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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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<strong>Storia</strong> <strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> <strong>Futura</strong> 155<br />

“Timeline 191” iniziato nel 1997 e diviso in varie sottoserie. Già un precedente<br />

romanzo di Turtledove aveva trattato il tema <strong>della</strong> <strong>Guerra</strong> di Secessione con sviluppi<br />

alternativi: The guns of the South, del 1988, nel quale l’autore catapultava<br />

nel 1864 e nell’accampamento sudista, alcuni viaggiatori temporali afrikaneers<br />

provenienti dal XXI secolo che portano al generale Grant un’arma decisiva per<br />

la vittoria, uno stuolo di AK-47 3 con cui i sudisti conquistano Washington e<br />

mantengono la schiavitù. Nel ciclo “La vittoria del sud” ovvero “Linea temporale<br />

191” l’esercito confederato non viene sorpreso nella battaglia di Antietam<br />

(ovvero Sharpsburg) dai nordisti di McClellan, che non essendo venuti in possesso<br />

dei piani di marcia delle truppe avversarie (nella realtà avvolti su tre sigari<br />

perduti da un sudista) sono sgominati per la superiorità tattica del generale Lee,<br />

che anche questa volta arriva sino a Washington e ottiene il riconoscimento del<br />

Sud da parte di Francia e Gran Bretagna. Come negli altri cicli Turtledove porta<br />

avanti le sue speculazioni ucroniche riscrivendo tutta la storia successiva in modo<br />

alternativo, mantenendo gli Stati confederati del sud sino ai nostri giorni e mettendoli<br />

a confronto con altri stati del mondo in alleanze e conflitti. Così, dopo<br />

il primo titolo del 1997, How few remain, sono usciti la trilogia The great war<br />

(American front, 1998, Walk in the Hell, 1999, Breakthroughs,2000) la trilogia<br />

The American Empire (Blood and iron, 2001, The center cannot hold, 2002, The<br />

victorious opposition, 2003) e la tetralogia The settling accounts (Return engagement,<br />

2004, Drive to the east, 2005, The grapple, 2006, In at the death, previsto<br />

per il 2007).<br />

Turtledove, con la sua veloce scrittura e fervida fantasia, percorre infaticabilmente<br />

varie linee temporali creando da vero Master of Alternative History altri<br />

cicli o romanzi isolati, fra cui ricordiamo un ciclo in chiave fantasy sulla guerra<br />

civile americana War between the provinces, composto da tre romanzi (pubblicati<br />

dal 2000 al 2002) in cui è un Sud industriale a fronteggiare un Nord rurale,<br />

e la recente serie Pacific war, che si basa su una riuscita invasione giapponese<br />

delle Haway (Days of infamy, 2004, End of the beginning, 2005). Per la sua intensa<br />

attività nella fiction storico militare, oltre a numerosi riconoscimenti e premi<br />

letterari (fra cui tre awards for alternate history) Turtledove il primo agosto 1998<br />

è stato nominato Colonnello onorario del Kentucky.<br />

* * *<br />

Anche in Italia nel dopoguerra si sono avuti esempi di narrativa storica alternativa,<br />

spesso con venature ironiche, da Benito I Imperatore di Marco Ramperti

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