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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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70<br />

Atti del Convegno maggio <br />

pinione pubblica ed un avversario che si batta in modo non convenzionale.<br />

Liang e Xiangsui invitano altresì a considerare il peso del “gap generazionale” esistente<br />

nelle armi a disposizione dei contendenti: “Quanto più ampio diviene il<br />

gap, tanto meno ogni parte è in grado di trattare con l’altra e si può giungere al<br />

punto in cui nessuna delle due è in grado di sconfiggere il nemico” 141 .<br />

La vera RMA sarebbe invece in corso altrove, lontano da Washington, in particolare<br />

presso coloro che si sentono minacciati dalla supremazia globale degli<br />

Stati Uniti e dell’Occidente, e consisterebbe nello sviluppo di nuovi concetti di<br />

arma, una via che apre la porta all’impiego a fini militari di qualsiasi tecnologia<br />

concepita per usi civili.<br />

Comprenderebbe le strategie asimmetriche affermatesi negli ultimi decenni e<br />

persino fenomeni come le speculazioni borsistiche pilotate ad arte, cui i due colonnelli<br />

attribuiscono ad esempio la crisi dei mercati asiatici del 1999, gli attacchi<br />

condotti con virus informatici o le battaglie per la definizione delle regole del<br />

diritto internazionale, definite “forme di guerra non militare” 142 .<br />

L’elaborazione di nuovi concetti di arma si starebbe dedicando ai dispositivi<br />

che maggiormente vengono utilizzati dal cittadino comune. In un passaggio giustamente<br />

famoso del loro <strong>Guerra</strong> senza limiti, Liang e Xiangsui così immaginano<br />

manifestarsi l’attacco militare veramente “rivoluzionario”del futuro: “Alcune<br />

persone si sveglieranno di buon’ora scoprendo con stupore che diverse cose apparentemente<br />

innocue e comuni hanno iniziato ad assumere caratteristiche offensive<br />

e letali” 143 .<br />

Alcuni analisti ritengono che con queste parole i due colonnelli abbiano anticipato<br />

gli attacchi jihadisti dell’11 settembre, giacché in quella circostanza degli<br />

strumenti “innocui” pensati in funzione del soddisfacimento delle esigenze <strong>della</strong><br />

vita civile sarebbero stati trasformati in armi.<br />

Secondo i due colonnelli cinesi, lo scopo <strong>della</strong> guerra finirà con l’identificarsi<br />

“nell’usare tutti i mezzi possibili – mezzi che comportano la forza degli armamenti<br />

e mezzi che non la comportano, mezzi che coinvolgono la potenza militare<br />

e mezzi che non la coinvolgono, mezzi che provocano vittime e mezzi che<br />

non ne provocano – per obbligare il nemico a servire i propri interessi” 144<br />

141 Ibidem, p. 56.<br />

142 Ibidem, p. 85.<br />

143 Ibidem, p. 59.<br />

144 Ibidem, p. 86.

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