ALIMENTI SICURI - Consumatori - Coop
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Valori nutrizionali<br />
Per 100 gr di piselli:<br />
parte edibile 47 %<br />
vitamina C 28 mg<br />
acqua 76,1 gr<br />
proteine 7 gr<br />
Lipidi 0.2 gr<br />
Glucidi disponibili 12,4 gr<br />
Fibra alimentare 5,2 gr<br />
Sodio 1 mg<br />
Potassio 202 mg<br />
Ferro 1.8 mg<br />
Calcio 47 mg<br />
Fosforo 101 mg<br />
Niacina 1,01 mg<br />
Energia 76 kcal<br />
fonte: Istituto nazionale della nutrizione<br />
maggio 2006<br />
vivere bene<br />
lungo tempo.<br />
Qualche facile ricetta. Minestra di piselli: 500 gr di piselli,<br />
25 gr. di burro, 25 gr. di farina, 75 cl. di brodo,<br />
prezzemolo. Lessare i piselli poi frullarli, unirli successivamente<br />
a una besciamella fatta con il burro, la farina<br />
e il brodo. Cuocere per una decina di minuti e guarnire<br />
con prezzemolo. Piselli con la menta (ottimi come contorno<br />
abbinato a un pesce cotto al vapore o alle seppie).<br />
Per quattro persone dovrete procurarvi un chilo di piselli,<br />
cipolla, menta, olio d’oliva. Fate soffriggere la cipolla<br />
in una pentola con olio d’oliva. Aggiungete poi i<br />
piselli, mescolate, aggiungete le foglie di menta finemente<br />
tritate e fate andare a fuoco medio per circa un<br />
quarto d’ora. I nutrizionisti ci ricordano inoltre che i<br />
piselli hanno un buon contenuto di proteine, zuccheri<br />
(il 15% di cui il 7,5% saccarosio), vitamine (C in particolare<br />
modo) e sali minerali (ferro, fosforo, potassio).<br />
Sono indicati nelle diete perché hanno la proprietà di<br />
saziare a lungo. ■ ■ ■<br />
33<br />
La copuleta di Ozieri<br />
di Piero Sardo<br />
Ozieri è nel centro della Sardegna del nord,<br />
baricentrica rispetto alle due coste. Sardegna profonda,<br />
dunque, fuori dai grandi transiti turistici.<br />
Eppure qui si trovano importanti testimonianze di<br />
una storia “civile” che data addirittura al Neolitico.<br />
L’insediamento delle grotte di San Michele risale<br />
infatti a oltre 5000 anni fa. Ma il periodo di massimo<br />
splendore lo si deve alla presenza spagnola<br />
nella cittadina: il bel centro storico ne raccoglie<br />
importanti testimonianze. Le fastose facciate dei<br />
palazzi nobiliari e le tipiche altane a loggiati sono<br />
i segni più evidenti di questa contaminazione.<br />
Un’influenza che ritroviamo anche nella gastronomia<br />
del luogo, che vanta pratiche e specialità,<br />
evidentemente legate ad un passato florido e<br />
animato. Un tempo Ozieri era rinomata per i<br />
formaggi, ma Ozieri oggi è nota soprattutto per<br />
il pane fine, o spianata di Ozieri e per i dolci: i<br />
sospiri di Ozieri sono presenti su tutto il mercato<br />
nazionale e non solo. Ma è la copuleta a testimoniare<br />
una raffinatezza culinaria antica e diffusa.<br />
Preparata ancora nelle famiglie, in occasione delle<br />
ricorrenze importanti e delle feste religiose, richiede<br />
tempo e cura nell’elaborazione e va consumata<br />
freschissima, quindi difficilmente la si trova fuori dai<br />
confini cittadini. Si tratta di una barchetta di pasta<br />
sottilissima, appoggiata su stampi rotondi e ovali,<br />
che viene riempita di pan di spagna arricchito con<br />
mandorle, un tocco di limone e, secondo le ricette,<br />
una spruzzata di liquore. Dopo la cottura in forno<br />
viene sigillata con un velo di glassa.<br />
La copuleta di Ozieri si distingue da preparazioni<br />
simili di altre zone dell’isola, per la presenza delle<br />
mandorle nel ripieno che sostituiscono la sapa – in<br />
sardo saba – più comunemente usata, che conferiscono<br />
una straordinaria eleganza a questo dolce<br />
delicatissimo.<br />
Il Presidio Slow Food intende far conoscere questa<br />
specialità e sollecitare gli artigiani che la preparano<br />
a utilizzare materie prime locali. Ad Ozieri<br />
esistono limonaie e mandorli e la piana che si<br />
estende ad ovest della città già ai tempi dei romani<br />
era completamente coltivata a grano. Dunque è<br />
relativamente semplice ricostruire una filiera di territorio,<br />
che contribuisca a fare di questo dolce un<br />
elemento importante dell’identità gastronomica<br />
del luogo.