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IL TIROCINIO IN MEDICINA GENERALE<br />
a cura del dr. G. Rossi, Medico di Medicina Generale<br />
hanno contribuito alla realizzazione di questo manualetto i miei tirocinanti,<br />
i dottori Bortot Andrea, De Carlo Debora, De Martin Marianna, Merola Filippo,<br />
Mondin Federica, Monari Marianna, Poncato Elena, Spanti Letizia,<br />
Vincenzi Matteo.<br />
A mio Padre e a tutti gli altri Medici che mi sono stati Maestri<br />
Prefazione<br />
Viene dunque il momento in cui bisogna incominciare, cioè tradurre in pratica clinica<br />
quotidiana tutto quell’enorme bagaglio di conoscenze che abbiamo appreso sui banchi<br />
dell’Università e che, purtroppo, non comprende i nomi commerciali dei farmaci, la loro<br />
posologia abituale, i percorsi diagnostico-terapeutici, la medicina orientata per “problemi”.<br />
Spero che questo manualetto possa essere d’aiuto al neo-laureato per superare l’impasse<br />
del tirocinio in Medicina Generale e possa altresì costituire per i Colleghi Tutori -Valutatori<br />
una piccola dispensa che li aiuti a pianificare la loro opera didattica e formativa.<br />
1
PIANO DELL’OPERA<br />
LE 10 PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE 5<br />
MEDICINA PREVENTIVA 7<br />
COSA PRESCRIVERE NELLA RICETTA “ROSSA” 9<br />
COME UTILIZZARE LA RICETTA “BIANCA 12<br />
CERTIFICATI 14<br />
Certificato di malattia 14<br />
Idoneita’ sportiva e cenni di medicina dello sport 15<br />
Certificato di morte 16<br />
ESENZIONI 17<br />
Codici per malattie 17<br />
Malattie croniche ed invalidanti 17<br />
Esenzione in gravidanza 20<br />
Malattie croniche ed esami correlati al codice di esenzione (decreto 21/05/01 n.296) 21<br />
NOTE AIFA 22<br />
ESAMI BIOUMORALI E STRUMENTALI DI PRIMO LIVELLO 25<br />
Pz senza problemi particolari 25<br />
Pz che lamenta astenia 25<br />
Pz con febbre persistente 25<br />
Pz diabetico 25<br />
Pz iperteso 25<br />
Pz poliartralgico 26<br />
Pz con ipertrofia prostatica benigna 26<br />
Pz in trattamento con anticoagulanti orali 27<br />
Pz in trattamento con amiodarone 27<br />
Pz in trattamento con sali di litio 27<br />
Pz in trattamento con antiepilettici 27<br />
Pz in trattamento con antitiroidei 28<br />
2
Pz con ipertransaminasemia: 28<br />
Pz in trattamento con digossina 29<br />
Pz in trattamento con contraccettivi orali 29<br />
Pz con asma, prima diagnosi e follow-up 29<br />
Pz con meno-metrorragie 29<br />
Pz con linfoadenopatia 29<br />
Pz con microematuria 30<br />
Pz neoplastico in fase avanzata 30<br />
Pz con osteoporosi 30<br />
Pz con sospetto morbo celicaco 31<br />
Pz con disturbi del comportamento alimentare (gestione di primo livello) 31<br />
Pz anziano che presenta malnutrizione 32<br />
TERAPIA DEL DOLORE 34<br />
PATOLOGIA ORTOPEDICA CHE PUÒ GIOVARE DI UN TRATTAMENTO LOCOREGIONALE 38<br />
FARMACI PER APPARATO E PROBLEMI 39<br />
Antiastenici 39<br />
Bocca e faringe 39<br />
Otologici 39<br />
Apparato respiratorio 41<br />
Embolia pomonare e trombosi venosa profonda 43<br />
Apparato digerente 46<br />
Allergie alimentari 47<br />
Preparati dermatologici 48<br />
Farmaci antipertensivi 49<br />
Scompenso cardiaco 50<br />
Fibrillazione atriale (FA) e farmaci antiaritmici 51<br />
Psicofarmaci 53<br />
Contraccettivi orali 55<br />
Trattamento dell’osteoporosi post-menopausale 56<br />
3
Diabete 58<br />
Farmaci ipolipemizzanti 64<br />
Gotta 65<br />
Antibioticoterapia 66<br />
Apparato genito urinario 70<br />
Medico, farmaci, placebo 72<br />
Farmaci da tenere in borsa 74<br />
Gestione di una crisi epilettica 74<br />
Gestione domiciliare dell’infarto miocardico acuto 75<br />
ELEMENTI DI BASIC LIFE SUPPORT 76<br />
PERCORSO VIRTUOSO IN MEDICINA GENERALE 77<br />
L’ASSISTENZA DOMICILIARE (AD) 78<br />
LE SCADENZE DI FINE MESE 79<br />
LEGENDA<br />
cpr = compresse;<br />
cps = capsule;<br />
supp.= supposte;<br />
gtt = gocce;<br />
bust = bustine;<br />
A = farmaco prescrivibile a carico del SSN, ricetta “rossa”;<br />
C = farmaco non prescrivibile a carico del SSN, ricetta “bianca”;<br />
ab = al bisogno;<br />
pz = paziente;<br />
IM = intramuscolo;<br />
EV = endovena;<br />
MMG = medico di medicina generale;<br />
MG = medicina generale;<br />
SSN = Sistema Sanitario Nazionale.<br />
4
LE 10 PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE<br />
Nell’ambito della medicina generale si riscontrano delle situazioni cliniche ed extracliniche<br />
del tutto particolari, che il medico, sia Universitario che Ospedaliero, non sperimenterà mai<br />
in tutta la sua carriera. Questa è, a mio avviso, la ragione principale per cui l’insegnamento<br />
della MG dovrebbe essere affidato a un MMG di provata esperienza.<br />
1) SCELTA E REVOCA. Il paziente sceglie, tra tanti, il proprio MMG con dei criteri che<br />
il medico non conosce e che non necessariamente sono legati alla sua<br />
professionalità o “buona nomea”, come ad esempio la vicinanza dell’ambulatorio al<br />
domicilio dell’assistito, la comodità degli orari, la presenza dell’infermiera in studio,<br />
ecc. D’altro canto il medico è perfettamente consapevole che il suo assistito potrà<br />
ricusarlo in qualsiasi momento per motivi assolutamente non legati alle sue<br />
capacità cliniche. Questa situazione psicologia molto spesso condiziona il MMG<br />
nella gestione clinica del paziente.<br />
2) ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. Il MMG è di fatto un libero professionista che<br />
lavora in un libero mercato, per cui dovrà avere quelle doti manageriali necessarie<br />
per “vendere” meglio la propria professionalità, che si concretizzano nella scelta<br />
della sede ambulatoriale, degli orari di lavoro che devono soddisfare le varie<br />
tipologie degli assistiti (pensionati, studenti, lavoratori dipendenti, professionisti),<br />
nell’offerta di visite per appuntamento, nello snellimento delle procedure<br />
burocratiche e quant’altro.<br />
3) ESSERE GARANTI DEL BUON FUNZIONAMENTO DEL SSN. Il MMG è quasi<br />
sempre il primo sanitario che il cittadino incontra nel momento in cui, per qualsiasi<br />
ragione, entra in contatto con il SSN: egli deve garantire al suo assistito il diritto di<br />
essere ascoltato, visitato, studiato ed eventualmente curato; per contro ha il dovere<br />
di fargli rispettare le norme e le regole che garantiscono il buon funzionamento del<br />
nostro sistema sanitario (iter diagnostico-terapeutici, prioritarizzazione delle<br />
prestazioni, regole burocratiche e prescrittive) .<br />
4) GESTIONE DELLE RISORSE. Sempre più spesso il MMG è chiamato a gestire: 1)<br />
le risorse umane e tecnologiche della realtà in cui opera, per cui nel suo<br />
ragionamento clinico dovrà tener conto delle professionalità e della diagnostica che<br />
l’Unità Sanitaria in cui opera gli mette a disposizione; 2) la spesa farmaceutica, che<br />
ovviamente sarà un elemento condizionante le sue scelte terapeutiche.<br />
5) GESTIONE DEL PAZIENTE. Il MMG spesso invia il proprio assistito ad uno<br />
specialista, in una gestione che a volte può non essere condivisa ed ingenerare nel<br />
paziente confusione e perdita del rapporto di fiducia con uno o entrambi i medici.<br />
Per evitare ciò è necessario che il rapporto tra MMG e specialista sia improntato su<br />
una cristallina collaborazione e un sereno confronto di idee, che abbia come unico<br />
fine il bene del malato. Inoltre un flusso di informazioni “bidirezionale” MMG-<br />
Ospedale risulta spesso fondamentale per un migliore management del paziente<br />
ricoverato e in dimissione.<br />
6) IL MALATO TRA I “SANI” .Il MMG è forse l’unico medico che deve individuare il<br />
vero malato tra le tante persone sane che comunque si rivolgono a lui, spesso solo<br />
per essere rassicurate, consigliate, per richiedere un certificato o “fare un po’ di<br />
esami”. Talvolta poi la persona che realmente necessita di considerazione tende a<br />
minimizzare il proprio problema per le ragioni più varie (paura delle conseguenze,<br />
sottovalutazione, ignoranza, convinzioni personali ecc).<br />
7) LA “MICROPATOLOGIA”. Il MMG si trova di sovente ad affrontare una piccola<br />
patologia che necessita di trattamenti banali, ma spesso risolutivi. Spesso egli vede<br />
l’esordio di un quadro patologico che, se opportunamente gestito con qualche<br />
5
imedio e una corretta “igiene di vita”, impedisce alla malattia di conclamarsi.<br />
Nell’armamentario terapeutico di ogni generalista vi saranno <strong>qui</strong>ndi rimedi come ad<br />
esempio: la pomata antidolorifica, il colluttorio, il “ricostituente”, gli antivertiginosi, gli<br />
analettici, le gocce otologiche, i farmaci neurotonici, di cui non vi è praticamente<br />
traccia nei testi Universitari e la cui efficacia sta sia nell’effetto farmacodinamico<br />
che in quello placebo.<br />
8) RISOLVERE IL PROBLEMA. Le procedure clinico-diagnostiche del MMG sono<br />
spesso condizionate dall’esigenza del paziente di risolvere quanto più rapidamente<br />
ed efficacemente possibile il problema per il quale lo ha consultato. Ne deriva che<br />
molte volte la diagnosi verrà posta “ex adjuvantibus”, il trattamento sarà “empirico”,<br />
l’esame obbiettivo essenziale, e gli approfondimenti diagnostici eseguiti solo in caso<br />
di fallimento terapeutico: di fatto una metodologia clinica che si discosta<br />
dall’ortodossia appresa sui testi universitari.<br />
9) LA “DIMENSIONE SOCIALE” DEL PAZIENTE. Il MMG non può disconoscere il<br />
contesto sociale di quegli assistiti che maggiormente potrebbero giovarsi di<br />
interventi extra sanitari, come i pazienti anziani, “difficili” e fragili (es: psicotici,<br />
alcoolisti, tossicodipendenti, depressi, dementi).<br />
10) LA” DIMENSIONE SOCIALE” DEL MMG. Se non dovrebbe essere un problema<br />
per ogni medico vivere la propria vita professionale secondo scienza e coscienza,<br />
ben più difficile è vivere la propria vita privata con la consapevolezza di essere una<br />
figura di riferimento per la popolazione: questo accade spesso al MMG, soprattutto<br />
quando opera in piccole comunità. Per mantenere la propria credibilità, il MMG<br />
dovrà avere uno stile di vita congruo con il suo ruolo di educatore sanitario: a tal<br />
riguardo si pensi solo all’enorme impatto negativo di un medico tabagista sulle<br />
campagne di disassuefazione dal fumo.<br />
6
MEDICINA PREVENTIVA<br />
Consigli per la prevenzione dell’insorgenza delle malattie (prevenzione primaria):<br />
LIFESTYLE:<br />
1. non fumare;<br />
2. consigliare una corretta alimentazione;<br />
3. raccomandare almeno 30 min di attività fisica moderata quotidiana, per ridurre il<br />
rischio di sviluppare malattie croniche-degenerative;<br />
4. suggerire agli over 65 una “ginnastica mentale”, come leggere, scrivere, fare le<br />
parole crociate, imparare nuove cose, per stimolare le connessione nervose e<br />
prevenire le malattie neurodegenerative;<br />
5. promuovere l’uso delle cinture di sicurezza e del casco per prevenire i traumi<br />
cranici;<br />
6. far capire l’importanza della protezione delle pelle dai raggi UV con le creme<br />
protettive a filtro solare e con un’intelligente esposizione al sole, soprattutto nei<br />
soggetti a carnagione chiara e con un’anamnesi familiare positiva per melanoma.<br />
FAVORIRE L’ADESIONE AI PROGRAMMI DI SCREENING:<br />
PAP TEST da eseguirsi (preferibilmente a metà ciclo) con cadenza triennale<br />
nelle donne dai 20 ai 64 anni sessualmente attive; promuovere inoltre nelle<br />
adolescenti la vaccinazione anti–HPV e comunque l’uso del preservativo.<br />
MAMMOGRAFIA da effettuarsi ogni 2 anni nelle donne dai 50 ai 64 anni; in<br />
caso di familiarità per k al seno iniziare lo screening a 35 anni con cadenza<br />
annuale. Educare all’autopalpazione del seno.<br />
SANGUE OCCULTO FECALE da eseguirsi annualmente dopo i 50 anni per<br />
entrambi i sessi; se positivo avviare i pz alla colonscopia che andrà ripetuta<br />
dopo 3 anni in caso di rilievo di polipi ad alto rischio (numero>3, dimensioni><br />
1 cm, istologicamente villosi/displasici).<br />
CONTROLLI CLINICI PERIODICI: glicemia, assetto lipidico, pressione arteriosa,<br />
peso corporeo, lesioni cutanee pigmentate.<br />
CONSIGLI DIETETICI<br />
limitare il consumo di carne bovina e suina, preferire pollo, tacchino e pesce;<br />
consumare giornalmente un’adeguata quantità di verdura e frutta fresca;<br />
scegliere preferibilmente latte e latticini di tipo magro e tra gli insaccati il prosciutto crudo privato della<br />
parte grassa;<br />
contenere il consumo di uova a non più di 3 la settimana;<br />
condire con olio di oliva;<br />
limitare l’utilizzo del sale;<br />
non eccedere nel consumo di bevande alcoliche.<br />
EFFETTI DELL’ATTIVITA’ FISICA<br />
Gli effetti “terapeutici” dell’attività fisica si raggiungono con 30’ al giorno di attività fisica aerobica moderata o con<br />
almeno 90’ la settimana di attività fisica vigorosa e possono così riassumersi:<br />
aumentata sensibilità all’insulina;<br />
miglioramento del profilo lipidico;<br />
riduzione della pressione arteriosa;<br />
aumento della capacità cardio –respiratoria;<br />
aumento del tono muscolare, del tono calcico, della flessibilità articolare;<br />
miglioramento della sensazione di benessere psicofisico.<br />
7
L’IMPORTANZA DELLA RELAZIONE CLINICA<br />
Nessun giudice potrà mai accusare un medico di malpractice se egli può dimostrare di aver agito in scienza e<br />
coscienza: ecco perché consiglio di scrivere sempre una breve relazione clinica dopo le visite eseguite, su<br />
supporto informatico in ambulatorio o, in caso di visite domiciliari, sul proprio ricettario personale da rilasciare<br />
al pz. Bisognerà semplicemente riportare le informazioni salienti della visita eseguita, una breve anamnesi,<br />
l’EO e i provvedimenti terapeutici.<br />
Ad es.<br />
Sig . ...........................Tizio<br />
Caio...............................................................................................................<br />
Motivo della visita...........................riferisce da 2 gg febbre e mal di gola...............................................................<br />
EO ............................ faringe iperemica, non linfoadenopatie lc, EO toracico non rumori pat...<br />
Conclusioni .............................verosimile s.<br />
influenzale......................................................................................<br />
Consiglio .............................Oki bust. 1 dopo i pasti ( nega patologia<br />
gastrica)..........................................<br />
..........astensione dall’attività lavorativa (rilasciato certificato INPS prognosi gg ....sc)..........<br />
..........eventuale controllo a<br />
distanza..................................................................................................<br />
a disposizione<br />
data, timbro (con recapito)<br />
firma<br />
8
COSA PRESCRIVERE NELLA RICETTA “ROSSA”<br />
- due confezioni di farmaci a carico del SSN (Fascia A);<br />
- massimo tre confezioni di farmaci, omogenei per codice di esenzione, a carico del<br />
SSN (al massimo 2 principi attivi. Ad esempio con esenzione 031-ipertensione-:<br />
Norvasc 10 cp tre scatole; Norvasc 10 cp due scatole e Lortaan cp una scatola);<br />
- massimo sei confezioni di antibiotici iniettivi;<br />
- massimo otto accertamenti omogenei per area diagnostica (es. Rx di otto segmenti<br />
ossei; otto esami bioumorali);<br />
- proposta di visita specialistica;<br />
- proposta di ricovero ospedaliero;<br />
- massimo 8 cicli di terapia riabilitativa;<br />
- presidi vari:<br />
strisce reattive per glicemia, siringhe e aghi pungidito per diabetici, aghi per<br />
penne da insulina;<br />
9
pannoloni per incontinenti;<br />
ossigeno gassoso per pazienti con insufficienza respiratoria;<br />
presidi ortopedici (carrozzina, comoda, letto ortopedico, deambulatore,<br />
materasso antidecubito);<br />
ciclo di cure termali (a carico del SSN solo 1 ciclo l’anno).<br />
Con un decreto datato 3 marzo 1995, è stato stabilito “l’elenco delle patologie che<br />
possono trovare reale beneficio dalle cure termali”, che di fatto rappresentano il criterio di<br />
prescrivibilità delle stesse e che vanno specificate nella ricetta rossa. Tali patologie sono<br />
le seguenti:<br />
malattie reumatiche: osteoartrosi e altre forme degenerative, reumatismi extra<br />
articolari;<br />
malattie delle vie respiratorie: sindromi rinusinusitiche-bronchiali croniche, bronchiti<br />
croniche, semplici o accompagnate a componente ostruttiva (con esclusione<br />
dell’asma e dell’enfisema avanzato, complicato da insufficienza respiratoria grave o<br />
da cuore polmonare);<br />
malattie dermatologiche: psoriasi ( esclusa la forma pustolosa eritrodermica),<br />
eczema e dermatite atopica (escluse le forme acute vescicolari ed essudative),<br />
dermatite seborroica ricorrente;<br />
malattie ginecologiche: sclerosi dolorosa del con<strong>net</strong>tivo pelvico di natura<br />
cicatriziale e involutiva, leucorrea persistente da vaginiti croniche aspecifiche o<br />
distrofiche;<br />
malattie ORL: rinopatia vasomotoria, faringolaringiti croniche, sinusiti croniche,<br />
stenosi tubariche, otiti catarrali croniche, otiti croniche purulente non<br />
colesteatomatose;<br />
malattie dell’apparato urinario: calcolosi delle vie urinarie e sue recidive;<br />
malattie vascolari: postumi di flebopatie di tipo cronico;<br />
malattie del’apparato gastroenterico: dispepsia di origine gastroenterica e biliare,<br />
sindrome dell’intestino irritabile con varietà stipsi.<br />
esempio n.1<br />
si prescrive “ciclo di fangoterapia per osteoartrosi del rachide”<br />
esempio n.2<br />
si prescrive “ciclo di terapia termale inalatoria per rinosinusite cronica”<br />
10
OSSIGENOTERAPIA<br />
Ricordo che l’ossigenoterapia a lungo termine (15 ore/die) è un importante trattamento non<br />
farmacologico dei pz con BPCO ed insufficienza respiratoria, forse l’unico che può modificarne la<br />
qualità e l’aspettativa di vita, migliorando non solo i parametri respiratori, ma anche il sonno, le<br />
funzioni cognitive, la progressione dell’ipertensione polmonare, la frequenza delle riacutizzazioni.<br />
La prescrizione di ossigenoterapia a lungo termine con ossigeno li<strong>qui</strong>do o da concentratore è di<br />
pertinenza dello specialista pneumologo, che l’effettuerà in presenza di un’ipossia stabile (PO2 <<br />
55mmHg) non correggibile con le comuni terapie farmacologiche (tale limite viene innalzato a 60<br />
mmHg in presenza di policitemia stabile o di segni clinico strumentali di cuore polmonare cronico o<br />
cardiopatia ischemica).<br />
Il MMG può prescrivere esclusivamente l’ossigeno gassoso a scopo di sollievo o palliativo quando<br />
deve trattare a domicilio pz con insufficienza respiratoria legata ad es. a malattia neoplastica<br />
avanzata, a patologie neurodegenerative, a flogosi delle basse vie respiratorie.<br />
La ricetta “rossa”, debitamente compilata, conterrà la seguente dicitura:<br />
P. O2 litri 3000, una bombola<br />
S. 1.5/litri min. in pz con insuff. Respiratoria<br />
L’indicazione in MG è il trattamento di pazienti affetti da insufficienza respiratoria cronica secondaria<br />
a BPCO, che presentino un’ipossiemia continua con valori diurni di PaO2 stabilmente inferiori ai 55<br />
mmHg ( tale limite può essere aumentato a 59 mmHg in presenza di policitemia e cuore polmonare<br />
cronico). L’obbiettivo dell’O2-terapia è quello di aumentare la pressione parziale dell’ossigeno negli<br />
alveoli polmonari e diminuire il lavoro respiratorio per garantirla.<br />
Il trattamento andrebbe protratto per almeno 18 ore al giorno con un flusso in grado di mantenere<br />
valori di PaO2 compresi tra i 60 e i 70 mmHg . In pratica a domicilio si può modulare il flusso<br />
basandosi sul benessere del paziente e/o sul raggiungimento di una accettabile saturazione alla<br />
pulsiossimetria (90-92% ).<br />
Va ricordato che nella BPCO i centri respiratori tendono a perdere la sensibilità alla CO2 e<br />
sono sensibili esclusivamente all’ipossia, per cui la somministrazione di flussi elevati di O2 può<br />
portare ad una depressione respiratoria: ne consegue che l’ossigenoterapia va comunque iniziata<br />
con bassi flussi, 1-2 litri/ min, utilizzando cannule nasali. Non va dimenticato che l’ossigeno è un<br />
farmaco e come tale va utilizzato.<br />
11
COME UTILIZZARE LA RICETTA “BIANCA<br />
Il ricettario personale “bianco”, riportante il timbro identificativo del medico che lo redige,<br />
viene utilizzato sia per scopi prescrittivi, per i farmaci non a carico del SSN (fascia C),<br />
che certificativi. Nel primo caso viene utilizzato nella seguente maniera:<br />
Per …………..(cognome e nome del pz) …………..<br />
P. … (farmaco cp /gtt/f im ev).......................<br />
S. ….( posologia) ……………………………..<br />
Luogo, data, timbro<br />
Firma<br />
Attenzione: i barbiturici (Gardenale, Luminale) quando prescritti a carico del SSN, necessitano di una duplice<br />
prescrizione, una copia su ricetta “rossa” debitamente compilata e una su ricetta “bianca ”.<br />
Quando il ricettario personale è usato per scopi certificativi si può utilizzare il seguente<br />
layout:<br />
Si certifica che…(segue testo)……………………………..<br />
……………………………………………………………….…<br />
Luogo, data, timbro<br />
Firma<br />
Riporto di seguito alcuni testi di uso corrente<br />
attività sportiva: si certifica che il sig. ………..……………………sulla base della<br />
visita medica da me effettuata è idoneo all’attività sportiva non agonistica<br />
(aggiungere “aerobica e di tipo moderato” nei pz anziani).<br />
Malattia anche a fini “assicurativi”): si certifica che il sig. ……………………………<br />
risulta affetto da………e necessita di giorni…….s.c. di riposo e delle cure del caso.<br />
Guarigione (anche a fini assicurativi): si certifica che il sig. ……..è guarito senza<br />
postumi invalidanti opp. con postumi invalidanti da valutarsi in sede medico-legale.<br />
riammissione a scuola: si certifica che……..è guarito e può essere ri-ammesso a<br />
scuola opp. è esente da malattia contagioso-diffusiva e può essere ri-ammesso a<br />
scuola/asilo/comunità.<br />
certificato di morte per cause naturali: si certifica il decesso di…………, avvenuto<br />
presumibilmente il giorno……..alle ore……..per cause naturali (se il pz e/o la causa<br />
è nota va specificata; es. per cachessia terminale, per sospetto IMA, per grave<br />
politrauma); all’esame necroscopico midriasi fissa, assenza di attività<br />
cardiorespiratoria.<br />
trattamento sanitario obbligatorio: Al Sindaco del comune di………………<br />
si propone trattamento sanitario obbligatorio per il sig. ………che risulta affetto<br />
da…(es. psicosi acuta delirante)…; il pz rifiuta gli urgenti interventi terapeutici che<br />
dovranno essere effettuati in ambiente ospedaliero.<br />
Nota bene: tale proposta deve essere convalidata da un secondo medico<br />
dell’azienda ULSS: i due certificati verranno inviati al Sindaco che dovrà emettere<br />
l’ordinanza per il TSO notificandola al Giudice Tutelare.<br />
Il ricettario personale può altresì venir utilizzato per comunicazioni a Colleghi ad es.<br />
Si invia al PS il sig. …………………….affetto da ………………………………………………<br />
per gli accertamenti e le cure del caso opp. per eventuale ricovero.<br />
12
CERTIFICATI<br />
CERTIFICATO DI MALATTIA<br />
Vengono redatti su una modulistica che prevede una duplice copia a ricalco, dove la<br />
“figlia”, che non contiene la diagnosi, viene recapitata a cura del lavoratore al proprio<br />
datore di lavoro entro due giorni dal rilascio, mentre la “madre” viene compilata dal medico<br />
nella parte a lui spettante indicando:<br />
la diagnosi o il sospetto diagnostico;<br />
la prognosi (specificando, a seconda del modulo, i giorni di malattia previsti o<br />
l’ultimo giorno di assenza dal lavoro);<br />
se il giorno del rilascio del certificato non coincide con l’inizio della malattia, il<br />
medico indicherà da che giorno il pz dichiara di essere malato.<br />
se si certifica una continuazione di malattia, questo andrà debitamente specificato;<br />
ricordo che la “convalescenza” che segue un ricovero è considerata continuazione<br />
della malattia iniziata in ospedale e attestata dal certificato di degenza.<br />
Tra i compiti del MMG vi è pure la denuncia delle malattie professionali e la redazione su<br />
apposita modulistica dei CERTIFICATI INAIL di infortunio sul lavoro. Quest’ultimi sono più<br />
frequenti, soprattutto quando si tratta di continuare o chiudere un infortunio (l’apertura<br />
della pratica, ossia il primo certificato, viene di solito redatto dal PS) : in questi casi verrà<br />
barrata rispettivamente la casella “continuativo” ed espressa un’ulteriore prognosi, o<br />
“definitivo”, ed indicata la data della ripresa del lavoro. Ricordo che durante il periodo di<br />
infortunio sul lavoro tutte le prestazioni sanitarie ad esso connesso sono esenti<br />
ticket, apponendo sull’impegnativa la dicitura INAIL.<br />
Il MMG deve altresì segnalare tempestivamente all’ULSS alcune malattie infettive, tra le<br />
quali più frequentemente la varicella, le epatiti virali, la pertosse, la parotite epidemica, le<br />
meningiti virali, la scarlattina, tutte queste entro 2 giorni dall’osservazione del caso.<br />
Ricordo infine che il MMG durante la sua attività professionale assume la qualifica di<br />
Incaricato di Pubblico Servizio , ma anche - in alcuni atti - quella di Pubblico Ufficiale, per<br />
cui in ogni caso è importante che ogni sua certificazione sia redatta nel pieno rispetto del<br />
codice penale e deontologico e segnatamente:<br />
riportando solo dati clinici che abbia direttamente constatato;<br />
attribuendo al pz eventuali elementi anamnestici non verificabili (“riferisce…”);<br />
specificando quando la certificazione in oggetto è stata richiesta dall’interessato;<br />
concludendo con la formula “per gli usi consentiti dalla legge”.<br />
Spett ULSS n.<br />
Si notifica un caso<br />
… accertato…sospetto di……(malattia)…………………………..<br />
a carico di ……..(cognome, nome, nato a, residente in)………. ….<br />
l’inizio della malattia risale al .../…/…<br />
comune di inizio dei primi sintomi…………………………………<br />
eventuale comunità frequentata...(scuola , fabbrica, caserma ecc)..<br />
per prevenire la diffusione del contagio il sottoscritto ha predisposto<br />
le seguenti misure di prevenzione………………………………….<br />
In fede<br />
Luogo ,data,<br />
timbro e firma<br />
CERTIFICATO PRIMO…CONTINUATIVO…DEFINITIVO…<br />
INFORTUNATO…………(cognome e nome)………………….<br />
CODICE FISCALE………………………………………………<br />
POSTUMI DI ALTRE LESIONI/MALATTIE<br />
PREGRESSE……………………………………………………..<br />
RISULTA AFFETTO DA……(diagnosi)……………………….<br />
ACCERTAMENTI PRATICATI………………………………..<br />
PROGNOSI (inabilità temp.assoluta al lavoro) giorni…..<br />
RIPRENDE IL LAVORO IL …/…/…<br />
PERICOLO DI VITA NO… SI…<br />
SI PRESUME INABILITA’ PERMANENTE NO…SI…<br />
OSSERVAZIONI………………………………………………...<br />
PRESCRIZIONI TERAPEUTICHE:<br />
RICOVERO OSPEDALIERO NO…SI…<br />
ESAMI SPECIALISTICI……………………………………<br />
LUOGO,DATA,<br />
TIMBRO, FIRMA<br />
14
IDONEITA’ SPORTIVA E CENNI DI MEDICINA DELLO SPORT<br />
Spesso al MMG è richiesto di rilasciare certificati di idoneità sportiva per attività non<br />
agonistiche. Tali certificati costituiscono un vero e proprio “scarico di responsabilità” verso<br />
il medico certificatore nel caso il soggetto, ritenuto idoneo, dovesse incorrere in un<br />
evento cardiovascolare nel corso dell’attività sportiva.<br />
Per minimizzare i rischi medico-legali connessi al rilascio di tali certificati, nei soggetti<br />
considerati “a rischio cardiovascolare” (sedentari, pz in sovrappeso, ipertesi, diabetici)<br />
consiglio di limitare l’idoneità sportiva all’“attività aerobica di tipo moderato”. E’ infatti<br />
risaputo che sforzi brevi e intensi, con brusco inizio e termine (ad es sollevamento pesi),<br />
possono essere più “perturbanti” dal punto di vista emodinamico e potenzialmente<br />
aritmogeni rispetto a sforzi, sia pure massimali, ma iniziati e terminati in modo graduale.<br />
Inoltre, sport ad elevata intensità e di breve durata, di tipo anaerobico/lattacido, provocano<br />
un brusco rialzo pressorio che può danneggiare un micro-macro circolo già compromesso.<br />
Ricordo inoltre che il rischio di IMA da esercizio aumenta in maniera logaritmica in coloro<br />
che, abitualmente sedentari, si cimentano in uno sforzo intenso e che l’allenamento, pur<br />
costituendo un efficace fattore preventivo, difficilmente fa regredire le placche<br />
aterosclerotiche createsi in precedenza con abitudini di vita non salutari.<br />
A tal proposito, occorre ricordare gli effetti nefandi dell’ obesità addominale. Il tessuto<br />
adiposo addominale è considerato come un vero e proprio organo endocrino con attività<br />
secretorie, capace di produrre sostanze ad azione ipertensiva (angiotensinogeno),<br />
aterogena (acidi grassi liberi), pro-diabetica, pro-trombotica e pro-infiammatoria e di creare<br />
i presupposti per l’insulino-resistenza (si rammenta che l’attività fisica riduce il rischio di<br />
morbilità per diabete del 30%).<br />
Il certificato di idoneità all’attività sportiva non agonistica deve trovare un corrispettivo nella<br />
cartella clinica del paziente, dove verrà annotato l’esame obiettivo (ritmicità del cuore,<br />
soffi, PA) e l’anamnesi , quest’ultima rivolta all’accertare un’eventuale familiarità per morti<br />
improvvise e/o cardiache nell’infanzia.<br />
Nei soggetti sedentari e over 40 considerare l’esecuzione di un semplice ECG, che<br />
aumenta sensibilmente la probabilità di identificare le malattie cardiache a rischio di morte<br />
improvvisa (cardiomiopatie, stenosi aortica, WPW), mentre nei soggetti a rischio CV è più<br />
saggio consigliare l’esecuzione di una visita cardiologica e/o di un ECG da sforzo prima di<br />
rilasciare la certificazione di idoneità sportiva.<br />
All’atleta diabetico va consigliato di<br />
fare l’insulina rapida 1-2 ore prima dell’esercizio evitando di iniettare il farmaco nelle<br />
zone coinvolte nel gesto atletico;<br />
eseguire uno stick glicemico prima dell’esercizio: con una glicemia < 90-100 mg/dl<br />
fare uno spuntino prima di cominciare;<br />
nell’attività di lunga durata considerare l’assunzione di carboidrati a metà attività e<br />
la riduzione del fabbisogno insulinico fino al 30%, particolarmente della lenta serale<br />
per il rischio di ipoglicemie notturne;<br />
nella fase post-esercizio, che può essere caratterizzata da una ipoglicemia da<br />
stress, eventualmente assumere un supplemento di carboidrati.<br />
Bisogna altresì considerare che vi sono delle “anomalie” ECG di comune riscontro negli<br />
atleti, riferibili alle modificazioni cardiovascolari indotte dall’allenamento ( aumento del tono<br />
parasimpatico e riduzione del simpatico, ipertrofia e dilatazione ventricolare) come:<br />
* bradicardia sinusale;<br />
* BAV I°;<br />
* BBDx incompleto;<br />
* ripolarizzazione precoce;<br />
15
* alti voltaggi QRS isolati.<br />
che non richiedono ulteriori approfondimenti diagnostici.<br />
Ricordo che nel trattamento dell’ ipertensione dello sportivo si non si deve ricorrere a<br />
farmaci che riducono la performance (come i beta bloccanti) e costituiscono doping (come<br />
i diuretici), per cui ci si avvale principalmente degli ACE-inibitori, dei sartani, dei caantagonisti<br />
e della doxazosina.<br />
Va inoltre ricordato che, negli sport di contatto, traumi toracici violenti e dolore intenso<br />
possono innescare fenomeni aritmici per lo più di tipo bradicardico.<br />
CERTIFICATO DI MORTE<br />
Può capitare di essere chiamati a certificare la morte di persone non note e avvenuta per<br />
cause sconosciute o traumatiche (esempio annegamento, precipitazione). In tali<br />
circostanze vale l’aurea regola di riportare nel certificato di decesso ciò che si riesce ad<br />
obiettivare con l’esame del cadavere o dei suoi resti.<br />
Può succedere che il corpo rimanga non identificato (“ si certifica il decesso di<br />
uomo/donna di razza... dell’età presunta di anni...), o che venga riconosciuto da parenti o<br />
amici (si certifica il decesso di ...riconosciuto come tale dal sig.... ). Per quanto riguarda le<br />
cause di morte è ovvio che conviene essere prudenti (“morte avvenuta per verosimile<br />
precipitazione/ annegamento/ politrauma/ecc”), perché ad es un individuo può avere avuto<br />
un infarto massivo che ha successivamente causato una caduta in un dirupo o che questa<br />
sia stata provocata da un colpo di fucile mortale (esaminare sempre il cadavere!). Con<br />
medesima prudenza bisogna pronunciarsi sull’orario del decesso: più che esprimersi su<br />
questo, conviene riportare dati oggettivi quali:<br />
1) la rigidità cadaverica, che inizia da 2- 3 ore dopo la morte, si estende dai muscoli<br />
della mandibola in senso cranio-caudale, si completa in 10-12 ore, rimane stabile<br />
per circa 2 giorni per poi risolversi progressivamente;<br />
2) le macchie ipostatiche, che risultano ben visibili 3-4 ore dopo la morte e<br />
raggiungono il massimo 12-15 ore dalla morte, quando non si formano e non<br />
migrano più;<br />
3) le macchie putrefattive, che si formano d’estate in 18-25 ore, mentre anche in 2-4<br />
giorni d’inverno.<br />
4) la colonizzazione da microfauna.<br />
Il certificato va ovviamente corredato dall’orario in cui i fenomeni cadaverici vengono<br />
rilevati. Ricordo di riportare sempre i segni clinici di morte, quali la midriasi fissa, l’assenza<br />
del riflesso corneale e di attività cardiorespiratoria. Se si ha la certezza che il cadavere<br />
non sia stato spostato/manomesso sarebbe buona cosa fotografarlo, soprattutto nei casi in<br />
cui la morte risulta essere avvenuta in circostanze sospette (che vanno segnalate nel<br />
certificato di morte).<br />
Ricordo che il cadavere deve essere posto “in osservazione” “in idonei locali”, per 24 ore<br />
dal momento del decesso. In caso di morte a domicilio, nel caso i parenti vogliano far<br />
portare la salma in obitorio, conviene rilasciare, per lo spostamento della salma da parte<br />
degli incaricati delle pompe funebri, la seguente disposizione, redatta su ricettario<br />
personale: “Certifico che il decesso del sig/ra... avvenuto il ../../.. non è dovuto a malattia<br />
infettiva e/o diffusiva, se ne consiglia il trasporto in idonei locali all’osservazione in base<br />
all’art.12 lettera del regolamento di polizia mortuaria.”<br />
16
ESENZIONI<br />
CODICI PER MALATTIE<br />
MALATTIE CRONICHE ED INVALIDANTI CODICE CATEGORIE FARMACOLOGICHE<br />
acromegalia e gigantismo 001 ormoni anticrescita<br />
affezioni del sistema circolatorio<br />
(escluso: .453.0 sindrome di budd-chiari) -<br />
malattie cardiache e del circolo polmonare<br />
affezioni del sistema circolatorio<br />
(escluso: .453.0 sindrome di Budd-Chiari) -<br />
malattie cerebrovascolari<br />
affezioni del sistema circolatorio<br />
(escluso: .453.0 sindrome di Budd-Chiari) -<br />
malattie delle arterie, arteriole, capillari, vene<br />
e vasi linfatici<br />
anemia emolitica ac<strong>qui</strong>sita da<br />
autoimmunizzazione<br />
A02<br />
B02<br />
C02<br />
003<br />
anoressia nervosa, bulimia 005 Antidepressivi<br />
artrite reumatoide 006<br />
Asma 007<br />
cirrosi epatica, cirrosi biliare 008<br />
colite ulcerosa e malattia di Crohn 009<br />
Demenze 011<br />
antiaritmici, antianginosi, anticoagulanti,<br />
antiaggreganti, eparine, cardioci<strong>net</strong>ici, diuretici, aceinibitori,<br />
sartani, calcioantagonisti, farmaci<br />
ipolipemizzanti, beta-bloccanti, sali di potassio<br />
antiaritmici, antianginosi, anticoagulanti,<br />
antiaggreganti, eparine, cardioci<strong>net</strong>ici, diuretici, aceinibitori,<br />
sartani, calcioantagonisti, farmaci<br />
ipolipemizzanti, beta-bloccanti, sali di potassio<br />
antiaritmici, antianginosi, anticoagulanti,<br />
antiaggreganti, eparine, cardioci<strong>net</strong>ici, diuretici, aceinibitori,<br />
sartani, calcioantagonisti, farmaci<br />
ipolipemizzanti, beta-bloccanti, sali di potassio<br />
farmaci succedanei del sangue, soluzioni<br />
perfusionali, farmaci immunosoppressori<br />
FANS, immunosoppressori, sali d'oro,<br />
glucocorticoidi, antinfiammatori (sulfasalazina,<br />
mesalazina), metotrexato, idroxiclorochina. Nel<br />
dolore severo anche tramadolo, paracetamolo,<br />
paracetamolo + codeina<br />
farmaci per le sindromi ostruttive delle vie<br />
respiratorie, antibiotici, ossigeno. Nei pazienti con<br />
oculorinite allergica stagionale anche antistaminici<br />
per uso sistemico.<br />
diuretici, lattulosio, lattitolo, inibitori della pompa<br />
protonica, vitamina K, antimicrobici intestinali<br />
farmaci steroidi, antinfiammatori (sulfasalazina,<br />
mesalazina), immunosoppressori<br />
farmaci antidemenza (anticolinesterasici),<br />
antipsicotici, antidepressivi, antiaggreganti<br />
diabete insipido 012 ormoni del lobo posteriore dell'ipofisi (vasopressina)<br />
diabete mellito 013<br />
dipendenza da sostanze stupefacenti,<br />
psicotrope e da alcool<br />
014<br />
epatite cronica (attiva) 016 Interferoni<br />
epilessia<br />
(escluso: sindrome di lennox-gastaut)<br />
017<br />
fibrosi cistica 018<br />
ipoglicemizzanti orali ed insuline, antiaritmici,<br />
antianginosi, anticoagulanti, antiaggreganti, eparine,<br />
cardioci<strong>net</strong>ici, diuretici, anticoagulanti, ace-inibitori,<br />
sartani, calcioantagonisti, farmaci ipolipemizzanti,<br />
beta-bloccanti, glucagone. Nella neuropatia<br />
diabetica anche tramadolo, paracetamolo,<br />
paracetamolo + codeina<br />
farmaci usati nelle dipendenze da alcool, naltrexone,<br />
metadone, disulfiram<br />
farmaci antiepilettici<br />
antibiotici, enzimi pancreatici ad alto dosaggio,<br />
cortisonici sistemici ed inalatori, broncodilatatori<br />
(teofillina, beta2-agonisti ed anticolinergici)<br />
17
Glaucoma 019 farmaci antiglaucoma e miotici<br />
infezione da virus della immunodeficienza<br />
umana (HIV)<br />
insufficienza cardiaca<br />
(N.Y.H.A. classe III e IV)<br />
insufficienza corticosurrenale cronica<br />
(morbo di Addison)<br />
020<br />
021<br />
022<br />
insufficienza renale cronica 023<br />
insufficienza respiratoria cronica 024<br />
ipercolesterolemia familiare eterozigote tipo<br />
IIa e IIb - ipercolesterolemia primitiva<br />
poligenica - ipercolesterolemia familiare<br />
combinata - iperlipoproteinemia di tipo III<br />
025<br />
antinfettivi sistemici, antidepressivi, antimicotici,<br />
antiretrovirali<br />
ace-inibitori, antianginosi, sartani, inotropi, diuretici,<br />
beta-bloccanti, antiaritmici, anticoagulanti,<br />
antiaggreganti<br />
farmaci corticosteroidi<br />
farmaci antianemici (eritropoietina alfa e beta,<br />
darbepoetina alfa) antiemetici, sodio<br />
polistirensulfonato, diuretici dell'ansa, sevalamer<br />
broncodilatatori (teofillinici, beta2-agonisti ed<br />
anticolinergici, corticosteroidi, antibiotici, ossigeno)<br />
farmaci ipolipemizzanti<br />
iperparatiroidismo, ipoparatiroidismo 026 calcio, vitamina D, preparati antitiroidei<br />
ipotiroidismo congenito, ipotiroidismo<br />
ac<strong>qui</strong>sito (grave)<br />
027<br />
lupus eritematoso sistemico 028<br />
malattia di Alzheimer 029<br />
malattia di Sjogren 030<br />
ormoni tiroidei<br />
glucocorticoidi, antibiotici, immunosoppressori,<br />
idroxiclorochina<br />
farmaci antidemenza (anticolinesterasici),<br />
antipsicotici, antidepressivi<br />
FANS, immunosoppressori, sali d'oro,<br />
glucocorticoidi, antinfiammatori, lacrime artificiali<br />
(carbomer)<br />
ipertensione arteriosa con danno d'organo 031 antipertensivi, antiaggreganti<br />
ipertensione arteriosa senza danno d'organo A31 antipertensivi, antiaggreganti<br />
malattia o sindrome di Cushing 032<br />
miastenia grave 034<br />
morbo di Basedow, altre forme di<br />
ipertiroidismo<br />
035<br />
morbo di Buerger 036<br />
farmaci che influenzano la produzione surrenalica di<br />
cortisolo<br />
farmaci anticolinesterasici e sostanze ad azione<br />
immunosoppressiva<br />
farmaci antitiroidei, beta-bloccanti<br />
farmaci vasodilatatori, antinfiammatori,<br />
antiaggreganti<br />
morbo di Paget 037 calcitonina, difosfonati<br />
morbo di Parkinson e altre malattie<br />
extrapiramidali<br />
038<br />
nanismo ipofisario 039<br />
neonati prematuri, immaturi, a termine con<br />
ricovero in terapia intensiva neonatale<br />
040<br />
farmaci antiparkinsoniani, antipsicotici<br />
ormoni del lobo anteriore dell'ipofisi ed analoghi<br />
(somatotropina)<br />
farmaci correlati<br />
neuromielite ottica 041 Corticosteroidi<br />
pancreatite cronica 042 enzimi pancreatici, insulina, somatostatina<br />
Psicosi 044<br />
psoriasi<br />
(artropatica, pustolosa grave, eritrodermica)<br />
045<br />
sclerosi multipla 046<br />
farmaci antipsicotici, antidepressivi, sali di litio,<br />
carbamazepina<br />
antipsoriasici topici e per uso sistemico, FANS,<br />
corticosteroidi sistemici, ciclosporine<br />
farmaci immunostimolanti (interferone beta 1a<br />
ricombinante, interferone beta 1b ricombinante)<br />
18
sclerosi sistemica (progressiva) 047<br />
soggetti affetti da patologie neoplastiche<br />
maligne e da tumori di comportamento incerto<br />
soggetti affetti da pluripatologie che abbiano<br />
determinato grave ed irreversibile<br />
compromissione di più organi e/o apparati e<br />
riduzione dell'autonomia personale correlata<br />
all'età risultante dall'applicazione di<br />
convalidate scale di valutazione delle<br />
capacità funzionali<br />
soggetti in attesa di trapianto ( rene, cuore,<br />
polmone, fegato, pancreas, cornea, midollo)<br />
soggetti nati con condizioni di gravi deficit<br />
fisici, sensoriali e neuropsichici<br />
soggetti sottoposti a trapianto ( rene, cuore,<br />
polmone, fegato, pancreas, midollo)<br />
048<br />
049<br />
050<br />
051<br />
052<br />
farmaci immunosoppressori, cortisonici per uso<br />
sistemico, inibitori di pompa protonica, antipertensivi<br />
farmaci collegati alla cura delle complicanze e alla<br />
prevenzione delle recidive, antitumorali. Nel dolore<br />
severo anche tramadolo, paracetamolo,<br />
paracetamolo + codeina<br />
farmaci correlati alle patologie<br />
tutti i farmaci<br />
tutti i farmaci<br />
tutti i farmaci<br />
soggetti sottoposti a trapianto di cornea 053 colliri, farmaci immunosoppressori<br />
spondilite anchilosante 054<br />
farmaci antinfiammatori, corticosteroidi, FANS,. Nel<br />
dolore severo anche tramadolo, paracetamolo,<br />
paracetamolo + codeina<br />
tubercolosi (attiva bacillifera) 055 farmaci per il trattamento della tubercolosi<br />
tiroidite di Hasimoto 056 preparati tiroidei, corticosteroidi<br />
invalidi civili al 100%* 3C1 Tutti i farmaci di fascia A<br />
Invalidi di guerra dalla 1 a alla 5 a ** 3G1 Tutti i farmaci, compresi quelli di fascia C<br />
Reddito non > 12.000 € 6R2 Quota fissa assistenza farmaceutica<br />
Reddito non > 36.151,98 €<br />
(età < 6 o > 65 anni)<br />
7R2<br />
Ticket assistenza specialistica<br />
Disoccupazione 7R3 Ticket assistenza specialistica<br />
Beneficiari di assegno sociale 7R4 Ticket assistenza specialistica<br />
Titolari > 65 anni di pensione al minimo 7R5 Ticket assistenza specialistica<br />
Reddito < 29.000 €<br />
(solo per residenti in Ve<strong>net</strong>o)<br />
7RQ<br />
ESENZIONE 6R2<br />
vale solo per i farmaci (massimo 2 per ricetta)<br />
va rinnovata annualmente (controllare la scadenza!).<br />
Riduzione di 5 € quota fissa assistenza specilistica<br />
note<br />
*agli INVALIDI CIVILI AL 100% sono concessi in esenzione tutti i farmaci in fascia A nel rispetto delle note<br />
AIFA, ma, con questo codice di esenzione (3C1), non si possono superare i 2 pezzi per ricetta (6 per gli<br />
antibiotici iniettivi);<br />
**lo stesso vale per gli INVALIDI DI GUERRA, con la differenza che per questo codice di esenzione (3G1)<br />
sono concessi e prescrivibili sulla ricetta “rossa” anche i farmaci di fascia C.<br />
19
ESENZIONE IN GRAVIDANZA<br />
Le donne in gravidanza sono esenti per gli esami che corrispondono, secondo le tabelle<br />
ministeriali sottoriportate, alla settimana di gestazione: in questo caso si apporrà sulla<br />
ricetta il codice di esenzione 4+la settimana gravidanza (es.18a settimana codice 418).<br />
gravidanza iniziale, entro la 13a settimana:<br />
emocromo completo, gruppo sanguigno+fattore RH, AST, ALT, rubeo test, toxo test (in caso di IG neg.<br />
ripetere ogni mese fino al parto), TPHA, VDRL, HIV1-2 ab, glicemia, esame urine completo, test di Coombs<br />
indiretto, ECO OSTETRICA<br />
tra la 14a e 18a settimana:<br />
es. urine completo<br />
tra la 19a e la 23a settimana<br />
es.urine completo, ECO OSTETRICA<br />
tra la 24a e la 27a settimana<br />
glicemia, es.urine completo<br />
tra la 28a e la 32a settimana<br />
emocromo completo, ferritinemia, es. urine completo, ECO OSTETRICA<br />
tra la 33a e la 37a settimana<br />
HbsAg, HCV, emocromo completo, es.urine completo, HIV1-2 ab<br />
tra la 38° e la 40a settimana<br />
es.urine completo e, in caso di batteriuria significativa, urinocoltura.<br />
dalla 41° settimana<br />
ECO OSTETRICA e CARDIOTOCOGRAFIA su specifica richiesta dello specialista<br />
IN CASO DI MINACCIA D’ABORTO INCLUDERE TUTTE LE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE<br />
NECESSARIE PER IL MONITORAGGIO DELL’EVOLUZIONE DELLA GRAVIDANZA<br />
Farmaci di uso comune in gravidanza:<br />
Folidex cp, acido folico, una cp/die, fascia A, nel primo trimestre per la prevenzione della<br />
spina bifida.<br />
Intrafer gtt, ferro, 40 gtt die, fascia A nota 76 (a carico del SSN in caso di carenza<br />
documentata nei bambini di età < 3 aa, nelle donne in gravidanza, negli anziani > 65 aa) .<br />
20
MALATTIE CRONICHE ED ESAMI CORRELATI AL CODICE DI ESENZIONE<br />
(decreto 21/05/01 n.296)<br />
ipertensione arteriosa senza danno d’organo cod.esenzione A31:<br />
creatinina clearance, potassio, es.urine completo, Rx torace, ECG, monitoraggio continuo<br />
(24h) della PA, esame FUNDUS OCULI;<br />
ipertensione arteriosa con danno d’organo cod.esenzione 031, in aggiunta:<br />
visita successiva alla prima, colesterolo tot e hdl, glicemia, NA, trigliceridi, uricemia,<br />
emocromo completo, fibrinogeno, ECG HOLTER, ECOCARDIACA.<br />
diabete mellito cod.esenzione 013:<br />
visita successiva alla prima, ALT, AST, bilirubina tot. e fraz., C peptide, colesterolo tot. e<br />
HDL, creatinina clearance, gamma GT, glicemia, Hb glicata, microalbuminuria, trigliceridi,<br />
uricemia, es.urine completo, emocromo completo, urinocoltura, ECO ADDOME SUP.,<br />
ECODOPPLER TSA, ECODOPPLER ARTI SUP. o INF, arteriosa o venosa, EMG, esame<br />
FUNDUS OCULI, studio del CAMPO VISIVO, TONOMETRIA, studio della SENSIBILITA’<br />
AL COLORE, FLUORANGIOGRAFIA, ECG, valutazione della soglia di SENSIBILITA’<br />
VIBRATORIA, tests cardiovascolari per la valutazione di NEUROPATIA AUTONOMICA<br />
soggetti affetti da patologie neoplastiche maligne cod. esenzione 048:<br />
le prestazioni sanitarie appropriate per il monitoraggio delle patologie di cui sono affetti e<br />
delle loro complicanze, per la riabilitazione e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti<br />
glaucoma cod.esenzione 019:<br />
viste successive alla prima, TONOMETRIA, CAMPO VISIVO, FUNDUS OCULI, ECO<br />
OCULARE<br />
colite ulcerosa e malattia di Crohn cod.esenzione 009:<br />
visite successive alla prima, ALT, ferro, gamma GT, K, protidogramma, Na, emocromo<br />
completo, PCR, clisma del tenue con doppio contrasto, ECO ADDOME COMPLETO,<br />
EGDS+BIOPSIA+ES.ISTOLOGICO, COLONSCOPIA+BIOPSIA+<br />
ES.ISTOLOGICO<br />
asma cod. esenzione 007:<br />
visita successiva alla prima. emocromo completo, IgE specifiche allergologiche<br />
quantitativo e qualitativo,TESTS PERCUTANEI E INTRACUTANEI a lettura immediata, RX<br />
TORACE, ECO CUORE, ECG, SPIROMETRIA GLOBALE, tests di broncodilatazione<br />
farmacologica, ESERCIZI RESPIRATORI, DRENAGGIO POSTURALE<br />
malattie cardiache e del circolo polmonare cod.esenzione A02:<br />
visite successive alla prima, ECG, RX TORACE, ECOCOLORDOPPLER CARDIACA, ECG<br />
DA SFORZO con cicloergometro, ECG sec.HOLTER<br />
malattie cerebrovascolari cod.esenzione B02:<br />
visita successiva alla prima, TAC cranioencefalica senza e con mdc, ECODOPPLER TSA<br />
malattie delle arterie, arteriose, capillari, vene e vasi linfatici cod.esenzione C02:<br />
visite successive alla prima, RX TORACE, ECODOPPLER RENI E SURRENI, ECO<br />
GROSSI VASI ADDOMINALI, ECOCOLOR DOPPLER ARTI SUP o INF. ARTERIOSA o<br />
VENOSA<br />
pz in trattamento anticoagulante:<br />
PT, PTT<br />
21
NOTE AIFA<br />
NOTE PRINCIPI ATTIVI PRESCRIZIONE A CARICO DEL SSN<br />
1<br />
13<br />
48<br />
Gastroprotettori: misoprostolo, esomeprazolo,<br />
lansoprazolo, omeprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo,<br />
diclofenac+misoprostolo.<br />
Fibrati: bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil.<br />
Statine: atorvastatina, fluvastatina, lovastatina,<br />
pravastatina, rosuvastatina, simvastatina,<br />
simvastatina+ezetimibe.<br />
Omega 3 etilesteri.<br />
Statine: atorvastatina, fluvastatina, lovastatina,<br />
pravastatina, rosuvastatina, simvastatina,<br />
simvastatina+ezetimibe.<br />
Prevenzione delle complicanze gravi del tratto<br />
gastrointestinale superiore:<br />
in trattamento cronico con FANS,<br />
in terapia antiaggregante con ASA a basse dosi,<br />
purché sussista una delle seguenti condizioni di rischio:<br />
storia di pregresse emorragie digestive o di ulcera<br />
peptica non guarita con terapia eradicante;<br />
concomitante terapia con anticoagulanti o cortisonici;<br />
età avanzata.<br />
Dislipidemie familiari.<br />
Ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta:<br />
in soggetti a rischio elevato di un primo evento<br />
cardiovascolare maggiore [rischio a 10 anni ≥ 20% in<br />
base alle Carte di Rischio del Progetto Cuore<br />
dell’Istituto Superiore di Sanità] (prevenzione primaria);<br />
in soggetti con coronaropatia documentata o pregresso<br />
ictus o arteriopatia obliterante periferica o pregresso<br />
infarto o diabete (prevenzione secondaria).<br />
Omega 3 etilesteri. In soggetti con pregresso infarto del miocardio<br />
(prevenzione secondaria).<br />
Fibrati: bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil.<br />
Statine: atorvastatina, fluvastatina, lovastatina,<br />
pravastatina, rosuvastatina, simvastatina,<br />
simvastatina+ezetimibe.<br />
Omega 3 etilesteri.<br />
Anti H2: cimetidina, famotidina, nizatidina,<br />
ranitidina, roxatidina.<br />
IPP: esomeprazolo, lansoprazolo, omeprazolo,<br />
pantoprazolo, rabeprazolo.<br />
Iperlipidemie non corrette dalla sola dieta:<br />
indotte da farmaci (immunosoppressori, antiretrovirali e<br />
inibitori della aromatasi)<br />
in pazienti con insufficienza renale cronica.<br />
Durata di trattamento 4 settimane (occasionalmente 6<br />
settimane):<br />
− ulcera duodenale o gastrica positive per Helicobacter<br />
pylori (Hp);<br />
− per la prima o le prime due settimane in associazione<br />
con farmaci eradicanti l’infezione;<br />
− ulcera duodenale o gastrica Hp-negativa (primo<br />
episodio);<br />
− malattia da reflusso gastroesofageo con o senza<br />
esofagite (primo episodio).<br />
Durata di trattamento prolungata, da rivalutare dopo un<br />
anno:<br />
− sindrome di Zollinger-Ellison;<br />
− ulcera duodenale o gastrica Hp-negativa recidivante;<br />
− malattia da reflusso gastroesofageo con o senza<br />
esofagite (recidivante).<br />
22
66<br />
79<br />
89<br />
FANS: aceclofenac, acemetacina, acido mefenamico,<br />
acido tiaprofenico, amtolmetina guacile, cinnoxicam,<br />
dexibuprofene, diclofenac, diclofenac/misoprostolo,<br />
fentiazac,flurbiprofene, ibuprofene, ibuprofene sale di<br />
lisina, indometacina, ketoprofene, ketoprofene sale di<br />
lisina, lornoxicam, meloxicam, nabumetone, naprossene,<br />
nimesulide,nimesulide betaciclodestrina, oxaprozina,<br />
piroxicampiroxicam betaciclodestrina, proglumetacina,<br />
sulindac, tenoxicam, COXIB: celecoxib, etoricoxib,<br />
valdecoxib.<br />
Bifosfonati: acido alendronico, acido risedronico, ac.<br />
alendronico + vitamina D3.<br />
Bifosfonati: acido alendronico, acido ibandronico, acido<br />
risedronico, acido alendronico + vitamina D3.<br />
Raloxifene.<br />
Ranelato di stronzio.<br />
Ormone paratiroideo, teriparatide.<br />
La nota si applica su diagnosi e piano terapeutico, della<br />
durata di 6 mesi prolungabile di ulteriori periodi di 6<br />
mesi per non più di altre due volte (per un totale<br />
complessivo di 18 mesi), di centri specializzati,<br />
Universitari o delle Aziende Sanitarie, individuate dalle<br />
Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano.<br />
Antistaminici: acrivastina, cetirizina, desloratadina,<br />
ebastina, fexofenadina, ketotifene, levocetirizina,<br />
loratadina, mizolastina, oxatomide, prometazina,<br />
terfenadina.<br />
Artropatie su base con<strong>net</strong>tivitica;<br />
Osteoartrosi in fase algica o infiammatoria;<br />
Dolore neoplastico;<br />
Attacco acuto di gotta.<br />
Soggetti di età superiore a 50 anni in cui sia previsto un<br />
trattamento > 3 mesi con dosi > 5 mg/die di prednisone o<br />
dosi e<strong>qui</strong>valenti di altri corticosteroidi.<br />
Soggetti con pregresse fratture osteoporotiche<br />
vertebrali o di femore.<br />
Soggetti di età superiore a 50 anni con valori di T-score<br />
della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < -<br />
4 (o < -5 per ultrasuoni falangi).<br />
Soggetti di età superiore a 50 anni con valori di T-score<br />
della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < -<br />
3 (o < - 4 per ultrasuoni falangi) e con almeno uno dei<br />
seguenti fattori di rischio aggiuntivi:<br />
- storia familiare di fratture vertebrali;<br />
- artrite reumatoide e altre con<strong>net</strong>tiviti;<br />
- pregressa frattura osteoporotica al polso;<br />
- menopausa prima 45 anni di età;<br />
- terapia cortisonica cronica.<br />
Soggetti che incorrono in una nuova frattura vertebrale<br />
moderata-severa o in una frattura di femore in corso di<br />
trattamento con uno degli altri farmaci della nota 79<br />
(alendronato, risedronato, raloxifene, ibandronato,<br />
ranelato di stronzio) da almeno un anno per una<br />
pregressa frattura vertebrale moderata-severa.<br />
Soggetti, anche se in precedenza mai trattati con gli altri<br />
farmaci della Nota 79, che si presentano con 3 o più<br />
fratture vertebrali severe (diminuzione di una delle altezze<br />
dei corpi vertebrali > 50% rispetto alle e<strong>qui</strong>valenti<br />
altezze di corpi vertebrali adiacenti integri) o con 2 fratture<br />
vertebrali severe ed una frattura femorale prossimale.<br />
Pazienti affetti da patologie su base allergica di grado<br />
medio e grave (rinocongiuntivite allergica stagionale,<br />
orticaria persistente non vasculitica) per trattamenti<br />
prolungati (superiori a 60 giorni).<br />
Il rispetto della nota AIFA è il prere<strong>qui</strong>sito affinché il farmaco possa essere prescritto in<br />
ricetta rossa a carico del SSN: in tal caso si compilerà l’apposito campo della ricetta con il<br />
numero della nota corrispondente (vedi “compilazione della ricetta”). Si possono verificare<br />
le seguenti opzioni:<br />
prescrizione di 2 principi attivi regolati da note diverse:<br />
P.nimesulide 100 bust. una scatola nota 66<br />
P. lansoprazolo 15 cp una scatola nota 1<br />
prescrizione di un solo principio attivo regolato da nota, una o due scatole:<br />
P. lansoprazolo 30 cp due scatole nota 48<br />
pluriprescrizione ( max 3 pezzi) di farmaci regolati da nota in pz esenti per patologia:<br />
esenzione 048 (patologia neoplastica)<br />
P. nimesulide bust, una scatola nota 66<br />
P. lansoprazolo 15 due scatole nota 1<br />
esenzione A02 (malattie cardiache)<br />
P pravastatina 40 mg tre scatole nota 13<br />
23
LE NOTE AIFA: UN PROBLEMA O UNA RISORSA PER IL MMG?<br />
Le note AIFA sono state concepite per definire le situazioni cliniche in cui l’utilizzo di alcuni farmaci è<br />
ritenuto appropriato, con la conseguente possibilità di poterli prescrivere a carico del SSN (ricetta rossa): il<br />
medico prescrittore dovrà <strong>qui</strong>ndi rispettarle, anche se alcune posso non essere condivise nella loro<br />
sostanza. Due esempi.<br />
La nota 4 stabilisce che gli antiepilettici gabapentin (disponibile generico) e pregabalin (Lyrica cp) possono<br />
essere prescritti liberamente, senza apporre la nota nella ricetta “rossa”, per la terapia dell’epilessia,<br />
mentre se prescritti per il trattamento del dolore neuropatico vengono limitati dalla nota alle seguenti<br />
patologie :<br />
nevralgia post erpetica<br />
neuropatia associata a malattia neoplastica<br />
dolore post ictus o da lesione midollare<br />
neuropatia diabetica<br />
mono-polineuropatie nei quali l’uso dei triciclici o della carbamazepina sia controindicato o<br />
inefficace<br />
La stessa nota regolamenta l’uso dell’antidepressivo SSRI Duloxetina (Xeristar 60 mg cp): prescrizione a<br />
carico del SSN per il trattamento della depressione e della neuropatia diabetica, in quest’ultimo caso<br />
apponendo in ricetta la nota 4.<br />
In sostanza questo provvedimento dell’AIFA sancisce un uso appropriato e razionale dei farmaci per il<br />
trattamento del dolore neuropatico, enfatizzando l’utilizzo in prima battuta di farmaci a basso costo e di<br />
provata efficacia quali la carbamazepina (per il suo effetto depressivo GABA-mediato sull’eccitabilità<br />
neuronale) e gli antidepressivi triciclici (e in particolare l’amitriptilina a basso dosaggio, per il loro effetto<br />
sulle vie inibitorie discendenti serotoninergiche), lasciando in seconda battuta farmaci più costosi e meno<br />
sperimentati, in caso di fallimento terapeutico o in presenza di controindicazioni (ricordo gli effetti<br />
anticolinergici dei TC) o di effetti collaterali ( granulocitopenia per la CBZ).<br />
Meno condivisibile concettualmente la nota 89 che limita la prescrizione a carico del SSN degli<br />
antistaminici ai soli pz. affetti da patologia allergica di grado medio e grave (rinocongiuntivite allergica<br />
stagionale e orticaria persistente non vasculitica) e per i trattamenti prolungati superiori ai 60 giorni.<br />
Non si capisce perché vengano esclusi dai benefici della nota i pz affetti da rinocongiutivite “perenne” non<br />
stagionale, causata ad esempio dagli acari della polvere, e per quale motivo la prescrizione debba essere<br />
necessariamente prolungata, quando in certe stagioni la presenza di pollini, ad es del nocciolo, è molto<br />
limitata temporalmente. Si consideri poi che colliri, spray, pomate antistaminiche sono tutti presidi a totale<br />
carico del cittadino e che l’unico rimedio efficace per il trattamento sintomatico del prurito di qualsiasi<br />
natura rimane l’antistaminico per os, farmaco peraltro dai costi contenuti (es.cetirizina cpr 10 mg , 1 cpr<br />
die dai 12 anni, o gtt in età pediatrica, 20 gtt=10 mg).<br />
CAUSE SISTEMICHE DI PRURITO ACCERTAMENTI<br />
PATOLOGIA METABOLICA<br />
DIABETE, IPERURICEMIA,<br />
DISTIROIDISMI<br />
GLICEMIA, FT4, TSH,<br />
URICEMIA<br />
PATOLOGIA EMATOLOGICA<br />
M.LINFOPROLIFERATIVE,<br />
POLICITEMIA<br />
EMOCROMO<br />
PATOLOGIA EPATOBILIARE EPATITI, CIRROSI, COLESTASI AST, ALT, FA, BILIRUBINA<br />
INSUFF.RENALE CR. CREATININA, AZOTEMIA<br />
CARCINOIDI ADDOMINALI AC.5 IDROSSINDOLACETICO<br />
PARASSITOSI FECI X PARASSITI<br />
24
ESAMI BIOUMORALI E STRUMENTALI DI PRIMO LIVELLO<br />
PZ SENZA PROBLEMI PARTICOLARI<br />
Pz che chiede di fare un controllo generale; una buona “panoramica” può essere ottenuta<br />
con i seguenti esami che definirei “di base”:<br />
emocromo completo<br />
VES<br />
creatininemia<br />
alt<br />
glicemia<br />
colesterolo<br />
trigliceridi<br />
esame urine completo<br />
PZ CHE LAMENTA ASTENIA<br />
Aggiungere agli esami di base<br />
TSH e<br />
Sideremia<br />
PZ CON FEBBRE PERSISTENTE<br />
emocromo completo<br />
VES<br />
PCR<br />
esame urine completo+coltura<br />
TOXO test<br />
MONO test<br />
TASLO<br />
Protidogramma<br />
Ricordo che le cause di febbre persistente sono in ordine di frequenza:<br />
infezioni 34%<br />
neoplasie 24%<br />
collagenopatie 18%<br />
varie 13%<br />
e rimangono non diagnosticate nel 11% dei casi.<br />
PZ DIABETICO<br />
Agli esami di base (escludere VES) aggiungere<br />
emoglobina glicata<br />
microalbuminuria<br />
Chiedere inoltre:<br />
fundus oculare<br />
n.b. accertamenti tutti esenti ticket con l’esenzione 013<br />
PZ IPERTESO<br />
(prima diagnosi e follow-up): agli esami di base (escludere VES e ALT) aggiungere<br />
elettroliti<br />
uricemia<br />
Chiedere inoltre:<br />
ECG<br />
controllo fundus oculare<br />
n.b. accertamenti tutti esenti ticket con l’esenzione 031-malattia ipertensiva-<br />
25
PZ POLIARTRALGICO<br />
emocromo completo*<br />
VES*<br />
PCR*<br />
protidogramma<br />
REUMA TEST*<br />
uricemia<br />
glicemia<br />
esame urine completo*<br />
Chiedere inoltre<br />
RX* del segmento scheletrico interessato in caso di dolore localizzato<br />
* esami esenti ticket con l’esenzione 006 - artrite reumatoide -<br />
PZ CON IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA<br />
(prima diagnosi e follow-up):<br />
creatininemia<br />
esame urine completo<br />
urinocoltura<br />
PSA<br />
Chiedere inoltre<br />
Uroflussometria<br />
eco vescico-prostatica con valutazione del ristagno post-minzionale (nb il volume<br />
della prostata normale deve essere inferiore ai 30-40 ml)<br />
PSA (ng/ml) RISCHIO K PROSTATA<br />
0-4 normale 2-5 %<br />
4-10 dubbio 25%<br />
>10 anormale 50%<br />
Ricordo che è prudente eseguire una biopsia prostatica se il PSA aumenta di più di 1 ng/anno e che<br />
circa il 20% dei cancri prostatici non produce PSA!<br />
Il tumore della prostata è piu frequente nella 6a-7a decade di vita di un uomo.<br />
PZ DISLIPIDEMICO IN TRATTAMENTO CON STATINE<br />
colesterolo tot.<br />
HDL<br />
Trigliceridi<br />
ALT<br />
AST<br />
CPK<br />
Chiedere inoltre:<br />
ECODOPPLER TRONCHI SOVRA AORTICI<br />
n.b. accertamenti tutti esenti ticket con l’esenzione 025 – ipercolesterolemia -<br />
Ricordo che nella miopatia da statine il valore delle CPK aumenta in maniera rilevante, spesso oltre 10<br />
volte il limite della normalità; aumenti modesti, al di sotto di 2 volte il limite massimo di laboratorio, possono<br />
essere dovuti ad un esercizio muscolare più intenso della norma, vanno monitorati a breve distanza e non<br />
necessitano di un‘immediata sospensione del farmaco.<br />
Prima di iniziare la terapia con statine considerare il dosaggio dell’ormone tireotropo (TSH), in quanto un<br />
ipotiroidismo non trattato può favorire l’insorgenza di una miopatia da statine ed essere responsabile di un<br />
aumento dei valori di colesterolo.<br />
FARMACI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI MIOPATIA DA STATINE:<br />
macrolidi;<br />
26
antifungini azolici (itraconazolo, ketoconazolo);<br />
ca-antagonisti: verapamil, diltiazem;<br />
amiodarone;<br />
ciclosporina;<br />
succo di pompelmo.<br />
PZ IN TRATTAMENTO CON ANTICOAGULANTI ORALI (TAO)<br />
[COUMADIN, SINTROM]:<br />
INR (range terapeutico : 2.0-3.0)<br />
n.b. esame esente ticket con l’esenzione 002 - affezioni del sistema circolatorio -<br />
Trattamento dell’iperdosaggio di anticoagulanti orali:<br />
INR < 6 senza emorragie: sospendere la terapia per 1-2 giorni, poi ridurre il dosaggio e<br />
ricontrollare l’INR dopo una settimana;<br />
INR tra 6 e 10 senza emorragie: sospendere la terapia, somministrare 1-3 gtt di Konakion (fascia<br />
A) e ricontrollare l’INR dopo 24 ore, <strong>qui</strong>ndi regolarsi per la TAO;<br />
INR < 6 con emorragia lieve (tipo epistassi): sospendere la terapia, somministrare 3-5 gtt di<br />
Konakion e ricontrollare l’INR dopo 24 ore; istruire il pz a recarsi in ospedale in caso di<br />
peggioramento dell’emorragia.<br />
In caso di maggior rischio rispetto ai 3 punti precedenti inviare il pz in ospedale.<br />
Consigli per il pz che assume anticoagulanti orali:<br />
assumere il farmaco un’ora prima di cena o 3 ore dopo;<br />
dieta libera, ma senza variazioni improvvise, soprattutto del quantitativo di verdure;<br />
evitare di assumere farmaci anche d’erboristeria senza aver prima consultato il proprio medico;<br />
consultare il medico se le urine diventano scure o rosse, se le feci sono nere o le mestruazioni più<br />
abbondanti del solito;<br />
in caso di sanguinamento premere forte con un fazzoletto pulito sulla ferita (in caso di epistassi<br />
stringere per qualche minuto la punta del naso tra 2 dita).<br />
Farmaci di uso comune in MG che in scheda tecnica riportano assenza di interazione con<br />
anticoagulanti orali:<br />
ansiolitici: lorazepam<br />
antiipertensivi: losartan, nebivilolo, felodipina<br />
antibiotici: amoxicillina, levofloxacina<br />
FANS: ibuprofene, diclofenac<br />
PPI: pantoprazolo<br />
statine: fluvastatina<br />
PZ IN TRATTAMENTO CON AMIODARONE<br />
[CORDARONE, AMIODAR]<br />
T3 free<br />
T4 free<br />
TSH (per possibile distiroidismo nei trattamenti prolungati)<br />
n.b. esami esenti ticket con esenzione 027 - ipotiroidismo congenito e ac<strong>qui</strong>sito -<br />
PZ IN TRATTAMENTO CON SALI DI LITIO<br />
[CARBOLITHIUM]<br />
litiemia (range terapeutico)<br />
PZ IN TRATTAMENTO CON ANTIEPILETTICI<br />
[TEGRETOL, GARDENALE]<br />
carbamazepinemia (range terapeutico)<br />
fenobarbitale<br />
n.b. esami esenti ticket con l’esenzione 017 - epilessia -<br />
27
PZ IN TRATTAMENTO CON ANTITIROIDEI<br />
(TAPAZOLE)<br />
T3 ,T4,TSH*;<br />
emocromo completo (tossicità midollare).<br />
* esami esenti ticket con esenzione 035 - ipertiroidismo -<br />
PZ CON IPERTRANSAMINASEMIA<br />
↑ TRANSAMINASI<br />
Aumentate < 6 volte la<br />
norma<br />
Ripetere dosaggi dopo<br />
10 gg<br />
Aumento transaminasi<br />
confermato<br />
≥6 volte la norma<br />
NORMALI STOP<br />
Ecografia epato-biliare diagnostica approfondire<br />
Non diagnostica<br />
Eliminare se possibile fattori esogeni epatotossici<br />
[alcool, fattori metabolici, farmaci quali metotrexato, statine, paracetamolo(alte<br />
dosi), estro-progestinici, amiodarone)]<br />
Ripetere dosaggi dopo 2 mesi<br />
IPERTRANSAMINASEMIA PERSISTENTE<br />
ESEGURE ANCHE: gamma-GT, FA, protidogramma, bilirubinemia, Fe, ferritina, α-FP<br />
HBsAg, HCV-RNA, Ab Anti-HCV, LDH, CPK, Ab antitransglutaminasi, Ab non organo<br />
specifici (ANA, ASMA, AMA, ANTI-DNA), TSH, fT3, fT4.<br />
DIAGNOSI EZIOLOGICA<br />
Inviare allo specialista epatologo per<br />
trattamento e follow-up<br />
NORMALI<br />
STOP<br />
Esegui Subito:<br />
asat<br />
alat<br />
bilirubina<br />
HBsAg<br />
HCV-RNA<br />
Anti-HAV-IgM<br />
Gamma-GT<br />
Fosfatasi Alcalina<br />
NON ANCORA DIAGNOSI EZIOLOGICA<br />
Inviare allo specialista epatologo per<br />
un’ulteriore valutazione e considerare<br />
eventualmente biopsia epatica<br />
28
PZ IN TRATTAMENTO CON DIGOSSINA<br />
(LANOXIN)<br />
digossinemia (range terapeutico)<br />
PZ IN TRATTAMENTO CON CONTRACCETTIVI ORALI<br />
emocromo completo<br />
glicemia<br />
colesterolo tot.<br />
trigliceridi<br />
antitrombina III<br />
ALT<br />
bilirubina fraz.<br />
es.urine completo<br />
PZ CON ASMA, PRIMA DIAGNOSI E FOLLOW-UP<br />
tests allergici cutanei (prick test)*<br />
eventuale determinazione di IgE specifiche<br />
spirometria*<br />
emogasanalisi<br />
rx torace*<br />
* esami esenti ticket con l’esenzione 007 - asma -<br />
PZ CON MENO-METRORRAGIE<br />
test di gravidanza (donne in età fertile, per escludere una gravidanza extrauterina<br />
misconosciuta)<br />
eco transvaginale<br />
isteroscopia + biopsia (obbligatoria in caso di sanguinamento spontaneo in donne<br />
in postmenopausa, per escludere un cancro endometriale)<br />
Ricordo che le meno-metrorragie, unitamente con i sanguinamenti occulti del sistema gastrointestinale, sono<br />
una causa frequente in MG di anemia sideropenica che va <strong>qui</strong>ndi indagata con:<br />
ricerca del sangue occulto fecale su 3 campioni<br />
emocromo completo<br />
sideremia<br />
ferritina<br />
Ricordo inoltre che un’anemia sideropenica, specie se associata a sintomi gastro-intestinali come diarrea e<br />
dispepsia, può essere espressione di malassorbimento e segnatamente di morbo celiaco: nel sospetto di<br />
tale patologia chiedere dosaggio di anticorpi anti-transglutaminasi.<br />
Ferro per os: Ferrograd cp ,una cp/die, fascia A.<br />
PZ CON LINFOADENOPATIA<br />
emocromo completo<br />
VES<br />
LDH<br />
beta 2-microglobulina<br />
protidogramma<br />
toxotest, monotest<br />
Nel sospetto di un linfoma (perdita di peso, febbre, astenia, sudorazione notturna):<br />
RX/TC torace<br />
ECO/TC addome<br />
29
PZ CON MICROEMATURIA<br />
ripetere l’esame dell’urine evitando le cause occasionali;<br />
nel sospetto di un’infezione: urinocoltura con antibiogramma;<br />
se non vi è infezione: citologia urinaria su 3 campioni, creatininemia, azotemia,<br />
proteinuria nelle 24/ore ed ecografia dell’apparato urinario, eventualmente integrata<br />
da rx addome in bianco;<br />
La cistoscopia ( come gli esami contrastografici delle vie urinare e la TAC) è considerata un esame di terzo<br />
livello, da eseguirsi nel sospetto di una neoplasia vescicale o in soggetti ad alto rischio neoplastico (fumatori,<br />
esposti a benzene o ad amine aromatiche, storia di malattie urologiche o infezioni urinarie).<br />
Eziologia della microematuria:<br />
circa il 50% delle microematurie rimangono in diagnosticate.<br />
microematuria “transitoria”:<br />
dopo attività sessuale<br />
dopo esercizio fisico<br />
dopo traumi<br />
contaminazione in corso di mestruazione<br />
infezioni urinarie<br />
in pz che assumono anticoagulanti orali<br />
microematuria persistente:<br />
rene policistico<br />
malattie glomerulari<br />
calcolosi<br />
neoplasie del tratto genito-urinario<br />
iperplasia prostatica benigna<br />
PZ NEOPLASTICO IN FASE AVANZATA<br />
fattori prognostici sfavorevoli sono:<br />
indicatori biochimici di malnutrizione: leucocitosi e linfocitopenia, ipoalbuminemia<br />
sintomi quali anoressia, astenia, dispnea, disfagia, xerostomia, confusione mentale.<br />
n.b. Tutti gli accertamenti eseguiti per il monitoraggio della malattia neoplastica sono esenti ticket con<br />
l’esenzione 048 - patologie neoplastiche maligne -<br />
PZ CON OSTEOPOROSI<br />
fosfatasi alcalina<br />
calcio e fosforo nel sangue e<br />
nelle urine delle 24 h<br />
paratormone<br />
idrossiprolina urinaria<br />
MARKERS TUMORALI PIU’ UTILIZZATI<br />
CEA tumori del colon-retto<br />
alfaFP epatocarcinoma, tumori di testicolo e ovaio<br />
CA 15.3 tumori della mammella<br />
CA19.9 carcinoma pancreatico<br />
CA 125 neoplasie ovariche<br />
HCG tumori di ovaio e testicolo<br />
TG carcinomi differenziati della tiroide<br />
CT carcinoma midollare della tiroide<br />
betaMG leucemie, linfomi e mielomi<br />
30
Indicazioni all’esecuzione della densitometria ossea:<br />
precedenti fratture da fragilità (causate da trauma minimo) o riscontro radiologico di fratture<br />
vertebrali;<br />
riscontro radiologico di osteoporosi;<br />
donne in menopausa con anamnesi familiare di frattura osteoporotica in età inferiore a 75 anni;<br />
donne in menopausa con indice di massa corporea inferiore a 19 kg/m 2 ;<br />
donne in postmenopausa con presenza di uno solo dei seguenti fattori di rischio: inadeguato apporto<br />
di calcio, carenza di vitamina D, fumo > 20 sigarette/die, abuso alcolico > 60 g/die;<br />
donne in menopausa precoce o chirurgica;<br />
donne e uomini in trattamento prolungato con alcuni farmaci;<br />
donne e uomini in presenza di condizioni patologiche a rischio di osteoporosi.<br />
PZ IMMUNOCOMPROMESSO: IL MMG E LA DIAGNOSI DI MALATTIA DA HIV<br />
Difficilmente il MMG riuscirà ad identificare l’infezione acuta da HIV che si caratterizza da sintomi aspecifici e<br />
similinfluenzali. Nella successiva fase paucisintomatica di “latenza clinica” egli potrà ricondurre a tale<br />
infezione una serie di manifestazioni cliniche da immunocompromissione e far eseguire al pz il relativo test<br />
sierologico (ricordo che i tests di ultima generazione hanno un “periodo finestra” di durata minore, circa 1<br />
mese), soprattutto in presenza di comportamenti “a rischio”. Il calo delle difese immunitarie (riduzione dei<br />
linfociti T CD4+) si può manifestare con:<br />
sintomi sistemici (febbre, diarrea cronica);<br />
candidosi orofaringea, leucoplachia orale, herpes zoster recidivante/diffuso;<br />
alterazione della formula leucocitaria, pastrinopernia, ipergammaglobulinemia.<br />
PZ CON SOSPETTO MORBO CELICACO<br />
Adulto:<br />
dosaggio Ac antitransglutaminasi Ig A -> + test di conferma: dosaggio Ac<br />
antiendomisio IgA -> + biopsia intestinale.<br />
NB: in caso di clinica significativa e dosaggio Ac anti TG negativo, considerare deficit IgA e, se confermato<br />
(IgA < 5mg/dl), dosare Ac anti TG IgG; se +: biopsia intestinale. In presenza di evidente s. da<br />
malassorbimento con sieronegatività per celiachia eseguire comunque biopsia intestinale ( possibile M.<br />
celiaco “sieronegativo”).<br />
bambini < 2 anni:<br />
dosaggio Ac anti gliadina IgA -> + biopsia intestinale.<br />
PZ CON DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (GESTIONE DI PRIMO LIVELLO)<br />
Valutazione: peso, altezza, BMI, PA, polso, temperatura corporea (le anoressiche<br />
sono spesso ipotese, bradicardiche, ipotermiche), caratteri sessuali e patologie da<br />
disfunzione ormonale (acne e irsutismo), segni di disidratazione (acrodermite).<br />
Per ricercare una sindrome carenziale, una disionia , una nefropatia da disidratazione e<br />
per una diagnosi differenziale:<br />
emocromo completo*<br />
creatinina clearance*<br />
urea*,protidogramma*<br />
ferro*<br />
glicemia*<br />
esame urine*<br />
elettroliti<br />
TSH<br />
ac.antitrasglutaminasi<br />
ECG per il rischio di aritmie<br />
eventuale MOC per valutare la densità ossea.<br />
* esenzione 005 – anoressia nervosa, bulimia –<br />
31
PAZIENTE ANZIANO CHE PRESENTA MALNUTRIZIONE<br />
Una condizione di malnutrizione espone i soggetti anziani, anche privi di patologie<br />
rilevanti, ad una maggior suscettibilità ai decubiti, ad un maggior rischio di cadute e di<br />
frattura, al peggioramento di eventuali patologie croniche, ad un maggior rischio di essere<br />
ospedalizzati e di soffrire di depressione, complessivamente ad un peggioramento della<br />
qualità di vita.<br />
Di seguito si riporta un test ( Mini Nutritional Assessment Form) che può essere utilizzato<br />
per individuare i soggetti affetti da possibile malnutrizione.<br />
Ricordo che il ricorso ad un’eventuale nutrizione parenterale è indicato nel caso in cui la nutrizione entrale<br />
non sia sufficiente a coprire i bisogni energetici del pz e che la via sottocutanea può veicolare solo li<strong>qui</strong>di al<br />
fine di correggere una disidratazione lieve/moderata, ma non può fornire altri nutrienti.<br />
L’intake nutrizionale è diminuito nei precedenti 3 mesi<br />
a causa di perdita di appetito, difficoltà digestive e/o<br />
masticatorie, disfagia?<br />
INITIAL MINI NUTRITIONAL ASSESSMENT<br />
0=perdita severa dell’appetito<br />
1= perdita moderata dell’appetito<br />
2= nessuna perdita dell’appetito<br />
Calo ponderale durante l’ultimo mese? 0= calo ponderale > 3 kg<br />
1= calo ponderale non è noto<br />
2= calo tra 1 e 3 Kg<br />
3= nessun calo ponderale<br />
Mobilità 0= confinato a letto o poltrona<br />
1= capace di alzarsi da letto/sedia, ma non di uscire<br />
2= capace di uscire<br />
Ha sofferto di stress fisico o malattia acuta negli 0= si<br />
ultimi 3 mesi?<br />
2= no<br />
Problemi neuropsicologici 0= demenza grave o depressione<br />
1=demenza media<br />
2=nessun problema psicologico<br />
BMI (kg/m2)* 0=23<br />
PUNTEGGIO DI SCREENING ( TOTALE<br />
MASSIMO=14)<br />
MAGGIORE /UGUALE 12 NORMALE<br />
MINORE /UGUALE 11 POSSIBILE MALNUTRIZIONE<br />
*Se il BMI non è valutabile sostituirlo con la circonferenza del polpaccio in cm<br />
0= CP < 31 cm<br />
3= CP ≥ 31 cm<br />
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PZ CON ARTRITE REUMATOIDE<br />
[Nuovi criteri per la diagnosi precoce ( ACR/EULAR 2010)]<br />
L’applicazione dei seguenti criteri porta alla formulazione di un punteggio compreso tra 0 e<br />
10, dove un valore ≥ 6 è indicativo della possibile presenza di un artrite reumatoide:<br />
COINVOLGIMENTO SIEROLOGIA DURATA SINTOMI REATTANTI FASE<br />
ARTICOLARE<br />
ACUTA<br />
1 grande articolazione FR e ACPA neg = 0 punti < 6 settimane = VES o PCR alterati<br />
= 0 punti<br />
0 punti<br />
= 1 punto<br />
2-10 grandi articolazioni FR o ACPA basso ≥ 6 settimane = 1 punto<br />
= 1 punto<br />
positivo = 2 punti<br />
1-3 piccole articolazioni FR o ACPA* alto positivo<br />
= 2 punti<br />
= 3 punti<br />
4-10 piccole articolazioni *Ac antipeptidi citrullinati<br />
= 3 punti<br />
>10 articolazioni,<br />
compresa 1 piccola<br />
= 5 punti<br />
ciclici<br />
Punteggio massimo Punteggio massimo Punteggio massimo Punteggio massimo<br />
5 3 1 1<br />
I criteri possono essere applicati solo a quei pz in cui la sinovite non può essere spiegata<br />
da una diagnosi alternativa, come ad es LES, artrite psoriasica, gotta; da notare che<br />
sintomi come la simmetria dei distretti articolari interessati e la rigidità mattutina non<br />
vengano considerati come tipici dell’AR.<br />
Il paziente riconosciuto affetto da possibile artrite reumatoide va inviato dallo specialista<br />
reumatologo per un eventuale trattamento precoce con DMARD (methotrexate,<br />
idrossiclorochina, sulfasalazina, ciclosporina, azatioprina), ritenuti oggi di primo impiego.<br />
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TERAPIA DEL DOLORE<br />
Considerare la terapia topica (non a carico del SSN, fascia C):<br />
il FREDDO nei processi flogistici acuti, tipo la periartrite acuta di spalla<br />
il CALORE (moderato), per il suo potere decontratturante, va bene per la patologia<br />
del rachide, tipo lombalgia e cervicalgia.<br />
In patologie flogistiche superficiali, come le tendiniti, sono utili anche:<br />
cerotti a cessione transdermica di antinfiammatorio (es. Keplat, un cerotto sulla<br />
zona dolente da applicare durante la notte)<br />
pomate a base di FANS (es. Muscoril Trauma, Voltaren Emulgel)<br />
soluzioni cutanee (Pennsaid 20-40 gtt sulla zona da trattare).<br />
Nella terapia sistemica:<br />
se la componente flogistica non è predominante, iniziare con il paracetamolo a<br />
dosaggio pieno 1 gr x 3 volte die (es. Efferalgan 1000 cpr eff.) o con il medesimo<br />
principio attivo “potenziato” dalla codeina (Co-Efferalgan 1x2-3 volte die)<br />
se si vuole ottenere anche un effetto antinfiammatorio, orientarsi verso:<br />
FANS tradizionale: nimesulide cp o bust, generico, 1 x 2/die, fascia A, nota<br />
66; diclofenac cp retard, generico,1cp die, fascia A, nota 66 o fiale im,1-2<br />
fiale im/die, fascia A.<br />
COXIB: meno gastrolesivi, ma da usarsi con cautela nei pz con problemi<br />
cardiovascolari: Celecoxib , Celebrex cps 200 mg 1-2 cps/die (fascia A, nota<br />
66).<br />
Quest’ultima classe di farmaci ha la proprietà di inibire la COX-2 tipica della flogosi ma, a differenza dei<br />
FANS tradizionali, non ha alcun effetto sull'isoforma COX-1 responsabile della sintesi della prostaglandine<br />
citoprotettive gastriche e del trombossano pro-aggregante piastrinico, per cui, rispetto a quest'ultimi, i coxib<br />
hanno una migliore tollerabilità gastrica e non interferiscono con l'effetto antiaggregante dell'ASA. Sono<br />
pertanto da preferire nei pz in antiaggregazione con acido acetilsalicilico che necessitano di un<br />
trattamento antiinfiammatorio.<br />
Nelle mono-poliartriti, dove la componente infiammatoria è predominante e si<br />
accompagna a rigidità mattutina, rubor, tumor ed aumento degli indici ematici di<br />
infiammazione (VES, PCR),prescrivere:<br />
uno steroide per la risoluzione della fase acuta come ad es Medrol 16 mg cpr<br />
divisibili, metilprednisolone (A), 1 cpr/die per alcuni giorni, poi “a scalare” ½ cpr/die<br />
e terminare con 1/4 cpr/die.<br />
risolta la fase acuta, il pz va inviato allo specialista reumatologo per un’eventuale<br />
terapia “di fondo” con DMARD.<br />
DOLORE MECCANICO-ARTROSICO DOLORE INFIAMMATORIO-ARTRITICO<br />
INSORGENZA DIURNA INSORGENZA NOTTURNA<br />
AGGRAVAMENTO CON IL CARICO RIGIDITA’ MATTUTINA<br />
MODESTA RIGIDITA’ ATTENUAZIONE CON ATTIVITA’ MODERATA<br />
CONTRATTURA MM ANTALGICA INTERESSAMENTO PERIARTICOLARE<br />
MODESTI SEGNI DI FLOGOSI PRESENZA SEGNI DI FLOGOSI<br />
Il ketorolac in fiale (disponibile generico 30 mg, max 3 f/die im o ev, fascia A) è un FANS<br />
da usare, secondo scheda tecnica, solo nel dolore post operatorio e da colica renale; è<br />
però possibile somministrarlo anche per via transmucosale orale imbevendo una zolletta di<br />
zucchero del farmaco e facendola sciogliere in bocca, ottenendo così un pronto effetto<br />
34
antalgico, per controllare ad es. il dolore incidente dei pz.neoplastici (nb utilizzo “off<br />
label”!).<br />
Il tramadolo è un analgesico atipico con caratteristiche oppiodi, ma con minor rischio di<br />
depressione respiratoria, sedazione e dipendenza, indicato nel dolore neoplastico e<br />
degenerativo con disponibilità del generico in fascia A; ritengo particolarmente utile la<br />
formulazione a rilascio controllato (Contramal cpr 100 o 200 mg SR 1x 2/die).<br />
Nei dolori cronici e localizzati anatomicamente ( es. epicondilite, gonalgia in gonartrosi)<br />
considerare la possibilità:<br />
di una terapia infiltrativa:<br />
con steroidi depot (controindicati nel pz diabetico!). Depomedrol 1f.<br />
intra/para-articolare/la settimana (fascia A)<br />
con acido ialuronico (Synocrom f, fascia C, utile nella gonartrosi, 1f intraarticolare/la<br />
settimana);<br />
di una terapia fisica (es. ultrasuoni, ionoforesi, almeno 10 sedute) eventualmente<br />
previa consulenza fisiatrica.<br />
Dove la sintomatologia dolorosa è sostenuta da un significativa contrattura muscolare<br />
(es. torcicollo miogeno, blocco lombare) è razionale abbinare all’analgesico un<br />
miorilassante in monosomministrazione serale (Sirdalud 1cp la sera prima di coricarsi,<br />
fascia C).<br />
I miorilassanti ( farmaci tutti in fascia C) sono farmaci estremamente utili nella terapia del<br />
dolore in quanto in grado di risolvere la contrattura che in genere si accompagna alla noxa<br />
algogena per coinvolgimento riflesso dei fusi neuromuscolari e conseguente innesco di un<br />
circolo vizioso dolore contrattura ridotta ossigenazione muscolar dolore.<br />
I miorilassanti in commercio in Italia sono prevalentemente ad azione centrale ( sul midollo<br />
spinale o sull’encefalo), mentre l’unico farmaco ad azione diretta è il dantrolene che<br />
inibisce la contrazione agendo sullo scambio degli ioni calcio all’interno della fibrocellula.<br />
I principali effetti collaterali sono la sonnolenza e le vertigini per cui si consiglia di iniziare il<br />
trattamento con la dose minima (1 cp prima di coricarsi ) per poi aumentare eventualmente<br />
il dosaggio dopo qualche giorno (1 cp ogni 12 ore).<br />
I miorilassanti trovano indicazione soprattutto nelle rachialgie e nella patologia muscolare<br />
dello sportivo (dai crampi alle lesioni muscolari) dove la miorisoluzione condiziona<br />
positivamente il processo di guarigione.<br />
PRINCIPIO ATTIVO NOME<br />
MECCANISMO PARTICOLARITA’<br />
COMMERCIALE D’AZIONE<br />
Diazepam Valium Centrale<br />
Tiocolchicoside Muscoril Centrale<br />
Pirindolo mesilato Lyseen Centrale<br />
Baclofene Lioresal Centrale<br />
Dantrolene Dantrium Diretta<br />
Ciclobenzaprina Flexiban Centrale Azione analgesica (<br />
vie inibitori<br />
discendenti)<br />
Tinazidina Sirdalud Centrale<br />
Eperisone cloridrato Espose Centrale Azione analgesica (-<br />
vie facilitatici<br />
discendenti)<br />
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Per migliorare le parestesie e le disestesie, nel dolore neuropatico (cervicobrachialgia,<br />
lombosciatalgia, s.del tunnel carpale) si possono utilizzare, in associazione con il farmaco<br />
antalgico (CoEfferalgan 1x2 cpr/die):<br />
uno steroide da somministrarsi per via iniettiva, se la componente compressiva è<br />
importante (betametasone, Bentelan 4 mg 1f im/die x 3 giorni poi 1 f im/die da 1.5<br />
mg per 6 giorni, fascia A);<br />
vitamine del gruppo B+ antiossidanti (Tiocronal 600 HR 1 cpr /die fascia C);<br />
ESAME NEUROLOGICO ESSENZIALE NELLE SCIATALGIE<br />
LIVELLO L4 LIVELLO L5 LIVELLO S1<br />
SENSIBILITA’ faccia int. della gamba alluce margine est.piede<br />
FORZA estensori piede flessori piede<br />
ROT rotuleo achilleo<br />
misurare il grado di estensibilità passiva dell’arto inf. esteso dal piano del letto (manovra di Lasegue); far camminare<br />
il pz sulle punte (flessori piede) e sui talloni (estensori).<br />
Il dolore emicranico generalmente risponde bene ad un triptano se somministrato<br />
precocemente alla sua insorgenza (es. IMIGRAM 1cp 50 mg ripetibile dopo 2 ore oppure<br />
spray nasale se presente vomito, fascia A). Si tratta di una categoria di farmaci con effetto<br />
vasocostrittivo, per cui sono controindicati nei pz vasculopatici.<br />
In alternativa si possono usare il più datato Difmetré cp o supp. (associazione di<br />
indometacina, caffeina, proclorperazina, fascia C) o un’associazione di acetilsalicilato di<br />
lisina e metoclopramide (Migpriv bust.,fascia C) quando la nausea si accompagna alla<br />
cefalea.<br />
Non bisogna dimenticare le cefalee secondarie (circa il 10% dei casi), che richiedono in<br />
primis un trattamento causale:<br />
CEFALEA SECONDARIA ELEMENTI CLINICI DI DIAGNOSI<br />
EMORRAGIA SUBARACNOIDEA intensissima cefalea nucale meningismo, alterazione dello stato di coscienza<br />
(diagnosi: puntura lombare)<br />
MENINGITE Febbre elevata, rigidità nucale, meningismo, alterazione dello stato di<br />
coscienza (diagnosi: puntura lombare)<br />
IPERTENSIONE ARTERIOSA MALIGNA PA elevata (>180/120)<br />
EMATOMA SUBDURALE CR. pregresso trauma cranico (anche modesto), età 50-70 anni, alcoolismo<br />
TUMORE CEREBRALE cefalea ingravescente di prima insorgenza in età avanzata (diagnosi:TAC o<br />
RM cranio)<br />
GLAUCOMA ACUTO cefalea retro-periorbitale, occhio rosso, disturbi visivi<br />
ARTERITE TEMPORALE cefalea temporale, donne età>50 anni, arteria palpabile e dolente<br />
(diagnosi: >VES)<br />
SINUSITE Storia di infezioni delle vie aeree sup., dolorabilità sui seni paranasali<br />
Bisogna sospettare una cefalea “pericolosa”:<br />
in presenza di un primo esordio in pazienti di mezza età o anziani,<br />
o di un inspiegabile peggioramento di una cefalea pre-esistente,<br />
quando il dolore ricorre sempre dallo stesso lato,<br />
non risponde al trattamento,<br />
ha un decorso progressivo,<br />
si accompagna a segni neurologici, disturbi del sensorio, vomito profuso.<br />
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Nel dolore neoplastico la terapia antalgica sarà “a gradini” e commisurata all’intensità<br />
del dolore:<br />
DOLORE LIEVE utilizzare il paracetamolo (Efferalgan 1000 cpr) fino al suo<br />
massimo dosaggio, che nei dolori cronici è di 4 gr/die;<br />
DOLORE MODERATO associare un oppioide debole come la codeina (Co-<br />
Efferalgan, codeina 30 mg+paracetamolo 500 mg, 1-2 cpr fino a 4 volte/die fascia<br />
A)<br />
DOLORE FORTE passare ad un oppioide forte, come la morfina solfato in discoidi<br />
a lento rilascio a dosaggio e<strong>qui</strong>analgesico, considerando le seguenti e<strong>qui</strong>valenze<br />
tra codeina e morfina per via orale:<br />
codeina 90mg/die = morfina 30 mg/die;<br />
codeina 200 mg/die = morfina 60 mg/die.<br />
Prescrivere <strong>qui</strong>ndi MS Contin cpr da 10, 30, 60, 100 mg a cessione controllata,<br />
(fascia A): somministrare metà della dose calcolata alle ore 8.00 e metà alle ore<br />
20.00: in linea di massima in un pz che non ottiene una sufficiente analgesia con gli<br />
oppioidi deboli iniziare con 30 mg ogni dodici ore.<br />
Alcune considerazioni importanti:<br />
1. somministrare gli oppioidi ad orari fissi e preferibilmente per os; se il pz ha difficoltà ad assumere<br />
farmaci per bocca si può ricorrere al fentanil transdermico (Durogesic cerotti 25-50-75-100mcg/h, un<br />
cerotto ogni 3 giorni, fascia A; n.b. il cerotto da 25mcg/ora è e<strong>qui</strong>analgesico a 30-120 mg/die di<br />
morfina orale!);<br />
2. gli effetti collaterali degli oppiodi sono principalmente la nausea ( metoclopramide o aloperidolo) e<br />
la stipsi ( idratazione, lassativi); rara la depressione respiratoria (Naloxone ev);<br />
3. la maggior necessità di oppioidi in pz affetti da cancro indica generalmente un aumento del dolore<br />
dovuto ad un peggioramento della malattia piuttosto che una tolleranza al farmaco;<br />
4. farmaci adiuvanti da associare agli oppioidi se la situazione clinica lo richiede:<br />
antidepressivi (es.amitriptilina): dolore neuropatico , depressione, disturbi del sonno;<br />
anticonvulsivanti (es.carbamazepina): dolore neuropatico;<br />
steroidi: azione antiedemigena e decompressiva, stimolano l’appetito, euforizzanti.<br />
Note sulla prescrizione<br />
Gli oppiodi “forti” come la morfina ad uso orale, la buprenorfina transdermica, l’ossicodone cpr e il fentanil<br />
transdermico e per via orale possono ora essere prescritti sulla normale ricetta rossa non ripetibile,<br />
fornendo al pz un quantitativo che copra fino a 30 giorni di terapia in base al fabbisogno giornaliero, che va<br />
specificato in ricetta usando solo lettere come per il dosaggio e il numero di confezioni. La ricetta a ricalco in<br />
triplice copia rimane in pratica in uso solo per la formulazione iniettiva della morfina, con le stesse regole<br />
prescrittive.<br />
Paracetamolo (Efferalgan), codeina+paracetamolo (Co-Efferalgan) e ossicodone+paracetamolo (Depalgos,<br />
nei dosaggi 5 e 10 mg di ossicodone), possono altresì essere ricettati su ricetta “rossa” a carico del SSN<br />
nel trattamento del dolore severo in corso di una delle seguenti patologie:<br />
artrite reumatoide, esenzione 006<br />
neuropatia diabetica, esenzione 013<br />
pz affetti da patologie neoplastiche maligne, esenzione 048<br />
spondilite anchilosante, esenzione 054<br />
patologie degenerative, esenzione legge regione Ve<strong>net</strong>o 12/2001(L12), solo per il Co-Efferalgan<br />
Analogamente agli oppiodi forti, si può fornire al pz il numero di scatole necessario a coprire fino a 30 giorni<br />
di terapia, in base al fabbisogno giornaliero. Il tramadolo viene pure ricettato su ricetta rossa a carico del<br />
SSN.<br />
37
PATOLOGIA ORTOPEDICA CHE PUÒ GIOVARE DI UN TRATTAMENTO<br />
LOCOREGIONALE<br />
SPALLA DOLOROSA<br />
Patologia infiammatoria-degenerativa della cuffia dei<br />
rotatori e/o del tendine del capo lungo del bicipite.<br />
IN ACUTO: terapia infiltrativa con sterodi.<br />
IN CRONICO: ionoforesi con FANS, ultrasuoni (se<br />
calcificazioni).<br />
T.CHIRURGICA: nelle rotture della cuffia ECO/RMN<br />
documentate.<br />
EPICONDILITE<br />
Patologia inserzionale sull’epicondilo lat. dei muscoli<br />
estensori del carpo.<br />
IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />
IN CRONICO: ionoforesi con FANS, ultrasuoni.<br />
M. DI DE QUERVAIN<br />
Tenosinovite dell’abduttore lungo-estensore breve del<br />
pollice con dolorabilità nella regione stiloidea radiale.<br />
IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />
IN CRONICO: ionoforesi con FANS.<br />
T.CHIRURGICA: tenolisi se fallisce la terapia<br />
conservativa.<br />
S. TUNNEL CARPALE<br />
Compressione del nervo mediano al polso con<br />
parestesie e dolore nel suo territorio; la diagnosi di<br />
certezza è elettromiografica.<br />
IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi (per risolvere<br />
un’eventuale tenosinovite dei flessori delle dita).<br />
IN CRONICO: T.CHIRURGICA con decompressione<br />
del n.mediano.<br />
DITO A SCATTO<br />
Più frequente a livello della metacarpo-falangea del<br />
pollice.<br />
IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />
IN CRONICO: T.CHIRURGICA (tenolisi).<br />
TROCANTERITE - BORSITE TROCANTERICA<br />
Da “attrito” provocato dai tendini dei muscoli glutei.<br />
IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />
IN CRONICO: ionoforesi con FANS, ultrasuoni.<br />
ARTROSINOVITE GINOCCHIO<br />
IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi previa<br />
artrocentesi se presente versamento.<br />
IN CRONICO: terapia infiltrativa con acido ialuronico<br />
se presente quadro artrosico.<br />
TENDINITE DELLA ZAMPA D’OCA<br />
All’inserzione dei tendini del sartorio, gracile,<br />
semitendinoso.<br />
IN ACUTO: terapia infiltrativa con steroidi.<br />
IN CRONICO: ionoforesi con FANS.<br />
TENDINITE ACHILLEA, TENDINITE ROTULEA<br />
IN ACUTO: ghiaccio, riposo, FANS (anche topici:<br />
cerotti, pomate, schiume).<br />
IN CRONICO: ionoforesi con FANS.<br />
CONTROINDICATA TERAPIA INFILTRATIVA CON<br />
STEROIDI.<br />
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FARMACI PER APPARATO e PROBLEMI<br />
ANTIASTENICI<br />
SARGENOR fiale da bere aspartato di arginina 1fx3 volte/die (C).<br />
BOCCA E FARINGE<br />
FROBEN collutorio e spray flurbiprofene: afte, stomatiti, angina lieve (C).<br />
LOCORTEN stomatologico flumetasone + cliochinolo: toccature x2-3volte/die<br />
nella stomatite afosa (C).<br />
MYCOSTATIN sosp. nistatina: candidosi orale, 4 sciac<strong>qui</strong>/die, poi inghiottire (A).<br />
OTOLOGICI farmaci tutti in fascia C<br />
ANAURAN gtt otologiche -> polimixina, micina, docaina: otiti.<br />
MEDIFLOX gtt otologiche -> ciprofloxacina, idrocortisone: otiti.<br />
OTALGAN gtt otologiche -> fenazone, procaina: otalgie.<br />
BETAISTINA cpr e gtt -> betaistina cloridrato: antivertiginoso con azione sul<br />
microcircolo labirintico, 1cp,8mg = 1push gtt x 3-4 volte/die; se associato vomito<br />
(s.di Meniere ) preferire nella fase acuta:<br />
TORECAN supp., tietilperazina maleato: 1x 3/die, eventualmente continuare con<br />
cp.<br />
RINOFLUIMUCIL spray nasale, acetilcisteina: decongestionante nasale, 2 puff. per<br />
narice X 4/die.<br />
AIRCORT 100 spray nasale, budesonide: rinite allergica stagionale o perenne,<br />
poliposi nasale, 2 puff per narice 1 volta/die.<br />
CAUSE DI VERTIGINE<br />
Si ricorda che la capacità di mantenere l’orientamento del corpo rispetto al mondo esterno deriva da una serie di informazioni<br />
“periferiche” provenienti dalla vista, dal labirinto e dai propriocettori che vengono integrate a livello “centrale” nel cervelletto e<br />
nel cervello.<br />
VERTIGINE PERIFERICA:<br />
VERTIGINE POSIZIONALE PAROSSISTICA BENIGNA<br />
LABIRINTITE (virale)<br />
MALATTIA DI MENIERE<br />
NEURINOMA DELL’ACUSTICO<br />
SPONDILOARTROSI CERVICALE<br />
TRAUMI CRANICI<br />
TOSSICITA’ DA FARMACI (macrolidi, diuretici dell’ansa, FANS, chemioterapici)<br />
CHINETOSI<br />
NOTE. La VPPB dura pochi secondi ed è scatenata dai cambiamenti posturali; la malattia di Meniere si accompagna a<br />
sintomi vegetativi (nausea e vomito) e disturbi dell’udito (diminuzione dell’udito, orecchio pieno, ovattato, tinniti); il<br />
neurinoma dell’acustico provoca una sintomatologia più sfumata con una progressiva diminuzione dell’udito)<br />
VERTIGINE CENTRALE:<br />
LESIONI CEREBELLARI<br />
LESIONI ISCHEMICHE /EMORRAGICHE DEL TRONCO CEREBRALE<br />
SCLEROSI MULTIPLA<br />
NEOPLASIE TRONCO-ENCEFALICHE<br />
EMICRANIA<br />
NOTE. Elementi che indirizzano verso un’origine “centrale “ della vertigine sono l’insorgenza spontanea di una vertigine<br />
di durata prolungata accompagnata da deficit neurologici associati e/o cefalea severa: in questo caso il paziente va<br />
sottoposto in tempie brevi a TC o RM CRANIO ENCEFALICA.<br />
Frequenti sono le pseudovertigini di origine psicogena che altro non sono che una manifestazione del corteo<br />
sintomatologico di forme ansioso-depressive.<br />
39
OFTALMICI farmaci in fascia C<br />
VOLTAREN OFTA coll. diclofenac: congiuntiviti non batteriche.<br />
TOBRADEX coll. e pomata oftalmica tobramicina-betametasone: congiuntiviti<br />
batteriche.<br />
TILAVIST coll. nedocromile sodico: congiuntiviti allergiche.<br />
Sono in fascia A i colliri per la terapia del glaucoma, multiprescrivibili con l’esenzione<br />
ticket 019 - glaucoma, come i beta bloccanti, che inibiscono la produzione di umor acqueo<br />
e sono considerati di prima scelta nel trattamento dell’ipertono oculare (TIMOLOLO gtt<br />
0,25% e 0,50%).<br />
I colliri diversi dai betabloccanti sono una “seconda linea terapeutica” e perscrivibili con<br />
piano terapeutico redatto dallo specialista e nota 78 -attualmente sospesa- (es.<br />
TRAVATAN coll travoprost).<br />
Nella cura del glaucoma può trovare utilizzo un diuretico impiegato per via sistemica,<br />
l’acetazolamide, che riduce la produzione di umor acqueo (DIAMOX cpr 250 mg fascia A).<br />
SINTOMI D’ALLARME IN OCULISTICA<br />
NO MEDIO GRAVE<br />
ROSSORE 0 1 2<br />
DOLORE 0 1 2<br />
CALO VISUS 0 2 4<br />
PENETRAZIONE<br />
BULBARE<br />
0 2 4<br />
SCORE 0-3: codice bianco; 4-7: codice verde; 8-12: codice giallo<br />
Considerare in modo particolare i sintomi oculari che insorgono in maniera improvvisa, specie se<br />
monolaterali, e che si accompagnano a disturbi del visus (sdoppiamento dell’immagine, miodesopsie<br />
fisse, fosfeni).<br />
Ricordo che il glaucoma acuto si manifesta con un arrossamento dell’occhio che risulta dolente e in<br />
midriasi fissa (riflesso pupillare assente); il pz riferisce inoltre appannamento del visus e aloni intorno<br />
alle fonti di luce.<br />
40
APPARATO RESPIRATORIO<br />
OKI bust ketoprofene sale di lisina: stati infiammatori delle vie aeree sup.(C),<br />
flogosi articolari e periarticolari (per questa indicazione fascia A, nota 66) 1bust.x 3<br />
volte/die a stomaco pieno (1/2 bust. in bambini di età scolare).<br />
CLENIL A, PRONTINAL fiale per aerosolterapia (A) steroidi inalatori, nelle<br />
flogosi delle vie aeree superiori, si abbina generalmente ad 1 fiala di mucolitico,<br />
semplice come il FLUIBRON A (fascia C), o con l’aggiunta di un antibatterico<br />
(FLUIMUCIL ANTIBIOTICO, fascia C) se l’escreato presenta caratteristiche di<br />
infezione. In caso di broncostenosi usare il CLENIL COMPOSITUM A (fascia A) che<br />
contiene il broncodilatatore salbutamolo.<br />
PARACODINA gtt o sciroppo diidrocodeina: sedativo della tosse, dosaggio<br />
medio 20 gtt o 1 cucchiaio x3 volte/die (C).<br />
LEVOTUSS gtt o sciroppo levodropropizina: sedativo della tosse, 1 misurino o<br />
20 gtt x 3 volte/die.<br />
FLUIFORT sciroppo o buste carbocisteina: mucolitico 1 misurino x 3 volte/die<br />
opp. 1 bust./die.<br />
BRONCOVALEAS, VENTOLIN spray salbutamolo: broncodilatatore beta2agonista<br />
short acting, 2 puff ogni 4 ore (A), disponibili anche le gtt per<br />
aerosolterapia (A), 5 gtt in 2 ml di fisiologica X 3volte/die.<br />
I farmaci per il trattamento dell’asma sono multiprescrivibili con l’esenzione ticket 007<br />
(asma) e 024 (insufficienza respiratoria cronica).<br />
Ricordo la TERAPIA DELL’ASMA:<br />
ASMA LIEVE: beta-2 stimolanti short acting (salbutamolo) ab;<br />
ASMA MODERATO: steroide inalatorio (tipo AIRCORT 200 sosp. per inalazione, budesonide, 2 puff x<br />
2 volte/die fascia A) + broncodilatatore long acting (tipo KUROVENT cps, polvere per inalazione,<br />
formoterolo, 1 ogni dodici ore, fascia A); antileucotrieni (SINGULAIR, montelukast 10 mg una cpr la<br />
sera, fascia A, nota 82).<br />
ASMA GRAVE steroide inalatorio ad alte dosi (AIRCORT 400 sosp. per inalazione, 2 puff x 2<br />
volte/die fascia A),+ broncodilatatore long acting + se inefficaci, steroide per via sistemica<br />
(DELTACORTENE FORTE cpr divisibili, prednisone 25 mg, 1cpr/die per 5-10 giorni poi a scalare). Meno<br />
utilizzati i derivati xantinici: tra questi consiglio la doxofillina sciroppo (Ansimar, fascia A) due mis.(=200<br />
mg) x 2-3 volte/die (non necessita di dosaggi plasmatici!).<br />
Ricordo che le 3 cause principale di tosse cronica sono:<br />
1. la rinorrea posteriore,<br />
2. l’asma bronchiale,<br />
3. il reflusso gastoesofageo.<br />
41
Conviene ricordare le cause urgenti di dispnea con alcuni criteri di diagnosi differenziale e l’eventuale<br />
terapia domicilare pre-ricovero ospedaliero:<br />
EDEMA POLMONARE ACUTO<br />
EMBOLIA POLMONARE<br />
CRISI ASMATICA<br />
PNEUMOTORACE<br />
BRONCOPOLMONITE<br />
BPCO RIACUTIZZATA<br />
rantoli da stasi, escreato schiumoso roseo -><br />
LASIX 2-4 f ev.<br />
dolore toracico violento, anamnesi positiva per<br />
fattori di rischio trombo embolico.<br />
rumori da bronco stenosi -> VENTOLIN 4-6 puff,<br />
BENTELAN, betametasone, 4-8 mg ev.<br />
dolore toracico violento respiro dipendente,MV<br />
ridotto con timpanismo,morfologia longilinea<br />
febbre, rantoli crepitanti, segni di consolidamento;<br />
mantenimento a domicilio se non presenti sintomi<br />
di allarme -> claritromicina KLACID 500 cp<br />
1+1/die (età< 65 anni) opp amoxi+clavulanato<br />
AUGMENTIN 1gr cp 1+1/die o moxifloxacina<br />
AVALOX 1 cpr/die ( età > 65 anni).<br />
febbre, tosse, escreato mucopurulento, per il<br />
ricovero considerare i sintomi di allarme.<br />
In caso di patologia respiratoria, ricoverare i pazienti che presentano i seguenti segni e sintomi di<br />
allarme:<br />
Durata d’azione dei cortisonici:<br />
età > 65 anni,<br />
comorbilità,<br />
febbre elevata,<br />
cianosi,<br />
difficoltà a parlare,<br />
alterazione dello stato di coscienza,<br />
iperpnea (freq.>30 atti/min), uso dei muscoli respiratori accessori,<br />
polso > 120/min,<br />
PA < 90/60,<br />
saturazione < 90%.<br />
AD AZIONE BREVE<br />
cortisolo/cortisone 8 h<br />
prednisone/prednisolone h12<br />
INTERMEDIA<br />
triamcinolone 24ore<br />
6metilprednisolone 18-24 h<br />
deflazacort 16-20 h<br />
PROLUNGATA<br />
betametasone 36-48 h<br />
desametasone 36-48 h<br />
42
EMBOLIA POMONARE E TROMBOSI VENOSA PROFONDA<br />
Sospettare un’embolia polmonare (EP) quando, ad un quadro clinico dominato dalla dispnea e da un<br />
improvviso dolore toracico, si accompagna uno dei seguenti fattori di rischio tromboembolico:<br />
recente intervento chirurgico;<br />
immobilizzazione prolungata;<br />
traumatismo arti inf.;<br />
gravidanza/post partum;<br />
contraccezione ormonale;<br />
neoplasia;<br />
scompenso cardiaco;<br />
pregressi episodi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare.<br />
Ricordo che circa il 75% delle trombosi venose profonde (TVP) sono asintomatiche o presentano sintomi<br />
minimali e aspecifici, e possono pertanto esordire con un’EP.<br />
In caso di un quadro clinico suggestivo per TVP di un arto (edema, dolore e<br />
dolorabilità in sede di decorso venoso, segni di flogosi) associato alla presenza di<br />
uno o più fattori di rischio tromboembolico, inviare il pz in ospedale per eseguire un<br />
eco-doppler venoso.<br />
Il trattamento e la prevenzione delle TVP si effettua con le eparine a basso peso<br />
molecolare (EBPM) come ad es. l’enoxaparina sodica (CLEXANE f s.c., fascia A),<br />
utilizzabile come segue:<br />
profilassi : 1 f 4000 UI/die fino alla mobilizzazione del pz;<br />
trattamento: 100 UI/kg x 2/die per 10 giorni e fino a quando non si instaura<br />
un’adeguata terapia con anticoagulanti orali (warfarin o acenocumarolo, INR<br />
tra 2 e 3); disponibili fiale da 6000, 8000, 10000 UI.<br />
Ricordo che la terapia con anticoagulanti orali viene protratta per almeno 3-6 mesi, ma anche a vita in caso<br />
di condizioni di rischio tromboembolico persistenti.<br />
Le EBPM sono utilizzabili in profilassi secondaria quando gli anticoagulanti orali sono controindicati o<br />
quando i pz non possono eseguire un monitoraggio di laboratorio e nei pz con neoplasie per la loro<br />
resistenza agli anticoagulanti orali. In caso di trattamenti prolungati con EBPM controllare periodicamente<br />
l’emocromo per il rischio di trombocitopenia da eparina, mentre non sono necessari altri controlli di<br />
laboratorio, come nel caso dell’eparina non frazionata (monitoraggio dell’aPTT).<br />
TVP: SCORE DI WELLS<br />
SEGNI E SINTOMI DI TVP SCORE DI WELLS<br />
Dolore spontaneo o provocato dallo<br />
stiramento dei muscoli<br />
Tumore 1<br />
Rossore Paralisi, immobilizzatore di arto 1<br />
Cianosi<br />
(gessato o non)<br />
Allettamento, intervento chirurgico 1<br />
Aumento delle dimensioni dell’arto Dolorabilità lungo la safena 1<br />
Edema franco Edema dell’arto 1<br />
Circoli collaterali Differenza di circonferenza tra i due<br />
polpacci > 3cm<br />
1<br />
Fhlegmasia alba dolens Fovea 1<br />
Fhlegmasia coerulea dolens Presenza di circolo collaterale 1<br />
Diagnosi alternativa verosimile -2<br />
ALTA PROBABILITA’>/= 3<br />
PROBABILITA’ MODERATA 1-2<br />
PROBABILTA’BASSA
Tutti i pazienti con diagnosi di TVP vanno trattati con terapia embricata eparina-dicumarolico, la prima va<br />
sospesa dopo aver raggiunto il range terapeutico (INR tra 2 e 3). Nei pz con primo episodio di TVP la terapia<br />
deve essere continuata per 6 mesi, mentre nei casi ricorrenti o per la presenza di malattie della<br />
coagulazione o di tumori, la terapia non deve essere interrotta.<br />
STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO DI TROMBOEMBOLISMO<br />
(SECONDO FEDERAZIONE CENTRI SORVEGLIANZA ANTICOAGULANTI)<br />
CLASSE DI RISCHIO CONDIZIONI<br />
ELEVATO PROTESI MECCANICA MITRALICA<br />
PROTESI MECCANICA AORTICA NON<br />
RECENTE O ASSOCIATA A FA<br />
PROTESI VALVOLARE CON PREGRESSO<br />
TROMBOEMBOLISMO ARTERIOSO<br />
FA CON PREGRESSO<br />
TROMBOEMBOLISMO ARTERIOSO O<br />
VALVULOPATIA MITRALICA<br />
TROMBOEMBOLISMO VENOSO<br />
RECENTE (
POSOLOGIA DELLE EBPM (dosi terapeutiche) PER LA TERAPIA PONTE IN SOGGETTI A RISCHIO<br />
TROMBOEMBOLICO ELEVATO SECONDO FCSA (modificato)<br />
Principio attivo<br />
Nadroparina<br />
(Fraxiparina, Seleparina)<br />
Enoxaparina<br />
(Clexane)<br />
Dalteparina (Fragmin)<br />
Reviparina (Clivarina)<br />
Parnaparina (Fluxum)<br />
Bemiparina (Ivor)<br />
POSOLOGIA GIORNALIERA IN RAPPORTO AL PESO DEL PAZIENTE<br />
Peso (kg)<br />
APPARATO DIGERENTE<br />
DISSENTEN o IMODIUM cp loperamide: nella diarrea, in genere 2 cp subito poi<br />
1 cp dopo ogni scarica; nelle forme meno importanti si può usare in alternativa la<br />
diosmectite in bustine – NODIA o DIOSMECTAL – 1 bust.x 3 volte/die (farmaci<br />
fascia C).<br />
REUFLOR cpr 1 cpr o 5 gtt/die, probiotico a base di fermenti lattici, fascia C nei<br />
dismicrobismi intestinali.<br />
LEVOPRAID f im o ev, gtt per os, cp levosulpiride: pro ci<strong>net</strong>ico, fiale im ev nel<br />
vomito anche da chemioterapici; cp 25 mg = 15 gtt x 3/die nella dispepsia<br />
funzionale; per la sua azione centrale è anche un blando ansiolitico; utile nella<br />
cefalea e nelle vertigini (solo le fiale in fascia A).<br />
BUSCOPAN f im o ev, cp, supp scopolamina butilbromuro: anticolinergico, 1x<br />
3/die nelle manifestazioni spastiche e dolorose del tratto gastroenterico e<br />
genitourinario (C).<br />
LEXIL cps propantelina bromuro + bromazepam: 1cp x 2-3/die nel dolore<br />
addominale di tipo funzionale - colon irritabile - (C).<br />
PAXABEL 10 g bust. macrogol 4000: lassativo osmotico, nella stipsi dell’adulto,<br />
1-2 bust. in monosomministrazione al mattino in un bicchiere d’acqua (C).<br />
MESALAZINA (5-ASA), farmaco generico, cpr 400 e 800 mg, supposte 500 mg e<br />
sosp. rettale, fascia A multiprescrivibile con l’esenzione 009; antinfiammatorio usato<br />
nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, di prima scelta nelle forme lievi e<br />
moderate al dosaggio di 800 mg per os x 3 volte/die.<br />
Inibitori di pompa protonica (PPI) cp in fascia A nota 1 o 48.<br />
DOSE STANDARD DOSE MANTENIMENTO<br />
ESOMEPRAZOLO (Lucen) 40 mg 20 mg<br />
LANSOPRAZOLO (generico) 30 mg 15 mg<br />
OMEPRAZOLO (generico) 20 mg 10mg<br />
PANTOPRAZOLO<br />
(generico)<br />
40 mg 20mg<br />
RABEPRAZOLO (Pariet) 20 mg 10mg<br />
CONSIDERAZIONI SULLA TERAPIA DELLE MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI:<br />
*vista la sinergia di azione, è bene somministrare contemporaneamente formulazioni orali e<br />
rettali di mesalazina;<br />
*ottenuta la remissione dei sintomi, va mantenuta una terapia “di fondo” con mesalazina per<br />
evitare recidive;<br />
*la mancata risposta agli antinfiammatori a dosaggio massimale impone il ricorso agli steroidi<br />
per via orale o parenterale e agli immunosoppressori; anche quest’ultimi, e segnatamente<br />
l’azatioprina, possono essere utilizzati nella terapia a lungo termine. In tal caso monitorare la<br />
sua tossicità midollare ed epatica (dosare emocromo e transaminasi mensilmente);<br />
*il follow-up del paziente con malattia infiammatoria cronica intestinale prevede un calendario<br />
obbligatorio di colonscopie bi-triennali.<br />
PZ < 50 ANNI<br />
NO SINTOMI DI ALLARME:<br />
modifiche<br />
dietetiche/comportamentali;<br />
terapia con PPI per 4-8 settimane,<br />
poi sospensione graduale se<br />
NOTE: beneficio.<br />
DISPEPSIA<br />
pirosi e rigurgito<br />
PZ > 50 ANNI e/o<br />
SEGNI o SINTOMI DI ALLARME e/o<br />
SINTOMI DA PIU’ DI 10 ANNI:<br />
ENDOSCOPIA<br />
46
sintomi di allarme: anemia, perdita di peso, disfagia, vomito persistente, ematemesi, melena.<br />
i PPI vanno assunti 30-60 min prima di un pasto, in genere prima di colazione, tuttavia se presente<br />
acidità notturna è preferibile assumerli prima di cena.<br />
la terapia di mantenimento con PPI può essere anche intermittente o “on demand”, va comunque<br />
utilizzata la dose minima necessaria al sollievo dai sintomi.<br />
Omeprazolo ed esomeprazolo, se somministrati insieme a warfarin e acenocumarolo, ne aumentano<br />
le concentrazioni.<br />
antiacidi (MAALOX sosp e cpr fascia A), magaldrato (RIOPAN cp,fascia A), sodio alginato/potassio<br />
bicarbonato (GAVISCON ADVANCE sospensione fascia A) e/o proci<strong>net</strong>ici (PERIDON 20 mg 1 cp o<br />
bust. prima dei pasti principali, fascia C) sono indicati nelle dispepsie lievi e con sintomi infrequenti.<br />
ALLERGIE ALIMENTARI<br />
Vale la pena ricordare che le reazioni agli alimenti sono fondamentalmente di 2 tipi:<br />
REAZIONI TOSSICHE quando nell’alimento è contenuta una sostanza tossica<br />
(funghi velenosi) o da questa è stato contaminato (tossina botulinica);<br />
REAZIONI NON TOSSICHE che possono essere di tipo “immunologico” IgE<br />
mediato (allergie alimentari) o non IgE mediato (eliachia), o di tipo “non<br />
immunologico” come ad es. l’intolleranza al lattosio dovuta all’assenza<br />
dell’enzima lattasi.<br />
Va sottolineato che l’incidenza delle allergie alimentari correttamente diagnosticate (test<br />
clinico in doppio cieco) è bassa, con un’incidenza nella popolazione adulta dell’1-2% e del<br />
3-7% nei bambini.<br />
Spesso è il paziente che crede di soffrirne, attribuendo ad una non ben specificata<br />
intolleranza alimentare i suoi sintomi dispeptici e/o gastrointestinali. In tal caso può<br />
risultare utile richiedere il dosaggio ematico delle IgE specifiche per alimenti. Qualche<br />
laboratorio fornisce un pannello precostituito di allergeni che verranno testati (informarsi!),<br />
in caso contrario si chiederà di dosare le IgE versus gli alimenti più frequentemente causa<br />
di allergia che sono :<br />
latte vaccino<br />
soia<br />
uova (albume)<br />
grano<br />
crostacei<br />
arachidi<br />
noci<br />
frutta (banana, kiwi, castagna, melone, avogado)<br />
pesce<br />
Nella mia esperienza accade che spesso l’esito negativo di questi esami tran<strong>qui</strong>llizza il<br />
paziente o lo convince a considerare altre cause all’origine dei suoi disturbi.<br />
Per quanto riguarda l’intolleranza al lattosio, di facile diagnosi (flatulenza, diarrea, dolori<br />
addominali dopo assunzione di latte), c’è da dire che la sintomatologia è dose-dipendente<br />
e che non sempre è necessario eliminare i prodotti che contengono lattosio: si può<br />
individuare la dose minima tollerata, o bere latte povero di lattosio, o assumerlo durante i<br />
pasti. Alcuni formaggi inoltre (grana ed emmenthal ad es.) contengono pochissimo<br />
lattosio. Ma se l’intolleranza è grave conviene consigliare al pz di leggere attentamente le<br />
etichette degli alimenti che consuma, perché spesso il lattosio viene utilizzato come<br />
additivo in molti cibi preconfezionati.<br />
47
PREPARATI DERMATOLOGICI<br />
TRAVOCORT crema isoconazolo – diflucortolone: nelle dermatiti in cui si<br />
sospetta sovrainfezione micotica, come nell’intertrigine, nelle vulvovaginiti, nelle<br />
aniti, nelle balanopostiti. Fascia C.<br />
PEVARYL lipogel, soluzione latte, polvere, schiuma e spray econazolo: nelle<br />
micosi cutanee (pityriasis, tinea corporis, pedis, capitis, cruris).<br />
GENTAMICINA - BETAMETASONE crema farmaco generico, nelle dermatiti con<br />
sospetta sovrainfezione batterica, ferite, morsi di animali. Fascia C.<br />
LOCOIDON crema idrocortisone butirrato: nelle dermatiti in senso lato; la<br />
prescrizione dei cortisonici per uso topico a carico del SSN può essere fatta per<br />
patologie cutanee gravi e croniche (ad es. psoriasi, dermatite atopica), su diagnosi<br />
di specialisti (nota 88).<br />
BETADINE gel 10 % iodopovidone: antisettico, medicazione di ferite; n.b. nella<br />
formulazione BETADINE P lavande vaginali o cpr vaginali 1 la sera per il<br />
trattamento delle vulvovaginiti aspecifiche (azione germicida). Fascia C.<br />
TINSET gel oxatomide idrato: antistaminico topico, 2-3 appl./die . Fascia C.<br />
FLEBS crema ruscus aculeatus: flebo tonico, 2-3 applicazioni/die,<br />
massaggiando dalla caviglia verso il ginocchio. Fascia C.<br />
PROCTOLYN crema rettale fluocinolone+chetocaina, nelle s.emorroidarie, anoproctiti<br />
x 2-3 applicazioni/die. Fascia C.<br />
DAIVONEX calcipotriolo: antipsoriasico x 2 applicazioni/die, fascia A; se la<br />
componente infiammatoria è importante preferire…<br />
…DOBOVET calcipotriolo+betametasone; 1 applicazione/die, fascia A; entrambi<br />
i farmaci sono multiprescrivibili con l’esenzione 045.<br />
TERAPIA DELL’ALOPECIA<br />
ANDROGENETICA<br />
PROPECIA (finasetride): 1 cp/die<br />
(uomini);<br />
MINOXIDIL lozione al 5%<br />
(uomini) e lozione al 2% ( donne)<br />
S: 2 appl/die.<br />
Nb gli effetti benefici della finsasteride<br />
iniziano a regredire a 6 mesi dalla<br />
sospensione, mentre per il minoxidil la<br />
ricaduta si verifica entro 3-4 mesi dal<br />
termine del trattamento.<br />
TERAPIA DELLA VITILIGINE<br />
NORME PER LA PRESCRIZIONE DELLA ISOTRETIONINA<br />
PER USO SISTEMICO NELL’ACNE GRAVE (cp 10 e 20<br />
mg) nb: il farmaco possiede effetto teratogeno e tossicità<br />
epatica e può dare alterazioni del metabolismo lipidico<br />
(controllare!) :<br />
1° prescrizione effettuata dal dermatologo;<br />
per le donne si allega modulo AIFA dove il MMG<br />
controfirmerà il test di gravidanza fino a 1 mese dalla<br />
sospensione della terapia;<br />
La ricetta è non ripetibile e deve contenere la<br />
posologia espressa in mg/die per 1 mese di<br />
trattamento e la data dell’ultimo test di gravidanza.<br />
Vitiligine: Comparsa di macchie di depigmentazione cutanea causate da perdita di funzionalità dei melanociti,<br />
con possibile esordio già nell’adolescenza/ giovane adulto, ad eziologia verosimilmente autoimmune. Le lesioni<br />
possono rimanere stabili per anni oppure progredire con fasi alterne di stabilizzazione.<br />
Terapia:<br />
corticosterodi topici (clobetasolo, betamentasone, fluticasone) 1 applicazione /die a cicli di non più di 2<br />
mesi;<br />
immunosoppressori topici ( pimecrolimus Elidel o tacrolimus Protopic);<br />
fototerapia (UVA luce ultravioletta a banda stretta o PUVA,UVA associata a psoraleni per via orale.<br />
48
FARMACI ANTIPERTENSIVI<br />
IN FASCIA A, MULTIPRESCRIVIBILI IN CASO DI ESENZIONE TICKET A31 o 031.<br />
Inizialmente conviene imparare ad usare una molecola per ciascuna classe farmacologica; la scelta<br />
dell’antipertensivo con il quale cominciare una terapia viene fatta tenendo conto delle sue controindicazioni<br />
e di una eventuale patologia concomitante.<br />
In un paziente giovane adulto, iperteso, senza problemi particolari, si può iniziare il trattamento con il<br />
dosaggio efficace di un farmaco di qualsiasi classe terapeutica.<br />
CLASSE NOME COMMERCIALE PATOLOGIA CONTROINDICAZIONI<br />
FARMACOLOGICA<br />
CONCOMITANTE<br />
ACE INIBITORI ENALAPRIL 20 mg insufficienza cardiaca, stenosi arterie renali,<br />
enalapril, generico S. ½-1cp/die<br />
diabete con proteinuria. creatinina > 3mg/dl<br />
SARTANI<br />
OLPRESS 20mg tosse da ACE-inibitori,<br />
Olmesartan S.1 cp/die<br />
diabete con proteinuria<br />
e creatinina > 1.5mg/dl.<br />
CA-ANTAGONISTI AMLODIPINA10mg angina, ipertensione<br />
DIIDROPIRIDINICI<br />
Amlodipina<br />
S. ½-1 cpr/die<br />
sistolica isolata.<br />
alfa-BLOCCANTI DOXAZOSIN 4 mg ipertrofia prostatica<br />
doxazosin generico S.½ -1 cpr/die<br />
benigna, dislipidemia.<br />
infarto miocardio, broncospasmo,<br />
Beta-BLOCCANTI<br />
atenololo, generico<br />
ATENOLOLO 100 mg cp<br />
S.½-1 cpr/die<br />
angina, tachiaritmie,<br />
ipertiroidismo,<br />
emicrania.<br />
vasculopatia periferica,<br />
blocco A-V di 2°-3°.<br />
DIURETICI MODURETIC cp insufficienza cardiaca,<br />
Idroclortiazide- S.1 cpr/die<br />
ipertensione sistolica<br />
amiloride<br />
isolata<br />
ASSOCIAZIONI PRECOSTITUITE DEI FARMACI IN TABELLA per il pz che non risponde<br />
alla monoterapia:<br />
ENALAPRIL-IDROCLOROTIAZIDE cp;<br />
OLPREZIDE cp: olmesartan 20 mg + idroclorotizide 12.5 mg;<br />
ATENOLOLO-CLORTALIDONE cp.<br />
Sono utilizzabili in gravidanza i calcioantagonisti diidropiridinici e i betabloccanti, questi<br />
ultimi devono però essere sospesi 2-3 giorni prima della data prevista per il parto.<br />
Il farmaco di elezione per l’ipertensione in gravidanza resta comunque l’alfa-metil-dopa<br />
(ALDOMET cpr da 250 o 500 mg). Controindicati gli ACE-inibitori e i sartani.<br />
Si definisce crisi ipertensiva un aumento marcato e improvviso della PA senza<br />
alterazione della funzionalità degli organi bersaglio: cuore, cervello, rene, occhio (se<br />
presente, ospedalizzare !). Per il suo trattamento utilizzare:<br />
NIFEDICOR gtt (1gtt = 0.5 mg di nifedipina), 5-10 gtt aumentabili a 10+10, per il<br />
rischio di ipotensione profonda con ipoperfusione cerebrale e cardiaca specie nei<br />
pz anziani, nei quali, se asintomatici, è meglio utilizzare formulazioni Retard<br />
(ADALAT CRONO 30 mg 1 cp da deglutire) o in alterativa il captopril, generico, 25<br />
mg 1cp sl.<br />
Nei casi che non rispondono continuare eventualmente il trattamento con la<br />
furosemide (LASIX) 1-2 f. ev , obbligatoria in caso di stasi polmonare.<br />
49
SCOMPENSO CARDIACO<br />
Si definisce come l’incapacità del cuore di mantenere un’adeguata gittata ed è da<br />
considerarsi come l’evoluzione finale di varie patologie cardiovascolari (cardiopatia<br />
ischemica, valvulopatia, ipertensione arteriosa, cardiopatia dilatativa).<br />
sintomatologia:<br />
dispnea, ortopnea;<br />
tachicardia;<br />
oliguria;<br />
turgore giugulare;<br />
epatomegalia;<br />
rantoli polmonari;<br />
edemi malleolari.<br />
Misure generali nel pz domiciliare:<br />
Monitorare il peso corporeo;<br />
Monitorare la diuresi;<br />
Trattare le cause “scatenanti” (es: infezioni, crisi ipertensiva, anemia, diabete, ecc).<br />
Terapia farmacologica:<br />
classificazione NYHA:<br />
I: assenza di sintomi durante le attività<br />
ordinarie;<br />
II: dispnea durante le attività ordinarie;<br />
III: dispnea per attività lievi;<br />
IV: dispnea a riposo.<br />
ACE INIBITORI rimodellamento VS, antipertensivi.<br />
SARTANI rimodellamento VS, antipertensivi.<br />
BETA BLOCCANTI rimodellamento VS, controllo della frequenza (target:< 80 bpm riposo, <<br />
110 bpm sforzo).<br />
DIURETICI DELL’ANSA azione sulla ritenzione idroelettrolitica<br />
(perdita di peso desiderabile: 1.3-2.3 Kg/die in pz sintomatico).<br />
DIGITALE Effetto inotropo e simpaticolitico, < freq nella FA.<br />
INDICAZIONI ALL’OSPEDALIZZAZIONE IN PZ CON SCOMPENSO CARDIACO:<br />
dispnea a riposo con ortopnea, edema polmonare;<br />
anasarca o severi edemi declivi con congestione venosa (turgore giugulare, epatomegalia) e/o<br />
oligoanuria;<br />
ipotensione arteriosa (PA < 80 mmHg) o sincope;<br />
tachiaritmie;<br />
segni clinici di ischemia miocardica;<br />
malattie concomitanti aggravanti lo scompenso;<br />
refrattarietà alla terapia orale, inadeguata assistenza domiciliare.<br />
50
FIBRILLAZIONE ATRIALE (FA) E FARMACI ANTIARITMICI<br />
FARMACI TUTTI IN FASCIA A E MULTIPRESCRIVIBILI CON L’ESENZIONE 002 E 013.<br />
NOTE:<br />
la FA può avere conseguenze emodinamiche (scompenso) e tromboemboliche;<br />
va immediatamente ricoverato un pz con FA di recente insorgenza (fino a 48 ore) per tentare una<br />
cardioversione farmacologica e i soggetti con instabilità emodinamica;<br />
una scoagulazione efficace deve precedere (3 settimane) e seguire (4 settimane) la CV elettrica.<br />
controllo e ripristino del ritmo cardiaco<br />
CARDIOVERSIONE CONTROLLO RITMO CONTROLLO FREQ.<br />
PROPAFENONE X X<br />
FLECAINIDE<br />
(Almarytm)<br />
X X<br />
AMIODARONE X X X<br />
SOTALOLO X<br />
NOTE:<br />
il sotalolo è considerato un antiaritmico;<br />
l’amiodarone è più sicuro in caso di cardiopatia per la sua azione sulle aritmie ventricolari maligne.<br />
controllo della frequenza cardiaca<br />
CONTROLLO FREQ.<br />
DIGITALE X<br />
BETA BLOCCANTI (Atenololo, Metoprololo) X<br />
CA-ANT. non diidropiridinici (Verapamil, Diltiazem) X<br />
NOTE:<br />
la frequenza cardiaca va mantenuta tra i 60 e i 90 battiti al minuto;<br />
la digitale (Lanoxin cp 0.125, 0.25, 0.625 mg) si può dare in monoterapia solo nei soggetti sedentari<br />
perché non controlla l’aumento di frequenza da sforzo; è indicata in caso di scompenso cardiaco e<br />
nei pz anziani.<br />
FA PERMANENTE, indicazioni al trattamento con warfarin:<br />
Età > 75 anni;<br />
precedenti TIA o ictus;<br />
ipertensione arteriosa;<br />
diabete;<br />
scompenso cardiaco;<br />
valvulopatia mitralica.<br />
nei pz senza fattori di rischio considerare la terapia con ASA 300 mg/die .<br />
51
PRINCIPIO<br />
ATTIVO:<br />
DOSAGGI: cp<br />
INDICAZIONI<br />
Ipertensione<br />
essenziale<br />
Trattamento della<br />
patologia renale in<br />
pz con<br />
ipertensione e DM<br />
tipo 2<br />
Trattamento<br />
dell’insufficienza<br />
cardiaca<br />
Riduzione del<br />
rischio di ictus<br />
Infarto miocardico<br />
recente<br />
LOSARTAN VALSARTAN CANDESARTAN IRBESARTAN TELMISARTAN EPROSARTAN OLMESARTAN<br />
50-100 mg, cp<br />
12,5mg<br />
Pz anziano Nessun<br />
Pz con<br />
insufficienza<br />
epatica lieve<br />
moderata<br />
Pz con<br />
insufficienza<br />
epatica grave<br />
Pz con<br />
insufficienza<br />
renale lieve<br />
Pz con<br />
insufficienza<br />
renale grave<br />
Cps<br />
80-160mg, cp<br />
40mg<br />
Cp 8-16-32 mg<br />
Cp<br />
75-150-300 mg<br />
Cp<br />
20-40-80 mg<br />
Cp<br />
600 mg<br />
Cp<br />
10-20-40 mg<br />
X X X X X X X<br />
X X<br />
X X<br />
X<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Riduzione del<br />
dosaggio<br />
Il trattamento<br />
concomitante<br />
con ACE e B-<br />
bloc non è<br />
raccomandato<br />
X<br />
Il trattamento<br />
concomitante<br />
con ACE non è<br />
raccomandato<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Non superare<br />
80mg<br />
X<br />
Nessun<br />
aggiustamento del<br />
dosaggio<br />
Riduzione dosaggio<br />
iniziale (2mg)<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Riduzione<br />
dosaggio (40mg)<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Esperienza<br />
limitata<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Non<br />
raccomandato.<br />
Limitata<br />
esperienza<br />
Controindicato Controindicato Controindicato No dati clinici controindicato Controindicato Non<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
anche nel pz<br />
emodializzato<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Riduzione dosaggio<br />
iniziale (4mg)<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio.<br />
Inizio 75mg<br />
negli<br />
emodializzati<br />
controindicato Esperienza limitata Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio.<br />
Inizio 75 mg<br />
negli<br />
emodializzati<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Esperienza<br />
limitata.<br />
Riduzione<br />
dosaggio iniziale<br />
(20mg)<br />
Effetto uricosurico SI NO NO NO Possibilità<br />
aumento ac.urico<br />
Nessun<br />
aggiustamento<br />
del dosaggio<br />
Dosaggio max:<br />
600 mg<br />
clinica.<br />
raccomandato.<br />
Nessuna<br />
esperienza clinica<br />
Limitata<br />
esperienza<br />
clinica. Dosaggio<br />
max<br />
consigliato:20mg<br />
Non<br />
raccomandato.<br />
Limitata<br />
esperienza clinica<br />
NO NO<br />
52
PSICOFARMACI<br />
TUTTI GLI PSICOFARMACI VANNO UTILIZZATI<br />
INIZIANDO GRADUALMENTE FINO A TROVARE LA DOSE MINIMA EFFICACE<br />
ALTRETTANTO GRADUALMENTE VANNO SOSPESI.<br />
BENZODIAZEPINE (BDZ): FARMACI TUTTI IN FASCIA C, prescrivibili su ricetta “bianca”<br />
ripetibile.<br />
FARMACO RANGE EFFETTO<br />
FORMULAZIONE<br />
TERAPEUTICO PREVALENTE<br />
(mg)<br />
ALPRAZOLAM (generico) 0.5 - 4 mg ANSIOLITICO cp 0.25 - 0.50 1;<br />
opp. Xanax<br />
10 gtt=0.25 mg<br />
BROMAZEPAM (generico) 1.5 - 9 mg ANSIOLITICO cp 1.5 – 3;<br />
opp. Lexotan<br />
15 gtt=1.5 mg<br />
LORAZEPAM (generico) 1 - 7.5 mg ANSIOLITICO/IPNOTICO cp 1 - 2.5;<br />
opp. Tavor<br />
20gtt=1 mg<br />
OXAZEPAM (SERPAX) 15 - 60 mg ANSIOLITICO/IPNOTICO cp 15 - 30<br />
BROTIZOLAM<br />
(LENDORMIN)<br />
0.25 - 0.5 mg IPNOTICO cp 0.25<br />
TRIAZOLAM (HALCION) 0.125 - 0-25 IPNOTICO cp 0.125 - 0.25<br />
NOTE:<br />
Nei pz epatopatici, anziani e politrattati, preferire BDZ oxazepam-simili che vengono direttamente<br />
coniugate a livello epatico con ac.glucuronico e <strong>qui</strong>ndi eliminate senza la produzione di metabolici<br />
attivi, come il LORAZEPAM, di cui esiste anche una formulazione orosolubile (TAVOR orosolubile),<br />
utilizzabile nelle crisi d’ansia.<br />
Se si vuole ottenere un effetto prevalentemente ipnotico utilizzare una BDZ a rapida eliminazione,<br />
come il brotizolam e il triazolam, al fine di garantire al pz una buona performance psicofisica al<br />
risveglio.<br />
nell’ insonnia di modica gravità si può prescrivere STILNOX (zolpidem), 1 cp prima di coricarsi,<br />
molecola che fa parte delle imidazopiridine, molto maneggevole per la scarsità di interazioni ed<br />
effetti collaterali e che rispetta l’architettura fisiologica del sonno.<br />
il diazepam ( VALIUM cps da 2 e 5 mg; gtt, 10gtt = 2mg, fiale da10 mg im/ ev) viene utilizzato nelle<br />
crisi convulsive per i suoi effetti miorilassanti e anticonvulsivanti con la seguente posologia:<br />
adulto: 1-2 f. ev. lenta;<br />
bambini: 0.5 mg/kg per clisma rettale, usando una siringa da 2,5 ml senza ago che,<br />
opportunamente lubrificata, va introdotta per qualche cm nel retto; si può seguire il seguente<br />
schema posologico:<br />
bambino di 5 kg: ¼ di fiala,<br />
bambino di 10 kg: ½ fiala,<br />
bambino di 20 kg: 1 fiala.<br />
CAUSE PIU’ FREQUENTI DI CONVULSIONI RISPETTO ALL’ETA’<br />
TRAUMI CRANICI<br />
S.DA ASTINENZA (alcool, oppiacei, barbiturici)<br />
IDIOPATICHE<br />
INFEZIONI SNC<br />
MALFORMAZIONI<br />
NEOPLASIE<br />
DISTURBI METABOLICI<br />
M.CEREBROVASCOLARI<br />
TUTTE LE ETA’<br />
0 - 20 ANNI<br />
OLTRE I 40 ANNI<br />
Ricordo che un atteggiamento calmo ed empatico da parte del medico è estremamente importante<br />
nell’approccio al pz. ansioso.<br />
53
ANTIDEPRESSIVI<br />
I farmaci attualmente più utilizzati sono i cosiddetti SSRI, meglio tollerati rispetto ai<br />
triciclici e gravati di minori effetti collaterali e perciò proposti come trattamento di prima<br />
linea della depressione in MG.<br />
Tra questi la PAROXETINA (generico, cp 20 mg, dosaggio medio 1 cpr die, fascia A ) è<br />
utilizzabile non solo nella cura della depressione, ma anche nel trattamento dei disturbi<br />
d’ansia (disturbo ossessivo-compulsivo, da attacchi di panico , d’ansia sociale e<br />
generalizzata, disturbo da stress post-traumatico). Un miglioramento del tono dell’umore<br />
va atteso dopo circa 4 settimane e il trattamento va protratto per almeno 2 mesi. L’effetto<br />
collaterale più frequente (dose-dipendente) è la nausea.<br />
Nei pazienti anziani, quando alla depressione si associa insonnia e agitazione, si può<br />
prescrivere il trazodone (TRITTICO cp da 75 e 150 mg a rilascio prolungato, fascia A) in<br />
monosomministrazione serale, 1 cp prima di coricarsi.<br />
Nella distimia (quadro depressivo minore con ansia e somatizzazioni) trova utilizzo<br />
l’amisulpride (DENIBAN fascia C), 1 cp/die, per 2- 4 settimane.<br />
NEUROLETTICI<br />
Approccio al pz depresso:<br />
non svalutare (“ non è niente…”);<br />
non banalizzare (“ci deve mettere più buona volontà”);<br />
valutare esplicitamente il rischio di suicidio nelle depressioni gravi.<br />
TALOFEN: promazina, fenotiazina con maggior potere sedativo e minor effetto<br />
antipsicotico, disponibile in gtt (1 gtt = 2 mg) e fiale im / ev da 50 mg, entrambe le<br />
formulazioni in fascia C; dose iniziale 50 mg/die da raggiungere gradualmente (es.<br />
cominciare con 10-15 gtt la sera).<br />
SERENASE: aloperidolo, butirrofenone più incisivo sui sintomi psicotici, disponibile per os<br />
in cp da 1mg (C) e in gtt (10 gtt = 1 mg fascia A): dose iniziale 3 mg/die, da raggiungere<br />
gradualmente (es. iniziare con 10 gtt la sera); in acuto – pz ubriaco, agitato, delirante,<br />
confuso- somministrare 1 fiala im da 5 mg, eventualmente ripetibile dopo 20 minuti al fine<br />
di assicurare un trasporto in ospedale in condizioni di sicurezza.<br />
Ricordo alcune cause di stato confusionale acuto:<br />
farmaci (psicotropi, digitalici, corticosteroidi);<br />
s. da astinenza (alcool e BDZ);<br />
disturbi metabolici (ipo-iperglicemia, encefalopatia epatica);<br />
infezioni (meningiti, encefaliti);<br />
demenza;<br />
intossicazione da monossido di carbonio.<br />
54
CONTRACCETTIVI ORALI<br />
GESTODENE DESOGESTREL LEVONORGESTREL<br />
ETINILESTRADIOLO MINULET PLANUM MICROGYNON<br />
GINODEN PRACTIL TRINORDIOL<br />
MILVANE GRACIAL TRIGINON<br />
TRIMINULET MERCILON MIRANOVA<br />
FEDRA SECURGIN LOETTE<br />
HARMONET<br />
ARIANNA<br />
MINESSE<br />
Si sconsiglia l’uso dei contraccettivi orali nelle seguenti situazioni:<br />
gravidanza;<br />
cancro mammario;<br />
storia di malattia tromboembolica, ipertensione, cardiopatie;<br />
ictus, emicrania con segni neurologici;<br />
epatite virale attiva, cirrosi grave scompensata, neoplasia epatica, malattie biliari;<br />
diabete insulino-dipendente con danno d’organo o da > 20 anni;<br />
post-partum, allattamento;<br />
intervento chirurgico maggiore con prolungata immobilizzazione.<br />
Si ricorda che i contraccettivi orali vengono utilizzati per regolarizzare i cicli mestruali e per<br />
il trattamento della dismenorrea e dell’endometriosi.<br />
ALTRI DISPOSITIVI ANTICONCEZIONALI<br />
EVRA cerotti norelgestromina/etinilestradiolo, un cerotto alla settimana per 3 settimane,<br />
poi una settimana di sospensione (mestruazioni) e ripresa del ciclo terapeutico.<br />
NUVARING dispositivo intravaginale etonogestrel/etinilstradiolo, un anello posizionato<br />
in sede intravaginale dalla donna stessa il primo giorno del ciclo naturale e lasciato in sede<br />
senza interruzione per 3 settimane; il dispositivo va <strong>qui</strong>ndi rimosso per 1 settimana<br />
(emorragia da sospensione), poi posizionamento di un nuovo anello.<br />
CONTRACCEZIONE D’EMERGENZA<br />
Può essere effettuata somministrando una cp di Levonorgestrel 1.5 mg (Norlevo cp, fascia<br />
C) preferibilmente entro 12 ore dal rapporto sessuale non protetto, e comunque non oltre<br />
72 ore. In caso di vomito entro 3 ore dall’assunzione, deve essere assunta<br />
immediatamente un’altra compressa.<br />
Nelle donne oltre i 40 anni con fattori di rischio CV andrebbero prescritti contraccettivi a base di solo<br />
progestinico, perché gravati, sotto questo aspetto, di un profilo di rischio decisamente inferiore rispetto ai<br />
contraccettivi orali combinati in qualunque formulazione (orale, cerotto, anello vaginale). In Italia è<br />
disponibile un’unica formulazione orale a base di Desogestrel 0.075 mg ( Cerazette, fascia C), da assumere<br />
per 28 giorni senza interruzione, e un dispositivo intrauterino contenente Levonorgestrel ( Mirena, fascia C),<br />
efficace per un periodo di 5 anni, che presenta anche, come indicazione, la menorragia idiopatica, problema<br />
frequente sopra i 40 anni. I contraccettivi orali contenenti solo progestinico sono associati a più giorni di<br />
sanguinamento/spotting rispetto ai combinati ed è questa la principale causa di interruzione del trattamento.<br />
55
TRATTAMENTO DELL’OSTEOPOROSI POST-MENOPAUSALE<br />
FATTORI DI RISCHIO:<br />
menopausa precoce;<br />
familiarità per osteoporosi;<br />
vita sedentaria;<br />
fumo;<br />
magrezza.<br />
cause di “osteoporosi “secondaria”:<br />
malattie neoplastiche (es.mieloma multiplo);<br />
s.cushing;<br />
farmaci (steroidi, eparina);<br />
immobilizzazione;<br />
insufficienza renale (osteodistrofia renale).<br />
TRATTAMENTO:<br />
supplementazione di calcio e vit. D, ottenibile con CALCIO CARBONATO+VIT D3,<br />
una bust./die, farmaco generico, fascia A; si può altresì somministrare<br />
separatamente il calcio (CALCIO CARBONATO 1 cp effervescente/die) e la vit.D<br />
(Dibase 20 gtt la settimana o Dibase 100.000 1f. im ogni 3 mesi, o Dibase 300.000<br />
1f im/anno).<br />
difosfonati: ALENDRONATO 70 mg, 1 cp/la settimana (generico, fascia A, nota 79)<br />
da assumersi la mattina a digiuno con acqua naturale e mantenendo la stazione<br />
eretta e il digiuno per 30 minuti; CLODRONATO 100 mg 1 f im/la settimana<br />
(generico, fascia C).<br />
trattamento ormonale sostitutivo (TOS): è indicato quando un quadro di osteopenia<br />
si accompagna ai disturbi tipici della menopausa, che alterano la qualità di vita della<br />
donna (sintomi vasomotori e urogenitali da carenza estrogenica: vampate di calore,<br />
disturbi della sfera sessuale); si utilizza una terapia combinata estro-progestinica<br />
per prevenire l’iperplasia e il cancro endometriale, tranne che nelle donne<br />
isterectomizzate dove si prescrive il solo estrogeno. Le controindicazioni assolute al<br />
TOS sono: storia di neoplasia mammaria ed endometriale, sanguinamento vaginale<br />
non diagnosticato, pregressi fenomeni tromboembolici, epatopatia attiva o cronica.<br />
Ricordo che l’utilizzo del progestinico può ridurre gli effetti cardioprotettivi della<br />
terapia estrogenica e incrementare il rischio del tumore al seno, anche se il<br />
possibile rischio di cancro alla mammella associato a terapia ormonale è comunque<br />
basso (meno dello 0.1%) e correlato con l’assunzione per un lungo periodo.<br />
SCHEMI DI TERAPIA SOSTITUTIVA:<br />
ESTRADERM 50 mcg cerotti, estradiolo (fascia A), 2 cerotti la settimana, da<br />
abbinare a…<br />
…FARLUTAL 10 mg cp, medrossiprogesterone (fascia C), 1 cp per 14 giorni al<br />
mese in donne con utero intatto;<br />
ESTRACOMB TTS cerotti, estradiolo+noretisterone, 2 cerotti la settimana.<br />
Ritengo che sia bene, prima di prescrivere una terapia ormonale, sottoporre la donna<br />
in menopausa ad una serie di accertamenti clinici come:<br />
dosaggio di FSH, ALT, ATIII;<br />
mammografia;<br />
visita ginecologica.<br />
56
FLUSSO MESTRUALE ABBONDANTE<br />
CAUSE:<br />
ORGANICHE a) locali: fibromiomi, polipi, adenomiosi, neoplasie;<br />
b) sistemiche: piastrinopenie, coagulopatie, ipotiroidismo.<br />
DISFUNZIONALI. Trattamento di elezione: estroprogestinici a basso dosaggio.<br />
APPROCCIO DIAGNOSTICO:<br />
emocromo, sideremia, ferritina, TSH, PT, PTT, betaHCG;<br />
eco transvaginale, isteroscopia.<br />
TERAPIA ENDOCRINA ADIUVANTE NEL TUMORE DELLA MAMMELLA<br />
INIBITORI DELLE AROMATASI<br />
TAMOXIFENE<br />
RECETTORI ORMONALI<br />
(letrozolo e anastrozolo)<br />
positivi positivi<br />
PREMENOPAUSA no sì<br />
POSTMENOPAUSA sì pz a basso rischio di recidive<br />
TRATTAMENTO 5 anni 5 anni<br />
EFFETTI COLLATERALI s. climaterica<br />
s. climaterica<br />
osteoporosi<br />
TVP<br />
ipercolesterolemia<br />
K endometrio<br />
57
DIABETE<br />
NORMOGLICEMIA:<br />
a digiuno < 110 mg/dl (digiuno = non assunzione di alimenti da 8 h)<br />
2h dopo carico orale 126 mg/dl<br />
2h dopo carico orale di 75 gr di glucosio > 200 mg/dl<br />
glicemia > 200 mg/dl in qualsiasi momento della giornata.<br />
IPERGLICEMIA:<br />
sintomatologia:<br />
polidipsia, poliuria, segni di disidratazione;<br />
polifagia;<br />
dimagrimento;<br />
alito acetonemico;<br />
sintomi gastroenterici (nausea, vomito, dolori addominali);<br />
visione offuscata;<br />
alterazione dello stato di coscienza.<br />
principi di trattamento:<br />
reidratazione;<br />
dieta, attività fisica, sulfarinuree (più rapide) o biguanidi;<br />
se inefficaci, aggiungere un 2° ipoglicemizzante orale;<br />
se inefficace, aggiungere insulina notturna.<br />
indicazioni al trattamento con insulina:<br />
glicemia a digiuno > 270mg/dl;<br />
perdita di peso consistente, assenza di eccesso ponderale (insulinopenia);<br />
sintomi importanti;<br />
comorbilità, interventi chirurgici;<br />
gravidanza.<br />
complicanze:<br />
retinopatia;<br />
insufficienza renale;<br />
malattie cardiovascolari;<br />
neuropatia diabetica;<br />
piede diabetico;<br />
obiettivo terapeutico: emoglobina glicata
2. BIGUANIDI (METFORMINA)<br />
Di scelta nel diabetico sovrappeso per la sua azione anoressizzante.<br />
Aumenta la sensibilità all’insulina con aumento dell’utilizzo periferico del glucosio da parte<br />
del tessuto muscolare e adiposo, inibisce la produzione epatica di glucosio; ha una durata<br />
d’azione di circa 4 ore e si somministra in 2-3 dosi al giorno; controindicata nelle<br />
epatopatie e nelle gravi insufficienze respiratorie e renali.<br />
METFORMINA 500-1000 mg cp, farmaco generico, dose/die: da 500mg a 3g,<br />
fascia A.<br />
3. ASSOCIAZIONI<br />
SUGUAN M, glibenclamide+metformina, da ½ a 4 cp/die, fascia A.<br />
4. GLINIDI<br />
Agiscono stimolando la secrezione insulinica grazie ad un legame rapido e breve a un<br />
recettore betacellulare parzialmente diverso da quello delle sulfaniluree.<br />
NOVONORM: repaglinide, cp 0.5-1-2 mg, dose/die: 3-12 mg in 2-3<br />
somministrazioni subito prima dell’assunzione dei pasti; si assorbe rapidamente e<br />
dopo un’ora raggiunge il picco ematico e ciò rende questo farmaco indicato nella<br />
correzione del picco glicemico post-prandiale.<br />
5. GLITAZONI<br />
Migliorano la sensibilità periferica all’insulina, ma possono indurre ritenzione idrica e<br />
comportano un aumentato rischio di scompenso cardiaco nei pz già a rischio per tale<br />
patologia.<br />
ACTOS: pioglitazone, cp 15-30 mg; dose/die: 15-45 mg 1 volta/die.<br />
COMPETACT: pioglitazone 15 mg + metformina 850 mg da 1 a 2 cp/die.<br />
LINEE GUIDA PER LA TERAPIA IPOGLICEMIZZANTE ORALE NEL DIABETE TIPO II:<br />
raccomandare sempre un adeguato stile di vita (dieta + attività fisica), se<br />
inefficace…<br />
…iniziare con la metformina, tranne in presenza di insuff.renale;<br />
in caso di inefficacia, aggiungere secretagogo o glitazone;<br />
usare la terapia tricombinata (metformina + glitazone + sulfanilurea) quando le<br />
associazioni metformina - secretagoghi o metformina - glitazoni non ottengono un<br />
buon controllo glicemico; considerare comunque la possibilità di un esaurimento<br />
delle beta-cellule e <strong>qui</strong>ndi la necessità di una…<br />
terapia insulinica associata ad un farmaco insulino-sensibilizzante (insulina +<br />
metformina/glitazone). Entro breve, entreranno nell’ uso comune nuovi farmaci molto<br />
promettenti quali gli analoghi del GPL1 (exenatide f sc, in studio formulazione a lento<br />
rilascio con unica somministrazione/settimana) e gli inibitori del DPP4 (sitagliptin e<br />
vildagliptin) che aumentano la secrezione di insulina glucosio-mediata e sopprimono<br />
quella di glucagone. Tali farmaci verosimilmente sostituiranno le sulfaniluree in fase<br />
precoce, che in effetti tendono a depauperare la massa di beta cellule.<br />
CONSIGLI SULLO STILE DI VITA:<br />
Consigliare un’attività fisica aerobica moderata-intensa (50-75% della frequenza cardiaca<br />
teorica massima calcolata sottraendo l’età a 220 o a 208 nei pz anziani), per almeno 30 min al<br />
giorno con frequenza di 3-4 volte alla settimana.<br />
La dieta dovrebbe ridurre il soprappeso fino ad ottenere una BMI < 25Kg/m 2 e una<br />
circonferenza addominale negli uomini < 102 cm e nelle donne < 88 cm.<br />
59
6. INSULINE<br />
FARMACO DURATA D’AZIONE(ore)<br />
REGOLARE (Humulin R) 3-6<br />
LISPRO (Humalog), ASPART (Novorapid) analoghi 1-2<br />
dell’insulina<br />
NPH o ISOFANO (Humulin I) 18-20<br />
LENTA o ZINCO-PROTAMINA 18-24 NON PIU’ IN COMMERCIO<br />
ULTRALENTA 24-36 NON PIU’ IN COMMERCIO<br />
GLARGINE (Lantus) 24<br />
In commercio esistono preparati precostituiti di insulina rapida o analoghi con insulina<br />
intermedia NPH: la più utilizzata è la 30/70: 30% di Rapida e 70% di Intermedia.<br />
Ricordo che la velocità di assorbimento dell’insulina varia con la sede di iniezione e<br />
decresce passando dall’addome, al deltoide, ai glutei/coscie.<br />
Il fabbisogno medio di insulina è di 30U/die per le donne e di 42U/die per gli uomini, per<br />
cui il trattamento insulinico può essere iniziato con dosi di 0.6 UI/kg di peso corporeo<br />
ideale. Ad es. in un soggetto di circa 70 kg si potrà iniziare il trattamento con 5 UI di insulina pronta a<br />
colazione, 15 UI a pranzo e 10 UI a cena, aggiungendo per il fabbisogno notturno 7-8 unità di insulina ad<br />
azione ritardata.<br />
Un aggiustamento del dosaggio dell’insulina pronta può essere fatto sulla base della<br />
glicemia misurata su sangue capillare (stick glicemico) prima dei pasti, secondo lo schema<br />
sottoriportato, utile anche nel trattamento delle crisi iperglicemiche.<br />
SCHEMA DI UTILIZZO SC INSULINA RAPIDA:<br />
STICK GLICEMICO UI INSULINA RAPIDA<br />
350 BOLO DI 5 UI EV+15 UI SC<br />
Nel diabete di tipo II è possibile instaurare una terapia combinata con ADO di giorno e<br />
insulina lenta o isofano la sera prima di coricarsi, calcolando empiricamente dose iniziale<br />
con la formula:<br />
unità di insulina serale = peso corporeo (kg)/10<br />
ed eventualmente incrementando il dosaggio di 1-2 UI ogni 3-4 giorni fino al<br />
raggiungimento di una glicemia a digiuno al risveglio di 80-120 mg/dl.<br />
60
7. DISPOSITIVI PER DIABETICI: regole prescrittive<br />
DIABETE INSULINO TRATTATO (va scritto in ricetta!)<br />
La prescrizione deve attenersi al programma di cura, e sue eventuali modifiche, redatto da un diabetologo di<br />
un centro antidiabetico.<br />
DISPOSITIVO QUANTITA’ POSOLOGIA<br />
SIRINGHE X INSULINA MAX 240/BIMESTRE SI’ (MAX 4/DIE)<br />
AGHI PER INIETTORE MAX 300/BIMESTRE SI’ (MAX 5/DIE)<br />
STRISCE X GLICEMIA QUANTITATIVO BIMESTRALE IN<br />
BASE ALLA POSOLOGIA<br />
SI’<br />
LANCETTE PUNGIDITO COME LE STRISCE COME LE STRISCE<br />
DIABETE NON INSULINO TRATTATO (va scritto in ricetta!)<br />
STRISCE X GLICEMIA 25 o 50 A TRIMESTRE (MAX<br />
200/ANNO)<br />
LANCETTE PUNGIDITO COME LE STRISCE<br />
(MAX 200 ANNO)<br />
SI’<br />
COME LE STRISCE<br />
DIABETE GESTAZIONALE (va scritto in ricetta!)<br />
La prescrizione deve attenersi al programma di cura redatto da un diabetologo o da un ginecologo.<br />
STRISCE PER GLICEMIA MAX 100 A BIMESTRE SI’<br />
LANCETTE PUNGIDITO COME LE STRISCE COME LE STRISCE<br />
STANDARDIZZAZIONE DELL’Hb GLICATA<br />
INTERVALLO DI RIFERIMENTO<br />
(SOGGETTI NON DIABETICI)<br />
TARGET DI TRATTAMENTO PZ<br />
DIABETICI<br />
TARGET PER IL CAMBIAMENTO<br />
DELLA TERAPIA<br />
FOLLOW-UP PZ DIABETICO<br />
OGNI 3/4 MESI: glicemia, Hb glicata, es.urine completo, peso corporeo, valutazione autocontrollo glicemico, PA.<br />
OGNI 6 MESI: VISITA DIABETOLOGICA<br />
OGNI ANNO: es. urine, microalbuminuria, creatinina + clearance, colesterolo, HDL, trigliceridi, ALT, elettroliti,<br />
emocromo, ECG, FUNDUS OCULI (biennale in assenza di retinopatia).<br />
N.b. esami esenti ticket esenzione 013<br />
VALORI ATTUALI VALORI RIFERIBILI<br />
AL SISTEMA DI RIFERIMENTO IFCC<br />
4-6% 20-42 mmol/mol<br />
64 mmol/mol<br />
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8. TRATTAMENTO DEL DIABETE GESTAZIONALE<br />
dieta e programma di attività fisica di intensità moderata;<br />
terapia insulinica ( di scelta) con dosaggio 0.7 U/ kg/giorno ( prendendo in<br />
considerazione il peso precedente la gravidanza) in dosi suddivise. Una strategia<br />
utilizzata è la seguente:<br />
2/3 dose il mattino ( di cui 2/3 isophane+1/3 a breve durata d’azione)<br />
1/3 dose prima di cena (di cui 1/2 isophane+1/2 a breve durata d’azione)<br />
9. NUOVI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DEL DIABETE<br />
Un enterormone, il GLP-1 , promuove la secrezione di insulina al momento del pasto, ma<br />
sarebbe inutilizzabile in terapia per la sua brevissima emivita (2’), perché viene<br />
rapidamente degradato dal sistema enzimatico DPP-IV.<br />
La ricerca farmaceutica ha superato questo limite fornendo 3 approcci possibili:<br />
1. impiegare un agonista di GLP-1 (capostipite exenatide) resistente all’azione del<br />
DPP-IV;<br />
2. utilizzare analoghi del GLP-1 umano resistenti all’azione del DPP-IV, a lento<br />
assorbimento nel sottocute e capaci di legarsi all’albumina plasmatica (capostipite<br />
liraglutide)<br />
3. inibire l’attività del DPP-IV, prolugando l’emivita del GLP-1 endogeno (capostipiti<br />
sitagliptin e vildagliptin)<br />
I farmaci con le caratteristiche di 1 e 2 si definiscono incretinomimetici e prevedono la<br />
somministrazione per via sc, quelli di 3 sono gli inibitori del DPP-IV e possono venir<br />
assunti per os.<br />
MOLECOLA CLASSE SOMMINISTRAZIONE INDICAZIONE EMIVITA POSOLOGIA<br />
EXENATIDE<br />
analogo GLP-1<br />
SC<br />
DM2 in associazione<br />
con metformina,<br />
tiazolidinedioni o<br />
sulfaniluree<br />
2.4 ore<br />
5-10 mcg<br />
x 2 volte die<br />
LIRAGLUTIDE analogo GLP-1 SC come sopra 10/14 ore 0.6-1.8 mg<br />
x 1 volta die<br />
DM2 in associazione<br />
100 mg x<br />
SITAGLIPTIN inibitori DPP-4<br />
OS<br />
con metformina o<br />
tiazolidinedione<br />
DM2 in associazione<br />
12 ore 1volta die<br />
VIDAGLIPTIN inibitori DPP-4<br />
OS<br />
con metformina,<br />
sulfanilurea o<br />
tiazolidinedione<br />
2.5/ 3 ore 5 mg die<br />
10. DIABETE E SPORT<br />
La concessione dell’idoneità sportiva per lo sportivo diabetico è subordinata ad un buon<br />
controllo glico-metabolico, all’assenza di complicanze invalidanti (retinopatia, nefropatia,<br />
cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa, vasculopatia, neuropatia autonomica),<br />
all’assenza di possibili rischi iatrogeni (ipoglicemie).<br />
Si sottolinea l’importanza di verificare le capacità dell’atleta di automonitoraggio glicemico<br />
e di modificare la posologia insulinica e la dieta in base al dispendio energetico.<br />
Consigli utili:<br />
pianificare l’attività fisica, decidere cosa mangiare, iniettare l’insulina rapida 1-2 ore<br />
prima dell’esercizio evitando le zone coinvolte nel gesto atletico (es gambe per i<br />
ciclisti, arto sup. per il tennista);<br />
misurare , se possibile, la glicemia prima dell’esercizio:<br />
62
se inferiore a 90-100 mg/dl, mangiare qualcosa (es. una banana);<br />
se superiore a 250-300 mg/dl praticare una dose extra di insulina pronta (<br />
0.5-3 UI);<br />
in caso di attività di lunga durata assumere carboidrati a metà attività; in caso di<br />
esercizio strenuo e prolungato senza assunzione di carboidrati vi può essere una<br />
deplezione dei depositi di glicogeno e pertanto il glucagone ( 1 f da 1 mg im) nel<br />
trattamento dell’ipoglicemia grave con perdita di coscienza può non essere efficace<br />
e va associato a somministrazione di 50 ml di glucosata ev;<br />
se l’attività fisica diurna è stata intensa, ridurre la dose di insulina lenta serale per<br />
evitare ipoglicemie notturne;<br />
attenzione alla fase post- esercizio, che può essere caratterizzata da ipoglicemia da<br />
stress: in tal caso assumere un supplemento di carboidrati.<br />
Il paziente diabetico è bene che venga indirizzato verso sport aerobici, con impegno<br />
cardiocircolatorio medio-elevato e regolari incrementi della frequenza cardiaca.<br />
In presenza di complicanze vascolari andranno sconsigliati quelle attività che comportano<br />
sforzi brevi ed intensi (pesistica, arti marziali, lotta, pugilato), perché il brusco rialzo dei<br />
valori pressori potrebbe aggravare il danno ad un microcircolo già compromesso.<br />
In presenza poi di problemi retinici sarebbero da evitare sport di contatto che possono<br />
provocare sobbalzi o scuotimento del capo.<br />
Si ricorda altresì che il trattamento con insulina costituisce una controindicazione assoluta<br />
per gli sport motoristici, il volo, il paracadutismo e gli sport subacquei.<br />
L’insulina fa parte delle sostanze proibite e pertanto il suo impiego è soggetto alla<br />
normativa nazionale ed internazionale sul doping (procedura di esenzione con finalità<br />
terapeutiche).<br />
63
FARMACI IPOLIPEMIZZANTI<br />
Sono a carico del SSN se vengono soddisfatti i re<strong>qui</strong>siti richiesti dalla nota 13.<br />
1. STATINE<br />
Riducono il colesterolo totale, aumentano le HDL e diminuiscono le LDL; agiscono anche<br />
riducendo la trigliceridemia, sulla quale sembrano essere più efficaci l’atorvastatina e la<br />
rosuvastatina.<br />
Sono controindicate in caso di epatopatia attiva, con transaminasi > 3 volte la norma.<br />
Possono provocare una miopatia, che si manifesta con aumento delle CPK sieriche,<br />
astenia e dolorabilità muscolare.<br />
Un moderato aumento delle transaminasi (fino a 3 volte la norma) dovute all’assunzione di statine non ne<br />
controindica la somministrazione essendo espressione, più che di una necrosi epatocellulare, di un’attività<br />
dell’epatocita.<br />
STATINA RANGE TERAPEUTICO NOME COMMERCIALE<br />
Simvastatina 10-40 mg/die disponibile generico<br />
Prava statina 10-40 mg/die disponibile generico<br />
Atorvastatina 10-40 mg/die TORVAST, TOTALIP<br />
Fluvastatina 80 mg/die LIPAXAN, LESCOL<br />
Lovastatina 10-40 mg/die REXTAT, LOVINACOR<br />
Rosuvastatina 10-40 mg/die CRESTOR, PROVISACOR<br />
Valori desiderabili di colesterolo LDL<br />
GOTTA<br />
FARMACO POSOLOGIA INDICAZIONI<br />
INDOMETACINA 150 mg/die,<br />
FANS<br />
NAPROSSENE 550 mg x 2/die,<br />
ETORICOXIB 120 mg/die<br />
1 mg per os seguita da 0.5 mg<br />
ogni 3 ore fino a risoluzione<br />
gotta in FASE ACUTA<br />
COLCHICINA<br />
dell’attacco e fino ad una gotta in fase ACUTA<br />
COLCHICINA<br />
massima dose di 2.5 mg nelle<br />
prime 24 ore<br />
0.5-1 mg/die x 3-6 mesi PROFILASSI DELLE RECIDIVE<br />
150-300 mg/die fino al<br />
ALLOPURINOLO<br />
raggiungimento<br />
6mg/dl<br />
di uricemia< PROFILASSI DELLE RECIDIVE<br />
LOSARTAN 50-100 mg/die, ha proprietà PROFILASSI DELLE RECIDIVE<br />
uricosuriche<br />
nell’iperteso gottoso<br />
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ANTIBIOTICOTERAPIA<br />
Anche con i chemioterapici conviene inizialmente saper maneggiare un farmaco per classe terapeutica e poi<br />
progressivamente ampliare il proprio armamentario terapeutico.<br />
Solitamente in MG l’antibioticoterapia è empirica, fatta eccezione per il trattamento delle infezioni delle basse<br />
vie urinarie dove ci si avvale dell’urinocoltura e relativo antibiogramma per instaurare un trattamento mirato.<br />
Ricordo, tra i chemioterapici di uso comune, che sono controindicati in gravidanza il<br />
trimetoprim–sulfametoxazolo (Bactrim), il metronidazolo (Flagyl) e i chinolonici.<br />
Data la relativa immunodeficienza delle fasi estreme della vita è bene inoltre ricordare che<br />
la terapia delle infezioni contratte in età neonatale e geriatrica deve essere iniziata<br />
precocemente, così come nel caso di infezioni che colpiscono soggetti propriamente<br />
immunocompromessi (es. diabetici, pz.oncologici chemio/radiotrattati, HIV positivi,<br />
trapiantati d’organo).<br />
1. PENICILLINE<br />
disponibile il generico amoxicillina/acido clavulanico, cp e bust 1 gr, fascia A;<br />
posologia: adulti, 1gr x 2 o 3 volte/die; bambini, 50 mg/kg/die in 3 somministrazioni;<br />
indicazioni: infezioni delle alte e basse vie respiratorie, otite media ed esterna, sinusiti,<br />
infezioni delle vie urinarie, della cute e dei tessuti molli.<br />
2. CEFALOSPORINE<br />
Cefixima (Cefixoral) cp 400 mg e sospensione, fascia A;<br />
posologia: adulti, 1 cp/die; bambini, 8mg/kg/die in 1 somministrazione;<br />
indicazioni: infezioni delle vie respiratorie, otiti e sinusiti, infezioni delle vie urinarie, dei<br />
tessuti molli, dell’osso e della colecisti.<br />
3. CHINOLONICI<br />
Levofloxacina (Levoxacin) cp da 500 e 250 mg, fascia A;<br />
posologia e indicazioni: 500 mg/die nelle infezione respiratore, 250 mg/die nelle infezioni<br />
delle vie urinarie.<br />
Si ricorda che i chinolonici sono attivi anche sui patogeni intracellulari (Chlamydie, Mycoplasmi, Legionella),<br />
e che sono controindicati in gravidanza, in età pediatrica e nei soggetti epilettici (in queste situazioni, per<br />
ottenere un analogo spettro antibatterico, si può associare all’amoxi+clavulanato x2/die un macrolide come<br />
l’azitromicina -disponibile generico- in monosomministrazione per 3 giorni consecutivi -1 cp 500 mg/die o<br />
sospensione pediatrica 10 mg/kg/die, fascia A-).<br />
I chinolonici possono essere usati per il trattamento delle infezioni intestinali come ad es. la diarrea del<br />
viaggiatore, il colera e la febbre tifoide.<br />
4. MACROLIDI<br />
Disponibile il generico claritromicina cp da 500 e 250 mg e sospensione e un prodotto a<br />
rilascio modificato in monosomministrazione (Veclam RM 500 mg cp) in fascia A;<br />
posologia: adulti, 250 o 500 mg x 2 volte/die; bambini, 15 mg/kg/die in 2 somministrazioni;<br />
indicazioni: infezioni delle alte (2° scelta) e basse vie respiratorie e dei tessuti molli; anche<br />
questa classe è attiva sui patogeni intracellulari e l’azione terapeutica si ha anche nei<br />
confronti dell’Helicobacter Pylori e di numerosi patogeni genitali.<br />
5. COTRIMOXAZOLO<br />
Trimetoprim-sulfametossazolo (Bactrim Forte) cp 160 + 800 mg, disponibile anche la<br />
sosp.pediatrica;<br />
posologia: adulti, 1 cp x 2 volte/die; bambini dai 2 mesi, 30 mg/kg/die in 2<br />
somministrazioni;<br />
66
indicazioni: infezioni urinarie e batteriche gastrointestinali, trattamento della toxoplasmosi,<br />
e della malaria clorochino-resistente, utilizzato per la profilassi e la terapia dell’infezione da<br />
P. carinii nei pz con AIDS; controindicato in gravidanza.<br />
CASI PARTICOLARI:<br />
TERAPIA INIETTIVA. Molto utilizzata in passato, oggi è poco usata in ambiente<br />
extra-ospedaliero, grazie all’efficacia e alla maneggevolezza degli antibiotici<br />
utilizzabili per via enterale. Tra gli antibiotici iniettivi, da riservarsi a casi gravi (es.<br />
meningiti, pz immunodepressi) ricordo il ceftriaxone (il noto Rocefin f im 1gr, oggi<br />
disponibile anche il generico, fascia A), cefalosporina di 3° generazione dotata di<br />
lunga emivita che permette un’unica somministrazione al giorno.<br />
MENINGITI. Chemioprofilassi dei contatti: rifampicina per 2 giorni, adulti 600 mg x<br />
2, bambini 10 mg/kg/die in 2 somm. (Rifadin cp 600 mg e sosp, fascia A) opp.<br />
ciprofloxacina 500 mg in unica dose opp. ceftriaxone in dose unica, adulti 250 mg<br />
im, bambini 125 mg im.<br />
CISTITE SEMPLICE. In una cistite semplice si possono utilizzare un chinolonico<br />
come la pefloxacina (Peflox 2 cp 400 mg fascia A) o un disinfettante come la<br />
fosfamicina (Monuril adulti 3g o pediatrico 2g, 2 buste, fascia A) da assumersi per<br />
due giorni consecutivi preferibilmente la sera dopo aver svuotato la vescica.<br />
Entrambi i farmaci vengono altresì utilizzati nella profilassi delle infezioni urinarie in<br />
caso di manovre transuretrali (es. cambio catetere), mentre la sola fosfamicina<br />
trova utilizzo in gravidanza per trattare una batteriuria significativa asintomatica.<br />
Nella profilassi delle cistiti ricorrenti si può utilizzare un fitofarmaco a base di mirtillo<br />
rosso (Cistiflux bustine, fascia C), nella misura di 1-2 bustine per una o due<br />
settimane al mese.<br />
DIVERTICOLOSI DEL COLON. Nella prevenzione delle diverticoliti trova utilizzo la<br />
rifaximina (Normix cp 200 mg, fascia A), un antibiotico a largo spettro, attivo su<br />
Gram+ e Gram-, scarsamente assorbito, che viene per questa indicazione<br />
somministrato a cicli: 2 cp x 2 volte al dì, per una settimana ogni mese.<br />
ERADICAZIONE DELL’HELICOBACTER PYLORI. In pz con infezione da Hp<br />
accertata tramite sierologia, breath test, esame istologico, il più comune schema di<br />
terapia eradicante (“triplice terapia”) prevede:<br />
IPP x 2/die + claritromicina 500 mg x 2/die + amoxicillina 1 gr x 2/die (o<br />
metronidazolo 250 mg x 2/die).<br />
N.b. i farmaci vanno assunti ½ ora prima di colazione e cena.<br />
In caso di fallimento della triplice terapia standard, per il ri-trattamento dell’infezione<br />
da Hp ricorrere all’associazione:<br />
IPP x 2 + levoxacina 250 mg x 2 + amoxicillina 1gr x 2, per 10 giorni.<br />
Le nuove linee guida per l’eradicazione dell’HP prevedono una terapia sequenziale<br />
(con un tasso di eradicazione più elevato rispetto alla triplice classica) come<br />
trattamento di prima linea: (In caso di fallimento ricorrere alla TRIPLICE con LEVOXACINA)<br />
1°5° giorno IPP x2 die + amoxa 1 gr x 2 die<br />
5°10° giorno IPP x 2 die + clarito 500mg x 2 die + tinidazolo 500mg x 2<br />
die<br />
67
AVVERTENZE<br />
L’assorbimento dell’amoxacillina può essere ridotto dalla concomitante assunzione di<br />
alimenti ad elevato contenuto di calcio.<br />
I macrolidi inibiscono il citocromo epatico P4503A4 e tendono ad aumentare le<br />
concentrazioni plasmatiche di farmaci come teofillina, benzodiazepine, statine,<br />
carbamazepina e acido valproico;inoltre hanno un’ azione potenzialmente aritmogena se<br />
associati a farmaci come antipsicotici, antifungini azolici o antiretrovirali.<br />
Sia amoxacillina che macrolidi possono ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali.<br />
Ricorda:<br />
il breath test e la ricerca dell’antigene monoclonale nelle feci vanno eseguiti a distanza di 4-<br />
6 settimane dal termine della terapia eradicante;<br />
vanno evitati antibiotici e IPP almeno 2 settimane prima dei succitati test;<br />
i test sierologici non hanno alcun valore nella valutazione dell’avvenuta radicazione<br />
batterica.<br />
INDICAZIONI AL TRATTAMENTO DELL’ INFEZIONE DA H.PYLORI<br />
ulcera peptica<br />
dispepsia non ulcerosa<br />
terapia con FANS<br />
linfoma gastrico (MALT)<br />
dopo resezione di ca. gastrico<br />
familiari di 1° per ca. gastrico<br />
pz con MRGE<br />
ACNE. Quando l’acne si presenta con noduli flemmonosi può giovarsi di un<br />
trattamento antibiotico:<br />
topico: Dalacin T emuls. cut - clindamicina fosfato - x 2 applicazioni/die;<br />
sistemico: Minocin cp 100 mg - minociclina cloridrato – 1 cp/die per 4-12<br />
settimane.<br />
M.DI LYME. Riconoscibile dal classico eritema che compare in sede di<br />
asportazione di una zecca infetta opp dall’eritema “migrante” in altri distretti<br />
cutanei. La diagnosi di certezza si ottiene con la sierologia (anticorpi antiborrelia)<br />
che però si positivizza dopo circa 20 giorni dall’infezione.<br />
Utilizzare nell’adulto, anche come terapia “empirica”, la tetraciclina<br />
doxiciclina, Bassado 100 mg (fascia A) 1cp x 2 per 20 giorni (attenzione alla<br />
foto-sensibilizzazione indotta, evitare l’assunzione contemporanea di latticini<br />
che ne riducono l’assorbimento).<br />
Quando le tetracicline sono controindicate (gravidanza e bambini) si possono<br />
usare l’amoxicillina e la claritromicina.<br />
CAUSE DI BRONCHITE ACUTA<br />
Batteri (25%): Pneumococco, Haemophilus, Moraxella, Bordetella<br />
Atipici (24%): Mycoplasma, Clamydia<br />
Virus (20%)<br />
Cause non infettive: fumi irritanti, in<strong>qui</strong>namento ambientale, tabacco, cannabis<br />
CONTROLLI RX GRAFICI DEGLI ADDENSAMENTI POLMONARI<br />
Ricordo che recenti studi hanno dimostrato come la guarigione radiografica di un focolaio<br />
broncopneumonico può essere notevolmente posticipata rispetto alla guarigione clinica. Quindi in un<br />
pz asintomatico viene consigliata la radiografia di controllo del torace dopo un intervallo di 2 o 3<br />
mesi. La possibilità di evitare il controllo non è finora stata oggetto di nessuno studio.<br />
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DIARREA DEL VIAGGIATORE<br />
Ad etiologia per l’80-90% batterica (E.Coli enterotossica), si accompagna<br />
generalmente a nausea, vomito e febbre.<br />
Di fondamentale importanza la reidratazione, possibile semplicemente assumendo<br />
acqua e alimenti salati, come i crakers, oppure sciogliendo in 1 litro di acqua 6<br />
cucchiaini rasi di zucchero e 1 di sale.<br />
Utile la loperamide come sintomatico, controindicata se la diarrea è muco-ematica e<br />
la febbre elevata come da interessamento sistemico.<br />
L’antibiotico di scelta è la ciprofloxacina 500 mg monodose una tantum, oppure nei<br />
casi più gravi 500 mg/die per 2-3 giorni.<br />
69
APPARATO GENITO URINARIO<br />
INFEZIONI VAGINALI<br />
DIAGNOSI CANDIDA TRICHOMONAS ANAEROBI CHLAMIDIA GONOCOCCO HERPES<br />
prurito<br />
algie pelviche<br />
prurito bruciore vaginale assenti o<br />
bruciore<br />
aspecifici dispareunia lesioni<br />
sintomatologia<br />
perdite giallo- perdite lattescenti-<br />
tipiche<br />
perdite bianche verdastre odorose grigie molto algie pelviche perdite purulente dolorose<br />
inodori<br />
odorose<br />
CLOTRIMAZOLO<br />
METRONIDAZOLO<br />
(gynocanesten)<br />
(flagyl)<br />
terapia topica<br />
no<br />
no<br />
no<br />
no<br />
1cpr vag./sera o<br />
ovuli 500mg<br />
crema x 6 gg<br />
1 la sera x 6 gg<br />
T.sistemica<br />
(fascia c)<br />
FLUCONAZOLO<br />
150 mg cp<br />
monodose<br />
opp<br />
ITRACONAZOLO<br />
100 mg<br />
2+2 cp die x1<br />
giorno<br />
METRONIDAZOLO<br />
(Flagyl)<br />
250 mg cp<br />
2+2 cpr die x 7<br />
giorni<br />
fascia A<br />
METRONIDAZOLO<br />
(Flagyl)<br />
250 mg cp<br />
2+2 cpr die x 7<br />
giorni<br />
fascia A<br />
AZITROMICINA<br />
500 mg cpr<br />
2 cpr monodose<br />
fascia A<br />
AZITROMICINA<br />
500 mg cpr<br />
2 cpr monodose<br />
fascia A<br />
ACICLOVIR<br />
400 mg cpr<br />
3 volte/die<br />
x 7 gg,<br />
fascia A<br />
nota 84<br />
T.del partner NO SI NO SI SI SI<br />
se sintomi<br />
Note alla tabella<br />
evitare, durante il trattamento con metronidazolo, l’assunzione di alcool per evitare sintomi<br />
dispeptici;<br />
Il clotrimazolo per via vaginale è considerato di scelta in ogni trimestre della gravidanza;<br />
quando non si è sicuri dell’ eziologia della vulvovaginite è possibile utilizzare un’associazione di<br />
nifuratel + nistatina (Macmiror Complex 500 mg + 200.000 UI ovuli, fascia C), come terapia<br />
“polivalente” delle infezioni da Candida, Trichomonas e batteri;<br />
itraconazolo e fluconazolo cpr sono disponibili come “generici” in fascia A;<br />
sospettare un’infezione da Chlamydia in presenza di dolori pelvici, febbricola, perdite ematiche<br />
atipiche, sterilità: in tal caso chiedere tampone vaginale con test colturale per la ricerca del batterio.<br />
IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA (IPB)<br />
Sintomatologia: disuria, pollachiuria, nicturia, mitto ipovalido.<br />
Complicanze: ematuria, calcolosi vescicale, infezioni urinarie ricorrenti, insuff.<br />
renale, ritenzione acuta di urina (attenzione: nei pazienti con IPB evitare<br />
possibilmente farmaci con effetti anticolinergici come ad es. gli antidepressivi<br />
triciclici che possono provocare ritenzione acuta di urina).<br />
Terapia:<br />
La fitoterapia è a mio avviso indicata nelle forme iniziali, in pz giovani. Si<br />
possono prescrivere preparati a base di Serenoa Repens e Urtica, come<br />
Prostaplant o Permixon cp, 1- 2 cpr/die, in fascia C;<br />
In caso di aggravamento della sintomatologia va iniziata la terapia medica<br />
utilizzando in prima istanza un alfa-litico in monoterapia (monitorare la PA!):<br />
Tamsulosina cp 0.4 mg, una cpr die (generico in fascia A) e, se inefficace,<br />
associando in seconda istanza un inibitore del’’alfa-riduttasi, previa<br />
valutazione del PSA basale (questi farmaci tendono a ridurlo): Avodart,<br />
dutasteride 1 cpr die (fascia A).<br />
In caso di persistenza della sintomatologia deve essere considerato<br />
l’intervento endoscopico di resezione transuretrale dell’adenoma prostatico<br />
(TURP).<br />
70
PROSTATITI<br />
ACUTE ad eziologia batterica; febbre, dolore sovrapubico e perineale, disturbi<br />
urinari.<br />
CRONICHE la cui eziologia batterica è dimostrabile solo nel 5 -10% dei casi; dolore<br />
perineale, genitale in regione prostatica, disturbi urinari irritativi, infertilità in pz<br />
asintomatico.<br />
Sono considerati fattori predisponenti alcuni sport (ciclismo ed e<strong>qui</strong>tazione) e abitudini sessuali come il coito<br />
interrotto.<br />
Accertamenti diagnostici sono: l’esplorazione rettale, l’esame urine prima e dopo<br />
massaggio prostatico, l’urinocoltura, l’esame microscopico e la coltura del secreto<br />
prostatico e del li<strong>qui</strong>do seminale, l’ecografia delle vie urinarie con valutazione del<br />
residuo post-minzionale.<br />
La terapia è sempre antibiotica e si basa sull’utilizzo dei fluorochinolonici per<br />
almeno 2 settimane; a questa terapia “di fondo” si possono associare farmaci<br />
sintomatici come gli antinfiammatori e gli alfa-litici.<br />
iperplasia prostatica benigna,<br />
eiaculazione,<br />
traumi perineali,<br />
prostatite.<br />
CAUSE NON NEOPLASTICHE DI ELEVAZIONE DEL PSA<br />
Ricordo che una causa di bassi livelli di PSA è l’assunzione di inibitori della 5-alfa reduttasi (finasteride e<br />
dutasteride), che possono abbassarlo fino al 50%, per cui tenerne conto prima di iniziarne la<br />
somministrazione.<br />
effetti collaterali del trattamento del ca prostatico<br />
PROSTATECTOMIA RADIOTERAPIA ANTIANDROGENI<br />
disfunzione alvo 9-15% 6-35% -<br />
mortalità
MEDICO, FARMACI, PLACEBO<br />
Spesso capita che un paziente che si rivolga al proprio medico curante per una “preoccupazione” che di<br />
solito egli stesso ha trasformato in un vero e proprio sintomo di una presunta malattia. Sarà compito del<br />
MMG convincerlo dell’ insussistenza del proprio disturbo: molte volte sarà sufficiente un visita ben condotta;<br />
talvolta però la persona manifesterà il desiderio di non uscire dall’ambulatorio “a mani vuote”.<br />
Mi sembra utile riportare una serie di “rimedi” che possono risolvere queste situazioni, se prescritti dopo aver<br />
adeguatamente rassicurato il paziente e averlo convinto della loro efficacia. Si tratta in qualche modo di<br />
ripartire il noto effetto placebo tra l’azione del medico e quella, farmacologicamente modesta, del prodotto<br />
prescritto. I farmaci citati sono ovviamente tutti in fascia C, non a carico del SSN.<br />
ANALETTICI CARDIORESPIRATORI<br />
MICOREN crotetamide+cropropamide<br />
REMEFLIN dimeflina cloridrato<br />
In caso di dispnea la cui quota parte “funzionale” è prevalente (10-20 gtt al bisogno)<br />
ANTI-ASTENICI<br />
SAMYR 200 f im ademetionina<br />
LIPOSOM FORTE f im fosfatidi diencefalici<br />
Trovano utilizzo in caso di astenia “sine materia”, espressione più che altro di una deflessione del tono<br />
dell’umore che ancora non configura ovviamente una vera sindrome depressiva. La posologia è 1 f im/die;<br />
personalmente prescrivo i due prodotti somministrandoli a giorni alterni.<br />
Quando l’astenia è prevalentemente “mentale” con riferito deficit della memoria e dell’attenzione, o agli<br />
studenti che devono preparare un esame, si può dare:<br />
ESTO glicerofosforiletanolanina, 1 fl.per os/die.<br />
VITAMINICI<br />
EPARGRISEOVIT f im, cianocobalamina + ac.folico + nicotinammide + ac.ascorbico.<br />
1f/die quando si voglia reintegrare una carenza vitaminica in situazioni di deficit alimentare (es. pazienti<br />
anziani) o di surmenage fisico (es.atleti).<br />
CALMANTI<br />
NOCTAVAL valeriana officinalis, disponibile in cpr o gtt (1- 2 cp o 1- 2 pipette), si<br />
può somministrare al bisogno visto il suo blando effetto sedativo e la sua sicurezza<br />
d’uso.<br />
NOCTILENE RELAX cp a base di triptofano, melatonina, vit B1+B6, una cp la sera,<br />
in caso di insonnia lieve “reattiva” a situazioni emozionali transitorie, surmenage<br />
psico-fisico, jet lag.<br />
IMMUNOSTIMOLANTI<br />
BRONCHOMUNAL cp adulti e cp bambini.<br />
Trattasi di un lisato batterico liofilizzato che va somministrato generalmente nei mesi autunnali -1 cp/die per 10<br />
gg/mese per 3 mesi- per prevenire le forme infiammatorie delle alte e basse vie respiratorie in soggetti<br />
predisposti.<br />
VASCOLARI<br />
COLESTRILBLU cp, policosanoli,1cp/die come coadiuvante nella diete a basso tenore<br />
di colesterolo.<br />
FITORMIL OMEGA isoflavoni, olio di pesce, vit.D, B6 + acido folico 1/die,<br />
integratore nelle diete ipolipidiche in particolare nelle donne in menopausa.<br />
SERMION cp, nicergolina 1cp x 2/die, vasodilatatore periferico particolarmente<br />
indicato nelle turbe cerebrovascolari dell’anziano associate a decadimento delle<br />
funzioni cognitive.<br />
72
ANTIDOLORIFICI<br />
Vorrei altresì sottolineare l’utilità delle pomate antidolorifiche nella patologia muscolo-scheletrica superficiale<br />
lieve, dove possono risultare efficaci a mio avviso per<br />
la pe<strong>net</strong>razione del farmaco attraverso la barriera cutanea;<br />
l’effetto antalgico riflesso del massaggio (con “chiusura” riflessa agli stimoli nocicettivi del gate<br />
midollare);<br />
l’aspetto “rituale” di un trattamento fisico auto-somministrato.<br />
Analogamente, alcune terapie fisiche prescrivibili nel dolore acuto e sub-acuto, come TENS e agopuntura,<br />
si avvalgono di un meccanismo riflesso antalgico sia segmentario che sovra-segmentario (con attivazione<br />
delle vie anti-nocicettive discendenti).<br />
INTEGRATORI<br />
Vi sono in commercio una moltitudine di integratori alimentari la cui vendita è oggi possibile anche fuori dai<br />
canali istituzionali (farmacie). Spesso però il pz ne chiede la prescrizione al medico curante fidando nel<br />
valore aggiunto della sua competenza.<br />
Il MMG deve pertanto avere un’idea dell’effetto farmacodinamico del prodotto che prescrive.<br />
AMINOACIDI<br />
Arginina e lisina stimolano l’aumento della massa muscolare<br />
AA a catena ramificata (leucina, isoleucina e valina) rallentano il catabolismo<br />
delle proteine, favoriscono la risposta anabolica e ritardano la formazione di<br />
lattato.<br />
CREATINA. E’ un fattore pro-energetico utile nelle prestazioni brevi e ripetute.<br />
CARNITINA. Sembra coinvolta nell’utilizzo degli acidi grassi nel ciclo di Krebs e<br />
<strong>qui</strong>ndi nella produzione di energia a livello muscolare.<br />
MALTODESTRINE. Sono carboidrati complessi che forniscono glucosio con un<br />
meccanismo a lento rilascio.<br />
VITAMINE GRUPPO B. Aiutano a trasformare i nutrienti in energia.<br />
VITAMINE C, E, ACIDO alfa LIPOICO. Sono antiossidanti.<br />
ELETTROLITI, segnatamente potassio e magnesio, servono per il rie<strong>qui</strong>librio delle<br />
perdite idro-saline.<br />
Alcuni prodotti in commercio:<br />
Sportivo: Neovis Sport, due bust./die; oltre agli elettroliti, contiene un alto dosaggio<br />
di creatina/bust. (1.5 gr), carnitina e antiossidanti. Dinamica ratiopharm resistance,<br />
due bust./die, con aminoacidi anche ramificati, utile particolarmente in fase di<br />
preparazione fisica.<br />
Convalescenza: Neovis flù, due bust./die, con composizione simile e l’aggiunta di<br />
vit. C.<br />
Esiti fratturativi: Restor fast, con calcio e Vit.D3, una bust./die, utile anche<br />
nell’osteopenia lieve post-menopausale.<br />
Deplezione di potassio: (terapia diuretica, ipersudorazione) KCL Retard cp -l’unico<br />
in fascia A-, 3-6 cp/die, opp. Polase bust. ,due/ die.<br />
CAFFEINA<br />
Vi sono in commercio bevande definite “energizzanti” a base di caffeina (es Red Bull®). In<br />
effetti questa sostanza ha una riconosciuta azione di stimolo sulla corteccia cerebrale e<br />
sembra migliorare la performance negli sport di resistenza grazie ad un miglior utilizzo<br />
degli acidi grassi.<br />
La caffeina è considerata doping -rientrando nella categoria “farmaci stimolanti le funzioni<br />
psicomotorie”- quando la sua concentrazione nelle urine supera i 12 microgrammi/ml.<br />
Si ritiene che la dose di caffeina massima giornaliera tollerata da un individuo senza effetti<br />
collaterali di sovradosaggio (agitazione, ansia, insonnia, aritmie) sia di circa 4 tazzine al dì<br />
(mediamente 400mg). Faccio notare come le bevande sopracitate contengano circa 75-80<br />
mg di caffeina, <strong>qui</strong>ndi il quantitativo di una tazzina di caffè espresso.<br />
73
FARMACI DA TENERE IN BORSA<br />
CARVASIN isosorbide dinitrato cp sl 5 mg, fascia A.<br />
DERMATRANS nitroglicerina cerotti 5,10,15 mg/24h, fascia A.<br />
FUROSEMIDE (generico del più noto LASIX) cp 20 mg/ml f ev fascia A<br />
ADALAT nifedipina cp 10 mg<br />
CRONO cp 30 mg, fascia A.<br />
ASCRIPTIN ASA cp 300 mg gastroprotette, fascia A.<br />
VALIUM diazepam f im/ev 10 mg/2 ml, fascia C.<br />
VALIUM gtt, fascia C.<br />
TORADOL ketorolac fl 30 mg im/ev, fascia A.<br />
MORFINA cloridrato f 10 mg/1ml, fascia A (ricettario in triplice copia a ricalco)<br />
BUSCOPAN butilscopolaminabromuro fiale 20 mg im/ev, fascia A.<br />
LEVOPRAID levosulpiride f 25 im/ev, fascia A.<br />
BENTELAN betametasone f 4 mg, fascia A.<br />
VENTOLIN salbutamolo sosp. per inalazione, fascia A.<br />
EFFORTIL etilefrina cloridrato gtt, 10 gtt ab in caso di ipotensione<br />
UGUROL antiemorragico, acido tranexamico f per os in acqua zuccherata 1x 3 die, opp. 1 f ev<br />
lenta, opp. per applicazione locale mediante tampone di garza imbevuto, , fascia A.<br />
GESTIONE DI UNA CRISI EPILETTICA<br />
Durante una crisi tonico-clonica generalizzata è indicato:<br />
proteggere da eventuali lesioni, togliere gli occhiali e allontanare oggetti pericolosi;<br />
slacciare indumenti stretti;<br />
rimanere vicino al pz, osservare, descrivere la crisi e la durata;<br />
non cercare di alzare la persona o di modificarne la posizione, di contenere le<br />
convulsioni, di aprire la bocca e introdurre qualcosa tra i denti.<br />
Dopo un crisi tonico clonica:<br />
posizionare la persona nella posizione laterale di sicurezza, sul fianco, per<br />
permettere la fuoriuscita dalla bocca di saliva e vomito;<br />
togliere dalla cavità orale eventuali impedimenti alla respirazione;<br />
restare accanto alla persona fino a che è confusa;<br />
non somministrare niente per bocca fino a che non vi è una piena ripresa della<br />
coscienza;<br />
rassicurare.<br />
Ricordo che una crisi epilettica non è sempre di facile diagnosi.<br />
Una sincope, ad esempio, può essere associata a mioclonie, rotazione verso l’alto dei<br />
bulbi oculari, brevi e fugaci automatismi motori.<br />
I livelli di evidenza indicano come buoni predittori di una crisi epilettica sintomi come:<br />
cianosi<br />
ipersalivazione<br />
morsus<br />
disorientamento postcritico<br />
74
L’attivazione dell’emergenza è indicata se:<br />
si tratta di una prima crisi<br />
se la crisi è provocata da un evento cerebrale acuto (es trauma cranico, stroke,<br />
cerebropatie infettive)<br />
se il paziente tarda a riprendere coscienza (>5 minuti)<br />
se il paziente si è provocato lesioni.<br />
GESTIONE DOMICILIARE DELL’INFARTO MIOCARDICO ACUTO<br />
se possibile preparare un accesso venoso;<br />
somministrare acido acetilsalicilico (Ascriptin 1 cpr);<br />
per il controllo del dolore somministrare nitrati (Carvasin 1 cp sl, ripetibile)<br />
interrompendo in caso di ipotensione (PA< 90 mmHg);<br />
se il dolore persiste somministrare morfina 2-5 mg ev lenta (Morfina f 10 mg/ml);<br />
in caso di deficit di pompa, stasi polmonare, turgore giugulare, dispnea: Lasix 2 f<br />
ev;<br />
pz agitato: Valium 10 gtt<br />
DURANTE IL TRASPORTO IN OSPEDALE:<br />
somministrare ossigeno 4-10 litri/min<br />
applicare 1 cerotto di Dermatrans 10<br />
Note:<br />
ricorda: un pz che descrive un dolore toracico posizionando un pugno chiuso o una mano<br />
aperta sullo sterno avrà circa il 77% di avere una s. coronarica acuta; se il dolore toracico è<br />
trafittivo e riproducibile alla palpazione, senza pregresse malattie coronariche, la probabilità<br />
di IM è bassa (circa 1%);<br />
nel trattamento dell’IMA extraospedaliero ricordarsi sempre l’acronimo M.A.N.O. (=<br />
Morfina, Aspirina, Nitrati, Ossigeno);<br />
molti autori considerano la morfina il “farmaco di Dio” in situazioni di urgenza quali l’IMA,<br />
l’EPA, la colica renale, in quanto, oltre a ridurre il dolore, ha un effetto sedativo, riduce il<br />
lavoro respiratorio e produce effetti emodinamici favorevoli, come l’aumento della capacità<br />
venosa e la riduzione della resistenza periferica vascolare.<br />
ricordo nell’edema polmonare acuto (EPA) l’utilizzo a domicilio del pz della furosemide al<br />
dosaggio di 20-40 mg ev (Lasix f ev 20 mg), per il suo effetto combinato diuretico e sui vasi<br />
di capacità (riduzione del ritorno venoso).<br />
CAUSE URGENTI DI DOLORE TORACICO FATTORI DI RISCHIO<br />
S.CORONARICA ACUTA fattori di rischio CV<br />
EMBOLIA POLMONARE pregressa TVP, immobilizzazione, recente intervento<br />
chirurgico, contraccezione ormonale<br />
DISSECAZIONE AORTICA ipertensione arteriosa<br />
PNEUMOTORACE affezioni polmonari, morfologia longilinea<br />
PERICARDITE IMA recente, chirurgia cardiaca, malattia autoimmune<br />
75
ELEMENTI DI BASIC LIFE SUPPORT<br />
INCOSCIENTE<br />
POSIZIONE SUPINA<br />
APERTURA VIE AEREE<br />
(iperestensione del capo, eliminazione ce)<br />
VALUTO LA RESPIRAZIONE<br />
(GAS: GUARDO,ASCOLTO,SENTO)<br />
CHIAMO O FACCIO CHIAMARE IL 118<br />
NON RESPIRA o NON RESPIRA<br />
NORMALMENTE<br />
INIZIO LE COMPRESSIONI TORACICHE<br />
UN PZ INCOSCIENTE<br />
CHE RESPIRA<br />
PUO’ ESSERE POSTO<br />
IN POSIZIONE<br />
LATERALE DI<br />
SICUREZZA,<br />
AVENDO CURA DI<br />
MANTENERE L’<br />
IPERESTENSIONE<br />
DEL CAPO<br />
PRIMA DI TUTTO: le 3 “S”<br />
sulla Scena dell’incidente<br />
assicurarsi della Sicurezza<br />
della Situazione<br />
(per se stessi e per la vittima)<br />
VALUTARE LO STATO DI COSCIENZA DELLA VITTIMA<br />
PRONTO 118?<br />
SONO cognome e nome<br />
IL MIO NUMERO E’ numero telefonico<br />
TELEFONO DA indicare la località<br />
PERSONA INCOSCIENTE età, sesso<br />
TIPO DI INCIDENTE stradale, annegamento<br />
MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO<br />
COMPRIMERE AL CENTRO DELLO TORACE SULLO STERNO<br />
CON FREQUENZA 100/MIN<br />
A 30 COMPRESSIONI TORACICHE<br />
SEGUONO 2 VENTILAZIONI<br />
COSCIENTE<br />
RACCOLGO<br />
INFORMAZIONI<br />
CHIAMO O FACCIO CHIAMARE IL 118<br />
IL PAZIENTE COSCIENTE:<br />
1. VA TRANQUILLIZZATO<br />
2. NON VA SPOSTATO(farlo solo se<br />
assolutamente necessario mantenendo<br />
l’allineamento del rachide possibilmente<br />
con collare + ked e/o spinale)<br />
3. VA PROTETTO DAGLI AGENTI<br />
ATMOSFERICI<br />
4. VA INTERROGATO (ricorda l’accaduto?<br />
ha dolore alla testa, al collo, alla<br />
schiena? sente gli arti intorpiditi o<br />
informicolati? Può muovere mani e<br />
piedi?)<br />
QUESTO E’ IL PROTOCOLLO DI RCP<br />
AGGIORNATO PER LAICI.<br />
PER IL PERSONALE MEDICO E’ PREVISTO<br />
LO STEP “C”=CIRCULATION OVVERO LA<br />
PALPAZIONE DEL POLSO CAROTIDEO<br />
PRIMA DI COMINCIARE IL MASSAGGIO<br />
CARDIACO ESTERNO (MCE): LA<br />
PERCEZIONE DELLO STESSO NON E’<br />
SEMPRE AGEVOLE PER CUI CONSIGLIO,<br />
NELL’INCERTEZZA E DI FRONTE AD UN<br />
PAZIENTE APNOICO O CON UN RESPIRO<br />
AGONICO (GASPING), DI INIZIARE SENZA<br />
INDUGIO IL MCE AL FINE DI GARANTIRE IL<br />
FLUSSO EMATICO CEREBRALE!<br />
76
PERCORSO VIRTUOSO IN MEDICINA GENERALE<br />
FA DIAGNOSI E CURA<br />
Speranze, aspettative, esigenze<br />
dei familiari<br />
PAZIENTE<br />
BACKGROUND MEDICO-SCIENTIFICO<br />
LINEE GUIDA<br />
ESPERIENZA PERSONALE<br />
CONOSCENZA DELLA PERSONA<br />
FA DIAGNOSI E CURA INVIA ALLO<br />
SPECIALISTA<br />
CHIEDE ACCERTAMENTI BIOUMORALI<br />
E/O STRUMENTALI DI 2 LIVELLO<br />
FA DIAGNOSI E CURA<br />
MEDICO DI MEDICINA GENERALE<br />
ASCOLTA<br />
OSSERVA<br />
(linguaggio non verbale)<br />
DOMANDA<br />
(anamnesi)<br />
RILEVA (E.O.)<br />
CHIEDE ACCERTAMENTI BIOUMORALI<br />
E/O STRUMENTALI DI 1 LIVELLO<br />
FA DIAGNOSI E CURA<br />
77
L’ASSISTENZA DOMICILIARE (AD)<br />
AD PROGRAMMATA<br />
Il Medico di Medicina Generale può attivare un’assistenza programmata domiciliare<br />
nei confronti di quei pazienti che, a causa di malattie croniche invalidanti, non<br />
possono recarsi presso il suo ambulatorio e necessitano di controlli periodici: per<br />
fare ciò potrà avvalersi della collaborazione occasionale di medici specialisti e di<br />
personale infermieristico del Distretto Sanitario. Il MMG terrà presso il domicilio del<br />
paziente una “scheda degli accessi”, ossia una sorta di “diaria” dove verranno<br />
registrati tutti gli interventi sanitari domiciliari.<br />
Per i pazienti più impegnativi il MMG potrà invece attivare la cosiddetta AD<br />
INTEGRATA (ADIMED), dove gli accessi del MMG (settimanali o più frequenti) e<br />
quelli delle altre figure sanitarie (infermiere professionale, medico palliativista,<br />
nutrizionista, psicologo, volontari laici, ecc.) sono concordati e pianificati al fine di<br />
realizzare a domicilio un progetto di presa in carico globale medico-assitenziale di<br />
pazienti quali ad es. il malato oncologico terminale, il pz con grave malattia<br />
neurodegenerativa, il cardiopatico scompensato ecc.. Anche in questo caso a casa<br />
del paziente verrà tenuta una cartella sanitaria dove verranno annotati tutti gli<br />
interventi sanitari.<br />
Il MMG attiva e coordina le due forme di assistenza domiciliare e decide le strategie<br />
terapeutiche, rimanendo la figura di riferimento per il proprio assistito e per i suoi familiari.<br />
Per espletare nel modo migliore questo ruolo di coordinatore dell’assistenza domiciliare,<br />
il MMG deve aggiornare periodicamente il programma terapeutico e metterlo a<br />
disposizione di tutti professionisti sanitari della cui collaborazione si avvale, compilando<br />
una scheda pensata per evidenziare i bisogni attuali del malato e le risposte terapeutiche<br />
e assistenziali attuali (vedi più avanti).<br />
Per quanto riguarda la visita domiciliare ordinaria, ricordo che il MMG non è tenuto a<br />
tutt’ oggi ad una reperibilità continua, a differenza del PS e della Guardia Medica.<br />
L’art.47 del contratto collettivo recita che “l’attività del MMG viene prestata nello studio<br />
medico o a domicilio in caso di non trasportabilità dell’ammalato”. La stessa Convenzione<br />
altresì stabilisce che il MMG deve assicurare la realizzazione delle prestazioni<br />
assistenziali, organizzandosi per la ricezione delle richieste di visita domiciliare (personale<br />
di segreteria, segreteria telefonica o altro) e sottolinea che la chiamata urgente recepita<br />
deve essere soddisfatta entro il più breve tempo possibile. Le visite domiciliari non urgenti<br />
vengono effettuate di norma in giornata se richieste prima delle ore.10.00, se richieste<br />
oltre tale orario possono venir espletate entro le 12 del giorno successivo.<br />
La DISIDRATAZIONE NELL’ ANZIANO è spesso causata da una riduzione persistente dello stimolo a<br />
bere e/o da una disfagia per i li<strong>qui</strong>di: il pz può <strong>qui</strong>ndi manifestare perdita di peso, oliguria (< 800ml di<br />
urine/24h), lingua secca, disturbi cognitivi. Gli indicatori laboratoristici di uno stato di disidratazione<br />
sono un aumento del peso specifico urinario, della sodiemia e del rapporto azotemia /creatininemia (><br />
20/1). L’introito di li<strong>qui</strong>di di un anziano medio dovrebbe essere di 1600 ml/24h, se possibile assunti per<br />
via orale, ma se il pz non è in grado di bere si possono somministrare adeguati quantitativi di li<strong>qui</strong>di per<br />
via sottocutanea a gtt lenta ( anche 1000 ml/24h di soluzione fisiologica), con il vantaggio di una più<br />
facile gestione della stessa in ambiente domiciliare da parte del care giver rispetto alla via endovenosa.<br />
78
LE SCADENZE DI FINE MESE<br />
Il MMG dovrà consegnare agli uffici competenti della propria ULSS agli inizi del mese i<br />
riepiloghi dell’ attività “di particolare impegno professionale” svolta nel mese precedente, al<br />
fine di vedersi li<strong>qui</strong>dare le competenze relative.<br />
In particolare egli dovrà, su apposita modulistica, riportare:<br />
l’elenco con i nomi e cognomi dei pz visitati a domicilio in regime di ADI e ADIMED<br />
e relativa data del/degli accessi;<br />
l’elenco delle prestazioni di particolare impegno professionale, con i nomi e i<br />
cognomi dei pz che ne hanno beneficiato; tra le più frequenti segnalo: prima<br />
medicazione, medicazione successiva, sutura di ferita superficiale, ciclo di<br />
endovene (tale prestazione necessita di preventiva autorizzazione da parte del<br />
Distretto e il pz dovrà controfirmare la data di ogni ev. effettuata sulla ricetta<br />
vidimata dall‘ ULSS);<br />
eventuali rinnovi delle autorizzazioni per i pz in ADI o ADIMED andate in scadenza<br />
( su apposita modulistica);<br />
richiesta di autorizzazioni per i nuovi pz da seguire a domicilio in regime di ADI o<br />
ADIMED (su apposita modulistica).<br />
MEDICAZIONI<br />
1) pulire la ferita con Betadine 10% soluzione cutanea – iodopovidone -;<br />
2) ev applicare sulla ferita creme antisettiche ( Betadine 10% gel<br />
opp.Sofargen - sulfadiazina argentica) e/o cicatrizzanti (Con<strong>net</strong>ivina<br />
Plus - ac.ialuronico+sulfadiazina);<br />
3) coprire con cerotto o garza sterile<br />
SUTURE<br />
I. pulire la ferita con fisiologica rimuovendo eventuali corpi estranei e<br />
tessuti necrotici;<br />
II. verificare l’integrità dei tessuti profondi e di strutture importanti<br />
(es.tendini);<br />
III. disinfettare con Betadine;<br />
IV. eseguire anestesia locale lungo i margini con Lidocaina;<br />
V. eseguire sutura con punti staccati usando filo per cute adeguato (in<br />
genere 3-0; per il volto 4-0; dove la cute è più spessa 2-0); se si<br />
vuole ottenere un’emostasi in zone facilmente sanguinanti eseguire<br />
sutura tipo Donati.<br />
79
PAZIENTE…………………………………………………………………........................................<br />
Codice fiscale……………………………….esenzioni…………………………………………….<br />
DIAGNOSI PRINCIPALE……………………………………………………………………………<br />
PROBLEMI APERTI…………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………………<br />
VALUTAZIONE<br />
CONTROLLO DOLORE ……………………………………………………………………………<br />
ALIMENTAZIONE……………………………………………………………………………………<br />
IDRATAZIONE………………………………………….......……………………………………….<br />
CONTINENZA SFINTERICA……………………………………………………………………….<br />
INTEGRITA’ CUTANEA…………………………………….……………………………………….<br />
ESAME OBIETTIVO<br />
ELEMENTI RILEVANTI<br />
TERAPIA<br />
FARMACO POSOLOGIA<br />
AGGIORNATA AL………………………………<br />
………………………………<br />
………………………………<br />
BISOGNI ASSISTENZIALI<br />
IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE<br />
REPERIBILE AL N. DI CELLULARE……………………<br />
80