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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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<strong>Storia</strong> <strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Futura</strong> 57<br />

feed-back) fra di loro. Nell’utilizzazione del virtuale, l’uso <strong>della</strong> “Teoria dei<br />

Giochi” (e “dilemma del prigioniero”) si fonde con quello <strong>della</strong> teoria dell’informazione<br />

e con quello del controllo cibernetico <strong>della</strong> condotta delle operazioni.<br />

Il “virtuale” e la nuova “Rivoluzione negli Affari Militari” (RMA)<br />

Secondo i suoi fautori la riproduzione digitale del reale permette la “virtualizzazione”<br />

delle operazioni. Le varie componenti materiali e umane di un conflitto<br />

sono riproducibili astrattamente, e possono quindi essere trattate con le tecniche<br />

<strong>della</strong> simulazione. Esse permettono un controllo cibernetico e feed-back<br />

correttivo, che permette di anticipare la realtà di una battaglia e di ottimizzare i<br />

propri fattori di potenza, limitando nel contempo le proprie vulnerabilità, e le<br />

possibili reazioni o iniziative dell’avversario. Dalla virtualizzazione si passa alla<br />

pianificazione. L’afflusso continuo di informazioni digitali e la loro trattazione<br />

sistematica nel “cervello” simulativo, permette di adeguare la pianificazione alla<br />

realtà e di individuare gli adeguamenti da apportare a quella iniziale, ottimizzando<br />

prima il piano del virtuale, per poi passare ad una gestione reale ottimizzata<br />

dell’impiego delle forze.<br />

Sempre secondo i sostenitori <strong>della</strong> RMA, del network centric e dell’information<br />

dominance, l’utilizzazione sistematica delle più recenti tecnologie dell’informazione<br />

permette un controllo completo di tutte le situazioni e un’ottimizzazione<br />

continua delle decisioni operative, anticipandole appunto sul piano virtuale, in<br />

modo da ottimizzarle prima di tradurle in realtà.<br />

L’ottimizzazione delle interfacce “reale – virtuale” e di quella ”uomo – macchina”<br />

elimina l’incertezza, cioè la “nebbia <strong>della</strong> guerra”, a cui si è prima accennato.<br />

Le decisioni strategiche, operative e tattiche vengono così quasi ingegnerizzate.<br />

L’efficacia <strong>della</strong> potenza di fuoco aumenta enormemente. Il “dominio dell’informazione”<br />

comporta anche il “dominio del virtuale”. Ciò garantisce agli Stati<br />

Uniti una superiorità decisiva, che può essere mantenuta a costi ragionevoli per<br />

i prossimi decenni.<br />

I fattori <strong>della</strong> RMA hanno trovato nel Segretario <strong>della</strong> Difesa Ronald<br />

Rumsfeld un deciso sostenitore. Le loro teorie sono state impiegate per la prima<br />

volta nel 2003 in Iraq. Ma, proprio in conseguenza dell’“insabbiamento” dell’esercito<br />

americano in Iraq, le loro certezze hanno iniziato ad erodersi. La mancata<br />

preparazione del dopoguerra ha eroso la convinzione che il digitale possa ra-

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