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ALIMENTI SICURI - Consumatori - Coop

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amicizia lunga<br />

tà sta diventando un elemento sempre<br />

più determinante nella scelta (tra i 32<br />

e i 35 decibel i valori sono già ottimali),<br />

un requisito “intelligente” è<br />

senz’altro il cestello superiore regolabile<br />

in altezza (che permette di inserire<br />

piatti di maggiore diametro e tegami<br />

voluminosi), il timer è anch’esso<br />

molto comodo perché accende la lavastoviglie<br />

all’ora programmata evitando<br />

la sovrapposizione con altre fonti di<br />

consumo e il conseguente “distacco<br />

della corrente”. Quanto alle funzioni<br />

di lavaggio e ai sistemi di comando, c’è<br />

di che sbizzarrirsi, compresi i modelli<br />

che riconoscono la “voce del padrone”.<br />

Ma ancora più a monte è importante<br />

operare una scelta di fondo che<br />

darà buoni frutti nel tempo: quella di<br />

optare per una classe energetica – con<br />

cui si esprime il livello di consumo a<br />

parità di risultato – alta. Nel nostro<br />

caso, una tripla A (AAA) garantirà nell’ordine<br />

efficacia energetica, efficienza<br />

del lavaggio ed efficacia asciugatoria.<br />

Alla compresenza di più A (sconsigliabile<br />

è la classe B) cresce in proporzione<br />

la convenienza. Quanto costerà<br />

così ogni lavaggio? Tutto compreso<br />

(ammortamenti, detersivi, consumi.<br />

ecc.) poco più di mezzo euro. Prezzo<br />

del petrolio permettendo... ■ ■ ■<br />

maggio 2006<br />

consumare informati<br />

Consigli per l’uso<br />

Sale, brillantante<br />

e pieno carico<br />

Saperla usare al meglio significa<br />

garantire lunga vita alla lavastoviglie,<br />

lavaggi più efficaci, consumi<br />

energetici e d’acqua ridotti e un<br />

minor impatto ambientale. Vediamo<br />

alcuni consigli e come risolvere<br />

i piccoli problemi quotidiani.<br />

• Le stoviglie escono chiazzate?<br />

Controllate il livello del sale e del<br />

brillantante, aprite lo sportello a<br />

fine lavaggio per fare uscire il vapore.<br />

• Le stoviglie non sono pulite?<br />

Non sovrapponetele nei cestelli,<br />

tenetele larghe per consentire il<br />

formarsi dei mulinelli d’acqua,<br />

controllate che nel filtro non vi<br />

siano residui di cibo, selezionate i<br />

programmi di lavaggio più opportuni<br />

in relazione allo sporco.<br />

• Residui di detersivo? Liberate<br />

con uno stuzzicadenti i fori degli<br />

spruzzatori sulle pale mobili: è<br />

probabile che siano ostruiti; sciogliete<br />

i grumi di detersivo rimasti<br />

nell’apposito contenitore.<br />

• Il sale da cucina va bene? I<br />

produttori lo sconsigliano, ma se<br />

siete sprovvisti del sale specifico<br />

che serve ad addolcire l’acqua,<br />

quello da cucina è molto simile.<br />

• Come risparmiare? Evitate i<br />

lavaggi a “mezzo carico”, tendete<br />

a preferire i programmi a basse<br />

temperature, interrompeteli<br />

quando sta per scattare l’asciugatura<br />

automatica.<br />

31<br />

Le mani sul portafogli<br />

Il rebus detersivi<br />

Meglio in polvere<br />

o a tavoletta?<br />

Sono sempre più concentrati e<br />

compatti i detersivi per lavastoviglie<br />

(e non solo quelli), il che offre<br />

vantaggi e svantaggi. Tra i primi il<br />

dosaggio “certo” del prodotto<br />

che impedisce sprechi e ricadute<br />

ambientali troppo pesanti. E poi<br />

l’indubbia comodità, perché le cosiddette<br />

tavolette (o pastiglie), riducendo<br />

al minimo gli imballaggi,<br />

non solo occupano meno spazio<br />

ma hanno un valore aggiunto<br />

ecologico. Eppure non mettono<br />

d’accordo tutti. La ragione sta nel<br />

fatto che le sostanze assemblate<br />

nelle pastiglie “tre in uno” – e cioè<br />

sale, detersivo e un po’ di brillantante<br />

– svolgono azioni diverse in<br />

tempi anch’essi diversi, e perciò,<br />

per dare il meglio, richiedono programmi<br />

tarati a posta che non tutte<br />

le lavastoviglie hanno. La prima<br />

sostanza a sciogliersi è il sale (puro<br />

salgemma solubile in acqua) che,<br />

rigenerando le resine anticalcaree<br />

contenute nell’addolcitore della<br />

lavastoviglie, protegge dalle incrostazioni<br />

dannose per l’apparecchio.<br />

Poi entrano in azione gli enzimi<br />

e gli agenti pulenti del<br />

detersivo e infine, in fase di risciacquo,<br />

il brillantante che porta via<br />

macchie e aloni su piatti e bicchieri.<br />

Dai test sembra però che i risultati<br />

migliori, soprattutto in termini<br />

di brillantezza, si abbiano con le<br />

polveri separate. Ma non tutti,<br />

come detto, sono d’accordo.<br />

Da 270 a 350 euro circa: lavastoviglie ad installazione libera di classe<br />

energetica A, senza particolari ambizioni: per chi “ama la famiglia”<br />

Da 350 a 450 euro circa: lavastoviglie ad installazione libera di classe<br />

energetica AA, con cura del design: per chi “ama la casa”<br />

Da 450 euro in su: lavastoviglie ad installazione libera di classe AAA,<br />

supersilenziosa e digitale: per chi “ama avere ospiti a cui farla vedere“...<br />

I prezzi sono soggetti alle variazioni del mercato e non tengono conto di offerte e promozioni

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