0.25<br />

NOTE:<br />

Nei pz epatopatici, anziani e politrattati, preferire BDZ oxazepam-simili che vengono direttamente<br />

coniugate a livello epatico con ac.glucuronico e <strong>qui</strong>ndi eliminate senza la produzione di metabolici<br />

attivi, come il LORAZEPAM, di cui esiste anche una formulazione orosolubile (TAVOR orosolubile),<br />

utilizzabile nelle crisi d’ansia.<br />

Se si vuole ottenere un effetto prevalentemente ipnotico utilizzare una BDZ a rapida eliminazione,<br />

come il brotizolam e il triazolam, al fine di garantire al pz una buona performance psicofisica al<br />

risveglio.<br />

nell’ insonnia di modica gravità si può prescrivere STILNOX (zolpidem), 1 cp prima di coricarsi,<br />

molecola che fa parte delle imidazopiridine, molto maneggevole per la scarsità di interazioni ed<br />

effetti collaterali e che rispetta l’architettura fisiologica del sonno.<br />

il diazepam ( VALIUM cps da 2 e 5 mg; gtt, 10gtt = 2mg, fiale da10 mg im/ ev) viene utilizzato nelle<br />

crisi convulsive per i suoi effetti miorilassanti e anticonvulsivanti con la seguente posologia:<br />

adulto: 1-2 f. ev. lenta;<br />

bambini: 0.5 mg/kg per clisma rettale, usando una siringa da 2,5 ml senza ago che,<br />

opportunamente lubrificata, va introdotta per qualche cm nel retto; si può seguire il seguente<br />

schema posologico:<br />

bambino di 5 kg: ¼ di fiala,<br />

bambino di 10 kg: ½ fiala,<br />

bambino di 20 kg: 1 fiala.<br />

CAUSE PIU’ FREQUENTI DI CONVULSIONI RISPETTO ALL’ETA’<br />

TRAUMI CRANICI<br />

S.DA ASTINENZA (alcool, oppiacei, barbiturici)<br />

IDIOPATICHE<br />

INFEZIONI SNC<br />

MALFORMAZIONI<br />

NEOPLASIE<br />

DISTURBI METABOLICI<br />

M.CEREBROVASCOLARI<br />

TUTTE LE ETA’<br />

0 - 20 ANNI<br />

OLTRE I 40 ANNI<br />

Ricordo che un atteggiamento calmo ed empatico da parte del medico è estremamente importante<br />

nell’approccio al pz. ansioso.<br />

53


ANTIDEPRESSIVI<br />

I farmaci attualmente più utilizzati sono i cosiddetti SSRI, meglio tollerati rispetto ai<br />

triciclici e gravati di minori effetti collaterali e perciò proposti come trattamento di prima<br />

linea della depressione in MG.<br />

Tra questi la PAROXETINA (generico, cp 20 mg, dosaggio medio 1 cpr die, fascia A ) è<br />

utilizzabile non solo nella cura della depressione, ma anche nel trattamento dei disturbi<br />

d’ansia (disturbo ossessivo-compulsivo, da attacchi di panico , d’ansia sociale e<br />

generalizzata, disturbo da stress post-traumatico). Un miglioramento del tono dell’umore<br />

va atteso dopo circa 4 settimane e il trattamento va protratto per almeno 2 mesi. L’effetto<br />

collaterale più frequente (dose-dipendente) è la nausea.<br />

Nei pazienti anziani, quando alla depressione si associa insonnia e agitazione, si può<br />

prescrivere il trazodone (TRITTICO cp da 75 e 150 mg a rilascio prolungato, fascia A) in<br />

monosomministrazione serale, 1 cp prima di coricarsi.<br />

Nella distimia (quadro depressivo minore con ansia e somatizzazioni) trova utilizzo<br />

l’amisulpride (DENIBAN fascia C), 1 cp/die, per 2- 4 settimane.<br />

NEUROLETTICI<br />

Approccio al pz depresso:<br />

non svalutare (“ non è niente…”);<br />

non banalizzare (“ci deve mettere più buona volontà”);<br />

valutare esplicitamente il rischio di suicidio nelle depressioni gravi.<br />

TALOFEN: promazina, fenotiazina con maggior potere sedativo e minor effetto<br />

antipsicotico, disponibile in gtt (1 gtt = 2 mg) e fiale im / ev da 50 mg, entrambe le<br />

formulazioni in fascia C; dose iniziale 50 mg/die da raggiungere gradualmente (es.<br />

cominciare con 10-15 gtt la sera).<br />

SERENASE: aloperidolo, butirrofenone più incisivo sui sintomi psicotici, disponibile per os<br />

in cp da 1mg (C) e in gtt (10 gtt = 1 mg fascia A): dose iniziale 3 mg/die, da raggiungere<br />

gradualmente (es. iniziare con 10 gtt la sera); in acuto – pz ubriaco, agitato, delirante,<br />

confuso- somministrare 1 fiala im da 5 mg, eventualmente ripetibile dopo 20 minuti al fine<br />

di assicurare un trasporto in ospedale in condizioni di sicurezza.<br />

Ricordo alcune cause di stato confusionale acuto:<br />

farmaci (psicotropi, digitalici, corticosteroidi);<br />

s. da astinenza (alcool e BDZ);<br />

disturbi metabolici (ipo-iperglicemia, encefalopatia epatica);<br />

infezioni (meningiti, encefaliti);<br />

demenza;<br />

intossicazione da monossido di carbonio.<br />

54


CONTRACCETTIVI ORALI<br />

GESTODENE DESOGESTREL LEVONORGESTREL<br />

ETINILESTRADIOLO MINULET PLANUM MICROGYNON<br />

GINODEN PRACTIL TRINORDIOL<br />

MILVANE GRACIAL TRIGINON<br />

TRIMINULET MERCILON MIRANOVA<br />

FEDRA SECURGIN LOETTE<br />

HARMONET<br />

ARIANNA<br />

MINESSE<br />

Si sconsiglia l’uso dei contraccettivi orali nelle seguenti situazioni:<br />

gravidanza;<br />

cancro mammario;<br />

storia di malattia tromboembolica, ipertensione, cardiopatie;<br />

ictus, emicrania con segni neurologici;<br />

epatite virale attiva, cirrosi grave scompensata, neoplasia epatica, malattie biliari;<br />

diabete insulino-dipendente con danno d’organo o da > 20 anni;<br />

post-partum, allattamento;<br />

intervento chirurgico maggiore con prolungata immobilizzazione.<br />

Si ricorda che i contraccettivi orali vengono utilizzati per regolarizzare i cicli mestruali e per<br />

il trattamento della dismenorrea e dell’endometriosi.<br />

ALTRI DISPOSITIVI ANTICONCEZIONALI<br />

EVRA cerotti norelgestromina/etinilestradiolo, un cerotto alla settimana per 3 settimane,<br />

poi una settimana di sospensione (mestruazioni) e ripresa del ciclo terapeutico.<br />

NUVARING dispositivo intravaginale etonogestrel/etinilstradiolo, un anello posizionato<br />

in sede intravaginale dalla donna stessa il primo giorno del ciclo naturale e lasciato in sede<br />

senza interruzione per 3 settimane; il dispositivo va <strong>qui</strong>ndi rimosso per 1 settimana<br />

(emorragia da sospensione), poi posizionamento di un nuovo anello.<br />

CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA<br />

Può essere effettuata somministrando una cp di Levonorgestrel 1.5 mg (Norlevo cp, fascia<br />

C) preferibilmente entro 12 ore dal rapporto sessuale non protetto, e comunque non oltre<br />

72 ore. In caso di vomito entro 3 ore dall’assunzione, deve essere assunta<br />

immediatamente un’altra compressa.<br />

Nelle donne oltre i 40 anni con fattori di rischio CV andrebbero prescritti contraccettivi a base di solo<br />

progestinico, perché gravati, sotto questo aspetto, di un profilo di rischio decisamente inferiore rispetto ai<br />

contraccettivi orali combinati in qualunque formulazione (orale, cerotto, anello vaginale). In Italia è<br />

disponibile un’unica formulazione orale a base di Desogestrel 0.075 mg ( Cerazette, fascia C), da assumere<br />

per 28 giorni senza interruzione, e un dispositivo intrauterino contenente Levonorgestrel ( Mirena, fascia C),<br />

efficace per un periodo di 5 anni, che presenta anche, come indicazione, la menorragia idiopatica, problema<br />

frequente sopra i 40 anni. I contraccettivi orali contenenti solo progestinico sono associati a più giorni di<br />

sanguinamento/spotting rispetto ai combinati ed è questa la principale causa di interruzione del trattamento.<br />

55


TRATTAMENTO DELL’OSTEOPOROSI POST-MENOPAUSALE<br />

FATTORI DI RISCHIO:<br />

menopausa precoce;<br />

familiarità per osteoporosi;<br />

vita sedentaria;<br />

fumo;<br />

magrezza.<br />

cause di “osteoporosi “secondaria”:<br />

malattie neoplastiche (es.mieloma multiplo);<br />

s.cushing;<br />

farmaci (steroidi, eparina);<br />

immobilizzazione;<br />

insufficienza renale (osteodistrofia renale).<br />

TRATTAMENTO:<br />

supplementazione di calcio e vit. D, ottenibile con CALCIO CARBONATO+VIT D3,<br />

una bust./die, farmaco generico, fascia A; si può altresì somministrare<br />

separatamente il calcio (CALCIO CARBONATO 1 cp effervescente/die) e la vit.D<br />

(Dibase 20 gtt la settimana o Dibase 100.000 1f. im ogni 3 mesi, o Dibase 300.000<br />

1f im/anno).<br />

difosfonati: ALENDRONATO 70 mg, 1 cp/la settimana (generico, fascia A, nota 79)<br />

da assumersi la mattina a digiuno con acqua naturale e mantenendo la stazione<br />

eretta e il digiuno per 30 minuti; CLODRONATO 100 mg 1 f im/la settimana<br />

(generico, fascia C).<br />

trattamento ormonale sostitutivo (TOS): è indicato quando un quadro di osteopenia<br />

si accompagna ai disturbi tipici della menopausa, che alterano la qualità di vita della<br />

donna (sintomi vasomotori e urogenitali da carenza estrogenica: vampate di calore,<br />

disturbi della sfera sessuale); si utilizza una terapia combinata estro-progestinica<br />

per prevenire l’iperplasia e il cancro endometriale, tranne che nelle donne<br />

isterectomizzate dove si prescrive il solo estrogeno. Le controindicazioni assolute al<br />

TOS sono: storia di neoplasia mammaria ed endometriale, sanguinamento vaginale<br />

non diagnosticato, pregressi fenomeni tromboembolici, epatopatia attiva o cronica.<br />

Ricordo che l’utilizzo del progestinico può ridurre gli effetti cardioprotettivi della<br />

terapia estrogenica e incrementare il rischio del tumore al seno, anche se il<br />

possibile rischio di cancro alla mammella associato a terapia ormonale è comunque<br />

basso (meno dello 0.1%) e correlato con l’assunzione per un lungo periodo.<br />

SCHEMI DI TERAPIA SOSTITUTIVA:<br />

ESTRADERM 50 mcg cerotti, estradiolo (fascia A), 2 cerotti la settimana, da<br />

abbinare a…<br />

…FARLUTAL 10 mg cp, medrossiprogesterone (fascia C), 1 cp per 14 giorni al<br />

mese in donne con utero intatto;<br />

ESTRACOMB TTS cerotti, estradiolo+noretisterone, 2 cerotti la settimana.<br />

Ritengo che sia bene, prima di prescrivere una terapia ormonale, sottoporre la donna<br />

in menopausa ad una serie di accertamenti clinici come:<br />

dosaggio di FSH, ALT, ATIII;<br />

mammografia;<br />

visita ginecologica.<br />

56


FLUSSO MESTRUALE ABBONDANTE<br />

CAUSE:<br />

ORGANICHE a) locali: fibromiomi, polipi, adenomiosi, neoplasie;<br />

b) sistemiche: piastrinopenie, coagulopatie, ipotiroidismo.<br />

DISFUNZIONALI. Trattamento di elezione: estroprogestinici a basso dosaggio.<br />

APPROCCIO DIAGNOSTICO:<br />

emocromo, sideremia, ferritina, TSH, PT, PTT, betaHCG;<br />

eco transvaginale, isteroscopia.<br />

TERAPIA ENDOCRINA ADIUVANTE NEL TUMORE DELLA MAMMELLA<br />

INIBITORI DELLE AROMATASI<br />

TAMOXIFENE<br />

RECETTORI ORMONALI<br />

(letrozolo e anastrozolo)<br />

positivi positivi<br />

PREMENOPAUSA no sì<br />

POSTMENOPAUSA sì pz a basso rischio di recidive<br />

TRATTAMENTO 5 anni 5 anni<br />

EFFETTI COLLATERALI s. climaterica<br />

s. climaterica<br />

osteoporosi<br />

TVP<br />

ipercolesterolemia<br />

K endometrio<br />

57


DIABETE<br />

NORMOGLICEMIA:<br />

a digiuno < 110 mg/dl (digiuno = non assunzione di alimenti da 8 h)<br />

2h dopo carico orale 126 mg/dl<br />

2h dopo carico orale di 75 gr di glucosio > 200 mg/dl<br />

glicemia > 200 mg/dl in qualsiasi momento della giornata.<br />

IPERGLICEMIA:<br />

sintomatologia:<br />

polidipsia, poliuria, segni di disidratazione;<br />

polifagia;<br />

dimagrimento;<br />

alito acetonemico;<br />

sintomi gastroenterici (nausea, vomito, dolori addominali);<br />

visione offuscata;<br />

alterazione dello stato di coscienza.<br />

principi di trattamento:<br />

reidratazione;<br />

dieta, attività fisica, sulfarinuree (più rapide) o biguanidi;<br />

se inefficaci, aggiungere un 2° ipoglicemizzante orale;<br />

se inefficace, aggiungere insulina notturna.<br />

indicazioni al trattamento con insulina:<br />

glicemia a digiuno > 270mg/dl;<br />

perdita di peso consistente, assenza di eccesso ponderale (insulinopenia);<br />

sintomi importanti;<br />

comorbilità, interventi chirurgici;<br />

gravidanza.<br />

complicanze:<br />

retinopatia;<br />

insufficienza renale;<br />

malattie cardiovascolari;<br />

neuropatia diabetica;<br />

piede diabetico;<br />

obiettivo terapeutico: emoglobina glicata


2. BIGUANIDI (METFORMINA)<br />

Di scelta nel diabetico sovrappeso per la sua azione anoressizzante.<br />

Aumenta la sensibilità all’insulina con aumento dell’utilizzo periferico del glucosio da parte<br />

del tessuto muscolare e adiposo, inibisce la produzione epatica di glucosio; ha una durata<br />

d’azione di circa 4 ore e si somministra in 2-3 dosi al giorno; controindicata nelle<br />

epatopatie e nelle gravi insufficienze respiratorie e renali.<br />

METFORMINA 500-1000 mg cp, farmaco generico, dose/die: da 500mg a 3g,<br />

fascia A.<br />

3. ASSOCIAZIONI<br />

SUGUAN M, glibenclamide+metformina, da ½ a 4 cp/die, fascia A.<br />

4. GLINIDI<br />

Agiscono stimolando la secrezione insulinica grazie ad un legame rapido e breve a un<br />

recettore betacellulare parzialmente diverso da quello delle sulfaniluree.<br />

NOVONORM: repaglinide, cp 0.5-1-2 mg, dose/die: 3-12 mg in 2-3<br />

somministrazioni subito prima dell’assunzione dei pasti; si assorbe rapidamente e<br />

dopo un’ora raggiunge il picco ematico e ciò rende questo farmaco indicato nella<br />

correzione del picco glicemico post-prandiale.<br />

5. GLITAZONI<br />

Migliorano la sensibilità periferica all’insulina, ma possono indurre ritenzione idrica e<br />

comportano un aumentato rischio di scompenso cardiaco nei pz già a rischio per tale<br />

patologia.<br />

ACTOS: pioglitazone, cp 15-30 mg; dose/die: 15-45 mg 1 volta/die.<br />

COMPETACT: pioglitazone 15 mg + metformina 850 mg da 1 a 2 cp/die.<br />

LINEE GUIDA PER LA TERAPIA IPOGLICEMIZZANTE ORALE NEL DIABETE TIPO II:<br />

raccomandare sempre un adeguato stile di vita (dieta + attività fisica), se<br />

inefficace…<br />

…iniziare con la metformina, tranne in presenza di insuff.renale;<br />

in caso di inefficacia, aggiungere secretagogo o glitazone;<br />

usare la terapia tricombinata (metformina + glitazone + sulfanilurea) quando le<br />

associazioni metformina - secretagoghi o metformina - glitazoni non ottengono un<br />

buon controllo glicemico; considerare comunque la possibilità di un esaurimento<br />

delle beta-cellule e <strong>qui</strong>ndi la necessità di una…<br />

terapia insulinica associata ad un farmaco insulino-sensibilizzante (insulina +<br />

metformina/glitazone). Entro breve, entreranno nell’ uso comune nuovi farmaci molto<br />

promettenti quali gli analoghi del GPL1 (exenatide f sc, in studio formulazione a lento<br />

rilascio con unica somministrazione/settimana) e gli inibitori del DPP4 (sitagliptin e<br />

vildagliptin) che aumentano la secrezione di insulina glucosio-mediata e sopprimono<br />

quella di glucagone. Tali farmaci verosimilmente sostituiranno le sulfaniluree in fase<br />

precoce, che in effetti tendono a depauperare la massa di beta cellule.<br />

CONSIGLI SULLO STILE DI VITA:<br />

Consigliare un’attività fisica aerobica moderata-intensa (50-75% della frequenza cardiaca<br />

teorica massima calcolata sottraendo l’età a 220 o a 208 nei pz anziani), per almeno 30 min al<br />

giorno con frequenza di 3-4 volte alla settimana.<br />

La dieta dovrebbe ridurre il soprappeso fino ad ottenere una BMI < 25Kg/m 2 e una<br />

circonferenza addominale negli uomini < 102 cm e nelle donne < 88 cm.<br />

59


6. INSULINE<br />

FARMACO DURATA D’AZIONE(ore)<br />

REGOLARE (Humulin R) 3-6<br />

LISPRO (Humalog), ASPART (Novorapid) analoghi 1-2<br />

dell’insulina<br />

NPH o ISOFANO (Humulin I) 18-20<br />

LENTA o ZINCO-PROTAMINA 18-24 NON PIU’ IN COMMERCIO<br />

ULTRALENTA 24-36 NON PIU’ IN COMMERCIO<br />

GLARGINE (Lantus) 24<br />

In commercio esistono preparati precostituiti di insulina rapida o analoghi con insulina<br />

intermedia NPH: la più utilizzata è la 30/70: 30% di Rapida e 70% di Intermedia.<br />

Ricordo che la velocità di assorbimento dell’insulina varia con la sede di iniezione e<br />

decresce passando dall’addome, al deltoide, ai glutei/coscie.<br />

Il fabbisogno medio di insulina è di 30U/die per le donne e di 42U/die per gli uomini, per<br />

cui il trattamento insulinico può essere iniziato con dosi di 0.6 UI/kg di peso corporeo<br />

ideale. Ad es. in un soggetto di circa 70 kg si potrà iniziare il trattamento con 5 UI di insulina pronta a<br />

colazione, 15 UI a pranzo e 10 UI a cena, aggiungendo per il fabbisogno notturno 7-8 unità di insulina ad<br />

azione ritardata.<br />

Un aggiustamento del dosaggio dell’insulina pronta può essere fatto sulla base della<br />

glicemia misurata su sangue capillare (stick glicemico) prima dei pasti, secondo lo schema<br />

sottoriportato, utile anche nel trattamento delle crisi iperglicemiche.<br />

SCHEMA DI UTILIZZO SC INSULINA RAPIDA:<br />

STICK GLICEMICO UI INSULINA RAPIDA<br />

350 BOLO DI 5 UI EV+15 UI SC<br />

Nel diabete di tipo II è possibile instaurare una terapia combinata con ADO di giorno e<br />

insulina lenta o isofano la sera prima di coricarsi, calcolando empiricamente dose iniziale<br />

con la formula:<br />

unità di insulina serale = peso corporeo (kg)/10<br />

ed eventualmente incrementando il dosaggio di 1-2 UI ogni 3-4 giorni fino al<br />

raggiungimento di una glicemia a digiuno al risveglio di 80-120 mg/dl.<br />

60


7. DISPOSITIVI PER DIABETICI: regole prescrittive<br />

DIABETE INSULINO TRATTATO (va scritto in ricetta!)<br />

La prescrizione deve attenersi al programma di cura, e sue eventuali modifiche, redatto da un diabetologo di<br />

un centro antidiabetico.<br />

DISPOSITIVO QUANTITA’ POSOLOGIA<br />

SIRINGHE X INSULINA MAX 240/BIMESTRE SI’ (MAX 4/DIE)<br />

AGHI PER INIETTORE MAX 300/BIMESTRE SI’ (MAX 5/DIE)<br />

STRISCE X GLICEMIA QUANTITATIVO BIMESTRALE IN<br />

BASE ALLA POSOLOGIA<br />

SI’<br />

LANCETTE PUNGIDITO COME LE STRISCE COME LE STRISCE<br />

DIABETE NON INSULINO TRATTATO (va scritto in ricetta!)<br />

STRISCE X GLICEMIA 25 o 50 A TRIMESTRE (MAX<br />

200/ANNO)<br />

LANCETTE PUNGIDITO COME LE STRISCE<br />

(MAX 200 ANNO)<br />

SI’<br />

COME LE STRISCE<br />

DIABETE GESTAZIONALE (va scritto in ricetta!)<br />

La prescrizione deve attenersi al programma di cura redatto da un diabetologo o da un ginecologo.<br />

STRISCE PER GLICEMIA MAX 100 A BIMESTRE SI’<br />

LANCETTE PUNGIDITO COME LE STRISCE COME LE STRISCE<br />

STANDARDIZZAZIONE DELL’Hb GLICATA<br />

INTERVALLO DI RIFERIMENTO<br />

(SOGGETTI NON DIABETICI)<br />

TARGET DI TRATTAMENTO PZ<br />

DIABETICI<br />

TARGET PER IL CAMBIAMENTO<br />

DELLA TERAPIA<br />

FOLLOW-UP PZ DIABETICO<br />

OGNI 3/4 MESI: glicemia, Hb glicata, es.urine completo, peso corporeo, valutazione autocontrollo glicemico, PA.<br />

OGNI 6 MESI: VISITA DIABETOLOGICA<br />

OGNI ANNO: es. urine, microalbuminuria, creatinina + clearance, colesterolo, HDL, trigliceridi, ALT, elettroliti,<br />

emocromo, ECG, FUNDUS OCULI (biennale in assenza di retinopatia).<br />

N.b. esami esenti ticket esenzione 013<br />

VALORI ATTUALI VALORI RIFERIBILI<br />

AL SISTEMA DI RIFERIMENTO IFCC<br />

4-6% 20-42 mmol/mol<br />

64 mmol/mol<br />

61


8. TRATTAMENTO DEL DIABETE GESTAZIONALE<br />

dieta e programma di attività fisica di intensità moderata;<br />

terapia insulinica ( di scelta) con dosaggio 0.7 U/ kg/giorno ( prendendo in<br />

considerazione il peso precedente la gravidanza) in dosi suddivise. Una strategia<br />

utilizzata è la seguente:<br />

2/3 dose il mattino ( di cui 2/3 isophane+1/3 a breve durata d’azione)<br />

1/3 dose prima di cena (di cui 1/2 isophane+1/2 a breve durata d’azione)<br />

9. NUOVI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DEL DIABETE<br />

Un enterormone, il GLP-1 , promuove la secrezione di insulina al momento del pasto, ma<br />

sarebbe inutilizzabile in terapia per la sua brevissima emivita (2’), perché viene<br />

rapidamente degradato dal sistema enzimatico DPP-IV.<br />

La ricerca farmaceutica ha superato questo limite fornendo 3 approcci possibili:<br />

1. impiegare un agonista di GLP-1 (capostipite exenatide) resistente all’azione del<br />

DPP-IV;<br />

2. utilizzare analoghi del GLP-1 umano resistenti all’azione del DPP-IV, a lento<br />

assorbimento nel sottocute e capaci di legarsi all’albumina plasmatica (capostipite<br />

liraglutide)<br />

3. inibire l’attività del DPP-IV, prolugando l’emivita del GLP-1 endogeno (capostipiti<br />

sitagliptin e vildagliptin)<br />

I farmaci con le caratteristiche di 1 e 2 si definiscono incretinomimetici e prevedono la<br />

somministrazione per via sc, quelli di 3 sono gli inibitori del DPP-IV e possono venir<br />

assunti per os.<br />

MOLECOLA CLASSE SOMMINISTRAZIONE INDICAZIONE EMIVITA POSOLOGIA<br />

EXENATIDE<br />

analogo GLP-1<br />

SC<br />

DM2 in associazione<br />

con metformina,<br />

tiazolidinedioni o<br />

sulfaniluree<br />

2.4 ore<br />

5-10 mcg<br />

x 2 volte die<br />

LIRAGLUTIDE analogo GLP-1 SC come sopra 10/14 ore 0.6-1.8 mg<br />

x 1 volta die<br />

DM2 in associazione<br />

100 mg x<br />

SITAGLIPTIN inibitori DPP-4<br />

OS<br />

con metformina o<br />

tiazolidinedione<br />

DM2 in associazione<br />

12 ore 1volta die<br />

VIDAGLIPTIN inibitori DPP-4<br />

OS<br />

con metformina,<br />

sulfanilurea o<br />

tiazolidinedione<br />

2.5/ 3 ore 5 mg die<br />

10. DIABETE E SPORT<br />

La concessione dell’idoneità sportiva per lo sportivo diabetico è subordinata ad un buon<br />

controllo glico-metabolico, all’assenza di complicanze invalidanti (retinopatia, nefropatia,<br />

cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa, vasculopatia, neuropatia autonomica),<br />

all’assenza di possibili rischi iatrogeni (ipoglicemie).<br />

Si sottolinea l’importanza di verificare le capacità dell’atleta di automonitoraggio glicemico<br />

e di modificare la posologia insulinica e la dieta in base al dispendio energetico.<br />

Consigli utili:<br />

pianificare l’attività fisica, decidere cosa mangiare, iniettare l’insulina rapida 1-2 ore<br />

prima dell’esercizio evitando le zone coinvolte nel gesto atletico (es gambe per i<br />

ciclisti, arto sup. per il tennista);<br />

misurare , se possibile, la glicemia prima dell’esercizio:<br />

62


se inferiore a 90-100 mg/dl, mangiare qualcosa (es. una banana);<br />

se superiore a 250-300 mg/dl praticare una dose extra di insulina pronta (<br />

0.5-3 UI);<br />

in caso di attività di lunga durata assumere carboidrati a metà attività; in caso di<br />

esercizio strenuo e prolungato senza assunzione di carboidrati vi può essere una<br />

deplezione dei depositi di glicogeno e pertanto il glucagone ( 1 f da 1 mg im) nel<br />

trattamento dell’ipoglicemia grave con perdita di coscienza può non essere efficace<br />

e va associato a somministrazione di 50 ml di glucosata ev;<br />

se l’attività fisica diurna è stata intensa, ridurre la dose di insulina lenta serale per<br />

evitare ipoglicemie notturne;<br />

attenzione alla fase post- esercizio, che può essere caratterizzata da ipoglicemia da<br />

stress: in tal caso assumere un supplemento di carboidrati.<br />

Il paziente diabetico è bene che venga indirizzato verso sport aerobici, con impegno<br />

cardiocircolatorio medio-elevato e regolari incrementi della frequenza cardiaca.<br />

In presenza di complicanze vascolari andranno sconsigliati quelle attività che comportano<br />

sforzi brevi ed intensi (pesistica, arti marziali, lotta, pugilato), perché il brusco rialzo dei<br />

valori pressori potrebbe aggravare il danno ad un microcircolo già compromesso.<br />

In presenza poi di problemi retinici sarebbero da evitare sport di contatto che possono<br />

provocare sobbalzi o scuotimento del capo.<br />

Si ricorda altresì che il trattamento con insulina costituisce una controindicazione assoluta<br />

per gli sport motoristici, il volo, il paracadutismo e gli sport subacquei.<br />

L’insulina fa parte delle sostanze proibite e pertanto il suo impiego è soggetto alla<br />

normativa nazionale ed internazionale sul doping (procedura di esenzione con finalità<br />

terapeutiche).<br />

63


FARMACI IPOLIPEMIZZANTI<br />

Sono a carico del SSN se vengono soddisfatti i re<strong>qui</strong>siti richiesti dalla nota 13.<br />

1. STATINE<br />

Riducono il colesterolo totale, aumentano le HDL e diminuiscono le LDL; agiscono anche<br />

riducendo la trigliceridemia, sulla quale sembrano essere più efficaci l’atorvastatina e la<br />

rosuvastatina.<br />

Sono controindicate in caso di epatopatia attiva, con transaminasi > 3 volte la norma.<br />

Possono provocare una miopatia, che si manifesta con aumento delle CPK sieriche,<br />

astenia e dolorabilità muscolare.<br />

Un moderato aumento delle transaminasi (fino a 3 volte la norma) dovute all’assunzione di statine non ne<br />

controindica la somministrazione essendo espressione, più che di una necrosi epatocellulare, di un’attività<br />

dell’epatocita.<br />

STATINA RANGE TERAPEUTICO NOME COMMERCIALE<br />

Simvastatina 10-40 mg/die disponibile generico<br />

Prava statina 10-40 mg/die disponibile generico<br />

Atorvastatina 10-40 mg/die TORVAST, TOTALIP<br />

Fluvastatina 80 mg/die LIPAXAN, LESCOL<br />

Lovastatina 10-40 mg/die REXTAT, LOVINACOR<br />

Rosuvastatina 10-40 mg/die CRESTOR, PROVISACOR<br />

Valori desiderabili di colesterolo LDL<br />


GOTTA<br />

FARMACO POSOLOGIA INDICAZIONI<br />

INDOMETACINA 150 mg/die,<br />

FANS<br />

NAPROSSENE 550 mg x 2/die,<br />

ETORICOXIB 120 mg/die<br />

1 mg per os seguita da 0.5 mg<br />

ogni 3 ore fino a risoluzione<br />

gotta in FASE ACUTA<br />

COLCHICINA<br />

dell’attacco e fino ad una gotta in fase ACUTA<br />

COLCHICINA<br />

massima dose di 2.5 mg nelle<br />

prime 24 ore<br />

0.5-1 mg/die x 3-6 mesi PROFILASSI DELLE RECIDIVE<br />

150-300 mg/die fino al<br />

ALLOPURINOLO<br />

raggiungimento<br />

6mg/dl<br />

di uricemia< PROFILASSI DELLE RECIDIVE<br />

LOSARTAN 50-100 mg/die, ha proprietà PROFILASSI DELLE RECIDIVE<br />

uricosuriche<br />

nell’iperteso gottoso<br />

65


ANTIBIOTICOTERAPIA<br />

Anche con i chemioterapici conviene inizialmente saper maneggiare un farmaco per classe terapeutica e poi<br />

progressivamente ampliare il proprio armamentario terapeutico.<br />

Solitamente in MG l’antibioticoterapia è empirica, fatta eccezione per il trattamento delle infezioni delle basse<br />

vie urinarie dove ci si avvale dell’urinocoltura e relativo antibiogramma per instaurare un trattamento mirato.<br />

Ricordo, tra i chemioterapici di uso comune, che sono controindicati in gravidanza il<br />

trimetoprim–sulfametoxazolo (Bactrim), il metronidazolo (Flagyl) e i chinolonici.<br />

Data la relativa immunodeficienza delle fasi estreme della vita è bene inoltre ricordare che<br />

la terapia delle infezioni contratte in età neonatale e geriatrica deve essere iniziata<br />

precocemente, così come nel caso di infezioni che colpiscono soggetti propriamente<br />

immunocompromessi (es. diabetici, pz.oncologici chemio/radiotrattati, HIV positivi,<br />

trapiantati d’organo).<br />

1. PENICILLINE<br />

disponibile il generico amoxicillina/acido clavulanico, cp e bust 1 gr, fascia A;<br />

posologia: adulti, 1gr x 2 o 3 volte/die; bambini, 50 mg/kg/die in 3 somministrazioni;<br />

indicazioni: infezioni delle alte e basse vie respiratorie, otite media ed esterna, sinusiti,<br />

infezioni delle vie urinarie, della cute e dei tessuti molli.<br />

2. CEFALOSPORINE<br />

Cefixima (Cefixoral) cp 400 mg e sospensione, fascia A;<br />

posologia: adulti, 1 cp/die; bambini, 8mg/kg/die in 1 somministrazione;<br />

indicazioni: infezioni delle vie respiratorie, otiti e sinusiti, infezioni delle vie urinarie, dei<br />

tessuti molli, dell’osso e della colecisti.<br />

3. CHINOLONICI<br />

Levofloxacina (Levoxacin) cp da 500 e 250 mg, fascia A;<br />

posologia e indicazioni: 500 mg/die nelle infezione respiratore, 250 mg/die nelle infezioni<br />

delle vie urinarie.<br />

Si ricorda che i chinolonici sono attivi anche sui patogeni intracellulari (Chlamydie, Mycoplasmi, Legionella),<br />

e che sono controindicati in gravidanza, in età pediatrica e nei soggetti epilettici (in queste situazioni, per<br />

ottenere un analogo spettro antibatterico, si può associare all’amoxi+clavulanato x2/die un macrolide come<br />

l’azitromicina -disponibile generico- in monosomministrazione per 3 giorni consecutivi -1 cp 500 mg/die o<br />

sospensione pediatrica 10 mg/kg/die, fascia A-).<br />

I chinolonici possono essere usati per il trattamento delle infezioni intestinali come ad es. la diarrea del<br />

viaggiatore, il colera e la febbre tifoide.<br />

4. MACROLIDI<br />

Disponibile il generico claritromicina cp da 500 e 250 mg e sospensione e un prodotto a<br />

rilascio modificato in monosomministrazione (Veclam RM 500 mg cp) in fascia A;<br />

posologia: adulti, 250 o 500 mg x 2 volte/die; bambini, 15 mg/kg/die in 2 somministrazioni;<br />

indicazioni: infezioni delle alte (2° scelta) e basse vie respiratorie e dei tessuti molli; anche<br />

questa classe è attiva sui patogeni intracellulari e l’azione terapeutica si ha anche nei<br />

confronti dell’Helicobacter Pylori e di numerosi patogeni genitali.<br />

5. COTRIMOXAZOLO<br />

Trimetoprim-sulfametossazolo (Bactrim Forte) cp 160 + 800 mg, disponibile anche la<br />

sosp.pediatrica;<br />

posologia: adulti, 1 cp x 2 volte/die; bambini dai 2 mesi, 30 mg/kg/die in 2<br />

somministrazioni;<br />

66


indicazioni: infezioni urinarie e batteriche gastrointestinali, trattamento della toxoplasmosi,<br />

e della malaria clorochino-resistente, utilizzato per la profilassi e la terapia dell’infezione da<br />

P. carinii nei pz con AIDS; controindicato in gravidanza.<br />

CASI PARTICOLARI:<br />

TERAPIA INIETTIVA. Molto utilizzata in passato, oggi è poco usata in ambiente<br />

extra-ospedaliero, grazie all’efficacia e alla maneggevolezza degli antibiotici<br />

utilizzabili per via enterale. Tra gli antibiotici iniettivi, da riservarsi a casi gravi (es.<br />

meningiti, pz immunodepressi) ricordo il ceftriaxone (il noto Rocefin f im 1gr, oggi<br />

disponibile anche il generico, fascia A), cefalosporina di 3° generazione dotata di<br />

lunga emivita che permette un’unica somministrazione al giorno.<br />

MENINGITI. Chemioprofilassi dei contatti: rifampicina per 2 giorni, adulti 600 mg x<br />

2, bambini 10 mg/kg/die in 2 somm. (Rifadin cp 600 mg e sosp, fascia A) opp.<br />

ciprofloxacina 500 mg in unica dose opp. ceftriaxone in dose unica, adulti 250 mg<br />

im, bambini 125 mg im.<br />

CISTITE SEMPLICE. In una cistite semplice si possono utilizzare un chinolonico<br />

come la pefloxacina (Peflox 2 cp 400 mg fascia A) o un disinfettante come la<br />

fosfamicina (Monuril adulti 3g o pediatrico 2g, 2 buste, fascia A) da assumersi per<br />

due giorni consecutivi preferibilmente la sera dopo aver svuotato la vescica.<br />

Entrambi i farmaci vengono altresì utilizzati nella profilassi delle infezioni urinarie in<br />

caso di manovre transuretrali (es. cambio catetere), mentre la sola fosfamicina<br />

trova utilizzo in gravidanza per trattare una batteriuria significativa asintomatica.<br />

Nella profilassi delle cistiti ricorrenti si può utilizzare un fitofarmaco a base di mirtillo<br />

rosso (Cistiflux bustine, fascia C), nella misura di 1-2 bustine per una o due<br />

settimane al mese.<br />

DIVERTICOLOSI DEL COLON. Nella prevenzione delle diverticoliti trova utilizzo la<br />

rifaximina (Normix cp 200 mg, fascia A), un antibiotico a largo spettro, attivo su<br />

Gram+ e Gram-, scarsamente assorbito, che viene per questa indicazione<br />

somministrato a cicli: 2 cp x 2 volte al dì, per una settimana ogni mese.<br />

ERADICAZIONE DELL’HELICOBACTER PYLORI. In pz con infezione da Hp<br />

accertata tramite sierologia, breath test, esame istologico, il più comune schema di<br />

terapia eradicante (“triplice terapia”) prevede:<br />

IPP x 2/die + claritromicina 500 mg x 2/die + amoxicillina 1 gr x 2/die (o<br />

metronidazolo 250 mg x 2/die).<br />

N.b. i farmaci vanno assunti ½ ora prima di colazione e cena.<br />

In caso di fallimento della triplice terapia standard, per il ri-trattamento dell’infezione<br />

da Hp ricorrere all’associazione:<br />

IPP x 2 + levoxacina 250 mg x 2 + amoxicillina 1gr x 2, per 10 giorni.<br />

Le nuove linee guida per l’eradicazione dell’HP prevedono una terapia sequenziale<br />

(con un tasso di eradicazione più elevato rispetto alla triplice classica) come<br />

trattamento di prima linea: (In caso di fallimento ricorrere alla TRIPLICE con LEVOXACINA)<br />

1°5° giorno IPP x2 die + amoxa 1 gr x 2 die<br />

5°10° giorno IPP x 2 die + clarito 500mg x 2 die + tinidazolo 500mg x 2<br />

die<br />

67


AVVERTENZE<br />

L’assorbimento dell’amoxacillina può essere ridotto dalla concomitante assunzione di<br />

alimenti ad elevato contenuto di calcio.<br />

I macrolidi inibiscono il citocromo epatico P4503A4 e tendono ad aumentare le<br />

concentrazioni plasmatiche di farmaci come teofillina, benzodiazepine, statine,<br />

carbamazepina e acido valproico;inoltre hanno un’ azione potenzialmente aritmogena se<br />

associati a farmaci come antipsicotici, antifungini azolici o antiretrovirali.<br />

Sia amoxacillina che macrolidi possono ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali.<br />

Ricorda:<br />

il breath test e la ricerca dell’antigene monoclonale nelle feci vanno eseguiti a distanza di 4-<br />

6 settimane dal termine della terapia eradicante;<br />

vanno evitati antibiotici e IPP almeno 2 settimane prima dei succitati test;<br />

i test sierologici non hanno alcun valore nella valutazione dell’avvenuta radicazione<br />

batterica.<br />

INDICAZIONI AL TRATTAMENTO DELL’ INFEZIONE DA H.PYLORI<br />

ulcera peptica<br />

dispepsia non ulcerosa<br />

terapia con FANS<br />

linfoma gastrico (MALT)<br />

dopo resezione di ca. gastrico<br />

familiari di 1° per ca. gastrico<br />

pz con MRGE<br />

ACNE. Quando l’acne si presenta con noduli flemmonosi può giovarsi di un<br />

trattamento antibiotico:<br />

topico: Dalacin T emuls. cut - clindamicina fosfato - x 2 applicazioni/die;<br />

sistemico: Minocin cp 100 mg - minociclina cloridrato – 1 cp/die per 4-12<br />

settimane.<br />

M.DI LYME. Riconoscibile dal classico eritema che compare in sede di<br />

asportazione di una zecca infetta opp dall’eritema “migrante” in altri distretti<br />

cutanei. La diagnosi di certezza si ottiene con la sierologia (anticorpi antiborrelia)<br />

che però si positivizza dopo circa 20 giorni dall’infezione.<br />

Utilizzare nell’adulto, anche come terapia “empirica”, la tetraciclina<br />

doxiciclina, Bassado 100 mg (fascia A) 1cp x 2 per 20 giorni (attenzione alla<br />

foto-sensibilizzazione indotta, evitare l’assunzione contemporanea di latticini<br />

che ne riducono l’assorbimento).<br />

Quando le tetracicline sono controindicate (gravidanza e bambini) si possono<br />

usare l’amoxicillina e la claritromicina.<br />

CAUSE DI BRONCHITE ACUTA<br />

Batteri (25%): Pneumococco, Haemophilus, Moraxella, Bordetella<br />

Atipici (24%): Mycoplasma, Clamydia<br />

Virus (20%)<br />

Cause non infettive: fumi irritanti, in<strong>qui</strong>namento ambientale, tabacco, cannabis<br />

CONTROLLI RX GRAFICI DEGLI ADDENSAMENTI POLMONARI<br />

Ricordo che recenti studi hanno dimostrato come la guarigione radiografica di un focolaio<br />

broncopneumonico può essere notevolmente posticipata rispetto alla guarigione clinica. Quindi in un<br />

pz asintomatico viene consigliata la radiografia di controllo del torace dopo un intervallo di 2 o 3<br />

mesi. La possibilità di evitare il controllo non è finora stata oggetto di nessuno studio.<br />

68


DIARREA DEL VIAGGIATORE<br />

Ad etiologia per l’80-90% batterica (E.Coli enterotossica), si accompagna<br />

generalmente a nausea, vomito e febbre.<br />

Di fondamentale importanza la reidratazione, possibile semplicemente assumendo<br />

acqua e alimenti salati, come i crakers, oppure sciogliendo in 1 litro di acqua 6<br />

cucchiaini rasi di zucchero e 1 di sale.<br />

Utile la loperamide come sintomatico, controindicata se la diarrea è muco-ematica e<br />

la febbre elevata come da interessamento sistemico.<br />

L’antibiotico di scelta è la ciprofloxacina 500 mg monodose una tantum, oppure nei<br />

casi più gravi 500 mg/die per 2-3 giorni.<br />

69


APPARATO GENITO URINARIO<br />

INFEZIONI VAGINALI<br />

DIAGNOSI CANDIDA TRICHOMONAS ANAEROBI CHLAMIDIA GONOCOCCO HERPES<br />

prurito<br />

algie pelviche<br />

prurito bruciore vaginale assenti o<br />

bruciore<br />

aspecifici dispareunia lesioni<br />

sintomatologia<br />

perdite giallo- perdite lattescenti-<br />

tipiche<br />

perdite bianche verdastre odorose grigie molto algie pelviche perdite purulente dolorose<br />

inodori<br />

odorose<br />

CLOTRIMAZOLO<br />

METRONIDAZOLO<br />

(gynocanesten)<br />

(flagyl)<br />

terapia topica<br />

no<br />

no<br />

no<br />

no<br />

1cpr vag./sera o<br />

ovuli 500mg<br />

crema x 6 gg<br />

1 la sera x 6 gg<br />

T.sistemica<br />

(fascia c)<br />

FLUCONAZOLO<br />

150 mg cp<br />

monodose<br />

opp<br />

ITRACONAZOLO<br />

100 mg<br />

2+2 cp die x1<br />

giorno<br />

METRONIDAZOLO<br />

(Flagyl)<br />

250 mg cp<br />

2+2 cpr die x 7<br />

giorni<br />

fascia A<br />

METRONIDAZOLO<br />

(Flagyl)<br />

250 mg cp<br />

2+2 cpr die x 7<br />

giorni<br />

fascia A<br />

AZITROMICINA<br />

500 mg cpr<br />

2 cpr monodose<br />

fascia A<br />

AZITROMICINA<br />

500 mg cpr<br />

2 cpr monodose<br />

fascia A<br />

ACICLOVIR<br />

400 mg cpr<br />

3 volte/die<br />

x 7 gg,<br />

fascia A<br />

nota 84<br />

T.del partner NO SI NO SI SI SI<br />

se sintomi<br />

Note alla tabella<br />

evitare, durante il trattamento con metronidazolo, l’assunzione di alcool per evitare sintomi<br />

dispeptici;<br />

Il clotrimazolo per via vaginale è considerato di scelta in ogni trimestre della gravidanza;<br />

quando non si è sicuri dell’ eziologia della vulvovaginite è possibile utilizzare un’associazione di<br />

nifuratel + nistatina (Macmiror Complex 500 mg + 200.000 UI ovuli, fascia C), come terapia<br />

“polivalente” delle infezioni da Candida, Trichomonas e batteri;<br />

itraconazolo e fluconazolo cpr sono disponibili come “generici” in fascia A;<br />

sospettare un’infezione da Chlamydia in presenza di dolori pelvici, febbricola, perdite ematiche<br />

atipiche, sterilità: in tal caso chiedere tampone vaginale con test colturale per la ricerca del batterio.<br />

IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA (IPB)<br />

Sintomatologia: disuria, pollachiuria, nicturia, mitto ipovalido.<br />

Complicanze: ematuria, calcolosi vescicale, infezioni urinarie ricorrenti, insuff.<br />

renale, ritenzione acuta di urina (attenzione: nei pazienti con IPB evitare<br />

possibilmente farmaci con effetti anticolinergici come ad es. gli antidepressivi<br />

triciclici che possono provocare ritenzione acuta di urina).<br />

Terapia:<br />

La fitoterapia è a mio avviso indicata nelle forme iniziali, in pz giovani. Si<br />

possono prescrivere preparati a base di Serenoa Repens e Urtica, come<br />

Prostaplant o Permixon cp, 1- 2 cpr/die, in fascia C;<br />

In caso di aggravamento della sintomatologia va iniziata la terapia medica<br />

utilizzando in prima istanza un alfa-litico in monoterapia (monitorare la PA!):<br />

Tamsulosina cp 0.4 mg, una cpr die (generico in fascia A) e, se inefficace,<br />

associando in seconda istanza un inibitore del’’alfa-riduttasi, previa<br />

valutazione del PSA basale (questi farmaci tendono a ridurlo): Avodart,<br />

dutasteride 1 cpr die (fascia A).<br />

In caso di persistenza della sintomatologia deve essere considerato<br />

l’intervento endoscopico di resezione transuretrale dell’adenoma prostatico<br />

(TURP).<br />

70


PROSTATITI<br />

ACUTE ad eziologia batterica; febbre, dolore sovrapubico e perineale, disturbi<br />

urinari.<br />

CRONICHE la cui eziologia batterica è dimostrabile solo nel 5 -10% dei casi; dolore<br />

perineale, genitale in regione prostatica, disturbi urinari irritativi, infertilità in pz<br />

asintomatico.<br />

Sono considerati fattori predisponenti alcuni sport (ciclismo ed e<strong>qui</strong>tazione) e abitudini sessuali come il coito<br />

interrotto.<br />

Accertamenti diagnostici sono: l’esplorazione rettale, l’esame urine prima e dopo<br />

massaggio prostatico, l’urinocoltura, l’esame microscopico e la coltura del secreto<br />

prostatico e del li<strong>qui</strong>do seminale, l’ecografia delle vie urinarie con valutazione del<br />

residuo post-minzionale.<br />

La terapia è sempre antibiotica e si basa sull’utilizzo dei fluorochinolonici per<br />

almeno 2 settimane; a questa terapia “di fondo” si possono associare farmaci<br />

sintomatici come gli antinfiammatori e gli alfa-litici.<br />

iperplasia prostatica benigna,<br />

eiaculazione,<br />

traumi perineali,<br />

prostatite.<br />

CAUSE NON NEOPLASTICHE DI ELEVAZIONE DEL PSA<br />

Ricordo che una causa di bassi livelli di PSA è l’assunzione di inibitori della 5-alfa reduttasi (finasteride e<br />

dutasteride), che possono abbassarlo fino al 50%, per cui tenerne conto prima di iniziarne la<br />

somministrazione.<br />

effetti collaterali del trattamento del ca prostatico<br />

PROSTATECTOMIA RADIOTERAPIA ANTIANDROGENI<br />

disfunzione alvo 9-15% 6-35% -<br />

mortalità


MEDICO, FARMACI, PLACEBO<br />

Spesso capita che un paziente che si rivolga al proprio medico curante per una “preoccupazione” che di<br />

solito egli stesso ha trasformato in un vero e proprio sintomo di una presunta malattia. Sarà compito del<br />

MMG convincerlo dell’ insussistenza del proprio disturbo: molte volte sarà sufficiente un visita ben condotta;<br />

talvolta però la persona manifesterà il desiderio di non uscire dall’ambulatorio “a mani vuote”.<br />

Mi sembra utile riportare una serie di “rimedi” che possono risolvere queste situazioni, se prescritti dopo aver<br />

adeguatamente rassicurato il paziente e averlo convinto della loro efficacia. Si tratta in qualche modo di<br />

ripartire il noto effetto placebo tra l’azione del medico e quella, farmacologicamente modesta, del prodotto<br />

prescritto. I farmaci citati sono ovviamente tutti in fascia C, non a carico del SSN.<br />

ANALETTICI CARDIORESPIRATORI<br />

MICOREN crotetamide+cropropamide<br />

REMEFLIN dimeflina cloridrato<br />

In caso di dispnea la cui quota parte “funzionale” è prevalente (10-20 gtt al bisogno)<br />

ANTI-ASTENICI<br />

SAMYR 200 f im ademetionina<br />

LIPOSOM FORTE f im fosfatidi diencefalici<br />

Trovano utilizzo in caso di astenia “sine materia”, espressione più che altro di una deflessione del tono<br />

dell’umore che ancora non configura ovviamente una vera sindrome depressiva. La posologia è 1 f im/die;<br />

personalmente prescrivo i due prodotti somministrandoli a giorni alterni.<br />

Quando l’astenia è prevalentemente “mentale” con riferito deficit della memoria e dell’attenzione, o agli<br />

studenti che devono preparare un esame, si può dare:<br />

ESTO glicerofosforiletanolanina, 1 fl.per os/die.<br />

VITAMINICI<br />

EPARGRISEOVIT f im, cianocobalamina + ac.folico + nicotinammide + ac.ascorbico.<br />

1f/die quando si voglia reintegrare una carenza vitaminica in situazioni di deficit alimentare (es. pazienti<br />

anziani) o di surmenage fisico (es.atleti).<br />

CALMANTI<br />

NOCTAVAL valeriana officinalis, disponibile in cpr o gtt (1- 2 cp o 1- 2 pipette), si<br />

può somministrare al bisogno visto il suo blando effetto sedativo e la sua sicurezza<br />

d’uso.<br />

NOCTILENE RELAX cp a base di triptofano, melatonina, vit B1+B6, una cp la sera,<br />

in caso di insonnia lieve “reattiva” a situazioni emozionali transitorie, surmenage<br />

psico-fisico, jet lag.<br />

IMMUNOSTIMOLANTI<br />

BRONCHOMUNAL cp adulti e cp bambini.<br />

Trattasi di un lisato batterico liofilizzato che va somministrato generalmente nei mesi autunnali -1 cp/die per 10<br />

gg/mese per 3 mesi- per prevenire le forme infiammatorie delle alte e basse vie respiratorie in soggetti<br />

predisposti.<br />

VASCOLARI<br />

COLESTRILBLU cp, policosanoli,1cp/die come coadiuvante nella diete a basso tenore<br />

di colesterolo.<br />

FITORMIL OMEGA isoflavoni, olio di pesce, vit.D, B6 + acido folico 1/die,<br />

integratore nelle diete ipolipidiche in particolare nelle donne in menopausa.<br />

SERMION cp, nicergolina 1cp x 2/die, vasodilatatore periferico particolarmente<br />

indicato nelle turbe cerebrovascolari dell’anziano associate a decadimento delle<br />

funzioni cognitive.<br />

72


ANTIDOLORIFICI<br />

Vorrei altresì sottolineare l’utilità delle pomate antidolorifiche nella patologia muscolo-scheletrica superficiale<br />

lieve, dove possono risultare efficaci a mio avviso per<br />

la pe<strong>net</strong>razione del farmaco attraverso la barriera cutanea;<br />

l’effetto antalgico riflesso del massaggio (con “chiusura” riflessa agli stimoli nocicettivi del gate<br />

midollare);<br />

l’aspetto “rituale” di un trattamento fisico auto-somministrato.<br />

Analogamente, alcune terapie fisiche prescrivibili nel dolore acuto e sub-acuto, come TENS e agopuntura,<br />

si avvalgono di un meccanismo riflesso antalgico sia segmentario che sovra-segmentario (con attivazione<br />

delle vie anti-nocicettive discendenti).<br />

INTEGRATORI<br />

Vi sono in commercio una moltitudine di integratori alimentari la cui vendita è oggi possibile anche fuori dai<br />

canali istituzionali (farmacie). Spesso però il pz ne chiede la prescrizione al medico curante fidando nel<br />

valore aggiunto della sua competenza.<br />

Il MMG deve pertanto avere un’idea dell’effetto farmacodinamico del prodotto che prescrive.<br />

AMINOACIDI<br />

Arginina e lisina stimolano l’aumento della massa muscolare<br />

AA a catena ramificata (leucina, isoleucina e valina) rallentano il catabolismo<br />

delle proteine, favoriscono la risposta anabolica e ritardano la formazione di<br />

lattato.<br />

CREATINA. E’ un fattore pro-energetico utile nelle prestazioni brevi e ripetute.<br />

CARNITINA. Sembra coinvolta nell’utilizzo degli acidi grassi nel ciclo di Krebs e<br />

<strong>qui</strong>ndi nella produzione di energia a livello muscolare.<br />

MALTODESTRINE. Sono carboidrati complessi che forniscono glucosio con un<br />

meccanismo a lento rilascio.<br />

VITAMINE GRUPPO B. Aiutano a trasformare i nutrienti in energia.<br />

VITAMINE C, E, ACIDO alfa LIPOICO. Sono antiossidanti.<br />

ELETTROLITI, segnatamente potassio e magnesio, servono per il rie<strong>qui</strong>librio delle<br />

perdite idro-saline.<br />

Alcuni prodotti in commercio:<br />

Sportivo: Neovis Sport, due bust./die; oltre agli elettroliti, contiene un alto dosaggio<br />

di creatina/bust. (1.5 gr), carnitina e antiossidanti. Dinamica ratiopharm resistance,<br />

due bust./die, con aminoacidi anche ramificati, utile particolarmente in fase di<br />

preparazione fisica.<br />

Convalescenza: Neovis flù, due bust./die, con composizione simile e l’aggiunta di<br />

vit. C.<br />

Esiti fratturativi: Restor fast, con calcio e Vit.D3, una bust./die, utile anche<br />

nell’osteopenia lieve post-menopausale.<br />

Deplezione di potassio: (terapia diuretica, ipersudorazione) KCL Retard cp -l’unico<br />

in fascia A-, 3-6 cp/die, opp. Polase bust. ,due/ die.<br />

CAFFEINA<br />

Vi sono in commercio bevande definite “energizzanti” a base di caffeina (es Red Bull®). In<br />

effetti questa sostanza ha una riconosciuta azione di stimolo sulla corteccia cerebrale e<br />

sembra migliorare la performance negli sport di resistenza grazie ad un miglior utilizzo<br />

degli acidi grassi.<br />

La caffeina è considerata doping -rientrando nella categoria “farmaci stimolanti le funzioni<br />

psicomotorie”- quando la sua concentrazione nelle urine supera i 12 microgrammi/ml.<br />

Si ritiene che la dose di caffeina massima giornaliera tollerata da un individuo senza effetti<br />

collaterali di sovradosaggio (agitazione, ansia, insonnia, aritmie) sia di circa 4 tazzine al dì<br />

(mediamente 400mg). Faccio notare come le bevande sopracitate contengano circa 75-80<br />

mg di caffeina, <strong>qui</strong>ndi il quantitativo di una tazzina di caffè espresso.<br />

73


FARMACI DA TENERE IN BORSA<br />

CARVASIN isosorbide dinitrato cp sl 5 mg, fascia A.<br />

DERMATRANS nitroglicerina cerotti 5,10,15 mg/24h, fascia A.<br />

FUROSEMIDE (generico del più noto LASIX) cp 20 mg/ml f ev fascia A<br />

ADALAT nifedipina cp 10 mg<br />

CRONO cp 30 mg, fascia A.<br />

ASCRIPTIN ASA cp 300 mg gastroprotette, fascia A.<br />

VALIUM diazepam f im/ev 10 mg/2 ml, fascia C.<br />

VALIUM gtt, fascia C.<br />

TORADOL ketorolac fl 30 mg im/ev, fascia A.<br />

MORFINA cloridrato f 10 mg/1ml, fascia A (ricettario in triplice copia a ricalco)<br />

BUSCOPAN butilscopolaminabromuro fiale 20 mg im/ev, fascia A.<br />

LEVOPRAID levosulpiride f 25 im/ev, fascia A.<br />

BENTELAN betametasone f 4 mg, fascia A.<br />

VENTOLIN salbutamolo sosp. per inalazione, fascia A.<br />

EFFORTIL etilefrina cloridrato gtt, 10 gtt ab in caso di ipotensione<br />

UGUROL antiemorragico, acido tranexamico f per os in acqua zuccherata 1x 3 die, opp. 1 f ev<br />

lenta, opp. per applicazione locale mediante tampone di garza imbevuto, , fascia A.<br />

GESTIONE DI UNA CRISI EPILETTICA<br />

Durante una crisi tonico-clonica generalizzata è indicato:<br />

proteggere da eventuali lesioni, togliere gli occhiali e allontanare oggetti pericolosi;<br />

slacciare indumenti stretti;<br />

rimanere vicino al pz, osservare, descrivere la crisi e la durata;<br />

non cercare di alzare la persona o di modificarne la posizione, di contenere le<br />

convulsioni, di aprire la bocca e introdurre qualcosa tra i denti.<br />

Dopo un crisi tonico clonica:<br />

posizionare la persona nella posizione laterale di sicurezza, sul fianco, per<br />

permettere la fuoriuscita dalla bocca di saliva e vomito;<br />

togliere dalla cavità orale eventuali impedimenti alla respirazione;<br />

restare accanto alla persona fino a che è confusa;<br />

non somministrare niente per bocca fino a che non vi è una piena ripresa della<br />

coscienza;<br />

rassicurare.<br />

Ricordo che una crisi epilettica non è sempre di facile diagnosi.<br />

Una sincope, ad esempio, può essere associata a mioclonie, rotazione verso l’alto dei<br />

bulbi oculari, brevi e fugaci automatismi motori.<br />

I livelli di evidenza indicano come buoni predittori di una crisi epilettica sintomi come:<br />

cianosi<br />

ipersalivazione<br />

morsus<br />

disorientamento postcritico<br />

74


L’attivazione dell’emergenza è indicata se:<br />

si tratta di una prima crisi<br />

se la crisi è provocata da un evento cerebrale acuto (es trauma cranico, stroke,<br />

cerebropatie infettive)<br />

se il paziente tarda a riprendere coscienza (>5 minuti)<br />

se il paziente si è provocato lesioni.<br />

GESTIONE DOMICILIARE DELL’INFARTO MIOCARDICO ACUTO<br />

se possibile preparare un accesso venoso;<br />

somministrare acido acetilsalicilico (Ascriptin 1 cpr);<br />

per il controllo del dolore somministrare nitrati (Carvasin 1 cp sl, ripetibile)<br />

interrompendo in caso di ipotensione (PA< 90 mmHg);<br />

se il dolore persiste somministrare morfina 2-5 mg ev lenta (Morfina f 10 mg/ml);<br />

in caso di deficit di pompa, stasi polmonare, turgore giugulare, dispnea: Lasix 2 f<br />

ev;<br />

pz agitato: Valium 10 gtt<br />

DURANTE IL TRASPORTO IN OSPEDALE:<br />

somministrare ossigeno 4-10 litri/min<br />

applicare 1 cerotto di Dermatrans 10<br />

Note:<br />

ricorda: un pz che descrive un dolore toracico posizionando un pugno chiuso o una mano<br />

aperta sullo sterno avrà circa il 77% di avere una s. coronarica acuta; se il dolore toracico è<br />

trafittivo e riproducibile alla palpazione, senza pregresse malattie coronariche, la probabilità<br />

di IM è bassa (circa 1%);<br />

nel trattamento dell’IMA extraospedaliero ricordarsi sempre l’acronimo M.A.N.O. (=<br />

Morfina, Aspirina, Nitrati, Ossigeno);<br />

molti autori considerano la morfina il “farmaco di Dio” in situazioni di urgenza quali l’IMA,<br />

l’EPA, la colica renale, in quanto, oltre a ridurre il dolore, ha un effetto sedativo, riduce il<br />

lavoro respiratorio e produce effetti emodinamici favorevoli, come l’aumento della capacità<br />

venosa e la riduzione della resistenza periferica vascolare.<br />

ricordo nell’edema polmonare acuto (EPA) l’utilizzo a domicilio del pz della furosemide al<br />

dosaggio di 20-40 mg ev (Lasix f ev 20 mg), per il suo effetto combinato diuretico e sui vasi<br />

di capacità (riduzione del ritorno venoso).<br />

CAUSE URGENTI DI DOLORE TORACICO FATTORI DI RISCHIO<br />

S.CORONARICA ACUTA fattori di rischio CV<br />

EMBOLIA POLMONARE pregressa TVP, immobilizzazione, recente intervento<br />

chirurgico, contraccezione ormonale<br />

DISSECAZIONE AORTICA ipertensione arteriosa<br />

PNEUMOTORACE affezioni polmonari, morfologia longilinea<br />

PERICARDITE IMA recente, chirurgia cardiaca, malattia autoimmune<br />

75


ELEMENTI DI BASIC LIFE SUPPORT<br />

INCOSCIENTE<br />

POSIZIONE SUPINA<br />

APERTURA VIE AEREE<br />

(iperestensione del capo, eliminazione ce)<br />

VALUTO LA RESPIRAZIONE<br />

(GAS: GUARDO,ASCOLTO,SENTO)<br />

CHIAMO O FACCIO CHIAMARE IL 118<br />

NON RESPIRA o NON RESPIRA<br />

NORMALMENTE<br />

INIZIO LE COMPRESSIONI TORACICHE<br />

UN PZ INCOSCIENTE<br />

CHE RESPIRA<br />

PUO’ ESSERE POSTO<br />

IN POSIZIONE<br />

LATERALE DI<br />

SICUREZZA,<br />

AVENDO CURA DI<br />

MANTENERE L’<br />

IPERESTENSIONE<br />

DEL CAPO<br />

PRIMA DI TUTTO: le 3 “S”<br />

sulla Scena dell’incidente<br />

assicurarsi della Sicurezza<br />

della Situazione<br />

(per se stessi e per la vittima)<br />

VALUTARE LO STATO DI COSCIENZA DELLA VITTIMA<br />

PRONTO 118?<br />

SONO cognome e nome<br />

IL MIO NUMERO E’ numero telefonico<br />

TELEFONO DA indicare la località<br />

PERSONA INCOSCIENTE età, sesso<br />

TIPO DI INCIDENTE stradale, annegamento<br />

MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO<br />

COMPRIMERE AL CENTRO DELLO TORACE SULLO STERNO<br />

CON FREQUENZA 100/MIN<br />

A 30 COMPRESSIONI TORACICHE<br />

SEGUONO 2 VENTILAZIONI<br />

COSCIENTE<br />

RACCOLGO<br />

INFORMAZIONI<br />

CHIAMO O FACCIO CHIAMARE IL 118<br />

IL PAZIENTE COSCIENTE:<br />

1. VA TRANQUILLIZZATO<br />

2. NON VA SPOSTATO(farlo solo se<br />

assolutamente necessario mantenendo<br />

l’allineamento del rachide possibilmente<br />

con collare + ked e/o spinale)<br />

3. VA PROTETTO DAGLI AGENTI<br />

ATMOSFERICI<br />

4. VA INTERROGATO (ricorda l’accaduto?<br />

ha dolore alla testa, al collo, alla<br />

schiena? sente gli arti intorpiditi o<br />

informicolati? Può muovere mani e<br />

piedi?)<br />

QUESTO E’ IL PROTOCOLLO DI RCP<br />

AGGIORNATO PER LAICI.<br />

PER IL PERSONALE MEDICO E’ PREVISTO<br />

LO STEP “C”=CIRCULATION OVVERO LA<br />

PALPAZIONE DEL POLSO CAROTIDEO<br />

PRIMA DI COMINCIARE IL MASSAGGIO<br />

CARDIACO ESTERNO (MCE): LA<br />

PERCEZIONE DELLO STESSO NON E’<br />

SEMPRE AGEVOLE PER CUI CONSIGLIO,<br />

NELL’INCERTEZZA E DI FRONTE AD UN<br />

PAZIENTE APNOICO O CON UN RESPIRO<br />

AGONICO (GASPING), DI INIZIARE SENZA<br />

INDUGIO IL MCE AL FINE DI GARANTIRE IL<br />

FLUSSO EMATICO CEREBRALE!<br />

76


PERCORSO VIRTUOSO IN MEDICINA GENERALE<br />

FA DIAGNOSI E CURA<br />

Speranze, aspettative, esigenze<br />

dei familiari<br />

PAZIENTE<br />

BACKGROUND MEDICO-SCIENTIFICO<br />

LINEE GUIDA<br />

ESPERIENZA PERSONALE<br />

CONOSCENZA DELLA PERSONA<br />

FA DIAGNOSI E CURA INVIA ALLO<br />

SPECIALISTA<br />

CHIEDE ACCERTAMENTI BIOUMORALI<br />

E/O STRUMENTALI DI 2 LIVELLO<br />

FA DIAGNOSI E CURA<br />

MEDICO DI MEDICINA GENERALE<br />

ASCOLTA<br />

OSSERVA<br />

(linguaggio non verbale)<br />

DOMANDA<br />

(anamnesi)<br />

RILEVA (E.O.)<br />

CHIEDE ACCERTAMENTI BIOUMORALI<br />

E/O STRUMENTALI DI 1 LIVELLO<br />

FA DIAGNOSI E CURA<br />

77


L’ASSISTENZA DOMICILIARE (AD)<br />

AD PROGRAMMATA<br />

Il Medico di Medicina Generale può attivare un’assistenza programmata domiciliare<br />

nei confronti di quei pazienti che, a causa di malattie croniche invalidanti, non<br />

possono recarsi presso il suo ambulatorio e necessitano di controlli periodici: per<br />

fare ciò potrà avvalersi della collaborazione occasionale di medici specialisti e di<br />

personale infermieristico del Distretto Sanitario. Il MMG terrà presso il domicilio del<br />

paziente una “scheda degli accessi”, ossia una sorta di “diaria” dove verranno<br />

registrati tutti gli interventi sanitari domiciliari.<br />

Per i pazienti più impegnativi il MMG potrà invece attivare la cosiddetta AD<br />

INTEGRATA (ADIMED), dove gli accessi del MMG (settimanali o più frequenti) e<br />

quelli delle altre figure sanitarie (infermiere professionale, medico palliativista,<br />

nutrizionista, psicologo, volontari laici, ecc.) sono concordati e pianificati al fine di<br />

realizzare a domicilio un progetto di presa in carico globale medico-assitenziale di<br />

pazienti quali ad es. il malato oncologico terminale, il pz con grave malattia<br />

neurodegenerativa, il cardiopatico scompensato ecc.. Anche in questo caso a casa<br />

del paziente verrà tenuta una cartella sanitaria dove verranno annotati tutti gli<br />

interventi sanitari.<br />

Il MMG attiva e coordina le due forme di assistenza domiciliare e decide le strategie<br />

terapeutiche, rimanendo la figura di riferimento per il proprio assistito e per i suoi familiari.<br />

Per espletare nel modo migliore questo ruolo di coordinatore dell’assistenza domiciliare,<br />

il MMG deve aggiornare periodicamente il programma terapeutico e metterlo a<br />

disposizione di tutti professionisti sanitari della cui collaborazione si avvale, compilando<br />

una scheda pensata per evidenziare i bisogni attuali del malato e le risposte terapeutiche<br />

e assistenziali attuali (vedi più avanti).<br />

Per quanto riguarda la visita domiciliare ordinaria, ricordo che il MMG non è tenuto a<br />

tutt’ oggi ad una reperibilità continua, a differenza del PS e della Guardia Medica.<br />

L’art.47 del contratto collettivo recita che “l’attività del MMG viene prestata nello studio<br />

medico o a domicilio in caso di non trasportabilità dell’ammalato”. La stessa Convenzione<br />

altresì stabilisce che il MMG deve assicurare la realizzazione delle prestazioni<br />

assistenziali, organizzandosi per la ricezione delle richieste di visita domiciliare (personale<br />

di segreteria, segreteria telefonica o altro) e sottolinea che la chiamata urgente recepita<br />

deve essere soddisfatta entro il più breve tempo possibile. Le visite domiciliari non urgenti<br />

vengono effettuate di norma in giornata se richieste prima delle ore.10.00, se richieste<br />

oltre tale orario possono venir espletate entro le 12 del giorno successivo.<br />

La DISIDRATAZIONE NELL’ ANZIANO è spesso causata da una riduzione persistente dello stimolo a<br />

bere e/o da una disfagia per i li<strong>qui</strong>di: il pz può <strong>qui</strong>ndi manifestare perdita di peso, oliguria (< 800ml di<br />

urine/24h), lingua secca, disturbi cognitivi. Gli indicatori laboratoristici di uno stato di disidratazione<br />

sono un aumento del peso specifico urinario, della sodiemia e del rapporto azotemia /creatininemia (><br />

20/1). L’introito di li<strong>qui</strong>di di un anziano medio dovrebbe essere di 1600 ml/24h, se possibile assunti per<br />

via orale, ma se il pz non è in grado di bere si possono somministrare adeguati quantitativi di li<strong>qui</strong>di per<br />

via sottocutanea a gtt lenta ( anche 1000 ml/24h di soluzione fisiologica), con il vantaggio di una più<br />

facile gestione della stessa in ambiente domiciliare da parte del care giver rispetto alla via endovenosa.<br />

78


LE SCADENZE DI FINE MESE<br />

Il MMG dovrà consegnare agli uffici competenti della propria ULSS agli inizi del mese i<br />

riepiloghi dell’ attività “di particolare impegno professionale” svolta nel mese precedente, al<br />

fine di vedersi li<strong>qui</strong>dare le competenze relative.<br />

In particolare egli dovrà, su apposita modulistica, riportare:<br />

l’elenco con i nomi e cognomi dei pz visitati a domicilio in regime di ADI e ADIMED<br />

e relativa data del/degli accessi;<br />

l’elenco delle prestazioni di particolare impegno professionale, con i nomi e i<br />

cognomi dei pz che ne hanno beneficiato; tra le più frequenti segnalo: prima<br />

medicazione, medicazione successiva, sutura di ferita superficiale, ciclo di<br />

endovene (tale prestazione necessita di preventiva autorizzazione da parte del<br />

Distretto e il pz dovrà controfirmare la data di ogni ev. effettuata sulla ricetta<br />

vidimata dall‘ ULSS);<br />

eventuali rinnovi delle autorizzazioni per i pz in ADI o ADIMED andate in scadenza<br />

( su apposita modulistica);<br />

richiesta di autorizzazioni per i nuovi pz da seguire a domicilio in regime di ADI o<br />

ADIMED (su apposita modulistica).<br />

MEDICAZIONI<br />

1) pulire la ferita con Betadine 10% soluzione cutanea – iodopovidone -;<br />

2) ev applicare sulla ferita creme antisettiche ( Betadine 10% gel<br />

opp.Sofargen - sulfadiazina argentica) e/o cicatrizzanti (Con<strong>net</strong>ivina<br />

Plus - ac.ialuronico+sulfadiazina);<br />

3) coprire con cerotto o garza sterile<br />

SUTURE<br />

I. pulire la ferita con fisiologica rimuovendo eventuali corpi estranei e<br />

tessuti necrotici;<br />

II. verificare l’integrità dei tessuti profondi e di strutture importanti<br />

(es.tendini);<br />

III. disinfettare con Betadine;<br />

IV. eseguire anestesia locale lungo i margini con Lidocaina;<br />

V. eseguire sutura con punti staccati usando filo per cute adeguato (in<br />

genere 3-0; per il volto 4-0; dove la cute è più spessa 2-0); se si<br />

vuole ottenere un’emostasi in zone facilmente sanguinanti eseguire<br />

sutura tipo Donati.<br />

79


PAZIENTE…………………………………………………………………........................................<br />

Codice fiscale……………………………….esenzioni…………………………………………….<br />

DIAGNOSI PRINCIPALE……………………………………………………………………………<br />

PROBLEMI APERTI…………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………<br />

VALUTAZIONE<br />

CONTROLLO DOLORE ……………………………………………………………………………<br />

ALIMENTAZIONE……………………………………………………………………………………<br />

IDRATAZIONE………………………………………….......……………………………………….<br />

CONTINENZA SFINTERICA……………………………………………………………………….<br />

INTEGRITA’ CUTANEA…………………………………….……………………………………….<br />

ESAME OBIETTIVO<br />

ELEMENTI RILEVANTI<br />

TERAPIA<br />

FARMACO POSOLOGIA<br />

AGGIORNATA AL………………………………<br />

………………………………<br />

………………………………<br />

BISOGNI ASSISTENZIALI<br />

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE<br />

REPERIBILE AL N. DI CELLULARE……………………<br />

80

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