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Delle monete e dell'istituzione delle zecche d'Italia. Tomo I

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,<br />

2 DEI l' Origine 5 e Commercio<br />

e quale in altra giiifa ragioni. Certo è però, che Tubalcatno lavorava<br />

in ferro, ed in rame ', e che Àbramo^ nell' abbandonare,<br />

ch'ei fé l'Egitto, molto ricco fi ritrovava per cofia d'oro ^ e d'argento<br />

2<br />

; nel qual Egitto anche prima ^Àbramo oro fi conofce-<br />

va; perchè, oltre quanto dal Sacro Tefto in quello palio ricavafi<br />

Diodoro 3 afilcura aver Ofimandio Re molte magnifiche fabbriche<br />

eretre , in una delie quali vedevafi egli fiefib dipinto in atto di<br />

offerire agli Dei l'oro , e /' argento , che ciajcim anno dalle miniere<br />

d'Egitto traeva. E' noto anche il cerchio doro, con cui fece egli<br />

circondare il proprio fepolcro.<br />

Comunque fia, quelli furono que' fortunati Metalli, i quali facendo<br />

prima tra di loro contefa di preminenza , e caduta quefta<br />

in forte a i pii^i rari, il primo feggio occupò l'oro , il fecondo T<br />

argento, e il rame al terzo fu condannato; e tutti finalmente in-<br />

fierue fi fecero tiranni de' popoli, <strong>delle</strong> nazioni , e per fino di tutto<br />

il Mondo.<br />

Loro primiera funzione pertanto è fiata d'adornamento alle Donne<br />

; e per quefta ragione Omero '^ deride Nomionc ^ il quale d'oro<br />

carico andò alla guerra, come fé flato folfe una fanciulla j e nel<br />

deferto il Vitello d'oro, e l'Arca degli ornamenti <strong>delle</strong> Donne<br />

Ifraelite furono fabbricati. Cominciarono perciò fubito Toro , e<br />

l'argento ad ottener pregio grande; e a caro prezzo di buoi , di<br />

pecore , e di mandre conveniva acquifiarli . Quindi fàvoleggioflì<br />

ninna cofa aver più cara gli Dei dell' oro, e dell' argehto; e che<br />

le Mufe d'oro fon coronate s; che Apollo ha V aureo fcettro ; Giunone<br />

il foglio 6 eH cocchio ^ d'oro, e d'argento, non inferiore a<br />

quello di Minerva ^ ; Latona l'arco , e la corda d'argento ^ • e<br />

che finalmente gli Dei tutti su pavimento d'oro in auree tazze bevevano<br />

'°<br />

IL<br />

§.<br />

Dell'Origine DELLE IVI ONETE,<br />

Non difficile è il perfuaderfi, che gli uomini da principio niuna<br />

cofa avendo più in vifta della propria vita, prima di tutto a<br />

quelle cofe folamentc attendefTero, le quali alla medefima vita ne-<br />

cefiarie fodero, e indifpenfabili , come terra per raccogliere il vino,<br />

il pane; legne con le quali far rugurj, e far fuoco ; pecore<br />

per lane onde coprirfi dall'ingiurie dell'aria, latte onde riftorarfi,<br />

1 Gcnef. cap. XIII. verf. 2.<br />

2 Genef. e. V. verf. 22. 3 lib. r. p. 44. 4'lllad. lib. 2.<br />

5 Efiod. Teogonia. 6 Omero Iliad. lib. i. 7 Iliad. lib. 5.<br />

8 Jliad. lib.b. 9 Iliad. lib. i. io Iliad. lib.4.<br />

'<br />

.^<br />

e car-<br />

,

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