Indovina chic'è sotto l'albero! - Soci WWF

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Anno LIII n. 11 novembre 2009
Indovina Indovina
chi c’è
WWF Italia
(ONG - ONLUS)
Via Po 25/c
00198 Roma
junior junior
sotto sotto l’albero! l’albero!
Il tuo voto
per la Terra
Alle armi!

Sommario
Living Planet 04
ALLE ARMI!
Progetto WWF 12
CARO BABBO NATALE
Missione Panda 15
IL TUO VOTO
PER LA TERRA
Diamo un futuro 17
all’orso bruno
Il Personaggio 18
MARE, AMORE
E SIMPATIA. INTERVISTA
A FICARRA E PICONE
Animal Life 22
VIA COL VENTO!?
La natura 26
delle cose
LE SORPRESE
DELLA LUCE
21
posta30 La
PANDA
Panda Game
junior junior
Chi trova un amico
novembre 2009 n°11
Associazione Italiana
per il WWF for Nature
(ONG – ONLUS) Via Po, 25/C
00198 Roma – tel. 06844971
Ente Morale, D.P.R. n. 493 del 4/4/1974
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Presidente: Stefano Leoni
Presidente Onorario: Fulco Pratesi
Vice Presidente: Gustavo Gandini, Raniero Maggini
Direttore Generale: Michele Candotti
Copertina: David Jenkins/WWF- Canada
Interno: WWF – Canon (Martin Bahr, Martin Harvey)
Foto vescia pag. 25: Mariano Fracchiolla
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trova un tesoro... per la natura!
PANDAjunior junior
“Panda” Pubblicazione mensile.
Aut. Trib. di Roma, n. 12132 del 24/4/68
Poste Italiane SpA – Sped. Abb. Post.
D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2 dcb
Roma Anno XLII n. 6 giugno 2009
“Panda” è una pubblicazione mensile riservata ai Soci
ed agli Abbonati.
Direttore responsabile: Fulco Pratesi
Responsabile editoriale: Barbara Franco
Coordinamento di redazione: Francesca Paolini
Grafica e impaginazione: PRC srl
Art Direction: PRC srl
Via Germanico, 197 – 00192 Roma
Tel. 063243010 e-mail: prc@prcsrl.com
Stampa: Edicomprint S.p.A. - Roma
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Regala la speranza
di un mondo migliore !
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QUOTE SOCIALI A PARTIRE DA
JB Socio junior (fino a 14 anni) € 24
OB Socio ordinario € 30
TB Socio sostenitore € 60
FB Socio famiglia € 60
SB Socio famiglia sostenitore € 90
PC Panda Club € 35
PE Panda Explorer € 20
MC Millennium Club € 300
I PAGAMENTI SI POSSONO EFFETTUARE:
con VERSAMENTO SUL C/C POSTALE
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Per iscrizioni, rinnovi
e donazioni potete telefonare
alla segreteria soci 0684497500
3
n°11 2009
Focu s
Senti che ha detto
Altro che spiagge
economiche! Chiedo
una sdraio
e guarda cosa
mi danno!
Molto simpatica la tua vignetta Stefania P.! Spiritosi anche
gli orsi annoiati di Anna M. : “Per tutti i salmoni del Po, che
noia!” e di Eleonora M.: “Uff! Questo reality è una cosa da
cani!”. L’orso bruno di Maurizio B. è invece alle prese col
caldo: “Che caldo! Prima o poi andrò a trovare mio cugino
l’orso bianco!” ma speriamo faccia presto! Con i
cambiamenti climatici l’artico si sta sciogliendo… E che dire
dei fumetti di Maddalena, Luigi, Matteo, Chiara, sul tema
del rientro a scuola:” Le vacanze sono finite, e di tornare a
scuola non mi va!” Ringraziamo e salutiamo Ruggero M.,
Martina D., Francesco G., Andrea F., Giorgia P., Federica
M., Linda Sofia P., Gianandrea ed Emma B., Giovanni N.,
Alice P., Lorenzo M. e tutti voi che ci avete scritto!
Buon Natale !!!

Living Planet
4
PANDA unior
E adesso
vediamo
chi è il più forte!
PERCH SI
COMBATTE
IN NATURA?
Per tanti motivi diversi,
ma mai così, tanto per
fare. Per esempio,
i predatori attaccano
le prede per istinto
naturale. Ma lottano o
competono fra loro tutti
gli animali, anche i meno
aggressivi, quando si
n°11 2009
Living Planet
Corna,
zoccoli,
becchi, artigli,
zanne, aculei,
denti… veleni! Breve
viaggio alla scoperta
Alle Alle armi!
armi!
di alcune “armi” da difesa
o da attacco in “dotazione”
al regno animale.

Living Planet
CORNUTO SARÀ
LEI!
I mammiferi con
le corna si
dividono in due
grandi famiglie
i cervidi (cervo,
alce, capriolo ecc)
che hanno le corna
ossee e le
rinnovano ogni
anno ed i bovidi
(pecore, capre,
vacche, antilopi,
stambecchi
e camosci) che
hanno “vere”
corna cornee
che crescono tutta
la vita.
Fossi matto!!!
Prima aspetta
che mi rispuntino
le corna!
Ehi tu! Dove
scappi???
Dovrai vedertela
con me!
6
PANDA unior
tratta di difendere il proprio
territorio, procurarsi il cibo
(specie in tempi di carestia),
conquistare una compagna,
difendere la prole o, più
semplicemente, per sfuggire
al nemico. In natura si
aggredisce o ci si difende per
un solo scopo: sopravvivere
e perpetuare la propria specie.
ARMI SPUNTATE!
Sì ma solo fino alla prossima
stagione degli amori. I “palchi”,
ovvero le corna dei cervidi,
non sono permanenti, ma
cadono e
rispuntano ogni
anno. Va da sé
che nessun
cervo, alce, wapiti o
renna, sarà tanto sciocco
da ingaggiare una lotta
nel periodo in cui è privo
di corna ma, basta
attendere la primavera
ed il periodo degli amori,
in cui il maschio compete
con altri compagni per la
conquista delle femmine, che
la storia cambia. E boschi
e foreste risuonano del cozzare
dei palchi l’uno contro l’altro.
E LE FEMMINE STANNO
A GUARDARE
Cosa mai
potrebbero
avere
di simile un
cervo ed un
coleottero?
Andiamo a scoprirlo. Il
maschio di Cervo volante
(Lucanus cervus), uno dei più
grandi coleotteri europei,
possiede delle mandibole
enormi e ramificate, del tutto
simili ai palchi dei cervi
maschi. Proprio come accade
per i “veri” cervi al tempo degli
amori, anche i maschi di
Cervo volante si esibiscono in
combattimenti “testa a testa”.
E le femmine? Sono molto più
piccole e, proprio come
accade fra i cervi, restano
a guardare.
Io lo so!
I palchi sono
prerogativa dei
maschi. Con una sola
eccezione: la renna,
in cui anche le
femmine portano le
corna!
IL CAMALEONTE CON LE
CORNA
Chi l’avrebbe mai detto che
il camaleonte oltre alle ben
note doti di trasformismo fosse
dotato anche di corna. Accade
a due specie di camaleonti
africani, il camaleonte di Owen
(Chamaleo oweni) ed
il camaleonte di ackson,
Incredibile!
Le corna caduche
(cioè quelle che cadono
per tornare a spuntare
in primavera) più pesanti
sono quelle dell’alce
(Alces alces) che arrivano
a pesare anche 45
chili. È davvero
impressionante come
una simile quantità di
tessuto osseo possa
cadere e ricrescere
in così pochi mesi!
che hanno entrambi tre corna.
Va da sé che i due camaleonti
sono dei veri “attaccabrighe”
e, dato il loro temperamento
aggressivo, partono spesso
all’attacco “lancia” o meglio
“corna in resta”.
Dunque … 3 litri
d’acqua, due chili circa
di grasso… dovrei
essere a posto, ho tutto
qui nelle mie corna!
CORNA A SORPRESA!
La natura ci ha
abituato alle
soluzioni più originali,
ma il caso del Kouri, una
razza di bue domestico
africano, è davvero
singolare: le sue corna
non sono solo grosse ma
anche “grasse”. Non ci
credi? Ebbene nelle corna
del Kouri possono essere stivate provviste di acqua
e grasso per i tempi “magri”. La siccità è un
evento piuttosto comune nelle regioni
in cui vive. Dunque meglio
Che mal di testa!
Queste corna oggi mi
pesano più del solito!
MANDIBOLE, VELENI E
PUGNALI
Le vespe possiedono uno dei
veleni più potenti fra gli insetti,
eppure nulla possono contro
gli attacchi delle formiche
legionarie. Quando
un’armata di temibili
formiche legionarie assale
un nido di vespe, per
i difensori sono guai seri.
Sì, certo, le vespe
proveranno a difendere
le loro larve, pungendo
gli aggressori, ma con scarso
successo: il nemico è troppo
numeroso ed i bersagli da
colpire troppo piccoli
7 Living Planet
n°11 2009
essere preparati.
Guerre
Lillipuziane
Un po’ di allenamento
prima della battaglia
ci vuole sempre!

Living Planet
Altolà!
Sono una termite
soldato, se ti muovi
ti trafiggo…come uno
spiedino!
PANDA unior
e corazzati! Le legionarie (che
non a caso hanno questo
nome!) non temono nulla,
e possono attaccare ed
abbattere anche animali
di grosse dimensioni.
SCIMITARRE, BOMBE
CHIMICHE E “FUCILI”
Anche le termiti non
scherzano in
fatto di
aggressività.
Le termiti
soldato della
famiglia
Termitidae, hanno
mandibole a forma
di scimitarra con punte
acuminate come
aghi,
quando
vengono schioccate,
trafiggono a morte il
nemico. Di peggio
fanno i soldati delle
Globitermes
sulphureus, che ricorrono
a vere e proprie “bombe”
chimiche: spruzzano sui
nemici un liquido giallo che,
solidificando, avviluppa
e immobilizza gli avversari.
E che dire dei soldati di
ATTACCO AEREO
Sono il soldato
nasutitermes, non ti
muovere o … ti incollo!
Grazie ai suoi potenti e
affilatissimi artigli, l’aquila
ghermisce la preda per poi
colpirla con il potente becco
adunco. Quando si tratta
di porgere il cibo ai suoi
aquilotti però, il becco
dell’aquila si trasforma in uno
strumento delicatissimo.
Nasutitermes? Questi ultimi
hanno sulla fronte una grossa
ghiandola che, al pari di un
fucile, “spara” sui nemici una
micidiale sostanza collosa!
SFODERIAMO GLI ARTIGLI!
Tigri, leoni, giaguari, grizzly,
aquile, loro sì che sanno come
usare denti e artigli.
I felidi hanno artigli
retrattili, robusti
e affilati, ovunque si
“posino” lasciano
il segno! Sia sulla
corteccia degli alberi per
marcare il territorio, sia
quando affondano nelle carni
della vittima. Talmente preziosi
che, per non rischiare di
“rovinarne” l’affilatura, i felidi
sono capaci di ritrarli. C’è una
sola eccezione: il ghepardo,
che non ha artigli retrattili ma li
tiene sempre in bella vista!
ARTIGLI DA
SCOMPARSA!
Non ci crederai, ma
la creatura con gli artigli più
lunghi non è la più pericolosa
e neppure la più aggressiva.
Tant’è che appartiene
all’ordine degli … sdentati! Si
tratta dell’armadillo gigante
(Priodontes giganteus) che
utilizza i suoi lunghissimi artigli
(quello posto sul terzo dito
delle zampe anteriori può
essere lungo anche 20 cm!)
come armi da scavo. Se si
sente minacciato, l’armadillo
gigante è capace di scavare
una buca in un battibaleno,
nascondersi dentro e sparire
così alla vista dei nemici.
DENTI, ANNE E PICCO E
Denti canini taglienti come
pugnali per trafiggere la preda,
potenti molari per strappare
brandelli e strisce di pelle
dalle carcasse delle vittime.
Ma anche incisivi giganteschi,
come le zanne dell’elefante, o
canini smisurati, come
le zanne dell’ippopotamo
o del tricheco (Odobenus
rosmarus). A proposito, lo
sapevi? Oltre ad essere
impiegate nelle feroci lotte per
la conquista delle femmine nel
periodo degli amori, il tricheco
usa le sue zanne come
“piccozze”, per estrarre dal
fondo del mare i molluschi di
cui si nutre e come aiuto per
issarsi sui lastroni di ghiaccio.
MA DAI!
L’ippopotamo, si sa, ha un
carattere piuttosto… travolgente. Se ritiene
che qualcuno minacci il suo territorio non esita
a sfoderare le sue armi migliori: i due canini
inferiori, affilati come sciabole, lunghi oltre
mezzo metro e pesanti anche 3-4 Kg!
PER FAVORE, NON
MORDERMI SUL COLLO!
Non c’è che dire, il diavolo
della Tasmania (Sarcophilus
harrisii) è un vero duro!
È simile ad un cane, ha il pelo
nero come la notte, potenti
artigli e zanne micidiali. In
confronto al suo, il morso del
leone è una bazzecola. Chi si
è preso la briga di controllare
ha scoperto che la stretta dei
suoi denti è del 40% più forte
Atterrato! Così
impari a minacciare
il mio territorio!

Living Planet
S.O.S.
squali
10
PANDA unior
Gli squali sono oggi
seriamente minacciati
da una pesca eccessiva
e sconsiderata, tanto
che molte specie sono
in grave pericolo
d’estinzione.
E allora
chi è il “cattivo”,
l’uomo o lo squalo?
di quella del re della savana.
Ma anche il coccodrillo del Nilo
non scherza, con i suoi
potentissimi denti può afferrare
e trascinare in acqua una
zebra adulta in pochi secondi.
Scusate se è poco.
NON APRITE QUELLA
BOCCA!
E che dire degli squali?
I grandi predatori degli oceani
posseggono molte file di denti
di... ricambio, per sostituire
quelli che con il tempo si
consumano o si spezzano.
Nella bocca di uno squalo ci
sono in media circa 300 denti
e, nel corso della vita,
ne vengono sostituiti
circa 20.000.
Impressionante,
non trovi? I denti
più grandi
appartengono
allo squalo
bianco, sono alti
fino a 7,5 cm.
Non ci
credo!
La pressione del morso
dello squalo Carcharinus
obscurus, di circa 2 metri
sembrerebbe essere di tre
tonnellate per centimetro
quadrato! Un morso da
brivido.
HO IL DENTE AVVELENATO!
Sono 70 volte più velenoso di un
cobra reale, 12 volte più velenoso
di un mamba nero e 10 volte più
letale di un serpente a sonagli
tigre. Sono il più mortale fra i
serpenti di terra del mondo! Chi
sono? Mi presento, sono l’Inland
Taipan (Oxyuranus
microlepidotus), vivo nelle aree
desertiche dell’Australia
centrale, misuro fino a due metri
e mezzo di lunghezza e, con un
solo morso, posso iniettare 100
milligrammi di veleno, sufficienti
ad uccidere 55 persone in
appena 45 minuti! Ma sono
anche piuttosto timido… (bella
consolazione!)
MORSI FATALI!
Le più lunghe zanne velenose
del regno animale
appartengono ai serpenti a
sonagli e alle vipere. Sono
retrattili, il che significa
che possono essere
ripiegate e “riposte”
all’indietro quando
il serpente chiude
la bocca. Nella
vipera del Gabon,
di circa due
metri, le zanne
possono misurare
anche 5 cm
di lunghezza!
LA RANA DELLE FRECCE
AVVELENATE
Già il nome è tutto un
programma. Eh sì, perché
questa specie di rana
(Phyllobates terribilis), famiglia
delle Dendrobatidae e originaria
delle foreste pluviali del Centro
America, secerne dalla pelle
una tossina pericolosissima:
la batracotossina, il più potente
veleno di origine animale
conosciuto, 250 volte più
potente della stricnina!
Il veleno della Rana
delle Frecce
avvelenate è
impiegato dai
nativi della
regione del
Il mio veleno
è pericolosissimo, ma
io so essere anche
una simpaticona!
Choco in
Colombia,
per
avvelenare i
dardi delle
cerbottane con cui cacciano
uccelli e mammiferi.
“ARMI” NON
CONVEN IONALI!
Corna, artigli, zanne, denti,
veleni… e chi non li possiede?
Come fa a difendersi? Ricorre
ad “armi non convenzionali”
come, ad esempio, “puzzette”,
flatulenze e sputi! Campioni di
quest’ultima specialità sono
lama e cammelli. Se minacciato
e dopo aver esposto la sua
dentatura nel tentativo di metter
paura all’avversario, il
cammello fa una bella scorta di
saliva e la sputa in faccia al suo
aggressore! Non è da meno
il lama, che in fatto di sputi non
è secondo a nessuno!
CHE PU A, LA PU OLA!!
Per difendersi da eventuali
nemici le moffette americane
(così come le “nostre” puzzole),
rilasciano da una particolare
ghiandola uno spruzzo
dall’odore fetido, disgustoso
e molto persistente. Tanto che
se un indumento ne risulta
impregnato non c’è lavaggio
o detersivo che lo possa
eliminare!
CHE PORCELLINI!
Hai presente quelle piccole
creature con il corpo
“corazzato”, sette paia di
zampe e due antennine, che
rispondono al nome di
porcellini di terra o onischi? In
realtà appartengono alla
11 Living Planet
n°11 2009
SALIVA DI DRAGO!
Con i suoi tre metri
di lunghezza e
l aspetto terribile,
il Varano di omodo
la creatura pi
simile al drago delle
fiabe che viva ai
nostri giorni. Ha una
corazza di squame
pi dure della pietra,
denti molto aguzzi,
zampe munite di
artigli affilati ed una
lunga coda che usa
come arma o come
timone quando
nuota. Non “sputa”
fiamme dalla bocca,
ma la sua saliva
pu rivelarsi fatale!
E non perch
velenosa, ma
perch talmente
piena di batteri che
un suo morso pu
uccidere! Il Varano
di omodo
minacciato
d estinzione
e dunque oggi
protetto dalla legge.
famiglia dei crostacei
ed i loro parenti sono
granchi, gamberi
ed aragoste. Se
minacciato l onisco
prima si appallottola
su se stesso poi, se
questa tattica non
scoraggia
l aggressore, sgancia
delle tremende
“puzzette”!

Caro
Babbo atale
sotto l’albero
vorrei trovare...
Regala
l’adozione
di una specie
a rischio!!
13
n°11 2009
UN ORSO, UN ELEFANTE,
UNA TARTARUGA E
MAGARI ANCHE UNA
TIGRE!
Un’idea
bellissima per
te, per i tuoi
amici e per la
natura più
selvaggia.
Anche per
questo
Natale il
WWF ti
propone
di fare
un
bellissimo
regalo alla Terra,
adottando a distanza
una (o più) delle tante
specie animali a rischio
d’estinzione nel mondo.
In questo modo ci
aiuterai a finanziare
tanti progetti di
tutela nel loro
habitat naturale.
Progetto WWF
QUA
LA ZAMPA,
AMICO!!!
Questo Natale regala
qualcosa che non si può
comprare: la gioia di sapere
di aver contribuito a salvare
una vita. Quella di un amico
di pelo, piuma o pinne,
in difficoltà!

COME POSSO ADOTTARE
UNA SPECIE A RISCHIO?
Facilissimo! Chiedi aiuto a
mamma e papà, vai su
. f.it adozioni,
oppure utilizza il
bollettino di conto
corrente postale che
trovi allegato a
questo numero del P .
O, se preferisci, puoi
chiamare al numero
06 4.49.7 .00. Grazie per tutto
l aiuto che vorrai darci!
TU E IL WWF PER LE
SPECIE A RISCHIO
Come sai, sono tantissime
le specie animali che oggi
rischiano l’estinzione, molto
spesso proprio a causa
dell’uomo! Le minacce per la
sopravvivenza di tigri, panda,
orsi, lupi, pinguini e tantissime
altre specie a volte sembrano
insormontabili. Ma il WWF, in
tutto il mondo e senza sosta,
lavora per superare
gli ostacoli
e difendere gli
animali che più
rischiano
l’estinzione.
Però, lo sai, per
Portaci
a casa
con te!
Sorpresa!!
Vuoi fare una sorpresa
davvero originale?
Su . f.it donazioni
puoi chiedere che il destinatario
del tuo dono riceva
una e-mail personalizzata,
con la descrizione del progetto,
nel giorno che vorrai:
anche la notte del 24 dicembre!
finanziare i nostri
progetti sul campo, abbiamo
bisogno di molto aiuto. E anche
il tuo è indispensabile! Ecco
perché ti chiediamo per questo
Natale di fare (e farti, se lo
desideri) un dono speciale:
l’adozione di una specie
minacciata d’estinzione.
ORSI, FOCHE E PINGUINI,
IL WWF PER LE SPECIE
POLARI
Una particolare attenzione
dedicheremo alle specie
polari: pinguini, orsi
bianchi, foche, seriamente
minacciate dai mutamenti
climatici, dallo
scioglimento dei ghiacci
e dall’inquinamento.
Adottare una specie
animale a distanza è
semplice, basta un
piccolo contributo
per ricevere il
certificato e la
scheda della specie
e, solo un po’ di
più, per avere
anche un tenero
peluche WWF.

Tu e il WWF
per aiutare il clima
DAI ANCHE TU UNA MANO
AL CLIMA!
Dal 7 al 18 dicembre si terrà a
Copenhagen la quindicesima
Conferenza delle Nazioni
Unite sul clima. Si
discuterà delle misure
da prendere per
frenare gli effetti
derivanti dai
cambiamenti
climatici sul nostro
Pianeta entro il
Il tuo voto
per
la Terra
2012. Tutti gli stati
partecipanti dovranno
firmare (ma soprattutto
impegnarsi a
n°11 2009
rispettare!)
un nuovo
accordo,
dopo quello
di Kyoto, per
ridurre le emissioni di CO2
nell’atmosfera. Noi del WWF
ci saremo, per far sentire la
nostra voce e anche la tua!
Aiuta anche
tu il nostro
pianeta!
Missione Panda

Missione Panda
16
PANDA unior
IL CLIMA… IN ALTALENA!
Ogni volta che guidiamo
l’automobile, riscaldiamo
la nostra casa,
accendiamo una lampadina, la TV, il PC
produciamo anidride carbonica, il gas
principalmente responsabile dell’effetto serra
e, quindi, del riscaldamento globale del
Pianeta. Già oggi gli effetti di questo processo
sono evidenti: il clima sembra “impazzito”, è
fortemente instabile, le oscillazioni fra caldo e
freddo si accentuano, uragani e inondazioni
aumentano di numero e d’intensità, mentre in
altri luoghi del mondo si combatte contro
periodi sempre più lunghi di siccità. Ecco
perché dobbiamo subito correre ai ripari,
imparando ad inquinare meno, a risparmiare
energia, a sfruttare le energie pulite e
rinnovabili, a non distruggere le foreste e a
mettere in atto comportamenti non dannosi per
l’ambiente.
CREA LA TUA LANTERNA!
Disegna su un cartoncino tutti i tuoi buoni
propositi per risparmiare energia ed aiutare il
clima, scrivi un tuo augurio per la Terra e poi
accendila! Sarà il tuo personalissimo modo di
testimoniare, simbolicamente, la tua
partecipazione alla Conferenza di
Copenhagen, e se poi sarai cos bravo o
brava da mantenere quanto promesso, allora
la tua sarà stata una partecipazione attiva e
importante. Un grosso aiuto per il clima e per
il pianeta!
ACCENDI UNA LANTERNA
PER IL PIANETA
A Copenhagen, si ritroveranno
moltissimi ragazzi da tutto il
mondo: chiederanno ai grandi
della Terra di adottare misure
adeguate per ridurre l’impatto
delle attività umane sul nostro
Pianeta. E, tutti, sfileranno con
una piccola lanterna colorata,
simbolo della speranza in un
futuro migliore.
Vuoi fare
di più?
Fai firmare ai tuoi genitori
su www.wwf.it
la petizione “Il tuo voto
per la Terra”.
Ci darai
un grandissimo
aiuto!
DIAMO UN FUTURO ALL’ORSO BRUNO
WWF e Animal Planet sostengono il progetto
“Un’Oasi per l’orso bruno in Italia”.
L ORSO IERI, OGGI
E DOMANI
La vita per l’orso bruno
nel nostro Paese è sempre
stata difficile e piena
di pericoli: accusato un
tempo di saccheggiare
coltivazioni e allevamenti,
l’orso bruno è stato
perseguitato per anni con
bocconi avvelenati, tagliole
e bracconaggio, rischiando
l’estinzione. Oggi, anche
grazie al WWF, è un po’
più protetto, ma non
è certo fuori pericolo. Per
questo, con il sostegno
di Animal Planet, ci siamo
impegnati a garantire
all’orso un futuro più sicuro
nei nostri boschi
e foreste.
UNA CASA
NELLA FORESTA
Sì, ma non solo!
Per aiutare gli orsi bruni
italiani che vivono sulle Alpi
e negli Appennini, abbiamo
in programma diversi
progetti: dalla creazione di
aree e corridoi verdi protetti
alla ricerca sul campo,
dall’educazione nelle scuole
alla sensibilizzazione
delle popolazioni
che vivono
in aree frequentate dall’orso.
LA MERENDA
DELL ORSO
Promuoveremo anche
la messa a dimora ed
il recupero di piante
da frutto particolarmente
gradite all’orso
e l’installazione di speciali
recinzioni anti-orso, utili
a prevenire eventuali
attacchi dei predatori agli
allevamenti dell’uomo.
Un sistema che già si è
rivelato efficace per tutelare
allo stesso tempo
il bestiame domestico
e l’orso, favorendo la
pacifica convivenza fra
plantigradi ed esseri umani.

Il personaggio
di Antonia Matarrese
Hi hi hi!!!
18
PANDA unior
Mare, amore
e simpatia
Che sono bravi e simpatici è noto
ma sapevate che la premiata coppia
Ficarra&Picone adora il mare
e gli animali e si impegna
con convinzione per l’ambiente,
raccolta differenziata compresa?
Nella vita e sul set sono un po’
come cane e gatto: Salvo
Ficarra
e Valentino
Hei, Salvo dove
sei?! Dai che
Picone, da
dobbiamo fare Palermo,
l’intervista…! 38 anni
a testa
e 16 di carriera
alle spalle, hanno
effettivamente una grande
passione per questi due
“amici dell’uomo”. Sornioni,
giocherelloni, vivaci,
intelligenti, non capisci mai
quando parlano sul serio
e, viceversa, quando
scherzano. Da alcuni mesi,
si sono concessi un anno
sabbatico dal lavoro, per
scrivere testi
e girare l’Italia da turisti
qualsiasi. E si godono questo
momento magico dopo
il successo di “Striscia
la Notizia”, che condurranno
anche nel 2010,
e dell’esilarante film
“La matassa” in cui
interpretano due cugini
divisi da questioni
ereditarie che si
ritrovano dopo tanti
anni e tornano amici
per la pelle. Ospiti del
Festival open air “Una
notte in Italia”,
dedicato al nuovo
cinema italiano,
che si svolge
ogni estate
sull’Isola
di Tavolara, in
Sardegna, i due
comici hanno
dialogato con
il pubblico alla loro
maniera e partecipato alla
presentazione del progetto
“Excite the Planet”, una serie
da un minuto di spot sul tema
del risparmio energetico,
promosso da Current
(www.current.it), social news
network fondato dall’ex vicepresidente
degli Stati Uniti, Al
Gore.
Ma cosa fanno in questo
senso Ficarra Picone?
Ficarra: «Ci immergiamo
nell’habitat dei luoghi in cui
lavoriamo: il set dell’ultimo film,
“Baarìa”, per la regia di
Giuseppe Tornatore, si snodava
fra la natura di Bagheria,
purtroppo rovinata
dall’abusivismo edilizio,
e i paesaggi della Tunisia, feriti
da una povertà diffusa.
In vacanza, adoro il mare: ho
girato in lungo e in largo
CARTA D’IDENTITÀ
DI FICARRA&PICONE
Salvo Ficarra e Valentino Picone,
siciliani doc, debuttano in tv nel
1999 con la trasmissione “Gnu”
di Bruno Voglino. Seguono “L’ottavo
nano”, con Serena Dandini e
Corrado Guzzanti, “Quelli
che il calcio”, “Mai dire domenica”,
“Zelig Circus”, “Striscia la Notizia”.
Si dividono equamente fra cinema,
tv e teatro: il loro primo film, “Nati
la Puglia, da Trani al Salento.
E poi ho la fortuna di vivere
a due passi dalle spiagge
siciliane più belle: Mondello,
Trabia, Cefalù.
I ricordi della mia
infanzia sono
sempre legati
al mare, fra un
morbillo
e una varicella.
Concretamente,
ho visitato
il Centro
di recupero
del WWF
19
n°11 2009
stanchi”, è del 2001, seguito
dalla commedia “Il 7 e l’8” e, di
recente, da “La matassa”,
entrambi con la regia di
Giambattista Avellino.
Dai loro spettacoli teatrali “Vuoti
a perdere”, “Diciamoci la verità”
e “Sono cose che capitano”, sono
stati realizzati altrettanti dvd.
Nel 2005 hanno recitato al Teatro
Massimo di Palermo nella fiaba
musicale di Sergej Prokofiev,
“Pierino e il lupo”.
Ehi, lo sai
che torneremo
a Striscia l’anno
prossimo???
Il personaggio
Ne vedremo
delle belle
allora!!!

Questo sì che a Lampedusa dove ci
è un mare pulito... sono molte tartarughe
parola di Saverio! come quella salvata ieri
qui a Tavolara. L’hanno
chiamata Carolina, in
omaggio alla Crescentini,
madrina del Festival. Per noi
palermitani, un problema
concreto è invece quello della
raccolta differenziata: fatico per
Cefal
Il personaggio
Sicilia - La Riserva dello ingaro
20
PANDA unior
trovare i
cassonetti del
vetro».
Picone:
«Sono nato
a Misilmeri,
vicino a
Palermo, da una
famiglia di
contadini.
E ammetto di non
saper nuotare:
diciamo che sto
a galla. Da
piccolo giocavo
in campagna,
nascondino,
con le figurine,
le catenelle.
E con i gatti.
Che buono
questo lattuccio,
Picone!
Ora ne ho
quattro, appena nati,
che nutro con il
biberon.
Loro sono i
padroni
di casa,
i padroni
del
territorio. Dettano legge.
Anche qui a Tavolara
starebbero benissimo:
quest’isola, un tempo, era
popolata dai topi. Gatti
a parte, trovo che la Sardegna
sia una Regione che ama
l’ambiente e che ha trovato
il giusto equilibrio fra natura
ed esigenze di abitanti
e turisti. Ben venga questo
tipo di cultura».
Dai gatti torniamo ai cani…….
Ficarra: «Il mio si chiama
Saverio, è un meticcio, ha 5
anni, l’ho adottato presso
il canile di Palermo e mi fa
un sacco di coccole. Anche lui
è un artista: è stato in tv
a Striscia, ha partecipato
al film “La matassa” (è quello
che gioca con i bambini nel
giardino dell’Albergo Geraci
di Catania) e perfino a teatro,
nello spettacolo “Sono cose
che capitano”, da cui è stato
tratto anche un dvd. Non ci
crederete ma ha pure fatto
un calendario, nel 2007,
“Giorni da cani”, della Lega
Nazionale per la difesa
del cane che ha venduto oltre
4 mila copie.
Un bel regalo per tutti i cani
siciliani meno fortunati
di lui».
4
8
6
10
2
b) Qual è il colmo
per una
giraffa???
Panda
game
Cruciverbone
& colmi
1
3
7
5
b) ... Avere le
vertigini!!!
9
a) Qual è
il colmo
per una gallina
con la febbre???
Scopri l’animale
misterioso.
Rispondi alle definizioni,
nelle caselle colorate apparirà il nome
di un velenosissimo abitante dei mari
tropicali.
11
DEFINIZIONI:
1) Producono il miele
2) La tesse il ragno
3) C’è il bianco, il bruno e anche quello dagli occhiali!
4) Orsetto lavatore
5) Il “colore” delle energie pulite e rinnovabili
6) Piccolo serpente italiano dal morso velenoso
7) Le attività umane ne stanno pericolosamente
alterando gli equilibri
8) Le “armi” del granchio
9) Vive nel… riccio
10) C’e l’ha il Sole, ma anche i re
la portano sul capo!
11) Così sono dette le corna
dei cervidi
a) Fare le uova sode!!
SOLUZIONI

Animal life
Via col
UOVO O SEME?
I semi si compongono di tre parti: il
tegumento, l’involucro che lo avvolge e protegge
e che può essere sottile come quello del fagiolo o duro
e spesso come quello della noce di cocco.
L’embrione, piccolo e ben nascosto, che in
versione microscopica riproduce la struttura
della futura pianta adulta, con tanto di fusto,
radice, una o più foglie. Ed infine l’albume (sì,
proprio come nell’uovo di gallina!), la parte
polposa del seme, una sorta di piccola
ma preziosa riserva di nutrimento, che il seme
utilizzerà al momento di germogliare.
vento!?
Come viaggiano i semi
C’è chi vola e chi rotola, chi galleggia e chi va
a fondo, chi si aggrappa e chi fa l’auto stop.
E c’è anche chi, come le castagne
o le ghiande, cade a terra per gravità.
DISPERSIONE
DEI SEMI
Se tutti i semi cadessero
semplicemente al suolo vicino
alla pianta madre non
avrebbero certo grandi
speranze di germogliare anzi,
morirebbero quasi tutti.
Questo per via della
competizione con le piante più
forti e adulte per la luce,
l’acqua ed il nutrimento. Così
per limitare competizioni e
dare maggiori speranze di
Non ci credo!
Come una madre troppo
ansiosa, la calendula non
lascia nulla di intentato
per favorire la dispersione
dei suoi semi. Così ne
prepara di tre tipi: pesanti,
che cadono ai piedi della
pianta; leggeri, da lanciare
lontano come frecce;
con le ali, per fare lunghi
viaggi!
sopravvivenza alle future
piantine, i semi vengono
dispersi e portati lontano
nell’ambiente in molti modi.
Alcuni davvero originali.
VIA COL VENTO
Il modo più “semplice” per
viaggiare è certamente quello
di farsi trasportare dal vento,
per questo la natura è venuta
in aiuto a molte piante
23
n°11 2009
“progettando” semi dalle forme
più adatte
a “cavalcare” il vento
il più a lungo possibile.
È il caso dei semi
lanuginosi del dente di
leone, di quelli a forma
di paracadute del
platano o di quelli con
struttura alata come
acero, carpino e tiglio.
Animal life
ELISIR DI LUNGA
VITA
I semi possono
mantenersi “vitali”
per lunghissimo
tempo il seme del
loto pu attendere
anche 2.000 anni
prima di
germogliare, ma
quello del lupino
del Canada
veramente
imbattibile
congelato nel
suolo, pu
aspettare condizioni
favorevoli fino
a 10.000 anni!
Il mantenimento
della potenziale
vitalità di un seme
detto germinabilità.

Animal life
LO
SCOIATTOLO
E LA MEMORIA
CORTA
Diversi semi, come
noci e nocciole,
vengono dispersi da
quei piccoli
animaletti del bosco,
come scoiattoli
(Sciurus
vulgaris)
Ehi!!! Forse
stai cercando
questa???
o nocciolaie
(Nucifraga
caryocatactes)
che usano fare
scorte di cibo
per l inverno,
seppellendo
i semi in vari
nascondigli.
Accade per
che non
sempre li
ricordino
tutti. Una
vera
fortuna
per i semi
“dimenticati”, che
hanno cos modo
di germogliare!
24
PANDA unior
E ORA PARLIAMO DI CONI!
Tranquilli nessuna lezione di
geometria, solo un po’ di
botanica. Vogliamo parlare
delle pigne delle conifere (i
coni, appunto), che possono
essere maschili e femminili.
I coni maschili producono
il polline in sacche poste sulla
superficie inferiore delle
squame, mentre sulla
superficie superiore dei coni
femminili si
Ma dove
le avrò messe
le mie
ghiande???
trovano gli
“ovuli”
(ovvero
le cellule
sessuali
femminili).
Quando giunge a
maturazione, il cono
maschile si apre
liberando nuvole
di polline che, trasportate
dal vento, si depositano sui
coni femminili aperti, prima
di cadere a terra. I semi si
sviluppano ben protetti
all’interno della
Di quale
pianta sei
il seme???
pigna “femmina”,
che può restare
sull’albero fino
a tre anni prima
di giungere
a maturazione.
I SEMI
TRASPORTATI
DAGLI ANIMALI
Alcuni frutti (e relativi
semi) hanno adottato
diversi stratagemmi per
“scroccare” un passaggio
e farsi trasportare lontano dalla
pianta madre: si aggrappano
per mezzo di minuscoli uncini
(cardo, bardana) alla pelliccia
degli animali, oppure
“accettano” di essere
mangiati, digeriti ed… espulsi
con gli escrementi (cosa che
accade alla rosa canina, al
biancospino, al sorbo). Un
fatto di per sé positivo, visto
che in tal modo possono
anche contare su del concime
gratuito. Anche le piccole
formiche aiutano la semina,
trasportando nei loro nidi
diversi tipi di semi.
SEMI ALLA DERIVA!
Ci sono anche dei semi che
viaggiano via acqua come
il seme dell’ontano (in acque
dolci) o quello della noce di
cocco che, ben protetto dal
suo guscio impermeabile, fatto
di fibre intrecciate, può
percorrere anche vasti tratti
di mare prima di approdare su
di una spiaggia sabbiosa
e germogliare.
MA DAI!
CAPSULE ESPLOSIVE
Alcune piante hanno frutti che si aprono
esplodendo e lanciando i semi il più lontano
possibile. Un sistema adottato anche da alcuni
funghi, che liberano nell’aria milioni di impalpabili
spore. Una vescia può arrivare a produrre
(e diffondere nell’ambiente) 7.000 miliardi
di spore in una sola stagione!
TROPPO PESANTE…
25
n°11 2009
IL SEME CON L’AIR BAG
Quando il frutto della bellissima ninfea
è maturo, si stacca e cade sul fondo
dello specchio d’acqua che ospita
la pianta. Lì marcisce e libera i semi,
che possono risalire in superficie
grazie ad un “cuscinetto” pieno d’aria.
Dopodiché andranno alla deriva
trasportati dalla corrente.
Ma non è tutto! Perché ad un certo
punto un pesce, un tronco,
un ramoscello, sgonfieranno
il “palloncino” ed il seme affonderà
di nuovo. Stavolta però, per germogliare.
Anche per un elefante! Il seme del cocco “natica”
è il seme più grosso del mondo, misura infatti 40 cm
di lunghezza e può pesare fino a 20 kg. Appartiene
ad una palma delle isole Seychelles
e, naturalmente, solo un uragano o un
elefante sarebbero in grado
di spostarlo! Motivo per cui queste palme
possono riprodursi solo se nella stessa
area sono presenti molte piante maschio
e molte piante femmina.
Animal life
Ma che trascinato
dalla corrente!!!
Io mi sono
attrezzato!
Ooooissa! Ooooissa!
Certo
che pesi parecchio
per essere
un seme!

La natura delle cose
26
Panda unior
Le sorprese
della luce
È uno dei fenomeni naturali
che diamo più per scontati.
Eppure, dall’antichità ai nostri
giorni, moltissimi scienziati si sono
interrogati su quale fosse la “vera”
natura della luce. Il risultato?
Andiamo a scoprirlo insieme.
EDISON, COME INVENTARE
DI TUTTO E DI PIÙ
Di Luca Novelli, Editoriale Scienza,
Collana “Lampi di genio” (107 pag.)
Una divertente biografia dell uomo
che invent la lampadina, il
fonografo, l auto ed il tram elettrici
e molto, moltissimo altro ancora. Fu
lui il primo a distribuire l energia
elettrica, a rendere utilizzabili da
tutti telefono e radio. Nella sua vita
deposit una montagna di brevetti. Il suo “motto”?
La scienza migliora la vita!
Io lo so!
La luce, interagendo
con la materia,
si comporta come un’onda
elettromagnetica.
I fenomeni che più
facilmente possiamo
osservare sono:
l’assorbimento,
la trasmissione,
la riflessione
e la diffrazione.
IL NANOMETRO
un piccolissimo
“pezzetto” di metro.
Per la precisione
ne la miliardesima
parte!
CHE COS È LA
LUCE?
Contrariamente
a quel che si può
pensare non è poi
così semplice dare una
definizione della luce.
Con il termine luce (dal latino
lux, lucis) si definisce quella
porzione dello spettro
elettromagnetico visibile
all’occhio umano e compresa
approssimativamente fra i 400
e 700 nanometri di lunghezza
d’onda, ovvero tra 750 e 428
THz di frequenza. La
presenza contemporanea
di raggi appartenenti a tutte
le lunghezze d’onda visibili
dall’occhio umano dà luogo
alla… luce bianca!
Sì, hai capito
bene, la luce
bianca non è
“incolore” ma
la somma di tutti
i colori (o meglio
di tutte le lunghezze
d’onda) visibili dai
nostri occhi.
Infrarossi???
Io sono rossa
come
un peperone!
COLORI CALDI
E COLORI CHE
SCOTTANO!
Se è vero che l’essere
umano non può vedere
l’infrarosso (IR), colore
che “viaggia” sulle
basse frequenze (e su
di una maggiore
lunghezza d’onda), può
però avvertirlo.
L’infrarosso viene infatti
percepito dai recettori della
pelle come calore. Anche
dell’ultravioletto (raggi UV) non
vediamo il colore ma ne
subiamo gli effetti! Se ci
esponiamo a lungo al sole
senza protezione ci scottiamo!
Un pò
NEWTON ED I
CORPUSCOLI
DI LUCE
Per Isaac Ne ton la luce era
composta da piccole particelle
di materia
(corpuscoli)
emesse in tutte
le direzioni.
27
n°11 n°4 2009
Ma “QUANTO”
sono
bravo!!!
Una teoria
semplice, che
spiegava alcune
delle caratteristiche
della propagazione
della luce note ai tempi del grande
scienziato, ma certamente
non sufficiente a spiegare
tutte
le proprietà
In questa
della luce
storia non ci che oggi
vedo chiaro! conosciamo.
Alla teoria
“corpuscolare”
di Newton si opponeva
quella “ondulatoria”
di Huygens, il quale riteneva
che la luce fosse dovuta (un
po’ come il suono) alla
vibrazione meccanica
di un mezzo speciale,
l’etere cosmico, presente
nell’universo.
di storia
LA “DOPPIA” NATURA
DELLA LUCE
Oggi sappiamo che la luce
è composta di onde
elettromagnetiche
e che all’origine
di tutto c’è una
particella del
campo
elettromagnetico,
il fotone (dal greco
phos, luce). Ogni
radiazione ha quindi una
doppia natura: ondulatoriacorpuscolare.
Una scoperta
fondamentale per la fisica
moderna!
La natura delle cose
ALBERT
EINSTEIN
E IL
“QUANTO
DI LUCE”
L unica teoria
valida per spiegare
la complessa
natura della luce
e le leggi che ne
regolano la
propagazione,
quella “quantistica”
di Einstein.
Il padre della fisica
moderna teorizz
che l energia di una
radiazione non si
distribuisse in modo
uniforme lungo tutto
il fronte d onda, ma
che si propagasse
localizzata in quanti
(o “pacchetti”
d energia), dove
la particella “quanto
di luce” (o “quanto
di energia”) la
quantità indivisibile
di energia
elettromagnetica.
In tal modo Einstein
dimostr che la
luce ha
caratteristiche in
comune sia con
le particelle che con
le onde. Un
esempio? La luce si
comporta come
un onda quando
nel cielo compare
un arcobaleno,
mentre agisce
come una particella
(e cio a piccoli
“quanti di energia”
quando si accende
una lampadina).

La natura delle cose
CHATTARE
ALLA
“VELOCIT
DELLA LUCE”!
Quando telefoni o
spedisci una
e.mail ad un
amico, anche
lontanissimo, pu
darsi che il tuo
messaggio viaggi
con la luce! Venga
cio trasportato
da cavi a fibre
ottiche, che
inoltrano la tua
voce o il tuo
messaggio sotto
forma
di impulsi
di luce
emessi da
un laser. Le
fibre ottiche
all interno di
questi cavi
sono
migliaia, pi
sottili dei
capelli ma
resistenti
quanto
l acciaio!
2
PANDA unior
FANTASTICO
FOTONE!
Il fotone ha qualità sia
corpuscolari che
ondulatorie, non ha carica
elettrica, è considerato
senza massa, non può
essere diviso, ma ha un
movimento ed è dotato di
energia.
S VIAGGIARE
Più veloce di un jumbo, più
veloce di un aereo
supersonico, insomma
veloce come un lampo!
La luce è la “cosa” più
veloce che si conosca. Già!
Ma a quale velocità viaggia
la luce? Nel vuoto (e
dunque nello spazio
cosmico) la luce viaggia
alla velocità di 300.000 km al
secondo! Il che significa che
un raggio di luce può fare 7
volte e mezzo il giro della
Terra in un secondo appena.
VEDIAMOCI CHIARO!
La luce non si comporta
sempre allo stesso modo,
ma cambia a seconda dei
materiali che attraversa:
passando dall’aria ad
un’altra sostanza più densa
come l’acqua o il vetro
rallenta, mentre cambia
direzione quando incontra
un nuovo materiale.
I materiali che
impediscono il passaggio
della luce sono detti
opachi, mentre vetro, cristallo
o acqua che ne consentono
il passaggio sono detti
trasparenti. E quelle sostanze
che chiamiamo traslucide?
Permettono il passaggio
di alcuni tipi di lunghezza
d’onda soltanto!
L’ANNO LUCE
In un anno i fotoni che
compongono un singolo raggio di
luce percorrono circa 9.460
miliardi di km. Una distanza, vero,
ma anche un’unità di misura.
Infatti l’anno luce è l’unità
di misura che astronomi
e astrofisici utilizzano per
calcolare ed esprimere distanze
enormi, come quelle interstellari.
29
n°11 2009
L ho fatto io!
La fabbrica degli arcobaleni
Per realizzare questo esperimento non sarà necessario passeggiare sotto
la pioggia, basteranno una stanza buia, un compact disk (CD) o un DVD,
una torcia elettrica oppure un faretto.
TUTTI AL
BUIO!
Prendi il CD
o, se
preferisci, un
DVD e vai in
una stanza
buia, punta
un fascio di
luce bianca della
torcia o di un faretto
sulla parte incisa
del compact disk e…
sorpresa! Come per magia
appariranno sul soffitto o
sulle pareti della camera dei
bellissimi arcobaleni. Arcobaleni
che si sposteranno a seconda
dell’orientamento e della distanza del CD
dal fascio di luce.
S , MA PERCH ?
Il CD utilizzato nell’esperimento è stato
inciso, il che vuol dire che sulla sua
L ARCOBALENO,
ONDE E COLORI
L arcobaleno che
compare nel cielo si
forma quando i raggi
del sole attraversano
le goccioline d acqua
rimaste in sospensione
dopo un temporale. Un
meraviglioso effetto
iridescente conseguenza
della dispersione
e della rifrazione della
luce solare contro
le pareti delle gocce
di pioggia. La sequenza
“giusta”? Eccola rosso,
arancione, giallo, verde,
azzurro, indaco, violetto.
Io lo so!
Il primo ad effettuare
esperimenti
per scomporre la luce
bianca in tanti colori
diversi fu Isaac Newton
nel lontano 1703.
superficie lucente sono presenti
moltissimi solchi ravvicinati
e altrettanti piani, dovuti
appunto all’incisione digitale.
Quando i raggi di luce bianca
proiettati dal faretto o dalla torcia
incontrano questi piani
e depressioni, si scompongono
in tanti colori diversi: rosso,
giallo, azzurro, violetto…
Ciascuno appartenente
ad una diversa lunghezza
d’onda.
IL PRISMA “MAGICO”
Per scomporre la luce bianca
oggi si utilizzano prismi trasparenti,
che la rifrangono e scompongono in tutti
i colori dell’arcobaleno, ciascuno dei quali
corrisponde ad una diversa lunghezza
d’onda. Il nostro CD, con i suoi piani lisci
e le sue depressioni (le parti incise
digitalmente), svolge la stessa funzione
del prisma negli esperimenti di fisica ottica.
SCOMPONIAMO LA LUCE
1) Se un fascio
di luce bianca
attraversa un prisma
triangolare si divide
nei diversi colori
dello spettro della luce.
2) Se si aggiunge
un altro prisma,
capovolto rispetto
al primo, tutti i colori
si ricombinano
in un fascio di luce
bianca.

Posta
SPECIALE “TURTLE
DETECTIVE”!
Prosegue con grande
entusiasmo il progetto
WWF Tartarughe
marine, anche grazie
al sostegno
di Nickelodeon
e Spongebob, che sono
al nostro fianco in
difesa di queste
meravigliose creature
con la Campagna
“Ti voglio Tanto verde”.
In molti ci avete già
dato il vostro appoggio
come Turtle detective,
un aiuto importante,
che ci ha permesso
di portare avanti molte
iniziative in favore
delle tartarughe marine.
Lungo la costa ionica
della Calabria abbiamo
individuato e protetto
diversi nidi di
Caretta caretta,
mentre in
Veneto siamo
riusciti
a recuperare
numerosi
esemplari
spiaggiati e in
difficoltà, molti
dei quali sono
30
già stati curati e liberati
in mare. Ma soprattutto
prosegue a Lampedusa
il progetto di radio
tracking satellitare per
seguire i maschi adulti
dalle zone
di alimentazione a
quelle di riproduzione.
Al momento sono 3 gli
esemplari maschi che
stiamo seguendo. Tutti
e tre sono stati catturati
accidentalmente
da imbarcazioni
che utilizzano reti
a strascico
e che collaborano
attivamente con
il Progetto Tartarughe.
Sono in ottime
condizioni di salute
e, per questo, li
abbiamo selezionati
per il nostro progetto.
A presto con altre
notizie!
Gli spot in favore
del Progetto
Tartarughe
andranno in
onda dal 2 al 27
novembre
su Nickelodeon
TV, canale 604
di Sky.
QUAL È IL PIÙ GRANDE
COLEOTTERO
ESISTENTE?
DOVE VIVE?
Marco V. (Ge)
Il coleottero più
grande e pesante
sembra essere un coleottero
africano, lo scarabeo Golia
(Goliathus goliathus) che, con
i suoi 100 gr di peso e gli 11
cm di lunghezza, è un po’
il gigante della categoria.
Nonostante le dimensioni
impressionanti, questo
coleottero è perfettamente in
grado di volare e, a volte, può
capitare che infranga i vetri
delle finestre sbattendoci
contro! Non sono da meno
il titano gigante dell’Amazzonia
(lungo 16 cm) ed il Dynaster
hercules che, grazie al suo
lungo “corno” acuminato sfiora
i 20 cm!
QUANTE SONO E DI COSA
SI NUTRONO LE MEDUSE?
Viola M. (To)
Sono moltissime le specie
di meduse che popolano
i mari del mondo, da quelle
gigantesche di 2,4 metri
di diametro (come un
ombrellone da spiaggia!)
a quelle piccolissime. Hanno
tentacoli urticanti, un corpo
composto per il 95% di acqua,
forme bizzarre e colori
iridescenti. Si nutrono
di plancton e non hanno
cuore, cervello o occhi per
vedere eppure, grazie ad una
efficientissima rete di neuroni,
si sono adattate perfettamente
all’ambiente marino. Le
meduse esistevano già sul
nostro pianeta 650 mila anni
fa e sono molto più antiche
dei dinosauri.
ESPERIMENTO RIUSCITO!
Grazie per i Panda Junior, mi
piacciono moltissimo! Ho
provato a fare l’esperimento
dell’uovo di gomma.
E mi è riuscito! Anna C.
Grazie Anna per i complimenti!
Un abbraccio a te ed una
stretta di zampa a Striscia (il
pony), Rosa e Macchia (i gatti)
e a tutta la tribù. A presto.
SALVATE MAMMA RAGNO!
Avevo un ragno in giardino
che stava partorendo e tutti
volevano ucciderlo. Ma io l’ho
salvato! Laura S.
Bravissima, Laura. Anche
i ragni hanno diritto di vivere.
Sarebbe bellissimo se tutti
i “piccoli” animali in difficoltà
potessero contare su una
paladina in gamba come te!
TARTARUGHE IN PERICOLO
Ciao a tutti! Ho partecipato ad
una manifestazione del WWF
in favore delle tartarughe
marine, mi è dispiaciuto
scoprire che sono in
pericolo… a casa ho due
amici adorabili, il pesciolino
Dory, ed il micio Coda mozza.
Erica
31
n°11 2009
Ciao Erica, è vero,
le tartarughe marine sono in
via d’estinzione, per questo
il WWF ha avviato diversi
progetti per la loro tutela. Uno,
in particolare, è stato “adottato”
proprio dai Soci Junior!
Un saluto speciale va
a Massimiliano M. che
adora le balene,
a Maurizio P. (Ba) che
ci ha inviato un disegno
bellissimo e ad Irma,
Isabella, Marco e Roberto
che hanno a cuore come
noi tutti il destino dell’orso
bruno. Grazie per averci
scritto, scriveteci ancora!
Arrivederci a presto
e Buon Natale
Posta
Scrivete una frase all’interno
del fumetto, e inviatela con il vostro
Nome ............................................
e Cognome ....................................
a: Panda Junior - Via Po 25/c
00198 Roma
Chissà come avrà
fatto il postino
ad arrivare fino
al Polo Sud!?
Senti
chi parla