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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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<strong>Storia</strong> <strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Futura</strong> 73<br />

Questo limite era stato in qualche modo evidenziato già da Michael Gordon<br />

e Bernard Trainor nella loro monumentale ricostruzione del primo intervento<br />

americano nel Golfo, laddove ricordavano che erano state le immagini del cosiddetto<br />

“massacro dell’autostrada” a costringere il Presidente George H.W. Bush a<br />

fermare l’attacco di terra scatenato da Schwarzkopf prima che avesse ottenuto gli<br />

obiettivi che gli erano stati assegnati 148 .<br />

Fu vera gloria?<br />

La mediatizzazione <strong>della</strong> guerra, che i belligeranti asimmetrici sfruttano per<br />

controbilanciare la superiorità militare conquistata dagli Stati che hanno attraversato<br />

la RMA, appare quindi in grado di vanificare il vantaggio tecnologico.<br />

Con ciò, naturalmente, non si vuol sostenere la tesi di una presunta inutilità <strong>della</strong><br />

RMA, quanto piuttosto aderire al punto di vista espresso più volte da Martin<br />

van Creveld, secondo il quale nessuna iniezione di tecnologia nel warfare è in<br />

grado di surrogare il difetto <strong>della</strong> strategia e <strong>della</strong> politica che si trova alle sue<br />

spalle 149 .<br />

La RMA ha senza dubbio dilatato il vantaggio tecnico-militare di cui dispongono<br />

i Paesi più avanzati del mondo. La miglior prova disponibile <strong>della</strong> sua validità<br />

è senz’altro rappresentata dagli sforzi che gli Stati di maggior ambizioni<br />

geopolitiche del pianeta stanno compiendo per acquisirne gli elementi.<br />

Ma non si può chiedere neppure alla RMA di trasformare la superiorità tecnico-militare<br />

in una forma di onnipotenza o tanto meno in una garanzia che il<br />

conflitto prossimo venturo sarà combattuto “a zero morti”. La guerra, duecento<br />

anni dopo Clausewitz, resta infatti il fenomeno camaleontico ed imprevedibile<br />

descritto dal generale prussiano. La lezione che proviene dai campi di battaglia<br />

dove si sono combattuti i più aspri scontri recenti, dall’Iraq del dopo Saddam al<br />

Libano meridionale degli Hezbollah, è che neppure l’assoluta supremazia tecnologica<br />

garantisce di per sé la vittoria.<br />

148 GORDON-TRAINOR 1995, pp. 415-16.<br />

149 VAN CREVELD 2001, richiamato anche da Virgilio Ilari nella voce “<strong>Guerra</strong>” redatta per l’aggiornamento<br />

dell’Enciclopedia Italiana. Nelle parole di Quille [QUILLE 1998], scritte con riferimento<br />

alle operazioni militari diverse dalla guerra, «la RMA non è un sostituto <strong>della</strong> dottrina».

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