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Storia della Guerra futura Storia della Guerra Futura

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Atti del Convegno maggio <br />

generalmente condiviso dagli storici – “la storia non si fa con i se” (ma Winston<br />

Churchill non se ne preoccupò e pubblicò un libro sul tema Se Hitler avesse vinto<br />

la guerra). Tuttavia negli ultimi anni si è assistito a una ripresa da parte di alcuni<br />

storici, sociologi e antropologi del metodo ipotetico, con opere sperimentali,<br />

che hanno avuto anche un certo successo editoriale, e con la istituzione di corsi<br />

universitari ad hoc, specie in alcune università americane. La storia immaginaria<br />

aveva avuto comunque sviluppo e successo grazie proprio alla fantascienza che<br />

l’aveva scoperta trattando dei viaggi nel tempo ed in particolare dei paradossi<br />

temporali, ovvero le modificazioni prodotte dagli ipotetici crono viaggiatori nel<br />

passato, con conseguenze imprevedibili nel presente e nel futuro. La domanda<br />

“cosa sarebbe successo se … ?” era venuta naturale a questo tipo di fantascienza.<br />

Si andava da ipotesi di tipo filosofico esistenziale, che coinvolgevano il protagonista<br />

che per errore avesse provocato la morte di un suo progenitore, scomparendo<br />

così egli stesso dalla scena, alla soppressione di personaggi importanti o alla<br />

modifica di eventi epocali che potevano cambiare il destino di interi popoli e<br />

civiltà. Ma si giunse a prendere in considerazione veri e propri casi estremi, in<br />

cui avvenimenti minimali – come la distruzione nel protozoico da parte di un<br />

incauto viaggiatore temporale di una pianta o di un piccolo animale, che però<br />

era fondamentale nella catena evolutiva – comportavano modifiche sostanziali a<br />

distanza di milioni di anni a tutto il mondo vivente, compresa l’umanità. Da qui<br />

la redazione di veri e propri codici di comportamento per i viaggi nel tempo nei<br />

racconti del genere.<br />

Fra i molti autori che hanno introdotto nel plot dei loro scritti divertissement<br />

metatemporali di ogni tipo legati a personaggi di fantasia e a gente comune, che<br />

in questo modo potevano essere messi in contatto nella fiction con personaggi<br />

famosi del passato ed assistere ad eventi che hanno costituito tappe importanti<br />

<strong>della</strong> storia, alcuni romanzieri si sono focalizzati proprio su questi personaggi ed<br />

eventi, prospettandone variazioni atte a modificare la storia stessa. Nasceva così<br />

il genere particolare, detto <strong>della</strong> storia alternativa, o allostoria, con una variante<br />

più specifica conosciuta come ucronia. Questo termine coniato dal greco (ou –<br />

non e cronos – tempo) per significare situazioni fuori dal tempo reale fu utilizzato<br />

sembra per la prima volta dallo scrittore e filosofo francese Charles Bernard<br />

Renouvier in un suo romanzo filosofico del 1857 che completò nel 1876<br />

(Uchronie:l’utopie dans l’Histoire. Esquisse historique apocryphe du développement<br />

de la civilization européenne tel qu’il n’a pas eté tel qu’il aurait pu etre).<br />

Il termine è analogico e corrispettivo del termine utopia, letteralmente nessun

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