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Delle monete e dell'istituzione delle zecche d'Italia. Tomo I

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Giunte, e Correzioni. xv<br />

Errori Correzioni<br />

256 54 Nell'anno 13^ nelPanno 567<br />

259 9 Dc^> , non fia (incero , aggiungi : Potrebbefi in oltre fofpettarc , c?ic<br />

la voce di dana;-o ufata dal detto Scrittore fia iìata di tanti equivoci la<br />

forgente ; non dandoci altra idea cotefta voce , che di moneta d'argento r<br />

Imperciocché fé di nummoli , o di <strong>monete</strong> piccole di rame avefTe parla-<br />

to , facilmente potevafi conchiudere , che <strong>monete</strong> negli antichi tempi fof-<br />

fero (tate in cofìume , del pefo d' uno fcrupolo , e d' una fìliqua anco-<br />

ra , come indicammo . Di fatto ingenuamente confeflare io devo , che a*<br />

tempi di Tcodofio , e Valoìtmiano , il Soldo d' oro fi computava , non<br />

X\'\Lege$ folo in ragione di feimila <strong>monete</strong> , ma anzi di fettemila , e fettcmila , e<br />

"Tit! 'XXV. dugento ; chiaro è il paffo nelle nuove Leggi del fuddetto Tccdojìo ( i )<br />

Frequens Accordar per tanto bifogna che <strong>monete</strong> di piccoliflìma , ed a noi non<br />

^clmqTam P^^'^'cnuta grandezza , fi coniaflero, <strong>delle</strong> quali abbia voluto parlar Cafintra<br />

fé- Jìodoro ^ impropriamente per altro ufando la voce di Danaro . Nelle Noptemmiiu.i<br />

yj^W^ di Valcntiniano al Titolo XVIII. nuovo argomento della piccolez-<br />

foiiciui di- '^a delie <strong>monete</strong> ricavali , olicrvando che li prelcrive il pagamento del-<br />

%'ahatuY , le filique , e per fino <strong>delle</strong> mezze filique . Sicché dunque fé dall' accrefci-<br />

Cofkaario mento del numero <strong>delle</strong> <strong>monete</strong> di rame, fi deduce la piccolezza d'elTe<br />

feptem mii- <strong>monete</strong> non potrà giammai i fofpettarfi per quefto , che per riguardo alla<br />

h^usducen-<br />

^non^t^ d'argento fiafi alterato il prezzo, o la proporzione del foldo d'<br />

oro , come non pochi fofpettano<br />

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