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Delle monete e dell'istituzione delle zecche d'Italia. Tomo I

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vii)<br />

.<br />

PREFAZIONE.<br />

delie Lire formanti il fuo valore, minorava di pregio. Imperciocché,<br />

la prima proporzione fra l'oro, e l'argento nel Secolo XllI<br />

fu come I a 12 poco più, poco meno ; ma nel Secolo XVI , fi<br />

ritrova talvolta meno che i a io. Sicché X acerefcimento de' Soidi<br />

, fu accrefcimento numerario, ma non reale ; perchè ini anco<br />

crebbe il numero , in quando che minoraron elU di pefo, e peggioraron<br />

di Lega. Accrefcimento dell'oro, può ben chiamarfi quello<br />

, che avvenne dopo ilMDC. Poiché perfaafi finalmente i Prin-<br />

cipi , che la grande abbondanza dell'argento, l'aveva avvilito di<br />

pregio , e che non poteva mai edere foftenuto a quell' altezza ,<br />

a cui elfi comunemente Tavevan pollo; cioè per riguardo all'oro<br />

in ragione di 11 , ovvero 12 a i , fi cominciò ad accrefcerc la<br />

proporzione, finché fi giunfe a dare per un Pefo d'oro, Pefi 157,<br />

e più ancora , d'argento . Q.uindi fu , che fi dovette crefcere il<br />

pregio della moneta d' oro in modo , che le <strong>monete</strong> formanti il<br />

fuo prezzo, avefTero in sé tal valore , da coftituire coli' oro Wd-<br />

fo la proporzione fuddetta<br />

Ma qual vaghezza fu mai quella, mi chiederà qui taluno, dei<br />

Principi, di andar minorando, e peggiorando la propria moneta,<br />

onde render a Poderi impofiibile 1' intelligenza , eh' è pur tanto<br />

necefiaria , degli antichi' Contratti , fuUa bafe de' quali per lo<br />

più fi fondano le prefsnti proprietà <strong>delle</strong> private Perfone ? Molte<br />

ragioni, rifpond'io, vi concorfero. Fu la prima, d'interelTe. Imperciocché<br />

nelle gran guerre, che nel XllI, e ^IV. Secolo fi fecero<br />

in Italia , le Comunità tutte trovaronfi in neceflita di procurarfi<br />

Soldo a cambio, o a cenfo, col pagarne il fei , ed anche<br />

il dieci per cento. Quindi i Pubblici pefi crefciuti all' efiremo ;<br />

non fi ritrovò miglior compenfo di quello di minorar la moneta<br />

di pefo, e di lega; perchè così invece di pagar dieci Lire, ne venivano<br />

a pagar otto, indi fei , indi quattro ; e finalmente in alcuni<br />

luoghi anche nulla; avendo i Principi ritrovato modo di far<br />

fallire ì Banchi, coU'accrefcer a sé ftefli , anziché infamia, e dìfonore<br />

, la lode di fina Politica , e della vera intelligenza nella<br />

ragione di Stato. Fatali efempj diede l'Italia, ma molto più ancora<br />

la Francia . Fra cotefli efempj fi contano anche quelli che<br />

avvennero in tempo appunto di guerre ; allorché dovendo accre-<br />

fcerfi lo sfoizo <strong>delle</strong> Milizie, ed aumentarfi i difpendj, fi ricorfe<br />

allo fpediente, peraltro rovinofo e fatale, ;d' adulterar la moneta;<br />

per d.ir del rame in luogo d'argento.<br />

Uu' altra ragione fu poi quella , di voler infiflcre nella regolazione<br />

d;::' metalli, a fronte del comune confenfo de' Popoli , che<br />

vedevano, nell'abbondanza minorarfi il valor dell'Argento . Scrive<br />

li fìodiìio che fino a' tempi fuoi erano dall' Indie in Ifpagna v^<br />

nuti<br />

,

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